Macerata, pistole, fucili e sciabole: oltre 2mila armi distrutte nel biennio 2020-2022
Il comando provinciale carabinieri di macerata nel biennio 2020-2022 ha rottamato oltre 2000 armi. Pistole, fucili, armi bianche ovvero sciabole, pugnali, coltelli e balestre che nel biennio appena trascorso sono state distrutte, presso il 15° Centro rifornimenti e mantenimento di Padova, una struttura militare dell’esercito Italiano presso la quale avviene la rottamazione che consiste nella distruzione materiale delle armi, mediante l’utilizzo di appositi macchinari.
Le armi vengono raccolte presso i Comandi territoriali dell’Arma in maniera spontanea oppure perché disposto dall’autorità giudiziaria; nel primo caso vengono depositate poiché gli interessati non ne gradiscono più il possesso o vengono ereditate da familiari che sono sprovvisti dei necessari titoli autorizzativi; nel secondo perché c’è una disposizione in quanto l’arma è oggetto di attività di indagine.
“La detenzione di armi nel territorio italiano è disciplinata dall’articolo 38 del T.U.L.P.S., secondo il quale è subordinata al rilascio di titoli emessi dal questore competente nella Provincia”, ricorda il comando dei carabinieri di Macerata. “Tali titoli si dividono in nulla osta per la sola detenzione e licenza di porto di fucile ad uso caccia; il loro conseguimento è subordinato alla presentazione di domanda corredata di certificazione medica e altri documenti”.
“Nel biennio trascorso, numerosi sono stati i casi di violazione del predetto articolo del TULPS e reati previsti dall’Autorità Giudiziaria, che hanno causato il ritiro immediato del titolo e di tutte le armi ad esso connesse”.
“Particolare importanza va data alla custodia delle armi disciplinata dall’articolo n.20 della Legge n.110 del 1975, il quale prevede che la custodia delle armi debba essere assicurata “con ogni diligenza nell’interesse della sicurezza pubblica”; il cittadino deve riporle all’interno di un armadio metallico, chiuso a chiave, in un luogo che viene reso noto alle forze d’ordine addette all’eventuale controllo”.
"La collaborazione fra il Comando Provinciale carabinieri di Macerata e il Tribunale di Macerata, ha permesso inoltre di effettuare la rottamazione di più di 100 armi confiscate e in carico al locale Tribunale".
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