Macerata-Campania, duro colpo al maxi giro di droga: in manette un latitante nigeriano
I Carabinieri del Reparto Operativo di Macerata, a seguito di prolungate e complesse ricerche, hanno rintracciato e tratto in arresto un latitante di origini nigeriane che si era reso irreperibile a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 4 luglio scorso dal g.i.p. del tribunale di macerata per concorso in spaccio continuato di eroina.
Il 24enne, unitamente a un suo coetaneo connazionale, Omioba Desmond, tratto in arresto nel mese scorso a Busto Arsizio, si era reso responsabile nel periodo compreso tra luglio 2017 e settembre 2018 di una fiorente attività di spaccio di eroina al dettaglio nella provincia maceratese. Complessivamente gli investigatori dell’Arma hanno ricostruito un giro di 200 cessioni, per complessivi 72 grammi di eroina e un controvalore di circa 4.500 euro, considerando che ogni dose, da mezzo grammo ciascuna, veniva venduta al prezzo di 30/35 €.
L’arrestato svolgeva la funzione di “corriere” per conto del principale indagato Omioba Desmond. Il suo compito era quello di rifornire di eroina i numerosi clienti della piazza di Macerata, trasportando periodicamente lo stupefacente proveniente dalla Campania, luogo dove è stato oggi catturato. Il modus operandi adottato dallo stesso era quello di occultare gli ovuli nell’intestino al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine. Riscontro in tal senso si è avuto proprio in occasione del suo primo arresto effettuato dai Carabinieri del Reparto Operativo di Macerata a Porto Recanati il 19 settembre del 2018 quando, nei pressi dell’“Hotel House”, era stato sorpreso in possesso di 100 grammi di eroina (in quella circostanza aveva ingerito in tutto 10 ovuli, risultati poi contenere 10 grammi di eroina ciascuno). La clientela che si riforniva dalla coppia di nigeriani comprendeva persone di entrambi i sessi, perlopiù operai, disoccupati e alcune badanti, di una fascia d’età compresa tra i 25 e i 45 anni.
L’indagine è scaturita a seguito del decesso per overdose di un 37enne di San Severino Marche avvenuto il 25 agosto 2018 ed è stato possibile accertare che tra le dosi di eroina cedute dall’indagato principale ne figurava anche una ricevuta dal 37enne il giorno prima della sua morte.
Il provvedimento restrittivo è scaturito da indagini condotte dal Reparto Operativo di Macerata, comandato dal Tenente Colonnello Walter Fava, dirette dal Sostituto Procuratore Enrico Riccioni e coordinate dal Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio.
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