Nella città di Civitanova Marche proseguono le celebrazioni per ricordare l'illustre concittadino Annibal Caro, prestigioso traduttore e poeta che ha attraversato la vita culturale e politica dei primi decenni del Cinquecento, organizzate dal Comune in occasione dell'anniversario dei 450 anni dalla morte (1566 - 2016). Si tratta della fase conclusiva dell'anno di celebrazioni, che vedono tre importanti appuntamenti in programma in corrispondenza del giorno della morte che cade giovedì 17 novembre.
Dopo la mostra multimediale “Sotto il segno di Caro” allestita al Sant'Agostino di Civitanova Alta, che ha sviluppato il racconto descrittivo della vita letterato anche con l'uso della proiezione in video, la vita e le opere di Caro saranno approfondite nel corso di un incontro, di un convegno e di uno spettacolo.
Domenica 13 novembre, alle ore 17.30, lo spazio multimediale san Francesco ospita l'incontro “Conversazione su Annibal Caro e il Rinascimento italiano” con i professori Pier Luigi Cavalieri, Stefano Papetti e Marcello Verdenelli e il direttore della Pinacoteca “Moretti” Enrica Bruni nella veste di moderatore.
Giovedì 17 novembre, in mattinata, alla presenza di alcune scolaresche, verrà "scoperta" la targa commemorativa con il sonetto che Caro ha dedicato a Civitanova, quello che si chiude con i famosi versi "Pico non vide mai nido sì bello". La targa verrà collocata sotto il loggiato del palazzo comunale di Civitanova Alta.
Sabato 19, a partire dalle 16.00, ci sarà il convegno “Essendo il convito di molte vivande …vi sarà pasto per ognuno” a cura di Alvise Manni. L'evento si svolgerà a san Francesco (largo san Francesco a Civitanova Alta) e vedrà le relazioni di Massimo Arcangeli (linguista e critico letterario): “Caro e il comico fra lingua e realtà”; Giosuè Auletta (presidente dell’ecomuseo lazio virgiliano): “Il mito di turnus: la voce del vinto nell’Eneide di Virgilio”; Claudio Bernacchia (dirigente scolastico): “La scuola di avviamento professionale di Civitanova Alta ed Annibale Caro nel XX secolo”; Francesco D'Andria (professore emerito di archeologia classica, università del Salento di Lecce): “...Apparve al monte in cima/di Pallade il delubro (aen. iii, 531). Le recenti scoperte a Castro nel Salento: Virgilio, l’Eneide e l'Archeologia; Luigi de Simone (proprietario della commenda di Montefiascone): “Annibale Caro il commendatore “In punta di penna”; Diana Ghaleb (dottoressa in filologia moderna): “L’alto Lazio tra viaggi e soggiorni di Annibale Caro: un itinerario dalle “lettere familiari”; Alvise Manni (presidente del Centro studi cariani): “Disiecta cariana: “…Pico non vide mai nido si bello”; Federico Mussano (socio fondatore della biblioteca enigmistica italiana): “Annibale Caro: l’inclemente giudizio di Clemente”; Emanuel Stelzer (dottorando in studi umanistici interculturali, università degli studî di Bergamo): “Cicero's loyal epistles” di William Sampson: Un caso molto particolare della ricezione di Annibale Caro nell’Inghilterra del seicento”.
Sempre sabato 19 novembre, alle ore 21.15, al Teatro Annibal Caro si svolgerà la serata di chiusura delle celebrazioni con un omaggio dal titolo "In nome di Caro" - Parole, musica, immagini, in collaborazione con Civitanova Classica Piano Festival. Un omaggio che vedrà in scena la pianista Gile Bae, giovane talento vincitrice di numerosi premi internazionali, insieme agli attori Roberto Marinelli e Simone Pieroni, che reciteranno alcuni degli scritti più significativi del Caro tratti dalle Lettere familiari, dall'Eneide e dalla commedia “Gli Straccioni”. Le immagini che accompagneranno il percorso narrativo e musicale sono curate dal video maker Alessandro Bracalente.
Nel programma delle iniziative per l'anniversario c'è anche un murales che sarà realizzato per i primi di marzo del 2017.
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