Non rientra a casa da ieri sera: scattano le ricerche. Vigili del fuoco e carabinieri sono stati allertati, dalla serata di ieri, per un 16enne scomparso
Il giovane non ha fatto rientro a casa dopo essere andato agli allenamenti, senza un'apparente ragione. Per questo motivo, i genitori si sono subito preoccupati e hanno allertato i carabinieri. Sul posto, oltre alle squadre ordinarie dei Vigili del Fuoco, si è attivato anche il personale TAS (Topografia Applicata al Soccorso) e due unità cinofile. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte e nelle prime ore della mattinata.
L'unità cinofila ha ritrovato il giovane, intorno alle 9:30 di questa mattina. Il sedicenne si era nascosto in un immobile abbandonato nei pressi dell'ltis, in via Brodolini. È in buone condizioni e un'auto dei carabinieri lo ha riportato dai suoi genitori. Fondamentale nel ritrovamento il fiuto infallibile del cane molecolare, dell'unità cinofila dei Vigili del Fuoco, Desmo.
Deliberati i lavori di miglioramento sismico dell'edifico scolastico San Vito finanziati con i fondi sisma del 1997 per un costo complessivo dell'intervento di 2.500.000 euro.
Con il nuovo intervento, oltre al miglioramento sismico dell'edificio (nel pieno rispetto della normativa vigente), verranno realizzate: 2 aule didattiche; il rinnovo di tutti i servizi igienici; nuovi spogliatoi e servizi igienici per la palestra; opere per il superamento delle barriere architettoniche con l'installazione di un ascensore.
Assieme al dirigente scolastico, il sindaco Antonio Bravi sta valutando le migliori soluzioni per lo spostamento di materne e medie nel periodo dei lavori in modo da creare meno disagi possibili come è avvenuto per la Lorenzo Lotto. "Ancora una volta il Comune di Recanati è riuscito ad intercettare un finanziamento nazionale e si interviene su un edificio storico della città - spiega l'Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo -. Dopo Palazzo Venieri, Sant'Agostino, Lorenzo Lotto e interventi diffusi in ogni scuola, si parte con questo nuovo progetto. Senza dimenticare i fondi per la nuova Beniamino Gigli e per il Professionale nell'immobile Santo Stefano, mentre proseguono i lavori per l'ampliamento dell'Itis Mattei".
Conclusi i quarti di finale del "6° Torneo Giovani Speranze - Città di Recanati - 1° Memorial Gianluca Carotti".
Domenica 26 Gennaio il campo di Via Turati di Villa Musone è stato teatro del torneo di calcio giovanile, organizzato dal Villa Musone e rivolto alla categoria Esordienti, ormai diventato un appuntamento canonico per tutti gli appassionati di questo sport. Una vetrina importante per tutto il movimento con i futuri talenti del nostro calcio in evidenza, davanti ad una bella cornice di pubblico.
La giornata, molto intensa, ha emesso i suoi verdetti, con le quattro fantastiche protagoniste che accedono alle finals in programma domenica 9 dicembre, sempre al campo di Via Turati.
Nel primo quarto di finale è andata in scena una sfida appassionante vinta ai rigori dalla Nuova Folgore sull'Academy Civitanovese, i tempi regolamentari si erano chiusi sul 2-2.
Nel secondo quarto di finale la F.C. Vigor Senigallia si è imposta per 3-1 sull'Atl. Calcio Porto Sant'Elpidio, detentrice dell'ultima edizione.
Nel pomeriggio altri due match appassionanti tra Jesina e Tolentino, con i leoncelli che hanno la meglio per 3-2 sui cremisi, mentre i padroni di casa del Villa Musone si sono imposti con analogo risultato sulla Junior Jesina, staccando il pass per le finals.
La griglia delle semifinali, in programma nella mattinata di domenica 9 Febbraio dalle ore 9.30, quindi è la seguente: la Fc Vigor Senigallia si incontrerà con la Jesina mentre la Nuova Folgore con il Villa Musone.
Nel pomeriggio spazio alla finalina per il 3-4° posto, ore 15.00, ed alla finalissima, ore 16.30.
Il Matelica si fa sorprendere in casa dall'Atletico Terme Fiuggi. I biancorossi acciuffano all'ultimo secondo il 2-2, dopo aver seriamente rischiato di uscire sconfitti e non approfittano del pari della capolista Notaresco con l'Avezzano. Il margine di distacco dalla vetta della classifica del girone F di Serie D resta di otto punti.
LA CRONACA - Al nono minuto il Fiuggi passa in vantaggio con Basilico, al termine di un'azione spettacolare in contropiede. L'attaccante trova l'angolino basso gelando il Comunale, bel gol. Si va al riposo con il Matelica in svantaggio. Da segnalare una rete annullata a Leonetti, per presunto fuorigioco. Il pareggio arriva al 49' grazie a Barbarossa, classe 2000 in prestito dal Perugia, tra i migliori in campo. La gioia dei padroni di casa dura poco.
Al 23' della ripresa Macrì riporta avanti i laziali, approfittando di una topica di capitan De Santis che regala il possesso agli attaccanti avversari: da solo davanti alla porta il numero dieci ospite non ha potuto sbagliare. Il nuovo pari arriva poco prima del fotofinish con il colpo di testa vincente di Pupeschi al terzo minuto di recupero.
Anche la Recanatese viene fermata, a sorpresa, tra le mura amiche contro il Cattolica San Marino sull'uno a uno. Decidono le reti di Merlonghi, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, e al 34' di Titone. Giornata negativa per i leopardiani, che falliscono l'aggancio al secondo posto del Matelica.
IL TOLENTINO RITROVA IL SORRISO - Vittoria del Tolentino nel derby salvezza contro la Jesina, al Della Vittoria finisce 2-1. Il vantaggio di padroni di casa arriva, immediato, al primo minuto di gioco. A siglare il gol è bomber Minnozzi: conclusione imparabile da circa quindici metri, che non lascia scampo a Boccanera. Il raddoppio arriva al 16' con Padovani.
Tutto nasce da una grande apertura di Ruci per Ruggeri, che percorre sino all'out la fascia di competenza e crossa al centro per lo stacco dell'attaccante arrivato dal mercato di dicembre: palla che incoccia prima sul palo e poi carambola in rete. Al 60' la Jesina resta anche in dieci uomini, ma non viene pregiudicata l'opportunità di tornare in corsa. Al 33' della ripresa Villanova accorcia le distanze dal dischetto, ma non basta: a far festa è il Tolentino.
Per la formazione cremisi si tratta di una fondamentale iniezione di fiducia in vista della semifinale di Coppa Italia Serie D che la vedrà impegnata contro il Fasano il prossimo mercoledì 19 gennaio alle ore 15:00.
Dopo la fondamentale vittoria a Montegiorgio, la Recanatese domenica al “Tubaldi” ospita il Cattolica, penultimo in classifica e con solo due vittorie in questo campionato. Giallorossi obbligati a vincere per restare incollati al Matelica, seconda e distante solo due punti, e soprattutto per non perdere ulteriore terreno dal Notaresco, avversario della Recanatese nella 22° giornata di campionato. La partita con il Cattolica sarà comunque difficile per i giallorossi che non dovranno assolutamente sottovalutare l’avversario in piena lotta per evitare la retrocessione.
Mister, ripartiamo dalla gara di Montegiorgio.
“Era una partita fondamentale. Dovevamo fare di tutto per vincere e mi è piaciuto molto lo spirito di gruppo che ha avuto la squadra. Nel primo tempo è stata ordinata tatticamente e abbiamo rischiato pochissimo. Nel secondo tempo, con l’inferiorità numerica, è uscita fuori la grande voglia di proteggere il risultato. Mi ha colpito lo spirito di sacrificio, si vedeva che volevamo portare a casa il risultato. Pera e Titone hanno corso per 90 minuti e tutti hanno mantenuto alta l’attenzione. È una partita da prendere da esempio per il proseguo del campionato”.
La gara con il Cattolica nasconde delle insidie. Rutjens e Borrelli sono in diffida, Raparo è squalificato, Nodari infortunato e Pera non al meglio.
“Oltre Raparo squalificato e Nodari infortunato, anche Pera e Borrelli non si stanno allenando con continuità. Speriamo di risolvere al più presto questi problemi perché alla lunga potremmo avere difficoltà anche in partita. C’è però da apprezzare il fatto che vogliono starci a tutti i costi. Ritornando alla partita con il Cattolica credo che sia la più difficile da affrontare perché la gara con il Notaresco si prepara da sola, gli stimoli sono tanti, sarà una partita intensa dove puoi dimostrare di essere una squadra che può riaprire il campionato. La gara di domenica è invece da prendere con le molle, perché dobbiamo dare continuità al risultato ottenuto a Montegiorgio. Dobbiamo concentrarci al meglio perché guardare solo la classifica ci può giocare brutti scherzi”.
Appuntamento quindi per la 21° giornata del campionato di Serie D girone F per domenica 26 gennaio alle ore 14,30 allo Stadio “N. Tubaldi” per Recanatese-Cattolica.
Il "6° Torneo Giovani Speranze, 1° Memorial Gianluca Carotti" della città di Recanati entra nei quarti di finale. Tutto pronto a Villa Musone per vivere una grande domenica di sport e di calcio giovanile all'insegna dell'agonismo, del divertimento e del rispetto dell'avversario.
Infatti domenica 26 Gennaio il campo di Via Turati di Villa Musone sarà "invaso" dalle squadre che hanno ottenuto il pass per i quarti di finale dell'ambita competizione. Una vetrina per tutto il movimento calcistico giovanile delle Marche, in particolare per la categoria Esordienti a cui è rivolta la manifestazione.
L'evento, organizzato dal Villa Musone, dopo degli ottavi di finali frizzanti, ha emesso i suoi verdetti e le magnifiche otto si sfideranno sul sintetico di Via Turati per una grande festa del calcio, che richiama diversi addetti ai lavori. Diverse compagini di blasone ed alcune società che hanno messo già in bacheca il torneo nelle precedenti edizioni sono arrivate a questo punto del trofeo.
Si comincia con i primi due incroci nella mattinata di domenica 26 Gennaio ovvero Academy Civitanovese e Nuova Folgore alle 9.30, che aprirà la giornata di calcio, ed a seguire alle ore 11.00 Vigor Senigallia e la vincente tra Villa S. Antonio e Atletico P.S. Elpidio, sfida che si disputa venerdì 24 Gennaio.
Dopo la sosta per il pranzo si riprende a pieno ritmo nel pomeriggio, ore 15.00, con altri due incontri ricchi di fascino come Jesina e Tolentino ed a chiudere alle 16.30 i villans contro la Junior Jesina. Le vincenti avranno l'accesso alle "finals" di domenica 2 Febbraio.
Sotto la locandina dell'evento.
Nei giorni scorsi sono apparsi degli articoli relativi al passaggio della gestione dei servizi di spazzamento nel comune di Recanati dalla cooperativa Opera al Cosmari; la FIT-CISL tiene a precisare che non ha mai pensato né rilasciato dichiarazioni relative al fatto che il personale interessato alla transizione fosse rimasto deluso dell’operazione.
Ai lavoratori sono state garantite le identiche ore fruite nell’ ultimo trimestre dell’anno 2019 con la cooperativa e precisamente un totale di 149 ore, corrispondenti a 4 operatori a contratto pieno, a cui vanno aggiunti un dipendente proveniente dal comune e un proprio dipendente Cosmari dotato di patente di guida C.
La priorità che il sindacato si è dato è stata quella di garantire la certezza di un lavoro stabile e sicuro e il passaggio in tempi celeri dalla cooperativa al Cosmari .
Il sindacato inoltre ha fatto rilevare che, prima di tale periodo, gli stessi fruivano di un monte ore più elevato e ha chiesto se fosse possibile riconoscere le stesse ore svolte prima dell’ultimo trimestre.
L’ intervento congiunto delle OOSS ha fatto sì che il monte ore più elevato, non riconosciuto al personale interessato per il periodo precedente agli ultimi tre mesi, fosse ugualmente considerato di volta in volta in base alle valutazioni del Cosmari per singole situazioni meritevoli, come già avvenuto in casi precedenti, per raggiungere le 7 unità operative full-time come previsto dall’affidamento.
La FIT-CISL non ha mai voluto aprire inutili polemiche ma ha sempre agito nell’ interesse della volontà dei propri associati. Un clima sereno è un beneficio per garantire un servizio migliore, efficiente e professionale a tutta la cittadinanza del comune di Recanati da parte di tutti i lavoratori del Cosmari.
L’Assessore al commercio del Comune di Recanati Mirco Scorcelli, dopo aver incontrato i commercianti nei giorni scorsi, ha voluto conoscere gli ambulanti del mercato cittadino del sabato e le relative problematiche, i quali in molti hanno risposto con la loro presenza all’invito.
L’Assessore, accompagnato dalla nuova Comandante della Polizia Locale Gabriella Luconi e dal Dirigente del settore commercio Giorgio Foglia, ha chiesto ai presenti le attuali condizioni e difficoltà del loro settore, del mercato comunale, le loro esigenze e proposte per migliorarlo. Le problematiche elencate sono costituite dalla diminuzione delle presenze di clienti e degli espositori ambulanti, dalla frammentazione della dislocazione e, secondo qualcuno, dal pagamento della sosta per le auto, che però avviene da più di 10 anni.
Oltre a qualche singola e specifica esigenza, la prima proposta è stata quella di rivedere le posizioni delle bancarelle sia all’interno del Centro Storico che di Viale Battisti, cercando di raggrupparle, togliendo così gli spazi lasciati vuoti da tempo da chi ha cessato l’attività o ha abbandonato la piazza recanatese, dando così continuità alla disposizione dei banchi di vendita. L’altra proposta di portare al Centro anche le bancarelle degli alimentari e frutta poste in Viale Battisti, non è stata condivisa dai proprietari di queste ultime ai quali piace l’attuale posizione come pure ai loro clienti che la trovano molto comoda e propongono solo di raggruppare i due settori posti luogo il viale, oggi separati.
Alcuni per aumentare la partecipazione al mercato, hanno proposto di non far pagare i parcheggi il sabato mattina, ma anche questo suggerimento non è stato condiviso né dall’Amministrazione né da tutti i presenti in quanto, visti i modesti costi del parcheggio che non tutti conoscevano, di €. 0,60 per 1 ora nella struttura per i residenti e di €.0, 20 per 17 minuti in quelli lungo la strada che diventano 47 minuti per i successivi 30 aggiuntivi concessi per accordi con il gestore. Alcuni ambulanti si sono dichiarati disposti a rimborsare il costo del parcheggio dei propri clienti, che di solito è di circa un’ora, in una forma da trovare, come per esempio scontando tale importo alla presentazione dello scontrino nella spesa del sabato successivo.
“ L’Amministrazione si è dimostrata interessata ad aiutare gli operatori del mercato – ha affermato Scorcelli – e valuterà insieme ai propri tecnici, sentendo anche i colleghi dei Comuni vicini, le possibili soluzioni alle proposte e problematiche emerse nel corso della riunione che verranno ridiscusse in un prossimo incontro nel mese di febbraio”.
I prossimi operatori che l’Assessore incontrerà presto saranno quelli del mercato rionale del martedì di Villa Teresa per sentire anche da loro l’attuale situazione .
Il Rotary Club, “Giacomo Leopardi”, scende in campo per tutelare la salute dei cittadini di Recanati; infatti, dopo “Rotary in Salus” , il Club dedicato a Leopardi, ha contribuito all’organizzazione del Torneo di Burraco volto all’acquisto di un defibrillatore per la nuova ambulanza della Croce Gialla di Recanati.
Nel mese di Novembre 2019,l’iniziativa denominata Rotary in Salus, aveva portato il camper medico del Distretto Rotary 2090 sulle piazze di Recanati e Porto Recanati per offrire gratuitamente alla popolazione lo screening diabetologico e la mappatura dei nei. Il service era stato realizzato grazie alla collaborazione del dottor Gabriele Brandoni e del dottor Marco Simonacci che avevano effettuato i controlli a più di 200 persone in fila nonostante il freddo.
Nel pomeriggio di domenica 19 Gennaio 2020,il Club recanatese, guidato quest’anno dal presidente Quirino Massimo Ricci ha organizzato il “ Torneo di Burraco” per finanziare l’acquisto del defibrillatore. Al Torneo si sono iscritti giocatori provenienti non solo da Recanati,ma anche da Macerata, Appignano, Numana, Osimo e Porto Recanati. I numerosi partecipanti, circa una novantina guidati da arbitri professionisti si sono affrontati in 4 turni da 40 minuti ciascuno,alla fine dei quali sono state premiate le prime 12 coppie classificate. Il pomeriggio,pieno di emozioni e divertimento,si è concluso con la cena,durante la quale il presidente del Club Rotary ha comunicato ai presenti che l’incasso della serata sarà devoluto alla Croce Gialla di Recanati per l’acquisto del defibrillatore per la nuova ambulanza.
L’ottima riuscita del torneo, in termini sia di partecipazione che di fondi raccolti,si deve agli iscritti al torneo stesso,oltre ai numerosi sponsor che hanno contribuito offrendo ricchi premi, al presidente della Croce Gialla, Roberto Cesini, che ha messo a disposizione i locali nei quali si è svolto il torneo , al presidente Quirino Massimo Ricci e ai soci del Rotary Club Giacomo Leopardi che si sono prodigati per la perfetta organizzazione dell’evento.
In un clima di affettuosa accoglienza, l’Unità Pastorale 12 di Recanati, con una solenne concelebrazione eucaristica, domenica 19 Gennaio 2020, ha dato il benvenuto al Vescovo Mons. Nazzareno Marconi, nella Chiesa “Cristo Redentore” al Quartiere “Villa Teresa”, il più popoloso della città con i suoi 8.000 abitanti, dando così inizio alla Visita Pastorale,che comprende tra l’altro la Parrocchia “Santi Giuseppe e Filippo Neri” a Chiarino. Visita che si concluderà fra due settimane, sabato 1 febbraio 2020 alle ore 19:00 con una solenne celebrazione di chiusura.
“Siamo contenti della Vostra presenza e ci siamo preparati in vista di questo importante e storico evento per la nostra comunità con la Lectio Divina, con la riflessione, con la preghiera - ha detto il parroco Don Davide Malavè - all’inizio della celebrazione, perché sappiamo che la sua presenza in queste due settimane, nella nostra Comunità, porterà tanti frutti e servirà per le nostre parrocchie per crescere ed essere Chiesa, e per camminare ascoltando la voce del suo Pastore.”
“La visita pastorale è la visita del Pastore, come dice il nome stesso, ma il vero Pastore non sono io, ma Gesù, apriamo così il cuore affinchè tramite questo incontro il Signore ci sia vicino - così ha esordito il Vescovo Nazzareno Marconi - nel corso della sua omelia.”
La Visita Pastorale è un'iniziativa normale per un vescovo presente in Diocesi da 5 anni, com’è appunto Monsignor Marconi, ma a Macerata non si attuava da 20 anni (l’ultimo a svolgerla è stato il Vescovo Luigi Conti). “Non è una mia invenzione - ha proseguito Mons. Marconi - nella storia della Chiesa esiste dal 1500 ed è iniziata molto prima. Se pensate che la nostra Diocesi è composta da 140mila abitanti e da 70 parrocchie, per dirigere tutto questo, per rendersi conto di quello che succede bisogna conoscere la realtà sulla carta. Tramite i parroci conosco tutto. Ho così il quadro generale della situazione di ogni parrocchia, questo è il lavoro del Vescovo. Però sapere tutto sulla carta non è sapere dal vero. La Chiesa così ha scoperto che dopo qualche anno, il Vescovo smetta di guardare le carte ed incominci a guardare le facce, questa è la Visita Pastorale, dedicando il tempo per incontrare le persone,vedere le situazioni, incontrando possibilmente tutti, ed è quello che mi accingerò a fare in questi 15 giorni".
"E chi vorrò incontrare? Prima di tutto le persone che vengono alla Santa Messa per dirgli bravi! Di solito insieme ai preti vi brontoliamo per tutte le cose che dovete fare e per quelli che alla Messa non ci vengono, una volta tanto vi dico bravi per questa vostra fedeltà nel ritrovarsi insieme a vivere come Comunità la preghiera, ad ascoltare la parola del Signore e per crescere come Comunità . Dopo le persone che vengono a messa è mio intendimento incontrare gli anziani e gli ammalati - sottolinea Marconi -, soprattutto le persone che sono bloccate in casa, da una malattia o da una sofferenza e che offrono con fede le loro sofferenze per la salvezza di tutti noi. Queste persone spesso le dimentichiamo, il mondo le scorda! In questa Visita Pastorale andrò a cercare le persone ammalate. La faccia tosta ce l’ho! E’ importante far capire che queste persone sono tanto preziose e che la loro vita, pur essendo bloccate a letto, non è inutile, e che la Chiesa è presente e va verso di loro.”
Proseguendo nella sua omelia il Vescovo Marconi ha focalizzato quindi la sua attenzione verso i giovani: “Sono il futuro, li incontrerò al catechismo, a scuola ed ovunque apriranno le porte. Io non ho paura di entrare.I giovani - che sono il nostro futuro - devono stare al centro del nostro annuncio, devono sentire rinnovato l’annuncio di Gesù che cancelli i peccati e ci salvi.”
Il quarto obiettivo in questa Visita Pastorale è rivolto al mondo del lavoro.”Oggi per chi lavora e per chi dà lavoro,non è facile! Occorre impegnarsi nello sviluppo. Molti giovani purtroppo sono costretti ad andarsene. Negli ultimi 15 anni dalle Marche, 60mila giovani sono andati a lavorare al Nord, o nelle grandi città, o all’estero, la metà della nostra Diocesi! Perchè non c’è lavoro. Questo è un problema serio! Dobbiamo incoraggiare quindi chi lavora e chi dà lavoro, perché abbiamo bisogno di dare un futuro alla nostra gente. E per concludere vorrei incontrare tutti quelli che lavorano per il bene della Parrocchia, sino a quelli che puliscono la Chiesa, in quanto hanno una loro dignità e fanno un lavoro prezioso. Non vengo a fare ispezioni, non vengo a predicare, ma ascoltare, stare vicino alle persone e ad incoraggiarle: questa è la Visita Pastorale. Cresciamo quindi tutti insieme con l’aiuto del Signore".
Si è svolta ieri ad Ascoli la Giornata della Polizia locale delle Marche, aperta da una celebrazione liturgica nella Cattedrale di Sant’Emidio, proseguita con la deposizione di una corona con picchetto d’onore al Monumento ai Caduti e il corteo con i Gonfaloni fino al Teatro Ventidio Basso, dove si è svolta la cerimonia. La giornata, che si è festeggiata in occasione del Patrono della Polizia Locale San Sebastiano, è stata densa di significato e ha rappresentato un'occasione per riconoscere il valore del lavoro svolto quotidianamente dagli operatori di Polizia Locale, punto di riferimento per i cittadini.
Nel corso della manifestazione sono stati consegnati degli encomi agli appartenenti ai servizi e ai corpi di Polizia Locale che si sono distinti per azioni e condotte meritevoli e di contributo alla sicurezza della comunità. Anche al Comune di Recanati sono andati riconoscimenti. All’intero Comando di Polizia Locale per un'operazione in collaborazione con il Comando di Loreto perché in seguito ad un loro intervento avvenuto nel maggio scorso nei confronti di due extracomunitari, sono stati trovati all’interno della loro autovettura, stupefacenti, refurtiva e armi bianche.
Alla Comandante Gabriella Luconi, ai Sovraintendenti Capo Rossana Camillo e Simona Frapiccini, ai Sovraintendenti Mirco Foresi e Daniele Buscarini e agli Agenti Debora Papparelli e Luca Rossetti per le indagini che hanno condotto nei confronti di un residente nella città di Recanati di origini marocchine che si era asserragliato nella sua autovettura, posta sotto sequestro, perché girava con targa straniera senza la prevista immatricolazione con targa italiana. Nel corso degli accertamenti si è scoperto che il soggetto era beneficiario di un reddito di cittadinanza di cui non aveva diritto.
Tre giorni di incontri, proiezioni cinematografiche e maratone di lettura: eventi diversi tra loro, ma accomunati dalla convinzione, recentemente espressa dalla senatrice Liliana Segre, che non si può disgiungere la lotta all’antisemitismo dalla più generale ripulsa del razzismo, dell’intolleranza e del pregiudizio: fenomeni che purtroppo stanno sempre più caratterizzando la vita politica e sociale degli ultimi anni. Questa la programmazione del Giorno della Memoria 2020 voluta dal Comune di Recanati, con la consulenza dell’Istituto Storico di Macerata e la collaborazione dell’Anpi, del Circolo del Cinema e di Sistema Museo.
Venerdì 24 gennaio alle ore 16:30 presso l’Aula Magna del Comune di Recanati due studiose, Donatella Giulietti e Maila Pentucci, offriranno una ricca e stimolante riflessione, a vent’anni dall’istituzione del Giorno della Memoria, sull’insegnamento della Shoah nelle scuole italiane, con particolare attenzione all’infanzia e ai più giovani.
Sabato 25 gennaio alle ore 21:30 presso la Sala Granaio di Villa Colloredo Mels verrà proiettato il film “Il figlio di Saul” di László Nemes che ha partecipato al Festival di Cannes 2015, dove ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria. Insieme a questo film , il Circolo del Cinema ha inviato alle scuole recanatesi un ricco e documentato repertorio di proiezioni cinematografiche sull’argomento.
Anche quest’anno non mancherà la maratona di lettura che si svolgerà dall’alba al tramonto di lunedì 27 gennaio. È la quinta edizione di questa iniziativa che negli anni scorsi ha visto la lettura integrale delle opere di Primo Levi (Se questo è un uomo e La tregua), Anne Frank (Diario) e Giacomo Debenedetti (16 ottobre 1943).
Quest’anno la scelta è caduta sul libro di Liliana Segre “Scolpitelo nel vostro cuore. Dal binario 21 ad Auschwitz e ritorno: un viaggio nella memoria” che verrà letto, capitolo dopo capitolo, negli istituti scolastici al mattino, e nel pomeriggio di lunedì 27 gennaio in vari luoghi della città, tra cui la Mediateca cittadina, l’Università di Istruzione Permanente “Don Giovanni Simonetti” e la Società Operaia di Recanati.
Quest’anno per la prima volta, la maratona di lettura entrerà nel Centro residenziale dell’I.R.C.E.R, dove saranno gli anziani stessi a leggere le pagine di Liliana Segre, nella convinzione che la lettura partecipata e condivisa possa rappresentare un’esperienza importante e, per certi aspetti, terapeutica, stimolando i loro ricordi ed evocando una trama storica di cui anch’essi hanno fatto parte.
Dall’alba al tramonto tante generazioni si passeranno il testimone di lettori e custodi della memoria: al mattino i più piccoli, via via gli studenti più grandi, poi gli adulti, sino ad arrivare al pomeriggio e alla sera, quando saranno le generazioni più anziane a misurarsi con la lettura. La maratona si concluderà alle 19, presso la sede della Società Operaia, dove Marta Ricci leggerà le pagine conclusive del libro di Liliana Segre.
Seguirà un omaggio a Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti al campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. A Piero Terracina, recentemente scomparso, la città di Recanati ha avuto l’onore di conferire la cittadinanza onoraria nel 2004.
È stato approvato in Giunta, a Recanati, il Piano Strade 2020 dando seguito all'approvazione del Bilancio di Previsione che ha previsto una stanziamento di 450 mila euro. L'obiettivo è quello di dare continuità al lavoro effettuato nella precedente Amministrazione.
"L'estensione stradale di Recanati è tra le più consistenti della regione e chiaramente è necessaria una programmazione costante nel tempo per intervenire - sottolineano dalla maggioranza -: per questo ogni anno viene destinata puntualmente una somma per le necessità principali. Nel progetto redatto dall'Ufficio Tecnico guidato dal Dirigente Arch. Maurizio Paduano si prevedono interventi di 175 mila euro per le strade urbane e di 120 mila euro per le strade extraurbane".
Tra i vari interventi si segnalano: asfalto drenante per Via Cappuccini Vecchi, tratto dell'ex statale 77 in zona Palazzo Bello, tratti delle zone industriali Squartabue e Romitelli, Via della Quercia a Santa Lucia, completamento zona Fratesca (dopo i lavori di Astea in fase di avanzata realizzazione, come in Via Giunta a Castelnuovo), Piazzale Monte Volpino.
Per le zone rurali da segnalare gli interventi previsti per Spiccalardo in zona Bagnolo, Fonte del Ponte, Castelletta, Cantalupo e zona Fontenoce. Dopo l'accensione del mutuo la gara di appalto per essere operativi a primavera.
"La scelta non è mai semplice perché per una strada che sistemi ce n'è un'altra sulla quale intervenire- spiega l'Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo - Negli ultimi anni siamo intervenuti per milioni di euro sull'80% delle strade comunali e abbiamo creato una mappa dove è possibile ricostruire il percorso fatto e quello che faremo. Con un semplice link si può essere aggiornati. La scelta operata è in base alle indicazioni degli uffici, le segnalazioni dei cittadini, quelle dei comitati di quartiere. Si è cercato un equilibrio tra interventi sulle strade asfaltate e su quelle bianche, tra zone centrali e zone periferiche. Chiediamo pazienza per chi abita o transita nelle zone che faremo successivamente. Tutti devono però sapere che ci si muove con un piano complessivo e che ogni richiesta viene tenuta in considerazione".
Presentata ufficialmente, al teatro Persiani di Recanati, la decima edizione di “Raccontar…Scrivendo”, presenti il Presidente de La Casetta degli Artisti- Recanati, Gabriele Magagnini, che ha ideato il concorso letterario nazionale e che ha trovato subito in alcune collaboratrici il sostegno per un progetto che si è rivelato vincente.
Con il Presidente sono intervenuti il sindaco Antonio Bravi e l’assessore alle culture e pubblica istruzione Rita Soccio visto che il Comune ha dall’inizio dato il supporto all’iniziativa. E poi Sandrino Bertini per la BCC di Recanati e Colmurano, Samuela Domenella per la Scuola D. Alighieri- Campus L’Infinito.
“Raccontar…Scrivendo” si è presentato con l 'idea alla base di aprire "un dialogo" tra i giovani e il Poeta Giacomo Leopardi, considerandolo un ragazzo dei nostri tempi con il quale condividere e/o dibattere pensieri, desideri, aspirazioni. Ideato da una manciata di volontari che ogni anno dedica passione e tanto tempo a questa iniziativa, il Concorso è sostenuto da tanti fantastici partner quali la Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, Regione Marche oltre che istituzioni private quali la Eli Edizioni e la Tecnostampa e diverse aziende della zona.
Un concorso sul web per dimostrare che la cultura non è oscurata dalla frenesia e dalle nuove tecnologie anzi, ha ancora un grande valore, gli scrittori esistono e hanno molto da trasmettere sia su carta che attraverso i nuovi media. Il bando è quindi, ancora una volta, rivolto agli studenti delle scuole primarie (classi terze, quarte e quinte), scuole secondarie di primo grado e scuole secondarie di secondo grado di ogni parte d’Italia.
La novità in assoluto di questa decima edizione, pensata da La Casetta degli Artisti unitamente alla Scuola di Lingua Italiana “D.Alighieri”-Campus l’Infinito diretta da Anna Poeti, è data dall’inserimento di una nuova sezione “Estero” rivolta agli studenti delle scuole italiane all’estero, paritarie e non, che potranno confrontarsi sul tema proposto per gli italiani, con alcune tematiche tratte dalla poesia “Il passero solitario”.
Partendo da alcuni versi del poeta Giacomo Leopardi, accuratamente scelti per le tre sezioni, l’invito a tutti i ragazzi a scrivere riflessioni in merito. E per soddisfare le esigenze di tutti anche quest’anno la sezione speciale rivolta a persone dai 6 ai 100 anni e che comprenderà una sottosezione rivolta esclusivamente alle scuole dell’Infanzia. Un modo per offrire non solo agli studenti, la possibilità di affrontare la tematica proposta.
Allora tutti a ripensare “Il passero solitario” sfruttando a pieno la creatività e spontaneità, partecipando ad un concorso che non prevede alcuna quota di iscrizione. In palio ci sono tantissimi premi come soggiorni all’estero in una capitale europea a scelta, premi in danaro e pacchi di prodotti locali, senza dimenticare la pergamena che sarà realizzata per i vincitori dall’Antica Bottega Amanuense del Maestro Màlleus.
Nata da un’intuizione di Don Rino Ramaccioni all’inizio del terzo millennio e proseguita ora da Don David Malavè e Don Samuele Sapio, si svolgerà Sabato 25 Gennaio 2020 la 20° Edizione della Marcia della Giustizia e della Pace da Recanati a Loreto, organizzata dalla Commissione per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con il Movimento Lavoratori Azione Cattolica, l’Oratorio “Casa per Tutti”, Caritas, SERMIRR, SERMIT, Pastorale Giovanile,Acli, Agesci, Azione Cattolica, CSV Marche, Comitato Quartiere “Villa Teresa”, e le Parrocchie “Cristo Redentore” e “Santi Giuseppe e Filippo Neri” di Recanati.
La Marcia avrà come tema “La Pace come cammino di Speranza,Dialogo,Riconciliazione, e Conversione Ecologica”.
Il programma della Marcia prevede alle ore 17,00 la testimonianza, presso la Parrocchia “Cristo Redentore” a Recanati di
- Lidia Massari, docente di Latino e Greco al Liceo “Giacomo Leopardi” di Recanati e collaboratrice di viaggi accessibili a tutti “Bookinbility” di cui cura il blog;
- Alessandro Metz, armatore,anzi armatore sociale. Originario di Trieste,da due anni si è trasferito a Fermo,nelle Marche. Operatore sociale,da più di 30 anni lavora sulla salute mentale,disabilità e dipendenze patologiche. Insieme a parlamentari,associazioni e cooperative ha dato vita al progetto “Mediterranea”, che attraverso la nave Mare Jonio, battente bandiera italiana, ha avviato un monitoraggio sulla situazione connessa al flusso di migranti;
- Fabio Di Nunno, del Movimento Lavoratori Azione Cattolica è giornalista e analista geopolitico e storico delle relazioni internazionali con un’attenzione particolare all’integrazione europea,diritti umani e progettazione europea in ambito educativo e culturale.
Al termine delle testimonianze vi sarà la partenza della Marcia verso Loreto. Durante il percorso di 8 km accanto ai falò ed a varie testimonianze, ci sarà l’ascolto dei messaggi per la pace di Papa Francesco tra i quali,come dice il Sommo Pontefice, “Non si ottiene la pace se non la si spera” alla luce dei vari conflitti nel Mondo ed in particolare nel Medio-Oriente.
Una volta giunti a Loreto,intorno alle ore 21,00 i partecipanti alla Marcia,accolti da Mons. Fabio Dal Cin, Arcivescovo Prelato e Delegato Pontificio per il Santuario, avranno la possibilità di ascoltare all’interno della Basilica della Santa Casa, la testimonianza di Padre Bonaventura Nsavyimana -conosciuto dal parroco Don David Malavè nel suo viaggio lo scorso anno in Burundi, il quale parlerà della sua esperienza di riconciliazione e perdono dopo essere scampato ad un attentato alla sua vita,non denunciando il fatto, bensì perdonando e dialogando con i giovani autori, in ossequio al messaggio di Papa Francesco che parla spesso di pace come cammino di riconciliazione.
Il progetto Donaction è tornato all’Isit Mattei di Recanati, scuola che lo aveva ospitato anche lo scorso anno. Sostenuto dalla Regione Marche, Donaction è nato dalla volontà di sensibilizzare i ragazzi e le ragazze sulla donazione, ma anche sull'importanza di diventare cittadini attivi, affinché abbiano gli strumenti per costruire al meglio il loro futuro.
Le studentesse e gli studenti dell’istituto recanatese hanno incontrato questa mattina le volontarie Antonella Marchetti dell’Associazione Nazionale Trapiantati di Rene (ANTR) e Piera Marconi dell’AIDO, e la dottoressa Anna Monaco dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Civitanova Marche. «Donaction mette in rete più associazioni, permettendoci di raggiungere ragazze e ragazzi nelle scuole: informare correttamente i giovani è fondamentale per sensibilizzare su quanto essa sia utile per salvare una vita» spiegano le volontarie. L’importanza del progetto è dimostrata dai numeri: rispetto al passato il numero delle scuole aderenti di tutta la regione è triplicato e i dati sulla donazione di organi e tessuti sono estremamente positivi, confermando le Marche come una regione virtuosa.
Sono sette le associazioni che grazie a Donaction, hanno fatto rete per diffondere una corretta informazione ai giovani sulla donazione di organi e tessuti, promuovendo l’importanza di diventare cittadini attivi: Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), Lifc Marche (Lega Italiana Fibrosi Cistica Marche), Aido (Associazione Italiana Donazione Organi Tessuti Cellule), Antr (Associazione Nazionale Trapianti di Rene), Aned (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus), Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo). e Adisco (sezione regionale Marche cordone ombelicale).
Come di consueto Donaction è anche un concorso creativo: agli studenti è stata proposta la realizzazione di elaborati per raccontare il significato e l’importanza della donazione di organi e tessuti. Da quest’anno, inoltre, i giovani e le giovani possono esprimersi anche attraverso la fotografia, l’illustrazione, la grafica, la pittura, e per gli istituti alberghieri anche l’elaborazione di una pietanza che riassuma i concetti di riuso e salute.
Recanati- Presso la Sala De Amicis della Scuola Secondaria di Primo Grado San Vito ha avuto luogo la cerimonia di apertura della cooperativa scolastica “ReCooperanti”, costituita dalle classi I B e IIB a tempo prolungato con le docenti tutor Isabella Bottazzi, Antonella Chiusaroli e Paola Scorcella nell’ambito del Progetto “Crescere nella Cooperazione”. Sono intervenuti la Dirigente Scolastica dell’I.C.Badaloni Annamaria De Siena, la referente di progetto della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, la dott.ssa Sabrina Massaccesi, il presidente della Cooperativa Sociale Onlus “La Ragnatela” Elio Piccinini e le famiglie degli studenti “soci cooperatori”.
Ad illustrare il progetto sono stati in prima persona i ragazzi e le ragazze delle due classi coinvolte, che hanno dimostrato piena consapevolezza dei principi e dei valori fondanti dell’impresa cooperativa scolastica (A.C.S.), che ricalca perfettamente la struttura delle cooperative vere e proprie. Il progetto 2019-2020 riparte all’insegna della continuità rispetto al patrimonio di idee ed esperienze maturato in precedenza, ma anche della novità, rappresentata dalla “missione” delle attività cooperative che cambia in ogni edizione.
Quest’anno la parola chiave è “umanità” intesa sia come “genere umano ”, da salvaguardare con la promozione di uno sviluppo sostenibile, sia come “sentimento di solidarietà umana” da alimentare anche con la conoscenza di alcuni “maestri” e dei loro motti: Don Milani con il suo “I care”, cioè ho a cuore, mi importa dell’altro; il medico-eroe Carlo Urbani con il suo “Ho fatto dei miei sogni la mia vita e il mio lavoro”; uomini di oggi, che quotidianamente si impegnano per gli altri.
Tra i “tanti maestri”, anche Bruno Munari, pittore, designer, operatore visuale italiano, che fece della creatività l’emblema della libertà di pensiero, alla quale educare i bambini fin dalla più tenera età, come prima espressione dei loro diritti.
Il tema proposto, che costituisce il filo conduttore delle attività, con la relativa produzione di beni e servizi per la cittadinanza, fornisce uno sfondo integratore alla finalità di far vivere agli alunni e alle alunne l’esperienza cooperativa come esercizio della responsabilità personale, per mezzo di quelli che Edgar Morin definisce “nuovi saperi”, necessari per affrontare le sfide del futuro e per sapersi orientare entro la complessità che caratterizza l’esperienza contemporanea: l’etica della comprensione, l’etica del genere umano, l’intelligenza rispettosa, l’intelligenza etica. Si tratta di saperi che per-mettono agli alunni di “vivere” ed “agire” i principi della vita associativa, sociale e civile, a partire da quelli sanciti dallo Statuto dell’ACS per arrivare a quelli codificati dalla Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, di cui quest’anno ricorre il trentennale, e dalla stessa Costituzione della Repubblica Italiana, che saranno oggetto di studio e di lavoro.
Nelle ultime settimane principalmente due scenari hanno catalizzato l’attenzione del sistema bancario nazionale (e comunitario). Dapprima è emersa una chiara strategia, di rilevante interesse anche per le altre banche per l’impatto che può avere sulla clientela, annunciata da Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit ed anche neo presidente dell’Ebf (European Banking Federation, ovvero l’Abi delle banche europee), di trasferire i tassi negativi ai correntisti.
Mustier ha chiarito che il compito del sistema bancario non è commentare le decisioni della Bce ma assicurarsi che le sue misure «siano messe nella massima efficienza in quello che i banchieri centrali chiamano meccanismo di trasmissione». E per assicurare «la massima efficienza» alla politica monetaria della Banca centrale europea «sarebbe estremamente importante che i tassi negativi non si fermassero nei bilanci bancari». È importante che la Bce dica alle banche, prosegue Mustier, «per favore passate i tassi negativi ai vostri clienti”, proteggendo naturalmente i piccoli clienti con depositi inferiori ai 100 mila euro». In sostanza, Mustier ha detto che gli effetti dei tassi negativi vanno gradualmente trasferiti ai clienti perché «questo è l’unico modo di massimizzare il meccanismo di trasmissione, se si vuole avere il pieno impatto delle politiche monetarie».
È evidente che una simile misura avrebbe impatti non secondari per la clientela che subirebbe alla fine il peso delle decisioni adottate dalla BCE finalizzate a garantire la stabilità dell’intero sistema finanziario dell’Eurozona, ma anche a favorire una maggiore circolazione del credito bancario proprio verso i clienti, retail o corporate che siano.
Una siffatta misura viene mitigata, nella prospettiva di Mustier, con il rilievo per cui se l’obiettivo della politica monetaria della Bce è di «assicurarsi che i prestiti bancari siano dati al tasso più efficiente alla clientela» sarebbe opportuno che, nell’ambito del c.d. quantitative easing, la BCE acquistasse obbligazioni bancarie. Ciò per far sì che il costo della raccolta più basso per le banche possa essere trasferito alla clientela. Sempre secondo Mustier, infatti, le banche sono investment grade e l’acquisto di bond senior, senior preferred e tier 2 avrebbe un significato di stabilizzare il mercato obbligazionario. La strategia preannunciata da Mustier trae origine da dati significativi derivanti dalla vigenza di tassi negativi praticata dalla BCE.
Dal 2014 a fine 2018 la politica dei tassi negativi sui depositi adottata dalla Bce ha generato perdite per oltre 23 miliardi nei conti delle banche europee; solo nel 2018 si calcola che il danno economico sia stato di 7,5 miliardi.
Secondo una recente analisi di Goldman Sachs, le banche tedesche, francesi e del Benelux hanno circa l’80% della liquidità parcheggiata in Bce e, dunque, sarebbero le più danneggiate dai tassi negativi e da ulteriori ribassi.
L’agenzia Scope Ratings ha verificato che «ogni ulteriore taglio di 10 punti base dei tassi sui depositi costerebbe almeno 1,7 miliardi alle banche europee». Da solo il quantitative easing (si ricorda, avente ad oggetto acquisto di titoli da parte della 13 Bce al ritmo di circa 20 miliardi al mese, senza forward guidance al momento) rischia di aumentare ulteriormente la liquidità complessiva del sistema e, con essa, le somme parcheggiate dalle banche in BCE.
Con il rischio generalizzato che qualche istituto del Nord-Europa, come hanno iniziato a fare le banche svizzere anch’esse alle prese con i tassi negativi, decida di scaricare il “costo” sui clienti applicando rendimento negativo sui conti correnti bancari eccedenti alcune soglie (tipica- mente 100.000 euro).
Per evitare questi rischi, da settimane il pressing esercitato sulla Bce da parte delle grandi banche del Nord Europa - a partire da Deutsche Bank che da sola ha depositato in BCE 100 milioni degli 1,7 trilioni delle banche europee – ha avuto esito positivo con l’introduzione del c.d. tiering sui depositi bancari introdotto dall’Eu- rotower il 30 ottobre scorso; il tiering ha prodotto subito i suoi effetti, consentendo alle banche italiane di aumentare la liquidità di oltre 50 miliardi e riducendo la frammentazione nel settore bancario dell’area euro.
Gli istituti tedeschi, olandesi e belgi, a loro volta, hanno ridotto la liquidità in eccesso a costo di un modesto aumento dei tassi interbancari.
L’esenzione dal pagamento di un tasso negativo (-0,50%) per i depositi presso la BCE fino a sei volte la riserva minima obbligatoria ha fatto sì che molte banche italiane al di sotto della soglia abbiano acquisito liquidità sui mercati repo (pronti contro termine) a tasso negativo e l’abbiano depositata in Bce a tasso zero.Il tiering adottato dalla BCE consente infatti alle banche di non pagare un tasso negativo su una parte delle riserve in eccesso, offrendo in questo modo l’opportunità di attivare scambi di liquidità tra banche in modo da massimizzare i benefici.
L’obiettivo è di fare in modo che la liquidità venga immessa nei circuiti economici nazionali e di favorire così una maggiore crescita industriale dei Paesi dell’Eurozona.
Non sono mancati campanelli d’allarme per gli effetti indesiderati che il tiering rischia di provocare e come sembra che stia in parte accadendo.
Le banche italiane sono esentate dai tassi negativi sui depositi per circa 90 miliardi (oltre ai 15 miliardi della riserva obbligatoria). Il rischio è che le banche italiane sviluppino un sistema di deviante arbitraggio, nel senso che esse possono prendere a prestito fondi a tassi negativi sul mercato interbancario dei pronti/termine e poi depositarli in BCE a tasso zero.
In questo modo lucrerebbero sul differenziale, ma drenerebbero liquidità facendo salire i tassi dei p/t e di conseguenza dei BTP.
Nei prossimi mesi si avrà un quadro più chiaro della situazione e si potrà stabilire se il tiering ha sortito effetti positivi o negativi per le banche italiane o se queste ultime lo hanno utilizzato in modo conforme allo spirito ed agli obiettivi con cui è stato introdotto dalla BCE.
Il secondo scenario che è balzato sulla scena riguarda invece il ripensamento del business model ed il futuro occupazionale delle banche italiane (ma anche le banche europee non sono indifferenti a tale problematica).
Secondo recenti studi, infatti, a preoccupare il futuro del sistema bancario nazionale sono un drastico calo dei margini e circa 70 mila posti di lavoro a rischio nell’arco dei prossimi 5 anni. La società di consulenza internazionale Oliver Wyman, nel rapporto dal titolo «Banche italiane su un piano inclinato», ha ipotizzato il taglio di cinque miliardi di costi a livello di sistema per restare nei prossimi anni almeno con la minima (o scarsa) redditività attuale. Il doppio (ovvero, un taglio di 10 miliardi) per mettersi in pari con la media del sistema in Europa.
Il dato più significativo che emerge da tale report coinvolge soprattutto il ripensamento totale del business model, “rivoluzionando gli attivi di bilancio, utilizzando gli advanced analytics nella gestione del credito e prendendo atto che l’industria non è più labour intensive e richiede meno personale almeno per metà da riqualificare in chiave digital”.
Il report parla chiaramente di discontinuità industriale definita necessaria e addirittura urgente: «Senza nuove crisi, senza recessione, senza aumenti di capitale significativi dovuti alla nuova regolamentazione - spiega Claudio Torcellan, partner di Oliver Wyman - la nostra ipotesi è che nei prossimi cinque anni la media delle banche italiane vedrà una riduzione dei ricavi, in termini di margine di intermediazione, del 10% con punte del 15% per quelle più esposte sul credito e sui titoli di stato».
I regimi commissionali – spiega il report - non saranno di aiuto a compensare il calo del margine d’interesse: sono già su livelli più elevati rispetto alle banche europee e la regolamentazione tenderà sempre più a favorire la concorrenza mettendo sotto pressione la marginalità.
E allora come farà l’industria bancaria a sopravvivere al crollo dei ricavi? Servono una serie di interventi radicali di cambiamento del modello di business, osservano da Oliver Wyman, da realizzarsi «nell’arco di due piani industriali» con l’impegno di «manager coraggiosi» e «lungimiranza dei board che devono guardare a un’ottica di medio termine e non alle convenienze immediate».
I suggerimenti del report. Il primo aspetto riguarda la revisione degli attuali modelli dei servizi erogati dalle banche, ancora troppo focalizzati sulle filiali.
Le banche europee operano con un rapporto tra costi e totale della raccolta e impiegni dell’1% rispetto all’1,4% delle banche italiane.
Per ridurre il gap e mantenere la redditività sui livelli attuali il report prevede di tagliare costi per circa 5 miliardi, importo che corrisponde al taglio di 70.000 posti di lavoro e di circa 7.000 filiali nei prossimi 5 anni.
Le risorse che resteranno nelle banche dovranno avere nuove e maggiori competenze, soprattutto in chiave della prestazione dei cc.dd. digital services, dovrà essere adottata l’intelligenza artificiale nel sistema dei controlli ed evoluta la piattaforma dell’IT, vero core del futuro anche per il sistema bancario.
I dubbi sollevati dal report sull’efficiente funzionamento delle banche italiane, pongono sul tavolo tre focus principali: esistono investitori terzi, a partire dalle assicurazioni come accade in Francia, che possono detenere i mutui erogati dalle banche riducendo l’impegno di capitale su un attivo che non produce valore? Quante relazioni con medio-grandi imprese clienti remunerano il capitale di rischio impegnato? Quale è l’elasticità sul prezzo dei depositi?
L’obiettivo è chiaro: «Il capitale andrà allocato sugli attivi che generano valore, aumentando la velocità di rotazione degli attivi stessi anche con modelli di partnership con investitori istituzionali come le assicurazioni, minimizzando il costo della raccolta e del capitale».
Più che una trasformazione, quella delineata dal report della Oliver Wyman, sembra una rivoluzione, non facile da intraprendere e soprattutto in tempi ragionevolmente rapidi che mal si addicono alla realtà bancaria.
Ma le banche sono chiamate ad anticipare tali sfide e gettare da subito uno sguardo orientato al futuro. Nessuna esclusa.
Ed è evidente che l’aggregazione tra banche di piccola e media dimensione è una condizione indispensabile ma non sufficiente per il rilancio di un settore che può e deve restare decisivo per l’economia italiana.
Il report di Oliver Wyman assume un significato ben preciso se si presta attenzione alla recentissima decisione annunciata da UniCredit di ridurre il personale di circa ottomila unità nell’arco del piano industriale 2020-2023, mentre l’ottimizzazione della rete di filiali porterà alla chiusura di circa 500 sportelli. La strategia della banca prevede di realizzare un utile di cinque miliardi di euro nel 2023, con una crescita aggregata dell’utile per azione di circa il 12%.
La sfida è già iniziata Non sarà un’impresa facile e soprattutto non sarà indolore.
Articolo di Gerardo Pizzirusso
A Recanati Marche e Umbria, regioni dalle caratteristiche “blue” e “green”, coraggiosamente vogliono marciare verso spazi internazionali. Si è svolta, nel palazzo comunale di Recanati, la prima edizione del Blue Green Region Economic Forum ESG89 - Marche ed Umbria nel mercato globale – direction Dubai 2020. L’iniziativa, patrocinata dall’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti in Italia, nasce dal progetto di ESG89 Group, da un’idea del suo Comitato Scientifico e di Indirizzo di connetter sempre di più le due regioni, creando una più coesa forza economica, culturale e sociale.
“Ci stiamo impegnando per far sì che Umbria e Marche possano creare un ponte economico, per poi aprirsi a quello che può essere il mercato internazionale – ha sottolienato Giovanni Giorgetti, Ceo di ESGG89 - A Recanati, insieme ad imprese, banche, istituzioni e stakeholder del territorio, abbiamo parlato concretamente delle opportunità che rappresenterà Expo Dubai di ottobre 2020 per guardare fuori dai confini per una crescita economica di questi due territori.
A fare gli onori di casa il sindaco della città dell’infinito Antonio Bravi. “Recanati – ha detto il primo cittadino – vuole essere presente a 360 gradi nel dibattito dell’internazionalizzazione; un argomento importante, attuale e fondamentale per dare una prospettiva di sviluppo economico ai nostri territori”. L’iniziativa, patrocinata dall’ambasciata degli Emirati Arabi Uniti in Italia, ha visto la presenza di H. E. Ahmed Al Mulla – vice Ambasciatore e da Ali AlNuaimi Consigliere per gli Affari Economici che hanno presentato come sarà Expo Du-bai 2020 caratterizzato dal tema “Collegare le menti, creare il futuro”.
Saranno coinvolte oltre 190 nazioni e, stando alle stime, la bellezza di più di 25 milioni di visitatori, il 70 % dei quali provenienti da Paesi diversi da quello ospitante. Fra gli altri relatori di spicco i rappresentanti di Confindustria Macerata, Gianluca Pesarini e Confindustria Foligno, Paolo Bazzica, il presidente della Bcc di Recanati e Colmurano Sandrino Bertini, il vice presidente del Banco Marchigiano Marco Bindelli, Mohamed Obaid, Ceo di EBS Group di Dubai, Riccardo Strano già direttore ENIT di Stati Uniti, Giappone, Cina e paesi orientali e membro del comitato Scientifico di ESG89 Group insieme a Salvatore Piscitelli, già senatore della Repubblica. Anche il presidente della Camera di Commercio Unica delle Marche, Gino Sabatini, ha colto la sfida. “Unire Umbria e Marche – ha detto Sabatini - non può che rappresentare una grande opportunità per la crescita. Dobbiamo cercare di essere una squadra per promuovere al meglio sui mercati internazionali i settori caratteristici delle nostre regioni: turismo, cultura, manifattura e agroalimentare”.
Siamo alla fine di un 2019 che sta dando i frutti di una attenta attività di programmazione...
Il 2019 sta dando i frutti di una gestione che è stata orientata a ristabilire una linea di ascolto, di attenzione e di contatto con gli operatori economici e con le famiglie del territorio, a ripristinare un clima positivo e di serenità all’interno della nostra Banca ed a cominciare ad utilizzare al meglio le opportunità che l’adesione al Gruppo Bancario ICCREA, il 4° nazionale per dimensione, ci offre: da questo mix è scaturito un importante rilancio dell’attività caratteristica e risultati reddituali di assoluto valore, risultati che sono stati ottenuti senza gravare sui conti dei nostri clienti.
Direttore, lei è a Recanati da poco più di un anno: cosa ha portato di nuovo alla struttura?
Il mio compito è stato principalmente quello di valorizzare le grandi risorse umane e professionali che sono presenti all’interno della nostra azienda e di metterle al servizio della clientela. Le comunità in cui operiamo hanno mostrato di gradire questa nostro nuovo approccio e stanno premiando la BCC di Recanati e Colmurano con una vicinanza che ci riempie di orgoglio e che ci fa sentire quello che noi vogliamo essere: una banca di prossimità, una banca vicina alla gente.
È cresciuta l’erogazione del credito per so-stenere le aziende del territorio?
Il rilancio dell’attività caratteristica della Banca, come ho già detto, è stato il versante sul quale si sono concentrati gli sforzi dell’intera struttura ed i risultati ci dicono che l’azione svolta è stata efficace ed apprezzata: l’erogazione del credito nei confronti di imprese e famiglie del territorio è cresciuta notevolmente al punto da farci stimare che per fine anno potremo non essere lontani dalla cifra record di 100 milioni di nuovi finanziamenti dal settembre del 2018.
Il ruolo delle Filiali...
Il ruolo delle filiali in questo sviluppo commerciale è stato, è e sarà centrale ma non si può dimenticare che tutta la Banca è stata orientata verso questo primario obiettivo, a cominciare dal prezioso inserimento nell’azienda di Davide Celani che dallo scorso giugno ha assunto il ruolo di Vice Direttore Generale e Responsabile dell’Area Commerciale e che ha dato un grande impulso in questa direzione.
Per tornare alle filiali, mi piace sottolineare che al di là del luogo fisico che ci consente di in-contrare i nostri clienti (o potenziali tali) vedo chiaramente un grande valore nei colleghi che lì operano, per il loro radicamento nei territori, un radicamento che è fatto della profonda conoscenza delle persone, un radicamento che si manifesta con la grande predisposizione ad ascoltare ed a proporre soluzioni personalizzate. Questo è il carattere distintivo della nostra Banca: relazioni umane prima di tutto e sopra a tutto.
BCC ex Cassa Rurale e Artigiana sorta per dare un aiuto concreto ai due settori...
Il tempo è passato ed il mondo è cambiato molto e, specialmente negli ultimi anni, molto velocemente. Ma la vocazione principale della nostra Banca resta quella di essere e stare vicina alle famiglie ed alle piccole imprese che operano o che provengono dai settori dell’agricoltura e dell’artigianato nel rispetto delle più antiche tradizioni delle Comunità locali. Dico che operano o che provengono da quei settori perché molte aziende che oggi hanno acquisito la struttura di industria fanno capo a famiglie che hanno tradizione di piccola im-presa e che hanno conquistato dimensione e grandi spazi sul mercato utilizzando al meglio le peculiarità che connotano il carattere della classe imprenditoriale delle nostre zone: intuito, creatività e spirito di sacrificio.
Guardando indietro, nel periodo difficile della Banca, altri Istituti di Credito hanno colto l’occasione per accaparrarsi parte della vostra clientela; oggi con la BCC di Recanati e Colmurano, forte e competitiva, le parti si sono invertite?
Si, è proprio così, negli anni passati gli Istituti che operavano nei nostri territori hanno bene-ficiato delle difficoltà della nostra banca sottraendole importanti quote di mercato. Ma oggi sta emergendo con grande forza e visibilità il fenomeno opposto. A questo riguardo mi piace sottolineare che questa inversione di tendenza è stata possibile per il fatto che anche negli anni difficili i clienti non hanno reciso il filo che li legava alla “loro Banca” e quindi hanno colto subito il positivo cambiamento che ha caratterizzato il nostro operare in questi ultimi tempi ritornando con grande entusiasmo e partecipazione in quella che si può considerare la “loro casa”: le comunità locali hanno ritrovato il luogo dove trovare ascolto, disponibilità e possibilità di condivi-dere idee di sviluppo e di investimento, dove poter parlare di prospettive per sè stessi, per le proprie aziende e per la propria famiglia.
Quali sono i margini di crescita?
Esistono importanti margini di crescita perché il territorio manifesta in ogni occasione la necessità di una Banca vicina ed amica, un ruolo che il nostro Istituto sa interpretare nel migliore dei modi.
Nel 2020 sarà possibile confermare il risul-tato di quest’anno?
Il risultato di quest’anno è stato straordinario e noi ci auguriamo che si possa ripetere. Non sarà facile ma l’entusiasmo e la professionalità di tutti coloro che operano all’interno della Banca e la fiducia che i clienti ci stanno accordando fanno sperare in un futuro denso di obiettivi raggiunti e di grandi soddisfazioni per tutti, clienti, dipendenti, soci ed esponenti aziendali.