Macerata, operazioni sospette con il contante: sequestrati 600.000 euro. Nei guai broker e commercialista
Le Fiamme Gialle del nucleo di polizia economico-finanziaria di Macerata hanno recentemente eseguito un'importante operazione nell'ambito del contrasto al riciclaggio di denaro, con particolare attenzione alle violazioni delle normative relative all'uso del contante. L'indagine ha riguardato un broker che operava come intermediario nella commercializzazione di prodotti alimentari, per conto di una società estera, a favore di grossisti in tutta Europa.
Nel periodo compreso tra il 12 gennaio 2023 e il 17 gennaio 2024, il broker ha riscosso circa 600.000 euro da sei clienti, principalmente in denaro contante, con operazioni che superavano i 5.000 euro, in parte effettuate in un’unica soluzione e in parte frazionate in modo artificioso, per eludere la normativa antiriciclaggio. La guardia di finanza ha quindi avviato accertamenti sui responsabili, con la segnalazione di sette persone all’autorità competente per l'adozione di sanzioni amministrative, che variano da un minimo di 23.000 euro a un massimo di 1.150.000 euro, sia per i clienti che per il broker.
Nel corso dell'attività ispettiva, è emerso che il commercialista del broker aveva omesso di inviare le necessarie comunicazioni al Ministero dell'Economia e delle Finanze riguardo le violazioni delle disposizioni sull'uso del denaro contante. Nonostante fosse a conoscenza delle operazioni sospette attraverso il proprio incarico professionale, il commercialista non aveva segnalato tempestivamente gli importi movimentati, pari a 600.000 euro. Per questa condotta, il professionista è stato anch'esso segnalato per l’avvio di procedimenti sanzionatori, con multe che vanno da un minimo di 69.000 euro a un massimo di 345.000 euro.
La guardia di finanza, attraverso i suoi controlli specialistici, svolge un ruolo cruciale nella prevenzione delle infiltrazioni criminali e nel contrasto al riciclaggio di denaro illecito. L'uso del denaro contante per importi superiori alla soglia di legge, infatti, è una delle principali modalità utilizzate per occultare il flusso di denaro "sporco". La normativa impone che le transazioni superiori ai 5.000 euro avvengano esclusivamente attraverso strumenti di pagamento tracciabili, come bancomat o carte di credito. Questo sistema, fondamentale per la sicurezza del sistema economico, consente alle autorità di monitorare e fermare sul nascere operazioni sospette.
Gli accertamenti non si fermano qui. Ulteriori indagini verranno condotte per esaminare possibili irregolarità anche sul piano fiscale, con la speranza di individuare altre anomalie che potrebbero essere collegate a un giro di affari illeciti.
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