Nella serata di giovedì 30 gennaio, personale della polizia di Stato congiuntamente a quello dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia locale, ha effettuato dei controlli straordinari del territorio nel comune di Macerata. A seguito dell’attività sono state identificate circa 100 persone di cui numerose straniere, tutte regolari sul territorio nazionale.
le forze dell'ordine hanno poi operato dei controlli sia nel centro cittadino, particolarmente affollato in occasione del giovedì universitario, sia nelle zone più periferiche e nello specifico nelle aree industriali e commerciali di Piediripa e Corridonia.
Sono stati volti alcuni posti di controllo all’esito dei quali è stato fermato un cospicuo numero di mezzi ed elevate più di 30 sanzioni amministrative al codice della strada. In occasione di alcuni posti di controllo è stato anche utilizzato l’etilometro da parte della polizia stradale; numerosi sono stati i soggetti identificati con pregiudizi di polizia.
All’esito di alcune verifiche amministrative compiute nei confronti di esercizi commerciali, è stata accertata una violazione della normativa di riferimento e per questo è stato sanzionato ed invitato a regolarizzare la propria posizione un commerciante del centro cittadino.
Il servizio si è concentrato nel centro cittadino anche per mezzo di appostamenti, nei pressi dei giardini Diaz e della stazione ferroviarie nonché nelle aree periferiche di Piediripa e di Corridonia in particolar modo nelle aree commerciali ed industriali.
Le Fiamme Gialle del nucleo di polizia economico-finanziaria di Macerata hanno recentemente eseguito un'importante operazione nell'ambito del contrasto al riciclaggio di denaro, con particolare attenzione alle violazioni delle normative relative all'uso del contante. L'indagine ha riguardato un broker che operava come intermediario nella commercializzazione di prodotti alimentari, per conto di una società estera, a favore di grossisti in tutta Europa.
Nel periodo compreso tra il 12 gennaio 2023 e il 17 gennaio 2024, il broker ha riscosso circa 600.000 euro da sei clienti, principalmente in denaro contante, con operazioni che superavano i 5.000 euro, in parte effettuate in un’unica soluzione e in parte frazionate in modo artificioso, per eludere la normativa antiriciclaggio. La guardia di finanza ha quindi avviato accertamenti sui responsabili, con la segnalazione di sette persone all’autorità competente per l'adozione di sanzioni amministrative, che variano da un minimo di 23.000 euro a un massimo di 1.150.000 euro, sia per i clienti che per il broker.
Nel corso dell'attività ispettiva, è emerso che il commercialista del broker aveva omesso di inviare le necessarie comunicazioni al Ministero dell'Economia e delle Finanze riguardo le violazioni delle disposizioni sull'uso del denaro contante. Nonostante fosse a conoscenza delle operazioni sospette attraverso il proprio incarico professionale, il commercialista non aveva segnalato tempestivamente gli importi movimentati, pari a 600.000 euro. Per questa condotta, il professionista è stato anch'esso segnalato per l’avvio di procedimenti sanzionatori, con multe che vanno da un minimo di 69.000 euro a un massimo di 345.000 euro.
La guardia di finanza, attraverso i suoi controlli specialistici, svolge un ruolo cruciale nella prevenzione delle infiltrazioni criminali e nel contrasto al riciclaggio di denaro illecito. L'uso del denaro contante per importi superiori alla soglia di legge, infatti, è una delle principali modalità utilizzate per occultare il flusso di denaro "sporco". La normativa impone che le transazioni superiori ai 5.000 euro avvengano esclusivamente attraverso strumenti di pagamento tracciabili, come bancomat o carte di credito. Questo sistema, fondamentale per la sicurezza del sistema economico, consente alle autorità di monitorare e fermare sul nascere operazioni sospette.
Gli accertamenti non si fermano qui. Ulteriori indagini verranno condotte per esaminare possibili irregolarità anche sul piano fiscale, con la speranza di individuare altre anomalie che potrebbero essere collegate a un giro di affari illeciti.
Cinque uomini di diverse città italiane sono stati denunciati dalla polizia di Senigallia per aver truffato una donna residente a Montemarciano di migliaia di euro. La vicenda è iniziata con un post su Facebook, che ha attirato l'attenzione della vittima, portandola a cliccare su un link che la indirizzava a un sito di trading online. Qui, la donna ha inserito i suoi dati e ha iniziato a ricevere contatti da parte di finti investitori.
Questi truffatori, spacciandosi per esperti del settore, hanno convinto la donna ad investire su piattaforme di trading che promettevano guadagni facili, anche sulla Serie A di calcio. Inizialmente, la donna ha effettuato bonifici di piccole somme, 250 euro, ma poi è stata spinta a versare importi sempre più alti fino a raggiungere i 15 mila euro.
Solo grazie all'intervento di un amico, che ha consigliato alla donna di rivolgersi alla polizia, le forze dell'ordine sono riuscite a scoprire la truffa. L’indagine condotta dalla polizia di Senigallia ha permesso di individuare i cinque responsabili, finti broker che operavano da Rovigo, Torino, Verona, Roma e Bari.
Ora, i cinque uomini sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per truffa. Le forze dell'ordine invitano tutti a prestare attenzione a simili raggiri, che sfruttano la buona fede delle persone per sottrarre loro ingenti somme di denaro.
Due furti in pochi giorni ai danni di esercizi commerciali e un divieto di ritorno in città violato: sono questi i reati contestati a un 19enne di origine marocchina, residente a Fermo, denunciato dai carabinieri di Civitanova Marche per furto aggravato e violazione del foglio di via obbligatorio.
Le indagini, condotte grazie all'analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno permesso di identificare il giovane come uno degli autori dei colpi, commessi insieme ad altri soggetti ancora non individuati.
Il primo episodio risale alla notte del 17 gennaio, quando una banda di ladri ha forzato la porta d’ingresso di un bar di Civitanova Marche, riuscendo a sottrarre 500 euro in contanti dalla cassa e 80 confezioni di tabacchi. L’intervento tempestivo di una pattuglia dei carabinieri ha però costretto i malviventi alla fuga, abbandonando per strada la refurtiva, successivamente recuperata e restituita al proprietario.
La notte del 19 gennaio, il gruppo è entrato in azione di nuovo, questa volta prendendo di mira uno stabilimento balneare, chiuso per la stagione invernale. Dopo aver infranto una porta finestra, i ladri hanno rubato oggetti di scarso valore, causando però ingenti danni alla struttura.
Oltre ai furti, il 19enne è stato denunciato anche per violazione del foglio di via obbligatorio. A novembre 2023, infatti, gli era stato imposto il divieto di ritorno a Civitanova Marche per tre anni, misura che non ha rispettato. Le indagini proseguono per identificare i complici dell’indagato e fare piena luce sui fatti.
Un semplice malessere diffuso si sarebbe potuto trasformare in una tragedia se non fosse stato per la prontezza e la professionalità di un farmacista. Nella giornata di ieri, presso la farmacia Giorgetti di Monte Urano, una donna si è recata per chiedere un controllo della pressione dopo aver avvertito un malessere. Il farmacista, notando battiti cardiaci insolitamente bassi, ha suggerito alla paziente di sottoporsi immediatamente a un elettrocardiogramma in telemedicina.
Il referto, elaborato in tempo reale dalla centrale di refertazione, ha evidenziato valori anomali che hanno reso necessario l’intervento immediato del 118. I sanitari, giunti tempestivamente, hanno trasportato la donna al pronto soccorso dell’ospedale di Fermo, dove è stata presa in cura per un evento cardiaco acuto. Grazie alla rapidità dell’intervento, la paziente è stata assistita prima che la situazione potesse aggravarsi.
L’episodio è stato riportato dal presidente di Federfarma Marche, Marco Meconi, che ha sottolineato il ruolo fondamentale svolto dalla farmacia ad Ansa: "La professionalità del collega ha contribuito a salvare la vita della paziente. Questo dimostra ancora una volta quanto le farmacie siano un presidio sanitario indispensabile sul territorio".
Federfarma Marche ha ribadito "l'importanza della capillarità delle farmacie e dei nuovi servizi di telemedicina, che permettono di fornire un supporto fondamentale alla sanità pubblica e alla popolazione". L’episodio di Monte Urano rappresenta un’ulteriore conferma del valore di questi strumenti innovativi, che consentono di effettuare diagnosi precoci e salvare vite umane grazie a un intervento tempestivo e competente.
I militari della stazione Carabinieri di Civitanova Marche hanno denunciato un giovane pregiudicato di 20 anni, originario della Tunisia e residente a Bologna, per furto aggravato ai danni di un cittadino del posto. Il fatto si è verificato nella notte tra il 26 e il 27 gennaio scorso, quando il malvivente, approfittando del balcone del primo piano di una palazzina, ha rubato un giubbotto di un noto brand che un 35enne residente in zona aveva messo ad asciugare su uno stendino.
Il proprietario dell'indumento ha sporto denuncia ai carabinieri, raccontando l'accaduto. Gli immediati accertamenti condotti dai militari, che hanno incluso la visione dei filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza cittadini, hanno portato all’identificazione del responsabile. Le immagini hanno mostrato chiaramente il momento del furto, consentendo di individuare il giovane ladro.
In seguito alle indagini, il 20enne è stato denunciato all'autorità giudiziaria per furto aggravato. Inoltre, è stato sottoposto alla misura di prevenzione del "foglio di via obbligatorio" per un periodo di 3 anni, con l'obbligo di allontanarsi dal territorio civitanovese.
La comunità di Tolentino è in lutto per la scomparsa di Giampietro Morbidoni, una persona di grande gentilezza e garbo, che ha lasciato un segno indelebile nella vita cittadina. Morbidoni, 71 anni, era molto conosciuto e stimato da tutti per il suo carattere affabile e la sua dedizione al lavoro.
Nel 2002, insieme alla sua famiglia, aveva rilevato lo storico bar pasticceria Compagnucci in piazza dell'Unità, un luogo che è diventato un punto di riferimento per generazioni di tolentinati. La sua gestione ha permesso al locale di rimanere nel cuore della città, apprezzato non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per l'atmosfera accogliente che Giampietro e lo staff erano riusciti a creare.
Giampietro Morbidoni lascia la moglie Meri, i figli Jerry e Samuele, le nuore Sonia e Michaela, i nipoti Nicholas, Thiago ed Emma Sofia, oltre al fratello e alla sorella. Un amato marito, padre e nonno che ha dedicato la sua vita alla famiglia e alla comunità.
I funerali di Giampietro Morbidoni si terranno giovedì 30 gennaio alle 15.30 nella Chiesa della Santa Famiglia a Tolentino. La camera ardente è stata allestita presso la Casa del Commiato Salvatori in via Corridoni, a Tolentino, dove amici e parenti possono dare un ultimo saluto al compianto cittadino.
Nell’ambito di un’intensificata attività di controllo economico del territorio, finalizzata alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti, la guardia di finanza ha svolto una serie di interventi a tutela dei consumatori e a contrasto della contraffazione. I militari del Gruppo di Macerata e della Compagnia di Civitanova Marche hanno ispezionato diversi esercizi commerciali della provincia, con particolare attenzione al commercio di prodotti contraffatti e non sicuri per la salute pubblica.
Durante i controlli, sono stati sequestrati circa 60 articoli di abbigliamento contraffatti, tra cui magliette da calcio con marchi registrati di noti club italiani e stranieri, e oltre 25.000 prodotti di vario genere, tra cui bigiotteria, accessori per capelli, orologi, articoli di Carnevale e altri oggetti privi delle informazioni obbligatorie previste dal Codice del Consumo. L'assenza di indicazioni fondamentali per la sicurezza, come la denominazione del prodotto, il produttore, le sostanze pericolose e le istruzioni per l'uso, rappresenta un serio rischio per la salute dei consumatori, specialmente per i più giovani.
I responsabili degli esercizi commerciali e dell’ambulante, denunciato a piede libero, sono stati segnalati alle autorità competenti per le necessarie azioni amministrative e legali.
I militari della Stazione carabinieri di Monte San Giusto, a conclusione di una complessa attività di indagine, hanno denunciato all'autorità giudiziaria un 26 enne, nato in Ucraina, ma residente a Battipaglia (provincia di Salerno), disoccupato, per il reato di truffa ai danni di un anziano.
Le indagini sono state avviate nel mese di ottobre 2024, quando l’uomo 76enne, residente a Monte San Giusto, ha sporto querela presso quella Stazione carabinieri. La vittima ha dichiarato ai militari di aver ricevuto sulla propria utenza cellulare un messaggio, attraverso il quale, l’interlocutore spacciandosi per il figlio, lo ha indotto ad effettuare due bonifici per la somma complessiva di 1.937,00 euro su due distinti conti correnti. L’attività di indagine bancaria mirata ai flussi finanziari scaturiti dai bonifici e dall’esito di quelle telematiche condotte ha permesso di identificare il 26enne quale responsabile della truffa.
Un grave incidente si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi lungo la superstrada Valdichienti, nel tratto che attraversa il comune di Serravalle, in direzione Foligno. La zona era stata recentemente colpita da una violenta grandinata, verosimilmente graupel (neve granulosa), che potrebbe essere una delle cause scatenanti del sinistro.
Poco dopo le 18:00, un tamponamento a catena ha coinvolto otto veicoli, causando diversi feriti. Tra le persone coinvolte, figurano anche due bambini, che sono stati trasferiti in eliambulanza all'ospedale Salesi di Ancona. Il sinistro ha provocato l'incastro di alcune delle auto coinvolte, rendendo necessari gli interventi tempestivi dei soccorsi.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Camerino, che hanno lavorato intensamente per liberare gli occupanti rimasti intrappolati nelle lamiere, e il personale del 118, che ha prestato assistenza medica sul luogo dell'incidente. Altre nove persone sono rimaste ferite, di cui quattro sono state trasportate all'ospedale di Macerata, tre a Camerino e due a Foligno.
L’incidente ha causato notevoli disagi alla circolazione, con rallentamenti e code lungo la superstrada. Il tratto interessato è stato chiuso temporaneamente al traffico per permettere il completamento delle operazioni di soccorso e la messa in sicurezza della zona. La polizia stradale è intervenuta per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dell'incidente.
Un'ondata di forte vento ha colpito oggi la regione Marche con raffiche intense registrate soprattutto dalle 13 alle 15, come previsto dall'allerta meteo della Protezione civile. Ad ora, sono stati circa 90 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per far fronte ai danni causati dal vento. Le richieste di intervento sono state principalmente legate alla caduta di alberi sulla sede stradale, ma anche per infissi e insegne che si sono staccati o sono diventati pericolanti.
La situazione è stata particolarmente critica in alcune province, dove si sono registrati numerosi disagi per i cittadini e le autorità locali: Pesaro Urbino 20 interventi, Ancona 40 interventi, Macerata 20 interventi, Fermo 6 interventi, Ascoli Piceno 6 interventi.
Uno degli episodi più rilevanti nel Maceratese è stato il crollo di un ramo sulla superstrada a Caccamo di Serrapetrona, che ha causato disagi al traffico. Ma anche altre località sono state interessate da interventi urgenti, come Macerata (dove sono stati gestiti rami caduti in via Bramante e viale Leopardi) e Civitanova Alta, dove un albero è stato abbattuto dal vento.
I vigili del fuoco, impegnati in tutta la regione, hanno lavorato senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini, rimuovendo rapidamente i pericoli e intervenendo in situazioni critiche. Nonostante il gran numero di interventi, non si registrano feriti.
(Nelle foto l'intervento effettuato in corso Mazzini ad Osimo per rimozione parti pericolanti)
Prosegue senza sosta l’attività della polizia di Stato nel contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti a Macerata. Nel pomeriggio di sabato 25 gennaio, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un cittadino gambiano di 24 anni, residente in città, regolare sul territorio nazionale ma disoccupato e con precedenti penali legati al traffico di droga. L’uomo è stato colto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio.
L’operazione è scattata nell’ambito di un servizio antidroga mirato a contrastare l’attività di spaccio nel centro storico di Macerata. Gli agenti, dopo un’attenta attività di monitoraggio e indagine, hanno identificato il giovane come uno dei pusher attivi nella zona. Sabato pomeriggio, i poliziotti in borghese lo hanno intercettato e seguito fino alla sua abitazione, dove è stata effettuata una perquisizione.
Nella camera da letto dell’uomo sono stati rinvenuti e sequestrati un panetto di hashish del peso di circa 90 grammi, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Sono stati inoltre trovati oggetti riconducibili all’attività di spaccio, tra cui un telefono cellulare, strumento ritenuto essenziale per i contatti con i clienti.
Al termine degli accertamenti, il 24enne è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. Questa mattina si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Macerata. Il GIP ha confermato la misura degli arresti domiciliari, imponendo anche l’applicazione del braccialetto elettronico.
Questa notte, il luogotenente dei carabinieri in congedo Pasquale Canelli è venuto a mancare all’età di 72 anni, dopo una breve e improvvisa malattia. Originario di Frasso Telesino, in provincia di Benevento, Canelli ha dedicato oltre 44 anni della sua vita al servizio dell'Arma.
Entrato a far parte dell'Arma nel 1970, Pasquale Canelli ha iniziato il suo percorso frequentando la Scuola Allievi Sottufficiali di Velletri e Firenze. Nel corso della sua carriera ha prestato servizio in diverse sedi, tra cui la stazione Carabinieri di Orani (NU) e la Scuola Allievi Sottufficiali di Velletri (RM). Nel 1977 è stato trasferito a Macerata, dove ha operato presso il Nucleo Radiomobile della Compagnia e la Stazione Carabinieri, per poi essere assegnato nel 1989 al Nucleo Informativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Macerata. Dal 1994 fino al suo collocamento in congedo nel 2014, Canelli ha ricoperto l'incarico di comandante di questo reparto, dimostrandosi un punto di riferimento per i suoi colleghi, grazie alla sua professionalità, dedizione e impegno.
"La sua carriera è stata caratterizzata da una grande umanità, altruismo e rispetto per le persone, qualità che ne hanno contraddistinto il modus operandi e che lo hanno reso un leader apprezzato da tutti", si legge in una nota dell'Arma dei carabinieri.. Per il suo servizio esemplare, nel 2002, il presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere all'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un riconoscimento che testimonia l'alto valore del suo impegno al servizio della collettività.
"La sua morte rappresenta una grande perdita per i carabinieri del Comando provinciale di Macerata, che lo ricordano con affetto e gratitudine. I colleghi si stringono attorno alla famiglia di Pasquale Canelli, alla moglie Rosa e ai figli Ernesto, Amalia e Stella, ai quali vanno le più sentite condoglianze in questo momento di dolore".
I carabinieri della stazione di Recanati hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un cittadino pakistano di 43 anni, senza fissa dimora e gravato da precedenti di polizia. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era ricercato dalla Corte di Appello di Perugia per scontare una pena di 11 anni e 2 mesi di reclusione per il reato di spaccio di stupefacenti, commesso a Porto Recanati nel 2014.
Il 43enne, già destinatario di precedenti provvedimenti restrittivi, era irreperibile dal mese di ottobre scorso, quando aveva fatto perdere le sue tracce. Grazie a un’attività investigativa accurata, i carabinieri sono riusciti a localizzarlo presso l'abitazione di un parente a Recanati, dove è stato arrestato senza resistenza.
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Fermo, come disposto dall'autorità giudiziaria competente. La pena da scontare deriva da una condanna definitiva per un grave episodio di spaccio di droga avvenuto quasi un decennio fa, che aveva già portato a precedenti restrizioni della libertà personale.
Un diciassettenne è stato fermato dalla Polizia Locale di Macerata al terminal degli autobus di piazza Pizzarello, dopo che gli agenti hanno notato comportamenti sospetti. Durante il controllo, il ragazzo è stato trovato in possesso di 10 grammi di hashish, assemblati in un unico pezzo. L’episodio si inserisce nell’ambito del progetto “Scuole Sicure”, un’iniziativa promossa dall’assessorato alla Sicurezza e dalla Prefettura di Macerata, finanziata dal Ministero dell’Interno, con l’obiettivo di contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani.
Il giovane, uno studente minorenne, è stato avvicinato dagli agenti dopo che è stato notato in un’ora in cui avrebbe dovuto essere a scuola. Il ragazzo, invece, si trovava al terminal degli autobus, in procinto di salire su un mezzo extraurbano. Durante il controllo, gli agenti hanno rinvenuto la sostanza stupefacente, procedendo immediatamente al sequestro e alla segnalazione del ragazzo alla Prefettura di Macerata come assuntore di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’articolo 75 del Testo Unico 309/1990.
L’episodio ha riportato l’attenzione sul progetto “Scuole Sicure”, che da tempo opera nel territorio maceratese per prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di droga tra i giovani. L’iniziativa non si limita a operazioni di controllo, ma mira a creare un dialogo costruttivo tra studenti, famiglie, scuole e istituzioni, promuovendo una cultura della legalità e della consapevolezza sui rischi legati all’uso di sostanze stupefacenti.
Paolo Renna, assessore alla Sicurezza del Comune di Macerata, ha commentato l’accaduto sottolineando l’importanza del progetto: “Ancora una volta il progetto ‘Scuole Sicure’ ha dimostrato la sua validità sotto il profilo della prevenzione e del contrasto. L’obiettivo, oltre a quello della lotta allo spaccio di droga, è far comprendere ai giovani che le istituzioni ci sono e operano per il loro bene. È nostro compito come Amministrazione comunale lavorare a stretto contatto con scuole, educatori, famiglie e comunità perché solo insieme possiamo costruire un ambiente più sicuro e sano.”
Renna ha inoltre ringraziato la Polizia Locale per il loro impegno e la dedizione nel mantenere la sicurezza della comunità, evidenziando come il lavoro degli agenti sia fondamentale per garantire un ambiente scolastico e cittadino libero da sostanze nocive.
Il progetto “Scuole Sicure” non si limita a interventi repressivi, ma punta anche a sensibilizzare i giovani e le loro famiglie sui pericoli legati all’uso di droghe. Attraverso incontri, campagne informative e collaborazioni con le scuole, l’iniziativa cerca di creare una rete di supporto che coinvolga tutti gli attori sociali, dalle istituzioni alle famiglie, passando per gli educatori e gli stessi studenti. L’obiettivo è chiaro: costruire un futuro in cui i giovani possano crescere in un ambiente sano e sicuro, lontano dalle tentazioni e dai rischi delle sostanze stupefacenti.
Intanto, il ragazzo è stato segnalato alla Prefettura e dovrà affrontare le conseguenze legali del suo gesto, mentre la comunità si interroga su come sostenere al meglio i giovani nel loro percorso di crescita, lontano dalle insidie della droga.
Nella notte di domenica scorsa, un gruppo di quattro individui, con il volto coperto da passamontagna, ha fatto irruzione nel punto vendita MediaWorld situato all’interno del centro commerciale Corridomnia, a Corridonia, in via Enrico Mattei.
I malviventi, armati presumibilmente di un piede di porco o di un altro strumento adatto allo scasso, hanno frantumato una delle vetrate del negozio per guadagnare l’accesso. Una volta dentro, hanno fatto razzia di smartphone di ultima generazione e di altri dispositivi tecnologici esposti in vetrina, per poi darsi alla fuga con un bottino stimato in diverse migliaia di euro.
L’episodio è avvenuto tra le 22 e le 23 di domenica sera, quando l’allarme del negozio ha segnalato l’intrusione. Nonostante la rapidità dell’intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Macerata, i ladri sono riusciti a dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, sfruttando un’auto per allontanarsi velocemente.
Il negozio, inaugurato solo lo scorso novembre, è stato preso di mira in un’azione rapida e ben organizzata, durata pochi minuti. I carabinieri, giunti sul posto, hanno immediatamente avviato le indagini, visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza interne al MediaWorld, forniti dai responsabili del punto vendita.
Inoltre, stanno analizzando le riprese delle telecamere posizionate nelle aree circostanti, nella speranza di identificare i responsabili o di ricostruire i loro movimenti prima e dopo il furto.
Il valore esatto del bottino non è ancora stato determinato con precisione, ma si stima che siano stati sottratti numerosi smartphone di alta gamma, ciascuno del valore di centinaia di euro. Le indagini proseguono per individuare i colpevoli e ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Uu uomo ultraottantenne, intento in attività di pesca, è stato salvato oggi pomeriggio, a Marina Palmense, dopo essere sprofondato nella sabbia a circa 20 metri dalla riva. L’incidente è avvenuto intorno alle 14:30, quando l’anziano, rimasto intrappolato, ha richiesto l’intervento urgente dei vigili del fuoco di Fermo.
La squadra di soccorso, dotata di attrezzature specifiche per il salvataggio acquatico, è intervenuta rapidamente per estrarlo e riportarlo in sicurezza sulla spiaggia. Una volta liberato, l’uomo è stato affidato alle cure del personale del 118, presente sul posto per valutare le sue condizioni.
All’operazione ha partecipato anche la Guardia Costiera, che ha supportato le attività di soccorso e garantito la sicurezza dell’area. Fortunatamente, l’anziano non ha riportato conseguenze gravi.
Una ape car esce di strada e si ribalta su un fianco. L'incidente si è verificato nella tarda mattinata di oggi, poco dopo le 13:00, in via Degli Aroli, a Monsano. L’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Jesi è stato determinante per soccorrere il conducente, rimasto intrappolato nel mezzo.
Secondo quanto riferito, la squadra dei pompieri, giunta sul posto tempestivamente, ha utilizzato attrezzature specifiche per liberare l’uomo dal veicolo danneggiato. Una volta estratto, l'uomo è stato affidato alle cure del personale del 118, presente sul luogo dell’incidente.
Il paziente è stato successivamente trasportato all'ospedale regionale di Torrette per ulteriori accertamenti. Le cause dell’incidente non sono ancora chiare e saranno oggetto di indagini da parte delle autorità competenti.
Momenti di paura questa mattina in via Leonardo da Vinci, a Chiaravalle, per un principio d’incendio che ha coinvolto un trattore stradale con semirimorchio carico di GPL. L'allarme è scattato intorno alle 11:30, quando l'autista del mezzo si è accorto del surriscaldamento del veicolo e del rischio di propagazione delle fiamme.
Dimostrando grande prontezza, l’uomo ha scollegato il trattore dal semirimorchio, con l’aiuto di alcuni operai di un’officina vicina. Utilizzando diversi estintori, sono riusciti a contenere le fiamme in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
Sul posto è intervenuta rapidamente la squadra dei vigili del fuoco di Jesi. Dopo una prima valutazione della situazione, gli operatori hanno utilizzato una termocamera per monitorare le temperature del mezzo e dell’area circostante, verificando che il calore non avesse innescato ulteriori rischi. Successivamente, il mezzo e la zona circostante sono stati raffreddati e messi in sicurezza.
Grazie alla tempestività e alla sinergia tra l’autista, i lavoratori e i vigili del fuoco, sono state evitate conseguenze maggiormente spiacevoli, considerando la pericolosità del carico di Gpl. Nessuna persona è rimasta ferita nell’incidente. Le operazioni si sono concluse senza ulteriori complicazioni.
Un incendio ha distrutto un escavatore nella notte a Filottrano. L'incidente è avvenuto poco dopo mezzanotte in via Troscione, quando, per cause ancora in fase di accertamento, le fiamme hanno avvolto il mezzo, causando danni ingenti.
I vigili del fuoco di Osimo sono intervenuti tempestivamente con due autobotti per spegnere l'incendio e mettere in sicurezza l'area circostante. Fortunatamente, l'intervento rapido dei soccorritori ha evitato danni più gravi, ma l’escavatore ha subito danni significativi.
Le cause dell’incendio sono ancora in fase di indagine da parte delle autorità competenti, che stanno cercando di ricostruire l’accaduto. Non si segnalano feriti.