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Cronaca Recanati

Tutti i lavoratori extracomunitari “in nero”: cantiere sequestrato a Recanati

Tutti i lavoratori extracomunitari “in nero”: cantiere sequestrato a Recanati

Una importante operazione di vigilanza a contrasto del lavoro sommerso, svolta nella giornata di ieri (4 ottobre) dai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata (diretti e coordinati dal Comandante Martino Danilo Di Biase) e dagli Ispettori delle Aree Vigilanza dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata (diretti dal Capo dell’Ispettorato dott. Pierluigi Rausei e coordinati dal dott. Maurizio Battistelli), ha dato un fondamentale esito nelle azioni di tutela del lavoro regolare, in particolare con riguardo a cittadini di nazionalità extracomunitaria, e del rispetto delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

A seguito di una preliminare attenta attività d’indagine, realizzata nei giorni precedenti, è stata effettuata una ispezione nel Comune di Recanati, in località Sambucheto, all’interno di un cantiere edile dove erano in corso lavori di ristrutturazione di un immobile.

Nel corso della verifica sono state trovate intente al lavoro 2 aziende a titolarità di soggetti di etnia straniera che occupavano irregolarmente rispettivamente 5 lavoratori di nazionalità pakistana - in possesso di permesso di soggiorno rilasciato per richiesta asilo politico - e 3 lavoratori di etnia macedone, per un totale di 8 lavoratori totalmente “in nero”, per una percentuale pari al 100% dei lavoratori presenti.

Ricorrendo, quindi, i presupposti di legge ed avendo impiegato manodopera non regolarmente assunta entrambe le aziende sono state destinatarie del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

I due titolari delle aziende sono stati inoltre deferiti all’Autorità Giudiziaria di Macerata per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, nello specifico per non aver rispettato nessuna delle norme obbligatorie e previste dalla normativa vigente, con riferimento a quanto stabilito dal Testo Unico di cui al D.Lgs. n. 81/2008.

Le gravi violazioni accertate e contestate, peraltro, hanno fatto scattare anche il sequestro preventivo dell’intero cantiere edile, ai sensi dell’art.321 c.p.p., essendo risultato lo stesso completamente abusivo ed in assenza da parte del committente del titolo abilitativo per lo svolgimento dei lavori edili di manutenzione straordinaria.

Sono state rilevate sanzioni amministrative per un totale di euro 17.548,00 e sanzioni penali (ammende) per un totale di euro 13.833,60.

Durante l’accesso dei militari del NIL e degli Ispettori dell’ITL di Macerata i lavoratori hanno tentato di dileguarsi, ma sono stati prontamente fermati ed identificati.

Ll’accertamento degli illeciti è stato possibile grazie all’attenta indagine preventiva svolta dai militari e dagli ispettori del lavoro per aver notato un insolito flusso di lavoratori di etnia pakistana utilizzato nel cantiere edile, cosa inusuale considerato che generalmente tali lavoratori vengono quasi esclusivamente impiegati in altri settori produttivi, come agricoltura o manifatture.

 

 

 

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