Erannis ankeraria, Rosalia alpina e Osmoderma eremita sono tre specie di insetti di interesse comunitario il cui monitoraggio, all’interno del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è iniziato lo scorso mese di marzo. Il progetto, della durata totale di due anni, è stato attivato grazie ai fondi della "Direttiva Biodiversità del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare" e si inserisce nel novero delle attività di ricerca applicata del Parco. Tra i risultati attesi c'è l'accertamento della definitiva scomparsa dall’area dei Sibillini dell'Erannis ankeraria, avvenuta con tutta probabilità a causa di attività di taglio boschivo eseguite in passato con eccessiva intensità e poco rispettose della biodiversità forestale. Per le altre due specie, Rosalia alpina ed Eremita odorosa, due coleotteri saproxilici, si tratta invece della prima indagine sistematica condotta direttamente dal Parco, che fa seguito ad un monitoraggio eseguito nel 2014 su alcune aree sperimentali.
Le foreste sono ecosistemi molto complessi, habitat della cosiddetta fauna saproxilica alla quale le tre specie di insetti, oggetto dello studio promosso dal Parco, appartengono. La fauna saproxilica, che vive grazie al legno morto o marcescente, è parte attiva del suo processo di decomposizione, restituendone così i componenti all’ambiente e rendendoli disponibili per la crescita di una nuova generazione di alberi. La presenza di tali specie assicura la corretta funzionalità dell’ecosistema forestale e fornisce informazioni di rilevante interesse per la tutela della biodiversità. In particolare, la Rosalia alpina riveste il ruolo di indicatore per i boschi cosiddetti vetusti, ossia boschi in cui non si eseguono più interventi di taglio da molte decine di anni, ed in cui sono presenti alberi monumentali, ricchi di cavità, in parte deperienti e a volte "morti in piedi". Tali alberi sono definiti proprio “alberi habitat”, poiché rappresentano nicchie ecologiche per specie di insetti, uccelli e pipistrelli. Acquisire tali dati sarà fondamentale per avere indicazioni circa la gestione dei boschi, per un corretto aggiornamento dei formulari dei Siti Natura 2000 e per il monitoraggio delle specie di interesse comunitario previsto dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE).
A tal proposito, lo scorso 30 giugno è stato organizzato, presso la sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un incontro formativo dedicato al Reparto Carabinieri Parco e tenuto da professionisti incaricati per l’attuazione del progetto. Con loro anche il dottor Giovanni Carotti, referente tecnico-scientifico del Parco, che collabora anche al progetto comunitario "Life eremita", dedicato specificatamente agli insetti saproxilici tutelati dalla Direttiva habitat. "Grande è il ruolo ecologico di queste specie - sottolinea il direttore Carlo Bifulco - e per questo, oltre al coinvolgimento degli operatori, abbiamo optato per aprire la ricerca anche all'utenza. Quello che oggi ci preme comunicare agli appassionati della natura e ai visitatori del Parco è un'attenzione maggiore per tutte le forme di vita che popolano i Monti Sibillini. Se di solito questa attenzione è sinonimo di rispetto, oggi vogliamo si trasformi anche in scoperta. In particolare, occhio agli avvistamenti di Rosalia alpina, un insetto inconfondibile per la colorazione azzurra e nera del corpo, delle zampe ed antenne. La specie si può trovare principalmente in faggeta, su tronchi di vecchie piante con presenza di legno morto, grossi rami spezzati a terra e cataste di legna, preferibilmente ben esposti al sole. Ogni avvistamento potrà essere comunicato all'indirizzo e-mail salvi@sibillini.net specificando la data e il sito esatto di ritrovamento ed allegando la relativa foto".
Giornata particolarmente difficoltosa per gli escursionisti sui Monti Sibillini, a cause delle condizioni meteo sfavorevoli e della scarsa visibilità. Subito dopo aver completato il recupero di una donna di 65 anni scivolata in un dirupo sotto Pizzo Tre Vescovi (leggi qui), gli uomini del soccorso alpino di Macerata sono stati chiamati per un ulteriore intervento di recupero.
Sono tre le persone bloccate sulla ferrata di Pizzo Berro, montagna posta al confine tra i comuni di Montefortino, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Si tratta di due ragazzi e di una ragazza, provenienti da Perugia. I soccorritori si stanno già dirigendo sul sentiero per dare il loro aiuto al gruppo, partendo dal Fargno.
Al recupero partecipano anche i vigili del fuoco (con una squadra dal distaccamento di Camerino, una squadra dal distaccamento di Visso e personale specialista SAF dalla sede centrale con due fuoristrada) e i Carabinieri Forestali di Fiastra.
Aggiornamento ore 21:15
Le operazioni di ricerca si sono concluse dopo circa due ore: i tre escursionisti sono stati raggiunti su un sentiero a Pizzo Tre Vescovi. Si trovano in buone condizioni di salute, per loro soltanto molta paura. Si erano bloccati per via della nebbia presente sul sentiero.
Gianni Marronaro, l'onorevole Maurizio Eufemi, Guido Rossi ed Enrico Tamburi sono stati ricevuti a Roma dal Commissario Straordinario al Sisma centro Italia Giovanni Legnini. Lo rende noto un comunicato.
''In un lungo e cordiale colloquio - scrivono i cittadini di Ussita - abbiamo rappresentato i gravi problemi che interessano in modo peculiare il comune di Ussita al fine di accelerare la ricostruzione. La nostra più grande preoccupazione è quella di far rivivere la comunità Ussitana''. ''Abbiamo apprezzato la disponibilità, la preparazione, la determinazione del Commissario Straordinario - continua la nota - che sta dando un forte impulso per risolvere i problemi dei terremotati sia con una accelerazione e semplificazione delle procedure di propria competenza sia con l’indicazione al Governo di strumenti normativi idonei a migliorare il quadro legislativo''.
L’ Avv. Legnini sarà presto a Ussita, annunciano infine Marronaro, Rossi, Eufemi e Tamburi, per incontrare la comunità e toccare con mano la situazione ''che richiede un impegno supplementare per superare le difficoltà di un comune dell’area focale pesantemente colpito nelle sue attività economiche turistiche e sportive''.
Giornata importante per il territorio montano e per il sistema turistico dell’alto maceratese grazie alla sinergia e collaborazione tra Contram s.p.a., Regione Marche, Unione Montana Marca di Camerino, Parco dei Sibillini, Comune di Ussita e di tante associazioni sportive dell’entroterra.
Oggi, domenica 21 giugno c’è stato il via ufficiale all’iniziativa “Sibillini bus&bike 2020”, alla presenza del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e del Presidente Contram s.p.a. Stefano Belardinelli.
L’iniziativa “Sibillini bus&bike” è un servizio di collegamento e risalita in bus per bikers, hikers e amanti della montagna in genere. Nasce nel 2019 grazie a una intuizione di Contram s.p.a. e delle associazioni Biocycles Sibillini e Good Mornig Sibillini, rappresentate da Stefano Marchegiani.
Si può partire da Civitanova Marche in bus, caricare la bicicletta e scendere direttamente in montagna a Visso/Ussita/Frontignano, pronti per pedalare. Per i più sportivi c’è la possibilità di salire ancora di quota con un ulteriore collegamento in bus da Frontignano fino al “Belvedere” o al “Cristo delle Nevi”. Andata e ritorno in giornata ogni sabato e domenica di giugno, luglio e agosto e il primo weekend di settembre.
L’iniziativa “Sibillini bus&bike” gestita e svolta da Contram s.p.a. è possibile grazie a una efficiente integrazione tra i servizi già previsti dal programma estivo per i Comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, i servizi di potenziamento sisma tra la costa e le aree interne e uno specifico intervento della Regione Marche a favore del Comune di Ussita per il potenziamento del trasporto pubblico locale in sostituzione delle seggiovie.
Nella mattinata di oggi è scattato l'allarme per la scomparsa di due fratellini di 4 e 8 anni nella zona di San Merlano, nel territorio comunale di Ussita. Per ritrovarli sono stati allertati i carabinieri ed è stato immediatamente attivato il Soccorso Alpino della stazione di Macerata.
I due bambini sono stati ritrovati nel giro di poco più di un'ora proprio dai carabinieri della stazione di Ussita, nei boschi che si trovano nei pressi della loro abitazione: entrambi stanno bene.
I fratellini si erano allontanati da soli da casa, mettendo in allarme i loro genitori, residenti a Ussita. Lo spavento si è protratto per circa un'ora: tanto è passato dal lancio dell'sos (alle ore 12:45) al ritrovamento, avvenuto alle ore 13:51.
''Apprendiamo che il commissario straordinario al 'sisma Centro Italia' Giovanni Legnini, nella sua lodevole azione di verifica e di ascolto dei territori colpiti dal terremoto del,2016, visiterà, incontrando amministratori e popolazioni dei comuni dell’alto maceratesi dell’area focale: Visso, Castelsant'Angelo, Muccia, Pieve Torina, Fiastra, Valfornace. Non possiamo non apprezzare il metodo di lavoro che certamente consentirà di prendere coscienza dei problemi e dei ritardi accumulati. Riscontriamo l’assenza di Ussita tra i Comuni che saranno visitati; non ne conosciamo le ragioni, ma facciamo appello alla sensibilità istituzionale di Legnini chiedendogli di forzare un poco i vincoli del protocollo e venire anche ad Ussita''. Lo chiedono, in una nota, Gianni Marronaro, Giuglio Bischi e Guido Rossi, già consiglieri della lista di minoranza al comune di Ussita nella giunta Marini Marini.
Tornando al ''tour'' di Legnini nei paesi sopra descritti e all'assenza di Ussita tra questi, i tre consiglieri sottolineano, con l'occasione, la critica alla gestione commissariale del comune: ''Certamente la presenza del commissario prefettizio dott. Fraticelli non ha aiutato, nè aiuta la soluzione dei gravi problemi. Siamo certi che Legnini saprà trovare un momento specifico per affrontare la 'questione Ussita' che merita attenzione più di quanto possiamo aspettarci dal dott. Fraticelli. Ad un funzionario dello Stato - concludono Marronaro, Rossi e Bischi - è richiesta una più alta percezione del senso del dovere e di responsabilità di fronte alla tragedia che ha colpito anche il nostro comune così gravemente distrutto dal sisma''.
Dopo il grave disservizio igienico-sanitario avvenuto ad Ussita il 2 giugno scorso con la chiusura dei bagni pubblici di proprietà comunale presenti in Piazza Cavallari e a Frontignano, che ha visto proprietari di seconde case, turisti ed avventori che affollavano la località in situazioni difficili sotto il profilo sociale, gli ex consiglieri comunali, Gianni Marronaro, Guido Rossi e Giulio Bischi chiedono al Prefetto di Macerata e al Presidente della Regione, ''un immediato ed idoneo intervento per risolvere la grave situazione anche in vista dell'approssimarsi dell'imminente stagione estiva che, si spera, porterà nel nostro territorio turisti ed avventori per ridare un po' di sollievo economico e sociale ad Ussita''.
I tre rappresentanti dell'opposizione vogliono anche sapere "e lo chiediamo con un appello accorato alle autorita' sopra descritte", quali provvedimenti "ha assunto o intende assumere il Commissario Prefettizzio di Ussita, dott. Fraticelli stante il fatto che il 2 giugno scorso e' stata una giornata da dimenticare per quello che si e' verificato: la giornata della Festa della Repubblica, che e' la piu' alta ricorrenza laica del nostro Paese, ha lasciato nel ricordo di turisti, avventori e proprietari di seconde case, una non richiesta caccia al tesoro per trovare l'angolo piu' appartato cui espletare i normali bisogni e l'immagine dei lucchetti e nastri adesivi che adornavano gli ingressi dei bagni pubblici'".
"Nell' occasione della Festa della Repubblica ad Ussita,finalmente, si sono riversati turisti ed avventori che hanno trovato una sgradita sorpresa: i bagni pubblici erano tutti inutilizzabili e così si e' assistito ad una caccia al tesoro per trovare l'angolo più appartato per i propri bisogni di tutte queste persone, un po' come il Giardino dell' Eden con Adamo ed Eva''. È l'accusa, inchiave goliardica, della lista Ussita 2018 Insieme per la Ricostruzione nei riguardi dell'amministrazione comunale e del suo commissario prefettizio, Giuseppe Fraticelli, assegnato al comune di Ussita dopo le dimissioni del sindaco Vincenzo Marini Marini.
''Nelle ultime settimane - si legge nella nota di Gianni Marronaro, Giulio Bischi e Guido Rossi - la situazione dei guasti ha fatto funzionare, a singhiozzo questi bagni pubblici poi, il giorno 30 maggio, un 'solerte' impiegato del comune ha fatto chiudere definitivamente i bagni con una catena e un avviso su un pezzo di nastro isolante con la scritta 'bagni non utilizzabili'''. Il 30 maggio si sapeva benissimo del lungo ponte che avrebbe portato ''nella nostra sfortunata cittadina un po' di turisti e visitatori'' ma la ''solerzia' di questo impiegato e l'insipienza della gestione commissariale hanno fatto in modo di far diventare Ussita un bagno pubblico all' aperto con la caccia al posto piu' nascosto per i nostri poveri avventori''. ''È inammissibile che un servizio pubblico così fondamentale debba essere trascurato soprattutto perché la situazione è disastrosa e palese da molto tempo - sottolineano i consiglieri di minoranza nella giunta Marini - vogliamo ricordare che il 25 novembre 2018 presentammo una interrogazione dove si evidenziava come nell'area commerciale esiste un bagno chiuso non accessibile; che uno dei bagni a disposizione degli utenti non risulta accessibile a causa della chiusura dello stesso mediante applicazione di un nastro adesivo a chiusura della porta d'ingresso e perché - conclude lanota - il bagno limitrofo all' area commerciale risulta in pessime condizioni igienico-sanitarie''.
Negli ultimi anni si è registrata una crisi idrica importante che determina, con frequenza maggiore, l’abbassamento del livello delle acque del lago di Pilato. Le ragioni sono diverse, ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini si è subito attivato per un monitoraggio costante dello specchio d’acqua cercando di preservarne l’integrità. In quell’habitat infatti vive il Chirocefalo del Marchesoni, un piccolissimo crostaceo che ha scelto da tempo immemore il lago di Pilato come sua unica dimora. Per garantirne la sopravvivenza è fondamentale non avvicinarsi alle sponde dell’invaso e, qualora le acque risultassero assenti come successo più volte in estate, è vietato calpestarne la superficie, perché lì si annidano le uova del Chirocefalo, capaci di resistere a periodi di siccità ma non, ovviamente, ai comportamenti sbagliati di persone incaute.
Un ruolo nell’implementare le conseguenze nefaste dei cambiamenti climatici che sono alla base della crisi idrica è stato giocato anche dal terremoto del 2016. Secondo uno studio dell’ISPRA, ente pubblico di protezione e ricerca ambientale, l’analisi dei dati pre e post sisma ha permesso di verificare come sia aumentata la velocità di infiltrazione delle acque del lago nel sottosuolo per una probabile variazione di permeabilità dovuta appunto agli effetti del terremoto.
“Occorre cautela ed attenzione” sottolinea Carlo Bifulco, direttore del Parco. “Temevamo questo scenario, amplificato dal sisma del 2016. Dobbiamo tutelare la specificità del lago di Pilato non solo dal punto di vista paesaggistico quanto piuttosto da quello faunistico data la presenza nelle sue acque del Chirocefalo del Marchesoni. Raccomandiamo a chi decidesse di intraprendere un’escursione verso il lago di non avvicinarsi alle sue sponde e a quel che rimane dello specchio d’acqua rispettando un areale ampio poiché sotto quel pietrisco si nascondono le uova del piccolo crostaceo, in uno stadio di diapausa. Appena le condizioni ambientali miglioreranno, il percorso di sviluppo dell’animale riprenderà continuando ad assicurarne la millenaria presenza nel lago”.
In questi giorni avrebbe dovuto tenersi un sopralluogo nel sito, effettuato da tecnici del Parco, dell’ISPRA e dell’Università di Perugia. L’ISPRA si occupa degli aspetti idrogeologici, l’Università di Perugia di quelli legati all’habitat. “I sopralluoghi dell’ISPRA e dell’Università di Perugia sono solo rimandati, per ragioni logistiche, di qualche giorno” prosegue Bifulco “mentre l’altro ieri i nostri tecnici, insieme ad alcune guide del Parco e ai carabinieri forestali, sono saliti al lago per prenderne visione e documentare la situazione in cui si trova”.
Se il fattore sismico ha giocato un ruolo nell’abbassamento del livello delle acque, di certo il fattore climatico appare tuttavia preponderante: “le scarse precipitazioni piovose e nevose di questi ultimi anni - continua Bifulco – hanno impedito il formarsi dei depositi di neve che alimentano il lago. In una prospettiva più ampia, una modalità efficace per affrontare l’emergenza climatica è cercare di implementare una forestazione intensiva delle aree marginali ed abbandonate per aumentare la capacità di intercettazione e ritenzione delle risorse idriche nel terreno e di assorbimento dell’anidride carbonica. È risaputo che la presenza di foreste migliora il clima poiché attenua le massime temperature e l’aridità conseguente. Il Parco, in questo senso, può giocare un ruolo come esempio virtuoso, ma è chiaro che l’azione deve riguardare aree fuori Parco. È lì che si giocherà la battaglia”. Anche perché non è solo il lago di Pilato a soffrire di carenza idrica, ma diversi corsi d’acqua, sorgenti e l’intero ecosistema acquatico presente nel Parco e fuori, “per cui tornare ad un uso consapevole dell’acqua - conclude Bifulco - sarà non più una scelta bensì una necessità”.
Escursionista accusa un malore, mentre percorre con sua moglie un sentiero tra Visso e Ussita: si attiva la macchina dei soccorsi.
L'episodio è accaduto intorno alle 19 del pomeriggio odierno. È stato subito allertato il Soccorso Alpino della Stazione di Macerata.
Marito e moglie sono stati raggiunti dalla squadra di terra del Soccorso, che ha poi condotto l'uomo, un 42enne, verso l'ambulanza del 118. L'uomo è stato visitato dal personale sanitario ed è in buone condizioni.
Da un percorso partecipato con le comunità terremotate di Ussita e Frontignano prende vita una guida inedita per “non turisti”. Un percorso ideato da Sineglossa, Riverrun e Omphalos realizzato nell’ambito del progetto “Once App On A Time”, finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, iniziato a settembre 2018 e che ha abbracciato, non nascosto, i tragici fatti connessi al terremoto del 2016, dando voce alle storie passate e presenti, grazie all’apporto di giovani talenti, di un territorio duramente ferito, alla ricerca di futuri sensi comunitari da costruire collettivamente.
Concetto chiave per spiegare il percorso è “redazioni di comunità”, grazie alle quali gli abitanti del luogo si sono incontrati per confrontarsi sui propri elementi di unicità, diventando così protagonisti di una riflessione collettiva e facendo emergere racconti lontani, curiosi o anche conflittuali. Poi, grazie alle incursioni di vari “ospiti”, i contenuti individuati dalla comunità si sono trasformati in narrazioni letterarie, esercizi allo sguardo, illustrazioni visionarie e immagini del passato, per far vivere lo spirito più autentico di un territorio. Ed è così che personaggi come lo storico dell’Appennino Augusto Ciuffetti, gli scrittori Wu Ming 2 e Alessandro Chiappanuvoli, i fotografi Antonio Di Cecco e Mauro Pennacchietti, l’artista designer Giacomo Giovannetti hanno contribuito a trasformare i racconti della comunità ussitana in guida.
“Senza l’importante contributo dell’associazione C.A.S.A., il porto di montagna di Ussita, non avremmo mai potuto realizzare questo lungo e complesso processo. È grazie a C.A.S.A. che si è attuato il vero coinvolgimento degli abitanti in questo percorso, reso possibile, in primis, grazie a un lavoro complesso di ricostruzione dei rapporti di fiducia tra le persone, ma anche tra le persone e quei luoghi improvvisamente trasformati”, dice Federico Bomba, presidente di Sineglossa.
La guida di Ussita, a cui sarà connessa anche un’app multimediale, è in uscita entro il 2020, ed è parte della collana Nonturismo, ideata e curata da Riverrun e Sineglossa ed edita da Ediciclo, dedicata ai viaggiatori che al tour preconfezionato preferiscono l’incontro autentico con lo spirito di un luogo.
È una guida mobile come il territorio che racconta: dal movimento della terra scossa dal terremoto a una comunità in movimento, che guida il viaggiatore alla scoperta di se stessa attraverso una narrazione “sismica”, in cui testi e immagini parlano al contempo di vecchio, nuovo e immaginario.
All’interno sono proposti due percorsi, due itinerari, progettati con la supervisione della guida Gae Marta Zarelli, accompagnati da mappa e contenuti multimediali.
Il primo percorso, Vivere Qui, coinvolge il viaggiatore nella vita della comunità ussitana, guidandolo in un’esplorazione urbano/naturalistica dei luoghi che caratterizzano la nuova quotidianità degli abitanti.
Il secondo, Alta Montagna, è un’ascesa del Monte Bove, appartenente alla zona settentrionale della catena dei Sibillini, un’esperienza spirituale in cui la fantasia del viaggiatore è l’elemento imprescindibile per dare corpo alle suggestioni narrate.
Alcuni dei punti di interesse toccati dai percorsi si sovrappongono, lasciando al viaggiatore la possibilità di mischiare i contenuti e creare un proprio itinerario.
Autori della guida di Ussita:
I contenuti creati dalla redazione di comunità di Ussita sono interpretati dagli artisti: Wu Ming 2 (scrittore del collettivo Wu Ming, edito da Einaudi); Alessandro Chiappanuvoli (scrittore e autore di reportage pubblicati, tra gli altri, da Internazionale e Il Manifesto); Antonio di Cecco (fotografo, ha esposto, tra gli altri contesti, alla Triennale di Milano); Mauro Pennacchietti (fotografo e videomaker); Giacomo Giovannetti (artista visivo).
(Foto di archivio)
''Campagnano di Roma, mia terra natale, mio adorato paese, zona rossa per COVID-19. Campagnano. Casa mia. Forza Sindaco Fiorelli, e a tutta l'amministrazione comunale, forza ad Alessio, Amalia, Anna, Albino e tutti gli altri, e soprattutto forza Campagnano e Campagnanesi!". Inizia così la ''lettera aperta'' di Silvia Bonomi, nativa di Campagnano, ma da dieci anni allevatrice ad Ussita (leggi qui), al sindaco e ai cittadini di Campagnano di Roma, da ieri zona rossa perchè un focolaio del virus ha colpito una casa di riposo in paese. Da ''zona rossa del terremoto a zona rossa per il Covid - e' l'esempio che fa Silvia Bonomi - ma nulla cambia perche' siamo con l'emergenza nell'emergenza''.
Silvia ricorda il suo paese natale nei suoi tratti distintiva dal "famoso Arco 'della Porta', che svetta maestoso e accoglie un andirivieni di persone che passeggiano verso il lunghissimo e mirabile corso" alla "terra, fertile, grassa e generosa come solo la terra di Maremma sa essere".
Bonomi ricorda perfettamente la vicinanza e l'affetto del sindaco e dell'amministrazione di Campagnano, all'indomani del terremoto del 2016 che colpì le zone del maceratese quando lei, come tutti gli abitanti Ussita, persero tutto: ''Gli abbracci, gli unici abbracci veri e sentiti, dopo quello che avevamo appena vissuto, li ho ricevuti da loro. Campagnanese DOC, ecco cosa sono. Nell'animo e nello spirito. Da bravi Campagnanesi, poi, sappiamo che non si deve incolpare per la stesura della zona rossa il Sindaco, la giunta o l'amministrazione Comunale in generale, perché il principio di "zona rossa" viene deciso ai piani più alti, in Regione".
"Va riconosciuto, invece, l'operoso ed incessante lavoro dell'amministrazione comunale tutta (Sindaco compreso), volto fino ad oggi per evitare il contagio, che si è impegnata da subito in un extra pulizia e disinfezione del paese, nonché alla diffusione di informazioni mediante una ottima comunicazione ai cittadini, che - conclude Silvia Bonomi - è stata quotidianamente portata avanti con chiarezza e il massimo grado di trasparenza''.
"Dopo l'appello inviato con una pec alla Protezione Civile Regionale delle Marche, quest'ultima ha iniziato la distribuzione delle mascherine alla popolazione di Ussita" - Lo rende noto la lista ''Ussita 2018 Insieme per la Ricostruzione' - ''La distribuzione - fa sapere Gianni Marronaro, che insieme a Guido Rossi e Giulio Bischi erano all' opposizione con la giunta Marini- e' iniziata e ne siamo molto felici. Inviamo appositamente una 'pec' alla Protezine Civile perche' preoccupati in quanto Ussita era rimasta al 'palo' nella distribuzione dei dispositivi per l'emergenza Coronavirus.
Come consiglieri del gruppo Ussita 2018 Insieme per la Ricostruzione, ringraziamo a nome degli abitanti la Protezione Civile, il dott. Piccinini per la fattiva collaborazione e per essersi attivati a favore dei nostri concittadini. Quando l'Istituzione e' presente, la gente percepisce un segnale di sicurezza''.
"Ho sempre un dispiacere forte nel mio cuore da quel maledetto ottobre 2016, ma oggi compio 86 anni e li dedico alla mia amata e bellissima terra, alla mia Vallestretta di Ussita e oggi ancora di più con l'emergenza nell'emergenza per quei paesi cancellati dal terremoto. Ma noi ussitani siamo forti, sapremo far rinascere quei territori. Forza Ussita, forza Visso da Roma un forte abbraccio".
È il messaggio di Santino Nori fatto stamane festeggiando il suo ottantaseiesimo compleanno. Santino, a causa del sisma che glia ha reso inagibile l’abitazione, si è dovuto trasferire dai suoi familiari a Roma, ma il pensiero torna sempre alla sua terra.
Ad un’infinita emergenza, quella del terremoto, purtroppo se n’è aggiunta un’altra quella della pandemia del Covid-19. E per le terre martoriate dal terremoto del 2016 l’auspicata luce in fondo al tunnel sembra sempre più lontana.
"Abbiamo continuato a seguire le vicende di Ussita, ancor di più nel momento della diffusione a livello nazionale del Covid-19, viste le continue segnalazioni di allarme pervenuteci da alcuni abitanti". Così gli ex consiglieri del gruppo di minoranza del comune di Ussita - Giovanni Marronaro, Guido Rossi, Giulio Angelo Bischi - esordiscono nella lettera inviata al presidente della Regione Marche, al Prefetto di Macerata, al responsabile della Protezione Civile, al Commissario Prefettizio Giuseppe Fraticelli.
Gli ex consiglieri segnalano di aver avuto conferma delle "paure già segnalateci, relative alla situazione inerente il Covid – 19, che vede coinvolti alcuni residenti ussitani" a seguito dell'aggiornamento dello scorso 30 aprile in cui si segnalava la presenza di tre soggetti positivi al tampone (2 a Ussita) e 8 persone in isolamento domiciliare fiduciario (7 a Ussita).
"La popolazione di Ussita si chiede come mai il previsto C.O.C. (Centro Operativo Comunale) - scrivono gli ex consiglieri -, sia stato istituito solo in data 1 aprile con Ordinanza n. 4 , quando invece, doveva essere obbligatoriamente istituito alla data dei primi contagi, che risulterebbero essere avvenuti oltre 10 giorni orsono".
"Considerato il lasso temporale trascorso dai primi contagi, all’emanazione della citata ordinanza - proseguono Marronaro, Rossi e Bischi -, i residenti si chiedono, se sono state emesse anche le relative ordinanze sanitarie per l’isolamento contumaciale dei medesimi, con la relativa indagine sanitaria di individuazione di tutti coloro che li hanno frequentati, che, eventualmente, dovrebbero trovarsi in quarantena".
Facendosi portavoce dei residenti, gli ex consiglieri di Ussita chiedono si conosca:
- Quando verranno consegnati i presidi sanitari a tutti i residenti (idonee mascherine e guanti);
- Quando verrà predisposto il servizio di lavaggio e sanificazione delle vie ed aree pubbliche, in particolare le zone SAE dove si concentra la gran parte della popolazione;
- Quando verrà attivato idoneo servizio di recapito a domicilio di medicinali ed alimenti , in considerazione dell’alta percentuale di residenti over 70, al fine di incentivare l’isolamento sociale;
- Come intende affrontare e risolvere l’annoso problema della mancanza di un medico di base ad Ussita, servizio attualmente inesistente, che invece in questo momento di emergenze dovrebbe essere incrementato con una presenza giornaliera;
- Se intende attivare ad Ussita, ovvero convenzionarsi, per un servizio di ascolto ed assistenza psicologica per i cittadini;
- Se intende attivare un servizio di trasporto , anche con il pulmino-scuolabus del Comune di Ussita, per accompagnare con le dovute cautele sanitarie, coloro che hanno necessità di recarsi in farmacia e presso gli istituti di credito di Visso ;
- Quando riterrà di adottare il provvedimento riguardante la spesa solidale per le fasce più deboli, ai sensi dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 30.03.2020.
"Si spera che l’amministrazione abbia adottato tutti quegli accorgimenti e provvedimenti utili per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e tutto il resto che ne consegue. Purtroppo ad Ussita le ultime due amministrazioni hanno fallito , non riscontriamo informazioni dall’attuale amministrazione di come si intende fronteggiare tale stato di emergenza . La scorsa settimana siamo venuti a conoscenza che il medico di base non sarà più ad Ussita con grave disagio per la popolazione''.
Giovanni Marronaro, gia' capogruppo della lista “Ussita 2018 Insieme per la Ricostruzione “ all’opposizione nella precedente amministrazione comunale , cessata in data 15 agosto 2019 a seguito delle dimissioni di Vincenzo Marini , fa appello all'attuale Commissario Prefettizio del Comune di Ussita: ''per tutelare la salute della popolazione di Ussita , con particolare riguardo ai bambini ed agli anziani''.
Inoltre il repentino calo di temperature ha portato a condizioni metereologiche ''che non garantiscono le normali condizioni di transito per la presenza di neve. Negli altri paesi si riscontra una continua attività sociale per sopravvenire ai disagi quotidiani che da 20 giorni obbligano la popolazione a non uscire di casa .Restiamo fiduciosi - conclude Marronaro - in un immediato intervento delle istituzioni''.
Marche sotto la neve in tutto l'entroterra, dal Montefeltro in giù, passando per il Fabrianese, nel Fermano e le zone terremotate del Maceratese e del Piceno. La neve nella notte è caduta nella notte da Camerino a Castelsantangelo sul Nera, imbiancando anche Visso e Ussita . Pochi centimetri che hanno reso il paesaggio suggestivo anche se in un contesto deserto per l'emergenza coronavirus e con le macerie del terremoto del 2016 ancora sullo sfondo. Una vera e propria coltre nevosa ha coperto Arquata del Tronto e i suoi borghi. Fiocchi di neve che sono caduti nella notte anche a Macerata e in generale in tutto l'entroterra. Le temperature rilevate alle 5 di stamani dalle stazioni del Centro funzionale multirischi hanno registrato -10 gradi sul Monte Bove e -6 a Camerino. Sul fronte delle previsioni meteo per il pomeriggio di oggi, sull'Appennino, versante marchigiano, è attesa ancora neve a partire da 400-500 metri di quota. L'allerta meteo della Protezione Civile è stata prolungata fino alla mezzanotte di oggi.
(Nella foto Urbisaglia imbiancata nelle prime ore della mattinata odierna e Tolentino questa notte )
"I cittadini ma in particolare gli anziani che abitano a Ussita e Castelsantangelo e nelle frazioni intorno non hanno nessuno e si sentono abbandonati. Ora che non c'e' più' il medico di base, in attesa di una nuova assegnazione con tempi lunghi, sarà un grosso problema per chi vive in queste terre. Oltre alle macerie , l'assenza di giornali ora anche senza medico. Siamo alla violazione dei diritti umani". Così Maria Teresa Nori, segretario di Federcontribuenti Marche dopo che la dottoressa che riceveva a Ussita e Castelsantangelo si e' trasferita ad Urbisaglia.
"Da non credere. In due centri duramente colpiti dal sisma, con popolazione prevalentemente anziana e con una grave epidemia in atto che ha colpito anche le Marche - rileva la rappresentante dei consumatori - ora non hanno neanche un medico. La regione doveva muoversi già per tempo come anche il comune di Ussita e non lo hanno fatto. Questa è la vicinanza di chi amministra questi territori? Senza parole". Nori ricorda infine che rischia anche la chiusura del punto farmaceutico in quanto "la dottoressa visitava lì i cittadini di Ussita". "Faccio appello alle istituzioni nazionali- conclude Maria Teresa Nori - alla Federazione dei medici di medicina generale di stare vicino e aiutare le popolazioni di questi due centri che ogni giorno, da ben quattro anni, affrontano situazioni e momenti di estrema difficoltà".
Il Fotografo Naturalista, Biologo e Guida AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) Simone Gatto, ha fotografato nella giornata di ieri la neve fresca delle piste da scii di Frontignano di Ussita e i candidi camosci del Bove di Ussita nel cuore dei Sibillini.
(Foto di Simone Gatto)
Altri comuni dell’entroterra maceratese rischiano di rimanere senza quotidiani.
“I giornali continuano a non arrivare a Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera e "presto, come ipotizzato dalla società distributrice, il servizio di fornitura potrebbe essere sospeso in tanti altri punti vendita di Comuni dell'entroterra maceratese, quali Belforte del Chienti, Caldarola, Fiastra, Muccia, Pieve Torina, Serrapetrona, Serravalle di Chienti e Valfornace".
A comunicarlo è il commissario straordinario di Ussita Giuseppe Fraticelli, dopo aver avuto contatti con la 'Adriatica Press', l'agenzia che si occupa della distribuzione di quotidiani e riviste sul territorio marchigiano e abruzzese. Fraticelli spiega di aver interloquito con i responsabili della società nel tentativo di risolvere il problema che, a Ussita e negli altri due borghi limitrofi, perdura da subito dopo gli eventi sismici del 2016.
Ma l'agenzia ha spiegato che, a causa della crisi del mercato editoriale, sta subendo, per offrire il servizio, delle perdite gravose che "non può più affrontare".