Venerdì 24 marzo alle ore 21.15 al Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche va in scena "R.OSA".
R.OSA è una performance che si inserisce nel filone poetico di Silvia Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “informale” nella relazionale con il pubblico. R.OSA si ispira alle immagini di Botero, al mondo anni 80 di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione. R.OSA è uno spettacolo in cui la performer è una “one woman show” che sposta lo sguardo dello spettatore all’interno di una drammaturgia composta di 10 esercizi di virtuosismo. R.OSA è un‘esperienza in cui lo spettatore è chiamato a essere protagonista volontario o involontario dell’ azione artistica in scena. R.OSA fa pensare a come guardiamo e a cosa ci aspettiamo dagli altri sulla base dei nostri giudizi. Lo spettacolo mette al centro una sfida, quella di superare continuamente il proprio limite. R.OSA è in atto una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e mostra la sua lievità.
Una donna libera è il contrario di una donna leggera. Simone De Beauvoir
Mentre Claudia Marsicano in R.OSA di Silvia Gribaudi afferra tutta la leggerezza, la libertà e la dirompente voglia di scommetere sulla propria, ingombrante fisicità con una performance di vertiginosa bravura.
Gabriele Rizza, “Il Manifesto”
Silvia Gribaudi, selezionata nel 2010 in Aerowaves Dance Across Europe, finalista Premio Equilibrio nel 2003 è ospite in numerosi festival nazionali e internazionali tra cui nel 2009 alla Biennale di Venezia Ground 0 e nel 2012 alll’ Edinburg Fringe Festival. Dal 2012 collabora con il coreografo israeliano Sharon Fridman e inizia progetti di Art in Action sui diritti umani con l’artista visiva Anna Piratti. Segue numerosi progetti coreografici di ricerca e collabora con importanti attori, registi, scrittori e coreografi italiani. Crea progetti su invecchiamento attivo attraverso l’arte della danza e sviluppa progetti artistici di inclusione sociale e incontro tra arte e pubblico.
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