Ripresa dall'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, questa interpretazione vocale/ritmico-musicale, che vede la collaborazione SPERIMENTALE TEATRO A e CTR, non vi è una selezione che evidenzi le più rinomate vicende, o qualche episodio di tenero sentire, e nemmeno il percorso di un argomento, ricomposto in unità dal vario alternarsi di temi fino al suo esito finale.
La preoccupazione a fondamento delle scelte testuali è, secondo quanto recita il titolo coniato per lo spettacolo, evidenziare, per frammenti, la forza distruttiva e violenta che muove gli umani e le loro passioni, fino all’inverosimile distruzione e stragi, smembramento di corpi, presenza di esseri divoratori di altri esseri, nell’intento di collegare un poema cavalleresco comunemente, e superficialmente, ritenuto fantastico, magico, quasi fiabesco, con la sgomentante realtà e metaforico cannibalismo della contemporaneità.
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