Camilla Boemio, maceratese doc, alla Tate Exchange di Liverpool.
Dedicandosi al suo lavoro con impegno e rigore intellettuale, Camilla Boemio, scrittrice d'arte, curatrice e teorica la cui pratica indaga l'estetica contemporanea, nel 2013 è stata curatrice associata di Portable Nation, il padiglione delle Maldive alla 55.°Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, dal titolo Il Palazzo Enciclopedico.
Nel 2016 è stata curatrice di Diminished Capacity, il primo padiglione della Nigeria alla XV Mostra Internazionale di Architettura, con il titolo Reporting from the Front. Nello stesso anno ha partecipato a The Social (4th International Association for Visual Culture Biennial Conference) alla Boston University. Nel 2017, ha curato Delivering Obsolescence: Art Bank, Data Bank, Food Bank, un Progetto Speciale alla 5th Odessa Biennale of Contemporary Art sostenuta dal museo della città. Dal 2010 al 2012, è stata consulente e curatrice per la sezione arte e scienza dell'ISWA European Project coordinato dall'Università Politecnica delle Marche. È membro della AICA (International Association of Arts Critics).
Boemio ha scritto e curato libri, ha contribuito con saggi e recensioni a varie pubblicazioni internazionali, scrive regolarmente per le riviste specializzate, ha tenuto parte a simposi, dibattiti e conferenze in musei e festival internazionali. Ha partecipato, solo annoverando, le ultime collaborazioni ad un numero significativo di lectures in Facoltà Universitarie, musei e festival notoriamente accreditati: da Boston, a Plymouth, Rochester, Exeter, Londra, a Los Angeles, Amsterdam, Eindhoven, Berlino, Roma e in Canada. Ora Camilla è stata invitata ad uno dei progetti più significativi del programma estivo della Tate Exchange di Liverpool nei quale terrà una lecture trattando il tema della curatela ed il rapporto tra il curatore e l'artista. La Tate è uno dei maggiori musei del mondo noto per i programmi innovativi, le collezioni d'arte e le iconiche mostre.
La Tate Exchange Liverpool è invece un esperimento aperto; uno spazio per un programma di eventi in corso sviluppato da curatori, artisti, professionisti e collaboratori della Tate. È un luogo in cui tutti sono invitati a collaborare, testare idee e scoprire nuove prospettive sulla vita, attraverso l'arte. La direzione collabora assiduamente con le università e le organizzazioni artistiche locali per creare uno spazio all'interno della galleria dove poter partecipare a una conferenza, godere di un incontro casuale con un'opera d'arte pop-up, assistere a un'esibizione dal vivo, partecipare a un workshop e ottenere coinvolto con l'arte in modi nuovi e inaspettati.
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