L'Associazione Culturale Centofiorini, al suo terzo appuntamento di febbraio, dopo musica e teatro-danza, propone l'apertura di una mostra al solito di grande qualità. Dopo l'inedita Judit Kristensen con cui ha chiuso l'anno 2017, è ora la volta di un artista molto noto come Magdalo Mussio.
Il toscano che tanta parte ha avuto nel panorama culturale marchigiano dagli anni '70, l'artista poliedrico del multimateriale, dell'arte verbovisuale, del segno e della campitura bianca, del collage e dell'intermediale, ha una produzione vasta che unisce tutte le sue esperienze, da quella cinematografica a quella grafica, dalla scrittura tipografica a quella chirografica, in tecniche miste tutte da decifrare e interpretare.
Alla Centofiorini sono esposte le sue ALTROGRAFIE, ventitre opere degli eredi Mussio presentate in catalogo da Roberta Ruggeri che, tra l'altro, scrive: "La pittura di Mussio ci appare colta ed elegante, aprospettica, policentrica, dinamica. Svela e cela l’indistinto non orizzonte, l’universo scarno, fossile, disarmonico dell’irrappresentabilità del mondo oggettivo".
La mostra inaugura domenica alle ore 18.00, con un intervento della dottoressa Paola Ballesi, e resterà aperta fino al 18 marzo.
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