Accoltellato e ucciso a Civitanova, spunta un altro indagato per l'omicidio di Rachid Amri
Spunta un secondo indagato, un cittadino tunisino 38enne attualmente irreperibile, per l'omicidio di Rachid Amri, il 30enne ucciso con una coltellata all'emitorace sinistro l'8 agosto scorso sul lungomare sud di Civitanova Marche (leggi qui). Il tragico fatto era avvenuto pochi giorni dopo l'omicidio del venditore ambulante Alika Ogorchuckwu, picchiato a morte in strada sempre nella città rivierasca.
Oltre al 27enne Saidi Haithem, tunisino e cugino della vittima, che avrebbe accoltellato il parente per questioni legate allo spaccio di stupefacenti, la Procura di Macerata ha iscritto sul registro degli indagati un altro tunisino 38enne accusato di concorso in omicidio volontario.
Intanto ieri il medico legale Roberto Scendoni, nominato dalla pm Stefania Ciccioli, ha eseguito l'autopsia sul corpo della vittima. L'accertamento autoptico è slittato di così tanto tempo perché serviva un verbale di identificazione, arrivato dall'estero, visto che la vittima non aveva documenti ufficiali addosso quando è deceduto dopo essere stato trasportato all'ospedale di Civitanova. Dall'accertamento è emerso che c'erano altri due tagli sul corpo del tunisino ucciso con una coltellata all'emitorace sinistro, segno di una colluttazione.
La difesa di Haithem, sopposto a fermo e attualmente in carcere, rappresentata dagli avvocati Giuliano Giordani e Francesco De Minicis, ha nominato come consulente di parte, Massimo Mentili, per partecipare all'autopsia. I primi esiti attribuiscono la morte ad una emorragia interna, di un fendente profondo.
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