Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'associazione culturale Odeion
Tutti siamo stati sconvolti in vario modo dal terremoto. La nostra Associazione ha dovuto fermare la programmazione di due concerti, perché a Tolentino non c’è più una sede idonea a svolgerli. Abbiamo fatto lo scorso anno una campagna di sensibilizzazione per la riapertura del teatro Nicola Vaccaj che mai come ora manca alla città. Nei nostri intenti c’era e c’è il proposito di occuparci di cultura in senso lato ed è ora di riprendere il discorso interrotto per cause di forza maggiore.
La società, l'economia e la cultura a Tolentino stanno attraversando un momento estremamente delicato. Apparentemente la vita ha ripreso a scorrere. In realtà non è così. Non ci sono dati ufficiali sul numero di case totalmente inagibili o parzialmente agibili e sul numero delle persone che sono state costrette a trovare sistemazioni più o meno provvisorie. Sono sicuramente migliaia.
Quasi tutte le chiese sono chiuse per danni. Il palazzo comunale, palazzo Sangallo, la biblioteca Filelfica, Palazzo Parisani Bezzi, la sede dei Licei, l'ospedale, l'auditorium San Giacomo e molti palazzi storici e gran parte dell'edilizia privata sono inagibili.
E’ sicuro che la vita ha ripreso a scorrere, ma è sicuro anche che impera uno stato di precarietà e incertezza per il futuro.
La riapertura del teatro Vaccaj e delle chiese e dei musei è prioritaria per il rilancio della città dal punto di vista culturale, per il turismo e per riaprire i luoghi di coesione civile e sociale, ma immediatamente ci preme puntare l’attenzione sullo stato della Biblioteca Comunale Filelfica.
Palazzo Fidi, sede della biblioteca, è inagibile, il prestito è garantito, ma in condizioni di precarietà.
In altre realtà città e paesi colpiti dal terremoto le amministrazioni comunali, il Mibact, le associazioni di volontariato o le associazioni culturali si stanno muovendo da tempo per la messa in salvo delle opere d’arte, per la riapertura delle biblioteche.
Abbiamo l’impressione che a Tolentino nessuno si stia occupando di questi beni.
Il patrimonio librario che garantisce il prestito e la consultazione giornaliera di studiosi, studenti e lettori grandi e piccoli deve trovare al più presto una sua collocazione.
La Biblioteca deve avere una sede al più presto, il servizio non può essere interrotto per tutto il tempo della ricostruzione.
Rivolgiamo quindi un appello all’Amministrazione Comunale di Tolentino coinvolgendo le associazioni culturali, i cittadini perché ci sia un impegno a trovare nel più breve tempo possibile nel territorio comunale una sede provvisoria, ma degna per la biblioteca Filelfica.
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