È partito il cantiere del santuario del Santissimo Crocifisso, a Treia, per il quale è previsto un intervento, già finanziato, dell’importo di quasi 7 milioni di euro.
L’edificio, dichiarato d’interesse culturale, è rimasto gravemente danneggiato e reso inagibile dal terremoto del 2016. Oltre ad avere una grande rilevanza da un punto di vista storico, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la comunità treiese e il territorio.
L’intero complesso è costituito dal santuario del Santissimo Crocifisso e dal convento dei frati francescani col campanile; saranno effettuati lavori di restauro, risanamento conservativo con miglioramento sismico nonché per il superamento delle barriere architettoniche.
Felice di annunciare questa importante novità il sindaco Franco Capponi: «Per noi si tratta di un intervento importantissimo che riguarda un territorio intero visto che il santuario francescano è frequentato da tanti fedeli anche di altri Comuni. La chiesa del convento nel 2017 è stata ricostruita con una struttura temporanea in legno – ha spiegato - È stato un piccolo miracolo realizzato in tre mesi, quando si era ancora in piena emergenza. Sapere che i lavori di ricostruzione sono partiti e ci restituiranno il Santissimo Crocifisso nella sua originaria bellezza rappresenta davvero una fantastica notizia».
Con la benedizione dell’arcivescovo Fabio Dal Cin, delegato pontificio al Santuario di Loreto e la preghiera in Santa Casa davanti alla Vergine Lauretana, è iniziato il pellegrinaggio di corsa di Ulderico Lambertucci verso Lourdes.
Le sue inusuali doti fisiche le ha già messe in mostra nel 2006, correndo a 60 anni 12mila chilometri tra Macerata e Pechino in sei mesi esatti, per pregare sulla tomba del missionario suo concittadino, padre Matteo Ricci. Ha manifestato la sua fede, toccando - sempre di corsa tra il 2002 e il 2008 - i santuari di Lourdes, Santiago de Compostela, Fatima, Czestochowa e arrivando fino in Terra Santa, unendo insieme devozione religiosa e passione sportiva. Poi, nel 2012, la coast-to-coast negli Stati Uniti d’America, partendo simbolicamente dalla “replica” della Porziuncola di San Francisco per concludere il suo itinerario a New York, sul memoriale di Ground Zero.
È iniziata una nuova avventura: a 78 anni di età, Ulderico ha indossato di nuovo gli scarpini da maratoneta per cimentarsi con una nuova impresa. Il pellegrinaggio “Loreto-Lourdes: il mio grazie a Maria” si concluderà al Santuario di Nostra Signora di Lourdes fra sabato 23 e domenica 24 marzo, in occasione della Domenica delle Palme.
Ventidue anni dopo, Ulderico è di nuovo lungol’itinerario già percorso nel 2002, sostenuto e supportato dall’associazione sportiva dilettantistica ColleMar-athon di Fano. Dopo gli anni del Covid e la forte crisi che da tempo sta segnando il tessuto economico e produttivo, si è rimesso in cammino per ringraziare le Vergine Maria di averlo sempre accompagnato e sostenuto. Il pellegrinaggio ha anche un’altra intenzione molto speciale e alla quale Lambertucci tiene molto: la pace in Terra Santa e quella in Ucraina. In Palestina e Israele, Ulderico era già stato nel 2008 percorrendo la Roma-Gerusalemme in circa 6mila chilometri. Mentre due anni prima, nel 2006, aveva attraversato l’intera Ucraina per raggiungere la Cina.
Lungo l’itinerario tra Loreto e la meta francese ai piedi dei Pirenei, Ulderico ha previsto una serie di soste per raccogliersi in preghiera e portare il suo messaggio di fede e di pace, visitando i principali santuari mariani che troverà nel suo percorso.
Il 21 febbraio all’Istituto Comprensivo "E. Paladini” di Treia, le Fiamme gialle maceratesi hanno incontrato gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado per parlare di cultura della legalità economica, nell’ambito della settimana culturale sulle tematiche dell’educazione civica, organizzata dalla scuola treiese.
La lezione ha avuto l’intento di far maturare nei giovani la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento alla prevenzione e al contrasto dell’evasione fiscale e dello sperpero di risorse pubbliche, delle falsificazioni, della contraffazione, nonché dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
L’iniziativa ha riscosso grande successo tra gli studenti e ha favorito l’espressione libera, creativa e spontanea dei giovani sulle tematiche riguardanti il valore civile ed educativo della “sicurezza economica e finanziaria”, della “convenienza” della legalità economico-finanziaria, della consapevolezza riguardante il delicato ruolo rivestito dal Corpo, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini, di cui tutela il bene fondamentale delle libertà economiche.
L’incontro, organizzato dalla dirigente scolastica Silvia Mascia Paolo, coadiuvata dal professor Federico Teloni, è stato tenuto dal comandante del gruppo della guardia di finanza di Macerata , il tenente colonnello Giuseppe Perrone, con la partecipazione dell’ufficiale allievo sottotenente Angela Salvati, tirocinante allieva dell’Accademia della Guardia di Finanza, e ha visto la partecipazione di circa 100 alunni.
Durante l’evento c’è stata anche la dimostrazione pratica delle unità cinofile della guardia di finanza, diuturnamente impegnate nei servizi di prevenzione e contrasto agli illeciti riguardanti il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Sabato 24 febbraio si sono svolte presso la splendida cornice di Villa Luzi di Treia le prove generali dell'Art film "La paura dei numeri", prodotto da Associazione Picus e diretto dal regista Mauro John Capece.
Una storia sulla disabilità e sulla paura del diverso, ispirato al racconto di Elisabetta Garbati "Il fantasma della fontana", pubblicato nell'antologia "Marche d'Autore-I Misteri".
"L’idea di questo Art Film nasce grazie alla grande amicizia con David Miliozzi e Jonathan Arpetti. Questi due grandi sceneggiatori hanno visto in me una potenzialità e mi hanno spinto a scrivere un racconto tratto da una mia esperienza di quando ero bambina. Tale racconto si ispira ad una leggenda marchigiana. Da qui nasce poi l’idea di portare il racconto sul grande schermo, grazie al grande lavoro del regista Mauro John Capece, che ci ha supportato in questo progetto". Dice Elisabetta Garbati, ideatrice del progetto.
Le riprese inizieranno il 7 marzo e si svolgeranno interamente nella provincia di Macerata.
Protagonista del film l'undicenne civitanovese Margherita Cerolini e il maceratese Francesco Pugnaloni. Nel cast Andrea Pierdicca, Meri Bracalente, Corinna Coroneo, David Miliozzi, Maurizio Boldrini, David Romano.
"Sono molto felice di girare questo Art film nelle Marche, una regione che adoro. Sarà un film molto attento all'estetica e lavorerò con persone meravigliose”, dice il regista Mauro John Capece.
"Abbiamo ricercato il perturbante nella natura, nella storia della casa tra passato e presente e nell'animo dei personaggi ”, afferma la scenografa veneziana Cristina Alaimo, che è anche costumista del film.
"Una storia che andava raccontata, che apre il cuore e la mente su tematiche importanti" concludono i tre sceneggiatori, David Miliozzi, Jonathan Arpetti e Valerio Tatarella.
Per il ventitreesimo turno del Girone B di Promozione, Aurora Treia e Corridonia danno vita ad un match giocato senza esclusione di colpi con tante occasioni collezionate da una parte e dall’altra.
L’Aurora ritrova Palazzetti al centro della difesa e schiera dal primo minuto Fratini che prende il posto dello squalificato Cervigni.
Il Corridonia si presenta con Ogievba titolare e con Mister Fondati a dare indicazioni direttamente dalla tribuna a causa della squalifica.
I primi dieci minuti scorrono via lenti e bisogna attendere il dodicesimo per registrare la prima occasione degna di nota. Armellini recupera un pallone vagante partito dalla bandierina ma la conclusione viene deviata da un ottimo intervento di Mazzocca.
Al 16’ il Corridonia sblocca il punteggio: il subentrato Monti crossa perfettamente per Ruzzier che di testa spinge in rete.
I ragazzi di Mister Moretti iniziano ad attaccare a testa bassa e sfiorano nuovamente il goal con Armellini che fallisce da pochissimi metri.
Il pari dei locali arriva al 27’: Ghannaoui fa partire un tiro insidioso che viene deviato in maniera decisiva da Romagnoli. La deviazione mette fuori causa Mazzocca che non può fare altro che raccogliere il pallone in fondo al sacco. Per Ghannaoui è la terza rete con la maglia dell’Aurora.
La formazione di casa prova a sorprendere nuovamente la difesa ospite con Pucci che fa partire una conclusione dalla lunga distanza. Il primo tempo si conclude senza azioni degne di nota.
L’Aurora inizia il secondo tempo schiacciando il piede sull’accelleratore. Al 47’ Andreucci costringe Mazzocca ad una risposta decisa. Un minuto più tardi Ghannaoui sfiora la doppietta dopo aver raccolto un cross di Pucci partito dalla bandierina.
Al 67’ è sempre Ghannaoui a rendersi pericoloso con un tiro che termina di poco alto sopra la traversa.
Il Corridonia non si scompone e riorganizza le idee nel finale: Cesca e Cornero provano con delle conclusione dal limite dell’area mancando di poco la porta.
Al minuto 85’, l’Aurora perde Pucci che si vede recapitare un cartellino rosso. Il numero 10 locale viene espulso dal direttore di gara per proteste a seguito di un fallo ritenuto inesistente.
Il Corridonia prova ad approfittare della superiorità numerica e si rende pericolosissimo al 91’: Piccini tenta in girata ma la sfera non si abbassa a sufficienza.
L’Aurora manca il goal vittoria “sul gong”: Ghannaoui colpisce deciso di testa ma Mazzocca gli nega la gioia del goal.
Il match termina dopo sei minuti di recupero, l’Aurora sale a quota 23 punti mentre il Corridonia vola a 34 e continua a vedere i playoff.
Tabellino
AURORA TREIA: Frascarelli, Marchetti (45’ Acciarresi), Fratini (87’ Filacaro), Petruzzelli, Armellini, Palazzetti, Massini (73’ Capponi), Ghannaoui, Andreucci (91’ Capradossi), Pucci, Ferreyra (81’ Cela). A disposizione: Cartechini, Filacaro, Vicomandi, Romanzetti, Cardinali. Allenatore: Moretti Marco.
CORRIDONIA: Mazzocca, Marinelli, Mariani, Cesca, Romagnoli, Borioni (14’ Monti), Garbuglia, Ciucci (79’ Galdenzi), Ogievba (56’ Piccinini), Ruzzier, Cornero. A disposizione: Piergiacomi, Bigoni, Bontempi, Marcelletti, Macchiati, Zazzetti. Allenatore: Fondati Giuliano.
MARCATORI: Ruzzier 16’, Ghannaoui 27’.
ARBITRO: Tavani (Sezione di Jesi).
ASSISTENTI: Pastori (Sezione di Jesi), Grieco (Sezione di Macerata).
NOTE: ammoniti Marchetti, Fratini, Pucci, Ferreyra, Cesca, Ciucci e Cornero, espulso Pucci, corner 8-5, recuperi 2’-6’, presenti oltre 100 spettatori al “Capponi” di Treia.
Eletta la nuova baby sindaca del Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi. È Daria Caldarola che ha scelto come vice Edoardo Mari e come segretario Flavio Giannandrea.
La seduta di insediamento è stata presenziata dalla dirigente scolastica Silvia Mascia Paolo e dal sindaco Franco Capponi. Il Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi è costituito da: scuola secondaria di primo grado - Gabriel Perruccio; Vittoria Sereni; Sara Anicette; Riccardo Bruschi; Cristian Salvatori; Alessandro Rapaccini; Daria Caldarola; Edoardo Mari; Flavio Giannandrea; Luigi Chiacchiera.
Scuola primaria Passo di Treia: Elena Cavalletti; Tommaso Mari. Scuola primaria Treia: Samuele Venanzetti. Scuola primaria Chiesanuova: Filippo Rapaccini
Jonathan Arpetti e David Miliozzi, sceneggiatori del film di Simone Riccioni, "Neve", colpiti dalla forza della storia che stavano raccontando hanno deciso di scriverci un romanzo. Sabato alle 10:30 al teatro comunale di Treia si svolgerà la presentazione del libro che racconta la coinvolgente storia che a breve arriverà nei cinema.
Neve è una ragazzina di 11 anni che attraversa un momento difficile della sua vita e grazie all'amore di sua madre e delle persone che le stanno vicino riesce a superare le difficoltà e a rinascere ancora più forte. Una storia ambientata in una provincia ideale, il bellissimo borgo di Treia, che accompagna il racconto coi suoi splendidi scorci.
Tra i protagonisti del racconto c’è Leonardo Morino, un attore in crisi e Carlo, un personaggio che si rivelerà essere decisamente fuori dagli schemi. "Nella celebre saga di Harry Potter c’è il binario 9 e ¾, da dove partono i treni che ci portano nella scuola di Hogwarts - raccontano gli sceneggiatori - per la storia di Neve ci siamo inventati il capitolo 18,5, una specie di ingresso magico che prova a farci entrare nel fantastico mondo della scrittura".
"Il coraggio di educare" è un progetto di educazione (familiare), pensato e organizzato da un gruppo di mamme ed educatrici, che mira ad organizzare incontri formativi rivolti a genitori, educatori, insegnanti, professionisti dell'educazione, per riflettere e individuare strategie adatte per accompagnare con coraggio il processo di crescita e di educazione dei ragazzi e delle ragazze.
Ieri a Treia si è tenuta la prima edizione e ha visto la partecipazione del dottor Alberto Pellai, medico, esperto di prevenzione in età evolutiva e psicoterapeuta e ricercatore presso l'Università di Milano, il quale di fronte ad un'altissima partecipazione di docenti, insegnanti, educatori ha messo in luce sia i rischi nell'utilizzo dei social media dei ragazzi minori di 14 anni sia le strategie per poterli accompagnare in un sano e corretto uso.
È importante capire e conoscere in modo che tutti gli adulti siano presenti e credibili agli occhi dei ragazzi. Educare e accompagnare è una grande sfida educativa ma insieme (famiglia - scuola - istituzioni - sport) si può.
Nella seconda parte della conferenza è intervenuto l'artista treiese Marco Sciame (nome d'arte di Paolo Cerasoli): pittore, disegnatore di fumetti, performer e autore di lezioni d'arte realizzate presso il Teatro di Treia, vincitore del premio "Biffi" e del premio Mediolanum nell'arte fiera di Parma.
Marco ha presentato il suo primo fumetto grafic novel intitolato "Il mio nome è paradiso", che parla di una bellissima storia d’amore e integrazione di una ragazza di colore che sceglie di allontanarsi dal mondo social, nonostante la sua bellezza e un inizio di carriera nel mondo web.
Una storia che va raccontata ai ragazzi e alle ragazze affinché il fumetto e l’arte possano diventare strumenti e strategie da conoscere per incentivare la creatività; per far questo Marco effettuerà alcuni incontri presso la scuola media di secondo grado dell'Istituto Paladini di Treia per divulgare e conoscere il bello dell’Arte contemporanea e del fumetto.
L’evento ha riscontrato un grandissimo successo grazie alla collaborazione sinergica tra istituzioni pubbliche (Istituto Paladini di Treia nella figura del dirigente scolastico Silvia Mascia Paolo, il Comune di Treia, La biblioteca Auser e Associazione Auser di Treia) e private del territorio treiese e non (Lube Creo – Quacquarini – Impianti Stacchio – Sepa Arredamenti)
Per la riuscita dell'evento che segna l'inizio di nuove avventure formative a Treia si ringraziano Elisabetta Romoli, Maria Santori, Giorgia Eleonori, Elisa Consoli,Simona Flamini,Chiara Teloni, Andrea Biondi e tutte le Istituzioni coinvolte, le aziende e tutti i genitori, educatori e professionisti che hanno partecipato.
La Comunità Ellenica delle Marche ha organizzato a Treia la sua importante iniziativa annuale “La Festa della Vassilòpita”. È stato un incontro partecipatissimo dai soci greci venuti da tutta la regione e anche dalle regioni limitrofe oltre ai soci amici filoellenici.
L’Associazione della Comunità Ellenica Marche è nata nel 2012 per promuovere la diffusione della cultura ellenica, gli usi e costumi nonché l’insegnamento della lingua ellenica ai giovani appartenenti a famiglie greche e non. I soci, che attualmente sono 120, condividono l’impegno a confrontarsi e scambiare idee tra loro e i filoellenici.
Il presidente Georgios Solomos nel suo discorso ha ribadito che l’Associazione è aperta a tutti coloro che ne condividono le finalità e desiderano farne parte come soci ordinari o sostenitori. Ha anche sottolineato la grande importanza di esistere e promuovere progetti comuni tra Grecia e Italia sia a livello locale sia a livello nazionale.
Il sindaco di Treia Franco Capponi ha partecipato all’evento ed è rimasto sorpreso del grande spirito di amicizia che caratterizza l’Associazione e ha fatto riferimento alla storia che lega la Grecia al nostro Paese. «Molti conosceranno il detto ‘Grecia-Italia, una faccia, una razza - ha detto il sindaco - e se anche sappiamo, da studi scientifici, che le razze non esistono, di certo la cultura e la storia hanno legato indissolubilmente italiani e greci».
Alla bella iniziativa hanno partecipato anche il console onorario di Grecia di Ancona, Marche e Umbria Dimitrios Beligiannis e Padre Andriy Grygorash, presbitero della Chiesa ortodossa di San Nicolò, a Tolentino, (celebra la messa anche all'istituto Stella Maris di Civitanova).
Il console Beligiannis ha ricordato la storia di Vasilòpita, il pan dolce tipico del Capodanno che è dedicato al vescovo di Cesarea in Cappadocia, San Basilio, uomo colto e letterato, uno dei padri dell’ortodossia vissuto nel 300. La torta dedicata a lui nasconde all’interno una moneta, e rappresenta una fondamentale tradizione per il popolo Greco. Si dice che chi trova la moneta abbia la fortuna con sé tutto l’anno.
Il pranzo è consistito in una ricca e scelta varietà di piatti della tradizione culinaria greca, molto apprezzati dai convenuti. Infine la giornata è stata allietata da tantissimi momenti musicali e culturali culminati nell’esibizione del gruppo folcloristico dei ballerini di Lefkada che con le loro danze uniscono tradizione e spirito, corpo e mente.
Le coincidenze nel calcio possono essere sorprendenti e bizzarre, trasformando il campo da gioco in un teatro di eventi imprevedibili. Sono proprio le coincidenze a confermarci che questo sport, in grado di appassionare le persone in ogni sua categoria, infondo non è che un tessuto di storie incredibili e destini intrecciati.
Ne sa qualcosa il Chiesanuova, che nell’ultima giornata di campionato è tornato a giocare nel proprio stadio, il “Sandro Ultimi”, dove ha ospitato l’Azzurra Colli.
Dopo mesi e mesi di peripezie, in cui il Chiesanuova ha giocato le proprie partite casalinghe in giro per i campi della provincia, domenica la squadra del patron Bonvecchi è potuta finalmente tornare nella propria casa, nella propria frazione, con la propria gente.
Ecco allora che il fischio iniziale del match è stato preceduto da una bellissima coreografia allestita dalla tifoseria dei Crossroads Ultras, con la tribuna del “Nuovo Sandro Ultimi” che si è colorata di biancorosso mostrando la scritta “This is my home, where I belong” (Questa è casa mia, a cui appartengo).
In un clima di grande entusiasmo inizia dunque il match, con la squadra di Mister Mobili che si getta subito in avanti alla ricerca del gol. La voglia di regalare una vittoria ai propri tifosi è tanta, così il Chiesanuova costruisce una marea di occasioni nel corso del primo tempo, senza però trovare la via del gol. Le due squadre rientrano negli spogliatoi sul risultato di 0-0.
Il secondo tempo inizia sulla falsa riga con cui si era concluso il primo. Sono sempre i padroni di casa a proporsi in avanti, con l’Azzurra Colli che però si difende bene. Il Chiesanuova ha speso molto nel corso del match e comincia ad accusare un po’ la fatica, con gli ospiti che invece iniziano a guadagnare campo. Sembra una di quelle partite maledette in cui, nonostante i ripetuti sforzi, il gol non vuole saperne di arrivare.
Manca quasi un quarto d’ora alla fine e Mongiello, una delle bandiere della squadra, vede respingersi una conclusione in calcio d’angolo. Lo stesso capitano batte il corner sul primo palo, dove arriva Iommi che di testa realizza la rete dell’1-0. Esplode il pubblico del “Sandro Ultimi”, per un gol tanto cercato quanto meritato. La firma è quella di uno dei senatori della squadra, che il prossimo mese di agosto toccherà la soglia delle 42 primavere.
Il Chiesanuova protegge il gol di vantaggio nel finale e al triplice fischio può partire la festa biancorossa. Una partita decisa dunque da Iommi, che guarda caso segnò proprio il primo gol del Chiesanuova in Eccellenza. Si giocava contro il Montefano al Sandro Ultimi, prima che fosse interessato dai lavori di ristrutturazione. Quella che riuscì a vincere anche in quel caso per 1-0 era tutt’altra squadra, che si apprestava ad iniziare il suo percorso nel massimo campionato regionale con l’obiettivo della salvezza. A circa un anno e mezzo di distanza il Chiesanuova è una realtà consolidata, capace di mettere in difficoltà qualsiasi squadra e che attualmente si trova al terzo posto del campionato di Eccellenza. Quello che non è cambiato affatto però è il grandissimo spirito che questa squadra mette in campo in goni partita, come confermato dal presidente Luciano Bonvecchi al termine della partita con l’Azzurra Colli.
“Nel momento in cui la partita si stava facendo complicata abbiamo dimostrato come questa squadra non muore mai. Il bello poi è che l’ultimo a mollare è il più grande, l’eterno giovane Giacomo Iommi. Nei momenti cruciali ci pensa sempre lui. Abbiamo coronato questo ritorno a casa nel migliore dei modi. Temevo di bagnarlo con una sconfitta. Dopo tutti i sacrifici fatti per tornare al Sandro Ultimi sarebbe stato davvero brutto. Ringrazio tutta la squadra e tutti coloro che si sono prodigati per giocare qui, così come i tifosi per la bella coreografia messa in scena. È un giorno da ricordare!”
L’eterno giovane Giacomo Iommi, nel finale della passata stagione, aveva preso in mano la squadra insieme all’altro senatore Matteo Monteneri. I due avevano rivestito i panni di allenatori-giocatori, con la soluzione autogestita che alla fine portò la squadra alla salvezza. Al termine della partita hanno espresso tutta la loro soddisfazione per l’importante vittoria.
“Ricordavamo quel gol scherzando con i compagni prima della partita. Oggi abbiamo coronato il sogno di tornare sul nostro campo. Questa nuova struttura meritava un epilogo del genere”.
Chiesanuova: Fatone, Molinari (34’st Ciottilli), Iommi, Bonifazi, Canavessio, Monteneri, Defendi (39’st Trabelsi), Crescenzi, Pasqui (15’st Sbarbati), Mongiello (34’st Dutto), Tanoni (29’st F.Carnevali). All. Mobili
Atletico Azzurra Colli: Castelletti, Spadoni, Vallorani, Sosi, Gabrielli, Filipponi, Petrucci, Canestrelli (40’st Aliffi), Filiaggi (25’st Dacosta), Fazzini (47’st Del Marro), Cancrini (1’st Romanazzo). All. Morelli
Arbitro: Cocci di Ascoli
Rete: 27’st Iommi
Note: spettatori 100 (capienza ridotta); ammoniti Fazzini, Molinari, F.Carnevali; corner: 4-5; recupero 0’ e 5’
Ritorno a casa e ritorno alla vittoria. La stagione da fiaba del Chiesanuova si arricchisce di un altro capitolo, 434 giorni dopo l'ultima volta al “Sandro Ultimi”, i biancorossi festeggiano il rientro sul proprio rinnovato campo sportivo battendo 1-0 l'Azzurra Colli.
E’ dell’eterno Giacomo Iommi, quasi 44enne, la rete che fa esplodere la tribuna, un colpo di testa anticipando il portiere in uscita alta a metà ripresa. Un gol che è giusto premio per quanto fatto, soprattutto nel primo tempo. La banda di Mobili dunque riprende a suonarle riabbracciando quel successo che mancava da 5 incontri (3 pari e il ko con la Civitanovese in mezzo) e con questi tre punti si riporta sul podio dell’Eccellenza, agganciando il K-Sport al terzo posto con 36 punti.
Al cospetto del miglior attacco del torneo, gli ascolani squadra più sterile di tutti (30 a 8 le reti) non hanno mostrato i difetti e le debolezze tipiche di una formazione in fondo alla classifica. Sono stati succubi per 45’, poi hanno imbrigliato i padroni di casa facendo sudare la vittoria nel finale. La 15° sconfitta lascia i rossoblù staccati 4 punti dal penultimo posto.
Cronaca. Cartoni bianco-rossi e lo striscione british “This is my home where i belong“ accompagnano il primo ingresso stagionale del Chiesanuova nel suo ritrovato stadio. Senza Badiali squalificato Mobili non recupera Morettini e quindi deve inventare qualcosa in mediana, puntando su Bonifazi e Crescenzi. Ci sono Monteneri e Defendi, in panca Sbarbati. Moduli speculari 4-3-3 ma in campo solo Chiesanuova o quasi nella prima frazione.
La squadra di Mobili approccia il clima euforico con tanta voglia di vincere e subito al 7’ gran shoot da fuori di Bonifazi, Castelletti vola e mette in angolo. Ancora locali 2’ dopo, puntata stile futsal di Mongiello e sfera out di poco. Gli ospiti provano qualche sortita ma il Chiesanuova pressa bene, è più intenso e attacca a folate. Verso la mezzora ci prova due volte di fila Defendi, sempre con tuffi su cross dall’esterno, prima di testa e poi in spaccata, ma niente da fare.
All’intervallo Morelli sistema i suoi e gli ospiti prendono le giuste misure. Il Chiesanuova non sfonda più, anzi fatica. Al 68’ guizzo di Petrucci che salta Iommi e da posizione difficile cerca il mancino, potente sì preciso no. L’occasione però sveglia i locali, 1’ dopo azione manovrata e destro alto di Bonifazi. In tribuna i Crossroad accendono i fumogeni ed è presagio vincente: al 72’ su corner Castelletti rovina una prova fin lì ottima, Iommi lo beffa e regala l’1-0. Inizia la girandola di cambi per inserire forze fresche, serviranno ai padroni di casa per proteggersi nel finale dai lanci lunghi degli ascolani. All’83’ sponda per il neoentrato Dacosta e tiro del 2002 provvidenzialmente deviato in corner. L’Azzurra si getta in avanti disperatamente, il Chiesanuova con Trabelsi non sfrutta due ripartenze ma comunque si chiude bene e difende il prezioso 1-0.
La ventiduesima giornata del Girone B di Promozione propone una sfida tra due squadre che vivono un ottimo momento di forma.
Il Trodica, reduce dal successo esterno di Casette Verdini, cerca punti per blindare la posizione playoff. I bianco-celesti recuperano Titone e Stortini ma parcheggiano “ai box” Marani a causa di un fastidio muscolare. L’Aurora Treia, rinvigorita dagli ultimi tre risultati utili, deve fare a meno di Palazzetti e schiera Filacaro al centro della difesa. Confermato il tridente offensivo composto da Andreucci, Pucci e Ferreyra.
Il match inizia a ritmo contenuto con il Trodica che prova a fare la partita e l’Aurora che cerca di sfruttare le ripartenze. Gli ospiti provano a farsi avanti al 12’ ma la punizione di Pucci termina sul fondo. Al 19’ Chornopyshchuk tenta una conclusione dai venti metri ma l’esecuzione non è delle migliori. Al 21’ Emiliozzi gira di testa un pallone partito da una punizione di Titone ma la palla termina lontana dalla porta difesa da Frascarelli. Due minuti dopo, Chornopyshchuk viene pescato in area ma trova sulla sua strada un attento Frascarelli che esce con i tempi giusti. I locali insistono e passano in vantaggio al 25’: Pampano viene servito in profondità da Emiliozzi e fa partire un cross per Chornopyshchuk che infila alle spalle della retroguardia biancorossa. Per il grande ex di turno è il terzo centro in due partite. L’Aurora protesta per il contatto falloso di Emiliozzi su Massini che però non viene ravvisato dal direttore di gara che lascia proseguire. Il Trodica chiude il primo tempo in avanti gestendo il vantaggio senza correre troppi rischi.
La ripresa si apre nel segno dell’Aurora Treia che costringe il Trodica a mettersi sulla difensiva nei primi minuti. Al 51’ Battistelli deve distendersi sul diagonale di Massini. Cinque minuti dopo, Titone serve perfettamente Pampano che però non riesce a sorprendere Frascarelli sul primo palo. L’Aurora Treia prova ad approfittare del calo di intensità dei locali ed inserisce Capponi per dare maggiore peso al reparto offensivo. Al 76’, Ghannaoui fa correre un brivido lungo la schiena dei trodicensi ma il gran tiro dalla distanza si estingue a pochi centimetri dal palo. L’Aurora prova il tutto per tutto nel finale, spingendo con grande intensità, il Trodica si difende e cerca di uscire sfruttando gli spazi lasciati aperti dagli ospiti. Al minuto 80’ i locali collezionano una doppia occasione per mettere in ghiaccio i tre punti ma Frascarelli si supera prima su Titone e poi su Pampano.L’arbitro dichiara la fine delle ostilità dopo quattro minuti di recupero.
Il Trodica vince la sua seconda partita consecutiva mentre l’Aurora torna a casa con degli ottimi spunti per ripartire subito.
Il cavallino usato per tagliare i capelli ai più piccoli è ancora lì nella bottega di via Lanzi, a Treia. In tanti anni chissà quanti visi di bambini imbronciati avrà visto diventare sorridenti di fronte a un nuovo taglio e al sorriso di Renzo Castellani. Il barbiere festeggia oggi 65 anni di carriera e lo fa circondato dall’affetto della famiglia e dei clienti che ancora oggi varcano l’ingresso di uno dei negozi più longevi del centro storico treiese.
Un mestiere iniziato da giovane, il 15 febbraio del 1959, a dodici anni, come garzone nella bottega di una delle più illustri personalità della città del dopoguerra. Quel Benito Raponi che, oltre a essere maestro, qualche anno più tardi avrebbe esercitato il suo talento imprenditoriale sia nello sport che nel manifatturiero con la fondazione della Sira e della Lube cucine.
Rispettoso e attento, il giovane Renzo non perdeva occasione di rubare il mestiere con gli occhi, seguendo le parole premurose del nonno: "Ruba l’arte e mettile da parte, che nella vita non si sa mai". Consiglio seguito alla lettera, tanto che, vent’anni più tardi, con la Lube in ascesa, Castellani decise di mettersi in proprio. Poco più tardi, lui stesso non trascurò l’opportunità di insegnare il mestiere ad altri giovani con la stessa dedizione del suo inizio.
Sessant’anni più tardi, nonostante le crescenti difficoltà burocratiche e qualche normale acciacco, non è difficile incrociarlo mentre si appresta ad aprire il negozio e accogliere il prossimo cliente. In divisa, come si conviene, e sempre con lo stesso sorriso, al servizio di un’arte che, tra ricordi e vicende cittadine, dalle mani è passata facilmente al cuore.
A Renzo sono andati i complimenti dell’Amministrazione Comunale di Treia per il grande traguardo raggiunto.
Dopo aver giocato per mesi e mesi in giro per la provincia, il Chiesanuova può tornare finalmente a disputare le partite interne nel proprio stadio. La partita di domenica con l'Azzurra Colli, valida per la ventiduesima giornata di Eccellenza, si giocherà infatti al "Sandro Ultimi" di Chiesanuova.
La squadra di Mister Mobili sta facendo benissimo sin qui, in una stagione che in questo rush finale potrà essere vissuta dai tifosi biancorossi all'interno della propria frazione. Il Chiesanuova si trova infatti al quarto posto, in piena zona play-off dunque, con 33 punti. Il calore del proprio pubblico, che comunque non è mai mancato anche al di fuori di Chiesanuova, sarà dunque un'ulteriore spinta per queste dieci partite che rimangono da qui alla fine, di cui 5 da giocare in casa .
Il "Sandro Ultimi" ha completato il proprio restyling. I lavori hanno previsto il rifacimento del fondo in erba sintetica e degli spogliatoi, nonché dell'impianto di illuminazione e recinzione. Si presenta dunque ora come un vero e proprio gioiellino.
La conferma del ritorno al Sandro Ultimi è arrivata dalla società tramite un comunicato sui propri canali ufficiali. Nella nota del club si legge:
"Ufficiale: si torna a casa! Dopo mesi e mesi di peripezie dovute ad un corposo restyling del manto di gioco e della struttura (fondo in erba sintetica, totale rifacimento di spogliatoi, impianto di illuminazione e recinzione) e in ritardo rispetto ai tempi previsti, siamo felici di comunicare che Chiesanuova-Atletico Azzurra Colli, di domenica 18 febbraio alle ore 15, verrà disputata sul nuovissimo impianto "Sandro Ultimi" di Chiesanuova. Riabbracceremo la nostra vera casa diventata gioiellino.
Il Chiesanuova Calcio ringrazia il sindaco Franco Capponi, il vice sindaco David Buschittari, tutta l'amministrazione comunale e gli uffici coinvolti che si sono prodigati per questo ambizioso progetto che dà lustro all'intera comunità e permette di guardare con fiducia ai progetti futuri del club biancorosso e delle altre associazioni sportive del territorio.
Ringraziamo inoltre la direzione dei lavori e le ditte che hanno operato in questo lungo periodo cercando di accelerare i tempi del cantiere. Nonché dirigenti –in particolar modo Silvano Sacchi e il custode Vanni Beccacece- e volontari della frazione che sono stati esemplari, abbiamo davvero visto cosa significa avere vicino una comunità.
Non possiamo dimenticarci infine di esprimere la nostra riconoscenza alle società che ci hanno ospitato in questo anno e mezzo (S.S. Matelica, Settempeda Calcio, U.S. Recanatese, US Filottranese 1922) ed in particolare alla Asd Ponte San Giusto Academy e Sangiustese Vp, che ci hanno accolto per un lungo periodo con la massima disponibilità e cortesia.
Domenica si fa la storia. Siamo tutti testimoni.
E sarà “Giornata Biancorossa”.
Anche il Presidente Luciano Bonvecchi ha espresso la sua soddisfazione alla luce di questa bella notizia. "Giocheremo a Chiesanuova. Forse torneremo in esilio per una sola partita, non lo sappiamo ancora. Fatto sta che 4 partite le giocheremo sicuramente al Sanro Ultimi.
Grande successo per la cinquantanovesima edizione del Carnevale passotreiese. Migliaia di persone si sono riversate in piazza per festeggiare il Martedì Grasso, che ha visto il ritorno dei carri allegorici dopo ben quindici anni.
Da “Il re leone” del gruppo di Corridonia a “Barbie” del gruppo di Madonna del Monte, passando per “Harry Potter” del gruppo di Mogliano. Questi alcuni dei temi proposti dai carri allegorici, in un pomeriggio soleggiato e ricco di entusiasmo.
Coriandoli e stelle filanti hanno colorato il centro di Passo di Treia, che in questo martedì pomeriggio ha ospitato migliaia di persone, fra cui molti bambini.
In un’atmosfera festosa, il Carnevale passotreiese è stato animato dai balli delle Koreos Majorettes e dalla musica dei Mas Flow e della Treia Street Band. Presentatore speciale per l’occasione la voce di David Romano che ha orchestrato le danze. Premiate le maschere più belle scelte fra il pubblico.
Menzione speciale per il carro allegorico de “Il re leone”, preparato dalla famiglia Cuccioletta e da tutti gli amici di Corridonia. Un leone gigante sputafumo, una testa di iena meccanica. Sul carro di Corridonia sembrava di essere proprio nella savana. Da sottolineare l’allegria e il senso di comunità che si poteva respirare a bordo del carro. Valori fondamentali che vanno oltre il Carnevale.
L’Aurora Treia riceve la seconda forza del Girone B di Promozione nel big match della ventunesima giornata. Si affrontano due squadre focalizzate su obbiettivi completamente opposti in classifica.
Gli ospiti partono subito fortissimo con Gambacorta che manca di pochissimo la porta con un gran tiro dalla distanza. I fidardensi attaccano a testa bassa nel tentativo di sbloccare subito l’incontro.
Al 14’, l’Aurora recrimina con il direttore di gara per la mancata assegnazione di un penalty. Andreucci viene agganciato in area ma per il Signor El Mouhsini non ci sono gli estremi per assegnare la massima punizione.
I locali continuano a spingere ed impegnano seriamente la retroguardia ospite al 23’: Pucci scaglia una conclusione potente dal limite, Lombardi respinge con destrezza e sulla ribattuta Andreucci fa scivolare il pallone a pochi centimetri dal palo.
Al 25’ Rombini prova a sorprendere Frascarelli ma il tiro si estingue sul fondo. Sul finire di primo tempo, Pincini prova a sfruttare una disattenzione della difesa locale ma la palla viene deviata in corner.
Nella ripresa è l’Aurora ad uscire più grintosa dagli spogliatoi. La compagine locale chiude bene gli spazi e crea densità attorno l’area difesa da Lombardi. La prima occasione degna di nota del secondo tempo arriva al 55’ con Mosca che impegna seriamente Frascarelli. L’estremo difensore dell’Aurora si allunga e devia la sfera alla sua sinistra.
L’Aurora inizia a prendere le redini del gioco a centrocampo e riesce a trovare il vantaggio al 66’: al termine di una azione insistita, Pucci colpisce di prima intenzione da pochi passi depositando in rete un pallone vagante nell’area dei bianco-azzurri.
Al minuto 80’ è il capocannoniere Rombini ad avere tra i piedi la palla del pari che però si stampa clamorosamente sulla traversa. L’Aurora conclude l’incontro respingendo le sortite offensive della Vigor alla disperata ricerca del pareggio. Le ostilità terminano dopo cinque minuti di recupero.
Tre punti pesantissimi per l’Aurora che per la prima volta in stagione riesce a vincere due gare consecutive. I ragazzi di Mister Moretti ritrovano il successo casalingo che mancava dal mese di novembre.
Si ferma la corsa della Vigor Castelfidardo che vede salire a cinque i punti di distanza dal primo posto occupato dal Matelica.
Le sue inusuali doti fisiche le ha già messe in mostra nel 2006, correndo a 60 anni 12mila chilometri tra Macerata e Pechino in sei mesi esatti, per pregare sulla tomba del missionario suo concittadino, padre Matteo Ricci. Ha manifestato la sua fede, toccando - sempre di corsa tra il 2002 e il 2008 - i santuari di Lourdes, Santiago de Compostela, Fatima, Czestochowa e arrivando fino in Terra Santa, unendo insieme devozione religiosa e passione sportiva. Poi, nel 2012, la coast-to-coast negli Stati Uniti d’America, partendo simbolicamente dalla “replica” della Porziuncola di San Francisco per concludere il suo itinerario a New York, sul memoriale di Ground Zero.
Ulderico Lambertucci, classe 1946 di Treia, è pronto di nuovo a indossare gli scarpini da maratoneta per cimentarsi in una nuova impresa, ormai sulla soglia degli ottant’anni. Il pellegrinaggio “Loreto-Lourdes: il mio grazie a Maria” inizierà dalla Santa Casa di Loreto sabato 24 febbraio per concludersi al Santuario di Nostra Signora di Lourdes fra sabato 23 e domenica 24 marzo, in occasione della Domenica delle Palme.
Ventidue anni dopo, Ulderico ripeterà l’itinerario già percorso nel 2002, sostenuto e supportato dall’associazione sportiva dilettantistica ColleMar-athon di Fano. Dopo gli anni del Covid e la forte crisi che da tempo sta segnando il tessuto economico e produttivo, vuole rimettersi in cammino per ringraziare le Vergine Maria di averlo sempre accompagnato e sostenuto. Lungo l’itinerario tra Loreto e la meta francese ai piedi dei Pirenei, Ulderico ha previsto una serie di soste per raccogliersi in preghiera e portare il suo messaggio di fede e di pace, visitando i principali santuari mariani che troverà nel suo percorso. Fino alla destinazione finale di Lourdes, dove proprio l’11 febbraio si celebrano la festa della Vergine Maria e quella della Giornata mondiale del malato.
La corsa, una scoperta a quasi 50 anni
Lambertucci ha lavorato fin da ragazzo come muratore e poi imprenditore edile. Solo dal 1995 - a quasi cinquant’anni - ha scoperto di essere un corridore dalle doti inusuali. Tanto da rendersi protagonista nel 2000 di un record da Guinness dei primati: quello di aver portato a termine ben 46 maratone in un solo anno, tra le più celebri al mondo.
Ma Ulderico non si limita a correre in gare podistiche competitive, molte delle quali come decano e portabandiera della ColleMar-athon Asd di Fano. Il suo impegno e i suoi risultati sono “testimoni” anche dello stile alimentare mediterraneo: un modo per dimostrare come una dieta varia e bilanciata possa aiutare a ottenere elevate prestazioni a qualsiasi età e senza dover necessariamente ricorrere a sostanze stimolanti o, peggio, proibite.
Con le sue imprese, ha sempre abbinato la passione per la corsa con la sua fede religiosa e con la devozione, in particolare, alla Vergine Maria. Lo testimoniano soprattutto i 1.600 chilometri tra i santuari di Loreto e Lourdes nel 2002, i 3.000 da Fatima, passando per Santiago di Compostela e fino a Loreto l’anno successivo, e i circa 1.900 tra Roma e il Santuario della Madonna Nera di Czestochowa, in Polonia, nel 2004. Oltre 6.500 chilometri con la benedizione di Giovanni Paolo II, che lo ha ricevuto in udienza, e quella dei Vescovi di Loreto, Lourdes e Fatima.
L’impresa più grande, per “incontrare” la Cina di Matteo Ricci. Un pellegrinaggio davvero insolito, quello compiuto da Ulderico Lambertucci nel 2006. È partito da Macerata - nelle Marche - il 4 febbraio per arrivare fino alla tomba del suo concittadino padre Matteo Ricci, il religioso gesuita che alla fine del Cinquecento portò in Cina il Vangelo e le sue conoscenze scientifiche.
Lambertucci e i suoi compagni di viaggio del camper, Zamir e Ferdinando, hanno affrontato un lungo tragitto attraverso l’Europa dell’Est e le sconfinate praterie dell’Asia centrale: Italia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Romania, Moldavia, Ucraina, Russia, Kazakhstan e infine la Cina. In totale 12mila chilometri. Fino a chiudere la sua impresa il 12 agosto 2006, con l’arrivo sulla tomba di padre Matteo Ricci nel cuore di Pechino.
Roma-Gerusalemme: messaggero di pace e dialogo. Dopo la devozione verso la Vergine Maria, gli itinerari dei grandi pellegrinaggi europei, la Via della Seta verso la Cina per trovare la memoria di chi nei secoli passati ha evangelizzato il lontano Oriente, nel 2008 l’attenzione di Ulderico Lambertucci si è concentrata sulla pace nel mondo e il dialogo interreligioso.
Ulderico ha unito insieme le “città sante” di Roma e Gerusalemme. Con la consapevolezza di poter fare ben poco per eliminare guerra e violenza, ma con la certezza della grande importanza del messaggio di pace che portava con sé. Non è stato lui il protagonista assoluto. Ha voluto soltanto farsi “strumento di pace”, come era solito dire san Francesco di Assisi.
La data della partenza, il 1° gennaio 2008, non è stata casuale. Come non lo è stato il luogo d’inizio del suo lungo viaggio. Ulderico Lambertucci è partito da Roma, dal caldo abbraccio del colonnato di piazza San Pietro, nella Giornata mondiale della Pace, salutato da papa Benedetto XVI e dal vicario del Santo Padre per la Città del Vaticano, il card. Angelo Comastri, suo grande amico.
Una corsa di circa seimila chilometri, prima in Italia, toccando alcuni luoghi-simbolo del dialogo e dei rapporti fra Occidente e Oriente. Poi la discesa lungo le martoriate terre balcaniche, teatro di guerra e violenze più volte nel Novecento e fino a pochi anni fa. E poi la Grecia, la Turchia, la Siria e la Giordania, prima di scendere nella tormentata Terra Santa, dove anche in questi mesi si stanno consumando le lotte tra lo stato di Israele e quello della Palestina.
San Francesco anche nella coast-to-coast americana. Nel 2012, Ulderico parte per una nuova, entusiasmante impresa podistica: da San Francisco, sulla West Coast degli Stati Uniti, fino a New York, nell’estremo oriente degli Usa. Oltre 4.600 chilometri per unire insieme due luoghi simbolo, sempre con l’intento di portare un messaggio di pace e di dialogo fra religioni e culture diverse.
A San Francisco, infatti, Ulderico Lambertucci parte simbolicamente dalla Porziuncola Nuova di San Francesco, ricostruita tale e quale a quella di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Un’autentica “meraviglia” voluta dall’allora italo-americana vice-sindaco di San Francisco, Angela Alioto. La corsa vera e propria Lambertucci la inizia a Los Angeles, per concluderla a Ground Zero, a New York, diventato negli anni una sorta di “sacrario” delle vittime degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001.
Sottoscritto stamattina l’accordo di programma tra il comune di Treia e la provincia di Macerata, a conclusione di un iter complesso, per lo sviluppo di nuove attività produttive nell’area adiacente al complesso Lube.
Tale percorso ha seguito l'iter dell’accordo di programma tra l'amministrazione comunale e la Provincia ravvisando un interesse pubblico per questa variante che consentirà di raggiungere diversi obiettivi: l'espansione dell'attività produttiva e occupazionale di Lube Industries Srl con la conseguente assunzione di circa 30 persone. La realizzazione della rotatoria all’intersezione tra l’uscita del Pip di Passo di Treia, dove è insediata anche la Lube, e la statale 361 della Val Potenza in località San Marco Vecchio. Non ultima, la realizzazione di marciapiedi di collegamento pedonale dalla rotatoria di Villa Leonardi alla nuova rotatoria.
La Lube, oltre alla realizzazione del nuovo corpo di fabbrica, realizzerà nuovi parcheggi e verde privato, con accesso pubblico, per valorizzare il filare di lecci dietro Villa Leonardi che collega col fiume Potenza creando una connessione ecologica tra l’area produttiva e il fiume. Sarà realizzato anche un parcheggio a uso pubblico.
"L'amministrazione comunale di Treia ha agevolato enormemente quest'opera di ampliamento - ha detto il sindaco Franco Capponi - in collaborazione con l'ufficio tecnico comunale e della Provincia, soprattutto per la possibilità di migliorare la viabilità dell’area con la realizzazione di nuovi marciapiedi su due lati e una nuova rotatoria che favorirà le maestranze della Lube, agevolando il traffico delle oltre 1000 automobili che quotidianamente percorrono quel tratto stradale. Per questo interesse pubblico e generalizzato il Comune destinerà tutti gli oneri di urbanizzazione alla realizzazione delle opere pubbliche e ulteriori risorse dal bilancio comunale per la completezza e la buona qualità di queste opere".
Il primo cittadino si è detto: "Molto soddisfatto di questo obiettivo raggiunto che rende da una parte sempre più competitiva la Lube e dall'altro consente opere di miglioramento della vivibilità grazie ai progettisti Lube e alla grande collaborazione tra gli uffici comunali e quelli provinciale che in tempi ristrettissimi hanno realizzato l’accordo di programma".
Al via dall'8 al 13 febbraio a Passo di Treia una delle manifestazioni tradizionali della provincia di Macerata, che da 59 anni vuole portare un tocco di spensieratezza e gioia nelle vite delle persone che partecipano.
Il periodo non è dei migliori, segnato da conflitti internazionali e problemi che ognuno deve affrontare ogni giorno ma il filo conduttore di quest'anno, che spinge anche i membri del comitato, è legato ad una frase dello scrittore Italo Calvino, che recita: «Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore».
Il comitato organizzatore, il Circolo Acli "La Torre" di Passo di Treia, ha allestito una serie di eventi che si concluderanno con la classica "Sfilata Mascherata del Martedì Grasso" e che quest’anno vedrà il ritorno dei carri allegorici. Ne parliamo col presidente del Comitato, Daniele Bianchi.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa 59esima edizione del carnevale Passotreiese?
"Gli ultimi anni sono stati un pò travagliati, ci siamo lasciati nel 2020 quando, il giorno successivo al Carnevale, tutta l'Italia è stata chiusa a causa della pandemia. Nel 2021 e 2022 siamo stati costretti a trasformare il Carnevale in un evento mediatico organizzando edizioni on-line. Lo scorso anno, a causa di alcune limitazioni al transito stradale, siamo stati obbligati ad una organizzazione più leggera. Quest’anno il Carnevale Passotreiese torna invece con la sfilata mascherata nella sua forma più classica e completa, avremo la banda, le majorette, i gruppi mascherati e finalmente, dopo tanti anni, avremo il ritorno dei carri allegorici che sono il vero simbolo del Carnevale".
Quali saranno gli altri eventi del programma?
"Inizieremo il 'Giovedì Grasso', 8 febbraio, dalle 21, presso il salone parrocchiale, con un concorso di dolci di carnevale. Tutti sono invitati a mettersi in gioco e portare le proprie creazioni che verranno giudicate da una giuria di esperti. La serata sarà allietata da balli, musica e karaoke quindi penso che ci sia la possibilità per tutti di divertirsi. Venerdì 9 febbraio ci sarà il classico Torneo di Briscola sempre nel salone parrocchiale dalle ore 21.
Sabato 10 febbraio saremo ospiti del Ristorante 'Antica Fornace' di Treia con il quale abbiamo organizzato un Gran Veglione Mascherato, buon cibo e ottima musica per far divertire tutti. Domenica 11 febbraio dalle ore 14:30, ancora al salone parrocchiale, avremo il Carnevale dei Bambini con l’animazione di 'Di Festa in Festa' e merenda gratis per tutti. Martedì 13 chiuderemo i festeggiamenti con la tradizionale Sfilata Mascherata del pomeriggio".
Chi ci sarà sul palco principale del Carnevale?
"Il Carnevale Passotreiese è stato sempre contraddistinto dall'avere sempre grandi ospiti. In questa edizione, dato che i social network e il continuo bombardamento mediatico hanno sminuito l’appetibilità di molti personaggi, ci siamo concentrati sulla sfilata e dedicato le nostra risorse per renderla memorabile. Naturalmente non abbiamo tralasciato di avere un presentatore di tutto rispetto come David Romano, che ormai è un grande amico del nostro comitato ed è reduce da molte trasmissioni di successo in radio e televisione: a lui abbiamo affiancato il gruppo dei MasFlow che ha fatto ballare tutta l’Italia per tutta l'estate e sicuramente non mancherà di portare la sua allegria e la sua voglia di fare festa sul palco del Carnevale coinvolgendo anche tutte le persone presenti".
Chi ha già confermato la sua presenza alla sfilata?
"Avremo la musica della Treia Street Band, la leggerezza delle majorettes Koreos, carri allegorici da Potenza Picena, Mogliano e Corridonia; gruppi mascherati da Madonna del Monte, Pollenza, Treia e Passo di Treia. La collaborazione dei genitori degli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria di Passo di Treia consentirà di far sfilare gruppi mascherati portando l’allegria e la gioia dei più piccoli per le vie del paese. Penso che ci siano tutti gli ingredienti per passare un bellissimo pomeriggio".
Cosa consigliate a quanti vorranno intervenire?
"Di venire con cuore leggero e disponibile al divertimento. Per la sfilata di martedì grasso consigliamo caldamente di venire mascherati perché saranno premiate anche le maschere più particolari scelte tra il pubblico. Ognuno di noi ha i suoi macigni nel cuore ma cerchiamo di dimenticarli almeno per qualche giorno".
Avete dei ringraziamenti da fare?
"In primo luogo a tutti i soci del comitato che si impegnano sempre oltre ogni aspettativa; all’amministrazione comunale; a tutte le aziende che ancora credono nei nostri progetti e ci sostengono con le donazioni e a quanti nel tempo hanno fatto parte del comitato organizzatore e che hanno contribuito a tenere accesa questa tradizione lasciandoci il dovere morale di proseguirla. Non ultimo, il nostro grazie va a tutte le persone che partecipano alle nostre iniziative e ci incoraggiano a continuare".
Serata molto partecipata venerdì 2 febbraio a Treia, dove si è presentato alla cittadinanza il movimento politico Civici Marche, che in Regione fa riferimento al consigliere Giacomo Rossi.
Il responsabile provinciale di Civici Marche, Jacopo Orlandani, ha introdotto la serata, sottolineando che “questo movimento sta muovendo i suoi primi passi. Metteremo in campo esperienza amministrativa ed entusiasmo con l’obiettivo principale di fare una politica vicina alle esigenze dei territori. Noi siamo il movimento dei marchigiani.”, poi proseguita con gli interventi dello stesso Rossi, della consigliera comunale treiese e membro del direttivo, Edi Castellani e di Leonardo Simoncini, responsabile delle politiche giovanili di Civici Marche.
Presenti anche gli altri componenti del direttivo di Macerata, Anna Rombini, Lorenzo Fiacchini e Matteo Pompei, sindaco di Monte San Martino, che è intervenuto portando i saluti. "La provincia di Macerata è tra quelle della Regione dove stiamo riscontrando tante adesioni, entusiasmo e voglia di partecipazione: nella nostra ottica di valorizzazione e difesa dell'entroterra – dichiara Giacomo Rossi - Treia rappresenta per noi un Comune importante dove vogliamo dare il nostro contributo di idee e progettualità in vista anche delle imminenti elezioni amministrative".
La consigliera del Comune di Treia, Edi Castellani, dopo i saluti e i ringraziamenti a tutti i partecipanti per la presenza, ha sottolineato che essere lì rappresentava un'occasione d'incontro per presentare a Treia il movimento Civici Marche, rimarcando che “nella nostra provincia è molto ben strutturato, e che rappresenterà anche un’opportunità per trattare temi relativi alla vita politica, sociale e culturale treiese con un filo diretto con la Regione, dato la presenza di un Consigliere regionale attento e attivo verso tutte le problematiche che riguardano il nostro territorio”.
“Ora che ci siamo presentati – prosegue Castellani - confermo che a Treia vorremo esserci per portare avanti le nostre proposte e la nostra politica a favore del territorio e di chi lo abita. Come referente locale di Civici Marche ci metto la faccia perché ci credo. La politica deve avere una visione a lungo termine rivolta al futuro, altrimenti non serve a nulla. Una politica a difesa dell’identità del territorio, del lavoro e delle persone che lo abitano, che deve avere quindi anche una visione sociale dell’azione politica”.
“Ho voluto iniziare con la proposta di realizzazione di un centro di aggregazione sociale a servizio della comunità nel centro storico – dichiara la consigliera treiese - per far sì che la proposta vada indirizzata verso diversi obiettivi. Infatti, la realizzazione di un luogo dove incontrarsi, confrontarsi, uno spazio da riempire con qualsiasi tipo di attività può servire per riportare giovani e vivacità, soprattutto a servizio di tutta la comunità, con una particolare attenzione rivolta anche verso gli anziani. Questa vuole essere un’iniziativa di rivitalizzazione, attraverso i giovani, del centro storico, una parte della città che ha bisogno del sostegno di tutta la comunità, che ha bisogno di essere riconosciuta nella sua importanza e nel suo ruolo di rappresentare tutti, capoluogo, periferia e frazioni.”
“Dobbiamo riacquistare socialità, coesione e condivisione di obiettivi volti a migliorare il benessere di tutti a sostegno delle politiche giovanili che rappresentano il nostro prossimo futuro, ma per fare questo abbiamo bisogno di persone che costruiscano, ognuno nelle proprie possibilità e competenze. L’ipocrisia – conclude Castellani - e tante parole non servono, servono fatti e confronti, naturalmente coscienti anche di raccogliere critiche, sempre ben accette se costruttive per migliorare ed allargare la visione delle azioni; critiche che alla fine si possono trasformare in proposte. Sono naturalmente a disposizione, come sempre, per raccogliere suggerimenti, proposte, critiche costruttive e naturalmente adesioni a Civici Marche, la porta è aperta a tutti”.
A conclusione dell’evento è intervenuto anche Leonardo Simoncini, responsabile delle politiche giovanili di Civici Marche, rimarcando l’importanza che riveste un centro di aggregazione per il tessuto sociale. “Non dobbiamo pensare il centro di aggregazione come un qualcosa di circoscritto ad una determinata fascia di età. – dichiara Simoncini - Aggregazione significa intergenerazionalità, integrazione, formazione e supporto verso le fasce deboli. Penso per esempio a tutti quegli anziani che vivono in solitudine, o alle persone in particolare stato di disagio. Il centro di aggregazione rappresenta anche un luogo sicuro per bambini e ragazzi, un luogo di svago, formazione e responsabilizzazione. Una proposta del genere è vitale per una comunità, che si fonda su una serie di relazioni volte a concretizzarsi in quella che è linfa per la società, ossia la solidarietà. Un amministratore attento – conclude Simoncini – come reputo lo sia Edi Castellani, non deve mai sottovalutare l’importanza che riveste la compattezza del tessuto sociale in piccole città come le nostre”.