Curiosità

Nembutal, prodotto mortale usato per il suicidio assistito in vendita su Facebook

Nembutal, prodotto mortale usato per il suicidio assistito in vendita su Facebook

Un annuncio postato su Facebook promuove la vendita del Nembutal, un potente barbiturico cercato disperatamente dalle persone che desiderano praticare su sé stessi l'eutanasia e che non possono ottenerla nella propria nazione in quanto ivi proibita. Lo slogan che accompagna l'offerta è inquietante: «Per una morte serena ed indolore». Per fortuna il popolo della rete ha subito reagito in maniera sdegnata. L'indignazione su Facebook è comprensibile e giustificabile. Il Nembutal, conosciuto anche come pentobarbital, viene a volte usato come sonnifero. Attualmente non può più essere acquistato e i medicamenti che ne contengono anche solo piccole dosi sono disponibili solo con la ricetta medica. Per questo, proprio perchè merce rara da trovare, è oggetto di truffe online da parte di falsi venditori del farmaco. In Svizzera viene utilizzato dalle organizzazioni che si occupano di suicidio assistito come Dignitas ed Exit. Anche i veterinari si servono di questo potente barbiturico per sopprimere animali malati o pericolosi. Negli Stati Uniti viene ancora utilizzato nelle esecuzioni capitali. Gli esperti mettono in guardia sulla vendita di questi prodotti. «È illegale». Ma i venditori, che spesso si trovano all'estero, sono difficilmente perseguibili. Sono invece punibili gli acquirenti. In Australia chi importa illegalmente il Nembutal viene punito con 25 anni di carcere e una sanzione di 550mila dollari. Ma molti sono disposti a rischiare pur di poter scegliere l'eutanasia.

06/01/2017 18:57
Svizzera: italiano in contromano sull'A3 per indicazione navigatore GPS

Svizzera: italiano in contromano sull'A3 per indicazione navigatore GPS

Una pattuglia della polizia cantonale ha fermato la scorsa notte, nei pressi di Zurigo, un automobilista italiano in contromano sull'autostrada A3. L'uomo, un italiano di 60 anni residente in Germania, che sarà denunciato alla magistratura, si era fidato ciecamente delle indicazioni del sistema di navigazione satellitare. La segnalazione della vettura che, con tanto di roulotte al traino, si stava avvicinando a Zurigo in direzione di Coira, è arrivata alle forze dell'ordine verso le 3.00. Gli agenti sono riusciti a fermalo prima che provocasse un incidente, indica oggi in una nota la polizia cantonale.

06/01/2017 14:01
Bimbi in auto, novità nel 2017: entrano in vigore le nuove regole in materia di seggiolini

Bimbi in auto, novità nel 2017: entrano in vigore le nuove regole in materia di seggiolini

Bambini in auto, un argomento spesso sottovalutato dai genitori, ma importante per la salvaguardia dell'incolumità dei più piccoli durante il trasporto in auto. Dunque, dal 2017 cambiano le regole in materia di seggiolini delle auto destinate al trasporto dei bambini che vanno ad integrare quanto stabilito dall'art. 172 del Codice della Strada.  Lo scopo è contrastare i rischi di incidenti stradale con vittime i più piccoli che, è un dato in allarmante crescita. A cambiare saranno le normative stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che riguardano i parametri per la scelta del modello di seggiolino più adatto per i bambini, valutandone il peso e l'altezza. L'art. 172, del Codice della Strada, rubricato "Uso delle cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per bambini" precisa che "I bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, conformemente ai regolamenti della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite o alle equivalenti direttive comunitarie". Da gennaio 2017, è previsto che i bambini al di sotto dei 125 centimetri di altezza dovranno viaggiare in auto utilizzando un apposito rialzo con schienale che consentirà una migliore disposizione della cintura sulle spalle e sul torace del bambino. Invece, i rialzi senza schienale saranno permessi solo per i bambini al di sopra dei 125 centimetri di altezza e i modelli già in vendita per bambini al di sotto di quest'altezza rimarranno in commercio per un periodo limitato. Non è dato però sapere a quale gruppo di peso si applicherà la normativa in quanto si fa riferimento solamente all'altezza del bambino.  A partire dall'estate 2017, infatti, entrerà in vigore la modifica alla normativa europea R129-02 e non sarà più consentita la vendita di seggiolini auto senza schienale. Inoltre, non sarà più obbligatorio il sistema ISOFIX destinato ai bambini da 100 a 150 cm di altezza che dunque potranno viaggiare con le modalità di installazione preferite dai genitori. Verrà multato chiunque non rispetta l'obbligo di dotarsi di seggiolini d'auto e non si adegua alle nuove regole previste per il 2017. Nello specifico, chi non farà uso dei dispositivi di ritenuta, cioè delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, sarà soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 80 euro a 323 euro. Quando il mancato uso riguarda il minore, della violazione risponde il conducente ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto, chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso. Quando il conducente sia incorso, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al presente comma per almeno due volte, all'ultima infrazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da quindici giorni a due mesi.

06/01/2017 12:00
Micotossina tossica nell'uva sultanina. L’azienda Corso Fruit Srl di Canepina ritira alcune confezioni

Micotossina tossica nell'uva sultanina. L’azienda Corso Fruit Srl di Canepina ritira alcune confezioni

Attenzione all'uva sultanina: l’azienda Corso Fruit Srl di Canepina ha ritirato dal mercato alcuni lotti. L’allerta riguarda solo alcune confezioni di uvetta distribuite nel centro Italia, nel Lazio, in Umbria e in Toscana. Lo spiega sul proprio sito internet la stessa società: “Abbiamo provveduto al ritiro dal commercio di alcuni lotti di un prodotto Uva Sultanina confezioni gr 250-1 kg -10 kg a seguito di segnalazione da parte del fornitore di materia prima per presenza di contaminazione da Ocratossina”. Il richiamo – spiega l’azienda – riguarda solamente i lotti 1240-0717 | 1272-0717 | 1290-0717 | 1301-0717 | 1374-0817 | 1387-0817 | 1435-0817 | 1475-0817 | 1628-0917 | 1629-0917 | 1630-0917 | 5105. 

05/01/2017 20:30
Antitrust 2016, record multe: nel mondo 6,7mld dollari, 4,1 mld solo nell'Ue

Antitrust 2016, record multe: nel mondo 6,7mld dollari, 4,1 mld solo nell'Ue

Le multe antitrust comminate a livello globale hanno raggiunto la cifra record di 6,7 miliardi di dollari nel 2016, spinte dai 4,1 miliardi di dollari imposti dall'Ue. L'andamento delle sanzioni mostra le diverse strade imboccate sulle due sponde dell'Atlantico. Escalation delle sanzioni europee, aumentate di 10 volte rispetto al 2015, si contrappone il calo delle multe americane scese a 386 milioni di dollari dopo il record i 2,85 miliardi di dollari del 2015. Il bilancio dell'attività dall'Antitrust in Italia è di quasi 206 milioni di euro di multe per violazioni della concorrenza e oltre 50 milioni di euro di sanzioni a tutela del consumatore. Nello specifico, le maxi-sanzioni dell'anno passato da oltre 100 milioni di euro con cui sono stati sanzionati a giugno i principali operatori della distribuzione automatica e semi-automatica di alimenti e bevande e la loro associazione di categoria, inoltre 4,5 milioni di euro alle principali agenzie di modelle e la loro associazione di categoria Assem. E, ancora, il gruppo Volkswagen per 5 milioni di euro per manipolazione del sistema di controllo delle emissioni inquinanti, 3 milioni di euro nei confronti dell’Aci per non aver rispettato il Codice del Consumo che sancisce il divieto assoluto di imporre spese aggiuntive ai consumatori per l’utilizzo di determinati strumenti di pagamento, come carte di credito o bancomat. Multa per oltre 5 milioni di euro la multinazionale farmaceutica Aspen per aver fissato prezzi iniqui con rincari fino al 1500% per farmaci salvavita e insostituibili per pazienti oncoematologici, soprattutto bambini e anziani violando il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

05/01/2017 19:10
"Rischio soffocamento", Walt Disney Parks and Resorts richiama felpe per bimbi di Minnie e Topolino

"Rischio soffocamento", Walt Disney Parks and Resorts richiama felpe per bimbi di Minnie e Topolino

Occhio alle felpe della Walt Disney. In via precauzionale e al fine di garantire la vostra sicurezza, Walt Disney Parks and Resorts, divisione della Walt Disney Company che gestisce e vende i prodotti in tema che rendono famosa la Disney nel mondo, oggi ha annunciato il ritiro dal mercato di circa 15.000 delle sue felpe per bambino e neonato con cappuccio dedicate ai personaggi Disney come Minnie e Topolino. Prodotti in Cina, i capi d'abbigliamento in questione di cotone e un mix di poliestere, presentano un sistema di chiusura di bottoni metallici a pressione che staccandosi potrebbero provocare un rischio d'ingestione, fino al soffocamento. Per fortuna non sono stati segnalati incidenti, ma prima che possa verificarsi qualcosa di drammatico, l'agenzia US Consumer Product Safety che ha il compito di proteggere il pubblico dai rischi irragionevoli di lesioni o morte associati con l'uso di migliaia di tipi di prodotti di consumo, è intervenuta per recuperare le felpe della Walt Disney  immesse sul mercato. Anche la SaferProducts.gov ha annunciato la decisione sul suo sito, invitando “a non utilizzare i capi d'abbigliamento e a riportarli al punto vendita per il cambio o il rimborso, mettendo in guardia sui pericoli che si corrono facendoli indossare ai bambini. La Walt Disney, è intervenuta eliminando subito dalla vendita la "pericolosa" felpa, ma ciò non basta perché attualmente è stato venduto altrove come sui negozi on line di internet, e dunque ci sono dei bimbi che da un momento all'altro potrebbero correre dei rischi se ingoiassero i bottoni della felpa. Ecco perché Walt Disney e l'agenzia US Consumer Product Safety, hanno lanciato un appello a tutti i genitori affinché non facciano indossare il capo d'abbigliamento interessato dal richiamo. L'obiettivo è quello di non far circolare più queste felpe potenzialmente pericolose per i bimbi e neonati: si spera che gli avvisi fatti circolare online vengano letti da tutti i genitori che hanno acquistato felpe per bambino e neonato con cappuccio dedicate ai personaggi Disney come Minnie e Topolino.

05/01/2017 17:05
Studio shock sullo smog: vivere vicino a strade trafficate aumenta rischio demenza

Studio shock sullo smog: vivere vicino a strade trafficate aumenta rischio demenza

L'inquinamento dell'aria è un killer silenzioso ma letale, che è più dannoso di qualunque chiacchierato batterio e rimane il rischio più elevato per la salute. Non solo accorcia la durata della vita e contribuisce alla diffusione delle malattie cardiache, dei problemi respiratori e del cancro, ma aumenta il rischio di maggiore di sviluppare demenza. A destare l'allarme uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista medica Lancet, secondo cui chi sta a meno di 50 metri da vie ad alto scorrimento ha un rischio del 7% maggiore rispetto a chi vive a più di 300. "Gli inquinanti entrano nel flusso sanguigno e provocano infiammazione - spiega Ray Copes, uno degli autori - che sono legati a problemi cardiovascolari e a diabete. Lo studio suggerisce che possono entrare anche nel cervello e causare problemi neurologici". I ricercatori del Public Health Ontario hanno analizzato i dati di oltre 6,5 milioni di residenti tra i 20 e gli 85 anni, trovando oltre 243'000 casi tra il 2001 e il 2012. La vicinanza alle strade è stata stabilita attraverso il codice di avviamento postale. Il rischio è più alto del 4% per chi vive tra 50 e 100 metri dalle strade trafficate e del 2% tra 100 e 200. Lo studio non ha invece rilevato relazioni con il Parkinson e la sclerosi multipla. La ricerca conferma che lo smog legato al traffico è fra le cause di diversi problemi di salute, a partire ovviamente da quelli respiratori.  

05/01/2017 14:49
Nestlé ritira i coni gelato in Usa, test positivi alla listeria: possibili rischi per la salute

Nestlé ritira i coni gelato in Usa, test positivi alla listeria: possibili rischi per la salute

Ritiro volontario in massa di gelati confezionati della Nestlé dai supermercati e negozi di tutti gli stati Usa a causa di un possibile pericolo per la salute dei consumatori. Nestlé Usa ha avviato un richiamo volontario del suo Nestlé Drumstick Club 16 e del Variety Pack e  24 Vanilla Pack a causa di un possibile rischio per la salute. Le tre confezioni contengono coni gelato e sono stati prodotti a Bakersfield, in California. e distribuiti a livello nazionale. La società, spiega in un comunicato, ha ricevuto i risultati dei test positivi per Listeria monocytogenes. I prodotti colpiti dal richiamo volontario sono stati messi in distribuzione inavvertitamente. Fino a oggi, continua Nestlé, non sono stati segnalati casi di contagio e l'azienda sta avviando questo richiamo come azione precauzionale per evitare qualsiasi potenziale rischio per la salute del consumatore. Listeria monocytogenes, infatti, può causare infezioni gravi e talvolta fatali nei bambini piccoli, persone fragili o anziani, e altri con sistema immunitario indebolito. Anche se gli individui sani possono soffrire solo sintomi a breve termine, come febbre alta, forti mal di testa, rigidità, nausea, dolore addominale e diarrea, l'infezione da Listeria può causare aborti e nati morti tra le donne in gravidanza.

05/01/2017 13:08
Rifiutato da quattro ospedali, bimbo siriano di 7 anni muore in Turchia

Rifiutato da quattro ospedali, bimbo siriano di 7 anni muore in Turchia

Un piccolo rifugiato siriano di 7 anni è morto per le conseguenze di una grave influenza dopo essere stato rifiutato da 4 diversi ospedali nella provincia meridionale turca di Antalya perché sprovvisto di documenti. A raccontare la vicenda è l'agenzia Dogan. Il bimbo ha perso la vita nell'abitazione familiare, in cui era stato riportato dal padre dopo le cure negate. L'uomo, che ha altri 2 figli, ha annunciato che intende sporgere denuncia contro gli ospedali. Secondo l'Unhcr, la Turchia ospita oltre 2,8 milioni di rifugiati siriani. Di questi, solo circa il 10% riceve accoglienza nei campi profughi.

05/01/2017 00:15
Vento e neve, previste raffiche fino a 110 km/h. Attenzione alla caduta oggetti

Vento e neve, previste raffiche fino a 110 km/h. Attenzione alla caduta oggetti

Centro Epson Meteo ha diramato oggi, mercoledì,  un'allerta su tutta l'Italia a causa delle forti raffiche di vento che interesseranno tutta la regione almeno fino a domenica. La Bufera dell'Epifania, com'è stata 'battezzata' dai meteorologi, infatti sta per arrivare e porterà neve e gelo anche al centro-sud già da giovedì pomeriggio e almeno fino a domenica, con velocità dei venti di 90-110 km/h da nord. Secondo le previsioni, le principali città che vedranno la neve saranno: Ancona, Pescara, Teramo, Chieti, Macerata, Termoli, Campobasso, L'Aquila, Foggia, Bari, Lecce, Matera, Potenza, Benevento, Avellino, Crotone, Cosenza, Catanzaro. E qualche fiocco è possibile anche a: Napoli, Caserta, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Trapani, Catania. Sui rilievi etnei, Madonie, Nebrodi e Sila sono previsti oltre 40/50cm di neve, a partire dalle quote medie. Per la giornata dell'Epifania sono attesi venti forti e gelidi particolarmente al centrosud e sulle isole. Al nord e sulla fascia centrale tirrenica si prevede tempo sereno o poco nuvoloso, e "rovesci nevosi fino al livello mare" tra l'Abruzzo e la Puglia. Neve a basse quote anche in Calabria e nel nord della Sicilia. Fra venerdì e sabato saranno probabili "giornate di ghiaccio", in cui la temperatura pomeridiana non supera lo zero, nelle zone interessate dalle nevicate comprese le zone colpite dal terremoto. E sabato è previsto il picco delle temperature più basse. Si potrebbero verificare, in queste condizioni cadute di alberi e anche i tetti potrebbero essere danneggiati. Ma non solo: oggetti di grandi dimensioni, infatti, come tende o impalcature non ben fissati possono essere portati via dal vento. I collegamenti aerei, stradali, ferroviari e lacuali potrebbero subire perturbazioni. Negli impianti  del comprensorio sciistico l'esercizio di teleferiche, seggiovie e skilift, potrebbe anche essere sospeso.

04/01/2017 21:40
Morbillo: casi raddoppiati nel giro di un anno

Morbillo: casi raddoppiati nel giro di un anno

Il morbillo è lontano dall'essere debellato in Italia: nel 2016 i casi sono raddoppiati rispetto all'anno precedente. Tra novembre 2015 e aprile 2016 si è verificata un’epidemia di morbillo in due Regioni italiane, che ha coinvolto soprattutto la popolazione Rom/Sinti (in Lombardia) e l’ambito nosocomiale (in Emilia-Romagna). In totale sono stati segnalati 67 casi, tutti collegati epidemiologicamente e/o virologicamente, di cui 43 casi in tre campi nomadi a Milano, 17 casi a Parma, e sette a Piacenza. L’epidemia è stata descritta nell’articolo “Outbreak of a new measles B3 variant in the Roma/Sinti population with transmission in the nosocomial setting, Italy, November 2015 to april 2016” (Eurosurveillance, Volume 21, Issue 20, 19 May 2016). Quaranta dei 43 casi verificatisi a Milano hanno coinvolto soggetti di etnia Rom/Sinti e 3 casi hanno riguardato migranti residenti nei campi coinvolti nel focolaio. L’età mediana è stata pari a 4 anni (range: 5 mesi-29 anni) e tutti, a eccezione di un caso, non erano vaccinati al momento del contagio. Il focolaio si è poi diffuso nelle città di Parma e Piacenza, soprattutto in ambito nosocomiale, dopo il ricovero, a Parma, di un paziente infetto (impiegato nei pressi di uno dei campi Rom coinvolti dal focolaio milanese), e la trasmissione del virus ad alcuni visitatori e operatori sanitari. In totale, 7 dei 17 casi segnalati a Parma erano operatori sanitari. L’età mediana dei casi di Parma è stata 37 anni (range: 22-49 anni) e nessuno di questi era stato vaccinato contro il morbillo. A Piacenza, il focolaio, originato da un dipendente ospedaliero, ha coinvolto 7 persone, tutte non vaccinate, con un’età mediana di 40 anni (range: 35-68 anni). Oltre al caso indice (dipendente ospedaliero), si sono verificati 4 casi tra operatori sanitari e 2 casi tra i familiari di questi ultimi. Nelle due Regioni, sono state segnalate numerose complicanze (soprattutto tra gli operatori sanitari in Emilia-Romagna), tra cui 9 casi di polmonite (seguita, in 3 casi, da insufficienza respiratoria acuta), 7 casi di diarrea, 5 epatiti, 3 casi di cheratocongiuntivite, 2 casi di otite, 1 pericardite, 1 caso di trombocitopenia e 1 caso di Guillain-Barré. Oltre un terzo dei casi è stato ricoverato. L’Italia è uno dei 18 Stati membri della Regione europea dell’Oms in cui non è stata ancora interrotta la trasmissione endemica del morbillo e, come evidenziato dall’articolo, continuano a verificarsi epidemie con numerose complicanze e ricoveri. L’epidemia è stata causata da una nuova variante del genotipo B3 del virus del morbillo, probabilmente introdotta in Italia da un caso importato. La stessa variante è stata identificata in casi di morbillo segnalati in Spagna, Germania e nel Regno Unito, e più recentemente in Romania. Eppure secondo la strategia sviluppata dal Ministero della Salute, la malattia avrebbe dovuto scomparire fra il 2011 e il 2015. Inoltre nel mese di ottobre 2016 sono stati segnalati 58 casi di morbillo, portando a 650 i casi (possibili, probabili o confermati) totali segnalati dall’inizio dell’anno. Nel 2016, 19 Regioni e P.A. hanno segnalato casi di morbillo, anche se l’85% circa dei casi proviene da sole sei Regioni, tra cui Campania, Lombardia, Calabria, Emilia-Romagna, Sicilia, e Lazio. La Calabria ha riportato il tasso d’incidenza più elevato (3,8 casi/100.000 abitanti). Nel mese di ottobre non sono stati segnalati casi di rosolia (27 casi in totale dall’inizio dell’anno). Questi i dati nazionali del sistema di sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia riportati nell’ultimo numero (pdf 1,5 Mb) del bollettino mensile Morbillo & Rosolia News. È però ancora presto per parlare di un completo fallimento del programma, sostiene Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti". Per bloccare la presenza del morbillo in Italia, almeno il 95% delle persone deve essere immune. Questo significa che il 95% delle persone nate a partire dal 1964 devono aver ricevuto due cicli di vaccino. Il morbillo una delle malattie più contagiose: si trasmette per via aerea sotto forma di piccole goccioline o tramite contatto diretto. Una persona è contagiosa già quattro giorni prima dei sintomi, e lo rimane per ulteriori quattro giorni. Normalmente si guarisce in un lasso di tempo fra i cinque e i dieci giorni, ma la malattia indebolisce il sistema immunitario per settimane. In caso di complicazioni, queste possono trascinarsi per settimane o addirittura mesi. In Europa si registra un decesso ogni 3000 casi.

04/01/2017 21:35
Farmaco sotto accusa dopo la morte di un neonato. "La Ue conosceva i potenziali rischi dal 2010"

Farmaco sotto accusa dopo la morte di un neonato. "La Ue conosceva i potenziali rischi dal 2010"

Un neonato è morto dopo dieci giorni di vita per arresto cardio-respiratorio. Il sospetto è che ad ucciderlo sia stata una dose di banalissima vitamina D presa nelle due ore precedenti. A dare l’annuncio è stata l’Ansm, organo di vigilanza francese sulla sicurezza dei medicinali. Il decesso del neonato è avvenuto all’ospedale Cochin di Parigi lo scorso 21 dicembre. Le autorità sanitarie francesi hanno precisato che il farmaco sotto accusa si chiama Uvestérol D ed è prodotto dai laboratori Crinex. L’Ansm ha riferito che “sono in corso indagini per determinare le cause esatte della morte e se è probabile che sia attribuita al Uvestérol D”. Dopo il decesso del bambino alcuni esperti farmaceutici hanno chiesto la sospensione del farmaco. Vanamente, almeno fino ad ora. Come riportano i media francesi in passato l’Uvestérol, commercializzato dal 1990, era stato al centro di segnalazioni per sospetti effetti collaterali come pericolo di soffocamento. Il farmaco, è ampiamente prescritto dai pediatri in Francia, ma è al centro di una polemica che dura dal 2010, grazie alla sua modalità di somministrazione (con una pipetta). La stessa Asnm, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", aveva messo in guardia sulla somministrazione a bambini al di sotto di cinque anni. L’agenzia inoltre aveva segnalato malesseri e problemi respiratori e polmonari soprattutto nei neonati prematuri e nei bambini di meno di un mese ed aveva chiesto ai laboratori Crinex  “misure di minimizzazione del rischio”. Secondo la rivista medica indipendente “Prescrire” si è perso anche troppo tempo e che non c’era bisogno di arrivare ad un decesso per intervenire. In diverse occasioni la stessa rivista aveva lanciato l’allarme sui rischi legati alla modalità di somministrazione del farmaco tramite una pipetta di dosaggio. In un articolo del 2014 si sosteneva che la Crinex e la stessa Ansm avevano sottovalutato il problema.

04/01/2017 21:19
Bevande sugar-free o dietetiche dannose per la salute e l'ambiente. Una nuova ricerca inglese e brasiliana contro il sovrappeso

Bevande sugar-free o dietetiche dannose per la salute e l'ambiente. Una nuova ricerca inglese e brasiliana contro il sovrappeso

Le bevande sugar-free o dietetiche non sono migliori per la salute di quelle zuccherate e per aiutare a perdere peso, e inoltre possono essere dannose per l'ambiente. A sostenerlo i ricercatori dell'Imperial College di Londra e delle università brasiliane di San Paolo e Pelotas, che hanno fatto una revisione degli ultimi studi sul tema. Queste bevande non contengono zucchero, ma dolcificanti artificiali. Spesso sono la versione dietetica di bevande analcoliche e, scrivono i ricercatori, ''possono essere percepite dai consumatori come un'opzione più sana per chi voglia perdere peso o ridurre l'assunzione di zuccheri. Non ci sono però prove che siamo migliori per la salute al fine di prevenire l'obesità o malattie collegate, come il diabete''. Le bevande dolcificate con lo zucchero, come quelle analcoliche o al sapore di frutta, e gli sport drink sono ricche di calorie ma hanno pochi nutrienti e il loro consumo è una delle principali cause dell'aumento di obesità e diabete di tipo 2. Pur avendo un contenuto energetico molto basso, c'è la preoccupazione che possano innescare l'assunzione di cibo in modo compensatorio, stimolando i recettori del sapore dolce. Tutto ciò, unito all'idea diffusa che hanno poche calorie, può portare al consumo eccessivo di altri cibi, contribuendo all'obesità, diabete e altre malattie legate all'obesità. Anche se non ci sono prove dirette che le bevande sugar-free contribuiscano a far prendere peso, non ci sono neanche prove che ''aiutino a perdere peso o lo evitino, rispetto alla loro versione zuccherata''. Inoltre, la loro produzione ha conseguenze negative per l'ambiente, conclude lo studio, visto che servono fino a 300 litri d'acqua per produrre una bottiglia di plastica da mezzo litro di bevande gassate. Ancora una prova oggettiva, insomma, secondo Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” che le bevande dietetiche, che rappresentano circa un quarto del mercato globale delle bevande dolcificate, che ''non sono tassate né regolate, forse perché percepite come meno dannose'', creano invece gravissimi problemi per la salute.

04/01/2017 21:05
A Potenza Picena il parcheggio si paga col cellulare

A Potenza Picena il parcheggio si paga col cellulare

Grazie ad un accordo tra l’Amministrazione Comunale e la Easypark, società informatica specializzata nei parcheggi a controllo telematico con sedi in gran parte d’Europa, da qualche giorno sul territorio di Potenza Picena è possibile pagare e gestire la propria sosta auto direttamente dal cellulare. Dalla scorsa settimana sui parchimetri della città alta e del Porto è possibile trovare una indicazione con il codice area e le informazioni per scaricare una app gratuita compatibile con i sistemi operativi più diffusi come Ios, Android e Windows: “Una volta scaricato il programma – ha spiegato il consigliere comunale Antonello Rosali, primo entusiasta fruitore del nuovo servizio -  basta inserire il codice area riportato sul parcometro, oppure ottenuto tramite la funzione geolocalizzazione della stessa app, quindi inserire la targa dell’auto ed infine un orario provvisorio di fine sosta. Quindici minuti prima della scadenza il sistema invierà un avviso e si potrà decidere se prolungare il tempo di parcheggio direttamente dal telefonino senza interrompere quello che si sta facendo. Al contrario se la sosta è stata più corta del previsto si modificherà l’orario e si pagherà solo il tempo effettivo. Al termine il costo verrà addebitato sul conto prepagato easy park mentre lo scontrino elettronico potrà essere verificato nella stessa app o scaricato in pdf. I vantaggi per il Comune e per l’utenza sono evidenti: dalla maggiore efficienza del servizio al controllo dei flussi e dell’utilizzo, per una più efficace calibratura del piano parcheggi comunale”.

05/10/2015 15:53
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