Guido Picchio e il suo lavoro sull'Afghanistan a “Umbrialibri 2015”
Due “reportages” fotografici diversi nello stile, ma accomunati da uno sguardo di denuncia che mette a fuoco soprattutto l’umanità, mantenendo viva la speranza che ogni violenza cessi e i conflitti si ricompongano nella pace. Sono “I martiri bambini” di Emanuele Tacconi e “Afghanistan–Italia/ Isaf 2001-2014” di Guido Picchio, che, nel quadro di “Umbrialibri 2015”, saranno presentati domani alle ore 12, presso la Sala Periodici della Biblioteca “Mario Marte”, nel Complesso Monumentale di San Pietro a Perugia, in un dibattito con gli autori e il pubblico, al quale parteciperanno i giornalisti Sandro Petrone, Maurizio Verdenelli e Lucio Biagioni, in qualità di moderatore. All’evento è prevista la partecipazione straordinaria di Behrose Qadiri, già addetto presso l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati Politici a Kabul. "Sono due volumi – spiegano gli organizzatori – uniti da una ideale essenza comune: “Afghanistan-Italia” di Guido Picchio racconta la ventennale esperienza di un fotografo professionista e inviato di guerra al seguito delle missioni militari italiane in Afghanistan; “I martiri bambini” di Emanuele Tacconi, inviato dell’Onu, trae dalla sua passione amatoriale per la fotografia forza di testimonianza e denuncia per le condizioni in cui vivono i bambini nelle zone dei conflitti, da Beslan in Ossezia (dove nel settembre 2004 186 bambini vennero trucidati in una scuola, a seguito di un sequestro di massa operato da miliziani islamisti e del successivo blitz delle forze speciali russe) ai campi profughi siriani in Turchia". “Condividere queste foto - sottolinea Tacconi – è un modesto contributo per commemorare il decennale della strage di Beslan, e ricordare al tempo stesso che i bambini nelle zone di guerra sono doppiamente vittime, sia delle azioni di guerra, sia del loro forzato impiego negli eserciti e nei gruppi armati”.
Emanuele Tacconi nei campi profughi di Graziantep
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