I recenti eventi sismici hanno modificato pesantemente non solo il volto della nostra terra, ma anche la realtà economica e sociale delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, in particolar modo le zone dell’entroterra, cuore di gran parte del mondo produttivo artigianale marchigiano, luoghi che custodiscono un patrimonio artistico e culturale a rischio scomparsa. Il terremoto, oltre a produrre migliaia di sfollati, disagi ai servizi, alla viabilità, centri storici pericolanti (laddove non siano totalmente scomparsi, con la conseguente necessità di messa in sicurezza delle opere d’arte), sta provocando lo spopolamento di borghi e cittadini, una gravissima battuta d’arresto della produttività e dell’economia turistica legata alle peculiarità della zona dei Sibillini.Da quel 24 agosto, gli uffici CNA ricevono le richieste di aiuto e supporti degli imprenditori: da allora, siamo al lavoro sul campo per diffondere informazioni, dare supporto logistico, mettere in contatto la domanda e l’offerta di servizi, di condivisione di laboratori e magazzini, di affitto di abitazioni e locali; dal 25 agosto giriamo il territorio per incontrare cittadini e imprese e discutere del decreto governativo, per aiutare nell’interpretazione di quanto previsto. Insomma, per capire cosa fare, e farlo subito.Anche per questo, per aiutare il territorio a non mollare, è partito “Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”, progetto targato Cna Marche Sud, avviato per sensibilizzare l'acquisto dei prodotti tipici e tradizionali delle zone del Fermano, Maceratese e Ascolano colpite dagli eventi sismici. CNA propone una vetrina di aziende che aderiscono al progetto, con l'obiettivo di promuovere l'acquisto dei prodotti enogastronomici quale veicolo di rilancio, economico ma anche turistico, dei territori che in questo momento sono in grande difficoltà a seguito del terremoto. Si tratta di imprese del settore agroalimentare, aziende agrituristiche, vitivinicole, oleifici, birrifici, produttori di miele, confetture, prodotti di norcineria, dolci e liquori. Lo slogan del progetto è "Ci ritorNiAmo" perché siamo convinti che sia fondamentale ritornare a rivivere quelle zone, ridandogli il valore che meritano. Basta cercare Vetrine Sibilline sui siti delle CNA territoriali di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, consultare l'elenco delle imprese, scegliere i prodotti e contattare le aziende. In occasione delle prossime festività, CNA Macerata promuove cesti regalo solidali realizzati in collaborazione con il Circuito Marchex e con il portale web Marca Camerino: per informazioni www.mc.cna.it oppure 0733/27951.
Netta la vittoria del No nelle Marche.Il commento a caldo del segretario regionale del Pd, Francesco Comi, lascia poco spazio alle interpretazioni: "Peccato per il risultato. Sono amareggiato dell'esito e non ho motivo di nasconderlo. Abbiamo perso un'occasione. Chi ha votato contro la riforma si è caricato sulle spalle una grande responsabilità. Questo Paese aveva e ha bisogno di proposte costruttive".A votare per il referendum costituzionale, in tutta la regione, è stato quasi il 73% degli aventi diritto. La percentuale più alta in provincia di Pesaro Urbino (74,87%) quella più bassa in provincia di Macerata (70,84%) che ha registrato a sua volta la più bassa affluenza alle urne nel comune di Pieve Torina (47,21%), quella più alta, invece, a Muccia (89,84%).A Camerino domina controtendenza il Sì con il 53,71. Anche a Sefro vince il Sì con il 51.77 per cento, a Caldarola con il 50,28 (uno scarto di cinque voti), ad Apiro con il 55,59 e ad Appignano con 50,65 per cento.Incredibile parità a Poggio San Vicino con 63 voti al Sì e 63 voti al No: annullata una scheda.Trionfo del No a Bolognola: 50 voti (76,92 per cento) contro i 15 del Sì.Nel capoluogo di provincia, tendenza nazionale rispettata: a Macerata il No si afferma con il 54,85 per cento.Anche a Civitanova domina il No con un netto 58,05 per cento.A Loro Piceno è un voto a fare la differenza a favore del No: 641 a 640 con una percentuale del 50,04. A Cingoli il No si afferma con il 56,46 per cento, a Tolentino con il 53,16, a Porto Recanati con il 57,59, a San Severino con il 58,83, a Visso con il 61,59, a Serravalle con il 57,12, a Serrapetrona con il 57,22, a San Ginesio con il 52,18, a Ripe San Ginesio con il 58,74, a Pioraco con il 57,07, a Pievebovigliana con il 62,26, a Penna San Giovanni con il 58, a Morrovalle con il 56,57, a Montecassiano con il 54,39, a Monte Cavallo con il 51,67, a Mogliano con il 52, a Gagliole con il 61,11, a Fiordimonte con il 59,52, a Fiastra con il 54,10, a Esanatoglia con il 59,29, a Cessapalombo con il 63,44, a Camporotondo con il 52,74, a Belforte con il 54,19, a Urbisaglia con il 55,49, a Treia con il 55,46, a Sant'Angelo in Pontano con il 54,13, a Muccia con il 57,23, a Montecosaro con il 59,39.Nei comuni di Acquacanina, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, colpiti dagli eventi sismici, non sono state costituite le sezioni elettorali. Nei comuni di Fiastra e Pieve Torina, colpiti dagli eventi sismici, è stato costituito un numero ridotto di sezioni elettorali, pari a 1.
Una partenza faticosa ma coraggiosa. I “Teatri di Sanseverino” tirano su la testa dopo il sisma e alzano il sipario sulla nuova stagione di prosa che per la “prima” in assoluta, ma solo per la “prima”, si trasferisce al Persiani di Recanati dove giovedì 8 dicembre, alle ore 17,30, va in scena la “Bisbetica domata” con Nancy Brilli.“Si tratta di un temporaneo trasferimento, per la sola data dell’8 dicembre, perché poi torneremo al Feronia - spiega il direttore artistico, Francesco Rapaccioni, che sta organizzando pullman e abbonati per la “trasferta” - Mai come in questo periodo abbiamo tutti bisogno di incontrarci, restare uniti, confrontare l'un l'altro le proprie esperienze e guardare insieme al futuro – aggiunge Rapaccioni, che prosegue con un ringraziamento al sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, e a chi si è adoperato per la gentile concessione di un teatro per gli oltre 400 abbonati settempedani - Anche nel territorio, come accade in questi giorni in molte famiglie, chi può offre la propria casa temporaneamente al parente o al vicino in difficoltà. Ripartiamo questa volta da Recanati: il teatro Feronia si trasferisce dunque al teatro Persiani. Partiremo tutti insieme con i pullman da San Domenico alle 16”.La società Contram ha messo a disposizione dei pullman per il trasferimento mentre la Deltaprint sarà lo sponsor della serata inaugurale.“Per le altre date della stagione si tornerà comunque al Feronia”, rassicura la direzione artistica de “i Teatri di Sanseverino” che invita a prenotarsi entro domani, lunedì 5 dicembre.La “Bisbetica domata”, con Nancy Brilli ma anche Matteo Cremon, Claudio Castrogiovanni, Gianluigi Igi Meggiorin, Gennaro Di Biase, Anna Vinci, Dario Merlini, Maria Concetta Gravagno, Stefano Annoni e Valerio Santoro, è un’opera molto conosciuta che ha per protagonista una serie di personaggi che si districano in un frizzante crogiuolo di equivoci e travestimenti. Si tratta di una commedia ricca di colpi di scena che, col sorriso, porta a riflettere sui rapporti uomo-donna e che restituisce la contemporaneità e la grandezza di un autore senza tempo come Shakespeare. “Questo adattamento – sottolinea ancora Rapaccioni - è una rivisitazione in chiave femminile, adattata al nostro tempo con qualche punzecchiatura sulla propensione shakespeariana verso il personaggio di Petruccio, domatore di femmine disobbedienti. Lo spettacolo coinvolge e Nancy Brilli, molto bella e molto brava, è la Bisbetica che capeggia il cast dando vita a un doppio spettacolo in cui ognuno è sia attore che personaggio. Ricca di momenti comici, la pièce guarda in ugual modo i destini di attori e teatranti, come a voler dimostrare che la vita è teatro e il teatro continua nella vita”.
Anche se molti residenti hanno scelto di votare nelle zone in cui sono sfollati, l'affluenza alle urne per il referendum sulla riforma costituzionale è buona nelle zone terremotate delle Marche, dove i seggi (spesso accorpati) sono stati allestiti in sedi alternative, dalle tensostrutture alle palestre."Sì, la gente viene e sta votando" dice il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. "Nonostante il cielo plumbeo" è serena la voce del sindaco di Pievebovigliana Sandro Luciani: "c'è una buona affluenza".Rallentamenti a Visso, che per il referendum raccoglie anche le sezioni elettorali di Ussita e Castelsantagelo sul Nera: "sono andato direttamente al seggio, nella palestra delle scuole - racconta il sindaco di Ussita Marco Rinaldi -, ma lì ho scoperto che prima bisognava ritirare un attestato presso il Comune, che si trova in un modulo in zona il Piano. Non è semplice spostarsi, ci sono varchi e controlli, perché il centro di Visso è zona rossa. Insomma, per votare ci ho messo un'ora".Secondo quanto appreso dall'Ansa, nelle Marche si attesta al 20,22% l'affluenza alle urne alle 12 per il referendum sulla riforma costituzionale. A Macerata ha votato il 19,14% degli aventi diritto al voto.
La Regione Emilia Romagna continua nell’invio di pattuglie di rinforzo al comando della Polizia municipale del Comune di San Severino Marche in questo periodo di emergenza terremoto. Nelle scorse ore c’è stato un nuovo cambio della guardia con la partenza, dopo una settimana di lavoro, degli agenti Stefano Piva e Katia Pinelli della Polizia Locale del Comune di Modena.Uomini e mezzi sono utilizzati per il pattugliamento dinamico del centro storico e delle tantissime frazioni del Comune. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha voluto personalmente incontrare gli agenti per ringraziarli della preziosa opera prestata a favore della popolazione colpita dal terremoto.
La solidarietà verso le popolazioni colpite dal sisma non si ferma e questa volta arriva da Cuneo. Il messaggio arriva da Giovanni Bottero, un pensionato di 66 anni che, dalla pagina Facebook del suo ristorante, scrive a tutti i ristoratori del Centro Italia a cui il terremoto ha distrutto o reso inagibile il proprio ristorante mettendo a disposizione, a titolo gratuito, la propria attività.Questo il messaggio integrale che si legge su Facebook."Mi chiamo Giovanni Bottero, sono un pensionato di 66 anni che per molti anni ha lavorato come ristoratore. Vivo a Limone Piemonte, nota località turistica invernale in provincia di Cuneo, nota per il suo comprensorio (90km di piste da sci), sono proprietario di un locale “ristorante” che dopo il mio pensionamento e per motivi di salute è da più di un anno inattivo. Ieri sera, dopo aver visto, per l’ennesima volta, immagini catastrofiche delle zone terremotate del centro Italia, mi sono trovato a fare un pensiero. Mi sono immedesimato in uno di quei ristoratori che ad un tratto hanno visto il lavoro di una vita crollargli davanti agli occhi. Ho pensato a come mi sarei sentito se da un secondo all’altro, mi avessero detto che il mio ristorante non era più agibile e che ci sarebbero voluti mesi o forse anni per poter oltrepassare di nuovo la porta di ingresso. Sicuramente scoraggiato, disarmato, disperato. Quando investi tutto in un progetto che poi diventa un progetto di vita che da sostentamento a te ma soprattutto alla tua famiglia, per quanto possa calarmi nella situazione, non riesco e non posso quantificare lo stato d’amino che si possa provare. Sentire la terra che trema e che polverizza una tua creatura. Si perché, da ex ristoratore, credo fortemente che il proprio ristorante, sia una creatura, una parte di te, un’appendice di se stessi. Mentre facevo queste riflessioni, mi sono sentito pervaso da un sentimento di frustrazione e di rabbia e mi sono ritrovato a partorire quanto segue: per tutti i ristoratori (unici proprietari o famiglia) del Centro Italia a cui il terremoto ha distrutto o reso inagibile il proprio ristorante. Sono disponibile a dare in comodato d’uso gratuito il mio ristorante, totalmente attrezzato, fino a quando non sarete nella condizione di poter riappropriavi del vostro. Non voglio soldi, ne per l’affitto ne per altro. Dovrete solamente coprire personalmente le spese vive dell’utilizzo (luce, gas, tasse, imposte) Per il pernottamento, vi posso offrire ad un prezzo modico, un appartamento sito vicino all’attività ma non è un elemento vincolante. Per dirla in parole povere, potrete pernottare dove vorrete, il ristorante ve lo do in ogni caso. Non ci saranno condizioni legate alla durata. Appena potrete tornare a gestire la vostra attività, liberi di andare. Quello che vorrei, è dare la possibilità, a chi vorrà coglierla, di continuare il proprio mestiere e di sentirsi ancora parte di un progetto di vita. Il ristoratore è per sempre, io lo so bene! Info Tel. Giovanni 380 5332937"
I sindaci dei comuni terremotati di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, insieme al commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e al capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, prenderanno parte il 9 dicembre alle 21, nella Basilica di Loreto, a una messa per le popolazioni terremotate concelebrata dal segretario di Stato card. Pietro Parolin, dal card. Edoardo Menichelli, presidente della Conferenza episcopale marchigiana e dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale umbra.Interverranno anche mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, della cui Diocesi fa parte anche il comune di Amatrice, e l'arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Domenico Boccardo. Al termine ci sarà una processione solenne di tutti i sindaci al seguito dell'immagine originale della Madonna di Loreto. "Si tratta di un momento di grande solennità e raccoglimento - ha detto il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi - al quale noi sindaci ci avviciniamo con grande partecipazione" (ANSA).
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha inviato una segnalazione al capo dipartimento della Protezione Civile, al Commissario delegato alla ricostruzione, al presidente della Regione Marche e al presidente di Anci Marche, in merito alle notizie e alle segnalazioni con le quali alcuni cittadini denunciano un incremento notevole delle richieste per l’affitto delle abitazioni agibili.“Ciò potrebbe essere dovuto – ha scritto il sindaco nella segnalazione – a un perverso effetto collaterale dell’importante opportunità che il Governo ha voluto mettere a disposizione dei cittadini terremotati con il contributo per l’autonoma sistemazione. Al Comune – precisa il primo cittadino settempedano – sono giunte solo segnalazioni verbali senza riscontri concreti ma, se confermata, questa tendenza andrebbe contrastata subito”.Immediata la risposta da parte del capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che in riscontro alla segnalazione del sindaco di San Severino Marche ha fatto sapere di aver informato il comando generale della Guardia di Finanza.
Oltre 10mila euro sono stati destinati dalla SIN, la Società Italiana di Neonatologia, al Comune di San Severino Marche per progetti di ricostruzione dopo il terremoto che ha duramente colpito la comunità settempedana. La somma è stata raccolta grazie a un’iniziativa lanciata in occasione del congresso nazionale svoltosi a Napoli.La Sin ha così raccolto l’appello lanciato dal sindaco, Rosa Piermattei, che è stato fatto subito dal presidente della Società Italiana di Neonatologia, Mauro Stronati, direttore della Struttura Complessa di Neonatologia, Patologia Neonatale e Terapia Intensiva della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, originario di San Severino Marche.“E’ un gesto molto significativo per noi quello di cui si sono resi protagonisti i membri della Sin. Alla società aderiscono molti pediatri d’Italia. Il loro aiuto verrà utilizzato per progetti di ricostruzione cui stiamo già pensando. Vista la risposta ricevuta sicuramente faremo in modo che la Sin possa “adottare” una delle tante iniziative che resteranno per sempre alla città di San Severino Marche”.La donazione della Sin, grazie anche all’importante contributo della Biomedia, rappresenta un gesto di grande solidarietà e di speranza per il futuro.La Società Italiana di Neonatologia è una società, non a fini di lucro, che persegue e allarga gli scopi ed obiettivi del Gruppo di Lavoro di Neonatologia della Società Italiana di Pediatria. La Società vanta circa 2.350 soci, tra medici ed infermieri specialisti in neonatologia operanti in ambito universitario e ospedaliero. Fra i suoi scopi vi sono quelli di favorire e promuovere la ricerca, la didattica e l'assistenza nell'ambito della Neonatologia, intesa quale disciplina che si occupa del neonato sano e patologico, ivi inclusa l'emergenza, la terapia intensiva neonatale, il trasporto del neonato e il follow-up, ma anche di favorire lo sviluppo, la standardizzazione e la valutazione delle metodologie di ricerca e di applicazione clinica in Neonatologia, anche mediante la costituzione di gruppi di lavoro e task forces ad hoc.
San Severino Marche, città d’arte della provincia di Macerata, tra i tanti motivi di interesse ha una serie di dimore storiche, quasi tutte realizzate tra ‘700 e ‘800, che il terremoto ha gravemente danneggiato. Fra queste vi è anche Villa Collio, un ex Casino della famiglia Collio, attribuito dagli storici locali a Pietro da Cortona, già crollato nel 1799 a causa di un sisma e ricostruito nel 1812 da Giambattista Collio nello stesso sito dove sorgeva l’edificio originario. L’architetto pittore moglianese Giuseppe Lucatelli progettò la nuova villa, oggi di proprietà degli eredi Miliani Raimondi, in stile neopalladiano.Per la prima volta dopo le scosse del 30 ottobre le telecamere del Tg3 delle Marche sono entrate nella dimora insieme ad alcuni tecnici e al giornalista Massimo Veneziani. Con loro anche Francesco Rapaccioni, console del Touring Club Italiano per la provincia di Macerata e direttore de i Teatri di Sanseverino.“Villa Collio ha avuto danni importanti proprio alla struttura muraria – spiega Rapaccioni, che sottolinea - Si è staccato l’intonaco, ma questo sarebbe un danno facilmente recuperabile. Il fatto grave è che in questo caso sotto si vedono chiaramente i muri fessurati ma anche completamente spanciati. Danni si registrano anche al pavimento d’ingresso e a quello del giardino all’italiana, che si è evidentemente abbassato. In uno dei tempietti laterali si vede che l’edificio ha subito una torsione su se stesso, che ha dunque ruotato provocando distacchi fra le strutture con fessurazioni di diversi centimetri. Ci sono addirittura chiavi di tiraggio, messe dopo altri terremoti, che sono uscite fuori ma che prima erano nascoste sotto l’intonaco. Il soffitto delle scale ha ceduto e il tamburo della cupola è completamento venuto giù”.“Il danno culturale è enorme - spiega il sindaco, Rosa Piermattei, che insieme ai tecnici comunali sta cercando di verificare la situazione anche delle dimore storiche disseminate in tutto il vasto territorio settempedano - Villa Collio è un bene preziosissimo per tutta la regione Marche. In questo caso si registra pure un danno di tipo economico perché la villa era sede di un’attività ricettiva che, ovviamente, si è dovuta fermare. Altri invece sono riusciti a rialzarsi da soli, come il caso dell’imprenditore settempedano Sandro Teloni che, con la sua famiglia, gestisce il relais “La Villa” in quella che fu l’ex villa Coletti Battibocca a Cesolo”.La storica villa Collio è un edificio a pianta quadrata, come “La Rotonda” del Palladio a Vicenza, dalle quattro facciate uguali, che riprendono gli elementi del tempio classico, con le lesene che sorreggono un timpano e inquadrano la cupola ottagonale. All’interno custodisce un giardino all’italiana fra i più apprezzati della penisola.
"Il patrimonio culturale si deve ricostruire, un'eccellenza si deve tutelare": è questo lo slogan del progetto Coraggio Marche, nato come risposta concreta all'emergenza sisma che ha sconvolto il centro Italia."Coraggio Marche" è un sito con un grande cuore che racconta e fornisce informazioni sulla condizione delle piccole aziende del territorio colpite dal sisma e costrette ad affrontare enormi difficoltà economiche. A ideare il sito, l'agenzia di comunicazione Marvel Adv in collaborazione con lo chef Errico Recanati del Ristorante Andreina."L'iniziativa nasce dalla volontà - racconta lo chef Recanati - di dare visibilità ai produttori di qualità che, in questo momento, da soli non hanno la forza di poter comunicare il loro lavoro nella giusta maniera. Attraverso la rete di colleghi e di associazioni di settore e al lavoro di promozione messo in atto da Marvel Adv, il sito continua giorno dopo giorno a dare voce alle aziende e a questi produttori che a causa del terremoto rischiano di perdere il lavoro di una vita intera. L'idea è stata quella di mettere in piedi qualcosa che fosse più duraturo e continuativo di una o più cene, che comunque in futuro verranno sicuramente organizzate con i prodotti presenti nel sito, una sorta di vetrina per le aziende che, attraverso il web, possono sicuramente raggiungere un pubblico molto vasto".I criteri di selezione delle aziende sono due: il fatto di essere state tutte duramente colpite dal sisma e di produrre vere e proprie eccellenze del territorio. Tra le aziende troviamo la Norcineria Altonera, di Castelsantangelo Sul Nera (Macerata), l'Apicoltura di Filippo Solibazzi di Amandola, l'azienda agricola Le Spiazzette sempre di Amandola, che produce confetture di frutta. E la pasta secca di Terra Nostra, pastificio e ristorante/pizzeria di San Ginesio."Il sito è in continuo aggiornamento - continua Errico Recanati - e la selezione delle aziende è stato anche per me un modo di conoscere personalmente storie e prodotti di qualità. Una conoscenza che vorremmo trasmettere al consumatore attraverso le storie che nel sito vengono raccontate. I produttori possono essere contattati personalmente dagli utenti interessati ad acquistare il prodotto, una possibilità in più per le aziende di farsi conoscere, di stringere legami diretti con i consumatori e di affrontare questo momento drammatico. Senza queste aziende le Marche sarebbero ancora più povere di quanto non le abbia rese il sisma, per questo crediamo fermamente nel fatto che vadano aiutate nel migliore dei modi".
"Sono sempre stato consapevole che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. Lo sono sempre stato io, lo è sempre stata Antonella, ed abbiamo educato i figli a questa consapevolezza. E’ arrivato il momento. Il momento del saluto".Inizia così il post su Facebook che il maresciallo dei Carabinieri della stazione di San Severino, Pierluigi Lupo, ha scritto agli amici per dare la notizia della sua partenza. Ecco il testo: “Dopo 23 anni da cittadino settempedano, di cui oltre 20 quale Comandante della Stazione dei Carabinieri, con questo semplice post vorrei salutare tutti i concittadini di San Severino, ed in particolar modo tutti coloro con i quali in questi anni ho condiviso momenti di vera e sincera amicizia. Motivazioni strettamente personali e familiari mi hanno condotto fin da questa estate alla decisione di inoltrare domanda di trasferimento . Farò rientro nella regione che oltre 30 anni fa mi vide partire arruolato, ventenne, nell’Arma dei Carabinieri. Dopo anni di sacrifici, sia fisici che sentimentali, è giusto cominciare a pensare all’età che avanza e alle esigenze che cambiano.Tutto ciò dando la precedenza, sempre e comunque, alle aspirazioni e ai bisogni dei miei figli. La ricerca di una stabilità definitiva è umana, e cominciare, passo dopo passo, a ricongiungermi con la mia famiglia di origine è sempre stato un fine sin dall’inizio. Il prestigioso nuovo incarico a Pescara, che mi accingo a ricoprire entro la fine dell’anno in corso, non può che non darmi nuovi stimoli professionali, mettendomi nuovamente in gioco Non sarà facile, ci sarà da ricominciare da zero, non solo per me ma anche per la mia famiglia. Le radici qui a San Severino sono profonde, i miei figli sono cresciuti qui, e queste radici hanno dato vita ad una splendida pianta rigogliosa e carica di frutti. Sto per intraprendere una nuova avventura, ma qui, nella città di San Severino, ho vissuto forse gli anni più importanti e formativi della mia vita. Lascio San Severino in un momento particolarmente triste, in quanto duramente colpita dal terremoto, ma voglio essere convintamente fiducioso di poter in futuro tornarvici e trovarla ancor più bella di prima!"
Un pomeriggio davvero speciale quello di ieri alla Tigamaro di Tolentino. Infatti, grazie alla vicinanza fra l'azienda tolentinate e la Grana Padano, sono stati consegnati cinque quintali di grana da distribuire alle popolazioni terremotate, in particolare dei territori di San Severino e Tolentino.A fare gli onori di casa è stato il titolare di Tigamaro, Luca Bortolami, che ha accolto il sindaco di San Severino Rosa Piermattei e quello di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, insieme alla titolare di Multiradio Oriana Forconi che è stata il trait d'union di tutta l'operazione, i quali hanno rappresentato la gratitudine dei loro cittadini verso il gesto di grande solidarietà arrivato dall'Emilia nelle Marche.L'intero pomeriggio è stato trasmesso in diretta sulle frequenze di Multiradio e con le voci di Giusi Minnozzi e Luca Eboli che, fra interviste e musica, hanno raccontato un altro bellissimo momento di solidarietà e unione fra cittadini.https://www.youtube.com/watch?v=nQ4qT-jXt3E
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del personale dell’ITT “E. Divini” di San Severino Marche:"Tutto il personale dell’ITT “E. Divini” di San Severino Marche, dalla dirigenza, al personale ATA, al corpo docente, al comitato studentesco, esprime la più viva preoccupazione per il destino del proprio Istituto, vista l’inerzia delle Istituzioni, chiamate e sollecitate più volte a dare risposte concrete alla grave emergenza.Pensando in primis alle esigenze di studenti e famiglie in ordine alla formazione, che la scuola si sente in obbligo di fornire, la dirigenza e i docenti sono stati concordi nel dover agire in emergenza e dover quindi prendere decisioni urgenti, ma pur sempre razionali.Siamo disposti tutti a lavorare anche in condizioni difficili, purché praticabili, pur di fornire quel servizio che spetta ai nostri ragazzi e per rispondere alla situazione di emergenza.Chiediamo però in modo chiaro e deciso che le autorità competenti forniscano la loro risposta concreta, esprimendosi tempestivamente e ufficialmente riguardo al sito, in cui iniziare da subito i lavori per la messa in posa dei moduli/prefabbricato, per i quali ci risulta sia stata già inoltrata richiesta da parte dell’Amministrazione Provinciale.Facciamo presente che, per quanto si sia riusciti presso una scuola dell’Infanzia e Primaria detta “A. Luzio”, già fortemente criticata dai genitori dei bambini, ad intraprendere, dal 17 novembre ad oggi, un cammino di “normalizzazione”, che ha permesso in modo graduale agli studenti di rientrare in classe, permangono forti criticità e problematiche aperte: inidoneità delle aule e degli spazi per normativa relativa a cubatura, metri quadrati e capienza, non idoneità dei servizi igienico-sanitari e soprattutto assenza di spazi collettivi e di laboratori che sono parte indispensabile del curriculum e dell’identità di un Istituto Tecnico come il nostro, anche in base alla riforma scolastica in corso; infine il disagio di operare in due sedi non attigue, una delle quali promiscua con altro Istituto cittadino.Rischiamo che tali criticità, insorte in un periodo dell’anno scolastico particolarmente importante per l’attività di orientamento, possano implicare una grave perdita di nuove iscrizioni, che può essere scongiurata solo dall'assicurazione di ricostruzione da parte degli organi di competenza, con immediato avvio delle procedure necessarieSottolineiamo che il nostro Istituto era stato già identificato per la ricostruzione dei laboratori, con progetto dell’Amministrazione Provinciale di Macerata in accordo con la Protezione Civile, approvato e in via di attuazione nella sede storica dell’Istituto, perché ubicato in sede strategica per interventi in caso di calamità.Siamo compatti nel dire che l’Istituto Tecnico "Divini" non si sposterà da San Severino e in nessun modo il personale, supportato dagli Organi Comunali e soprattutto da studenti e famiglie, permetterà che ulteriori e gravi ritardi compromettano una istituzione così importante e di lunga tradizione nel nostro territorio e che si possa rischiare di impoverire l’entroterra maceratese, cancellandone l’identità economica, storica e socio-culturale e togliendo dignità a territori che hanno dato tanto alla Nostra Regione e al Paese intero".
Una sinergia per battere l’emergenza. Da affrontare insieme.È l’iniziativa dello staff della piscina Blugallery di San Severino per sostenere la “gemella” di Camerino, con cui i settempedani condividono anche diversi atleti. L’occasione sarà un torneo di pallanuoto maschile Under 13 che si terrà alla piscina settempedana il giorno dell’Immacolata Concezione, giovedì 8 dicembre, con in vasca i giovani protagonisti di: Rari Nantes Florentia, Vela Nuoto Ancona, Libertas Perugia, Pallanuoto Jesina, President Bologna, Team Osimo Nuoto e Team Marche Pallanuoto Moie, oltre ovviamente ai ragazzi del Blugallery di Stefania Giuliani.“Per tutta la giornata di festa – spiega l’organizer principe, Luca Sorcionovo – si susseguiranno le partite fra le 8 squadre, divise in due gironi da 4 compagini ciascuno. Si qualificheranno alle semifinali incrociate le prime due di ogni raggruppamento. Quindi la finalissima. Ogni società partecipante offrirà un contributo da devolvere alla piscina camerte che lamenta penuria di iscritti dopo la partenza post sisma di molti per gli alberghi della costa. È da sottolineare che funzioneranno anche degli stand esterni al Blugallery in cui sarà possibile acquistare prodotti tipici della zona quali insaccati, olio e miele. Auspichiamo un afflusso massiccio di pubblico che potrà godersi un bello spettacolo sportivo e dare una mano a chi da tempo sta lottando contro le terribili conseguenze del terremoto”.
La storica norcineria Fattobene di San Severino riparte da un furgone. È questa la storia di Nunzio e Paolo Fattobene, allevatori della Coldiretti proprietari dell'attività che è stata duramente colpita dal terremoto.Nunzio e Paolo hanno deciso di comperare di tasca loro un furgone da adibire a negozio per continuare l'attività, salvare i prodotti aziendali e i posti di lavoro dei propri dipendenti. Una storia che racconta bene la voglia di ripartire delle aziende agricole marchigiane danneggiate dal sisma.I due fratelli nella loro norcineria vendevano salumi ma anche panini con i prodotti fatti in azienda, circa 40 ettari di terreno con 800 maiali nelle campagne della zona: un'attività che dà lavoro a ben 9 persone. Questo il motivo per cui Nunzio e Paolo hanno deciso di ripartire con un'investimento non da poco, un furgone che è diventata da oggi la loro "norcineria mobile" collocata vicino l'ospedale, in zona Rione Miliani.
Si riparte! Torna il calcio giocato. Il girone F dopo quasi un mese di stop (ultima gara il 12 novembre) riapre i battenti con la 12° giornata.Sabato 3 dicembre si riprende perciò da quanto stabilito dal calendario, dopo che i turni rinviati sono stati tre: il nono, il decimo e l’undicesimo. Tutte le squadre sono attese da tre recuperi, anche se qualcuna ne dovrà giocare quattro, come la Settempeda, che ha dovuto posticipare anche il match casalingo contro la Folgore Castelraimondo (data ancora da fissare). Dopo i difficili momenti del sisma che ha visto coinvolto anche il mondo dello sport, il calcio si rimette in moto. Di pari passo proseguono le iniziative di solidarietà e quelle benefiche.E’ questo lo scopo che ha spinto i ragazzi dei “Boys”, lo storico gruppo dei tifosi della Settempeda, a riunirsi per tornare sugli spalti del “Soverchia”. In occasione del match contro la Robur (sabato 3) il tifo organizzato biancorosso si ritroverà compatto, non solo per sostenere la propria squadra, ma per qualcosa di significativo e lodevole. L’iniziativa partita dai “Boys”, e appoggiata dalla società biancorossa, è stata denominata: “Vin brulè allo stadio…..ripartiamo più forti di prima”. Iniziativa che sarà rivolta a coloro che sono stati colpiti dal sisma e servirà per dare un sostegno importante. Chi sarà presente alla partita potrà contribuire al pomeriggio di beneficenza recandosi presso lo stand allestito all’interno dello stadio per lasciare una offerta e ricevere del vin brulè. L’intero ricavato verrà utilizzato per l’acquisto di beni di prima necessità da devolvere alla popolazione terremotata di San Severino Marche. I responsabili del gruppo dei tifosi biancorossi fanno sapere che sarà la prima di una serie di iniziative che sono già in “cantiere” e che dovrebbero essere presentate per le prossime partite casalinghe della Settempeda. Tornando al calcio giocato, possiamo già rendere note le date relative ai recuperi, due dei quali avverranno in questo mese, mentre per il terzo e ultimo se ne riparlerà nel nuovo anno. Calendario che per forza di cose sarà fittissimo. E’ previsto, infatti, un vero e proprio tour de force. Cinque le gare nell’arco di venti giorni(dal 3 al 23 dicembre) e di queste la Settempeda ne avrà tre in trasferta.Dopo la Robur Macerata, i biancorossi avranno il primo recupero (9° giornata), mercoledì 7 ore 20.30 a Macerata contro il Rione Pace. A tre giorni di distanza(sabato 10), la Settempeda giocherà di nuovo, ancora fuori casa, a Corridonia contro il CSKA. I match lontano da casa proseguiranno, poi, sabato 17 quando i settempedani si recheranno a far visita all’Urbisaglia. Ciclo di gare che terminerà venerdì 23 ore 14.30, antivigilia di Natale, con il secondo recupero(giornata 10), quello in casa contro il Fabiani Matelica. Per il terzo recupero(giornata 11), l’appuntamento sarà per il 16 aprile 2017 con la visita alla Belfortese. La formazione di Ruggeri, ovviamente, non è stata ferma in questo lungo periodo di stop del campionato e l’attività è andata avanti spedita. Oltre alle tre sedute settimanali, i biancorossi sono stati impegnati in alcune amichevoli. Si sono avuti riscontri positivi, dato che sono giunte tutte vittorie. Si è iniziato contro il Fiuminata(1-0, rete di capitan Rossi), poi c’è stata la trasferta a Cingoli(3-1, a segno Mulinari, due volte, e Fattori) e, infine, contro il San Ginesio(4-2, reti di Fattori, doppietta, Gianfelici e Broglia). Un avvicinamento alle partite che contano positivo e che ha fornito buone indicazioni da parte di tutto il gruppo e sotto vari aspetti e così In vista della Robur c’è fiducia nel poter vedere una Settempeda in forma e pronta a ripartire con il piglio e il passo giusto.
Due strutture prefabbricate, frutto di donazione, e una ventina di moduli, richiesti al Miur tramite la Protezione Civile nazionale, ospiteranno gli studenti terremotati settempedani che, ad oggi, seguono le lezioni in doppi turni o in sistemazioni provvisorie trovate dall’Amministrazione comunale, insieme ai dirigenti scolastici, in piena emergenza sisma.A renderlo noto, durante le comunicazioni che hanno aperto l’ultima seduta del Consiglio comunale, è stato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha fatto il punto sulla prima fase, ancora in atto, che ha impegnato la macchina amministrativa subito dopo le scosse del 26 e 30 ottobre scorsi.“L’emergenza scolastica – ha sottolineato la Piermattei nel corso dell’Assise ospitata provvisoriamente presso l’Auditorium dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” - ha rappresentato fin da subito una priorità dell’Amministrazione. Ovviamente la prima attività posta in essere è stata quella della chiusura, con apposite ordinanze, dei plessi scolastici che dovevano essere verificati a seguito delle pesanti sollecitazioni subite in conseguenza degli eventi sismici. Successivamente, terminata la prima fase di valutazione dei danni, si è provveduto, sempre in stretto accordo con i dirigenti dei vari istituti scolastici e con il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari visto che questo ente è proprietario dell’immobile che ospita l’Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini”, a trovare soluzioni alternative necessarie a risolvere i problemi dei plessi scolastici comunali del Luzio e del Virgilio e pure del Divini. Le criticità sono state risolte con l’istituzione temporanea dei doppi turni presso l’Istituto comprensivo e con il contestuale utilizzo di alcuni locali agibili del Luzio, dell’Uteam e dell’Istituto Professionale. Attualmente – ha anche spiegato il sindaco Piermattei siamo in attesa dei moduli ad uso scolastico chiesti sia direttamente dal Comune, per ripristinare la normale attività precedentemente garantita dalla piena agibilità del plesso Luzio, sia tramite la Provincia di Macerata”.Ad inizio settimana il Comune di San Severino Marche ha ricevuto però due importanti donazioni che, in parte, dovrebbero risolvere l’emergenza: i Frati minori Cappuccini delle Marche aiuteranno la comunità con la realizzazione di una scuola prefabbricata antisismica di 300 metri quadrati mentre il Rotary Club di Tolentino – San Severino Marche si è già impegnato a realizzare il basamento su cui poggiare la struttura che sarà destinata ad accogliere la materna “Virgilio” all’interno del giardino del plesso “Gentili”Una seconda struttura prefabbricata, che fino allo scorso anno scolastico ha accolto la scuola elementare e materna del Comune di Ravello, nel Salernitano, sarà invece smontata e rimontata a San Severino Marche. Anche in questo caso la preziosa donazione aiuterà gli studenti settempedani in questa fase.“Questa scuola prefabbricata ci assicurerebbe otto aule in più ma dobbiamo attendere l’ok della Protezione Civile in quanto vanno sostenuti i costi per lo smontaggio, il trasporto e il rimontaggio delle strutture da Ravello a San Severino Marche”.E proprio oggi i responsabili del Miur hanno effettuato un sopralluogo in zona per capire esigente e problematiche mentre il sindaco tornerà ad incontrare, in questi giorni, la dirigente e i componenti del Consiglio dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini” per affrontare insieme l’emergenza in corso.
Parte l’iniziativa “Un dono per un sorriso” volta a raccogliere regali che andranno ad allietare il Natale dei bambini e delle famiglie colpite dal sisma.Molte attività del territorio si sono rese disponibili per effettuare la raccolta dei doni che verranno consegnati da diversi Babbi Natale, durante le festività nei centri di accoglienza.A chi facesse piacere partecipare può consegnare i doni presso i centri di raccolta, entro il 15 dicembre 2016, specificando sul pacchettino età e se il destinatario è maschio o femmina.Un’iniziativa volta a far passare dei momenti di gioia in un periodo così difficile.Centri di raccolta:Sant’Elpidio A Mare: Semauto, via Faleriense 2080/bCivitanova Marche: Exe Fit, via Enauidi 394Ancona: Inlingua Ancona, via Ludovico Menicucci 1Corridonia: DanzaPiù Arte e Cultura, via dell’Industria 215Piediripa: The Bern Store, via Domenico Concordia 32Tolentino: Trepuntozero Architettura, contrada Colmaggiore 16Belforte del Chienti: Bernabei Parquet, via Fonte Moreto 2San Severino Marche: Cristiana Antonini, via Mattei 7
Arriva nella città di San Severino Serge Latouche, padre della decrescita felice, per un incontro pubblico in programma il 2 dicembre alle ore 18 presso il cinema teatro Italia, ad ingresso gratuito, dal titolo “Oltre la religione della crescita; verso un’altra società” nel segno della ripartenza da parte di un territorio così provato dagli eventi sismici.Condurrà l'incontro il professor Roberto Mancini, dell'Università di Macerata. La proposta culturale di Latouche, economista pentito, noto teorico della decrescita serena, è un invito a riflettere sui nostri stili di vita e sui nostri modelli culturali. Una sollecitazione individuale e collettiva di pressante attualità dopo un terremoto, che ha generato danni materiali e psicologici. La decrescita serena, con le sue ipotesi di cambiamenti qualitativi, di un rapporto più intenso tra popolazione e territorio, di rilocalizzazione delle attività produttive con un contatto più diretto con i produttori e i mercati vicini, di riciclo riuso e recupero di componenti da trasformare in materie prime, è di certo un pensiero divergente e stimolante.Ripartire dalla cultura è la proposta che il progetto “Amare un’ombra. Omaggio a Montale poeta e pittore” condivide e sostiene e per questo l’ Archivio storico tipolitografia C. Bellabarba riconferma l’incontro già precedentemente fissato, facendo suo il compito che Latouche assegna alla cultura, agli intellettuali ed agli artisti: “reincantare” il mondo verso un nuovo modo di intendere il benessere, per un nuovo atteggiamento verso la terra e la società.