Nasce dalla collaborazione tra la casa editrice maceratese Liberilibri e «Il Foglio» la collana Liberi dal populismo. L'iniziativa è partita lo scorso 12 maggio: nelle edicole, in abbinamento al quotidiano diretto da Claudio Cerasa, è possibile acquistare ogni due settimane uno dei cinque titoli del catalogo Liberilibri, rinnovati nella grafica e al prezzo speciale di 4,50 euro. I libri scelti sono, nell'ordine di uscita: Il circo mediatico-giudiziario di Daniel Soulez Larivière, L’antirazzismo come terrore letterario di Richard Millet, Crainquebille di Anatole France, Verso una teologia dell’impresa di Michael Novak, I vizi non sono crimini di Lysander Spooner.
“Se è vero, come ha scritto Thomas Mann, che verità e giustizia sono i concetti più puri e più alti, e che chi li pronuncia a vuoto è un fanfarone della virtù, oggi il populismo è proprio questo: fanfaronate. Pericolose fanfaronate radicalmente ostili al principio di realtà e alla più basilare ragionevolezza. Il populismo si dovrebbe intendere, allora, come una forza che asseconda gli istinti più bassi dell’uomo ricoprendoli, allo stesso tempo, con una patina di grossolana etica sanculotta.”
La collana “Liberi dal populismo” nasce contro questo tipo di atteggiamento che nel nostro Paese ha preso piede senza la benché minima opposizione culturale, anzi, venendo nobilitato facendolo passare per un grido di dolore mentre non si tratta d’altro che di un colossale rigurgito. La casa editrice Liberilibri e «Il Foglio» hanno scelto di portare avanti assieme questa battaglia culturale con cinque grandi testi, su argomenti che vanno dalla giustizia all’economia passando per la critica del moralismo e l’analisi del linguaggio. Un invito a pensare in maniera diversa e liberatoria rispetto all’asfittica cortina fumogena in cui è avvolto il ceto medio riflessivo del nostro Paese.
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