Vicenda Cerolini: perquisizioni dopo il "j'accuse" dell'imprenditore civitanovese
Ci sarebbero sviluppi importanti in merito alla ormai ben nota vicenda giudiziaria che coinvolge Giuseppe Cerolini e le sue aziende.
L'imprenditore civitanovese, lo scorso 30 aprile aveva convocato una conferenza stampa durante la quale, insieme a uno dei suoi legali, aveva dichiarato "a prescindere dall’attività di indagine in senso stretto e dai provvedimenti adottati a riguardo, intendo esternare la mia preoccupazione ed il mio sconcerto, scaturito dall’aver appreso recentemente ed indirettamente, che determinati soggetti, i quali materialmente hanno svolto indagini nei miei confronti e sulle mie aziende, si sono resi autori di fatti gravi, anzi gravissimi - peraltro già sottoposti al vaglio dell’autorità inquirente - che ove accertati, getterebbero ombre sulla legittimità del loro operato e, quindi, spero possano essere valutati ed approfonditi con solerzia ed incisività”.
Cerolini aveva affermato di aver saputo che le stesse persone che hanno condotto le indagini sulle sue aziende, avrebbero già in passato utilizzato un modus operandi per così dire “anomalo” e a loro carico sarebbe stata sporta una denuncia. In base a questo, l’imprenditore civitanovese aveva chiesto chiarezza in quanto convinto che anche nell’indagine che lo riguarda siano stati tenuti comportamenti “non adeguati alle linee guida che vengono impartite dalla Procura per lo svolgimento delle indagini stesse”.
A seguito di tutto ciò, sono arrivati degli sviluppi, in base ai quali, le persone indicate da Cerolini sarebbero state sottoposte a perquisizioni domiciliari, utili proprio ad accertare e verificare eventuali responsabilità. Non trapela nulla di più, in quanto le indagini sono riservatissime, ma già la prossima settimana, comunque, potrebbero venire alla luce ulteriori dettagli.
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