Domenica 20 gennaio torna in piazza XX Settembre la tradizionale Festa di Sant’Antonio Abate organizzata dal Comune di Civitanova in collaborazione con la parrocchia di San Pietro e diverse associazioni locali.
Il programma vedrà l’alternarsi di momenti di intrattenimento dedicati ai bambini e alle famiglie prima del momento strettamente religioso con la celebrazione della santa messa e la benedizione delle panette. Alle ore 15,30 si ritroveranno in piazza le tante associazioni che hanno aderito, tra cui l'associazione Wild-World con i suoi falchi, fondata con l'intento di far conoscere e apprezzare animali rari da incontrare e sensibilizzare le persone al rispetto nel loro ambiente naturale. Nel pomeriggio saranno inoltre presenti i Carabinieri del nucleo cinofilo antiveleno di Visso e i cani antidroga della Guardia di Finanza, la Cluana Dog che si occupa di addestramento dei cani e l'associazione Uniti per la coda che si occupa di adozioni, lo staff di Legambiente e i cavalli di Lena Nappo a disposizione dei bambini per un giro nella piazza.
Alle 17.00, nella Chiesa di San Pietro si svolgerà la solenne liturgia della Parola, trasmessa in filodiffusione e, a seguire (alle 17.30 circa), la benedizione degli animali e distribuzione delle panette benedette.
Raccogliere, documentare e condividere le tradizioni orali, scritte, musicali, gli usi e costumi tipici del territorio, attraverso oggetti e documenti. Èquesto l’obiettivo del progetto Raccontami le tue tradizioni messo in campo dall’Ecomuseo delle case di terra di Villa Ficana e rivolto ai cittadini che con i loro contributi potranno partecipare all’arricchimento dell’Archivio dei Beni Immateriali del museo.
L’Ecomuseo – dal 2016 parte integrante della rete Macerata Musei - vuole conservare e valorizzare i luoghi, far conoscere le tecniche costruttive e la storia, ma anche suscitare la partecipazione attiva degli abitanti, essendo un centro di documentazione sulle tradizioni locali. La raccolta inizierà il 17 gennaio durante la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali e inserita nella sesta edizione del Grand Tour Cultura intitolato “Che spettacolo di cultura! In scena il patrimonio degli istituti culturali delle Marche” organizzato dall'Assessorato alla Cultura della Regione Marche, in collaborazione con la Fondazione Marche Cultura e il MAB Marche.
Perché un evento sulle tradizioni? Ci sono diverse ragioni per cui è importante non dimenticare i dialetti e le tradizioni di un luogo: Macerata non sarebbe la stessa oggi senza il suo dialetto, le sue storie e la sua musica tradizionale. È fondamentale raccogliere testimonianze dei nostri territori, al fine di conservare tracce dei tempi passati in modo che le generazioni future possano scoprirli, conoscerli, amarli e tutelarli a loro volta.
L’archivio potrà accogliere documenti, in dialetto e non, tra i quali tradizioni familiari come ricette, abiti, oggetti, giochi della tradizione, storie quindi leggende, racconti per bambini, indovinelli, canti, stornelli, filastrocche, spartiti musicali, testi, libri e poesie, famose o autoprodotte, che raccontino le tradizioni e il territorio. Sarà possibile inserire nell’Archivio documenti su diversi supporti: fotografie, registrazioni audio e video, libri, oggetti, testi scritti e disegni.
Continua Master Piano Festival, il festival pianistico che coinvolge musicisti di altissimo livello e giovani pianisti. Domenica 20 gennaio è la volta di una giovanissima Caterina Scotti che si esibirà in un concerto per pianoforte dedicato ai grandi compositori classici. Il concerto si terrà alle ore 18,00 nella splendida cornice della sala spettacolo del Politeama di Tolentino che grazie all’ottima acustica e all’atmosfera raccolta e suggestiva è ideale per concerti di questo tipo.
Il programma, di facile ascolto e adatto ai più e ai meno esperti, prevede: 32 Variazioni in Do minore di L.V. Beethoven; Ballata n. 4 op. 10 e Rhapsodie n. 2 op. 79 di J. Brahms; Evocation ed El Puerto da Iberia di I. Albeniz; Ballata in Fa maggiore op. 38 n. 2, Notturno op. 27. n.1 in Do minore e Notturno op. 48 n.1 in Do minore di F. Chopin.
Caterina Scotti, classe 1998, è una giovanissima pianista premiata ai concorsi nazionali più famosi. Dopo la laurea in pianoforte con la votazione di dieci e lode conseguita presso il Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, sotto la guida del maestro Riccardo Marini, ha partecipato a varie masterclass per pianoforte tra cui quella a quattro mani presso la Scuola Civica di Roma. Nel 2017 ha preso parte alla masterclass Corso internazionale di interpretazione musicale tenuta dallo stesso Riccardo Marini.
Nel 2010 si classifica prima nella categoria solisti e vince il primo premio assoluto al Concorso musicale nazionale Gian Galeazzo Visconti. Nel 2011 si presenta in duo al Concorso nazionale Città di Campagnano, conseguendo il primo premio assoluto e classificandosi al secondo posto come solista. Nel 2012 vince la borsa di studio Laura Barbone, organizzata dall’Istituto Giuseppe Gioachino Belli. Nel 2013 partecipa al Concorso 88 Tasti (Liceo musicale Farnesina, Roma) classificandosi prima di categoria.
Nel 2014 prende parte alla manifestazione Piano City Milano. Nel 2015 esegue un concerto pianistico a quattro mani con la sorella presso l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR). Nel 2017 ha partecipato alla XXVI edizione del Festival Conosciamo l’autore presso il Palazzo Piersanti di Matelica. Nel 2018 si è esibita come solista in un concerto pianistico presso l’Associazione Il villaggio della musica.
Al termine del concerto verrà offerta una degustazione enogastronomica organizzata in collaborazione con Alimentari Fioretti e Terre di Serrapetrona.
I biglietti per il concerto sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,00 alle 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo. Biglietti disponibili anche online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Il costo del biglietto è di 15 euro+ prevendita. Sottoscrivendo la FRIEND CARD è possibile acquistare questo concerto e tutti gli eventi organizzati direttamente dal Politeama a prezzo scontato, per maggiori informazioni rivolgersi al Botteghino.
La rassegna organizzata in collaborazione con l’Accademia della Libellula e il Maestro Cinzia Pennesi, continua domenica 17 febbraio alle ore 18 con Michele Garzo che ha tenuto concerti in tutta Italia come solista e in ambito di musica da camera e partecipato a significative master-class con i Maestri Massimiliano Damerini, Vincenzo Balzani, Lucia Passaglia, Francesco e Vincenzo De Stefano, André Gallo e Franco Scala.
Torna domani 16 gennaio un nuovo appuntamento della rassegna cinematografica Wall Movie, promossa dall’Azienda dei Teatri, ideata e curata da Giulio Vesprini, architetto civitanovese che dal 2005 si occupa di arte urbana in Italia e in Europa.
Alle 21, al cinema Cecchettidi Civitanova Marche, viene proiettato Vedo a Colori-Street Art, il documentario che ha inaugurato 3 mesi fa questa iniziativa. Dopo il sold out di ottobre 2018, gli organizzatori hanno deciso di proporre una nuova data in modo da offrire una seconda occasione per vedere questa pellicola. Diretta da Caterina Marchetti, racconta l’esperienza del progetto di riqualificazione per il porto di Civitanova Marche. Dal 2009, anno di inizio dei lavori, si sono alternati per Vedo a Colori circa 100 artisti, che hanno dipinto oltre 2000 metri quadri di muri, tra molo e cantieri navali, dando un nuovo aspetto alla città.
Il docufilm, della durata di circa 30 minuti, risalta, con interviste a pescatori e agli artisti protagonisti dei magnifici murales del molo Est, i 10 anni di attività che hanno fatto del porto un museo a cielo aperto e che restituisce ai cittadini questo luogo.
L’ingresso al cinema Cecchetti è libero.
Torna la magia della rassegna A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ, la rassegna di teatro ragazzi promossa da Compagnia della Rancia e Comune di Tolentino. E questa volta sarà ancora più emozionante perché molti piccoli spettatori entreranno per la prima volta al Teatro Vaccaj!
Apre la rassegna, domenica 20 gennaio alle 17, SOGNO, tratto da Sogno di una notte di mezza estate, la commedia-fiaba più popolare di William Shakespeare; un’occasione per far conoscere anche ai più piccoli questo classico del teatro mondiale, in modo leggero e divertente, mettendo in evidenza soprattutto gli aspetti magici del racconto e la contraddittorietà di situazioni ed emozioni vissute dai protagonisti.
Mito, fiaba, e quotidianità s’intersecano continuamente senza soluzione di continuità, mettendo al centro della commedia l’amore romantico; il dubbio dei personaggi, sul quale spesso ci interroghiamo tutti noi, su cosa sia reale o cosa non lo sia, è affrontato in modo leggero e divertente.
Il re e la regina delle fate, Oberon e Titania, litigano come al solito e portano scompiglio nella vita pacifica del bosco. Puck e Fiordipisello, fedeli servitori dei regnanti, vivono l'incanto della scoperta dell’amore e, loro malgrado, vengono coinvolti nel litigio dei sovrani. Grazie al potere magico di un fiore fatato, la pace sta per essere ristabilita, quando l’improvviso sopraggiungere nel bosco di due coppie di esseri umani, distrae gli esseri magici dalle loro faccende.
A due anni circa dall’entusiasmante esperienza di “Thank you for the Music, il musical con le canzoni degli Abba”, torna a San Severino Marche il cast di Disordine, Oltre il Teatro per portare in scena un nuovo progetto: “Cuore Matto, il musical con i più grandi successi italiani degli anni '60”. Dopo tre sold out al teatro dell’Aquila di Fermo e al teatro Alaleona di Montegiorgio, sabato prossimo (19 gennaio) il cast sarà in scena, a partire dalle ore 20,45, al teatro comunale Feronia (ingresso unico 15 euro, ridotto per gli abbonati con prelazione sul proprio posto 10 euro 10). Lo spettacolo sarà presentato in anteprima alle scuole in una doppia rappresentazione riservata.
Trenta giovani riproporranno sul palco venticinque successi dei mitici anni '60 in 105 minuti di spettacolo suddivisi in due atti.
“Torniamo al Feronia con un musical tutto italiano, rigorosamente cantato dal vivo, che emozionerà e divertirà quanti vorranno passare una indimenticabile serata con Disordine!. “Cuore Matto” - spiega Giuseppe Lupoli, responsabile organizzativo dell’associazione - porta in scena un intreccio di storie d’amore che si susseguiranno attraverso i gesti, le gioie e i dolori dei protagonisti, i quali interpretando i più grandi successi degli anni '60, daranno vita ai loro ricordi. Con un funambolico flash-back saranno Toni e Lisa trascineranno tutti e accompagneranno lo spettatore in questa storia nella quale la musica, vera protagonista, offrirà uno spazio importante al pubblico per poter aprire il proprio cuore e scoprire, grazie anche alla travolgente energia di tutto il cast di ballerini e attori, che a volte il tempo può fermarsi dinanzi all'amore vero e che è il cuore, “matto” appunto, a decidere come scandirne i giorni e le ore”.
Emozione, divertimento, sorpresa e coinvolgimento sono gli aggettivi che possono aiutare a descrivere questo nuovo musical scritto da Carla Rossetti con la regia di Diego Gini e la stessa Carla Rossetti. “Siamo pronti a coinvolgere nuovamente San Severino con il nostro entusiasmo – conclude Giuseppe Lupoli – grazie ai due matinée dove incontreremo le scuole e ad un serale in cui potremo incontrare tanti altri spettatori, siamo sicuri che torneremo a casa carichi di energia e grati per l’accoglienza ricevuta”. Alla bravura del cast si aggiungerà la professionalità di “Ebisu, La via accessibile” di Francesca Cicconi, che offrirà un servizio di audio descrizione per gli spettatori ciechi e ipovedenti e di sottotitolazione per gli spettatori sordi. Per informazioni tel. 328.1576186. Prevendita presso la Pro Loco di San Severino Marche.
L’associazione culturale Accademia Italia in Arte nel Mondo ha conferito all’artista settempedana Adriana Antonini l’alto riconoscimento per i diritti civili e l’impegno sociale Francois Marie Arquet Voltaire e l’alto riconoscimento per gli Human Rights oltre che il titolo di associato onorario per l’anno 2019 per avere “svolto, con la propria meritoria creatività artistica, il ruolo di interprete della propria contemporaneità mettendo a nudo le deformazioni di una civiltà come quella attuale.
Lo ha fatto con spirito e intuito di chi alza la sua autorevole voce artistica nella veste di portatrice del messaggio universale, atta a richiamare i cuori dell’umanità intera, all’esercizio della tutela e della difesa del diritto di espressione. L’artista ci fa riflettere - è scritto sempre nella motivazione che ha accompagnato la consegna del riconoscimento nel corso di una cerimonia ospitata nei giorni scorsi all’antico teatro Apollo di Lece - e ci induce ad agire nel rispetto di noi stessi e degli altri in un sano confronto di libertà culturale e concettuale”.
La stessa Accademia ha premiato sempre la Antonini anche con il premio Michelangelo Merisi Caravaggio per aver offerto “alla critica internazionale interessanti spunti di straordinaria insegnamenti visivi. I suoi orizzonti artistici, infatti, sono privi di condizionamenti e di grande concezione intellettuale”.
Venerdì 18 gennaio alle ore 21:15 al Teatro Comunale di Treia Ettore Bassi e Simona Cavallari, con “Mi amavi ancora”, un capolavoro di scrittura teatrale prodotto dalla giovane mano di Florian Zeller, già pluripremiato drammaturgo francese apprezzato in tutto il mondo. Vincitore in Francia del Premio per la Nuova Drammaturgia, l’opera ha la sapiente regia di Stefano Artissunch, che da subito ha commentato entusiasticamente il testo di Zeller per la sua capacità di introspezione dell’animo umano, avvalorata sulla scena anche dall’accompagnamento delle musiche formidabili di Dardust.
La pièce si apre sul personaggio di Anne [Simona Cavallari], una moglie che, dopo aver perso il marito e scrittore Pierre [Ettore Bassi] in un incidente d’auto, trova tra le cose di questo alcuni appunti su una futura commedia, il cui protagonista è uno scrittore sposato, ma innamorato di una giovane attrice. Fiction o autobiografia? Anne si persuade che il testo narri l’infedeltà di Pierre e, divorata dai dubbi, si mette alla disperata ricerca dell’amante, ammesso che esista e che non sia invece frutto della pura invenzione narrativa del marito, come tenta di rassicurarla Daniel [Giancarlo Ratti], migliore amico di Pierre e, forse, segretamente innamorato di Anne.
Lei però persevera e arriva a sospettare dell’attrice Laura Dame [Malvina Ruggiano], citata nelle note della commedia.
Tra ritorni al passato e domande assillanti, Anne si perde nell’intricato labirinto delle sue paranoie, senza riuscire a trovare la verità e restando intrappolata nella morsa del dubbio sulla fedeltà dell’uomo con cui ha condiviso tutta la vita.
“Non mi capita spesso di leggere un testo teatrale e arrivare a commuovermi” ha dichiarato il regista Artissunch, ponendo l’accento sulla capacità di Zeller di animare le menzogne e le paure che nutrono le nostre fragilità, al punto da incrinare ogni certezza su chi crediamo di conoscere da sempre - in primis la nostra famiglia – e quindi l’autenticità stessa del nostro vissuto.
Con l’anno nuovo al multiplex Giometti di Tolentino, in collaborazione con Unitre, sono riprese le proiezioni della rassegna cinematografica ‘La decima musa’, con l’introduzione alla visione filmica del prof. Alberto Cingolani, con film di alta qualità e con il buffet offerto da Cellulopoli, e proseguirà per tutto l’anno accademico.
Questa sessione della rassegna si è aperta giovedì scorso con il film premiato a Cannes, ‘Cold War’, e continua giovedì 17 gennaio alle ore 21.15 con il film ‘Old man & the gun’ del regista David Lowery ed interpretato da Robert Redford. Forrest Tucker è un rapinatore di banche che si potrebbe definire seriale. A 77 anni e dopo 16 evasioni, anche da carceri come San Quintino, non ha smesso, insieme a due soci, di organizzare dei colpi decisamente originali.
Utilizzando il suo fascino e con tutta calma, senza mai utilizzare un’arma, continua a visitare banche e ad uscirne con borse piene di dollari. C’è però un poliziotto che ha deciso di occuparsi di lui. L’ultimo film interpretato da Robert Redford, prima di ritirarsi dalle scene, racconta la vera storia (sebbene vagamente romanzata) di Forrest Tucker, che era stata raccontata dal giornalista del New Yorker David Grann (lo stesso che, con un suo libro, ha ispirato James Gray per il suo Civiltà Peduta) in un articolo pubblicato nel gennaio del 2003. Per ricreare quel feeling tipico del cinema degli anni Settanta di cui Redford è stato un alfiere e a cui questo film fa esplicito riferimento, Lowery ha ottenuto di poter girare in Super16, e c’è una sequenza che è diventata una specie di omaggio dentro l’omaggio, un montaggio di alcune delle più celebri interpretazioni di Redford in carriera, tra le quali ‘La caccia’ e ‘Butch Cassidy and the Sundance Kid’.
Mentre giovedì 24 gennaio è proiettato il film di Mario Martone, ‘Capri Revolution’, che racconta la storia di un gruppo di giovani del nord Europa, che nel 1914 si unisce in una comunità sull’isola di Capri avendovi trovato il luogo ideale in cui sperimentare una ricerca sulla vita e sull’espressione artistica.
Sull’isola abita con la sua famiglia Lucia, una capraia la cui attenzione è attratta da questi ‘strani’ individui a cui inizia ad avvicinarsi. Al contempo sull’isola è arrivato un giovane medico condotto portatore di idee che mettono la scienza e l’interventismo al primo posto.
Così Mario Martone completa la trilogia che si è venuta componendo dopo ‘Noi credevamo’ e ‘Il giovane favoloso’ con un film che si muove tra la luce diurna del sole e i fuochi delle danze della notte trovando al proprio centro l’efficacissima interpretazione di Marianna Fontana. La rassegna cinematografica di gennaio è chiusa, giovedì 31 gennaio, dal film su ‘Van Gogh – la soglia dell’eternità’ del regista Julian Schnabel, premiato al festival di Venezia.
La storia di Van Gogh, come quella di Gauguin, è segnata dal destino, marcata dall’insuccesso, l’incomprensione e alla fine l'isolamento. Dei campi di grano, del fogliame d'autunno, dei cipressi monumentali, dei giardini selvatici, dei fiori floridi, dei fondali gialli, dell’arancio ardente dei crepuscoli, del colore rovesciato sulla tela come magma incandescente, i suoi contemporanei non sapevano che farsene.
Ha superato l’eccezionale quota di 15.000 visitatori in soli due mesi e mezzo e raccolto lodi e consensi dalla critica e dai media nazionali la mostra dedicata a Lorenzo Lotto, in corso a Macerata ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Macerata, con la collaborazione del Museo Statale Ermitage e di Ermitage Italia. “Il bilancio positivo della mostra - dichiara l’assessore regionale alla Cultura, Moreno Pieroni - è una conferma dell’importanza dell’iniziativa.
Aver fatto squadra ha premiato in termini di consenso, come dimostrano i numeri. Una soddisfazione sincera, quindi, per aver puntato alla qualità delle opere, dei curatori, della sede espositiva, in una parola ancora una volta sulla bellezza. Del resto le Marche ospitano un vero museo naturale dell’opera lottesca esteso a ricomprendere numerosi altri Comuni in un percorso che la Regione Marche intende continuare a valorizzare e promuovere con nuove iniziative di rilievo culturale nazionale e internazionale e di grande attrattività turistica”.
Un vero successo di pubblico che ha riempito le sale espositive anche durante le feste di Natale e che sta giungendo da tutta Italia per riscoprire il grande artista del Rinascimento nella sua terra d’elezione, in un periodo normalmente privo di grandi flussi turistici.
E grandi sono le aspettative – considerate le oltre 2100 prenotazioni già registrate – anche per l’ultimo mese di apertura dell’esposizione, curata da Enrico Maria Dal Pozzolo insieme a Villaggio Globale International, che rimarrà visitabile fino al prossimo 10 febbraio: una mostra che integra il nucleo di opere realizzate dall’artista per le Marche e poi disperse nel mondo - riunito per la prima volta nelle splendide sale del palazzo maceratese - con i capolavori del territorio conservati nelle città lottesche, in un itinerario che è parte integrante dell’evento espositivo e che fa tappa a Recanati, Monte San Giusto, Mogliano, Cingoli, Loreto, Ancona, Jesi, Urbino.
Una mostra che integra la ricerca scientifica con la qualità espositiva e la valorizzazione del territorio e che si completerà presto con altre importanti iniziative centrate sempre sulla figura complessa e affascinante del grande artista che scelse le Marche come vera patria adottiva.
“Molta la soddisfazione per il successo della mostra, una scommessa vinta per il territorio. Ancora di più perchè si aprono nuove prospettive che scommettono ancora sulla ricchezza della nostra storia culturale e sul turismo nella Marca Maceratese”, sottolinea Romano Carancini, sindaco del Comune di Macerata.
Intanto continua la collaborazione con il Museo Statale Ermitage avviata con la mostra. E se il dipinto La Madonna delle Grazie, opera di Lorenzo Lotto proveniente del grande museo russo, ha lasciato anticipatamente l’evento su richiesta della direzione dell’Ermitage, si annuncia l’eccezionale, temporanea ricomposizione della Trasfigurazione di Recanati, dopo la mostra, con la permanenza nel borgo di Leopardi fino al 24 marzo della predella originaria, anch’essa proveniente dal Museo sulla Neva, con Cristo conduce gli apostoli al monte Tabor (nella foto).
“Spiace vedere andare via un'opera meravigliosa come La Madonna delle Grazie, ma le buone relazioni che sono maturate in questa occasione faranno nascere nuovi progetti culturali di respiro internazionale che faranno ancora parlare bene del nostro territorio come di un luogo speciale di bellezza in un percorso di crescita che stimola le imprese e la comunità” - afferma Stefania Monteverde, assessore alla cultura del Comune di Macerata.
Agli inizi di febbraio è prevista la visita a Macerata di Irina Artemieva, conservatrice della pittura veneta dell’Ermitage e condirettore scientifico di Ermitage Italia, per discutere con i rappresentanti delle Istituzioni territoriali di nuove e ulteriori sinergie per il futuro.
Il Recanati Art Festival torna a fa parlare di sé con l’annuncio delle date della IV edizione, fissate per il 5 e il 6 luglio nel Centro Storico di Recanati. Una rassegna ideata dall’Associazione Whats Art per la divulgazione del concetto di Arte come potente strumento per affrontare la vita, che in soli quattro anni ha saputo coniugare le suggestioni del territorio e i talenti di tanti artisti, offrendo ad un pubblico eterogeneo spettacoli di qualità nelle diverse forme d’arte contemporanea.
L’Arte è per tutti, usufruirne non necessita di requisiti, e, grazie al sostegno di Comune, Regione e tanti privati, neanche del biglietto d’ingresso. Teatro, danza, musica, circo contemporaneo, discipline che senza artifici scenici riescono, solo con il fascino, il carisma e i virtuosismi dei performer, a condurre il pubblico in un viaggio fatto di stupore, bellezza e divertimento. Il Recanati Art Festival che ha già ospitato artisti di fama nazionale e internazionale, per l’edizione 2019 ha in serbo un ricco programma tra esibizioni, mostre, installazioni, laboratori, il mercato degli artigiani e cibo da strada.
Filo conduttore sarà il tentativo di attrarre sempre più persone verso le arti performative,nella ferma convinzione che siano una vera panacea e una fonte inesauribile di socializzazione.
Si apre con due date a gennaio la rassegna Cena & Spettacolo al Pub 2000 di Recanati.
L'idea di proporre questi spettacoli è partita dal titolare Paolo Piccinini, che ha deciso di offrire uno spettacolo, il giovedì in forma gratuita, così è nata questa rassegna che propone un format con lo spettacolo durante e dopo la cena e che ha visto passare molti artisti e diversi spettacoli, dal cabaret al burlesque, dal teatro a progetti di live painting in musica.
Per Gennaio 2 appuntamenti:
Il primo di stand up comedy dal titolo SCONFORT ZONE, con Stefano Tosoni. Grande attore marchigiano, vincitore nel 2016 del premio “Luigi Vannucchi” Attore Doc 2016, Stefano lavora per il cinema, la televisione e spettacoli di stand-up comedy, ma soprattutto per il teatro. Tra gli ultimi suoi lavori, lo spettacolo "EDIPO: IL CAPRO ESPIATORIO" con l'attor Giorgio Montanini.
Il secondo sul racconto di favole e novelle tradizionali illustrate e musicate dal vivo a cura di L'Orastrana e NooZ. L'Orastrana, nasce nel 1993, come laboratorio di musica e poesia ad opera di Carlo Natali e Marco Corsetti con l'intento di dedicarsi all'approfondimento dell'interazione tra musica e poesia. Oggi L'Orastrana è proiettata con decisione all'interno di una strada di riscoperta e riappropriazione delle tradizioni popolari della propria terra, attraverso performances dove la modernità della naturale evoluzione del percorso musicale si unisce con la ricerca sul dialetto e sulle sue fascinazioni.
GIOVEDI' 17 GENNAIO:
Stefano Tosoni con lo spettacolo di Stand-up comedy SCONFORT ZONE.
Spettacolo ore 22,00
Dopo 20 anni di onorata carriera attoriale, arriva la voglia di una nuova scommessa, di una nuova avventura, di una nuova tragedia....per questo ho scelto la stand-up. La voglia di sperimentare la comicità è nata in un momento preciso, quando ho capito che i sogni sono una cosa meravigliosa, io invece no. E così, con la fierezza di chi sa di riassumere in se tutta la mediocrità del de-genere umano, per una serata lascio a casa l'attore con le sue maschere e le sue vocali aperte e chiuse e salgo sul palco in questa nuova veste, cioè nudo, cioè si fa per dire, cioè è vietato ai minori, ma non mi spoglio, giuro! Semplicemente parlerò per un po', ma solo di cose che non capisco assolutamente, tipo il mondo e me stesso. Insomma, un salto nel vuoto, un bungee jumping emotivo, un viaggio nella mia zona di Sconfort, sperando che in sala possa esserci qualcuno “bravo”, che mi prenda a cuore e con un lettino comodo.
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GIOVEDI' 24 GENNAIO:
L’Orastrana e NooZ presentano
FAVOLE E NOVELLE TRADIZIONALI MARCHIGIANE ILLUSTRATE E MUSICATE DAL VIVO
La performance “Favole e novelle tradizionali marchigiane illustrate e musicate dal vivo”, ideata dall’associazione senza scopo di lucro L’Orastrana, laboratorio di musica e poesia da Petriolo, e dall’artista maceratese Ugo NooZ Torresi, nasce per riportare, stravolto nella forma ma rispettoso della sostanza, lo spirito del raccontare storie e scandafàole di fronte al camino.
Carlo Natali e Katuscia Palmili interpreteranno testi tradizionali raccolti da ricercatori del passato più o meno recente, qualcuno nella versione originale e qualcun altro nella versione riscritta nello stretto e vigoroso vernacolo natio da Natali stesso.
Durante le letture, Ugo NooZ Torresi disegnerà instancabilmente dal vivo proiettando il suo lavoro sulle pareti, dando vita e colore a quelle antiche storie. NooZ è un artista unico e vederlo disegnare è un po’ come rivedere la passione con la quale il giovane Heinrich Schliemann, lo scopritore di Troia, leggeva l’Odissea agli abitanti di Itaca.
Il tutto sarà arricchito, come in un moderno omaggio al teatro rinascimentale, dall’incontro unico di due rappresentanti di due generazioni di jazzisti marchigiani: il pianoforte dell’eclettico maestro Paolo Cossa di Offagna e le percussioni imprevedibili del recanatese Gian Luigi Mandolini, che durante gl’intermezzi improvviseranno brani musicali dedicati ad ognuna delle favole narrate.
Il palcoscenico del Teatro Lauro Rossi di Macerata, alcuni tra i più grandi musicisti jazz internazionali, una mostra fotografica che traccia il percorso di 50 anni di jazz maceratese e un fitto calendario di appuntamenti con la musica regina dell’improvvisazione, oltre 23 occasioni da gennaio a marzo che contaminano il centro storico della città. Presentata oggi in conferenza stampa presso il Teatro Lauro Rossi, la rassegna Macerata Jazz.
Macerata Jazz Winter quest’anno si fa vero e proprio Festival, che dal Teatro Lauro Rossi, nei classici appuntamenti da fine gennaio a marzo, arriva fino al Pozzo, storico locale cittadino del jazz, per poi tornare alla Galleria Antichi Forni. Tre location e appuntamenti per tutti i gusti.
Al Teatro Lauro Rossi cinque appuntamenti di assoluto rilievo, dal 27 gennaio al 28 marzo, con nomi altisonanti del jazz internazionale, da Jeff Ballard, Lionel Loueke, Kevin Hays, Chriss Cheek a Francesco Cafiso con la Colours Jazz Ensemble, da Karima a Mirabassi e Castaneda, da Giovanni Guidi a Fabrizio Bosso, da Aaron Burnett a Dezron Douglas, passando per Tommaso Perazzo e numerosi altri.
Agli Antichi Forni una vera e propria rassegna collaterale ad ingresso gratuito che ruoterà attorno alla mostra fotografica di Carlo Pieroni “Macerata, 50 anni di jazz” dal 15 febbraio al 3 marzo, e che vedrà l’esibizione del Maestro Mike Melillo (16 febbraio ore 21), vera e propria leggenda vivente del jazz a Macerata, una rassegna video di film siglati da Maurizio Machella con alcuni prestigiosi concerti ogni martedì e mercoledì alle 18, un concerto di contaminazione tra jazz ed elettronica (sabato 23 febbraio ore 18), due appuntamenti dedicati al vinile e alla guida all’ascolto (domenica 24 febbraio e domenica 3 marzo), una scuola di educazione alla musica improvvisata e, per finire, le prove aperte della nascente Musicamdo Jazz Orchestra (sabato 2 marzo alle 18).
Lo storico locale del jazz maceratese, il Pozzo, ospiterà come ogni anno la rassegna “Il gusto del jazz”. Tra aperitivi e degustazioni dei vini del Consorzio Colli Maceratesi DOC, dalle ore 19,30 ben cinque concerti, uno in ogni data della rassegna a teatro e poi, dalle ore 23,30 la consueta jam session.
Ha fatto tappa anche a San Severino Marche, domenica scorsa, il viaggio nella nostra regione delle telecamere della trasmissione tv “Linea Verde”, condotta da Federico Quaranta. Il noto programma dedicato all’agricoltura italiana, e alle sue eccellenze, è arrivato nella campagna settempedana per la raccolta delle olive orbetane dove ha incontrato Cinzia Anibaldi, pluripremiata agricoltrice titolare dell’omonima azienda agricola (www.aziendaagricolaanibaldi.com).
Cinzia e la sua famiglia il 30 ottobre 2016 hanno visto crollare la propria abitazione a causa delle scosse di terremoto. Lei ha salvato sua mamma e suo zio, che vivevano sulla torretta del casale che da sempre, per gli abitanti del posto, indica la proprietà di famiglia. Tutti insieme, dopo il sisma, hanno deciso di non abbandonare la casa del papà Renzo perché qui, da sempre, gli Anibaldi hanno i propri valori, le proprie radici, la propria storia. Da marchigiani, loro come altri, sono ripartiti facendo forza sul valore fondante di questa nostra regione: il lavoro.
Il conduttore di “Linea Verde”, Federico Quaranta, dopo aver riassunto la storia di un’attività trasferita da padre in figlia è salito sul trattore dell’azienda, un vecchio Fiat 505C, per mostrare al pubblico tv la raccolta dell’oliva Orbetana, varietà tipica coltivata da tanti contadini nelle campagne di San Severino Marche.
“Avevo un’altra attività poi mi sono riavvicinata all’azienda che era un po’ vecchietta e mi sono accorta che avevo passione per questo uliveto e allora ho iniziato a fare corsi per potatura e poi è venuto il resto compreso il premio per miglior imprenditrice agricola dell’anno ritirato a Macerata” – ha ricordato Cinzia che oggi vive trecentosessantacinque giorni l’anno qui.
L’ultimo stacco delle telecamere di “Linea Verde” ha ripreso un bell’esemplare di Orbetana recintato ancora oggi da un muretto a secco. La tradizione narra che Beata Francesca dal Serrone venisse qui, nel 1500, a pregare. La Beata Francesca era estremamente devota, soprattutto ai bambini orfani. In profonda meditazione ai piedi dell’olivo che le è stato dedicato si dice provasse gli stessi dolori, fisici e morali, di Gesù Cristo durante la crocefissione.
La puntata intera del programma Rai che ha regalato un vero e proprio viaggio nelle nelle Marche, partendo da Recanati e passando per Osimo, Macerata, San Severino fino ad arrivare al monte Conero, è disponibile all’indirizzo internet: clicca qui
Non sono bastati più di venti programmi televisivi a tirare fuori la verità e i pensieri personali che Teo Mammucari ha portato con sé in tutti questi anni. Il grande comico e personaggio televisivo - nelle ultime stagioni conduttore a Le Iene al fianco di Ilary Blasi e giudice a Tú Sí Que Vales- sceglie il teatro per presentare un monologo dove può finalmente parlare con il suo cinismo di quello che sta accadendo al suo mondo. Teo Mammucari sarà live al Politeama di Tolentino sabato 19 gennaio alle ore 21,15 con Più bella cosa non c’è. Uno spettacolo comico, irriverente, che raccoglie e rappresenta il percorso artistico e personale di Teo Mammucari, Più bella cosa non c’è è il punto di partenza del lungo viaggio che si chiama vita. Uno spettacolo da non perdere che attraversa l’amore, la gioia di essere diventato padre, ma soprattutto la speranza di uscire da quello che il programma sociale ci impone. Scritto e diretto da Teo Mammucari raccontando in chiave ironica e comica una realtà che ci ha trasformato in robot. Lo spettacolo è già un grande successo. La data di sabato 19 gennaio è SOLD OUT ma il Politeama sta predisponendo una replica aggiuntiva prevista per domenica 20 gennaio alle ore 21,15. Per info e prenotazioni telefonare al numero 0733 968043 o scrivere all’indirizzo biglietteria@politeama.org.
Una criminologa, una giornalista e un musicista, saranno loro che animeranno l’incontro previsto per sabato 19 gennaio presso la Biblioteca Comunale di Recanati alle ore 17.30, tema i “Pagliacci” di Leoncavallo, opera che verrà messa in scena per il Gigli Opera Festival al Teatro Persiani il prossimo 9 febbraio.
Il compositore, ispiratosi ad una storia realmente accaduta, dà uno spaccato di quelli che sono i sentimenti dei personaggi, amore, tradimento, odio, vendetta.
I tre relatori, provenienti da mondi completamente diversi, leggeranno l’opera ognuno secondo le proprie esperienze e competenze, marcando l’attenzione sulla contemporaneità dei temi trattati che spesso ancor oggi riempiono le cronache nere dei quotidiani.
Questo evento organizzato dal GOF, è promosso dall’Assessorato alle Culture del Comune di Recanati, dall’Università d’Istruzione Permanente e dall’Associazione Villa InCanto.
A relazionare dunque saranno Margherita Carlini, criminologa, Nikla Cingolani, giornalista, Riccardo Serenelli, direttore artistico del GOF.
Il baritono Jorge Tello Rodriguez, accompagnato dal M° Serenelli, canterà al termine “Il prologo” dei Pagliacci, brano considerato manifesto del “Verismo” essendo Leoncavallo uno dei maggiori esponenti di questa corrente musicale.
L’evento, oltre ad essere un appuntamento di approfondimento sull’attualità, conferma l’intento che Villa InCanto porta avanti fin dagli esordi, ovvero “formare” all’opera lirica; gli spettatori potranno assistere ai Pagliacci del prossimo 9 febbraio al Teatro Persiani di Recanati, ben preparati, avendo acquisito tutti gli elementi di conoscenza per gustare a pieno lo spettacolo.
Il primo appuntamento del nuovo anno con la stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata - promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata con l’AMAT, con il contributo di Regione Marche e MiBAC e in collaborazione con APM – è con la danza il 16 e 17 gennaio, alle 21, e MM Contemporary Dance Company di Michele Merola.
Compagnia vincitrice nel 2010 del prestigioso Premio Danza&Danza come “migliore compagnia emergente” e oggi realtà di eccellenza della coreografia italiana più matura presenta al pubblico del Lauro Rossi il dittico "La sagra della primavera" coreografia di Enrico Morelli su musica di musica Igor Stravinskij e Bolero di Ravel coreografato da Michele Merola.
Con lo spettacolo torna anche Gente di teatro, una serie di interessanti appuntamenti per tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi. In questa occasione l’incontro si svolgerà il 17 gennaio, alle ore 18, alla Biblioteca Mozzi Borgetti.
Inoltre per gli allievi delle scuole di danza della città è prevista una masterclass gratuita con il coreografo Michele Merola.
Possente capolavoro musicale, Le Sacre è ispirato a una antica leggenda slava. Secondo il mitico racconto, a ogni primavera una vergine doveva essere ritualmente sacrificata, affinché la terra potesse rifiorire. Nella propria interpretazione del Sacre, il coreografo Morelli si è accostato con profondo rispetto a questa partitura, che ha ispirato i più grandi coreografi del ‘900. Nell’allestimento che ne risulta, si rispecchia un risvolto dell’affannoso dinamismo del nostro tempo.
Per combattere antiche e nuove paure, ed esorcizzare il male di vivere che accompagna il presente, ogni occasione è buona per individuare un capro espiatorio. L’assunto della coreografia è tutto qui: sino a quando l’essere umano sacrificherà i propri simili alla violenza del cieco cannibalismo e non sceglierà la via del rispetto dell’altro, la luce della cultura e la chiarezza della ragione non prenderanno il sopravvento.
Meccanismo ad orologeria dalla rigorosa precisione, Bolero è ancora oggi tra i brani più noti e ascoltati della storia della musica. Nel realizzare una nuova versione coreografica, Merola si è confrontato con questa musica ossessiva e ripetitiva, cercando di comprenderne l’identità, la ragione e la funzione, per arrivare così alla sua interpretazione: alla fine di questo percorso l’ispirazione del coreografo si è focalizzata sul ventaglio inesauribile dei rapporti umani, in particolare quelli di coppia, dentro ai quali, spesso, registriamo le reciproche e inconciliabili distanze tra uomini e donne, quel “muro trasparente” che li divide.
Così, nelle diverse sfumature assunte dalla danza, la coreografia declina la varietà di umori che “circolano” intorno e dentro al rapporto di coppia. Sulla musica di Bolero è intervenuto Stefano Corrias, compositore raffinato ed esperto, che ha creato una sua propria partitura musicale, liberamente ispirata alla versione originale del brano di Ravel.
L’Anfiteatro Diaz cambia nome, lunedì 14 gennaio alle ore 11, alla presenza delle Autorità civili e militari tra cui il Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, il questore Antonio Pignataro la cerimonia ufficiale dell’intitolazione. Lo spazio verrà dedicato a Natale Mondo, l’agente di polizia ucciso dalla Mafia nel 1988. Alla cerimonia, che avverrà a 31 anni esatti dall’omicidio, parteciperà anche la famiglia del poliziotto assassinato.
Mondo si distinse per aver partecipato a molte operazioni insieme al vice questore Antonio Cassarà, di cui divenne tenace collaboratore, occupandosi prevalentemente di indagini sulle cosche mafiose e operando nella sua Palermo, diede un contributo prezioso alle indagini su Cosa Nostra.
“Con questa intestazione – spiega il sindaco Roberto Mozzicafreddo – l’Amministrazione Comunale vuole confermare il suo impegno a favore della legalità e percorrere un cammino di memoria che rappresenta una scelta etica per la città. E’ proprio l’esempio di uomini e donne come Natale Mondo che riproducono un modello per le giovani generazioni, perché non dimentichino tutti coloro, che come lui, hanno fatto della lotta alla Mafia e della difesa della Democrazia, lo scopo della propria esistenza fino ad arrivare all’estremo sacrificio.
Il nostro impegno – prosegue il sindaco – è quello di continuare a lavorare concretamente per non dimenticare e per rinnovare l’impegno collettivo ed individuale, istituzionale e sociale, a combattere la criminalità mafiosa in tutte le sue forme, anche attraverso l’individuazione di spazi pubblici da dedicare ad altre vittime della mafia, scegliendo principalmente luoghi frequentati anche da giovani, proprio perché la memoria e l’impegno si radichino in loro e si imprimano profondamente anche sugli adulti, facendo di questi luoghi, spazi per una memoria condivisa.”
Dopo la pausa natalizia, riprende domenica 13 gennaio la stagione di Teatro per Ragazzi e Famiglie del Comune di Civitanova Marche “A teatro con mamma e papà”. L'appuntamento è al Teatro “Annibal Caro”, con inizio alle ore 17:00: in scena la compagnia pugliese La Bottega degli Apocrifi con lo spettacolo Schiaccianoci Swing.
Si tratta di una rivisitazione della famosissima opera di Hoffmann: Schiaccianoci e il re dei topi, che, su musiche di Tchaikovsky, divenne un celeberrimo balletto conosciuto in tutto il mondo e ancora oggi rappresentatissimo.
Nella versione della compagnia “La Bottega degli Apocrifi” il materiale originario viene letto attraverso diverse lenti, come quella della danza e della musica jazz, per una performance in grado di affascinare il pubblico dei più piccoli e trasportarlo nel mondo magico della favola. Lo spettacolo è già sold out.
Per il prossimo appuntamento, domenica 3 febbraio, “I tre porcellini”, i biglietti verranno messi in vendita al Teatro “Annibal Caro” già all'uscita dello spettacolo di questa settimana, oppure possono essere prenotati telefonicamente presso “Proscenio Teatro” a partire da lunedì 28 gennaio.
L'invito postato online nel pomeriggio di ieri dava appuntamento a tutti i fan per le dodici di oggi, venerdì 11 gennaio, per la comunicazione di un grande annuncio e allo scoccare del mezzodì così è stato. È comparsa infatti sui social del Mind Festival una grande e bella novità, dedicata a tutti gli amanti della musica ma non solo.
"Dall'esperienza organizzativa del MIND Festival - riporta il post - nasce, nei locali di un'ex officina del porto, un nuovo spazio pensato per il divertimento, la cultura e la condivisione: musica, teatro, danza, fotografia, e molto altro ancora".
Nasce quindi una nuova stella nella già effervescente movida civitanovese, il Mind Studios. Per maggiori dettagli non resta che rimanere sintonizzati sui canali social e sul sito dedicato (www.mindstudios.it), dove presto verrà indicata anche la data dell'inaugurazione.