A Esanatoglia il 12 maggio “Commedia ridicolosa ovvero Arlecchino servitore di due padroni”
“Arlecchino è il simbolo di chi sa rialzarsi sempre dalle difficoltà, un personaggio universale che parla a tutte le età e ad ogni latitudine”. Così ha spiegato in conferenza stampa il suo affetto verso questo personaggio della Commedia dell’Arte, Andrea Bartola, regista e interprete di “COMMEDIA RIDICOLOSA ovvero Arlecchino servitore di due padroni” che sarà messo in scena il 12 maggio nel Teatro di Esanatoglia. “ Più semplicemente - prosegue- in questi mesi di lavoro lo abbiamo chiamato Progetto Arlecchino e nasce da una eredità: il patrimonio di talento, professionalità, umiltà ed entusiasmo che Tommaso Paolucci ha donato alla sua terra, le Marche. Un lascito che Bottega Teatro Marche ha raccolto in collaborazione con AMAT e con la partecipazione dell’Assessorato regionale alla Cultura e che si sta concretizzando in una produzione teatrale“.
“ Questo progetto teatrale che lancia un messaggio positivo per una rinascita che parta dalla Cultura - ha affermato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni- è stato accolto dall’assessorato perché è la dimostrazione di una sinergia tutta marchigiana – dalla produzione, alla messa in scena, alla circuitazione - e quindi di un modo di fare teatro che vorremmo sempre più promuovere per far crescere il sistema teatrale e culturale marchigiano.” “Con coraggio e consapevolezza Bottega Teatro Marche propone il riallestimento dello spettacolo di Tommaso Paolucci affidandone la messa in scena ad Andrea Bartola, attore e regista anconetano, già nel ruolo di Arlecchino diretto dallo stesso Tommaso” - afferma Paola Giorgi, responsabile di Bottega Teatro Marche - “e indica che gli attori di questa produzione saranno, necessariamente, marchigiani; per valorizzare le numerose professionalità che agiscono nella nostra regione approfondendone la conoscenza in un periodo in cui, nonostante tutto, c’è un eroico fermento di idee e voglia di fare teatro. Un sentito ringraziamento oltre che all’assessore Pieroni, va anche al Direttore dell’AMAT Gilberto Santini, che nel valore di quella eredità ha sempre creduto.
Grazie al Comune di Esanatoglia che ha messo a disposizione il suo Teatro Comunale e tutta l’accoglienza di cui le piccole comunità sono capaci”. Il Progetto Arlecchino prevede una prima fase in cui verrà formato il cast dello spettacolo attraverso i provini che si terranno martedì 28 marzo presso il Teatro Comunale di Esanatoglia: trattandosi di Commedia dell’Arte, la selezione verterà su un lavoro dinamico, a piccoli gruppi, con il regista, per approfondire la fisicità e il livello di recitazione dei candidati. Per partecipare ai provini occorre inviare il proprio curriculum e foto a bottegateatromarche@gmail.com entro domenica 26 marzo.
Definito il cast, partirà l’allestimento dello spettacolo e quindi il debutto. La scelta di Esanatoglia, come luogo in cui dare vita al progetto, non è casuale, l’Assessorato regionale alla Cultura, l’AMAT e Bottega Teatro Marche hanno inteso rendere protagonista una delle comunità colpite dal recente sisma . " Nell'augurarci che l'iniziativa abbia il meritato successo – commenta il sindaco di Esanatoglia, Luigi Nazzareno Bartocci – vogliamo rimarcare l'importanza delle attività teatrali nelle nostre amate ed ultimamente martoriate Marche. La rinascita non può prescindere dalle virtù né dalle passioni consolidate tra le mura dei nostri teatri. Siamo certi che ancora una volta i marchigiani si sapranno positivamente distinguere. "
Lo spettacolo ”COMMEDIA RIDICOLOSA ovvero Arlecchino servitore di due padroni” di Tommaso Paolucci è tratto dal testo di Carlo Goldoni e Dario Fo. Andato in scena la prima volta nel 1994, è commedia dell’arte, uso della maschera, teatro nel teatro: racchiude in sé la spontaneità del teatro popolare e rappresenta anche uno spaccato della vita dei teatranti di un tempo, sulla atavica fame degli attori e sul loro amore verso questo mestiere che li portava di piazza in piazza a rappresentare la loro commedia. Lo spettacolo, diretto dallo stesso Paolucci è andato in scena in tanti Teatri italiani, tra i quali il Sistina e il Globe Theatre a Roma e, grazie a progetti di cooperazione territoriale, anche in Croazia, Bosnia Albania.
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