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Cultura San Ginesio

Le meraviglie delle Marche in mostra agli Uffizi: "Sono la testimonianza di una ricchezza straordinaria"

Le meraviglie delle Marche in mostra agli Uffizi: "Sono la testimonianza di una ricchezza straordinaria"

E' stata inaugurata ieri la mostra "Facciamo presto! Marche 2016-2017: tesori salvati, tesori da salvare" (28 matrzo-30 luglio 2017), ha aperto uno scorcio di Marche in uno dei luoghi d’arte più significativi al mondo, ieri, è stato un momento di grande emozione e partecipazione che ha visto la presenza di un parterre particolarmente qualificato, composto di giornalisti, professionisti dell'arte, degli allestimenti, del recupero, ma anche amministratori e autorità religiose, tra cui i sindaci di San Ginesio, Caldarola, Matelica e Arquata del Tronto, Mons. Franceso Brugnaro, arcivescovo della diocesi di Camerino-San Severino e Mons. Carlo Bresciani, vescovo di San Benedetto-Ripatransone-Montalto, che hanno concesso le opere. Tutti mossi da passione e volontà ferma di partecipare attivamente a un processo di ripartenza oltre che di ricostruzione. “La prima ricostruzione di cui dobbiamo occuparci è quella delle comunità – ha sottolineato il Soprintendente delle belle arti delle Marche, Calo Birrozzi – perché non esistono beni culturali senza comunità, e perché queste opere dialogano con il contesto e con il paesaggio. Abbiamo il dovere di fare e di fare bene. Mi appello ai sindaci perché questa ricostruzione sia fatta nel solco tracciato qui, agli Uffizi”. Il senso, il messaggio delle 29 opere selezionate per la mostra è stato espresso dal curatore Prof. Gabriele Barucca: “Roberto Longhi, in occasione dei bombardamenti della città di Bologna nel 1944, scrisse che l’arte è muta e indifesa e non può che difendersi con la fama. I risultati di questo terremoto sono paragonabili solo ai bombardamenti di una guerra. Le Marche sono state un po' dimenticate dalla comunicazione mediatica. Questa mostra vuole essere testimone di una ricchezza straordinaria, non solo pittorica ma anche relativa alle stoffe, all'orificeria, alla scultura lignea della dorsale appenninica tra Fermo, Macerata e Ascoli Piceno”.

Leit motiv degli interventi dei relatori  e delle relatrici (l'on. Irene Manzi della presidenza dell'Ufficio Cultura della Camera dei deputati, l'assessore regionale Loretta Bravi e Giorgia Muratori del Mibact), l'importanza del rinsaldare le comunità, rappresentate metaforicamente in mostra da tre campane (due di Arquata e una di San Severino) e la preziosità del territorio marchigiano da veicolare nel mondo. Essere qui con la nostra Madonna col bambino di Lorenzo D'Alessandro e con la bellissima Assunzione di Maria di Andrea Boscoli, recuperati dal monastero di Santa Chiara e dalla chiesa di San Francesco, in parte crollati, è un vero orgoglio ed è di grande importanza per un paese che ha fatto dei percorsi culturali e di bellezza uno dei suoi tratti distintivi”, ha spiegato Mario Scagnetti, sindaco di San Ginesio.

“Sono convinto che questa mostra agli Uffizi sarà foriera di tanti rapporti – ha stigmatizzato Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale della Toscana - Noi amministratori toscani agevoleremo queste iniziative solidali, perché è questo spirito che ha dato vita all'Italia del Rinascimento”. Fino alla fine della mostra, per ogni visitatore degli Uffizi sarà donato 1 euro alle Marche colpite dal sisma.

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