Civitanova, viola il divieto di pesca a "strascico": sanzionato un peschereccio
Come ogni anno, al fine di garantire un idoneo equilibrio tra le risorse biologiche e l’attività di pesca, un apposito Decreto Ministeriale delle politiche agricole, alimentari e forestali e del territorio, disciplina il periodo di arresto temporaneo dell’attività per unità da pesca con sistema a “strascico” (strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti) che, per i Compartimenti Marittimi da Ancona a Trieste va dal 29 luglio al 6 settembre 2019.
L’Ufficio Circondariale Marittimo, Guardia Costiera di Civitanova Marche, ultimo Comando a sud del Compartimento Marittimo di Ancona, verso la tarda mattinata di oggi ha intercettato un peschereccio proveniente da sud, che noncurante del divieto, ha “sconfinato” negli specchi acquei antistanti il litorale di giurisdizione, a circa 7 miglia nautiche dalla costa, esercitando l’attività di “strascico”.
Ignaro che la Sala Operativa stava monitorando il suo percorso, attraverso le informazioni di navigazione restituite dal sistema VMS e AIS di bordo, ha raggiunto il traverso del fiume “Musone” prevedendo di tornare in porto per sbarcare il pesce pescato. La dipendente motovedetta SAR CP 839, intercettato il peschereccio con le reti in mare ed effettuato l’abbordaggio, ha contestato l’illecito amministrativo, per il quale è prevista una sanzione fino a 6000 euro, l’assegnazione di 6 punti sulla licenza di pesca ed al Comandante, nonché le pene accessorie del sequestro del prodotto ittico e delle attrezzature (n° 3 sfogliare rapidi).
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