Il dolore di colleghi e studenti per la tragica scomparsa di Elisabetta Stecca: "Grazie per tutto il bene che ci ha voluto"
Sconcerto, dolore, incredulità. Sono lacrime sincere quelle dei colleghi, degli amici, degli studenti della professoressa Elisabetta Stecca, scomparsa tragicamente ad appena 51 anni mercoledì pomeriggio nella sua abitazione di Macerata.
"Amava il suo lavoro e in particolare i suoi alunni, con loro ha partecipato a moltissimi progetti, con lei eravamo sicuri che avremmo vinto. Il suo sorriso velato rimarrà sempre nei nostri cuori" dicono i colleghi anche a nome di tutto il personale Ata e dei collaboratori scolastici dell'Itc "Gentili" di Macerata.
"Elisabetta è stata un'amica più che una collega" dice commosso il dirigente scolastico Pierfrancesco Castiglioni "Ricordo il periodo in cui, tanti anni fa, l'ho aiutata nella preparazione per il concorso per il passaggio di ruolo e già allora ho potuto apprezzare la sua umanità oltreché la sua competenza. Elisabetta mancherai a tutti quelli che ti hanno conosciuto. Riposa in pace.
"Si nasce soli, si muore in silenzio, quello terribile, assordante. Un silenzio che tormenta fino a divenire insopportabile, dilaniante... Così te ne vai, senza dire una parola e ci lasci qui, attoniti e disperati, noi che non abbiamo saputo vedere, noi che non abbiamo potuto aiutarti, noi che ora siamo in pena e ci sentiamo in colpa per tutto quel silenzio... Ti porteremo nel cuore ... per darti forza e darci forza... ora e per sempre. Riposa in pace cara Elisabetta! Ti vogliamo bene e non ti dimenticheremo" scrive una collega.
E un pensiero di grande affetto arriva anche dagli ex alunni: "Non è facile trovare le parole in queste situazioni... la vita a volte ci mette di fronte ad eventi più grandi di noi eventi inspiegabili che non capiamo e forse non capiremo mai... già non capiremo mai come sia potuta arrivare ad un gesto simile e il dolore che ha colpito noi alunni perché penso di parlare a nome di gran parte degli alunni a cui lei ha insegnato è indescrivibile... il dolore però seppur in minima parte può essere alleviato dal ricordo... il ricordo delle ore passate in classe quando lei con la sua professionalità e bravura tentava di trasmettere a tutti noi la sua passione e dedizione verso quel lavoro e quella materia che a volte a noi alunni sembrava troppo complessa è difficile... ma lei non ha mai perso occasione di aiutarci sorridendo e a volte riprendendoci quando esageravamo magari tirando la cancellina sulla lavagna... ci perdoni eravamo ragazzi... quando la incontravamo nei corridoi o per le scale dell'istituto il buongiorno partiva prima da lei e poi da noi quando invece doveva essere il contrario.. Il sorriso quando entrava in classe era coinvolgente ed è proprio per questo che ci sembra tutto così assurdo.. Mentre tentiamo di trovare una risposta ad una domanda a cui una risposta non c'è a lei va il nostro più grande GRAZIE... per tutto quanto ha fatto per noi per tutto il bene che ci ha voluto anche quando forse non lo meritavamo e ci auguriamo possa trovare la pace e il riposo eterno in paradiso...".
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