Cronaca

Scomparso Vittorio Brini, papà dell'ex consigliere regionale Ottavio

Scomparso Vittorio Brini, papà dell'ex consigliere regionale Ottavio

Cordoglio a Civitanova per la scomparsa di Vittorio Brini, papà dell'ex consigliere regionale Ottavio. Aveva 89 anni.Persona molto stimata e rispettata da tutti, la sua tabaccheria a Civitanova Alta è sempre stata un punto di riferimento.Era iscritto dal 1980 all'Ordine dei Giornalisti delle Marche e nel 1991 era stato insignito del titolo di Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana.I funerali si terranno martedì 16 febbraio alle 15 nella chiesa di San Paolo.Alla famiglia Brini le sentite condoglianze della redazione di Picchio News

15/02/2016 18:32
L'autopsia conferma: Laura Paoletti ha sparato due colpi a Giosuè e uno contro di lei

L'autopsia conferma: Laura Paoletti ha sparato due colpi a Giosuè e uno contro di lei

Si è conclusa poco dopo le 13 l'autopsia di Laura Paoletti, 32 anni e del suo figlioletto di sei anni. Gli accertamenti eseguiti dal medico legale Mariano Cingolani nell'obitorio di Macerata, hanno consentito di stabilire che l'omicidio-suicidio è avvenuto intorno alle 12 di sabato e che l'arma utilizzata era un fucile automatico da caccia calibro 12 caricato a pallini. Tre i colpi sparati: due hanno raggiunto bambino dall'alto verso il basso, la forza dell'urto ha spinto il corpicino nei pressi dell'ingresso dell'abitazione, sopra un capannone industriale nella zona industriale di Sambucheto di Recanati, mentre il terzo colpo la mamma se lo è sparato al viso, investendo lo zigomo destro. La donna è stramazzata a terra dietro un divano; il fucile è stato trovato sotto di lei. Il fucile era regolarmente detenuto dal padre di Laura, che lo custodiva in un armadietto metallico.Entro domani la magistratura metterà le salme a disposizione dei familiari. (Ansa)

15/02/2016 17:12
Scontro fra tre auto a Taccoli: le tre donne al volante in ospedale

Scontro fra tre auto a Taccoli: le tre donne al volante in ospedale

Incidente frontale fortunatamente senza conseguenze gravissime oggi intorno alle 12 all'altezza di Taccoli di San Severino.Una Fiat Stilo condotta da una 29enne di Matelica, che viaggiava in direzione San Severino - Macerata, per cause in corso accertamento da parte dei carabinieri, sbandava andando a sbatere contro una Fiat Panda condotta da una 56enne di San Severino e una Toyota Yaris guidata da una 50enne, anche lei di San Severino, che provenivano dal senso opposto di marcia.A seguito dello scontro, la Stilo e la Panda hanno riportato danni ingenti. Tutte e tre le conducenti dei veicoli sono state trasportate al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino dove i medici hanno riscontrato lesioni comunque non gravi.

15/02/2016 17:04
"Qui è la Finanza. Devi pagare per evitare di chiudere l'attività": arriva una nuova truffa via mail

"Qui è la Finanza. Devi pagare per evitare di chiudere l'attività": arriva una nuova truffa via mail

Una nuova frode telematica si sta diffondendo sul web attraverso una e-mail inviata dall'indirizzo di posta elettronica finanza@gdf.gov.it e che apparentemente risulta della Guardia di Finanza.Ai destinatari - perlopiù commercianti ed aziende - viene contestato il mancato pagamento di una somma di denaro (generalmente 500 €) e viene indicato un numero di conto corrente per poter effettuare il versamento dovuto, onde evitare la chiusura dell'attività.Si tratta di una truffa perpetrata attraverso il cosidetto fenomeno "email spoofing" che consente l'invio di e-mail con l'indirizzo del mittente falsificato, in questo caso finanza@gdf.gov.it che non è un indirizzo istituzionale della Guardia di Finanza, la quale comunica con i cittadini esclusivamente con posta elettronica certificata.In caso di ricezione del messaggio  inviare una segnalazione all'indirizzo sos@gat.gdf.it avendo cura di non inoltrare la mail e di non aprire eventuali allegati in quanto potenzialmente pericolosi.Evitare di corrispondere il pagamento richiesto e, qualora sia stato erroneamente effettuato, segnalare l'accaduto al più vicino reparto della Finanza o al numero di pubblica utilità "117".

15/02/2016 15:14
Quintetto sospetto fermato a Tolentino in via Giovanni XXIII

Quintetto sospetto fermato a Tolentino in via Giovanni XXIII

Cinque persone, due uomini e tre donne, vengono sentiti dai carabinieri e dalla polizia municipale di Tolentino a seguito di quello che potrebbe essere un tentativo di truffa.Il quintetto è stato fermato in via Giovanni XXIII. Stavano suonando ai campanelli delle abitazioni, dichiarando di essere incaricati dell'Enel. I due uomini avevano addosso dei badge con il simbolo dell'Enel, mentre le tre donne indossavano dei badge simili a quelli utilizzati dalle hostess nei convegni.Avevano appena suonato alla porta dell'abitazione di un'anziana, quando è sopraggiunta la pattuglia della polizia municipale, probabilmente allertata da altri cittadini insospettiti dal comportamento di queste persone. Il quintetto ha cercato di allontanarsi, ma è stato fermato in tempo dai vigili. Poco dopo è sopraggiunta anche la pattuglia dei carabinieri.La posizione dei cinque è ora al vaglio degli investigatori.

15/02/2016 13:56
Attenzione al Cryptolocker. La Polizia di Stato mette in allerta gli utenti della Rete

Attenzione al Cryptolocker. La Polizia di Stato mette in allerta gli utenti della Rete

Negli ultimi giorni la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha registrato una nuova ondata di attacchi attraverso invio di mail contenenti il già noto virus Cryptolocker, che imperversa ormai da un po’ di tempo sul web.Purtroppo, nonostante gli sforzi investigativi abbiano già consentito di individuare diversi individui e gruppi organizzati, sia italiani che stranieri, impegnati nella  organizzazione e realizzazione di simili campagne malevole, la estesa diffusione del fenomeno e la costante per cui l’attacco si rivela possibile, sempre e comunque grazie ad un comportamento disattento dell’utente, hanno indotto la Specialità ad aumentare le misure di prevenzione attraverso ogni strumento utile a garantire la sicurezza di chi naviga in Rete.Lo scenario è il seguente: l’ignaro utente riceve sulla propria casella di posta elettronica un messaggio che fornisce indicazioni ingannevoli su presunte spedizioni a suo favore oppure contenente un link o un allegato a nome di Istituti di credito, Aziende, Enti, gestori e fornitori di servizi noti al pubblico.Cliccando sul link oppure aprendo l’allegato (solitamente un documento in formato pdf o zip), viene iniettato il virus che immediatamente cripta il contenuto delle memorie dei computer, anche di quelli eventualmente collegati in rete.A questo punto si realizza il ricatto dei criminali informatici che richiedono agli utenti, per riaprire i file e rientrare in possesso dei propri documenti, il pagamento di una somma di alcune centinaia di euro in bitcoin* a fronte del quale ricevere via e-mail un programma per la decriptazione.E’ importante non cedere al ricatto, anche perché non è certo che dopo il pagamento vengano restituiti i file criptati!Tenere sempre aggiornato il software del proprio computer, munirsi di un buon antivirus, fare sempre un backup, ovvero una copia dei propri file, ma soprattutto fare attenzione alle mail che ci arrivano, specialmente se non attese, evitando di cliccare sui link o di aprire gli allegati, sono i consigli più importanti da seguire per impedire l’infezione del Cryptolocker.Per maggiori informazioni e assicurare un contatto diretto e continuativo con il cittadino, si può fare riferimento anche al Commissariato di P.S. on line, per tutti coloro che frequentano la rete, caratterizzato da innovativi sistemi di interattività con l’utente, reperibile all’url: www.commissariatodips.it.Il portale è stato integrato con apposita “app” scaricabile gratuitamente dal proprio smartphone o dall’ipad per consentire di venire incontro alle crescenti richieste di assistenza e di aiuto degli utenti della Rete, in tempo reale, e di conoscere sempre di più il mondo del web, i suoi rischi e le sue opportunità.In tale contesto, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha concluso, alla fine dello scorso anno, alcune attività che hanno permesso di sgominare un’organizzazione criminale per associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo informatico, estorsione on line e riciclaggio degli illeciti proventi realizzati mediante la diffusione del virus in argomento, di cui sono rimaste vittima privati cittadini ma anche aziende, private e pubbliche.

15/02/2016 13:03
La polizia gli chiede i documenti: minorenne scappa e nasconde l'hashish in una trappola per topi

La polizia gli chiede i documenti: minorenne scappa e nasconde l'hashish in una trappola per topi

Sabato mattina l'attività della Questura di Macerata si è concentrata sulle zone di ritrovo degli studenti liceali, con una serie di approfondimenti e verifiche che si sono svolte tra viale Martiri della Libertà, via Mugnoz e via Brigata Macerata, passando per via Roma, via Cioci e via Valentini, ovvero i luoghi dove arrivano e dove frequentano le lezioni la maggior parte degli studenti del capoluogo.Le Volanti, quindi, fin dalle 7.30 e fino al primo pomeriggio hanno battuto in forze queste strade per evitare che qualche malintenzionato potesse cedere sostanze stupefacenti agli adolescenti maceratesi. Sono stati effettuati controlli a tappeto all'interno e all'esterno dei bar che ospitano gli studenti, in corrispondenza delle fermate degli autobus e dei parchetti pubblici limitrofi dove stazionano, soprattutto nella mattinata, i pochi giovani che disertano le lezioni.I controlli hanno dato i loro frutti già dopo un'ora dall'arrivo dei poliziotti diretti dal dottor Tommasi, che, in via Barilatti, hanno invitato un diciassettenne a fornire un documento d'identità e questi, per tutta risposta, si è dato alla fuga entrando all'interno di proprietà private scavalcando cancelli e siepi e facendo perdere le sue tracce. Le Volanti hanno perlustrato la zona tra Fontescodella ed il Tribunale, rintracciandolo accovacciato in un garage sotterraneo distante solo poche decine di metri da dove l'avevano perso di vista. Il minorenne non aveva nulla addosso ma rifacendo a piedi il verosimile percorso fatto dallo stesso, all'interno di una trappola per topi vicina a dove era stato trovato, sono stati rinvenuti alcuni grammi di hashish pronti ad essere ceduti e circa duecento euro, frutto dell'attività spaccio del giovane, come dallo stesso ammesso: il denaro e lo stupefacente sono stati ovviamente sequestrati. Il diciassettenne, che se l'è cavata con una denuncia a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti e l'obbligo di seguire un percorso rieducativo, dopo le formalità di rito è stato riaffidato, dichiarandosi amaramente pentito delle sue azioni e garantendo che la lezione gli era servita per recidere definitivamente il suo legame con il mondo della devianza e, in particolare, con quello degli stupefacenti.

15/02/2016 12:47
Siringhe nel parcheggio di viale Vittorio Veneto: è allarme a Tolentino

Siringhe nel parcheggio di viale Vittorio Veneto: è allarme a Tolentino

Allarme e indignazione: sono questi i sentimenti più diffusi fra i residenti, dopo il rinvenimento di due siringhe usate nelle aiuole del parcheggio in viale Vittorio Veneto a Tolentino, praticamente di fronte all'ex supermercato.A fare la scoperta, mentre passeggiava con il figlioletto, è stato un genitore che si è accorto delle siringhe in una zona dove "disagio e percezione di insicurezza" sono le lamentele più frequenti, specie nelle ore serali, anche a causa della scarsa illuminazione.A parte il pericolo per la salute dei passanti (soprattutto dei bambini che potrebbero incautamente toccarne una) è l’ennesimo campanello di allarme per una piaga sociale che sembrava essersi consumata ed esaurita tra gli anni ’80 e ’90 e che invece torna prepotentemente d’attualità in questi ultimi anni: l'incubo eroina.“Non voglio polemizzare –spiega il genitore che ha trovato le siringhe- ma pretendo una soluzione, essendo quella una zona che di giorno viene frequentata da bimbi e adolescenti. So che la soluzione non è facile ma la pretendo: chiedo a chiunque voglia di indicare quale strategie adottare”.  

15/02/2016 11:49
Vergogna nel calcio dilettantistico: due arbitri costretti a uscire dal campo scortati dai Carabinieri

Vergogna nel calcio dilettantistico: due arbitri costretti a uscire dal campo scortati dai Carabinieri

Una brutta pagina che nulla ha a che fare con lo sport quella scritta, sabato 13, in due partite di seconda categoria: Cska Corridonia-Vigor Montecosaro e Real 2000-Montefiore.I due malcapitati arbitri, Martiniello di Macerata e Fleancu di Fermo, a seguito di qualche decisione risultata evidentemente non gradita, sono stati insultati, accerchiati e minacciati da giocatori e pubblico.A Corridonia il match è terminato 0-0 ma gli ospiti, inferociti dall'arbitraggio, hanno rivolto accuse pesanti al direttore di gara e lo hanno costretto a chiamare le forze dell'ordine per essere scortato all'uscita dal campo.A Piane di Montegiorgio, invece, la partita è stata sospesa a qualche minuto dalla fine quando l'arbitro ha assegnatoa un calcio di rigore agli ospiti, scatenando l'ira dei padroni di casa. Anche qui è stato necessario l'intervento dei Carabinieri.In base a quanto i due direttori di gara scriveranno nei referti, non è difficile aspettarsi una raffica di pesanti squalifiche.

15/02/2016 11:26
Riparte mentre fa gas in superstrada e si porta via la colonnina del distributore

Riparte mentre fa gas in superstrada e si porta via la colonnina del distributore

Fa gas in superstrada, ma riparte mentre il bocchettone è ancora attaccato e, un'altra auto, nel tentativo di allontanarsi in fretta, ma anch'essa ancora col bocchettone attaccato, si porta via la colonnina del distributore.E' successo intorno alle 18.20 di questo pomeriggio, lungo la superstrada 77 in direzione monti, all'altezza del km 85 + 103 nel distributore Tamoil.I vigili del fuoco sono stati chiamati ad intervenire per una fuga di gas provocata dallo strappo della tubazione di carico collegata ad un’autovettura collegata e partita inavvertitamente. In seguito alla perdita veniva divelta anche la colonnina dalla partenza di una seconda vettura anch’essa collegata.La fuga di gas è stata arrestata da apposite valvole e il sito monitorato e messo in sicurezza dalla squadra dei vigili del fuoco intervenuta con apposita strumentazione.

14/02/2016 21:35
Dramma di Sambucheto: domani l'autopsia sui corpi di Laura Paoletti e del figlio Giosuè

Dramma di Sambucheto: domani l'autopsia sui corpi di Laura Paoletti e del figlio Giosuè

Ha avuto un malore ed è stato necessario chiamare un medico per aiutarlo a contenere lo choc Lorenzo Lucaroni, il papà 39enne del piccolo Giosuè, il bimbo di sei anni ucciso ieri a Sambucheto con un colpo di fucile dalla madre Laura Paoletti, 32 anni, che ha poi rivolto l'arma contro di sé. Lucaroni, un geometra che in passato è stato anche consigliere comunale, è stato sentito a lungo dai carabinieri di Civitanova Marche, diretti dal capitano Enzo Marinelli, e ha appreso della morte della ex compagna e del figlioletto in caserma. L'uomo ha un alibi di ferro, e comunque fin dall'inizio non vi sono stati dubbi sull'ipotesi dell'omicidio-suicidio. Tutto è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri in un appartamento al piano superiore di uno stabilimento nella zona industriale di Recanati, dove Laura era momentaneamente ospite del padre in attesa di ristrutturare una casa di campagna. La donna e Lucaroni avevano interrotto da qualche tempo la loro relazione e la gestione del bambino sembra fosse all'origine di una forte tensione tra i due. Proprio ieri Lucaroni avrebbe dovuto prendere Giosuè per trascorrere il sabato insieme, in base a una sentenza di qualche giorno fa che aveva stabilito i giorni di affido. L'appuntamento era alle 16. Ma poco dopo l'ora di pranzo Laura ha fatto fuoco: due colpi al figlio (trattandosi di un fucile automatico si presume che siano partiti in successione e che il secondo sia andato a vuoto) e uno contro di sé. Ora sono state disposte la prova dello Stub sulle mani della donna, e la rilevazione delle impronte sul fucile, per escludere qualsiasi altra ipotesi. Domani dovrebbe essere eseguita l'autopsia. "Laura era una ragazza determinata, solare, una persona normale. Viveva la situazione di conflitto tipica di due persone che si sono lasciate e debbono gestire questa fase patologica, diciamo, della crisi che riguardava la gestione del bambino. Ma la signora non aveva problemi familiari a parte questa situazione". Lo afferma il legale della donna, l'avv. Alessandra Perticarà. "Avere una causa di diritto di famiglia o di regolamentazione - seguita l'avvocato di Laura Paoletti - è sempre un fatto personale che chiunque vive intensamente. Però non vi erano, almeno secondo me che comunque non faccio la psicologa, questioni particolari. Stavamo lavorando per una soluzione condivisa. A livello processuale stavamo facendo dei passi e avevamo trovato una disponibilità di entrambi, poi si sarebbe dovuto trattare per il futuro per ulteriori ampliamenti dell'accordo. L'ultima volta che l'ho sentita abbiamo parlato di questioni riguardanti la pratica ma con molta serenità. Ci siamo salutate tranquillamente. Abbiamo anche scherzato. Non avrei mai immaginato una fine del genere, dico la verità. Sono choccata. L'amore per il suo bambino era molto forte. Lo amava moltissimo. Era tutta la sua vita". Anche il titolare dello scatolificio Cartotecnica Idelabox, di cui la Paoletti aveva una piccola quota azionaria, ha riferito ai carabinieri di aver sentito in mattinata la donna e che la giovane mamma era serena. I due avevano parlato solo di questioni di lavoro. (Ansa)

14/02/2016 21:00
"Angioletto perdonaci per non averti protetto": lo strazio dello zio di Giosuè

"Angioletto perdonaci per non averti protetto": lo strazio dello zio di Giosuè

Il dolore lascia ancora tutti attoniti. Nessuno riesce a spiegarsi il perchè. Nessuno può capire quali terribili pensieri possano aver attraversato la mente di Laura Paoletti quando ieri pomeriggio ha imbracciato il fucile per uccidere il suo piccolo angelo Giosuè e poi per togliersi la vita. Forse un perchè non ci sarà mai. Ma resta lo strazio di chi resta. Come quello dello zio di Giosuè, Riccardo Lucaroni, che ha dedicato al nipotino un accorato pensiero scritto sul suo profilo Facebook, dove chiede perdono al suo angioletto insieme a un collage di foto che ritraggono il bambino nei suoi momenti di gioia e spensieratezza. Un pensiero che tocca l'anima di tutti:"Angioletto perdonaci per non averti protetto dall'amore malato e possessivo di tua madre, perdonaci se mio fratello ha lottato, Dio solo sa quanto, per poterti dare la figura paterna che ogni bambino merita di avere, anche solo per 2 ore a settimana o per 5 minuti all'uscita dalla scuola... perdonaci Stellina! Perdonaci! Mi piace immaginarti che stai giocando con le amate Lego, sorridendo davanti a un video dei Muppets o di Dastardly&Muttley, correndo intorno al tavolo col tuo cuginetto Edoardo... è tutto cosi ingiusto! Zio Riky non ti dimenticherà mai!!!".Intanto, il papà di Giosuè, Lorenzo Lucaroni, ieri sera è stato portato in ospedale a Civitanova a seguito di un malore.

14/02/2016 12:55
Al volante dopo aver bevuto troppo: ritirate sei patenti

Al volante dopo aver bevuto troppo: ritirate sei patenti

Continuano incessanti i controlli della Polizia Stradale, soprattutto lungo le arterie stradali della costa, per cercare di prevenire incidenti causati da chi incoscientemente si mette alla guida dopo aver bevuto troppo.Nella notte fra sabato e domenica sono state sei le patenti ritirate dalla pattuglia in servizio della Polstrada di Macerata ad altrettanti automobilisti che guidavano dopo aver alzato troppo il gomito.I controlli sulle strade proseguiranno senza sosta anche nei prossimi giorni.

14/02/2016 11:37
Matelica in lutto per la scomparsa di Venanzo Bruzzechesse

Matelica in lutto per la scomparsa di Venanzo Bruzzechesse

Profondo cordoglio a Matelica e in tutta la provincia per l'improvvisa scomparsa di Venanzo Bruzzechesse.Bruzzechesse è deceduto per un malore nel sonno la notte scorsa mentre si trovava a Roma.Nato il 25 giugno 1949, è stato amministratore unico dello studio Interconsult e da qualche tempo era andato in pensione.Per oltre un trentennio ha svolto l'attività di commercialista con particolare riferimento a problematiche tributarie e societarie e a pianificazione internazionale. Attraverso la società Interconsult srl, che dal '97 ha istituito una Divisione multimediale per i servizi internet e di telecomunicazione, ha svolto attività di consulenza ed elaborazione dati per circa 250 clienti piccoli e medi imprenditori.Venanzo Bruzzechesse è sempre stato particolarmente attento alle innovazioni tecnologiche: già nel 1972, quando aveva solo 23 anni, investì in una macchina contabile all'avanguardia, quel gesto fu il segnale di un fiuto per l'innovazione che poi è cresciuto negli anni e con l'esperienza.Lascia la moglie Giuliana e le figlie Ilaria e Roberta. Ancora incerta la data del rientro della salma a Matelica per i funerali. 

13/02/2016 21:13
Scomparso Urbano Farroni: era il papà di Ivano, noto barbiere di Tolentino

Scomparso Urbano Farroni: era il papà di Ivano, noto barbiere di Tolentino

E' mancato oggi all'affetto dei suoi cari Urbano Farroni, papà di Ivano, conosciutissimo parrucchiere in piazza della Libertà a Tolentino.Aveva 90 anni. Oltre a Ivano, lascia i figli Leonello e Enzo, le nuore Agnese, Luciana e Ingrid, gli amatissimi nipoti Devis, Simone, Arianna, Stefano, Cinzia e i pronipoti Lorenzo E celeste.La salma è stata composta della sala del commiato "Terracoeli" di Tolentino. I funerali si terranno lunedì 15 febbraio alle 9.30 nella Collegiata di San Francesco a Tolentino.Alla famiglia Farroni le sentite condoglianze della redazione di Picchio News.                   

13/02/2016 18:21
La tragedia di Sambucheto: Laura ha imbracciato il fucile e ucciso il piccolo Giosuè. Poi si è tolta la vita

La tragedia di Sambucheto: Laura ha imbracciato il fucile e ucciso il piccolo Giosuè. Poi si è tolta la vita

Spara al figlioletto di sei anni, poi rivolge l'arma contro di sè e si toglie la vita: anche se gli inquirenti lasciano ancora aperta ogni ipotesi, è questo il quadro che si sta defilando con il trascorrere dei minuti sulla incredibile tragedia che si è materializzata nel pomeriggio di oggi a Sambucheto di Recanati.Laura Paoletti, 33 anni, ha imbracciato un fucile da caccia e ha colpito il figlioletto Giosuè Lucaroni uccidendolo praticamente sul colpo. Poi si è uccisa.L'assurda tragedia ha avuto come teatro un appartamento situato nella zona industriale, ricavato sopra un capannone. A scoprire l'accaduto è stato il padre della donna che, malgrado lo choc, ha lanciato subito l'allarme. Ma quando i soccorsi sono arrivati sul posto, non c'era più niente da fare nè per il piccolo Giosuè nè per la madre. L'eliambulanza che era decollata da Ancona ha dovuto fare ritorno alla base senza pazienti a bordo.La giovane mamma stava attraversando un momento non facile, dovuto anche alla separazione dal compagno, il papà di Giosuè. Inoltre, un paio di settimane era stata data alle fiamme la sua auto, una Lancia Y, e Laura Paoletti aveva sporto denuncia per stalking. Un quadro di stress enorme, ma che mai avrebbe fatto presagire la tragedia che, invece, si è concretizzata questo pomeriggio.Quando l'ex compagno della Paoletti è arrivato sul posto, ci sono stati momenti di grande tensione con i parenti di Laura.Le salme di Laura Paoletti e di Giosuè Lucaroni sono ora a disposizione della competente autorità giudiziaria che disporrà tutti gli esami necessari per ricavare certezze sulla dinamica della tragedia.Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando Provinciale di Macerata e della Compagnia di Civitanova.

13/02/2016 17:17
Tenta il suicidio buttandosi nel Potenza: salvata dai carabinieri

Tenta il suicidio buttandosi nel Potenza: salvata dai carabinieri

Una donna, C.F., 38 anni, proprietaria di un esercizio commerciale, oggi pomeriggio verso le 14.30 a Castelraimondo si è lanciata nel fiume Potenza, proprio mentre stava parlando con una sua conoscente nella zona del cimitero.Accortasi di quanto accaduto la donna ha chiamato il 112. Sul posto immediato intervento dei carabinieri di Castelraimondo che hanno raggiunto la 38enne: la donna, trascinata dalla corrente, si era fermata qualche centinaia di metri più avanti, lungo un argine, ancora in vita e cosciente. I carabinieri sono riusciti a tirarla fuori con l'ausilio di alcuni tronchi. Sul posto il 118 e i vigili del fuoco di Camerino. La 38enne è stata trasportata immediatamente all'ospedale di Camerino per tutti gli accertamenti ma è fuori da ogni pericolo.

13/02/2016 15:13
Tragedia a Sambucheto: uccisi a colpi di fucile madre di 33 e figlio di 7 anni

Tragedia a Sambucheto: uccisi a colpi di fucile madre di 33 e figlio di 7 anni

Ancora tutto da chiarire sulla dinamica di quanto accaduto pochi minuti fa a Sambucheto di Recanati, in via Mariano Guzzini, dove due persone, una donna e suo figlio, sarebbero state uccise a colpi di fucile. La donna che ha perso la vita è Laura Paoletti, mentre il bambino ucciso è Giosuè Lucaroni.Il fatto è avvenuto in un capannone della zona industriale dove sono accorsi subito i carabinieri e il 118. E' decollata anche l'eliambulanza da Ancona.Si tratta di madre e figlio di 33 e 7 anni ancora da compiere, uccisi con un fucile da caccia.La dinamica della tragedia è al vaglio dei carabinieri, ma una delle ipotesi sarebbe quella dell'omicidio - suicidio.A Laura Paoletti, però, un mese fa era stata incendiata l'auto e aveva presentato denuncia per stalking.I carabinieri stanno sentendo l'ex compagno della donna: quando l'uomo è arrivato sul posto ci sono stati attimi di tensione con i parenti della vittima. 

13/02/2016 14:54
Task force della Questura: controlli a Sforzacosta, Cingoli e Villa Potenza

Task force della Questura: controlli a Sforzacosta, Cingoli e Villa Potenza

Anche ieri i controlli della Questura di Macerata per debellare la microcriminalità non si sono fermati.Nel cingolano è stato battuto il centro cittadino a più riprese e sono state controllate per l’ennesima volta le frequentazioni di un locale che, nel recente passato, è salito agli onori della cronaca per vicende legate al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Evidentemente il pressing dei poliziotti maceratesi ha sortito il suo effetto benefico, visto che tutto è risultato in ordine.Le Volanti dirette dal dottor Tommasi hanno invece controllato un locale pubblico a Sforzacosta, ricevendo un attestato di apprezzamento del gestore per l’encomiabile lavoro svolto, che ultimamente si è intensificato, sia per il numero di verifiche effettuate che per i risultati conseguiti.Da segnalare anche l’effettuazione di un posto di blocco, durato circa un’ora, a Villa Potenza, che ha visto impegnata una vera e propria task force, con la presenza di personale proveniente da fuori provincia del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia e dei cinofili di Ancona, ma anche con il contributo di numerosi poliziotti della Questura aventi diversi profili di specializzazione, come l’Amministrativa, l’Anticrimine e le Volanti: complessivamente sono state controllate più di trenta persone, tra cui anche diversi pregiudicati.

13/02/2016 14:40
"Una gogna mediatica senza riscontri oggettivi: quereleremo il Wwf": i legali del presunto assassino della lupa Selana al contrattacco

"Una gogna mediatica senza riscontri oggettivi: quereleremo il Wwf": i legali del presunto assassino della lupa Selana al contrattacco

"Procederemo per vie legali: il nostro cliente non ha ucciso la lupa Selana ed è vittima di gravi intimidazioni": così gli avvocati Federico Valori e Oberdan Pantana hanno spiegato l'imminente ricorso alle vie giudiziarie per tutelare la persona che è stata indicata come il bracconiere che ha ucciso la lupa Selana."A seguito della capziosa descrizione dei fatti fornita da un comunicato stampa del Wwf" spiegano i due legali "si è scatenata un'ondata di autentico odio nei confronti particolari del signor Francesco Lapucci di Pieve Torina così come indistintamente di tutti i così detti bracconieri, categoria questa che nei messaggi si fa fatica a distinguere nelle valutazioni espresse dall'opinione pubblica da i semplici cacciatori, attraverso dei post inviati in particolare al sito istituzionale dell'Ente Parco dei Sibillini.Tutto ciò in quando il signor Lapucci definito con certezza opinabile un bracconiere è stato ritenuto con sillogismo assolutamente infondato anche il bracconiere della lupa Selana, della quale non si ha più notizia dal 19.02.2016 ma la cui carcassa non è stata mai ritrovata e la cui presunta uccisione non rientra tra i fatti contestati dal signor Lapucci.Questa ondata di odio ha prodotto i suoi orribili risultati inducendo la consorte del signor Lapucci in attesa di un figlio ad un urgente ricovero presso il nosocomio maceratese perchè in grave situazione di rischio cagionata dallo stress cui è stata sottoposta.Dalla lettura del testo pubblicato dal Wwf si evince anche lo scopo che ha indotto a codesta associazione alla diffamazione nei riguardi del signor Lapucci:il perseguimento della propria personalissima avversione verso l'imminente approvazione dell'accordo Stato-Regione relativo l'abbattimento legale dei lupi;infatti qualunque autorità di governo ed ovunque nel mondo che abbia a cuore la convivenza degli animali selvatici con gli esseri umani in ambienti fortemente antropizzati deve porsi il problema del controllo delle popolazioni a tutela dell'incolumità pubblica.Ciò dimostra un deprecabile cinismo che trascura ogni rispetto per la persona umana pur di conseguire i propri opinabili obiettivi politici che non sono obiettivi politici condivisi dalla generalità dei cittadini e che hanno evidentemente bisogno di tali espedienti per essere affermati.Quanto alla detenzione da parte di Lapucci di armi denunciate o clandestine occorre precisare che a seguito di una ricerca approfondita sono stati reperiti tutti i documenti relativi alle armi non presuntamente denunciate, alcune delle quali denunciate dal nonno e dal padre di Lapucci erano detenute dal signor Francesco nella propria abitazione, attigua a quella del padre e di proprietà di quest'ultimo, in una camera blindata che assicurava le stesse dai furti così come dalla possibilità di un proprio utilizzo da parte dei bambini che animano la vita della famiglia;le armi cosiddette clandestine, sono due fucili di avancarica risalenti al secolo XIX e pertanto aventi natura decorativa nonchè una carabina ad area compressa di marca Diana 35 che molti cittadini maceratesi hanno o hanno avuto nella loro disponibilità essendo questa un'arma di libera vendita che solo per gli effetti di una sommaria verniciatura che non ha consentito il rilevamento della matricola è stata ritenuta clandestina. Ci domandiamo, tuttavia, quale pericolosità possa esprimere un'arma del genere e soprattutto che utilità essa potrebbe avere nelle mani di un bracconiere:la risposta nessuna.Ci auguriamo che la Magistratura non subisca gli effetti di una tale campagna d'odio e annunciamo iniziative giudiziarie nei confronti degli autori delle gravi minacce di morte e del Wwf per aver propalato la falsa notizia di un legame tra l'uccisione della lupa Selana e il signor Lapucci". 

13/02/2016 14:09
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