Accorato appello del preside: "Dateci una mano. I ladri hanno preso tutto"
Una accorata richiesta di aiuto, un vero e proprio appello: è questo il senso della lettera che Ermanno Bracalente, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Fermi” di Macerata, ha indirizzato nei giorni scorsi a tutti i genitori degli studenti. Quattro scuole del comprensivo “Fermi”, infatti, sono state recentemente letteralmente razziate dai ladri e i furti, uniti alla ormai cronica mancanza di fondi per le scuole, hanno ridotto il materiale didattico all’osso. “Nei giorni scorsi il nostro istituto comprensivo” scrive ai genitori il dirigente scolastico “è stato messo a dura prova a causa di quattro furti presso altrettante scuole primarie e d’infanzia: la “Anna Frank” di Villa Potenza, la “Sandro Pertini di Piediripa”, la “Rosa Agazzi” e la “Enrico Medi” di località Le Vergini. Chi è entrato non ha avuto riguardo per i luoghi e le cose, ha rotto porte, scassinato armadi e si è impossessato di quel poco di valore che mediamente una scuola custodisce. Tra i materiali portati via ci sono, però, anche 9 computer portatili, un pc fisso e otto coppie di casse acustiche amplificate, tutti componenti di rispettive lavagne interattive multimediali in dotazione alle classi, frutto dei risparmi dell’Istituto e dei ricavi di mercatini, donazioni e collette di beneficenza. La fatica di lunghi anni dedicata ad attrezzare le aule di strumentazioni tecnologiche importanti per l’apprendimento degli alunni, è stata resa vana in appena una notte.
Pertanto mi appello alla vostra generosità. Talvolta, nelle vostre case, dopo un eventuale acquisto di un pc di nuova generazione, può succedere che il vecchio computer portatile, ancora funzionante e adeguatamente efficiente, rimanga spento in un angolo in attesa che diventi vecchio ed essere smaltito. Nel caso lo abbiate, o abbiate vecchie casse acustiche, e pensiate che non vi servano più, vi chiedo gentilmente di donarcele: sarebbe un contributo prezioso per aiutarci a tornare alla normalità continuando ad utilizzare le nostre strumentazioni”. E sembra che già in tanti si stiano muovendo per rispondere a questo appello accorato e, vista la situazione, probabilmente inevitabile.
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