Macerata, droga in cambio di sesso. Padre finisce sotto processo per violenza ai danni della figlia
Violenza sessuale aggravata e spaccio di droga nei confronti della figlia trentenne: si tratta dell’accusa verso un autotrasportatore di 58 anni, rinviato a processo il prossimo 10 maggio. La testimonianza viene direttamente dalla psicologa della vittima, ascoltata nelle ultime ore alla presenza dei giudici, del magistrato Roberto Evangelisti e del Pm Enrico Riccioni cui spetterà il compito di rilevare ulteriori testimonianze nel corso della prossima udienza.
Secondo l’accusa, l’uomo residente nel maceratese avrebbe offerto droga alla figlia – già con problemi di tossicodipendenza - in cambio di prestazioni sessuali, o direttamente del denaro per potersela procurare da sé. I fatti – avvenuti durante il periodo fra il 2015 e il 2017 – sono venuti alla luce dopo l’ingresso della ragazza in una comunità di recupero, dove è stata ascoltata per la prima volta dagli assistenti sociali.
Le indagini condotte in seguito dal Pm Rosanna Buccini hanno portato alla raccolta di una serie di dichiarazioni da parte non solo della vittima, ma anche della sorella della stessa e della psicologa Asur che la seguiva direttamente in comunità e alla quale la ragazza avrebbe raccontato nel dettaglio gli orribili eventi.
A seguito della denuncia , l’uomo ha respinto le accuse e deciso di avvalersi in sede di processo della difesa dell’avvocato Donato Attanasio. La ragazza, costituitasi parte civile, verrà assistita dall’avvocato Piero Cavalcanti. Per la prossima udienza di maggio, i giudici valuteranno la procedura delle indagini in base alle ulteriori testimonianze raccolte.
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