Una cavalcata lunga undici, straordinari eventi, che si è conclusa maestosamente lunedì sera con il suggestivo concerto dell'Orchestra di Sassofoni nell'auditorium Benedetto XIII. Questa è stata l'edizione 2017 del Camerino Music Festival che, sotto l'egida impeccabile del maestro Piero Vincenti, ha regalato serate di musica ad altissimo livello ai cittadini di Camerino e di tutta la provincia di Macerata.
Il concerto di chiusura del 14 agosto con l'Orchestra di Sassofoni, con direttore e solista uno dei più grandi sassofonisti del panorama mondiale come Federico Mondelci, è stato applauditissimo e il coronamento di una edizione qualitativamente senza precedenti, offerta gratuitamente al pubblico.
Malgrado il sisma abbia costretto l'organizzazione a ripensare tutti gli spazi in cui solitamente veniva svolto il festival, il successo riscosso dal 31° Camerino Music Festival è l'ennesima dimostrazione di una terra viva e vitale che non si arrende e che anche dalla cultura mette le basi per ripartire.
Dal 17 al 19 agosto 2017 si terrà la 46° edizione del Festival del Vino Cotto. Tra le tante iniziative messe in campo nei tre giorni di festeggiamenti dal Comune di Loro Piceno una in particolare sarà dedicata alla poesia. Venerdì 18 agosto alle ore 21,00 il pubblico potrà incontrare la poetessa Lucia Nardi, nota come LuNa. L’autrice proporrà alcuni assaggi della sua raccolta poetica Frammenti lunari e solari edita da Italic Pequod. Il volume, presente in libreria da maggio, è stato presentato nel corso degli ultimi mesi in diverse città italiane.
Al centro della serata ci saranno i temi da sempre cari a Lucia Nardi, in particolare la bellezza e la rinascita, esplorati attraverso la parola, in un dialogo tra l’autrice e l’intervistatrice Cristina Stacchiotti. La serata poetica, presso Largo della Conciliazione, sarà ad ingresso gratuito e nella fase finale Lucia Nardi si renderà disponibile per incontrare il pubblico. Chi vorrà potrà avere una dedica dall’autrice ed una foto ritratto a cura di Gabriele Montemarani.
Venerdì 18 agosto alle 21.30 Seppio diventa il centro della musica emergente, marchigiana e non, con la seconda edizione del Seppio Rock Festival: un’occasione imperdibile per gli appassionati della musica rock dal vivo.
Prenderanno parte a questo evento, promosso e ideato dalla Libera Associazione Pro Seppio, tutte le band pluripremiate più in voga del momento, una ventata di innovazione proveniente dalla costa e dalla Toscana che sta per travolgere il panorama nazionale grazie alla qualità e ai numerosi contest vinti da queste Band.
Grandi gruppi marchigiani la ContrabbanD, i CaPabrò, gli Zuth e la partecipazione degli Zeronauta da Firenze, prodotti da “La Clinica Dischi”, intratterranno i partecipanti con le loro esibizioni live. La serata, gratuitamente fruibile a tutti, sarà allietata grazie anche alla possibilità di degustare cocktail freschi e ricercati, merito della collaborazione con l’arcinota Distilleria Varnelli e di un bartender d’eccezione.
Una bella occasione per conoscere gruppi emergenti con concrete possibilità di farsi conoscere in un panorama molto più ampio infatti sono stati già recensiti positivamente dai siti di settore e riconosciuti in palchi importanti in tutta Italia (Hiroshima monamour, rock targato Italia) toccando le città più importanti come Roma, Firenze, Torino e molte altre.
Non perdetevi quest’evento di musica live che avrà inizio alle ore 21.30 (dalle ore 20.00 per chi vuole fermarsi a cena), presso la piattaforma polivalente degli impianti sportivi di Seppio, frazione di Pioraco.
Ogni anno che passa crescono il successo e il fascino della Sagra della Vernaccia di Serrapetrona. L'edizione 2017 che si è conclusa domenica sera è stata da record: migliaia le persone che hanno partecipato alla serata conclusiva e che sono andate ad aggiungersi ai tantissimi altri partecipanti delle tre serata precedenti.
Organizzazione perfetta degli Inventori di Divertimento che hanno saputo offrire in tutte e quattro le serate, momenti di musica e divertimento per tutti i gusti e per tutte le età. Tutto questo, coniugato alle delizie gastronomiche che si potevano degustare nella bellissima piazza di Serrapetrona, hanno contribuito a far sì che quella del 2017 sia stata l'edizione con il maggior numero di presenze di sempre.
Presente, naturalmente, anche Mauro Quacquarini dell'azienda Alberto Quacquarini che, oltre ad offrire la vernaccia prodotta dalla sua azienda ai suoi ospiti, ha portato alcuni ospiti arrivati dalla California a visitare lo stabilimento della Dolciaria. Inutile aggiungere che qualche... dolce pezzo di Serrapetrona è già in partenza per gli States...
La 53a edizione del Macerata Opera Festival si chiude con ottimi e inattesi risultati sia per gli incassi che per le presenze degli spettatori paganti. Due i record significativi, in un anno difficile per tutto il territorio dopo il pesante sciame sismico del 2016: oltre 1.250.000 euro l’incasso lordo, con più di 31mila spettatori paganti. “Abbiamo consolidato e ampliato il dato del 2016, il migliore fino ad oggi - dichiara il sovrintendente Luciano Messi -”. Per la prima volta, un’opera fa registrare quattro tutto esaurito consecutivi: è il caso di Turandot con 8987 presenze paganti”.
“La musica ha battuto le preoccupazioni e i dubbi - afferma il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini -. Dopo il terremoto avevamo dei dati che ci annunciavano una stagione complicata, ma lo Sferisterio è andato oltre, grazie alla capacità di attrarre pubblici diversi, generazioni differenti che hanno assistito ai vari spettacoli: le opere, lo spettacolo per i Sibillini, il concerto di Bollani, il Festival Off con i nuovi Concerti in Cantina in collaborazione con IMT. Tutto questo è potuto accadere grazie alla maturità del teatro, dell’intero staff che ci ha lavorato. Nel 2017 abbiamo realizzato il record di presenze di spettatori paganti, il mio augurio è che il 2018 sia ancora migliore. Francesco Micheli ci lascia un’identità fortissima”.
Interessanti i dati derivanti dalle vendite on line che fanno conoscere in proporzione uno spaccato del pubblico che ha riempito lo Sferisterio durante questo mese di attività: confrontando i dati del 2016 con quelli del 2017 stessi acquisti dal maceratese, in crescita quelli da tutto il territorio nazionale e stabili quelli dall’estero. Il pubblico non organizzato è in controtendenza rispetto ai gruppi, in cui si è notato invece un aumento delle presenze italiane e una diminuzione di quelle straniere, le cui prenotazioni hanno coinciso con le scosse degli ultimi mesi del 2016; tuttavia è stato più vivace che mai l’interesse degli operatori turistici tedeschi e austriaci che sono stati presenti in gran numero durante queste settimane per valutare gli acquisti del 2018.
Sui dati positivi interviene anche Antonio Pettinari, vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio: “Superare nei numeri le stagioni positive degli ultimi 6 anni vuol dire che il Macerata Opera Festival è una realtà importante, un evento culturale di riferimento per il pubblico italiano e straniero. Sono molto soddisfatto per la partecipazione di tutta la comunità provinciale e la quarta recita di Aida è l’emblema del legame con il territorio, con il coinvolgimento delle persone che hanno subito più di tutti i danni del terremoto”.
Va in archivio un’altra stagione piena di soddisfazioni, in cui lo Sferisterio ha offerto oltre un mese di grandi eventi, dalle opere al Festival Off che è uscito anche dalla provincia di Macerata con i Concerti in Cantina. “Il Macerata Opera Festival ha acquisto una prospettiva di guida di impresa della comunità cittadina - sostiene l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde -. Si chiude la stagione lirica, ma sta per partire il cartellone Sferisterio Live, costruito insieme, e in autunno riprende con un fitto calendario di eventi il programma del Teatro Lauro Rossi, che vede la collaborazione dell’Associazione Arena Sferisterio. Insieme si aprono nuovi scenari”.
La forza della squadra, il lavoro con il CDA e il coinvolgimento del territorio sono gli elementi che caratterizzano sempre di più la stagione operistica maceratese. “In sei anni abbiamo realizzato una formula che piace molto al pubblico, con ingredienti sani e speciali - dice il direttore artistico, Francesco Micheli - . Il primo è il territorio, e a seguire l’esperienza collettiva che fa interagire i tanti elementi che contribuiscono al risultato finale, un cantiere attivo dove tutti sono importanti. Poi ci sono la presenza dei giovani, che aumentano di anno in anno, e Shi (Si faccia), la nuova commissione del Macerata Opera Festival che ha riscosso un successo incredibile e non scontato. Abbiamo ideato la migliore ricetta per un festival italiano: da domani non sarò più chef ma uno degli ingredienti”.
Questa “ricetta” ha portato allo Sferisterio più di 31mila persone paganti. “Nel 2012 abbiamo avuto una stagione analoga - spiega Messi - con 3 opere allo Sferisterio e 12 serate e per questo le compariamo. Quell’anno il titolo più seguito fu La traviata, come quest’anno Turandot; le due produzioni si dividono i miglior risultati. L’incasso totale di Traviata fu di 455.885 euro, mentre quello di Turandot è stato di 449.000 euro, ma questa seconda ha registrato il numero più alto di presenze: 8987 contro gli 8083. L’ultima recita di Turandot ha segnato il terzo risultato per presenze di spettatori paganti da quando abbiamo la nuova pianta, con 2283 biglietti staccati. Il primo posto è della Traviata del 2014 con 2302. Gli omaggi sono in linea con gli altri anni, sempre sotto al 5%”.
Felice anche il presidente Anffas, Marco Scarponi: “il mio ringraziamento va allo Sferisterio che ci ha scelto come charity partner 2017 e che ci ha dato l’opportunità di farci conoscere ulteriormente in occasione del nostro cinquantesimo. È il segno che questa città ha l’inclusione e l’accoglienza come elementi identitari”.
Grandissimo successo per il cartellone 2017 degli Aperitivi Culturali di Sferisterio Cultura, curati da Cinzia Maroni. I dodici appuntamenti che si sono susseguiti agli Antichi Forni hanno visto un pubblico sempre numeroso ed attento anche nei giorni di grandissima calura. Segno che i temi affrontati hanno incontrato il gusto e l’interesse non solo dei melomani (moltissimi dei presenti erano a Macerata per assistere alle opere allo Sferisterio) ma anche di un pubblico diverso attirato dalle contaminazioni che sul tema del festival e delle singole opere hanno saputo svolgere i relatori intervenuti.
Come sempre i registi delle opere in cartellone - Ricci/Forte, Nicola Berloffa e Francesco Micheli - hanno potuto raccontare le loro suggestioni nel metterle in scena, intervistati dai musicologi delle più importanti testate italiane.
“I filosofi hanno parlato dell’Oriente e delle suggestioni che l’Occidente ha saputo ricavare dal rapporto con paesi “altri” - afferma la curatrice Maroni - , a partire dall’esperienza unica di Padre Matteo Ricci. È stata raccontata l’Africa coloniale e l’eterna lotta dell’uomo con gli enigmi che la vita propone. È stato svelato che Butterfly era formalmente sposata con Pinkerton in base alle leggi giapponesi dell’epoca. Sono stati ricordati Arturo Toscanini e Luigi Pirandello a 150 anni dalla nascita. Francesco Micheli ha fatto un bilancio della sua esperienza a Macerata e “svelato” le sue prospettive personali e professionali. Il Vice Sindaco Stefania Monteverde e il Sovrintendente Luciano Messi hanno parlato del futuro dei teatri maceratesi”.
I filmati d’epoca e i video inediti sono stati realizzati da Marco Bragaglia e Riccardo Minnucci, mentre le letture in tema sono state “interpretate” da Gabriela Lampa.
Gli appuntamenti sono stati registrati grazie a Matteo Lorenzini e Emme Tv e presto potranno essere visibili sul canale You Tube di Sferisterio Cultura.
Numerosi gli sponsor tecnici che hanno fatto “cultura” gastronomica sotto la guida di Enzo Gironella. “Decine di ragazze e ragazzi, inviati da Caterina Ortolani, hanno consentito lo svolgimento ordinato e tecnicamente impeccabile di tutti gli appuntamenti - prosegue Maroni -. Il nostro ringraziamanto va all’ Associazione Arena Sferisterio e al Comune di Macerata per aver creduto nell’iniziativa. Sferisterio Cultura dà appuntamento all’anno prossimo con la speranza di poter organizzare anche gli Aperitivi d’Inverno in preparazione delle opere del 2018”.
Chi sa solo d’opera non sa niente d’opera.
Da mercoledì 16 agosto iniziano in città i festeggiamenti in onore di San Marone, patrono di Civitanova Marche che viene commemorato il 18 agosto. Come da tradizione, la prima giornata è caratterizzata dalla storica processione delle barche in mare. Il programma religioso, che si apre con l’ostensione delle reliquie del santo nella chiesa di San Marone, si coniuga con quello più mondano che abbina il concerto di Luca Barbarossa agli attesissimi fuochi di artificio di mezzanotte.
Il momento centrale dei festeggiamenti è la storica processione a mare con il trasporto dell’urna, che si svolge mercoledì 16 agosto. Si inizia alle 17 con la S.Messa al Cristo Re e, dopo la processione per le vie del centro, intorno alle 18.30 il motopeschereccio Il Predatore di Sergio Gaetani trasporta a bordo le reliquie di San Marone. Dopo anni in cui la dea bendata aveva scelto Braveheart della famiglia Barboni, quest’anno, a capo della flotta, c’è un’imbarcazione della cooperativa Casa del Pescatore.
La processione a mare, scortata dai mezzi della Capitaneria e delle autorità militari, percorre il litorale tra il fiume Chienti e il torrente Asola, entro un miglio dalla costa e culmina con la deposizione a largo di una corona di fiori per ricordare chi, in mare, ha perso la vita, e con la benedizione del mare. Gli altri motopescherecci che seguono Il Predatore in mare sono: Braveheart, Ferdinando A., Provveditore, Aretusa, Dante Padre, Fratelli Gasparroni, Il Greco, il Vincenzo Paolucci, Maria Madre, Fratelli Medori, Avventuriero, Gianluca, Galileo Padre, Alessandro il Grande. Il ritorno al Santuario di San Marone è previsto alle 19.30.
Venerdì 18 agosto sono in programma a Civitanova Alta i festeggiamenti del patrono San Marone. In piazza della Libertà, alle 21.30, arriva Luca Barbarossa, cantante tra i più popolari e originali della scena musicale italiana, in concerto con la Social Band. Il celebre cantautore romano calca il palco civitanovese assieme ai fantastici musicisti della Social Band, con cui collabora quotidianamente in radio, Radio2 Social Club. Ad accompagnare Luca Barbarossa, Stefano Cenci al pianoforte e tastiere, Meki Marturano alla batteria e percussioni, Mauro Formica al basso, Claudio Trippa alla chitarra elettrica e Mario Amici alla chitarra acustica: tutti grandi professionisti e impeccabili interpreti del loro strumento. L’ingresso è libero.
A mezzanotte tutti con il naso all’insù per lo spettacolo pirotecnico.
Dal 18 al 20 agosto prossimi la Cappella Musicale della Cattedrale di Macerata sarà impegnata in un mini tour concertistico in terra pugliese.
Venerdì 18 agosto alle ore 20.30 il coro, diretto da Carlo Paniccià, si esibirà a Conversano nella Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta nel concerto “Rosa Mystica”, organizzato dall’Associazione culturale musicale Centro Studi “Giuseppe Piantoni”, durante il quale verranno eseguiti canti devozionali mariani dei pellegrini del XIII e XIV secolo tratti dalle Cantigas de Santa Maria e dal Llibre vermell de Montserrat.
Il giorno dopo, sabato 19 agosto alle ore 20.30, la Cappella Musicale sarà di scena a Bari nell’Auditorium Diocesano Vallisa nel concerto “Mater Misericordiae” durante il quale eseguirà l’integrale del Llibre vermell de Montserrat. Il concerto è organizzato dall’Associazione Vallisa Cultura ONLUS, dall’Associazione polifonica “Florilegium Vocis” e dalla Cappella Musicale Santa Teresa dei Maschi di Bari.
La tre giorni musicale del coro maceratese si concluderà a San Giovanni Rotondo domenica 20 agosto con l’animazione della S.Messa delle ore 11,30 nella Chiesa San Pio da Pietrelcina e, per l’occasione, sarà accompagnata al grande organo meccanico dal M° Lino Impagliatelli.
La Cappella Musicale della Cattedrale di Macerata sarà accompagnata dall’ensemble strumentale composto da Marta Senesi al flauto, Carlo Piergallini alla viola e Marco Romanelli alle percussioni.
Il repertorio che verrà proposto nei due concerti è di grande interesse musicologico: il “Llibre vermell de Montserrat” è un codice manoscritto importantissimo copiato verso la fine del XIV secolo (1399), contenente una collezione di canti medievali e testi di contenuto liturgico. Il nome “Llibre vermell de Montserrat” significa “libro rosso di Montserrat” a causa del colore delle copertine con cui fu rilegato nel XIX secolo.
Le “Cantigas de Santa Maria” sono canzoni monofoniche in lingua galiziana e portoghese del XIII secolo in onore della Vergine Maria e dei suoi miracoli, contenute in un codice musicale. Vennero raccolte per il re Alfonso X detto el sabio (il saggio), un amante della poesia e della musica. Attualmente i manoscritti sono conservati a Madrid e Firenze in quattro volumi che contengono anche raffigurazioni pittoriche di strumenti e suonatori. Si tratta di una raccolta di quattrocentoventisette composizioni laudative con soggetto la Vergine Maria; la maggioranza delle cantigas raccontano miracoli avvenuti tramite l’intercessione di Maria Madre di Dio.
https://www.youtube.com/watch?v=3bp9CBb3B-0
Musica e mattoni per ricostruire il territorio. Il 14 agosto, il Macerata Opera Festival con il supporto di Vemac, azienda distributrice di materiali per l’edilizia, e la volontà del presidente e vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini e Antonio Pettinari, ha invitato 500 cittadini dei comuni colpiti dal terremoto, ospiti d’onore all’ultima recita di Aida (ore 21).
Dopo la recita di venerdì scorso alla quale hanno partecipato tutti i sindaci dei Comuni della provincia di Macerata, grazie al contributo di Atlantico, la serata finale del Macerata Opera Festival è una festa tutta popolare, dedicata a chi ha vissuto il dramma del sisma, forti della convinzione che la musica e la cultura sono alla base delle azioni per la ripresa delle attività quotidiane e della ricostruzione. «Nella vicenda verdiana di questa ragazza etiope inconsapevolmente c’è il racconto di tante donne e tanti uomini - spiega il direttore artistico Francesco Micheli - molte persone che nei mesi scorsi hanno dovuto lasciare forzatamente la propria terra, i propri borghi incantevoli per andare verso il mare, come Aida aveva lasciato la sua terra rigogliosa verso la sabbia del deserto egiziano. Nell’aria “O cieli azzurri” sembra che riecheggino i versi leopardiani e il paesaggio dei Sibillini». Ispirandosi all’iniziativa di Thom Yorke e Jonny Greenwood di organizzare un concerto di beneficenza il prossimo 20 agosto allo Sferisterio, Vemac ha deciso di sostenere il territorio marchigiano, offrendo ai residenti del cratere una serata di musica e spettacolo. «Vogliamo anche noi fare qualcosa per le popolazioni colpite dal sisma del 2016 e non c’è niente di meglio che regalare Aida – dichiara Federico Nessi, consigliere di amministrazione di Vemac – . Crediamo nell’alto valore di un’esperienza artistica in un contesto unico come quello dello Sferisterio». Vemac è oggi leader in Abruzzo e Marche nel settore dell’edilizia, con 10 magazzini e 4 showroom – uno dei quali a Montecassiano - dedicati alle finiture, in particolare piastrelle, arredo bagno e infissi. «Il desiderio è quello di associare la nostra azienda a qualcosa di prestigioso e rappresentativo, come lo Sferisterio – afferma Nessi –. Vogliamo che Vemac sia un punto di riferimento non solo nei momenti critici di necessità, ma anche nei bisogni di ogni giorno.»
In occasione della serata conclusiva del Festival, la Contram Mobilità ha organizzato un servizio navetta ad hoc per i partecipanti, sia per l’andata che per il ritorno. I passeggeri dovranno essere muniti di documento di riconoscimento e, al momento dell’arrivo in Viale Trieste, saranno consegnati loro i biglietti. I cittadini che verranno con i propri mezzi potranno ritirare i biglietti presso il botteghino in piazza Mazzini negli orari di apertura della biglietteria e fino alle 20.50 della sera dello spettacolo, esibendo il documento di riconoscimento della persona che ha fatto la prenotazione. I posti saranno assegnati a riempimento secondo l'ordine di arrivo. Al termine della serata gli autobus ripartiranno da Viale Trieste.
Oltre alla serata del 14 agosto, Vemac sponsorizza il ricco programma di concerti dal vivo di Sferisterio live, la rassegna di concerti realizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata insieme all’Associazione Arena Sferisterio, che può essere scoperta seguendo il link http://sferisterio.vemac.it/. L’attività non si ferma.
Il Festival internazionale “Terranostra” di Apiro volge a conclusione. Domani sera – lunedì 14 agosto – si tiene il Gran galà del folclore, lo spettacolo più importante e atteso della rassegna. E’ la serata finale in cui i gruppi ospiti si susseguiranno sul palco della pista di pattinaggio (dalle ore 21) per offrire al pubblico il meglio del loro repertorio. Ne verrà fuori, quindi, uno spettacolo magico, unico, capace di regalare grandi emozioni a tutti gli spettatori. Oltre all’associazione Urbanitas di Apiro – che, come noto, organizza il festival assieme al Comune – si esibiscono le formazioni provenienti da Cile, Indonesia, Messico, Russia, Lituania e Ungheria.
Andiamole a conoscere meglio.
I russi del “Kazbek” Folk ensamble arrivano dalla cittadina di Stavropol che si trova nella regione del Caucaso. Questi artisti presentano coreografie spettacolari come lo “scivolare” delle ballerine sulla scena o i duelli dei ballerini con sciabole e coltelli, oltre alle faticosissime danze in punta dei piedi. Danze caratterizzate da un passo – chiamato tzeruli – che è nato per ricordare gli scoscesi pendii dei monti del Caucaso dove gli uomini erano costretti a camminare lungo stretti sentieri in punta dei piedi per non precipitare in qualche burrone. Invece i messicani del “Ballet folclorico del Instituto tecnologico de la Paz” divulgano soprattutto il folclore e l’amore per il territorio della Bassa California del sud, mentre la formazione della Lituania si chiama Folk dance ensemble “Grandinele” e viene dalla città di Panevezys, capoluogo della più grande regione del Paese. Caratteristico lo strumento che accompagna danze e canti lituani: il Kankles. Ricavato solitamente da un unico blocco di legno, ha forma trapezoidale e può avere da 5 a 12 corde.
Quindi ci sono i cileni del “Cinut”, il Conjunto folklorico integracion dell’Università di Tarapacà, con sede nella città di Arica, nel nord del Paese al confine col Perù. Il repertorio del Cile comprende il folclore di una grande regione: dall’altipiano nord fino a Rapa Nui e all’isola di Chiloè. Poi, ecco la “Krida Budaya”, formazione dell’Indonesia che nasce all'interno dell'ateneo più importante della nazione: la Liga Tari Mahasiswa Universitas. Infine, gli ungheresi del Folk ensamble “Bihari Jànos” fanno apprezzare le tradizioni della nazione ai piedi dei monti Carpazi e della nota regione della Transilvania che, fino al 1920, faceva parte del Regno d'Ungheria.
Al termine della serata ci saranno i fuochi d’artificio per uno spettacolo pirotecnico altrettanto imperdibile.
Prevendita online: è possibile scegliere i posti migliori per assistere allo spettacolo di lunedì 14 agosto collegandosi al sito www.festivalterranostra.it o su www.ciaotickets.com.
“Terranostra” terminerà, poi, il giorno di Ferragosto - martedì 15 – con la giornata conclusiva che prevede diversi momenti: alle 16.30 la messa con canti tradizionali dei gruppi ospiti per l’animazione della liturgia; alle 17.30 la sfilata dei gruppi per le vie del paese e, a seguire, il saluto finale alla cittadinanza nella pista di pattinaggio, con esibizione del Minigruppo Urbanitas.
Mercoledì 16 agosto il Gigli Opera Festival di Recanati concluderà la sua stagione con“Il barbiere di Siviglia”,l’opera rossiniana sarà portata in scena da Villa InCanto, nel magnifico cortile quattrocentesco di Palazzo Venieri con inizio alle ore 21,00.
“La rassegna operistica, fortemente voluta dall’amministrazione comunale” dice l’assessore alle culture Rita Soccio“nasce per rendere omaggio al celebre tenore recanatese, il tutto esaurito delle quattro serate ci fa ben sperare per la crescita futura di questa prestigiosa manifestazione”. I protagonisti sul palco saranno il Baritono peruviano Jorge Tello Rodrigueznei panni di Figaro, il soprano Hiroko Morita vestirà i panni della furba Rosina, Ferruccio Finetti sarà Don Basilio insegnante di canto di Rosina, Carlo Giacchetta sarà l’innamorato Conte d’Almaviva che con diversi stratagemmi, aiutato da Figaro, cercherà di avvicinare la bella Rosina rinchiusa in casa dal sospettoso Don Bartolo interpretato da Alessandro Battiato. Il M° Serenelli curerà l’introduzione all'opera e l’accompagnamento al pianoforte per questa frizzante e divertente rivisitazione della partitura rossiniana. Spetterà alla Dott.ssa Chiarenza Gentili Mattioli raccontare la storia di Palazzo Venieri dal cui balcone è possibile ammirare un meraviglioso panorama marchigiano. All’insegna del coinvolgimento di tutti i sensi gli ospiti saranno avvolti dalle fragranze olfattive di Danhera nella location abbellita da Mamamour, si potranno gustare i vini della cantina Conti degli Azzoni, l’olio Poldo, i prodotti dell’azienda agricola Stachys ammirare le suggestive opere della pittrice Maria Micozzi. Immerso nella scena vivi l’opera da protagonista. Per info e prenotazioni tel 3492976471 per acquisto www.liveticket.it/villaincanto
Mercoledì 16 agosto il Gigli Opera Festival di Recanati concluderà la sua stagione con“Il barbiere di Siviglia”, l’opera rossiniana sarà portata in scena da Villa InCanto, nel magnifico cortile quattrocentesco di Palazzo Venieri con inizio alle ore 21,00.
“La rassegna operistica, fortemente voluta dall’amministrazione comunale” dice l’assessore alle culture Rita Soccio“nasce per rendere omaggio al celebre tenore recanatese, il tutto esaurito delle quattro serate ci fa ben sperare per la crescita futura di questa prestigiosa manifestazione”. I protagonisti sul palco saranno il Baritono peruviano Jorge Tello Rodrigueznei panni di Figaro, il soprano Hiroko Morita vestirà i panni della furba Rosina, Ferruccio Finetti sarà Don Basilio insegnante di canto di Rosina, Carlo Giacchetta sarà l’innamorato Conte d’Almaviva che con diversi stratagemmi, aiutato da Figaro, cercherà di avvicinare la bella Rosina rinchiusa in casa dal sospettoso Don Bartolo interpretato da Alessandro Battiato. Il M° Serenelli curerà l’introduzione all'opera e l’accompagnamento al pianoforte per questa frizzante e divertente rivisitazione della partitura rossiniana. Spetterà alla Dott.ssa Chiarenza Gentili Mattioli raccontare la storia di Palazzo Venieri dal cui balcone è possibile ammirare un meraviglioso panorama marchigiano. A
ll’insegna del coinvolgimento di tutti i sensi gli ospiti saranno avvolti dalle fragranze olfattive di Danhera nella location abbellita da Mamamour, si potranno gustare i vini della cantina Conti degli Azzoni, l’olio Poldo, i prodotti dell’azienda agricola Stachys ammirare le suggestive opere della pittrice Maria Micozzi. Immerso nella scena vivi l’opera da protagonista. Per info e prenotazioni tel 3492976471 per acquisto www.liveticket.it/villaincanto
Dopo tre sold out, Turandot va in scena domani 13 agosto alle ore 21 per l’ultima volta in questa edizione allo Sferisterio. L’opera di Giacomo Puccini, secondo il progetto creativo di Ricci/Forte, vede France Dariz nel ruolo della principessa di ghiaccio, affiancata da Rudy Park nei panni di Calaf. Davinia Rodriguez interpreta la schiava Liù, mentre Ping, Pang e Pong sono rispettivamente Andrea Porta, Gregory Bonfatti e Marcello Nardis. Completano il cast: Stefano Pisani (l’imperatore Altoum), Alessandro Spina (Timur), e Nicola Ebau (Un mandarino). Nel progetto creativo di Ricci/Forte, Nicolas Bovey firma scene e luci, Gianluca Sbicca i costumi e Marta Bevilacqua i movimenti scenici. Sul palco anche il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” e il Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti” diretti rispettivamente da Gian Luca Paolucci. Pier Giorgio Morandi dirige l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e il complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”, un organico di ampie proporzioni – così come voluto da Puccini – che ha dimostrato in quest’opera di onorare al meglio le aspettative del pubblico e della critica.
«Quest’anno, la FORM si è rinnovata in modo consistente attraverso audizioni svolte a livello internazionale nell’ottobre 2016 – dice Fabio Tiberi, direttore artistico della Fondazione Orchestra Regionale Marchigiana -, con nuovi e giovani professori d’orchestra estremamente qualificati, provenienti per lo più dalle province marchigiane. Il legame con il territorio è per la FORM un elemento importante nella sua attività, lo abbiamo evidenziato anche giovedì scorso coproducendo lo spettacolo Lo Sferisterio per i Sibillini».
La giornata di domani inizia alle ore 12 con gli Aperitivi Culturali. Agli Antichi Forni c’è il direttore artistico Francesco Micheli, con il gran finale Occidentali’s Karma, un’occasione per un bilancio della stagione e del ciclo di incontri di Sferisterio Cultura e per una riflessione sul futuro del Macerata Opera Festival.
Nel pomeriggio, alle ore 17, le note dei Fiori musicali riempiono la tranquilla atmosfera del Parco di Villa Cozza. L’iniziativa di Cesarina Compagnoni, in collaborazione con il Conservatorio Pergolesi di Fermo.
Alle 17.30 ultimo appuntamento di Concerti in cantina, iniziativa del Macerata Opera Festival in collaborazione con l’Istituto Marchigiano Tutela Vini, a Villa Forano ad Appignano, tra le colline maceratesi. Ad intrattenere il pubblico il Quartetto F.A.T.A. (Lucia Paccamiccio, Marta Montanari, Alessandra Petrini, Elisa Ercoli) con Note d’Oriente. Il gruppo di flautiste tutto al femminile propone uno spettacolo improntato sulla musica giapponese, rendendo omaggio ad alcuni dei più amati compositori nipponici: Satoshi Yagisawa, Rjuichi Sakamoto, Ito Yasuhide e Itaru Sakai. Non manca il tributo a Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi, e, in tono scherzoso, alle sigle di cartoni animati e ai videogiochi. Durante la degustazione che seguirà al termine dei concerti, gli spettatori potranno apprezzare le due doc marchigiane - l Verdicchio di Matelica e il Rosso Conero - e la Ribona, un Colli Maceratesi DOC prodotto con uve di Maceratino, antica varietà di uva dell'entroterra maceratese. Il costo della degustazione è di 15 euro ed è possibile prenotare sul sito www.sferisterio.it/festival-off-2017. È disponibile un servizio navetta a pagamento, contattando il numero 335/6109374.
Prima dello spettacolo di Turandot, due iniziative ancora allo Sferisterio: alle ore 18, il tour guidato in compagnia dell’Associazione Amici dello Sferisterio nel backstage dell’Arena per scoprire le zone off limits del Teatro; mentre alle ore 19, aperitivo sul loggione organizzato dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini per festeggiare i 50 anni delle prime due DOC della regione. L’evento prevede una verticale di vini, con un sommelier dell’AIS ed offre la possibilità di godere del panorama mozzafiato maceratese, dai Monti Sibillini al Mare Adriatico. Per prenotazioni, visitare il sito www.sferisterio.it/visit.
Straordinario successo per il maestro Piero Vincenti e l'Italian Clarinet Consort con la loro applauditissima esibizione di giovedì sera nello splendido scenario della Torre del Parco di Camerino.
Il concerto, nell'ambito del Camerino Music Festival, era intitolato "Rapsodia Balcanica" ed è stato un percorso attraverso la musica balcanica e klezmer affrontato con un Consort di clarinetti che propone tutta la sua famiglia, dal clarinetto piccolo al clarinetto contrabbasso.
La musica originale è stata affiancata da splendidi arrangiamenti del maestro Piero Vincenti, per l'occasione direttore e solista, dall'alto della sua esperienza quasi quarantennale nel mondo dei cori di clarinetti.
Il tradizionale appuntamento di Ferragosto di San Severino Blues torna sulla piazza di Cingoli, quest’anno con un evento di grande rilievo artistico, grazie al protagonista della serata, Chris Cain. È senza dubbio uno dei migliori chitarristi al mondo, vera e propria icona del blues contemporaneo, con incalcolabili estimatori in tutti i continenti e numerosi fans club a lui dedicati. L’altro elemento che avvalora la serata è il fatto che Cain, pur suonando in tutto il mondo, è un artista che raramente viene in Italia, dove è in tour grazie a e con Luca Giordano e la sua straordinaria band.
La presenza sul palco di Luca Giordano, il musicista italiano affermato e richiesto a livello internazionale dagli Stati Uniti all’Europa, dalla Lituania al Brasile, preannuncia una straordinaria notte di chitarre. Chris Cain ha uno stile chitarristico unico e inconfondibile, raffinato e passionale, intriso di jazz e sonorità blues tradizionali, accompagnato da una voce calda, che ricorda quella di B.B. King. È polistrumentista, capace di eccellere anche nel sax e pianoforte. La grande intensità che esprime sul palco è il riflesso delle sue radici familiari, metà greche e metà afroamericane. Nato a Memphis (Tennessee) si mette subito in luce come ragazzo prodigio che suona e scrive blues di altissima qualità, nella leggendaria “Bale Street”. E' notato infatti dai “mostri sacri” della chitarra, come B.B. King e Albert King e della musica nera in genere, che lo eleggono a pieni voti nella Hall of Fame.
Nei suoi undici album all'attivo si alternano composizioni originali di purissimo e caldissimo blues e grandi puntate di rhythm'n'blues, in cui impressionano la classe di questo immenso artista e gli arrangiamenti, punto di riferimento di tantissimi giovani appassionati. Debutta discograficamente nel 1987 con “Late Night City Blues” che gli fa guadagnare quattro nominations al W.C. Handy Blues Award tra cui “Guitarist of the Year.” Anche gli album che seguono, “Cuttin Loose” e “Can't Buy a Break”, vincono numerosi premi e riconoscimenti. Nell'agosto del 1995 pubblica un altro lavoro “Somewhere Along the Way” che rappresenta il suo personalissimo stile, un suono sofisticato ed originale in cui si mescolano sapientemente blues, funk, jazz e gospel. Il disco del 2003 “Hall Of Shame” è prodotto da Patrick Ford, fratello del celebratissimo Robben Ford e veterano batterista del blues mondiale con cui Chris aveva già collaborato per il progetto della Ford Blues Band in memoria di Michael Bloomfield. Ha collaborato nel 2007 al progetto che l’ha messo insieme ad altre due favolose leggende della chitarra, Robben Ford e Larry Carlton. Quest’anno è uscito il nuovo disco intitolato semplicemente con il suo nome. Giudicato certamente come uno dei primi 10 chitarristi blues nel mondo, Chris Cain è un vero fuoriclasse della Gibson e il suo concerto gratuito a Cingoli è un'occasione davvero preziosa per poter assistere ad una delle incredibili performance di questo straordinario artista.
Chris Cain chitarra/voce
Luca Giordano chitarra/voce Fabrizio Ginoble tastiere Walter Cerasani basso Lorenzo Poliandri batteria
info: tel 339.6733590 – pagina facebook/sanseverinoblues – www.sanseverinoblues.com
A Tolentino dal 25 al 27 agosto torna la quinta edizione di BIUMOR, il festival dedicato alla Filosofia dell’Umorismo, organizzato dall’Associazione Popsophia in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte di Tolentino. La splendida sede del Castello della Rancia, colpita dal sisma che ha interessato lo scorso anno l’intera regione, riapre i battenti per ospitare filosofi e artisti di fama internazionale che s’interesseranno di indagare la capacità umana del riso attraverso il prodotto culturale di massa, dalla fiction ai film, dalle canzonette ai social network. “Un’occasione unica per contribuire alla ripresa del territorio, che rilancia il dibattito culturale intorno ai temi legati dalla nostra Biennale dell’Umorismo, eccellenza della città” – afferma il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi.
Entusiasta anche Alessia Pupo, nuovo Assessore alla Cultura del Comune di Tolentino: “Le giornate di Biumor di fine agosto a Tolentino sono un’opportunità di riflessione attenta, appassionante e popolare per ragionare con spirito critico sul fenomeno dell’umorismo. Per il nostro territorio, dopo gli eventi sismici, costituiscono anche una importante occasione per rilanciare il valore storico e turistico del Castello della Rancia, uno dei simboli della città”.
“Popsophia per Tolentino è stata e sarà fondamentale – aggiunge la vicesindaco Silvia Luconi – e ha dato l'opportunità all'Amministrazione Comunale nei suoi primi cinque anni di diversificare l'offerta culturale e di dare voce e spazio anche alle esigenze più disparate. Al netto delle ferite inferte ai nostri monumenti, la nostra è una città viva e vegeta, con tanta voglia di fare, forse con più voglia di prima. Dimostrare di saper lavorare in momenti storici e in territori dove ci sono più difficoltà rispetto che ad altre città, dà la dimensione di quanto sia importante un progetto e di quanto siano professionisti coloro che lo propongono.”
Tante le novità del programma della quinta edizione presentato dalla direttrice artistica Lucrezia Ercoli. A partire dal motivo ispiratore che legherà gli appuntamenti delle tre giornate di fine agosto: Paolo Villaggio, il volto di una delle maschere comiche più tragiche del Novecento italiano. “Vogliamo omaggiare l’ultimo grande interprete della commedia dell’arte – ha dichiarato la Ercoli – Villaggio ha influenzato e cambiato in modo indelebile la cultura italiana, il Festival sarà l’occasione per riscoprire la forza dei suoi personaggi e la genialità delle sue invenzioni”.
Un’edizione che sperimenterà nuovi format con tre spettacoli filosofico–musicali inediti nei quali le riflessioni dei filosofi si alterneranno alla musica dal vivo della band musicale Factory, alle performance teatrali di Pamela Olivieri e ai montaggi cinematografici di Marco Bragaglia e Riccardo Minnucci. I tre philoshow, prodotti appositamente per lo straordinario palco del Castello della Rancia di Tolentino, sono la vera sorpresa di questa edizione. A partire dallo spettacolo di inaugurazione di venerdì 25 agosto alle ore 21.30: un viaggio nei film e nelle canzoni italiane più amate, in compagnia degli spezzoni più indimenticabili di Fantozzi, la maschera che incarna i sempiterni caratteri italiani. Senza trascurare nessun aspetto della vita, dal matrimonio alle vacanze, dal lavoro al tempo libero, dallo sport alla cultura.
Da venerdì 25 a domenica 27 agosto, a partire dalle 17.00 fino a notte inoltrata, rassegne, dibattiti e spettacoli, con il contributo di affermati intellettuali e giovani filosofi e artisti come Monia Andreani, Alessandro Alfieri, Eleonora Caruso, Cesare Catà, Umberto Curi, Riccardo Dal Ferro, Massimo Donà, Pier Francesco Giannangeli, Pier Massimo Macchini, Andrea Minuz, Salvatore Patriarca. Dalla rassegna giornaliera Comics&Games delle 17.00, dedicata a cartoni animati, fumetti, manga e anime, dalla nostalgica passione per Lady Oscar alla filosofia di Jeeg Robot all’inedita Fantozziana alle 19.30, con i lineamenti di morale umoristica sui sette vizi del ragionier Ugo Fantozzi. Il festival vedrà anche la preziosa collaborazione dei ragazzi del Liceo Filelfo di Tolentino, protagonisti di un appuntamento dedicato alla satira classica il 27 agosto alle 18.00. E molto altro ancora.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.
Per avere maggiori informazioni, consultare il sito www.popsophia.it
Un accordo di collaborazione interistituzionale per la promozione, la gestione dei servizi e la valorizzazione delle attività del Teatro Lauro Rossi compresa l’unificazione del sistema di biglietteria informatizzata.
E’ quanto previsto dalla convenzione stipulata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata con l’Associazione Arena Sferisterio, voluta dal Comune e dal consiglio di amministrazione dell’Associazione Sferisterio, messa a punto dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde e dal sovrintendente Luciano Messi, con l’obiettivo di potenziare la collaborazione che già unisce le due istituzioni alla luce della crescita costante che lo spettacolo dal vivo ha assunto in città
“E’ un accordo di grande importanza, - afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde. - L’obiettivo è realizzare una gestione unitaria dei servizi tecnici dei teatri della città, facendo crescere un Sistema dei Teatri di Macerata e mettendo in rete i due più grandi teatri comunali, il Teatro Lauro Rossi e l’Arena Sferisterio. Per fare questo ci avvaliamo di una realtà di professionisti come la nostra Associazione Arena Sferisterio: negli anni sono maturate professionalità nella produzione di spettacolo dal vivo e nella gestione dei teatri che valorizzano il lavoro delle nostre maestranze locali, una risorsa di grande valore. La sinergia interistituzionale crea economie, rafforza il ruolo pubblico e la sua capacità di fare impresa culturale e creativa di qualità”.
Non si tratta della direzione artistica delle stagioni teatrali e musicali che l’assessorato alla Cultura del Comune realizza da anni in collaborazione con l’Amat, la Form, Appassionata, Musicamdo Jazz, Nuova Musica, Rassegna Perugini ma della gestione dei servizi tecnici teatrali sia per le stagioni comunali che per le proposte di altri soggetti.
“L’Associazione Sferisterio è una fabbrica della cultura che ha maturato una professionalità di grande valore per tutto il territorio - afferma il sindaco Romano Carancini e presidente dell’Associazione Sferisterio- capace di offrire servizi per i teatri e per la produzione di spettacolo dal vivo in collaborazione con le realtà del territorio locale e marchigiano come dimostra il ruolo importante nella formazione della Rete lirica Marchigiana e il ruolo attivo nel Consorzio Marche Spettacolo. Ringrazio tutto il cda dell’Associazione che ha compreso il ruolo strategico dell’Associazione per lo sviluppo della città e del territorio”.
Una collaborazione che nasce dall’esigenza di garantire un utilizzo più ampio del Lauro Rossi al di là delle tradizionali stagioni che il teatro ospita a firma del Comune di Macerata, e di valorizzare le iniziative svolte in campo culturale, come, ad esempio, quelle formative di contenuto lirico – operistico dell’Associazione Arena Sferisterio, mettendo in sinergia le competenze e le professionalità dei due enti integrando in questo modo i servizi che già vengono svolti per la promozione e l’offerta degli spettacoli a favore del pubblico.
“Con l’Associazione Sferisterio, grazie alla collaborazione del sovrintendente Luciano Messi, - conclude l’assessore Monteverde - costruiamo progetti culturali di grande valore dalla rassegna Recina Live ai concerti estivi della rassegna Sferisterio Live Macerata, e naturalmente il Macerata Opera Festival. Da settembre parte anche il progetto per realizzare pienamente la Casa della Musica e delle Arti all’Asilo Ricci dove insieme alla Scuola Civica di Musica crescerà un centro pubblico per lo spettacolo dal vivo e la musica. Un altro ambizioso progetto per la Macerata Capitale della Cultura 2020”.
La tradizionale Festa paesana è l'appuntamento imperdibile del Festival internazionale del folclore “Terranostra” perché offre la possibilità a tutti i partecipanti di sentirsi davvero in mezzo al mondo. E' in programma domani – domenica 13 agosto – ad Apiro dove, dal pomeriggio fino a tarda notte, prende vita grazie ai colori e ai suoni dei gruppi ospiti che sfilano per le vie del paese, coinvolgendo il pubblico in balli e canti. Inoltre, si potranno assaggiare i piatti tipici proprio delle formazioni che da martedì scorso animano il festival, provenienti da Cile, Indonesia, Messico, Russia, Lituania e Ungheria. “E' un appuntamento gastronomico tutto da gustare”, spiega l'Associazione Urbanitas di Apiro che organizza “Terranostra” assieme al Comune, “in una serata che presenta una visione non convenzionale della cultura e delle tradizioni delle etnie presenti alla manifestazione”.
Si comincia alle 19.30, poi la festa prosegue fino a tardi in diversi angoli del paese. Alle 23.30, nella pista di pattinaggio, è previsto anche il concerto della band “Croma latina”, dedicato ai ritmi latinoamericani.
Il Festival, successivamente, proseguirà con questo programma.
Lunedì 14, ore 21.30, Galà del folclore: grande serata finale con la partecipazione di tutti i gruppi ospiti e dell'Urbanitas di Apiro. Al termine, fuochi d'artificio per un uno spettacolo pirotecnico mozzafiato.
Martedì 15, giornata conclusiva: alle 16.30 la messa con canti tradizionali dei gruppi ospiti durante la liturgia; ore 17.30, sfilata dei gruppi per le vie del paese e saluto finale alla cittadinanza nella pista di pattinaggio, con esibizione del Minigruppo Urbanitas.
Prevendita online: è possibile scegliere i posti migliori per assistere allo spettacolo di lunedì 14 agosto collegandosi al sito www.festivalterranostra.it o su www.ciaotickets.com.
Tra il 12 luglio e il 4 agosto l’Università di Macerata, con la direzione di Roberto Perna, e l’Istituto Archeologico Albanese, con quella di Dhimitër Çondi, hanno condotto la dodicesima campagna di ricerche archeologiche ad Hadrianopolis e nella valle del Drino, in Albania meridionale, nell’antica Caonia, grazie ai fondi messi a disposizione dall’Ateneo e dal Maeci, che ha inserito la missione tra quelle di particolare interesse strategico per il nostro Ministero degli Affari Esteri.
“Quest’anno in particolare - sottolinea Perna - sono stati realizzati studi dettagliati e rilievi topografici in alcuni siti della valle, come Melan, Selo, Lekel, Labova e Selcka, importanti città e fortezze diffuse nel territorio, producendo nuove planimetrie archeologiche che integrano in maniera sostanziale i dati fino ad oggi noti e acquisendo importanti elementi per la conoscenza di questo territorio fra Albania e Grecia”.Le indagini sono state condotte da studenti e tecnici dell’Ateneo tramite rilievo a terra con stazione totale e riprese aereofotografiche tramite droni, realizzate in collaborazione con Giovanni Antonio Citeroni ed elaborate nel laboratorio di archeologia di Unimc. Nel sito di Selo, fortificazione di età ellenistica che difendeva il passaggio verso la costa orientale e la Grecia del nord, è stato avviato uno scavo stratigrafico alle pendici sud-est della fortificazione stessa, scoprendo un interessante tratto di cortina.
“In collaborazione con un’équipe dell’Università di Camerino diretta da Antonio Schettino – aggiunge Perna – sono proseguite anche le indagini geofisiche, geomagnetiche e geoelettriche, nelle aree urbane di Hadrianopolis e di Antigonea, le due importanti città che, tra III sec. a.C. e VII sec. d.C., hanno dominato la valle del Drino e con essa una parte significativa dell’Epiro, la prima in particolare dove l’Università di Macerata dal 2005 conduce i suoi scavi”.Come ricordato da Luan Perzhita, direttore dell’Istituto Archeologico di Tirana “si è proceduto anche allo studio dei materiali provenienti dagli scavi 2011-2016 di Hadrianopolis in vista della prossima pubblicazione. Per noi è importate che sia proseguita la campagna di restauri, coordinata da Unimc. L’area è oggi talmente importante per l’archeologia albanese che, dal 2015, è stato istituito il Parco archeologico di Antigonea-Hadrianopolis”.L’incontro della missione con il Ministro alla Cultura Mirela Kumbaro e con il direttore della Direzione Regionale del patrimonio culturale Albert Kasi ha sancito la stretta collaborazione tra istituzioni albanesi e Università di Macerata. L’attività di Unimc non è legata solo allo studio e alla ricerca, ma anche alla tutela e valorizzazione del ricco patrimonio archeologico albanese, che può divenire sia un’importante occasione di crescita economica e sociale per tutto il territorio, sia un fondamentale strumento di crescita scientifica e professionale per gli studenti di archeologia dell’Ateneo. Insieme all’Università di Gjirokaster, rappresentata dal rettore Bektash Mema e con il sostegno del Console italiano a Gjirokaster Teodor Bilushi, sono proseguiti gli incontri per l’organizzazione di un titolo doppio fra i due Atenei che dovrebbe avviarsi nel corso dell’Anno Accademico 2018/2019.Gli iscritti ai corsi di archeologia del Dipartimento di Studi Umanistici, grazie anche alle borse di studio universitarie, hanno sempre partecipato in numero elevato alle missioni di scavo e ricerca condotte in Albania, completando e integrando la loro formazione e confrontandosi con studenti provenienti da altri paesi, quest’anno ad esempio dal Kosovo e dalla Grecia.
La missione archeologica dell’Università di Macerata appena rientrata in Italia e in parte già pronta per iniziare, il 14 agosto, le ricerche a Creta, in Grecia dove l’Ateneo maceratese è attivo dal 1978, era formata, oltre che dal direttore Roberto Perna, da Sofia Cingolani, David Sforzini, Ludovica Xavier de Silva, Riccardo Carmenati, Daniele Russo, Claudia Sediari, Adele Esposito Arianna Gentili, oltre che da Elvana Bushi e Ermira Krasnigi dell’Università di Pristina e Anna Detsika dell’Università di Ioannina, cui si aggiungono i numerosi studenti e ricercatori dell’Ateneo che hanno continuato, dall’Italia, a contribuire allo sviluppo delle ricerche in quest’area dell’Albania
Quaranta stagioni al servizio dello Sferisterio, da comparsa a medico di sala. Da un modo spensierato di passare le estati cittadine ad un vero e proprio lavoro di responsabilità, Marco Sigona da ormai quattro decadi passa le sue estati nell’Arena maceratese con la passione per l’opera e la vocazione per la medicina.
Tutto comincia nel 1978, quando 15enne, un po’ per restare in città d’estate e un po’ per mettersi da parte qualche lira per l’ambito motorino, Sigona fa il suo primo provino da comparsa per il Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi, con la regia di Beppe De Tommasi e la voce del baritono Renato Bruson. «La selezione all’epoca era quasi militaresca: ci mettevano in riga sul prato e il regista ci passava davanti, facendo attenzione alla prestanza fisica. Tutto qui». Così entra tra i soldati dell’opera di Verdi grazie alla sua altezza, che gli garantisce un posto anche tra le comparse di Tosca dell’anno successivo, quando a Macerata arriva la stella luminosa di Placido Domingo. «All’epoca non mi rendevo conto della fama del tenore spagnolo. Avevo notato che lo Sferisterio era pienissimo e da lì ho cominciato a capire di dove effettivamente mi trovavo».
Nel 1980, arriva in Arena la Rai per filmare il Barbiere di Siviglia con Leo Nucci e Marilyn Horne: «Davanti ai mostri di metallo che avevano montato in mezzo alla platea, noi comparse ci sentivamo come degli attori; dovevamo seguire sia le indicazioni della regia lirica sia quelle della regia televisiva. È stata una grande emozione». L’ormai 19enne, Sigona inizia a ricoprire il doppio ruolo di comparsa e di capo comparsa, affiancandosi agli amici Paolo Micozzi, Gianni Niccolò, Vincenzo Porzi e soprattutto Fabio Distefani (venuto a mancare recentemente e a cui rende un particolare ricordo). Del 1982, il dott. Sigona menziona la finale dei Mondiali di calcio vista sul loggione con una televisione in bianco e nero e il ritardo fatto fare a Nureyev, che aspettava i tifosi italiani vincitori.
Anno chiave della storia dello Sferisterio: 1984. Arriva a Macerata il regista cinematografico Ken Russell con la sua dirompente Bohème, rimasta nella memoria degli spettatori come uno dei momenti artistici più alti dell’Arena maceratese. Lo studente di Medicina 21enne si trova davanti uno dei suoi miti, proprio allo Sferisterio: «Lavorare con un regista che già apprezzavo è stata un’esperienza ineguagliabile e soprattutto ha mostrato al pubblico, come anche a me, un nuovo modo di mettere in scena uno spettacolo d’opera trasgressivo, dove Mimì moriva di overdose». Dopo il misero tentativo di ricreare l’esperimento russeliano con la Carmen del 1988 ambientata tra pugili nel Bronx, comincia per lo Sferisterio un periodo di fioritura artistica, dal 1992 al 2002, con la sovrintendenza e la direzione artistica di Claudio Orazi: la Traviata degli specchi di Svoboda, l’iconica Turandot di De Ana e la Tosca dell’accidentale fucilazione. «Ero io l’ufficiale che doveva dare il segnale di sparare ai soldati. Dopo lo scoppio ce ne siamo andati, poi ci siamo accorti che la musica si era interrotta. Sul palco, il tenore Armiliato era a terra che urlava di dolore. In quel momento mi sono reso conto che in Arena non c’era un’adeguata assistenza medica sul palcoscenico e da lì ho avuto l’idea di chiedere a Orazi di diventare una figura stabile di supporto sanitario per gli artisti, e per il pubblico». Nel 1997, Sigona lascia il palcoscenico e si dedica agli interpreti che lo solcano, divenendo il medico di riferimento dello Sferisterio. Oltre a occuparsi di eventuali possibili incidenti in teatro, questa figura è un vero e proprio supporto per gli artisti e le loro necessità mediche. «In questo mio percorso di assistenza sanitaria non sono stato solo ma affiancato, dagli inizi degli anni 2000, dai volontari dell’Associazione Croce Verde Onlus di Macerata (nella quale ricopro il ruolo di Direttore Sanitario), che definisco per il colore delle maglie come “i miei silenziosi angeli custodi bianchi”. Sono infermieri professionali o in pensione, preparati nella tecnica di primo soccorso (BLS). Con un’organizzazione perfetta mi consentono di svolgere un’attività di assistenza e di soccorso durante gli spettacoli, senza che questi vengano assolutamente disturbati nel loro svolgimento».
Resta da fare una sola domanda: tornerebbe mai in scena, almeno per un’ultima volta? «Non ci riuscirei. Il palcoscenico è un luogo che non mi appartiene più. Rimane il bellissimo ricordo di tanti anni fa, degli amici e degli artisti conosciuti qui allo Sferisterio».