Graham Vick, il più importante e apprezzato regista della scena musicale contemporanea, è arrivato nei giorni scorsi a Macerata da Bologna dove è in prova per "La bohème" di Puccini titolo inaugurale della Stagione 2018 del Teatro Comunale, insieme al coreografo Ron Howell e lo scenografo e costumista Stuart Nunn.
È stata la prima occasione di visita dello Sferisterio insieme al sovrintendente Luciano Messi e alla direttrice artistica Barbara Minghetti in vista del suo debutto nell’arena maceratese per il prossimo festival 2018 #verdesperanza con l’opera "Il flauto magico" di Mozart.
“Alla nuova messa in scena del 'Flauto magico' – ha dichiarato durante la visita Vick – concorreranno vari elementi: innanzitutto le suggestioni offerte dallo Sferisterio e dalla sua storia di forte legame con il territorio, quindi la popolazione che desidero coinvolgere direttamente sulla scena dopo un periodo di preparazione in cui indagheremo, non solo con gli artisti del cast, ma anche con chi non ha alcuna esperienza di teatro, la drammaturgia, le melodie e le magie di questo capolavoro mozartiano nato proprio con l’idea di parlare a tutti, per mettere in scena arte e vita e dare al pubblico una esperienza più profonda e nella quale rispecchiarsi e riconoscersi”.
Da queste premesse nascerà quindi il nuovo allestimento del "Flauto magico" di Wolfgang Amadeus Mozart (20 e 29 luglio - 4 e 12 agosto 2018) firmato da Graham Vick che – per questo debutto allo Sferisterio – presenterà uno spettacolo in linea con il tema del festival 2018 #verdesperanza, in cui lo scenario naturale, pregno di speranza, si contrapporrà a quello della quotidianità caratterizzato dell’usura delle risorse, dall’inquinamento. Sul podio salirà Daniel Cohen, mentre Giovanni Sala (Tamino), Valentina Mastrangelo (Pamina) e Guido Loconsolo (Papageno), giovani e già affermati specialisti mozartiani, sono solo alcuni dei nomi cui sarà affidata questa nuova interpretazione del singspiel mozartiano in coproduzione con il Palau de Les Artes Reina Sofía di Valencia.
Uno spettacolo quindi "portabandiera”, attorno al quale si indagheranno una serie di aspetti legati al verde e all’ecologia, per un’arte della “speranza” che operi gettando nuovi semi per un futuro migliore e che intrattenga, fra l’altro, uno stretto rapporto con altre realtà che si occupano di questi temi, dialogando intorno alla sostenibilità tramite l’interazione tra cultura, natura e territorio.
Gli altri titoli operistici del Macerata Opera Festival 2018 saranno "L'elisir d’amore" di Gaetano Donizetti nella produzione ambientata sulla spiaggia, fra chalet e gonfiabili, firmata da un altro regista di punta della scena attuale, l’italiano Damiano Michieletto e la “Traviata degli specchi”, spettacolo altamente rappresentativo della storia dello Sferisterio, firmato nel 1992 dal regista Henning Brockhaus e dallo scenografo Josef Svoboda.
Da venerdì 15 dicembre è aperta la vendita dei biglietti sia presso i locali di piazza Mazzini a Macerata che online. I biglietti hanno un costo da 25 a 150 euro (200 euro per la serata del 20 luglio). Informazioni e dettagli su www.sferisterio.it.
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