Tolentino compatta per difendersi dai criminali: presto al via il "Controllo del vicinato"
Il Comune di Tolentino, Assessorato alla Sicurezza, ha promosso come già annunciato, una serata riservata ai componenti dei Consigli di Quartiere e di Contrada per illustrare i risultati ottenuti dall’esperienza già testata su più Comuni con la collaborazione delle autorità competenti e dell’Associazione Nazionale per il Controllo del Vicinato. L'iniziativa nasce dall'esigenza, dettata dall'escalation dei furti che stanno interessando Tolentino ed i Comuni limitrofi.
L’intento che l’Amministrazione intende perseguire è quello di far conoscere un’idea già in atto con successo, sia in Italia che all'estero, favorendo il controllo sociale attraverso l’applicazione dei più alti valori solidali, con il fine di coadiuvare l’attività cognitiva sul territorio da parte delle forze dell'ordine. Per illustrare in maniera approfondita l'organizzazione e il funzionamento dell’Associazione Nazionale sono intervenuti Enzo Musardo, membro del direttivo nazionale dell’Associazione e referente dell’Alto Lazio e Domenico Bevilacqua, referente provinciale e cittadino di Civitanova Marche.
All'incontro hanno partecipato una folta rappresentanza dell’Associazione dei Carabinieri in Congedo, il Comandante della Polizia Locale Maria Cristina Ascolani e in qualità di organizzatori, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l'Assessore alla Sicurezza Giovanni Gabrielli. “Il controllo del vicinato” – si è detto - può essere un sistema volontaristico molto efficace per favorire un reale e solidale controllo del territorio. Ogni residente conosce perfettamente la propria zona e i propri ambiti e quindi per primo può segnalare ed aiutare a prevenire furti o eventi criminosi. Oggi, grazie a questa associazione riconosciuta sul territorio nazionale – hanno proseguito Pezzanesi e Gabrielli – si potrà perfezionare l’opera di contrasto alla preoccupante escalation di furti che giustamente crea insicurezza tra i cittadini. In questi giorni stiamo lottando per il fattore “S” ossia sanità, sicurezza e sociale. Ecco allora che con la partecipazione attiva e responsabile di tutti si possono migliorare le situazioni esistenti.
“A dare il buon esempio” - ha rimarcato il Sindaco ai presenti – “essendo voi tutti componenti dei Consigli di quartiere e di contrada, onorando al meglio l’impegno che avete sottoscritto con gli altri cittadini, sarete sicuramente pronti a collaborare per la miglior riuscita dell’iniziativa.”
“Inoltre” – ha informato il Sindaco – “siano in contatto con la Prefettura che coordinerà il progetto al fine di favorire al meglio il controllo del territorio, il rispetto e la salvaguardia delle persone e delle proprietà. Viviamo un momento difficile, pertanto, è necessario fare la propria parte per garantire la sicurezza dei cittadini nel rispetto delle istituzioni e delle leggi.” Il progetto prevede l'adesione spontanea dei cittadini che non si adoperano come “ronde” ma effettuano una vigilanza attenta sul territorio di riferimento senza sostituirsi alle forze dell'ordine ma semplicemente segnalando tutte quelle situazioni anomale che posso costituire l’anticamera a fattispecie di reato. Il controllo del vicinato nasce negli anni '80 negli Stati Uniti e attualmente vi aderiscono solo negli Usa più di dieci milioni di famiglie. In Italia arriva negli anni duemila e attualmente impegna circa dieci mila famiglie in centotrenta comuni. Il controllo del vicinato è un efficace strumento di prevenzione che propone la partecipazione attiva dei cittadini e la cooperazione con le forze dell'ordine al fine di ridurre il verificarsi di reati contro le persone e la proprietà. È importante che i cittadini capiscano di poter segnalare, solo attraverso i loro coordinatori, con scrupolo ed attenzione le situazioni veramente sospette, attuando la cosiddetta prevenzione “situazionale”, riducendo la vulnerabilità ambientale e comportamentale, soprattutto, riducendo al minimo le opportunità. In tal modo sarà anche più forte la consapevolezza di appartenere a una comunità organizzata.
Il consiglio che gli esperti hanno dato è quello di prevenire attraverso pratiche semplici e quotidiane, come annotarsi le targhe degli autoveicoli sospetti, scambiarsi i contatti con i vicini, utilizzare anche le più moderne tecnologie di comunicazione, sorvegliare la casa del vicino quando è assente, chiedere agli sconosciuti che cosa fanno nella zona e chi cercano, guardare l'ambiente in cui si vive con maggiore attenzione, segnalare quindi la presenza di persone sospette. Va sottolineato che la collaborazione con le forze dell'ordine sono alla base del funzionamento del progetto. Il regolamento prevede la formazione per tutti coloro che decideranno di aderire all'associazione oltre alla distribuzione di materiale informativo. È bene precisare che “il controllo del vicinato” spesso consente anche ai servizi sociali comunali di intervenire prima che situazioni delicate e di disagio portino a conseguenze irreparabili e molto gravi. I nostri occhi e le nostre orecchie insieme al nostro buon senso sono gli strumenti utili per favorire una comunità dove vivere più sicuri assicurando benessere comune e maggior fiducia, oltre al rispetto delle normative. I costi sono bassissimi, tutto si basa sul volontariato gratuito, le uniche spese che si devono sostenere riguardano la realizzazione e l'apposizione dei cartelli nelle zone dove si attua il “controllo del vicinato”. Importante la figura del coordinatore che viene scelto autonomamente dei componenti del gruppo che deve essere capace di collaborare con le forze dell'ordine e contemporaneamente di favorire l'aggregazione attiva dei componenti e dei residenti in genere. Importante anche l'accoglienza dei nuovi cittadini per indicare ai nuovi residenti le buone pratiche della raccolta differenziata, la posizione delle scuole, dei negozi, ecc.
In conclusione - hanno detto il Sindaco e l’Assessore - il prossimo passo sarà quello di un’assemblea pubblica ma nel frattempo inizieranno le assemblee di quartiere per organizzare i primi gruppi, costituire i vari comitati e i relativi coordinatori che saranno formati adeguatamente.
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