"Il 2015 sembra un anno difficile da festeggiare, ma proprio per i fatti tragici che hanno colpito la nostra civiltà sentiamo il bisogno di fare comunità, ed il Capodanno maceratese è un invito a stare insieme in piazza, affinché nessuno si senta solo". Con queste parole l'assessore alla cultura Stefania Monteverde ha presentato ufficialmente il programma dei festeggiamenti per il 31 dicembre. "Ci tengo a ringraziare in particolare la Pro Loco di Macerata, che anche quest'anno sarà in piazza con due stand ed offrirà a tutti i presenti panettoni, spumante e vin brulè". La notte più lunga dell'anno, in Piazza della Libertà, inizierà alle ore 22, con il gruppo musicale tolentinate Union Jacks: "Siamo onorati di poter suonare a Macerata. Proporremo un repertorio dallo stile rock e folk, adatto a tutte le età e dalle sonorità britannico-scozzesi - ha affermato Giulio Santoncini, portavoce del gruppo - In passato abbiamo avuto modo di esibirci in questa città in occasione degli Aperitivi Europei e già allora avevamo avuto un riscontro molto positivo. Siamo sicuri che quella del 31 dicembre sarà una bella festa". Dopo l'esibizione degli Union Jacks, poi, i festeggiamenti continueranno con un dj-set e tanta animazione per grandi e piccoli.
Come molti altri comuni di tutta Italia, anche Macerata dirà no ai botti di Capodanno tramite un'ordinanza del sindaco, anche perché, come ha detto l'assessore Monteverde, "non sparare è un atto di civiltà. L'amministrazione invita tutta la cittadinanza a partecipare senza rischiare che la festa venga rovinata dai botti che, spesso, portano a tragici incidenti. Il nostro sarà un Capodanno all'insegna della sicurezza e della condivisione, aperto soprattutto a giovani e famiglie". La sera del 31, tutti i parcheggi - ad esclusione del Park Sì - saranno aperti. Ma la festa, a Macerata, non finirà con la chiusura dell'anno. Già dalla prima settimana del 2016, infatti, tanti sono gli eventi in programma: per iniziare, il 4 ed il 5 gennaio il Lauro Rossi ospiterà Pierfrancesco Favino ed il gruppo Danny Rose nella pièce teatrale "Servo per due". "Un modo, questo, - ha concluso Stefania Monteverde - per inaugurare il nuovo anno dedicato alla vita di comunità e alla vita di cultura, due concetti sui quali abbiamo costruito la nostra politica".
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