Mercoledì mattina, gli uomini del Commissariato della Polizia di Stato, diretto dal Commissario Capo Lorenzo Sabatucci e quelli della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche agli ordini del Maggiore Enzo Marinelli, hanno dato esecuzione alla misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Macerata – Giovanni Maria Manzoni – rilasciata su richiesta del Procuratore della Repubblica di Macerata – Giovanni Giorgio - che concordava, dopo aver coordinato le attività investigative, con le indagini eseguite dal Commissariato di P.S. e dai Carabinieri della Compagnia in ordine ad una rapina e un furto, che hanno permesso d’identificare l’autore in un noto pregiudicato B.M. 43enne di Civitanova Marche e rintracciarlo nella giornata di ieri a Pesaro.
Le prime indagini sono partite a seguito di un furto all’interno di alcuni garage condominiali che si è poi trasformata in rapina. Era il 14 aprile 2018, quando l'uomo con una complice che lo attendeva a bordo dell’auto, si introduceva nel seminterrato di un condominio nel tentativo di effettuare dei furti nei garage, quando veniva scoperto da un abitante che alla richiesta di spiegazioni veniva minacciato con una pistola, poi rivelatasi una scacciacani, e intimato di consegnare il portafogli. Il condomino si divincolava e gli strappava l’arma di dosso durante una colluttazione e bloccandolo temporaneamente a terra, così riuscendo a vedergli il volto che aveva parzialmente travisato dal cappuccio del giubbotto, ma il malvivente riusciva divincolarsi e a salire a bordo dell’auto della complice e darsi alla fuga. Nel frattempo interveniva una volante della Polizia che subito iniziava le attività investigative.
Il secondo episodio, avvenuto il 2 maggio 2018, riguarda il furto di una bicicletta da donna del valore di 200 euro che si trovava legata con catena e lucchetto alla ringhiera di uno sportello bancomat. Ma B.M non si era accorto della presenza delle telecamere della banca e di quelle comunali, che a seguito della denuncia presso la Stazione Carabinieri di Civitanova, venivano immediatamente visionate. Dalle immagini si riconosceva distintamente B.M., noto appunto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti e in quanto sottoposto alla sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza.
Pertanto, eseguita la misura cautelare, l’uomo veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Pesaro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Continua il monitoraggio ambientale finalizzato a controllare le ricadute dell’incendio del 6 luglio scorso che si è sviluppato all’interno dell’impianto di trattamento rifiuti Orim ubicato presso la zona industriale Piediripa del Comune di Macerata.
Come preannunciato nel comunicato stampa del 13 luglio, il CCS si è nuovamente riunito per esaminare i dati di monitoraggio dell’aria relativi ai successivi campionamenti di 24 ore effettuati dal 9 al 13 luglio. "Analogamente a quanto accaduto subito dopo l’incendio" si legge in una nota "si è assistito ad un costante decremento degli inquinanti monitorati che, già da giorni, evidenziano concentrazioni tipiche di un normale ambiente cittadino.
Pertanto si può ritenere completata la fase di monitoraggio legata agli esiti dell’incendio.
Inoltre, a seguito dei sopralluoghi effettuati, è stata avviata una ulteriore fase di monitoraggio dell’aria avente come obiettivo il controllo delle emissioni odorigene percepibili in loco.
Sono stati poi presentati i risultati delle analisi effettuate da ARPAM e Istituto Zooprofilattico Sperimentale su ulteriori campioni di prodotti vegetali (frutta, verdura, foraggi in campo) raccolti nelle zone interessate dalla dispersione dei fumi, desunte anche attraverso immagini da satellite visionate dal Centro Funzionale della Protezione Civile Regionale.
Sono in corso i controlli presso il depuratore di Sarrocciano e le acque del fiume Chienti al fine di accertare eventuali conseguenze dell’incidente sul corpo idrico superficiale. Nel territorio di Corridonia e Morrovalle sono stati altresì effettuati campionamenti delle acque sotterranee e delle acque in distribuzione che non hanno evidenziato superamenti dei valori di parametro di cui dal Decreto Legislativo n.31/2001 e s.m.i. Tali valori saranno presi a riferimento per i successivi controlli di monitoraggio, programmati per la valutazione di eventuale ricaduta di inquinanti in falda.
Le analisi, effettuate fino ad oggi, confermano quindi l’evoluzione favorevole dell’evento ed escludono preoccupazioni per la salute dei cittadini".
Erano le tre di notte di un giorno di febbraio del 2016 quando per un rumeno residente ad Appignano è cominciato un vero e proprio incubo. Oggi finito con la condanna dei suoi aggressori, due connazionali (anche questi residenti ad Appignano) che hanno patteggiato la pena ad un anno di reclusione ciascuno. Ma per il primo i segni di quella serata resteranno per sempre. Andiamo per ordine: il primo, H. C. D., in una sera di febbraio decide di raggiungere un bar di Appignano. Lungo il tragitto vede una donna, che conosceva, e la saluta. Ma tanto è bastato a mandare in bestia i due connazionali, che erano proprio lì vicino a bordo di un'auto. Lo hanno affiancato e, una volta scesi, picchiato. Provocandogli fratture, contusioni e persino lesioni permanenti, così come poi accertato al pronto soccorso e successivamente nel corso del procedimento penale.
Un procedimento che si è concluso, come accennato, con la richiesta dei due di poter accedere al patteggiamento e la successiva condanna ad un anno di reclusione. Per entrambi è stato concesso il beneficio della sospensione condizionale, ma dovranno risarcire la loro vittima, così come stabilito dal giudice. La parte offesa è stata assistita dall'avvocato Oberdan Pantana (foto) del foro di Macerata, mentre i due aggressori dagli avvocati Ragni e Sebastianelli del foro di Ancona.
Incidente questo pomeriggio a Porto Potenza Picena, davanti all'istituto di riabilitazione Santo Stefano tra un autobus e uno scooter. La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio delle forze di polizia intervenute sul posto per i rilievi.
Ad avere la peggio è stato il conducente del mezzo a due ruote, subito soccorso dai sanitari del 118. Viste le condizioni serie in cui versava il ferito, è stato disposto il trasferimento in eliambulanza a Torrette.
La Procura di Ancona procede per omicidio per la morta di Emma Grilli, 85 anni, trovata ieri con la gola tagliata nella sua casa di Chiaravalle dal marito 90enne al rientro dalla spesa, ma la vicenda resta un giallo. I carabinieri del Ris sono al lavoro da ieri pomeriggio nell'appartamento di via Verdi 19, al terzo piano di una palazzina di edilizia popolare. E il pm Paola Gubinelli ha disposto l'autopsia sul cadavere dell'anziana che sarà eseguita domani.
Ma il fascicolo aperto dalla Procura è a carico di ignoti e il delitto resta ancora senza un movente preciso. Vicini e parenti descrivono Emma e il marito Alfio Vichi come una coppia benvoluta e tranquilla, con due figli grandi che vivono altrove. Una vita semplice, anche se sembra che Emma avesse in casa una somma in contanti per i lavori della cappella di famiglia. Gli inquirenti non si sbilanciano, ma l'ipotesi più consistente sembra quella di una rapina o un furto finito male: cassetti e portagioie erano aperti. (Ansa)
Minaccia con un fucile un connazionale e viene denunciato dai carabinieri. E' successo ieri a Mogliano, quando due romeni hanno dato vita a una animata discussione, sembra sorta per futili motivi.
Durante la lite uno dei due, un uomo di 35 anni, ha tirato fuori un fucile ad aria compressa con il quale ha minacciato l'altro romeno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Mogliano che hanno sequestrato l'arma e denunciato il 35enne.
Il Comando provinciale dei carabinieri di Macerata, nella giornata di oggi, ha effettuato un controllo straordinario del territorio principalmente nelle aree di Macerata e Civitanova Marche, anche con l'ausilio del 5° elinucleo dei carabinieri di Pescara.
Nell’area di competenza della Compagnia di Macerata, sono stati effettuati controlli a Treia, Appignano e Montefano mentre la compagnia di Civitanova ha effettuato controlli principalmente nella zona della stessa Civitanova, per garantire tutela e tranquillità a quanti sono giunti in città per trascorrere le vacanze, e a Porto Recanati, in particolare nella zona dell'Hotel House.
Nel corso delle attività sono state controllate in totale 110 persone e 60 veicoli: una decina le persone che, sottoposte a verifiche più approfondite, sono risultate già note alle forze di polizia.
Da alcuni giorni sono in azione a Civitanova Marche una serie di truffatori che agiscono ai danni di persone anziane. Molteplici sono stati gli episodi che si sono verificati.
In un caso sono entrate due donne a casa di un anziano che aveva lasciato la chiave nella toppa e quando se n'è accorto si sono qualificate come dipendenti comunali per controllo della differenziata. Mentre una delle due distraeva l'anziano, l'altra è entrata in camera e ha rubato alcuni monili in oro.
Un secondo episodio è avvenuto ai danni di un turista che stava scaricando le valigie dall'auto: una donna gli si è avvicinata e, con la scusa di proporsi come donna delle pulizie e lasciare il proprio numero di telefono scritto su un foglietto, da una tasca ha rubato un Rolex del valore di 5mila euro.
E ancora, il caso del falso Maresciallo che chiama a casa di un'anziana riferendole di un incidente in cui è rimasto coinvolto il figlio e chiedendole una determinata cifra per pagare l'avvocato e veder rilasciato il figlio: la donna, al suono del campanello ha consegnato tutto il denaro contante che aveva in casa per un totale di quasi 2.000 euro.
Infine, la truffa di un pneumatico forato segnalato ultimamente per rubare la borsa/borsello lasciato in macchina aperta durante le operazioni di sostituzione.
Per scongiurare la possibilità che continuino episodi di questo tipo i Carabinieri hanno messo a disposizione dei consigli consultabili da tutti al seguente link http://www.carabinieri.it/cittadino/dossier/truffe-agli-anziani .
Frontale tra due auto quello avvenuto nella tarda mattinata odierna a Passo di Treia: uno dei conducenti ha perso il controllo e si è andato a schiantare contro l'auto che veniva nella carreggiata opposta e poi contro un muretto.
Una donna è rimasta ferita nell'impatto: non è in pericolo di vita.
Su posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 per i primi soccorsi: è stata successivamente allertata l'eliambulanza con cui la donna è stata trasportata all'ospedale Torrette di Ancona per gli accertamenti del caso.
Momenti di paura ieri sera intorno alle 22 a Porto Recanati per una mamma che non riusciva più a trovare il figlioletto di 5 anni.
La donna, in vacanza sulla città rivierasca, stava passeggiando sul lungomare insieme al figlio di 5 anni che era bordo di un triciclo. Improvvisamente, per cause ancora da chiarire, la donna ha perso di vista il figlio e non è più riuscita a trovarlo. Presa da comprensibile spavento, ha subito chiamato il 112 che ha inviato sul posto una pattuglia.
Fortunatamente, a circa 500 metri di distanza dalla madre, alcuni cittadini avevano notato un bambino che piangeva e cercava la mamma. Anche loro hanno chiamato il 112, così che la pattuglia li ha potuti raggiungere e constatare che si trattava del bambino scomparso. Il piccolo stava bene: era riuscito ad allontanarsi pedalando velocemente sul suo triciclo. E' stato riconsegnato alla madre, contentissima per lo scampato pericolo che ha ringraziato i carabinieri e i cittadini che avevano subito assistito il bambino.
Si tuffa in mare dopo ore e ore passate al volante, ma va in difficoltà e non riesce a tornare a riva. A salvarlo, però, ci ha pensato il maresciallo - bagnino.
E' successo ieri sera a Porto Recanati. Intorno alle 22.30 circa veniva segnalato al112 da parte di alcuni giovani che si trovavavano in spiaggia a Scossicci che circa mezz'ora prima era arrivato un uomo che si era spogliato e si era fatto il bagno. Ma da allora non era più tornato a riva.
La pattuglia giunta sul posto, trovava in spiaggia i vestiti, delle chiavi, delle lattine di birra e una bottiglia di whisky. Però, non si vedeva nessuno in mare. Intanto è stata allertata la capitaneria di porto e il vicino circolo nautico per reperire un piccolo natante. Ma proprio in quei frangenti, a circa 100 metri dal bagnasciuga, i carabinieri hanno notato in prossimità degli scogli un uomo che pur facendo delle bracciate verso riva, si fermava e dava l'impressione di essere in difficoltà, forse esausto. A quel punto, uno dei due carabinieri, un maresciallo, diplomato bagnino, non ci ha pensato due volte: si è tolto la divisa e si è lanciato in mare dove ha raggiunto l'uomo, riportandolo, con le tecniche di salvamento, a riva. L'uomo un polacco 40enne, camionista, fermatosi per riposare e fare un bagno, dopo essersi ripreso, ha rifiutato il soccorso del personale medico. Alla scena hanno assistito decine di turisti
Un violento incendio scoppiato per cause ancora da accertare ha devastato la scorsa notte uno scantinato di oltre 800 mq adibito a magazzino di un emporio cinese lungo la SS16 a Porto Sant'Elpidio. I vigili del fuoco, arrivati intorno alle 3:30 sono ancora impegnati sul posto per le operazioni di smassamento. Impiegate una decina di autopompe. Dal rogo, che ha bruciato anche materiali plastici, si è levata una densa nuvola di fumo.
Inagibile il piano terra dove si trova l'esercizio commerciale, invaso dalla fuliggine, mentre devono essere ancora effettuati accertamenti su eventuali danni strutturali. Sul luogo anche l'Arpam per campionamenti dell'aria alla ricerca di tracce di inquinamento. (Ansa)
Ha ritrattato tutto Zakaria Safri, 38 anni, marocchino, da 20 in Italia, reo confesso dell'omicidio di Sabrina Malipiero, la commessa pesarese di 52 anni trovata in un lago di sangue sabato. L'uomo, interrogato stamani in udienza di convalida del fermo da parte del gip Giacomo Gasparini, ha fatto marcia indietro, smentendo la confessione che aveva reso domenica all'alba ai sostituti procuratori Silvia Cecchi e Fabrizio Narbone.
"Non sono stato io a uccidere Sabrina, io sono solo arrivato e l'ho trovata a terra agonizzante. Le ho tolto il coltello dalla gola e sono fuggito via con la sua macchina per paura che mi incolpassero". In sostanza, la versione data in un primo momento, quando la polizia lo aveva convocato sabato sera perché era uno dei frequentatori abituali della casa della vittima. E lui disse di averla vista in fin di vita ma non di averla ammazzata visto che era "la migliore amica" che aveva.Una tesi che ha sostenuto per cinque ore, prima di confessare l'omicidio. (Ansa)
Siamo a Civitanova, Lungomare nord, una mattina come tante altre, gente al mare, bambini che giocano, passeggiate sul bagnasciuga ma c'è qualcosa che colpisce l'attenzione di un bagnante: un ragazzo sulla riva al mare con un grande sacchetto.
Non si capisce cosa stia raccogliendo, forse vongole o conchiglie, pensa l'uomo che ha descritto la scena nel gruppo social cittadino, che per un po' rimane ad osservarlo incuriosito, fino a quando decide di raggiungerlo per parlarci.
"Non è di qui - scrive il civitanovese - mi racconta che in qualunque posto lui vada; boschi, città, spiagge, montagne, dedica sempre un po' del suo tempo a raccogliere plastica. Il mondo è pieno di plastica mi dice, io cerco solo di liberarlo un po'".
Questo gesto così bello e inusuale ha una forza dirompente e colpisce in primis la persona che racconta il fatto, che scrive "noto che il suo grande sacchetto è pieno di plastica, lo ascolto e penso che questa cosa mi piace un sacco, mi sa che ogni tanto la farò anch'io" e mentre stanno parlando, si avvicinano altre persone per chiedergli se avesse altri sacchetti, pronti ad emularlo.
Un grande gesto di civiltà da parte di quel ragazzo che raccoglie unanimi commenti di apprezzamento e molti propositi di seguirne l'esempio perché come conclude l'uomo che ha scritto il post: "Il fare insegna più del parlare".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma della segreteria regionale Lega Marche
Bagno di folla per Matteo Salvini a Fermo dove il Ministro dell’Interno si è recato per inaugurare la nuova Questura ed i comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza. Una folla tutt’altro che tenuta a distanza, come forse la scorta avrebbe preferito, e che ha accompagnato ogni passo del Ministro a partire dall’arrivo in Piazza del Popolo dove, tra un caffè e una chiacchierata, ha ricevuto anche la partecipazione di matrimonio da un ragazzo di colore suo elettore.Un gesto particolarmente significativo in un territorio che fa ogni giorno i conti con la sicurezza e con l’immigrazione incontrollata che ha dato anche origine ad episodi drammatici: l’utimo quattro giorni fa quando un cittadino nigeriano ha aggredito due carabinieri ferendone uno.“Le forze dell’ordine meritano rispetto e dignità oltre a più mezzi e maggiori tutele contrattuali - ha ribadito Salvini nel corso della conferenza stampa in Prefettura - Fra guardie e ladri abbiamo ben chiaro da che parte stiamo”. Una scelta di cuore e non di ruolo a vedere l’emozione di Salvini nel deporre una corona di alloro in omaggio ai caduti della Polizia di Stato. “Sono orgoglioso di poter contribuire nel mio piccolo ad un percorso che parte da lontano – ha aggiunto– Le forze dell’ordine sono l’orgoglio delle nostre comunità, uomini e donne che svolgono con grande senso di responsabilità un ruolo essenziale e non smettono mai la divisa, nemmeno nel privato”.Un privato che nel fermano deve fare i conti non solo con il terremoto, ma anche con le sanzioni internazionali che hanno pesantemente messo in crisi il settore manifatturiero che è un’eccellenza. “L’Italia può e deve essere il facilitatore del dialogo tra USA e Russia come ha già fatto in passato - ha annunciato Salvini tra applausi che più spontanei non si può – perché è chiaro ed evidente specie nelle Marche che le sanzioni non portano a nulla”. Lo stesso nulla a cui ha portato la riorganizzazione della macchina statale con l’abolizione delle province come ha evidenziato a Salvini un cronista richiamando una nota del Comitato Scuole Sicure Fermo. In città si è sfiorata la tragedia quando è crollato un soffitto dell’ Itis Montani, da un secolo eccellenza formativa italiana. “La Lega è stata la sola a suo tempo a difendere le province e non ho cambiato idea – la risposta di Salvini a chi gli chiede di intervenire – un ente di coordinamento eletto dai cittadini efficiente ed efficace è fondamentae”.
Un controllo straordinario del territorio è stato effettuato ieri, dalle 20 alle 02, nei comuni di Morrovalle e Montecosaro con l'impiego di 12 carabinieri, ispettorato del lavoro, Nas e unità cinofila antidroga.
Effettuati diversi posti di blocco e controllate numerose attività tra bar pub e circoli. Sono state identificate 81 persone e controllati 28 veicoli, elevate 6 contravvenzioni al codice della strada, mentre i controlli ai locali sono risultati regolari sia in tema di lavoro che di sanità alimentare.
Riverso a terra e con il volto tumefatto: un uomo è stato trovato in queste condizioni intorno alle 4 di stanotte a Civitanova, in Via Doria.
Una guardia giurata ha segnalato il ritrovamento al 112 dicendo che c'era un uomo a terra con tracce di sangue sul viso e che era stato soccorso da un cittadino che aveva tentato di farlo riprendere. Immediatamente inviata sul posto autoradio e 118.
Si tratta di un tunisino 28enne che, ubriaco, era stato picchiato da due suoi connazionali con i quali era uscito a fare bisboccia. Portato al pronto soccorso l'uomo se l'è cavata con pochi giorni di prognosi. Nel frattempo i carabinieri hanno avvisato la moglie affinché raggiungesse il marito in ospedale.
E' successo pochi minuti fa e il sospetto é che la tragedia sia conseguenza di una rapina finita nel peggiore dei modi. L'episodio é avvenuto a Chiaravalle, dopo le 12. A trovare la moglie riversa a terra e con una profonda ferita alla gola, provocata da un'arma da taglio, é stato un anziano che aveva appena fatto rientro a casa per il pranzo. Sul posto sono in corso i rilievi da parte dei Carabinieri e dell'autorità giudiziaria.
(servizio in aggiornamento)
Violenza sessuale in ospedale, disposto l’allontanamento dal servizio dell'infermiere coinvolto nelle indagini.
La decisione è stata disposta dal direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, con un’apposita determina che stabilisce la sospensione cautelare dell'uomo, ha una durata di 30 giorni.
La vicenda risale allo scorso 10 luglio (leggi qua l'articolo) quando una trentenne ha denunciato di essere stata violentate da un infermiere in un reparto dell'ospedale di Macerata, dove era ricoverata.
Dopo la segnalazione della Squadra Mobile alla Procura, il pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Enrico Riccioni, ha aperto un fascicolo a carico dell’infermiere. I poliziotti hanno posto sotto sequestro i cellulari sia della giovane che ha denunciato di essere stata violentata, sia dell’infermiere, di diversi anni più grande.
Ha cercato di evitare il controllo perché aveva con sé alcune dosi di cocaina, l'automobilista che ieri sera è finito con l'auto contro un cartellone pubblicitario prima di essere bloccato dai carabinieri di Porto Recanati (leggi qui). Un breve inseguimento dopo che l'uomo, identificato poi per un 31enne pakistano, aveva ignorato l'alt dei militari, impegnati in controlli anti droga nella zona del conominio RIver. E proprio dal parcheggio dell'abitato, il 31enne stava uscendo.
Per evitare il controllo, come detto, ha tentato la fuga, conclusasi poco dopo. E' stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio oltre alla contravvenzione per inottemperanza all'alt. In auto con lui, una donna risultata estranea.