Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, istituita dalla World Federation for Mental Health e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per richiamare l’attenzione di governi, comunità e cittadini sull’importanza della salute mentale come parte essenziale della salute pubblica.
"In Italia, il numero di persone affette da disabilità mentali è pari a 16 milioni, con un incremento del 6% solo nell’ultimo anno e un costo a livello di sistema pari a circa il 4% del PIL- afferma Stefano Nassini, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ast di Macerata. Il 75% soffre di ansia e depressione, mentre il 12,5% non riesce a trovare aiuto a causa di stigma e criticità del sistema. I disturbi mentali sono fenomeni complessi che coinvolgono specifiche funzioni cerebrali, le relazioni umane e numerosi domini psicologici individuali e sociali secondo determinanti biologici, sociali, fisici e ambientali della salute mentale, inclusi lo sviluppo cerebrale, l'espressione genica e le esperienze intergenerazionali lungo tutto l'arco della vita".
Per questo motivo un approccio terapeutico efficace alla salute mentale non può più limitarsi alla sola dimensione sanitario-assistenziale, ma anche all’inclusione sociale ed economica secondo una visione di “One Mental Health”.
Il Dipartimento di Salute Mentale dell’AST di Macerata, in collaborazione con il Comune di Macerata e di Civitanova Marche e con il sostegno della Fondazione Onda ETS e della Società Italiana di Psichiatria si è proposto di sensibilizzare la popolazione con due iniziative simboliche finalizzate a promuovere la cultura della salute mentale e combattere stigma, pregiudizi e paure ancora troppo spesso legati ai disturbi psichici. Una battaglia che Ilaria Gazzella, in città, ha combattuto con coraggio sin dal 2021 (leggi qui).
Nella serata dell’11 ottobre con il supporto del Comune di Macerata lo Sferisterio sarà illuminato di verde, coloro simbolo della lotta contro lo stigma verso le malattie mentali. Il Presidio Ospedaliero di Civitanova Marche, invece, aderisce all’iniziativa ospitando nella giornata del 10 ottobre, dalle ore 9 alle 13, un info point del Servizio Sollievo dell’Ambito Territoriale Sociale 14 presso l’ingresso principale della struttura ospedaliera, il cui tema dell’evento è: “L’arte che riabilita. La creatività per abbattere i pregiudizi sulla salute mentale”.
"La salute mentale è una dimensione essenziale della vita di ciascuno di noi, per questo è fondamentale sensibilizzare i cittadini sul tema sia per prevenire le difficoltà prima che diventino insormontabili, che per garantire all’utenza percorsi terapeutici efficaci, accessibili e privi di stigma", ha dichiarato il direttore generale dell'Ast di Macerata, Alessandro Marini.
L'ipotesi di una significativa imposizione di dazi da parte dell'Amministrazione americana sulla pasta italiana ha sollevato forti preoccupazioni nel settore agroalimentare marchigiano e nazionale. La possibile misura, che potrebbe raggiungere un'aliquota del 107% a partire dal 1° gennaio 2026, è stata oggetto di una ferma reazione da parte dei rappresentanti industriali.
Federico Maccari, presidente della Piccola Industria e della Sezione Agroalimentare di Confindustria Macerata, dichiara: "La possibile decisione dell’Amministrazione americana di introdurre dazi fino al 107% sulla pasta italiana rappresenta un colpo durissimo a un settore che ha costruito la sua leadership internazionale su qualità, trasparenza e lealtà. Non solo: mette a rischio un mercato che oggi vale oltre 670 milioni di euro di export e che coinvolge migliaia di piccole e medie imprese del nostro Paese".
"Le accuse di 'dumping' mosse contro l’industria italiana della pasta sono infondate e prive di fondamento economico - aggiunge Maccari -. I produttori americani di pasta vendono i loro prodotti alla metà del nostro prezzo e in Italia, a parità di prodotto, i prezzi sono decisamente più bassi. Non possiamo non sottolineare l'atteggiamento paradossale di Paesi che alzano barriere contro il Made in Italy mentre sui propri mercati proliferano da anni prodotti di 'Italian sounding', che sfruttano nomi, colori e simboli italiani senza rispettare alcuno standard di qualità o legame con la nostra tradizione"
"Chiediamo al Governo italiano e alla Commissione Europea di attivarsi con immediatezza e determinazione, seguendo la linea già espressa dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani: serve una forte azione diplomatica e la massima unità delle istituzioni e delle imprese per scongiurare questa misura sproporzionata - rileva Maccari -. Non è solo in gioco il destino delle grandi aziende del settore, ma soprattutto quello di decine di piccole e medie imprese, cuore pulsante della filiera agroalimentare, che rischiano di vedere compromessa la loro capacità di investire, crescere e presidiare i mercati internazionali".
"Il Made in Italy non si può piegare a decisioni arbitrarie e ingiustificate. Chiediamo con forza l'apertura di un tavolo negoziale serio e trasparente. Solo così sarà possibile garantire un futuro equo e competitivo alla nostra pasta, simbolo identitario e patrimonio economico del Paese", conclude Maccari.
Sabato 11 e domenica 12 ottobre, Mogliano diventa il palcoscenico di un evento unico che unisce cultura, salute mentale, natura e fantasia. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Amici di Santa Croce, in collaborazione con la Contrada San Nicolò, le associazioni Radici Libere e Dimensione Futura, e con il patrocinio del Comune di Mogliano.
Si parte sabato 11 ottobre nel centro storico, a partire dalle 10:00 in piazzale S. Giuseppe, con momenti di meditazione, yoga e “bagno sonoro”, seguiti da incontri, laboratori e degustazioni. Nel pomeriggio, spazio al dialogo con “Caffè & Kintsugi Psicolab” e l’incontro “Benessere mentale: parliamone con gli esperti”, condotto da medici e psicologi.
La giornata prosegue con l’AperiMente, aperitivo a base di zucca, e lo spettacolo del mentalista Simon le Prestige, per concludersi con la Cena Fuori di Zucca, firmata dallo chef stellato Michele Biagiola, e il concerto in piazza dei Just for Fun(k).
Domenica 12 ottobre, dalle 10:00 alle 18:00, l’evento si sposta nel Parco Fluviale Santa Croce con il “Bosco delle ZuccAmiche”, dedicato ai bambini e alle loro famiglie. Tra sentieri tematici e personaggi fiabeschi, i piccoli visitatori potranno divertirsi con giochi artigianali e percorsi a tema che uniscono immaginazione, scoperta e rispetto per l’ambiente. Durante la giornata saranno presenti stand gastronomici. L’ingresso è gratuito.
Un weekend che promette divertimento, riflessione e magia, trasformando Mogliano in un borgo accogliente e creativo, pronto a celebrare la natura, la cultura e il benessere di grandi e piccini.
Prosegue senza sosta l'attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dai carabinieri sul territorio. Nelle scorse ore, i militari della stazione di Recanati hanno rintracciato e arrestato un uomo in esecuzione di un ordine di carcerazione.
Si tratta di un 42enne di origini albanesi, residente nella città leopardiana e già noto alle forze dell'ordine. L'intervento è avvenuto in ottemperanza a un provvedimento definitivo emesso dall'autorità giudiziaria.
L'uomo, che in precedenza beneficiava della misura alternativa dell'affidamento in prova ai servizi sociali, è stato condannato in via definitiva per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, risalente a fatti commessi proprio a Recanati nell'anno 2020. Il 42enne dovrà ora scontare una pena residua di 3 anni, 3 mesi e 9 giorni di reclusione.
Dopo l'espletamento delle formalità di rito presso la caserma, il soggetto è stato immediatamente trasferito presso la casa circondariale di Fermo, dove rimane a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Picchio News apre un nuovo capitolo. Nasce "Picchio Podcast", un format che vuole andare "oltre la notizia", per raccontare storie, volti e idee del nostro territorio. Un luogo di parole e ascolto, dove le persone si raccontano e le esperienze diventano spunti per capire meglio il presente.
E per inaugurarlo, un ospite speciale: Michele Spagnuolo, ideatore e presidente dell’Associazione culturale Pindaro, che proprio oggi inaugura la quindicesima edizione di Overtime Festival, la manifestazione nazionale dedicata al giornalismo e al racconto dell’etica sportiva. “È la quindicesima edizione, ma è sempre una prima volta – racconta Spagnuolo –. Ogni anno è una sfida diversa, uno stimolo nuovo".
Un traguardo importante, costruito quest'anno attorno a un tema dal valore universale: le scelte. E allora gli abbiamo chiesto come 15 anni fa ha scelto di dare vita ad Overtime Festival. “Tutto è nato quindici anni fa da una grandissima passione per il mondo dello sport, mia e di mio fratello. Insieme a un gruppo di studenti universitari di Perugia decidemmo di creare un’associazione per restare uniti anche dopo il percorso di studi. Volevamo parlare di sport e di racconto sportivo. L’abbiamo chiamata Pindaro, in onore del primo nella storia a scrivere di sport. All’inizio facevamo piccoli eventi in giro per l’Italia – mostre di fotografia, di cinema o di fumetto – sempre legati al mondo dello sport e della cultura. Poi, nel 2011, con un po’ di pazzia, decidemmo di riunire tutto in un unico contenitore. Lo dico sempre ridendo: eravamo in un pub di Pesaro e, alla terza pinta di birra, nacque Overtime”.
Da quella sera è iniziata un’avventura che non si è più fermata. In quindici anni, Overtime è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento nazionale, portando a Macerata campioni, giornalisti, registi e appassionati da tutta Italia. “Negli anni è cambiato tanto il modo di raccontare lo sport – spiega Spagnuolo –. Oggi è tutto molto più veloce, anche la comunicazione in generale. Ma noi cerchiamo, con un taglio romantico – non nostalgico, romantico – di continuare a raccontare le storie belle, quelle fatte di valori ed etica sportiva. Se quindici anni fa siamo stati i primi a creare un festival solo sullo storytelling sportivo, oggi fortunatamente se ne parla molto di più. E anche se i media sono cambiati, credo che si possa ancora raccontare lo sport in maniera sana, bella e corretta”.
Tantissimi i ricordi, ma due in particolare restano indelebili. “Ci sono stati centinaia di ospiti, ognuno ha lasciato un segno. Però due momenti li porto nel cuore: la storia di Gianni Maddaloni, che a Scampia con la sua palestra porta avanti un concetto di sport popolare per togliere i ragazzi dalla strada; e poi l’appuntamento con don Ciotti, davanti al quale chiesi a mia moglie di sposarmi. Quello resterà per sempre indimenticabile.”
Nel tempo, è cambiato anche il modo di organizzare un festival. “Oggi è più difficile, vuoi perché Overtime è cresciuto molto, vuoi perché la burocrazia è sempre più stringente. C’è da firmare qualche modulo e qualche carta in più rispetto a quindici anni fa. Però abbiamo sempre mantenuto un punto fermo: tutti gli eventi sono gratuiti. È una scelta precisa, perché pensiamo che la cultura dello sport debba essere accessibile a tutti. E ci piace entrare nelle scuole, parlare ai giovani, cercare di trasmettere messaggi positivi”.
Dietro le quinte, una squadra che è una vera famiglia. “Scherzo sempre dicendo che io ci metto la barba, ma dietro c’è una squadra incredibile. Quest’anno siamo circa cinquanta persone, tutte volontarie. Ci sono i ragazzi più giovani, che portano entusiasmo, e il gruppo storico, quello con cui tutto è iniziato, che continua con la stessa passione di sempre”.
L’edizione di quest’anno sarà come sempre densa di appuntamenti: convegni, talk, interviste, proiezioni, mostre, degustazioni. “Anche quest’anno, come mi dicono sempre, non ci siamo regolati – scherza Spagnuolo –. Ci saranno eventi da mattina a sera per cinque giorni, per tutti i gusti. Alcuni più mainstream, altri di nicchia, dedicati a sport o temi particolari. È bello vedere come ogni anno si crei una comunità di persone diverse ma unite dallo stesso spirito”.
Un festival che ha fatto dell’etica sportiva la sua bandiera. “In alcuni sport parlare di etica è complicato, ma noi cerchiamo di tenerla viva. Penso che lo spirito di Overtime si veda nel momento del fine giornata: tutti insieme, ospiti e volontari, a cena, a ridere e parlare di sport davanti a un bicchiere di vino. È un po’ come il terzo tempo del rugby: è lì che ritroviamo la vera essenza dello sport”.
E dopo quindici anni di racconti e incontri, la curiosità resta intatta. “Io sono una persona molto curiosa, mi piace ascoltare per imparare. E ti garantisco che da ogni ospite, da ogni storia, c’è sempre qualcosa da portare a casa. Il problema è che in quei giorni corro talmente tanto che non riesco a godermi tutto fino in fondo… ma ogni volta resto stupito dalla bellezza delle persone che incontro”.
Alla fine, gli chiediamo chi gli piacerebbe avere un giorno sul palco di Overtime. “Un sogno? Roberto Baggio. Per ciò che rappresenta come sportivo e come uomo. Ma tra quelli che ho già conosciuto, Gianluca Vialli è uno che mi ha lasciato tanto. Un grande sportivo, ma soprattutto una grande persona”.
L’appuntamento con la quindicesima edizione di Overtime Festival è da oggi a Macerata: cinque giorni di incontri, emozioni e storie di sport.Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, con il programma completo disponibile sul sito e sui canali social del festival.
La Città di San Severino Marche si prepara ad accogliere le Giornate Fai d’Autunno nel weekend dell'11 e 12 ottobre, un appuntamento imperdibile promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano e che mira a svelare e valorizzare luoghi d’arte e natura spesso inaccessibili o poco noti.
L'iniziativa, organizzata dalla Delegazione Fai di Macerata e dai Giovani Fai in collaborazione con il Comune, vedrà proporre percorsi tematici dedicati alla ricchezza storica e religiosa del territorio settempedano. L'itinerario proposto, infatti, si concentra su alcuni dei luoghi più emblematici dell’area di Castello al Monte, offrendo ai partecipanti un’immersione profonda nella fede e nella storia locale.
Sabato 11 ottobre, con ritrovo alle ore 15,15 presso il piazzale Smeducci, visita al complesso monastico di Santa Caterina . Alle ore 18, invece, ci sposterà al teatro Italia per l'incontro con il giornalista Edoardo Lucarelli dal titolo: 'Insieme...oltre il traguardo'.
Domenica 12 ottobre, con due ritrovi previsti sempre presso il piazzale Smeducci al mattino alle 9:45 e al pomeriggio alle 15:15, visita al monastero Santa Chiara. Alle ore 11,30 nuova opportunità per fare visita, invece, al monastero di Santa Caterina.
Nel pomeriggio, alle ore 15,30, apertura ancora del monastero di Santa Chiara mentre alle ore 18 visita, in piazza Del Popolo, alla chiesa di San Giuseppe.
Le visite saranno curate da speciali guide turistiche: gli studenti dell'Istituto Comprensivo "P. Tacchi Venturi" e dell'Istituto Suore Convittrici del Bambin Gesù, appositamente formati.
Le Giornate Fai d'Autunno sono l’appuntamento centrale della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del Fai”. L’obiettivo principale della Fondazione è la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano.
L'evento offre l'occasione di scoprire oltre 700 luoghi eccezionali in tutta Italia, distribuiti in 350 città.
Per partecipare alle visite viene suggerito un contributo libero, che sostiene direttamente la missione e le attività di cura e valorizzazione della Fondazione.
Gli Iscritti Fai e chi deciderà di iscriversi in loco o online potrà beneficiare di un accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture e percorsi dedicati.
L’Amministrazione comunale e gli organizzatori delle Giornate esprimo fin da ora un ringraziamento particolare va ai giovani Apprendisti Ciceroni — studenti formati in collaborazione con i loro docenti — che offriranno a tutti l'opportunità di essere accompagnati nei luoghi d’interesse della manifestazione.
Dopo 38 anni di intensa e qualificata attività, il dottor Filiberto Di Prospero, medico chirurgo e direttore della U.O.C. Ginecologia-Ostetricia dell’AST di Macerata, accede alla meritata pensione. Un professionista che ha coniugato competenze mediche di alto livello, passione per il lavoro e grande umanità nel rapporto con colleghi e pazienti.
La carriera del dottor Di Prospero è iniziata come Medico Interno Universitario e, dal 1988, ha operato presso l’ospedale di Civitanova, prima come assistente e aiuto dell’Unità Operativa di Ginecologia-Ostetricia, poi come direttore della stessa U.O.C.
Il curriculum del primario vanta numerose pubblicazioni scientifiche e studi di rilievo, tra cui contributi sull’identificazione del ruolo dell’insulina nella patogenesi della policistosi ovarica e sull’insufficienza ovarica prematura (menopausa precoce). Tra le sue iniziative più significative, la creazione di uno dei primi Centri Menopausa italiani, il progetto Oncofertilità nelle Marche, il Percorso Diagnostico-Terapeutico per i Fibromi Uterini e l’implementazione delle Linee Guida Eras nella chirurgia vaginale.
Particolarmente rilevante è stata la sua gestione durante la pandemia: il dottor Di Prospero ha allestito a Civitanova l’unico reparto di Ostetricia e Ginecologia della regione Marche per donne covid-positive. Oggi il reparto è tornato alla normalità, registrando un trend di crescita nei parti: oltre 800 solo nel 2025, in controtendenza rispetto agli indici di natalità nazionali.
Oltre alla medicina, il dottor Di Prospero coltiva la passione per la pittura: questa estate le sue opere sono state esposte al Lido Cluana di Civitanova (leggi qui), dimostrando un talento artistico apprezzato dalla comunità.
Il direttore generale e l’intera AST di Macerata ringraziano il dottor Di Prospero per il prezioso impegno e gli augurano un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali.
Per il trentaquattresimo anno consecutivo l’Università per la Terza Età di Macerata torna a essere un punto di riferimento per gli over 60 e per tutti coloro che desiderano mantenersi attivi e curiosi, proponendo un’offerta formativa rinnovata e coinvolgente.
Il nuovo anno accademico si distingue per un metodo didattico innovativo, fondato sulla partecipazione diretta degli iscritti: le lezioni si trasformano in momenti di riflessione condivisa che prendono vita anche attraverso il gioco, le escursioni, la visione di film e la scoperta della buona tavola.
Resta saldo il legame con l’Università di Macerata, che continua a collaborare fornendo dottorandi altamente specializzati nelle diverse discipline. L’anno accademico 2025/26 si articola in diverse aree tematiche. Nell’area della salute, con corsi come lo Shiatsu e la Scuola della Salute, si impara a prendersi cura del proprio corpo e della propria mente attraverso tecniche che alleviano stress e ansia, favorendo elasticità fisica e mentale e promuovendo il rilassamento.
L’area creativa propone un laboratorio di pittura in cui, partendo dallo studio del segno e del colore, si esplorano luce, ombra e linguaggio cromatico fino alla realizzazione di opere personali. Nell’area culturale, accanto alle lezioni di inglese e spagnolo, trovano spazio il corso “Melomani si diventa”, pensato per approfondire l’ascolto e la comprensione dei titoli del Macerata Opera Festival 2026, e “Sapori e saperi”, un percorso di formazione e convivialità che unisce cultura gastronomica e degustazioni guidate.
L’area del potenziamento cognitivo offre invece un vero e proprio allenamento mentale personalizzato, volto a migliorare memoria, attenzione e ragionamento attraverso metodologie mirate e il supporto di professionisti. I corsi comprendono Potenziamento della memoria, Giochiamo sul serio, Psicologia esistenziale e tecniche di psicoterapia corporea per il benessere psicofisico.
Completa l’offerta l’area artistica, dedicata alla storia dell’arte come strumento di conoscenza e crescita culturale, con approfondimenti su temi quali il Barocco marchigiano, i simboli e le allegorie nell’arte, il culto dei santi e le devozioni tra le due sponde dell’Adriatico, fino a un percorso dedicato ai grandi capolavori della letteratura francese. Un programma ricco e articolato, che conferma l’Università per la Terza Età di Macerata come una realtà viva, aperta e capace di coniugare formazione, socialità e benessere.
Questa mattina, intorno alle 11, un pedone è stato investito in via Ventura, nei pressi dell’intersezione con via Vergini, a Macerata. L’incidente è avvenuto nei pressi di un attraversamento pedonale, mentre una vettura proveniente dal centro città stava transitando in zona.
Secondo le prime informazioni, le condizioni del ferito non sembrerebbero gravi, ma è stato comunque trasportato in codice giallo dal 118 all’ospedale di Macerata per accertamenti.
Sul posto è intervenuta la Polizia Locale, che ha provveduto ai rilievi del caso e alla gestione della viabilità.
Il traffico nella zona ha subito rallentamenti temporanei a causa dell’intervento dei soccorsi e dei rilievi, ma le condizioni di sicurezza stradale sono state prontamente ripristinate.
Il Comune di Civitanova Marche ha attivato un accordo di collaborazione con il Comune di Ascoli Piceno per l’impiego di un’unità cinofila da utilizzare nei luoghi sensibili del territorio al fine di rafforzare i servizi di prevenzione e contrasto all’uso ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’accordo prevede l'impiego dell'unità cinofila costituita dal conduttore inquadrato nell’organico del Corpo di Polizia Locale e del cane addestrato, oltre ad un funzionario del medesimo Corpo.
“L’impiego dell’unità cinofila costituisce un efficace strumento di prevenzione e sensibilizzazione, agendo non solo in chiave repressiva ma anche educativa e preventiva al fine di scoraggiare condotte illecite in contesti particolarmente delicati come quelli frequentati da minori – ha spiegato il sindaco Fabrizio Ciarapica. Stiamo predisponendo la comunicazione agli istituti scolastici e ad altri soggetti istituzionali fra cui prefettura, questura, commissariato polizia, comando Compagnia carabinieri e comando Compagnia Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni territorialmente competente”.
“Questo tipo di servizio è sperimentale fino al 31 dicembre e va a confermare la sinergia tra l’assessorato alla sicurezza, il sindaco Ciarapica e il dirigente Lupidi. Trattandosi di contesti che coinvolgono soggetti minorenni sarà attivata la massima tutela giuridica e istituzionale – ha precisato l’assessore di riferimento Giuseppe Cognigni –. Il servizio va pianificato in specifiche zone concordate, quali stazione, centro e scuole e in specifiche giornate evitando luoghi affollati e dove possano esserci molti cani in passeggiata. Si tratta di un’attività importante, sulla cui efficacia ci sono dati incontrovertibili, e sono orgoglioso di poter dare avvio a questa attività di prevenzione per la prima volta in città”.
“È la prima volta che la nostra città può beneficiare di un supporto di questo tipo – ha spiegato il dirigente della Polizia Locale, Cristian Lupidi – e rappresenta un passo importante nel potenziamento dei controlli e nella tutela della sicurezza dei cittadini.
Ci stiamo attrezzando ulteriormente, anche attraverso un percorso formativo specifico, perché crediamo che solo con preparazione e professionalità si possano affrontare in modo efficace i fenomeni più complessi della sicurezza urbana.
Questo intervento testimonia la crescita continua della polizia locale di Civitanova, sempre più presente e protagonista sul territorio, ora anche nelle attività di contrasto allo spaccio di droga e alla microcriminalità, in piena adesione a quanto stabilito dal decreto Minniti e dalle relative linee guida”.
Dall’11 ottobre sono in vendita gli abbonamenti per la stagione teatrale 2025/2026 del Teatro Velluti di Corridonia, che si annuncia intensa, emozionante e ricca di prestigio. L’Assessorato alla Cultura e l’AMAT proseguono sulla linea di eccellenza intrapresa negli ultimi anni, in un Teatro che ha visto ospiti sempre più importanti.
Si comincia il 30 novembre con Stivalaccio Teatro che porta in scena il "Don Chisciotte" - Tragichommédia dell’arte di Michele Mori e Marco Zoppello. Il 12dicembre è la volta di Srart con Medusa. L’inganno degli dei, di Simone Berni Rossetti. Si prosegue poi il 5 febbraio con "Vicini di casa" di Cesc Gay (adattamento e regia Antonio Zavatteri) che vede protagonisti attori del calibro di Stefania Sandrelli, Gigio Alberti, Alessandra Acciai e Alberto Giusta. Il 21 febbraio appuntamento con Toccando il vuoto, opera di David Greig con la regia di Silvio Peroni e l’interpretazione di Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta. Michele La Ginestra, Beatrice Fazi e Manuela Zero sono invece i protagonisti di Ti Posso Spiegare, l’opera di Michele La Ginestra, Adriano Bennicelli e Roberto Marafante in programma per il 13 marzo. La stagione degli abbonamenti chiude il 15 aprile con "Non si sa come", di Luigi Pirandello e Paolo Valerio con l’interpretazione di Franco Branciaroli.
Tre sono invece le serate previste fuori abbonamento. La prima prevede un doppio appuntamento il 7-8 novembre con la Compagnia della Marca che porta in scena "Imperator del dolcissimo canto" per la regia di Fabiana Vivani e Roberto Rossetti. Il 1° gennaio 2026 prosegue la tradizione dei grandi concerti del primo dell’anno, dopo lo straordinario successo dello scorso anno. Il 28 marzo, Daniele e Francesco Facciolli sono i protagonisti di Pulcinella Sciamanna. Vita, morte e resurrezione di una maschera, di Francesco Facciolli.
Inoltre, nel desiderio di avvicinare i ragazzi al teatro, convinti della sua grande valenza educativa, l’Amministrazione ha pensato e strutturato una stagione parallela con tre appuntamenti dedicati al pubblico più giovane: un’occasione speciale per scoprire, crescere e appassionarsi al linguaggio teatrale sin da piccoli. Appuntamento quindi il 7 dicembre con "La bella addormentata", il 28 dicembre con "I tre porcellini" e il 6 gennaio con "Pollicino Dorè".
Giuliana Giampaoli, sindaco di Corridonia, commenta così: «Si fa sempre più fatica ad arrivare al cuore delle persone, invece ne abbiamo un gran bisogno. Il teatro ci aiuta ad andare oltre il luogo fisico, a riscoprire la magia della parola, a liberare l’immaginazione oltre il pensiero, a condividere le emozioni. Il rinnovarsi dell’affetto degli spettatori anno dopo anno ci rassicura di aver fatto la scelta giusta nel proporre stagioni di grande qualità e interpreti di primissimo livello. Con gratitudine verso tutti gli attori di questo mondo fantastico, artisti e spettatori, attendiamo solo che si spegnano le luci e si apra il sipario».
«La Città di Corridonia può guardare con orgoglio al percorso intrapreso negli ultimi anni – afferma Massimo Cesca, assessore alla Cultura del Comune di Corridonia - sul nostro palcoscenico si sono avvicendati straordinari attori, protagonisti abituali dei più grandi e importanti teatri nazionali. È stato, ed è, un grande onore poter accogliere artisti di tale rilievo, capaci di trasformare ogni spettacolo in un’esperienza unica e irripetibile per il nostro pubblico. Il Teatro Velluti si conferma così non solo come luogo di spettacolo, ma come casa della cultura e dell’incontro, capace di offrire momenti di condivisione che restano nella memoria e nel contempo come strumento prezioso per promuovere e far conoscere la nostra città all’esterno. Invitiamo tutti a rinnovare gli abbonamenti e a sottoscrivere nuovi abbonamenti, in modo da avere la certezza del posto, visto che l’anno scorso tutti gli spettacoli hanno segnato il tutto esaurito, ma anche per consentirci una più semplice e più efficace programmazione per il futuro e quindi per sostenere il teatro di qualità della nostra città».
Gli abbonamenti possono essere ritirati l’11 e il 12 ottobre per chi dovrà rinnovarlo e il 18-19 ottobre per chi dovrà sottoscriverne di nuovi.
Un patrimonio prezioso, rimasto a lungo nell'ombra, si prepara a raccontare la sua storia. Venerdì 10 ottobre, alle ore 10, nell'atrio del Museo della Scuola "Paolo e Ornella Ricca" (Mudesc) di Macerata, sarà presentato il volume Un patrimonio librario da disvelare. Il fondo storico della Biblioteca del Convitto "G. Leopardi" di Macerata, a cura di Anna Ascenzi ed Elisabetta Patrizi ed edito da Eum e sarà inaugurata la mostra temporanea realizzata dagli studenti del corso di Storia della scuola e delle istituzioni educative dell'Università di Macerata sotto la guida delle curatrici. L'opera, disponibile gratuitamente anche online, offre un affascinante viaggio tra le oltre duemila opere che compongono la raccolta libraria del Convitto, molte delle quali arricchite da postille, disegni e memorie personali lasciate da studenti e docenti nel corso di più di un secolo di vita scolastica.
Il testo, disponibile gratuitamente anche online sul sito delle Eum, mette in luce i tratti salienti di una biblioteca scolastica straordinaria, che non solo consente di apprezzare i canoni pedagogici che hanno caratterizzato il Convitto Leopardi nell’arco di oltre un secolo, ma anche di entrare in contatto con chi ha vissuto questa istituzione e ha voluto, in modo più o meno consapevole, lasciare traccia del proprio passaggio attraverso postille, disegni e memorie personali, conservate in molti volumi di questa raccolta libraria.
La biblioteca consta di oltre duemila opere, alcune anche di particolare pregio, di cui il volume offre un’accurata descrizione nel catalogo in appendice. La biblioteca, conservata presso il Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia (Cescom), rappresenta una testimonianza viva della prestigiosa storia del Convitto di Macerata, che aprì i battenti nel lontano 1862 e che, sebbene in altra sede da quella originaria, ancora in attesa di essere restituita alla cittadinanza, continua tuttora a rappresentare un punto fermo nel panorama scolastico cittadino.
Il volume non si limita a descrivere i testi custoditi, alcuni di particolare pregio, ma restituisce al lettore il respiro di una comunità educativa che, dal 1862 a oggi, ha contribuito a formare generazioni di maceratesi. Conservata presso il Cescom, la biblioteca rappresenta infatti un tassello fondamentale della storia culturale cittadina e testimonia l'importanza del Convitto Leopardi, istituzione ancora oggi viva, pur in attesa di ritrovare la sua sede storica.
Alla presentazione prenderanno parte le autorità accademiche e cittadine, la rettrice del Convitto Alessandra Gattari e una rappresentanza di docenti e alunni. La mostra avrà anche una versione digitale permanente e vedrà come ciceroni d'eccezione gli studenti della 2ª C della scuola secondaria di primo grado del Convitto Leopardi. L'esposizione sarà visitabile non solo la mattina del 10 ottobre, ma anche nel pomeriggio (15.30-18.30) e per tutta la giornata di venerdì 11 ottobre (10.00-13.00 e 15.30-18.30).
Nei primi otto mesi del 2025, nelle Marche, sono state presentate all’Inail 11.028 denunce di infortunio sul lavoro, un dato in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2024 (-0,7%). Ma dietro questa flessione si nasconde un bilancio drammatico: le morti sul lavoro sono quasi raddoppiate, passando da 10 a 18, con un incremento dell’80%.
Dodici persone hanno perso la vita durante l’attività lavorativa, mentre sei sono decedute in itinere, nel tragitto casa-lavoro. Le province più colpite risultano Ancona, con sei decessi, Pesaro Urbino con quattro, Ascoli Piceno e Fermo con tre ciascuna e Macerata con due.
Le fasce d’età più esposte restano quelle tra i 50 e i 59 anni, ma cresce anche il numero di incidenti tra i lavoratori over 60 (+11,3%), un dato che riflette l’impatto dell’allungamento della vita lavorativa e impone nuove strategie di prevenzione. Aumentano inoltre gli infortuni tra le donne (+1,2%) e tra i lavoratori stranieri extra UE (+7,8%), segnale di una persistente vulnerabilità nelle categorie più fragili.
Sul fronte territoriale, la distribuzione degli infortuni non mortali resta sostanzialmente stabile. Ancona registra 3.742 casi, Pesaro Urbino 2.650, Macerata 2.345, Ascoli Piceno 1.448 e Fermo 843. Dal punto di vista settoriale, le denunce diminuiscono in industria, servizi e agricoltura, ma aumentano nel lavoro per conto dello Stato, salite da 1.714 a 1.777. I comparti più colpiti risultano costruzioni (+10,7%), sanità (+22,5%), industria alimentare (+15,4%), materie plastiche (+19,2%) e pubblica amministrazione (+16,5%).
Le malattie professionali segnano invece una leggera flessione (-2,6%), passando da 5.422 a 5.282 denunce. Crescono però in modo significativo nella provincia di Ascoli Piceno (+14,7%). Le patologie più diffuse restano quelle muscolo-scheletriche, seguite da disturbi del sistema nervoso (+3,9%) e dell’orecchio (+12,6%).
“La sicurezza deve diventare un diritto esigibile – afferma Guido Bianchini, past president Cocopro INAIL Ascoli Piceno –. Non bastano le parole: servono investimenti, controlli e formazione. Ogni vita persa sul lavoro è una sconfitta collettiva. La cultura della sicurezza si costruisce ogni giorno, insieme.”
Un richiamo forte, che suona come un monito per istituzioni e imprese: la sicurezza non è un costo, ma una condizione indispensabile per un lavoro davvero dignitoso.
Incidente nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 17:45, lungo la Septempedana, nel territorio di San Severino Marche. Un ciclista di circa 50 anni è rimasto ferito dopo aver urtato un’auto mentre percorreva la strada.
L’esatta dinamica dell’incidente è ancora in corso di accertamento e sarà chiarita dai carabinieri, intervenuti sul posto per i rilievi e la gestione della viabilità.
Immediato l’intervento dei soccorsi: allertato il 118, sul posto sono giunti i sanitari che, valutate le condizioni del ciclista, hanno richiesto l’arrivo dell’eliambulanza. L’uomo è stato trasferito d’urgenza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona.
I carabinieri stanno ricostruendo con precisione le circostanze dell'impatto.
(Foto di repertorio)
Montecosaro ha aperto le sue porte a un gruppo di turisti americani per la prima edizione di “Girovagando a Montecò”, iniziativa ideata dal gruppo folk Li Matti de Montecò su proposta del noto tour operator toscano Roberto Bechi.
L’evento, realizzato con il Centro Studi Montecosaresi e con il patrocinio del Comune, ha offerto ai visitatori una giornata immersiva nella cultura, nell’arte e nelle tradizioni eno-gastronomiche del territorio. Grazie alla collaborazione con Italea Marche, il programma ha incluso anche un momento di riflessione storica, volto a valorizzare radici, memoria e identità locali.
Il tour ha previsto una tappa al Museo Cinema a Pennello di Paolo Marinozzi, unico nel suo genere, seguito da una passeggiata guidata nel borgo insieme agli esperti del Centro Studi Montecosaresi. I partecipanti hanno potuto ammirare luoghi simbolo come la Chiesa delle Anime, il Complesso Agostiniano e la Chiesa di Sant’Agostino, scoprendo curiosità e storie locali.
La giornata si è conclusa al Teatro Le Logge, dove i membri de Li Matti de Montecò hanno coinvolto i turisti con musica e danze tradizionali, trasformando la serata in un autentico momento di folklore.
Gli organizzatori hanno già annunciato che “Girovagando a Montecò” sarà replicata in futuro, con l’obiettivo di promuovere le peculiarità culturali e artistiche di Montecosaro e consolidare l’esperienza turistica esperienziale nel borgo.
Si è conclusa con un lieto fine la vicenda di Mario Buldorini, il 19enne di Recanati scomparso giovedì scorso. Il giovane è stato rintracciato dai carabinieri della stazione di Tor de Cenci nei dintorni della stazione Termini di Roma, dove si aggirava ormai da giorni. È in buone condizioni di salute ed è stato accompagnato in caserma, dove potrà riabbracciare finalmente i familiari.
La scomparsa aveva destato grande preoccupazione tra i familiari e gli amici universitari, che condividono con lui l’appartamento nella zona Laurentina, dove frequenta il Campus Universitario Biomedico. I coinquilini, non vedendolo rientrare, avevano immediatamente allertato i genitori, che avevano denunciato la sua assenza alle autorità competenti.
Nei due giorni successivi, i tentativi di contattare Mario al telefono erano risultati vani e l’ultima cella rilevata dal suo dispositivo lo aveva segnalato proprio nella zona di Termini. Anche gli amici avevano cercato di rintracciarlo senza successo.
Secondo quanto appreso, Mario era in buona salute. Ai carabinieri avrà spiegato le ragioni del suo allontanamento volontario. Rientrando a Recanati, potrà ritrovare la serenità familiare prima di tornare a Roma e proseguire i suoi studi, percorso che, secondo quanto riferito, era fonte di una certa preoccupazione per lui.
Nella suggestiva cornice della Sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, si è svolto sabato un incontro intenso e partecipato organizzato dall’Associazione Parkinson Marche – Sportello di Macerata, dedicato alla sensibilizzazione e alla condivisione di esperienze legate al Parkinson.
L’evento è stato introdotto dalla vicesindaca e assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e associazioni nel creare una rete di sostegno per le persone affette dalla malattia. La giornalista Alessandra Pierini ha poi intervistato Mauro Mogliani, autore del libro-fumetto “I sogni di Park” (Bertoni Editore), dando vita a un dialogo emozionante sul Parkinson, sulla creatività e sulla rinascita personale.
Erano presenti anche la responsabile del Centro di ascolto di Macerata, Ariana Fusari, associati e cittadini, partecipanti a un momento di confronto autentico e ricco di emozioni.
Mogliani, libero professionista di Tolentino, ex deejay rock e musicista negli anni Ottanta e Novanta, ha raccontato con ironia e coraggio il suo percorso di vita dopo la diagnosi. Nel libro, il personaggio “Park”, bambino irrequieto, rappresenta la malattia con cui l’autore ha imparato a convivere, cercando un equilibrio tra difficoltà e speranza. I sogni, veri e personali, diventano il filo conduttore di una narrazione che invita a riflettere e a interpretare liberamente la malattia e la vita.
Il libro e le magliette raffiguranti Park hanno uno scopo solidale: l’intero ricavato sarà devoluto all’Associazione Parkinson di Macerata, a supporto delle iniziative che mirano a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a coinvolgere la cittadinanza. Tra queste attività ci sono ginnastica dolce, Tai Chi, yoga, piscina, dance therapy e altri percorsi volti a contrastare l’isolamento e a creare una comunità partecipativa e consapevole.
“Il messaggio che vogliamo trasmettere – ha sottolineato Ariana Fusari – è che la malattia non deve essere vissuta in solitudine. Attraverso la condivisione e la creatività, si può ritrovare forza, equilibrio e speranza".
L’incontro si è concluso con un caloroso applauso al coraggio e alla creatività di Mauro Mogliani, simbolo di come la fragilità possa trasformarsi in energia positiva e testimonianza di resilienza.
(Foto di Stefania Porfiri)
Circa 350 persone hanno partecipato alla cerimonia per celebrare i donatori più virtuosi dell'Avis Comunale di Macerata. Si è trattata della seconda ed ultima parte della festa per i 75 anni di fondazione dell'associazione, di fatto quella più formale dopo lo show andato in scena allo Sferisterio con le battute di Max Giusti.
Omaggiati in particolare i volontari avisini che sono rientrati dentro le categorie oro, rubino e smeraldo, vale a dire uomini e donne con almeno 120 donazioni effettuate. Insigniti delle benemerenze, con spilla in oro e diamante, Elisabetta Marcolini, Tiziano Carducci, Roberto Ciccarelli e Aldo Lasorsa.
Per tutti e quattro anche l’autorevole titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Applauditissimo infine Alessandro Urbani, il recordman dell'Avis comunale di Macerata che, a 67 anni, è arrivato addirittura a 190 donazioni.
Alla cerimonia tenutasi al Centro Fiere di Villa Potenza erano presenti delegazioni delle altre sezioni dell'Avis, sia della provincia che fuori. Inoltre sono intervenute autorità di spicco dell'associazione volontari italiani del sangue, in particolare i consiglieri nazionali Maria Letizia Gianuario e Massimo Lauri, più il presidente dell'Avis regionale Daniele Ragnetti e il presidente del CSV Marche Paolo Gobbi.
Mattinata speciale presso la nuova sede del Gruppo Medico Fisiomed di Sforzacosta, dove lo schiacciatore Rusi Zhelev si è sottoposto alla consueta visita medico-agonistica pre-campionato.
Classe 2001, Zhelev è appena rientrato in Italia dopo aver festeggiato con la nazionale bulgara la storica medaglia d’argento ai Campionati Mondiali di volley maschile nelle Filippine. Con la squadra più giovane del torneo, la Bulgaria ha raggiunto la finale, eguagliando il miglior risultato della propria storia ottenuto nel 1970.
Acquistato quest’estate da Banca Macerata Fisiomed, club che parteciperà al prossimo campionato di Serie A2, Zhelev sarà un punto di riferimento nel reparto martelli guidato dal tecnico Romano Giannini. La visita presso Fisiomed, medical partner e co-title del club, ha consentito di completare il necessario esame di idoneità sportiva, grazie a spazi e personale messi a disposizione dalla struttura.
Dopo gli esami, l’atleta si è intrattenuto brevemente con Enrico Falistocco, amministratore del Gruppo Medico, consolidando il rapporto tra la società e la struttura sanitaria.
Una riflessione sul ruolo dei servizi di sicurezza e sulle tensioni internazionali del nostro tempo ha segnato l'avvio ufficiale dei corsi del Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali dell'Università di Macerata.
L'incontro, svoltosi oggi, martedì 7 ottobre alla Loggia del Grano, ha avuto come protagonista Lorenzo Guerini, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) ed ex ministro della Difesa, in dialogo con il professor Angelo Ventrone, direttore del Dipartimento e ordinario di Storia contemporanea.
Al centro del confronto il tema "I servizi di sicurezza e le tensioni internazionali del nostro tempo": un'occasione di approfondimento su questioni che intrecciano politica, diplomazia e responsabilità civica.
Ad aprire l'incontro è stato il rettore John McCourt, che ha ringraziato il Dipartimento e l'ospite per "aver voluto aprire l'anno con una riflessione tanto attuale e impegnativa". Il rettore ha sottolineato come "la sicurezza non sia solo una questione militare o tecnologica, ma anche - e soprattutto - una dimensione civile e democratica, fondata sul rispetto delle persone e delle istituzioni".
McCourt ha poi ricordato l'impegno dell'Ateneo in una prospettiva di apertura internazionale, grazie alla partecipazione all'alleanza ERUA - European Reform University Alliance, che unisce otto università europee.
"Viviamo in un tempo in cui troppo spesso parla la forza più del dialogo. Il compito dell'università è tenere viva la parola quando tutto intorno grida: educare al pensiero critico, al valore della complessità, alla responsabilità del linguaggio come strumento di convivenza civile", ha aggiunto.
Il direttore Angelo Ventrone ha evidenziato il ruolo formativo dell'università come spazio di apertura e di confronto. "La cultura che nasce dall'università mira ad essere universale – ha affermato – perché alla base vi è la condivisione di idee, valori, culture ed esperienze. Uno dei caratteri più meritevoli a cui dobbiamo educare è l'empatia: solo nel confronto con gli altri si può costruire un mondo migliore".
Guerini ha rievocato i propri anni universitari, ricordando l’importanza di alcuni docenti che lo hanno ispirato negli studi, come Gianfranco Miglio, e sottolineando come molti suoi compagni di allora abbiano poi intrapreso carriere significative nel giornalismo e nelle istituzioni: "L’esperienza di studio in Scienze Politiche mi ha insegnato molto: mi ha dato metodo, senso critico e soprattutto curiosità verso il mondo. È una disciplina che ti obbliga a guardare la realtà da più prospettive, a comprendere le dinamiche sociali, economiche e istituzionali che muovono il nostro tempo. Ma soprattutto ti invita al confronto, al dialogo con i punti di vista più diversi, perché solo dal confronto nascono soluzioni e quindi istituzioni solide e durature.”
Entrando nel merito del dibattito, Guerini ha poi evidenziato come il ruolo dei servizi di sicurezza sia quello di servire la Repubblica garantendo le condizioni per il regolare svolgimento della vita democratica, proteggendo il Paese e prevenendo potenziali minacce.
Ha ricordato, in particolare, quanto sia stato determinante l’impegno dei servizi italiani nel periodo degli attentati dell’ISIS tra il 2015 e il 2018, quando il lavoro di prevenzione ha consentito di proteggere l’Italia da attacchi che hanno colpito molti Paesi europei vicini.
Sono intervenuti anche i presidenti dei Consigli di corso di studio che guidano e animano la vita didattica del Dipartimento: Uoldelul Chelati Dirar per Scienze Politiche, Ernesto Tavoletti per Relazioni Internazionali e Alessia Bertolazzi per Scienze della Comunicazione.