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Cronaca Macerata

Da 3 anni spacciavano eroina per le strade di Macerata: in carcere 13 pusher nigeriani (VIDEO)

Da 3 anni spacciavano eroina per le strade di Macerata: in carcere 13 pusher nigeriani (VIDEO)

Alle prime ore del mattino di sabato scorso, al culmine di un’articolata e complessa attività di indagine coordinata dal Procuratore Giovanni Giorgio, i poliziotti della Squadra Mobile, guidati dal Commissario Capo Matteo Luconi, hanno portato a termine 13 misure di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP presso il Tribunale di Macerata, dottor Bonifazi nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari, tutti di nazionalità nigeriana, responsabili del delitto di spaccio di eroina ceduta nel periodo compreso tra  gennaio 2017 e ottobre 2020.

L’individuazione di tutti i singoli episodi di spaccio delle sostanze stupefacenti, ha permesso di ricostruire una definita reta di illegalità nella città di Macerata: svariate cessioni di eroina fatte da 18 cittadini nigeriani, di cui 13 destinatari delle misure di custodia cautelare in carcere e 5 denunciati all’Autarità Giudiziaria in stato di libertà. 

L’indagine condotta dai poliziotti della Squadra Mobilee  si è sviluppata anche attraverso l’effettuazione di molteplici servizi di appostamento e di pedinamento, che hanno consentito di ricostruire il modus operandi degli spacciatori. Ognuno, dislocato autonomamente  sul territorio, riforniva più tossicodipendenti. I pusher venivano immediatamente rimpiazzati, dopo un determinato periodo di spaccio, con connazionali provenienti da altre province, al fine di eludere i controlli e le indagini delle Forze dell’Ordine.

Nel corso dell’operazione, sono state eseguite mirate perquisizioni domiciliari, col supporto di operatori dei reparti Prevenzione Crimine e dell’Unità Cinofili della Questura di Ancona.

Tra gli spacciatori  già catturati sabato scorso, tutti senza fissa dimora, in esecuzione del provvedimento del GIP,c’è anche il cittadino nigerino arrestato in flagranza di reato il giorno prima per resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione ai fini di spaccio, dopo un rocambolesco inseguimento in auto avvenuto a Morrovalle.

Il soggetto – una volta notato il personale della Questura ha ingoiato 14 ovuli di eroina, avendone spacciato uno- in precedenza -  ad un tossicodipente.

I particolari sull'operazione sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa, presso la caserma "P.Paola" di via dei Velini, alla presenza del Procuratore Capo della Repubblica Giovanni Giorgio, del Questore della provincia di Macerata Vincenzo Trombadore e del Commissario Capo Squadra Mobile Macerata, Matteo Luconi. 

“Le 13 ordinanze adottate dal GIP attestano il persistente impegno del personale della squadra mobile della Questura di Macerata nel contrasto alla criminalità extracomunitaria – ha esordito il Procuratore Giorgio - in questo caso specifico parliamo di quella nigeriana, una comunità presente a Macerata che avuto il suo momento di triste fama nell’omicidio di Pamela Mastropietro, e che oggi prosegue con la sua attività illecita  ma portata avanti con modalità diverse rispetto al passato”.

“Prima avevamo delle zone fisse in cui si svolgeva il mercato della droga mentre ora, a seguito delle attività di controllo, gli spacciatori arrivano da fuori Macerata attuando quella tecnica che in gergo viene chiamata 'mordi e fuggi' – spiega il Procuratore Capo della Repubblica - ovvero si dirigono in determinati luoghi dove effettuano la compravendita e poi ,dopo aver riscosso l’incasso, tornano nei paesi vicini in cui risiedono. La particolarità di questi soggetti è data dal fatto che quando si accorgono che sono sotto osservazione dalla polizia giudiziaria, o si disfano delle dosi in loro possesso oppure le ingeriscono con evidente rischio per la loro incolumità - sottolinea – I consumatori di sostanze stupefacenti in questa provincia sono presenti in un numero significativo quindi parallelamente la domanda è elevata”.

“Il nostro compito è quello di svolgere un’azione repressiva –  conclude Giovanni Giorgio - più forze di polizia sono presenti sul territorio, compresa la Locale, maggiore sarà l’effetto deterrente in quanto quando un soggetto che vuole spacciare si accorge che è un attività difficile da realizzarsi per via dei controlli a qual punto la situazione generale potrà solo migliorare”.

“L’attività di indagine è nata a fine 2019 e ha messo in luce un duplice dato – ha illustrato Matteo Luconi Commissario Capo Squadra Mobile Macerata- il primo denota la professionalità dei soggetti destinatari delle misure cautelari e il secondo riguarda la mobilità degli stessi”.

“Tutti questi soggetti smerciavano in maniera capillare le sostanze stupefacenti negli ambiti cittadini del capoluogo –  ha precisato - è stato accertato che l’eroina veniva trasportata in ovuli messi in bocca e questo risalta la scaltrezza ma anche la loro pericolosità sociale. Dopo un periodo determinato di spaccio i soggetti venivano strategicamente rimpiazzati per rendere più difficile la loro identificazione da parte delle forze di Polizia”.

“I nostri controlli hanno ricostruito una rete di spaccio in ambito cittadino che abbraccia un periodo che va dal 2017 al 2020 – ha chiarito il Commissario Luconi - è stato inoltre accertato che le singole cessioni hanno assicurato un notevole profitto e ogni dose di sostanza stupefacente, corrispondente  a 0,5 grammi, veniva pagata circa 25-30 euro”.

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