Decapitata la cupola nigeriana della droga a Macerata: nove persone in manette. Documentati 11mila episodi di spaccio
Questa mattina in Questura a Macerata si è tenuta una conferenza stampa in cui è stata resa nota un'importante operazione antidroga conclusasi di recente. Nove le persone finite in manette e diciotto le persone indagate, quattro delle quali irreperibili.
Ad intervenire, il Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio, il questore di Macerata Giancarlo Pallini e il vice questore nonchè direttore della Squadra Mobile Alessandro Albini.
"L'operazione è stata frutto di articolate indagini effettuate dalla Squadra Mobile di Macerata - ha affermato il Procuratore Giorgio - un'azione di contrasto all'attività di spaccio di sostanze stupefacenti reiterata nel tempo (nel dettaglio eroina, cocaina e marjuana) da parte di un gruppo di soggetti di origine nigeriana. Lo spaccio di sostanze stupefacenti è purtroppo un fenomeno molto diffuso nella zona e seppur si occupano della vendita soggetti di tutte le nazionalità, i dati affermano che gran parte dei consumatori sono cittadini italiani".
Quotidiani sono stati i controlli della Mobile che hanno evidenziato decine e decine di cessioni di stupefacenti nell'arco temporale di poco più di un anno e che hanno determinato la necessità di raccogliere elementi probatori per portare poi a compimento l'attività investigativa.
"L'operazione è stata portata avanti attraverso attività di investigazione pura, senza l'ausilio di attività tecniche, che si sono protratte nel tempo, come appostamenti, escussione dei testi e analisi dei tabulati telefonici con i quali siamo riusciti a documentare oltre 11.000 cessioni effettuate per un totale di poco meno di 10 chili di droga. Questo va a sottolineare la grossa fetta di mercato che queste organizzazioni nigeriane avevano" - ha affermato il direttore della Mobile, Albini. "Le domande sulla necessità di procedere a questa operazione investigativa sono state determinate dall'aver notato una strana migrazione di ragazzi tossicodipendenti dalla costa verso Macerata. Alcuni li abbiamo colti in flagranza di reato, per altri è stato necessario analizzare i tabulati telefonici.
Le operazioni investigative sono state due, dalla prima sono stati evidenziati 6.000 episodi di cessione di droga: gli indagati erano sette e per tutti il Procuratore ha disposto l'applicazione di misure cautelari, alcune delle quali di impossibile esecuzione per irreperibilità dei soggetti interessati. Dalla seconda ne è scaturito un altro blocco di indagati alcuni dei quali già coinvolti nella prima operazione.
Dall'escussione dei testi e dall'analisi dei tabulati siamo poi riusciti a risalire al boss dell'organizzazione, tale "Blacke", un nigeriano di 33 anni che abbiamo trovato in un albergo a Macerata, in compagnia di una sua connazionale. Da qui è partita un'ulteriore operazione investigativa dalla quale sono emersi quasi 5.000 episodi di spaccio.
"Dall'inizio del 2017 ci sono stati 9 arresti per spaccio, alcuni dei quali in flagranza di reato: le operazioni investigative continueranno e, ci auguriamo, con esito positivo" ha concluso Albini.
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