Si potrebbe chiamare "l'ammutinamento del Tigotà" quanto successo stamattina nella struttura che ormai da più di tre settimane accoglie oltre cento persone senza una sistemazione dopo il terremoto di ottobre. La situazione è estremamente delicata: i locali dove oggi viene ospitata questa gente, sono stati individuati per la sistemazione delle elementari del Don Bosco che qui dovrebbero insediarsi dal 12 dicembre. E per ovviare allo spostamento di chi ancora oggi dorme all'interno dei 500 metri quadrati dell'ex Tigotà, di fronte al Multiplex Giometti, è stata trovata una sistemazione molto vicina, gli ampissimi locali (1500 metri quadrati) situati sopra il negozio che si trova proprio di fronte all'ex Tigotà. Ieri era stato affisso un avviso dove si avvertiva che stamattina sarebbe iniziato il trasferimento nella nuova collocazione, ma gli ospiti si sono rifiutati di andarsene. "Ci vogliono portare in una struttura dove non c'è il pavimento, dove non ci sono riscaldamenti e dove continuerebbero a fare i lavori mentre noi siamo dentro. Qui ci sono anziani e bambini, non ci sembra giusto questo trattamento. Quei locali non sono pronti per ospitare le persone, noi vogliamo rimanere qui!". E così, stamattina non c'è stato nessun trasferimento. Che sembra rinviato a domani, perchè pare che si stia raggiungendo un compromesso. La maggior parte degli ospiti, però, non pare affatto convinta da questo spostamento. Intanto, il tempo passa e ogni giorno che trascorre rende sempre più difficile la possibilità che i locali ex Tigotà possano essere pronti in tempo per rispettare i tempi previsti dall'ordinanza sindacale che prevede l'insediamento degli studenti il 12 dicembre.
Dall'altra parte, si lavora alacremente per cercare di rendere quanto più accoglienti i nuovi locali. In un comunicato del Comune di questa sera si legge "A breve il Punto di Prima Accoglienza e Ascolto ubicato nello Spazio ‘815, negli ex locali che ospitavano Tigotà, sarà trasferito in una nuova sede ubicata a pochi metri di distanza. I nuovi spazi sono stati opportunamente preparati per accogliere tutte le persone che ancora non hanno provveduto all’autonoma sistemazione o che non hanno voluto trasferirsi nelle strutture alberghiere convenzionate della costa. Nessun cambiamento particolare se non quello di andare in locali più ampi e che saranno resi anche confortevoli". Sul "nessun cambiamento particolare", ovviamente, si potrebbe discutere all'infinito, visto che si parla di persone che non stanno certo alloggiando nella suite di un grande albergo. Ma è evidente che si dovrà comunque arrivare a una soluzione in tempi rapidissimi. I locali ex Tigotà sono perfetti per le dieci classi delle elementari che lì dovranno trasferirsi, gli altri sembrano troppo grandi per tutte e due le soluzioni. "Le stanze saranno riscaldate adeguatamente e nel giro di pochi giorni provvederemo anche a rivestire il pavimento con una soluzione rapida ed efficace. Stiamo anche allestendo una sorta di sala giochi per i bambini. Per quanto riguarda i bagni, in questa nuova sede ce ne saranno tre invece degli attuali due: è necessario che in una situazione di emergenza ognuno dia una mano come può". Resta il fatto che da lì, gli sfollati oggi non se ne sono andati. Domani cosa succederà?
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