Nel corso di specifici servizi con l’impiego di diverse pattuglie della Squadra Mobile, diretta dalla dr.ssa Raffaella Abbate, gli agenti della Polizia hanno fermato un cittadino ghanese di 28 anni trovato in possesso di un’ascia e di un ferro da traino.
Lo stesso era stato notato dagli uomini della squadra mobile mentre si aggirava con fare sospetto in via Don Bosco in direzione della stazione ferroviaria.
Gli agenti lo conoscevano perché appena pochi mesi fa, lo scorso dicembre, era già stato fermato e deferito all’autorità giudiziaria per rapina aggravata e lesioni personali, perché aveva percosso violentemente un suo connazionale procurandogli lesioni gravi con una bottiglia e gli aveva rubato il telefonino.
Pochi mesi prima, inoltre, gli uomini della Volante di Macerata lo avevano fermato e segnalato all’autorità giudiziaria per tentato omicidio e porto di oggetti atti ad offendere perché all’interno del SERT aveva tentato di sferrare una coltellata ad un’altra persona.
Riconosciuto quindi l’uomo come individuo pericoloso e notando che si guardava attorno con fare circospetto, gli agenti hanno deciso di seguirlo per studiarne i movimenti e capire le sue intenzioni e, durante il pedinamento, hanno notato che si soffermava a guardare dentro le auto in sosta,
Quando poi gli uomini della mobile hanno visto che si era fermato vicino ad una macchina e si guardava intorno come se fosse pronto a passare all’azione, hanno deciso di fermarlo e di sottoporlo a controllo.
Nel corso del minuzioso controllo, gli agenti hanno scoperto che il ghanese era in possesso di un ferro da traino e di un’ascia multiuso, munita anche di un coltello nel manico e di un martello avverso al taglio dell’ascia, strumenti molto pericolosi).
L’uomo non ha poi fornito spiegazioni alle forze dell’ordine, né sui motivi per i quali si trovasse da quelle parti, né tantomeno perché si portasse dietro quel materiale, particolarmente pericoloso se usato come strumento da offesa.
Per questo motivo il 28enne è stato denunciato alla locale procura della Repubblica per porto di oggetti atti ad offendere, mentre il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro.
Sono in corso indagini da parte della Squadra Mobile sia per accertare la provenienza delle armi improprie, sia per verificare quali fossero le reali intenzioni del soggetto fermato.
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