Macerata, inaugurata la mostra d'arte a Palazzo Ricci dedicata al 'Novecento italiano'
È stata presentata stamattina la mostra estiva che si svolgerà a Palazzo Ricci dal 16 luglio al 2 ottobre, curata dal direttore artistico del museo Roberto Cresti. "Quattro nel ‘Novecento’. Primo Conti, Francesco Messina, Betto Tesei, Diego De Minicis" è il titolo dell’evento espositivo che ricostruirà il clima culturale degli anni Venti e Trenta del XX secolo attraverso le opere di quattro artisti dotati di sicura tecnica, stile e conoscenza dell’arte italiana ed europea del presente e del passato, che si sono confrontati con una pluralità di materiali, fonti e suggestioni formali, restituendo a pieno il sentimento di un’epoca.
Da un lato i grandi maestri Primo Conti e Francesco Messina, già noti al grande pubblico, che sono presenti nella raccolta di pittura e scultura della Fondazione Carima; dall’altro Betto Tesei e Diego De Minicis, artisti marchigiani poco conosciuti ma di rara qualità. Il contesto a cui sono riferibili è appunto quello del ‘Novecento italiano’, vale a dire uno dei principali movimenti artistici del secolo scorso che fu guidato dalla scrittrice e critica d’arte Margherita Sarfatti, del quale quest’anno ricorre il centenario (1922-2022).
Il suggestivo percorso di visita della mostra, che prevede l’esposizione di circa cinquanta opere tra dipinti e sculture, sarà arricchito da elementi di costume che contribuiranno a rendere tangibile l’atmosfera dell’epoca, nonché da una colonna sonora d’eccezione firmata da un grande maceratese, Lino Liviabella, interprete nella musica dello stesso gusto artistico. Si tratta di una favola musicale del 1927 intitolata ‘Riderella’, che è stata eseguita dai maestri Massimo Paolella e Antonella Pacioni. La Fondazione Carima svelerà inoltre al pubblico due importanti dipinti di Primo Conti che non fanno parte dell’esposizione permanente, pertanto sarà un’occasione unica per ammirare questi capolavori.
“Con questo evento espositivo – ha spiegato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – si consolida l’idea di dare voce alla collezione di arte italiana del Novecento di Palazzo Ricci, mettendo in relazione i lavori di due talenti riconosciuti come Francesco Messina e Primo Conti con la produzione artistica del pittore jesino Betto Tesei e dello scultore petriolese Diego De Minicis, che meritano senza alcun dubbio una maggiore visibilità. Il nostro museo è diventato “ospitale” e apre le proprie porte ad artisti che non fanno parte della raccolta permanente ma che hanno con essa hanno dei legami profondi”.
“Desidero ringraziare – ha concluso Del Balzo Ruiti – quanti hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa. In particolar modo gli eredi di Betto Tesei e Diego De Minicis e il Comune di Petriolo poiché, grazie alla loro grande disponibilità, ci hanno consentito di portare avanti quello che da sempre rappresenta un vero e proprio caposaldo del nostro ente nel settore delle attività culturali, cioè la valorizzazione degli artisti locali di ieri e di oggi, che trova in Palazzo Ricci la cornice ideale”.
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