Nell’ambito della consueta attività di contrasto dell’illegalità nel settore del trasporto merci svolta dalla Sezione Polizia Stradale di Macerata, diretta dalla Dott.ssa Stefania Minervino, nel corso della scorsa notte, quella del 27 settembre, personale del Distaccamento di Civitanova Marche ha effettuato controlli sulla SS 16, nel territorio del comune di Civitanova Marche.
Tra i numerosi veicoli in transito controllati, è stato sottoposto a verifica un autoarticolato. Nella circostanza, è stato rilevato dagli operatori che il mezzo, pur essendo stato evidentemente in movimento fino al momento dell’alt della pattuglia, dal relativo cronotachigrafo risultava fermo. Era stata infatti registrata attività di riposo del conducente dalle ore 18 del giorno precedente.
Approfondendo gli accertamenti tecnici, è stata rilevata la presenza di uno strumento irregolare finalizzato alla manomissione delle registrazioni di velocità e di attività del conducente, effettuate dal cronotachigrafo installato a bordo del veicolo. Il predetto strumento consiste in una calamita applicata dal conducente sul trasmettitore del cronotachigrafo analogico, al fine di eludere il controllo dei tempi di guida e di riposo.
Vistosi scoperto, il conducente ha collaborato con gli operatori della polizia stradale rimuovendo immediatamente il marchingegno, che è stato sottoposto a sequestro penale.
Il conducente originario di Rignano Garganico (FG), è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di cui all’art. 437 c.p., che prevede e punisce con la reclusione da 6 mesi a 5 anni la rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. È stato inoltre sanzionato per una serie di infrazioni al codice della strada per un totale di euro 2.595 e gli è stata ritirata la patente di guida ai fini della successiva sospensione.
Gli rubano l'auto e l'appello del proprietario, Andrea Gramaccini, parte dal web.
È successo nella notte a Civitanova dove, nell'ultimo periodo si è registrato un notevole aumento di furti di auto
Di seguito l'appello del proprietario pubblicato su Facebook.
"Questa notte mi hanno rubato la macchina è una golf nera targata DX537KR ha un finestrino rotto probabilmente l’anteriore sinistro chi la vede è pregato di segnalarmelo grazie".
Nuovi locali e vecchi problemi. E' quello che si sta verificando intorno alla discoteca Donoma dove, da circa tre settimane, è operativa una nuova attività commerciale ed è in procinto di iniziare l'attività anche un bistrò, a pochi metri di distanza. Il titolare dell'Old Dogs fa sapere che ha cercato fin dal primo giorno di tenere un profilo basso, ben consapevole dei problemi che ci sono stati negli anni scorsi con ubriachi e vandali all'uscita dalla discoteca, i quali di notte combinavano di tutto.
Dice di aver conosciuto quasi tutti quelli che abitano intorno al suo pub e che all'inizio erano comprensibilmente un po' spaventati. Dopo qualche giorno però si sono tranquillizzati perché hanno visto che il volume della musica non è mai troppo alto ed anche lo scorso sabato, il dj a mezzanotte in punto ha provveduto ad abbassare i decibel. Il proprietario racconta poi un aneddoto relativo sempre allo stesso sabato, quando verso l'una, alcuni suoi clienti si sono messi a giocare a pallone davanti al locale. Resosi conto di quello che stava accadendo, è uscito immediatamente e li ha invitati ad andare da un'altra parte, dal momento che lui non vuole avere problemi con i residenti.
A creare qualche problema, invece, sembrano essere i bagni pubblici proprio di fronte al suo pub e racconta che in questi primi venti giorni di attività ne ha viste già di tutti i colori. Il giorno precedente, mentre stava parlando con dei fornitori, è uscito un ragazzo barcollante. Il giorno prima ancora, un altro con una gamba sanguinante, che, dopo essere uscito è crollato a terra. Dice anche che la cosa si verifica costantemente e, per di più, dal tardo pomeriggio, almeno cinque persone fanno uso di stupefacenti dentro quei bagni.
Nel fine settimana il fenomeno è ancora maggiore, con un viavai continuo e la cosa peggiore è che si tratta di una zona frequentata da famiglie. Una delle soluzioni sarebbe quella di ripulirlo e metterlo in sicurezza, oppure chiuderlo immediatamente.
Questione di pochi secondi e sono stati derubati. E' successo ieri, intorno alle 13, quando alcunioperai, che erano al lavoro presso la stazione di Civitanova, si sono accorti di essere stati derubati. A mancare erano un IPad, un paio di occhiali da sole Ray-Ban, un carica batterie e un iPhone. Sono stati immediatamente avvertiti i Carabinieri di Civitanova Marche, i quali si sono recati sul posto.
Grazie ad un'applicazione all'interno dell'IPad, i giovani hanno potuto rintracciare la posizione della refurtiva, che, secondo i dati, si stava spostando da Potenza Picena a Porto Recanati.
Le Forze dell'Ordine, grazie anche all'aiuto della tecnologia, hanno posizionato delle pattuglie in alcuni punti strategici dei due comuni. E, proprio in prossimità del River Village di Porto Recanati, i Carabinieri hanno notato una Ford, con due persone a bordo. L'auto è stata perquisita e all'interno è stata ritrovata tutta la refurtiva. I due uomini all'interno della vettura, un italiano ed un marrocchino, sono stati denunciati per reato di ricettazione. Per di più, l'italiano aveva con sé un coltello a serramanico: è stato denunciato anche per porto abusivo di armi.
Verso le ore 15.30 di oggi la “Volante” è intervenuta presso il Pronto Soccorso dell'ospedale di Macerata davanti al quale era stata segnalata la presenza di una donna che dovendo essere trasferita da un reparto dell’ospedale di Macerata all’ospedale di Civitanova Marche, era scappata e urlando si era diretta in zona corso Cairoli.
Giunti sul posto poco dopo, gli agenti hanno constatato che si trattava di una donna straniera di 60 anni la quale,dopo aver percorso un tratto di via Santa Lucia, era caduta sulla sottostante via Gigli da un muro alto circa quattro metri. Nella circostanza la signora, subito soccorsa dall’ambulanza del 118 e dagli agenti, ha riportato la frattura di una gamba e di alcune costole.
Nel prosieguo delle investigazioni successive all’arresto cittadino colombiano Soto Mosquera Hector, 26 anni, finito in manette la notte del 21 settembre nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, dopo essere stato trovato alla guida dell’autovettura Renault Kadjiar con mezzo chilo di cocaina e la considerevole somma di 13000 euro, gli uomini delle Squadre mobili di Macerata e Ascoli Piceno hanno messo a segno un ulteriore colpo volto a definire il quadro dell’intera vicenda.
Infatti nella nottata di venerdì scorso, gli investigatori hanno rintracciato in una struttura ricettiva della costa ascolana, il cittadino britannico S.C. di 26 anni, il quale, essendo emersi pesanti indizi circa il suo pieno coinvolgimento nell’attività di spaccio di stupefacenti, che aveva già portato in carcere Soto Mosquera, è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria.
L’uomo, sorpreso in compagnia di altri due suoi connazionali, sul conto dei quali sono tuttora in corso accertamenti volti a verificarne il grado di coinvolgimento nella vicenda, è stato associato alla casa circondariale di Ascoli Piceno-Marino del Tronto, a disposizione della competente autorità giudiziaria. Nel corso delle attività di perquisizione, eseguite nell’immediatezza nei confronti del fermato, gli investigatori hanno acquisito materiale ritenuto di estremo interesse per un possibile positivo sviluppo investigativo.
La misura pre-cautelare, adottata di iniziativa dagli investigatori, è stata convalidata nella giornata di ieri dal GIP del Tribunale di Ascoli Piceno su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Sono 120 gli indagati della Procura di Rieti che indaga sulle erogazioni del Contributo di Autonoma Sistemazione (Cas). Secondo le ipotesi dei magistrati, i beneficiari non avevano né i requisiti né il diritto di percepire l'indennità economica a sostegno dei residenti nei Comuni devastati dal terremoto del 2016. In pratica questi 120 soggetti avrebbero trasferito la residenza ad Amatrice per ottenere il bonus.
Le indagini dei magistrati si erano da subito concentrate su un incremento dei cambi di residenza nei Comuni di Amatrice e Accumoli a ridosso del terremoto, considerati da subito "sospetti". Cambi operati da cittadini residenti in altri territori (prevalentemente a Roma) i quali, secondo l'ipotesi degli investigatori, avrebbero tentato di spostare la residenza nei due Municipi devastati dal sisma proprio per poter percepire i contributi economici stanziati dallo Stato in sostegno delle popolazioni residenti.
La Procura ha vagliato le tante domande di accesso al sostegno economico - da un minimo di 400 euro al mese, per i nuclei familiari composti da una sola persona, a un massimo di 900 per le famiglie numerose - anche con il supporto dei sindaci dei Comuni interessati, riscontrando centinaia di anomalie. Nomi per i quali, ora, potrebbe scattare l'accusa di truffa e falso da parte della Procura di Rieti.
Approfittando della generosità degli italiani, raccoglievano giocattoli, medicinali, coperte per i terremotati attraverso il profilo Facebook ''Tutti uniti ancora una volta'', e poi rivendevano il materiale su due piattaforme e-commerce.
La truffa è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Ascoli Piceno, che ha denunciato le responsabili, una donna di Spinetoli, già nota alla polizia, e una di Ascoli Piceno. Le due 'sciacalle' si facevano spedire la merce a domicilio e poi la mettevano in vendita sulle piattaforme "Shpock" e "Subito.it". La Gdf, che ha chiamato l'operazione 'mamme di Facebook', ha sequestrato personal computer, materiale informatico, telefoni cellulari e carte Postpay sui cui erano transitate somme incassate e le donazioni. I beni recuperati sono stati donati alla Caritas diocesana di Ascoli. (Ansa)
Nella tarda serata di ieri i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Macerata hanno arrestato un cittadino del Gambia, classe 1994, per possesso di stupefacente.
I militari hanno infatti effettuato controlli in un locale del centro all'interno del quale hanno individuato un ragazzo straniero con atteggiamento sospetto. Dal controllo è spuntato un “panetto” di hashish di circa 100 grammi che il 23enne si era nascosto addosso. Il giovane è stato condotto in caserma e arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.
Una tragedia si è consumata stamattina nei boschi di Serravalle, al confine tra Marche e Umbria. Un uomo di 73 anni, uscito per andare a funghi, è stato trovato morto.
Ancora da accertare le cause del decesso, probabilmente da attribuirsi ad un malore. Sul posto vigili del fuoco di Macerata, Carabinieri e 118.
"Questa notte alle 2 è nata prematuramente Giulia, due mesi prima della scadenza naturale. Può sembrare tutto nella normalità ma non è così: i genitori di Giulia, Romina e Giulio, vivono in una roulotte in uno dei campi di accoglienza di Visso e la mamma ha iniziato a sentirsi male in roulotte. Di corsa, con il 118, subito all' ospedale di Macerata, il più vicino ad un'ora e 20 minuti, di notte".
Lo rende noto Maria Teresa Nori, una dei portavoce degli sfollati, sottolineando che ''è andato tutto bene ma non è così che voleva nascere Giulia. Quanto dura ancora questo disagio?". ''Ci auguriamo - continua Nori - che al loro ritorno a Visso per Romina e Giulio ci sia una sistemazione adeguata e non il ritorno nelle roulotte o nei prefabbricati messi su dal comune all'indomani del sisma. E che Giulia sia l'emblema della rinascita e della speranza''.
(Fonte Ansa)
Il corpo senza vita di un uomo, dell'età apparente di circa 70 anni, è stato trovato nel tardo pomeriggio di oggi in via Ruffini a Fontespina di Civitanova Marche. Secondo i primi accertamenti l'uomo sarebbe stato ucciso da un malore. Addosso non aveva documenti, ma soltanto un mazzo di chiavi.
Il corpo é stato portato all'obitorio dell'ospedale di Civitanova per la ricognizione cadaverica, che ha confermato l'assenza di lesioni sul cadavere. Oltre al mazzo di chiavi, l'uomo aveva anche delle racchette da Nordic Walking, con le quali stava probabilmente facendo una passeggiata. L'appello delle Forze dell'Ordine è rivolto a chiunque abbia un familiare che non è rientrato per cercare di identificare e dare un nome all'uomo.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che accertare il decesso, e i Carabinieri della Compagnia di Civitanova.
Un semplice post su Facebook e sono partite una serie di lamentele ed opinioni comuni tra i residenti di Collevario, Macerata. Già da molto tempo erano stati manifestati problemi in merito ai marciapiedi, specialmente nella zona di Via Verga fino ad arrivare al supermercato Simply; ma non essendo cambiato nulla, alcuni cittadini si sono fatti sentire tramite uno dei mezzi social più utilizzati, ovvero Facebook. Grazie alla pubblicazione del post, sono stati resi noti i disagi affrontati dai pedoni della zona ogni giorno.
Buche e mancanza di asfalto rendono i tratti di marciapiede difficilmente percorribili, non soltanto per passeggini, carrozzine e quant'altro, ma anche per i pedoni stessi. Non sono nemmeno mancati commenti in merito alla mancanza di fondi per poter sistemare i tratti di passaggio disastrati. Un appello, quindi, per far sentire la propria voce a chi di dovere nella speranza di modificare le cose.
Alle ore 13.00 circa di ieri, domenica 24 settembre, la polizia di Civitanova Marche è intervenuta presso un tomaificio di Civitanova Marche, in contrada Piane Chienti, dove era stata segnalata la presenza di persone a terra sanguinanti. Dai primi accertamenti si è visto che all'interno del laboratorio vi era stata una lite tra la titolare, una cittadina cinese di 31 anni e un operaio anch’esso cinese di 52 anni.
Durante la lite la donna ha riportato lesioni al capo procurate con un martello, mentre l’uomo una lesione all'addome procurata con una una forbice. Entrambi sono stati ricoverati presso l'ospedale di Civitanova dove la donna è risultata guaribile in 20 giorni mentre l’uomo è stato sottoposto ad intervento chirurgico per le lesioni riportate all'intestino. Sono in corso tuttora indagini al fine di risalire ai motivi della lite.
A fuoco un'abitazione a San Severino Marche. Le fiamme sono divampate questa mattina, in località Gaglianvecchio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Macerata e di Tolentino, intorno alle 6:30.
Grazie a due autopompe, le operazioni sono durate circa qualche ora. Non ci sono persone coinvolte. Al momento si indaga sulle cause del rogo.
Una mini car è uscita di strada a Mogliano. È successo intorno alle 17:00 di oggi, in Contrada Volturelle. A bordo del mezzo c'erano due persone. L'auto è uscita di strada, é finita contro la rete metallica per poi ribaltarsi nella scarpata sottostante.
Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118. Il conducente è stato trasportato all'Ospedale Torrette di Ancona, mentre l'altro passeggero è risultato ferito lievemente. Sul posto anche i Vigili del Fuoco.
È scappata dal Pronto Soccorso dell'Ospedale Civico dove era stata portata dopo aver tentato il suicidio. È succusso questa mattina, intorno alle 11:30, quando una Volante della Polizia di Macerata è stata contattata per recarsi in zona Santa Lucia, dove si trovava la 52enne che ha tentato il folle gesto.
Dopo alcune ricerche sia da parte degli agenti e sia grazie al marito della donna, la 52enne è stata ritrovata all'interno del Seminario Vescovile Diocesano, più precisamente sulla parte posta sopra l'aula Sinodale della Domus San Giuliano.
La donna si stava sporgendo pericolosamente nel vuoto, a circa 10 metri di altezza. Con molta pazienza e nel modo più rassicurante possibile, grazie anche alla presenza di un'agente donna che ha agito molto cautamente, la 52enne è stata messa in sicurezza e poi affidata alle cure del personale sanitario.
Controlli a tappeto contro lo spaccio e l'assunzione di droghe. Questa volta è successo nel pomeriggio di ieri, venerdì 22 settembre, durante il quale la Volante della Polizia ha denunciato all'Autorità Giudiziaria un cittadino pakistano di 32 anni, domiciliato a Porto Recanati, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L'uomo si trovava già agli arresti domiciliari sempre per reati connessi allo spaccio. Durante i controlli, nell'abitazione del pakistano, sono stati trovati alcuni grammi di stupefacenti insieme a due sim cards intestate a nomi fittizzi, molto probabilmente utilizzate per la sua attività.
Nel corso degli stessi controlli, nella zona Hotel House - River Village di Porto Recanati, è stato segnalato alla Prefettura un giovane, originario della città, come assuntore di sostanze stupefacenti. Il giovane è stato trovato in possesso di una modica quantità di hashish e marijuana. Mentre un uomo di 42 anni di Ancona è stato sorpreso dalle Forze dell'Ordine mentre cercava di acquistare cocaina per uso personale sempre nella zona dell'Hotel House. Il 42enne è stato di foglia di via obbligatorio con divieto di ritorno dal comune di Porto Recanati; inoltre, all'uomo, è stata fatta una multa di 7000 euro, questa volta dalla Polizia Municipale, arrivata in ausilio, dal momento che era alla guida di una moto senza patente di guida e senza assicurazione. Il motociclo è stato sequestrato.
Infine sono state perquisite cinque abitazioni nella zona di individui noti agli agenti, sono state identificate 43 persone e 20 di queste sono state controllate, insieme anche a 34 veicoli.
Un incidente stradale sulla Lunga di Villa Potenza. Intorno alle 14:15 di oggi, un'auto ha sbandato. A bordo del veicolo si trovavano tre persone, due uomini e una donna. Uno dei due uomini ha riportato vari traumi, ma sembra non si trovi in pericolo di vita. Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118, i quali hanno preferito trasportare l'uomo all'ospedale Torrette di Ancona tramite eliambulanza. Le altre due persone presenti stanno bene. Sul posto si sono recati anche i Carabinieri del Nucleo Operativo di Macerata per ricostruire la dinamica dell'incidente.
Dopo aver lottato con una malattia che negli ultimi mesi lo aveva debilitato gravemente, oggi, sabato 23 settembre, è venuto a mancare Mario Serini. Aveva 80 anni e fino a qualche mese fa aveva condotto la sua azienda vivaistica a Macerata, con la passione e la professionalità che lo aveva fatto apprezzare da tutti coloro che avevano avuto modo di conoscerlo. Persona onestissima e buona, ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro che amava.
Purtroppo nel mese di dicembre aveva scoperto di avere il cancro che ha affrontato con grande dignità e forza d’animo. Lascia la moglie Maria, i due figli Paolo e Stefania, i generi Paolo e Laura, le nipoti Alessia e Sabrina. Le esquie avranno luogo nella Parrocchia San Vincenzo Maria Strambi di Piediripa lunedì 25 settembre 2017. Per volontà di Mario, non fiori ma opere di bene.