"Dopodomani ci sbatteranno fuori di casa": il drammatico racconto di Stefania Raimondi
Ha sperato fino all'ultimo la signora Stefania Raimondi di Macerata che mercoledi 11 novembre avrà uno sfratto esecutivo da parte dell'ufficiale giudiziario del Tribunale di Macerata dall'appartamento in via Crispi 58 dove vive con il marito e la figlia. Ma non c'è stato niente da fare. Da mercoledì lei e la sua famiglia dovranno andarsene. Dove? Per ora in mezzo a una strada. La signora, nata a Macerata dove ha lavorato in ospedale come ausiliaria socio sanitaria per 17 anni, da un anno a questa parte si è trovata insieme al marito in gravi difficoltà economiche, non riuscendo più pagare l'affitto mensile. La famiglia vive in condizioni disperate e la preoccupazione è rivolta alla loro figlia di 16 anni che ha iniziato ad avere dei seri problemi, non mangiando più per il grave disagio psicologico che sta subendo. I problemi lavorativi e la puntualità nelle scadenze precedenti non hanno fatto intenerire il proprietario che, al contrario, si è opposto a qualsiasi soluzione consona. In pochi sono venuti in aiuto alla famiglia: "solo Stefano Giunta, responsabile di Casa Pound di Macerata, e il suo staff ci sono venuti incontro e hanno cercato di aiutarci, sensibilizzando i cittadini e le istituzioni che nel nostro caso sono state poco solidali". Casa Pound ha infatti provveduto a una colletta alimentare ed una piccola raccolta fondi che hanno tamponato momentaneamente il grave disagio economico. Il comune di Macerata ha proposto una sistemazione momentanea in una" casa famiglia"che non sarà però accettata in quanto non ci sono le condizioni idonee per una figlia che va a scuola e che non vuole rinunciare all'affetto del suo fedele cane che è cresciuto con lei. "Non sono accettati cani nella casa famiglia" e questo è il regolamento da rispettare si è sentita dire la signora Stefania Raimondi che oltre alla disperazione di non avere più una casa dovrebbe rinunciare al fedele cane. I due genitori disperati e senza lavoro hanno così lanciato un appello alla comunità di Macerata per trovare una sistemazione e per potere andare avanti. Intanto i membri di Casa Pound stanno continuando a cercare aiuti per questa famiglia che ora può fare conto soltanto nel buon cuore dei cittadini e di tante associazioni e onlus per trovare un aiuto concreto, magari offrendo un lavoro a due persone che non chiedono altro che di poter vivere dignitosamente e di poter crescere la loro figlia ormai adolescente.
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