Il regista Damiano Giacomelli, fondatore di Officine Mattòli e già noto per il suo lavoro nel campo del documentario e dei cortometraggi, è stato inserito tra le nomination finaliste della categoria “Miglior esordio alla regia” ai prestigiosi Ciak d’Oro 2024. Il suo film Castelrotto ha già superato i primi due turni di selezione, raggiungendo le ultime 5 posizioni in lizza per il grande premio popolare del cinema italiano, che sarà assegnato direttamente dal pubblico.
I Ciak d'Oro, che rappresentano un'importante vetrina per il cinema italiano, mantengono la tradizione di essere il “premio del pubblico”, con spettatori e lettori di Ciak Magazine chiamati a votare i propri preferiti direttamente sul sito ufficiale della rivista, ciakmagazine.it. Un'opportunità unica per i fan del cinema di esprimere la loro preferenza e influenzare il destino dei film e dei registi in gara.
Damiano Giacomelli ha percorso un lungo cammino nel mondo del cinema, iniziando con gli studi universitari in comunicazione e un master in scrittura cinematografica. Dopo aver lavorato come filmmaker indipendente su inchieste televisive a tema sociale, Giacomelli ha fondato nel 2010 il centro di formazione Officine Mattòli a Tolentino, dove ha dato vita a numerosi progetti cinematografici che spaziano dal documentario al cortometraggio, con un’attenzione particolare per temi sociali e culturali.
Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti in festival nazionali e internazionali, consolidando la sua reputazione nel panorama cinematografico. Il successo ottenuto con il documentario Noci sonanti e con i cortometraggi La strada vecchia e Spera Teresa ha preparato il terreno per il suo esordio alla regia, avvenuto nel 2023 con il film Castelrotto. Questo progetto ha suscitato l'interesse di pubblico e critica, portando Giacomelli a essere candidato a uno dei premi più ambiti del cinema italiano.
Il regista di Castelrotto invita tutti gli appassionati di cinema e i suoi sostenitori a partecipare al voto per i Ciak d’Oro 2024. È possibile esprimere la propria preferenza per Damiano Giacomelli nella categoria “Miglior esordio alla regia” visitando il link ufficiale della votazione. Ogni utente può votare una sola volta al giorno, un’opportunità che consente di sostenere concretamente il talento di un regista che, partendo dalla sua terra, ha saputo portare la sua visione artistica a un pubblico sempre più vasto.
L’ingresso di Castelrotto tra le nomination ai Ciak d’Oro è un segno del crescente apprezzamento per il lavoro di Giacomelli, che ha saputo raccontare una storia che tocca temi universali con uno stile unico e autentico. Il film è il frutto di anni di esperienza e passione per il cinema, e rappresenta un importante passo avanti per un regista che ha sempre puntato su una narrazione profonda e coinvolgente.
Procedono spediti i lavori di realizzazione della Casa di Comunità di San Severino, che sorgerà di fronte l'ospedale Bartolomeo Eustachio, finanziata con Fondi Pnrr per un importo di 2.264.000 euro relativo al primo stralcio.
L’opera riguarda la costruzione di un nuovo edificio, che si estende su una superficie di circa 840 metri quadri, ubicato nell'area antistante il distretto sanitario esistente all'interno della proprietà dell'azienda sanitaria maceratese, di cui fa parte anche il presidio ospedaliero.
"Sono state già realizzate le opere di fondazione della Casa di Comunità di San Severino e i lavori proseguono secondo il cronoprogramma di progetto - dichiara il direttore generale dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata, Alessandro Marini -. Nel Comune settempedano la struttura che sorgerà di fronte il nosocomio cittadino rappresenterà anche visibilmente l'integrazione tra ospedale e territorio, da sempre auspicata per offrire alla popolazione un’adeguata presa in carico dei propri bisogni assistenziali. Siamo in piena fase di esecuzione del primo stralcio funzionale".
Il fabbricato in corso di realizzazione è dotato anche di cortile interno e si sviluppa in un solo piano, il piano terra, dove saranno alloggiate tutte le attività e i servizi dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali. All'interno dell'edificio è prevista la presenza anche del Punto Unico di Accesso, dei servizi di assistenza domiciliare, infermieristici, di integrazione con i servizi sociali e vi trovano spazio anche i servizi diagnostici di base, la Continuità Assistenziale e il punto prelievi.
Queste attività andranno ad implementare e ad integrarsi con i servizi già presenti all’interno del Distretto Sanitario esistente. L'edificio avrà una struttura in cemento armato in opera, con una copertura piana dove saranno alloggiati l'impianto fotovoltaico e l'impianto di climatizzazione, che rimarranno contenuti nel solaio e nel parapetto di copertura per minimizzare l’impatto ambientale, considerato che l'area è soggetta a vincolo paesaggistico.
La nuova costruzione sarà in classe energetica "A", con solo fonti di approvvigionamento elettrico essendo dotata di impianti meccanici a pompa di calore con impianto fotovoltaico. I maggiori costi previsti nel progetto esecutivo rispetto a quello di fattibilità approvato sono una diretta conseguenza dell’ormai noto aumento dei costi dei materiali dell’edilizia, che devono essere aggiornati al vigente prezziario regionale delle opere pubbliche.
"La Casa di Comunità rappresenta una risposta importante sul territorio per decongestionare gli ospedali e rendere la sanità più vicina ai cittadini - dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Stiamo ridisegnando il Sistema Sanitario Regionale per renderlo più capillare, tempestivo ed efficiente in tutto il territorio e per superare la cronica carenza di personale che abbiamo ereditato a causa dell'errata programmazione passata."
Tolentino si prapara all’avvio dei lavori per il nuovo campus scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Filelfo”. Sabato 18 gennaio, durante una conferenza stampa, il sindaco Mauro Sclavi, insieme al dirigente scolastico Donato Romano, ha fatto il punto sulla situazione, annunciando l’inizio imminente dei lavori e illustrando i dettagli del progetto che vedrà il coinvolgimento della comunità e degli studenti.
Un progetto da 31 milioni di euro
Il sindaco ha anticipato che il cantiere aprirà già nelle prossime settimane, con l’avvio ufficiale dei lavori previsto per la fine di febbraio. In poco più di un anno, il nuovo campus prenderà forma: il corpo centrale della scuola e l'ala dei licei, che ospiterà le classi, saranno completati entro 600 giorni. Successivamente, verranno realizzate altre strutture a servizio delle attività scolastiche ed educative, il tutto con un investimento complessivo di 31 milioni di euro.
Sclavi ha anche annunciato un ulteriore intervento che prevede la costruzione di una nuova struttura destinata agli studenti, dove potranno consumare i pasti durante i rientri, e una foresteria dedicata a coloro che frequentano gli indirizzi coreutico e musicale, con diverse postazioni letto a disposizione.
Il dirigente scolastico Donato Romano ha sottolineato l’alto livello di interesse da parte degli studenti verso gli indirizzi dell’Istituto Filelfo, evidenziando come il progetto del campus rappresenti un’occasione imperdibile per il futuro della scuola. Romano ha espresso la sua fiducia nell’avvio dei lavori e ha ringraziato il sindaco, la Provincia e tutte le istituzioni coinvolte. “Questo campus sarà un vero fiore all'occhiello per il nostro territorio e ci permetterà di raccogliere studenti non solo da Tolentino, ma anche da altre zone della regione”, ha dichiarato. Il Filelfo è già uno degli istituti più apprezzati a livello regionale, grazie alla qualità della sua offerta formativa, e con il nuovo campus si prepara a diventare un polo educativo di riferimento.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il consigliere comunale Fabio Montemarani, il vicepresidente Roberto Romagnoli e la professoressa Cristina Lembo, oltre a una rappresentanza degli studenti. La partecipazione degli studenti è stata fondamentale, come ricordato da Deida Ago, che ha evidenziato come la comunità scolastica abbia quasi perso la speranza di vedere concretizzarsi il progetto. Il sindaco ha proposto la creazione di un comitato di garanzia che permetterà agli studenti di monitorare l'avanzamento dei lavori, garantendo loro trasparenza e partecipazione attiva nel processo.
L’assessore all’Istruzione Elena Lucaroni ha ribadito l’importanza di questo progetto per il futuro dei giovani di Tolentino, ricordando che le iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado sono ormai alle porte. Con l’avvio dei lavori del campus, “dopo anni difficili tra il sisma e la pandemia, possiamo finalmente dare un segnale concreto e tangibile ai nostri ragazzi, mostrando loro che la città investe nel loro futuro", ha dichiarato Lucaroni.
L’Assessore ha anche espresso un ringraziamento a tutti i docenti, che, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, hanno mantenuto alto il livello di preparazione degli studenti, un orgoglio per la città. “Vogliamo incentivare le future generazioni a iscriversi alle nostre scuole, che offriranno strutture all’avanguardia per una formazione di qualità”, ha concluso.
In occasione dell’imminente open day del Filelfo, che si terrà nei prossimi giorni, le famiglie e gli studenti interessati potranno conoscere meglio l’offerta formativa dell’Istituto, i programmi didattici e le novità legate al nuovo campus. L’invito del sindaco e dell’assessore Lucaroni è a visitare le scuole per scoprire le opportunità di crescita e formazione che Tolentino offre ai giovani del territorio.
Si spostava in monopattino per spacciare eroina, ma il suo piano è stato smascherato grazie all'intervento di Billy, il cane pastore antidroga dell’unità cinofila di Tolentino. Il giovane, un 18enne di origini tunisine, è stato arrestato sabato scorso intorno alle 18 nei pressi della stazione ferroviaria di Falconara, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il ragazzo ha tentato inutilmente di sfuggire agli agenti della polizia locale di Falconara nascondendosi dietro il parapetto del sottopasso pedonale. Tuttavia, Billy ha fiutato subito la presenza di droga: nelle tasche del giovane sono stati trovati circa 10 grammi di eroina bianca già suddivisi in dosi, 2 grammi di hashish e 180 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute il probabile provento dell’attività di spaccio.
L'intervento congiunto tra la polizia locale e l'unità cinofila è stato elogiato dal sindaco di Falconara Stefania Signorini, che ha dichiarato: "Il mio ringraziamento va agli agenti della polizia locale di Falconara e all'unità cinofila di Tolentino per l'arresto di sabato. La prevenzione e il contrasto allo spaccio sono priorità per noi e, grazie a queste azioni congiunte, possiamo dare un segnale forte contro la diffusione delle sostanze stupefacenti, per tutelare la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini”.
L'operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro lo spaccio di droga nel territorio, confermando l'efficacia della collaborazione tra le forze dell’ordine e il prezioso contributo dei cani antidroga come Billy.
Un assegno benefico dell’importo di 600 euro è stato consegnato alla Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche. I fondi sono stati raccolti in occasione della quinta edizione del torneo di pallanuoto “Il cuore della pallanuoto” tenutosi presso la piscina Blugallery di Taccoli.
Il torneo ha visto la partecipazione di sei squadre: il Blugallery Team di San Severino Marche, la Jesina Pallanuoto, gli Osimo Pirates, il Gryphus Perugia, la Pallanuoto Riccione e la Service 2000 Bologna. Un’occasione speciale non solo per celebrare lo sport, ma anche per promuovere i valori della solidarietà.
La cerimonia di consegna dell’assegno si è svolta alla presenza dell’assessore comunale allo Sport della Città di San Severino Marche, Paolo Paoloni, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, e del presidente del Blugallery Team, Gianluca Pecchia. L’assegno è stato simbolicamente consegnato nelle mani del presidente dell’Azienda per i Servizi alla Persona, Teresa Traversa, che è stata accompagnata dal vice presidente Cesare Cruciani e dalla direttrice Laura Taccari.
“È un grande piacere constatare come eventi sportivi di questa portata possano diventare anche uno strumento per aiutare concretamente la comunità. Ringraziamo tutti i partecipanti e gli organizzatori per questo bellissimo gesto” - ha dichiarato l’assessore Paoloni.
Anche il presidente del Blugallery Team, Gianluca Pecchia, ha espresso la propria soddisfazione.
La Casa di riposo "Lazzarelli" utilizzerà i fondi raccolti per migliorare i servizi e le attività dedicate agli ospiti della struttura, che rappresenta un pilastro importante per il territorio.
Sabato 18 gennaio, presso l’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, si è svolto il convegno “Sport e disabilità”, organizzato dall’Anmic di Macerata in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche e la video rivista online QCC Magazine.
L’evento ha rappresentato un momento cruciale di confronto e riflessione, riunendo istituzioni, atleti paralimpici e cittadini. Le autorità presenti, tra cui il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, l’assessore Barbara Capponi, la senatrice Elena Leonardi, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Marche Luca Savoiardi, hanno offerto il loro sostegno, sottolineando l’importanza di valorizzare lo sport come strumento di inclusione sociale.
"Ringrazio i nostri partners organizzatori e tutti gli intervenuti al bel convegno su sport e disabilità – ha detto l’assessore Barbara Capponi -. È stato un momento di vero dialogo e confronto, con una grande partecipazione, ed è con gratitudine che ringrazio anche le diverse associazioni auditrici presenti, i genitori, le famiglie, per essere venute ad ascoltare e a fare rete, facendosi conoscere e portando il proprio sguardo, nel solco della costruzione di una cera comunità educata ed educante. Lo sport è veicolo potente non solo di inclusione ma anche di salute, inclusa quella mentale, troppo spesso dimenticata quando si parla di attività motoria. L'importanza della salute psicofisica è grande per chiunque, ciascuno nelle proprie necessità, ed è fondamentale continuare a lavorare in squadra, affinché tutti, indipendentemente dalle proprie necessità, abbiano accesso a percorsi motori che garantiscano integrazione, divertimento, benessere e valorizzazione della propria persona”.
Di grande impatto le testimonianze degli atleti paralimpici, che hanno condiviso le loro storie di resilienza e successo. Attraverso lo sport, molti di loro hanno riscoperto sé stessi, dimostrando come l’attività fisica possa essere non solo un veicolo agonistico, ma anche un mezzo per accrescere la consapevolezza delle proprie potenzialità e favorire la piena integrazione sociale.
Tra i contributi istituzionali più significativi, spiccano il videomessaggio del governatore delle Marche Francesco Acquaroli, la lettera del ministro per la Disabilità Alessandro Locatelli e il saluto del presidente nazionale del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, che hanno ribadito il loro impegno a sostegno dello sport come diritto di tutti.
Il convegno “Sport e disabilità”, inclusivo e partecipativo per tutti grazie alla presenza di interpreti Lis, si è concluso con un appello corale: continuare a investire nello sport come strumento per abbattere barriere e costruire una società più equa e consapevole.
Quando l’inaugurazione del nuovo campo sportivo riunisce decine e decine di famiglie e i giocatori che hanno fatto la storia di una società calcistica, significa che lo sport - soprattutto nei piccoli centri dell’entroterra - è uno dei veri collanti della comunità e che investire negli impianti sportivi è la scelta giusta che va oltre il numero degli abitanti di un paese.
È stato così per Cessapalombo dove ieri pomeriggio è stato inaugurato il campo sportivo rinnovato grazie ai fondi ottenuti dal Comune attraverso il Bando “Sport e periferie”. Circa 650mila euro di finanziamento che ha permesso di installare il nuovo manto in erba sintetica, le panchine per i giocatori e la messa in sicurezza dello spazio circostante. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Giuseppina Feliciotti insieme alla sua giunta, i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Simone Livi, il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti e i vertici dell’Usd Palombese che per l’occasione hanno invitato i giocatori dell’attuale compagine e le vecchie glorie della squadra che nel tempo hanno lasciato la loro impronta nella storia della realtà calcistica locale.
Prima dell’inaugurazione è stata scoperta la targa che dedica il campo ad Aureliano Petetta, uno dei soci fondatori della Usd Palombese che si è speso in prima persona affinché la società potesse crescere sempre di più. «Il nome del bando “Sport e periferie” dice tutto - ha detto il sindaco Giuseppina Feliciotti - evidenziando soprattutto l’importanza dello sport nei piccoli centri dell’entroterra. Quello che la Palombese rappresenta per la nostra comunità viene confermato dalla presenza di tantissime famiglie a questa cerimonia: la squadra di calcio locale non è solo un punto di riferimento, ma un luogo di crescita, confronto e socializzazione. Il nuovo campo riporta così la squadra nella sua terra. Un tassello per la ricostruzione sociale del nostro territorio». Le ha fatto eco Borroni nel rimarcare gli investimenti fatti sul piano della ricostruzione non solo materiale: «Lo sport è un traino importante per ripartire socialmente - ha spiegato -. La volontà di riuscire a portare avanti realtà come queste è fondamentale ed è un piacere per la Regione essere presente alla cerimonia di inaugurazione». «È importante essere vicini alle comunità colpite dal sisma - ha detto Livi - e dare loro la forza di cui hanno bisogno. Il governatore Acquaroli è molto vicino alle zone dell’entroterra e lo dimostra quotidianamente con le iniziative che porta avanti per i borghi. Si parla di ricostruzione fisica ma, come ricorda il commissario Guido Castelli, serve anche quella sociale per le comunità e questa ne è un segno tangibile».
A proposito di rinascita sociale, Giampiero Feliciotti ha evidenziato come «tutti ne parlano ma sono le azioni quelle che testimoniano come si possa davvero investire su questa strada. La Regione ha fatto molto per i piccoli borghi e anche riportare una attività sportiva nella propria terra significa investire nella socializzazione. I Comuni dell’Unione Montana sono stati tutti ammessi e finanziati dal Bando dei Borghi e io ho investito molto su Cessapalombo che è l’unico paese dell’Unione Montana che rientra totalmente nel Parco dei Sibillini». Emozionato l’assessore allo Sport e ai Lavori pubblici di Cessapalombo, Ermanno Micucci, per anni anche presidente dell’Usd Palombese che ieri ha lasciato il testimone della guida della società al nipote Demis Petetta: «Ho spinto molto per ottenere i fondi per il nuovo manto - ha detto Micucci - consapevole dell’importanza che il calcio riveste nella nostra comunità. Tutti i giocatori presenti oggi, che sono tornati per una giornata di festa, sono la conferma che avevamo ragione. Un grazie particolari agli ingegneri Sodio Ruggeri e Katiuscia Faraoni che hanno lavorato al progetto».
Prima della partita amichevole tra l’Usd Palombese e le vecchie glorie, la società ha omaggiato tutti i giocatori presenti con cappello e sciarpa dei colori sociali. Un pensiero è poi volato verso il cielo per coloro che hanno fatto parte della squadra e che sono scomparsi prematuramente: Lorenzo Lambertucci, Luciano Cicconi e Michele Gironella. Anche il momento conviviale è stata una “partita in casa” grazie alle prelibatezze preparate da Fabiana e Patrizio del Giardino delle Farfalle dí Cessapalombo.
La bellezza non è perfezione. È il segno dell'umanità, l'eco delle emozioni, la traccia lasciata dagli errori. È questa la lezione più grande che Pier Paolo Pasolini ha trasmesso a Dante Ferretti, scenografo maceratese tra i più grandi della storia del cinema, che oggi celebra quel rapporto unico con il libro "Bellezza imperfetta. Io e Pasolini", curato dallo scrittore David Miliozzi.
Dopo il successo della sua prima autobiografia, "Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar", in cui Ferretti ha raccontato la sua vita dagli anni '40 fino al suo arrivo a Hollywood, ora lo scenografo regala al pubblico un memoir dedicato al legame speciale con Pasolini. Il libro è infatti dedicato al racconto del rapporto di Ferretti con Pier Paolo Pasolini, suo primo maestro e mentore, con cui ha lavorato per 12 anni, realizzando 8 film che hanno segnato un'epoca.
La collaborazione iniziò nel 1964 con "Il Vangelo secondo Matteo" , un'esperienza che avrebbe tracciato la strada per una carriera straordinaria. A soli 25 anni, Ferretti firmò la sua prima scenografia per Pasolini con il film "Medea" , interpretato da Maria Callas. “Pasolini aveva il dono di riconoscere il talento nei giovani e sapeva valorizzarlo” racconta Miliozzi. Da quel momento, Pasolini volle Ferretti in tutti i suoi film, dalla "Trilogia della vita" (Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle mille e una notte) fino al controverso "Salò o le 120 giornate di Sodoma" , ultima opera del regista prima della sua tragica scomparsa nel 1975. “Il giorno in cui è morto Pasolini è come se fossi morto anche io” , confessa Ferretti nel libro, ricordando con infinita tristezza quella notte al Lido di Ostia, un evento che segna il 2025 con il cinquantesimo anniversario.
Come ci spiega David Miliozzi, Ferretti dedica queste pagine a celebrare l'amore e la gratitudine verso Pasolini, con cui aveva un rapporto quasi alchemico. Nonostante la confidenza maturata negli anni, i due si sono sempre dati del “lei”, mantenendo una distanza formale che non ha mai intaccato la profondità della loro complicità. Momenti memorabili, come la visione della storica Italia-Germania 4-3 a Parigi insieme a Maria Callas, testimoniano il legame speciale che li univa.
Inoltre nel libro, Ferretti pubblica per la prima volta i bozzetti ei disegni scenografici realizzati per Pasolini, accostandoli ai fotogrammi dei film, a dimostrazione della perfetta sintonia tra i due. “Quando disegnavo un bozzetto, Pasolini girava partendo da quello”, ci spiega Miliozzi, sottolineando la fiducia fra i due e il rispetto reciproco.
“Sentire Dante Ferretti raccontare Pasolini è come avvicinarsi al più grande intellettuale del Novecento”, confessa David Miliozzi, che attraverso questo libro ci offre un ritratto intimo e potente di due giganti della cultura italiana.
Nato dal sodalizio artistico tra due menti geniali, questo volume non è solo un tributo a un maestro, ma anche una riflessione su un concetto di bellezza autentico, che vive nell'imperfezione e nella libertà creativa. Con bozzetti inediti, materiali fotografici e memorie profonde, lo sceneggiatore tre premi Oscar ci riporta dietro le quinte di un cinema che cercava la verità più che l'estetica, l'anima più che la superficie. Un cinema in cui ogni scena, ogni dettaglio, portava il marchio dell'autenticità, proprio grazie a quella "bellezza imperfetta" che Pasolini gli ha insegnato a riconoscere e a valorizzare. E oggi, a cinquant'anni dalla tragica scomparsa del grande regista, Ferretti ci guida in un viaggio emozionante tra ricordi, set e amicizie indimenticabili, riaffermando che l'imperfezione non è un limite, ma la più alta forma di arte.
Il servizio andato in onda ieri sera su Rai3, all’interno dell’inchiesta Let’s Marche, ha messo in luce una serie di problematiche rilevanti nella gestione del turismo regionale, sollevando preoccupazioni e critiche da parte del Partito Democratico delle Marche. La segretaria regionale, Chantal Bomprezzi, ha commentato con dispiacere la seconda parte del reportage, definendola dolorosa per chi tiene veramente alla regione.
L’inchiesta condotta da Lucina Paternesi ha evidenziato numerosi aspetti critici, tra cui gli affidamenti diretti senza gara, la destinazione di milioni di euro a società di cui si sa poco o nulla, e una gestione che appare priva di trasparenza ed efficacia. In particolare, il servizio ha focalizzato l’attenzione sull’ATim (Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione), struttura istituita per promuovere il turismo nelle Marche, ma che, secondo la Corte dei Conti, risulta essere un "doppione costoso e inutile" dell'assessorato al Turismo.
Il Partito Democratico denuncia la scarsa efficacia di un sistema che ha visto sprecare ingenti risorse pubbliche senza alcun ritorno concreto per il territorio e per le imprese locali. Bomprezzi ha dichiarato: "Un presidente, che è anche assessore al Turismo, il quale non conosce ciò che delibera e ciò che fanno i suoi nominati è un fatto gravissimo, che non può che indignare tutti i marchigiani". La segretaria ha sottolineato come l’operato delle istituzioni abbia fatto disperdere milioni di euro, mentre le ricadute sul territorio sono state praticamente nulle.
La creazione dell’Atim, che ha comportato un esborso di 12 milioni di euro in soli due anni, è al centro delle critiche. Secondo il Pd, questi fondi "avrebbero potuto essere utilizzati per iniziative concrete, in grado di valorizzare le eccellenze locali e sostenere gli operatori turistici, che invece si trovano ad assistere impotenti a una gestione opaca e inefficace".
"Volano i milioni di euro a destra e a manca, ma le ricadute sul territorio sono nulle", ha dichiarato Bomprezzi, aggiungendo che, con quei fondi, si sarebbero potute finanziare azioni strategiche per il rilancio turistico della regione.
Il Partito Democratico ha annunciato che continuerà a lavorare per fare chiarezza sulla vicenda, chiedendo trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche. "Questa è la vera battaglia per le Marche", ha concluso Bomprezzi, esprimendo gratitudine al Gruppo consiliare del Pd per il "continuo impegno a proteggere il territorio da sprechi e opacità, e per riportare al centro le vere priorità per i cittadini e le imprese marchigiane".
I carabinieri della Stazione di Montecassiano hanno arrestato un uomo di 33 anni, di nazionalità albanese e residente a Montecassiano, già noto alle forze di polizia. L'arresto è avvenuto in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Macerata.
L'uomo, che era già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, è stato condannato a 3 anni di reclusione per i reati di maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di armi, perpretati fino al mese di giugno 2023. L'arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Fermo, a disposizione dell'autorità giudiziaria competente.
La CF Maceratese non conosce più ostacoli e supera anche la Recanatese nel big match valevole per l’ultimo turno di andata del Campionato di Eccellenza femminile.
Le due squadre arrivano all’appuntamento appaiate a quota 34 punti in classifica e decise a conquistare l’intera posta in palio. La Rata si schiera con il 4-5-1 mentre le leopardiane si dispongono con il 4-3-3. La prima frazione di gara è equilibrata con le due formazioni che si studiano alla ricerca dei rispettivi punti deboli.
Le biancorosse provano a farsi pericolose con una punizione al limite ben parata dal portiere ospite, dall’altro lato le giallorosse intercettano un pallone al limite dell’area locale e sprecano una volta giunte a tu per tu con Ranalli.
Nella ripresa la Maceratese abbassa il proprio assetto lasciando più spazio alle sortite della Recanatese. Le padrone di casa cercano di sfruttare alcune situazioni su palla inattiva ma la retroguardia ospite riesce a disinnescare la minaccia.
Il goal che decide la contesa è opera di due interpreti che dimostrano sempre grande intesa e complicità. Giustozzi pennella un cross dalla bandierina e trova l’inzuccata vincente di Salvucci al suo diciottesimo sigillo stagionale.
Nel finale la Recanatese ha la ghiotta chance per riportare il punteggio in parità ma Giustozzi si immola e salva sulla linea.
Al triplice fischio esplode la festa biancorossa sugli spalti del “Del Vittoria” con tutto il pubblico in piedi ad applaudire due squadre dal grandissimo valore.
La CF Maceratese chiude imbattuta il girone di andata con 37 punti conquistati su 39 a disposizione, miglior attacco con 93 reti realizzate e miglior difesa del raggruppamento, con soli 8 goal subiti.Numeri eccellenti che valgono il titolo di “Campione d’inverno” per il team allenato da mister Claide Torresi.
Un’avventura che sta proseguendo nel migliore dei modi per le biancorosse, a conferma che il lavoro impostato dallo staff tecnico negli ultimi mesi è di assoluta qualità.
È un’Aurora Treia da 10 in pagella quella che, in occasione del tredicesimo turno del Campionato di Eccellenza femminile, ha sconfitto il Caldarola GNC allo Stadio “Angelo Piani”.
La squadra treiese ha ottenuto la quinta vittoria stagionale a suon di reti grazie alla tripletta di Senigagliesi, alla doppietta di Ceresani e alle marcature di Fiorentini, Di Cato, Porcarelli, Aran e Procaccini.
Per Porcarelli, Aran e Procaccini si tratta del loro primo goal in assoluto con la maglia dell’Aurora Treia.
Con questo successo l’Aurora sale a quota 17 punti e si piazza al nono posto in classifica. Resta ultimo a 0 punti il Caldarola GNC che ha comunque provato a sviluppare delle buone trame di gioco nel corso del match.
Al termine dell’incontro, il tecnico dell’Aurora Treia Luigi Tedeschi, ha voluto fare i complimenti alle avversarie per la grinta dimostrata nonostante il punteggio.
Tedeschi ha anche elogiato tutte le ragazze della propria squadra per l’atteggiamento dimostrato in questa prima parte di stagione. È stata anche la giusta occasione per alcune giocatrici più giovani che hanno avuto la possibilità di acquisire un maggiore minutaggio e dimostrare la loro crescita sotto il piano tecnico e tattico.
Largo successo per la Halley Matelica, che conserva la testa della classifica del girone con la vittoria sulla Vifermeca Castel San Pietro fanalino di coda. Partita con pochi significati, ma che entrambe le squadre hanno provato a onorare al meglio: ha prevalso il maggior tasso tecnico dei matelicesi, peraltro con Mentonelli a riposo precauzionale per un problema alla caviglia, bravi a non commettere l’errore fatto sul campo di Teramo e a scendere in campo con la testa giusta per tutti i 40’.
Il primo quarto è la terra di Zanzottera. L’argentino produce 14 dei primi 17 punti vigorini, ma Castel San Pietro c’è e, pur restando sempre sotto, tiene la scia matelicese per tutto il primo quarto, che chiude sotto di 5 (24-19) solo per il canestro di Dieng sulla sirena. La Halley però sgasa nel secondo periodo, quando fa piovere triple, ben sette, sulla testa dei malcapitati nerazzurri. La Vigor tocca più volte il +20 (46-26 al 15’) e dà spettacolo con un fantastico alley-oop sull’asse Panzini-Morgillo, ma la Vifermerca non molla la presa e con l’energia di Alberti prova a restare aggrappata alla partita (52-36 all’intervallo lungo).
Un fin lì abulico Simone Conti si accende in apertura di terzo periodo e Castel San Pietro si riavvicina più volte fino al -11, ma è l’ultimo lampo per gli emiliani: Zanzottera e Arnaldo suonano la carica, Rolli dirige le operazioni e la Vigor esonda, riportando rapidamente il vantaggio oltre quota 20. Gli ultimi 10’ sono di puro garbage time, con largo spazio anche per i giovani Gaeta e Pali che trovano anche il canestro, e il vantaggio che tocca anche le 30 lunghezze.
La missione è ampiamente compiuta: non spremere i “big”, non rimediare acciacchi ulteriori e portare a casa i 2 punti per conservare il platonico ma pur sempre significativo primo posto. Al big match di sabato sul campo della Logimatic Ozzano si inizierà a pensare da domani.
Così coach Trullo a fine partita: «Avevo chiesto ai ragazzi di giocare una partita seria, memori di quella che non avevamo fatto a Teramo, e sono stati bravi a interpretarla nel modo giusto. Siamo entrati in campo con la mentalità giusta soprattutto in difesa, creando problemi a Castel San Pietro e rendendo così la partita un po’ più facile. In questo modo ho potuto dare spazio anche ai più giovani, siamo contenti a tutto tondo. Ora c’è da preparare una partita ben più importante, quella di sabato a Ozzano, perché questa formula ci porta a battezzare alcune gare invece che altre. Abbiamo ovviamente iniziato a fare i calcoli, per noi lo scenario migliore sarebbe quello con Roseto al sesto posto perché abbiamo il 2-0 con loro, ma dobbiamo pensare in primis ai due scontri diretti che ci restano, con Ozzano e Recanati, e li vogliamo vincere. Sono partite che contano tanto per la seconda fase, per partire già da un buon bottino di punti».
HALLEY MATELICA-VIFERMECA CASTEL SAN PIETRO 89-61
MATELICA: Arnaldo 15, Rolli 16, Panzini 8, Pali 3, Mentonelli ne, Dieng 9, Morgillo 2, Zanzottera 19, Riccio 3, Gaeta 4, Musci ne, Eliantonio 10. All.: Trullo.
CASTEL SAN PIETRO: Conti S. 13, Castellari, Conti L. 3, Grotti ne, Gianninoni 6, Alberti 9, D’Ambrosio 3, Biasich 12, Galletti, Garuti, Torri 3, Zhytariuk 12. All.: Zappi.
ARBITRI: Antonelli, Uncini.
PARZIALI: 24-19, 28-17, 21-12, 16-13
Al termine dell’incontro tra Cluentina e Vigor Montecosaro, valido per la 18° giornata, l'allenatore Simone Cicarè ha ufficializzato le proprie dimissioni, una decisione maturata dopo le difficoltà incontrate dalla squadra in questa fase di stagione. L’allenatore, con un gesto che riflette il suo grande attaccamento ai colori biancorossi, ha scelto di fare un passo indietro per dare una scossa alla squadra e per permettere un rinnovamento motivazionale in vista delle sfide future.
Nel comunicato ufficiale diffuso dalla società, si legge: "Le motivazioni addotte rappresentano perfettamente l’essenza e la grandezza dell’uomo e dello sportivo, nonché testimoniano l’amore viscerale che Simone Cicarè nutre per i colori biancorossi. Nonostante gli ultimi risultati non soddisfacenti e la posizione stagnante in classifica, il mister ha preso la decisione di rassegnare le proprie dimissioni affinché il gruppo possa ricevere una nuova scossa e nuovi stimoli".
La società non ha mancato di esprimere un sincero ringraziamento a Cicarè per il lavoro svolto in un periodo difficile. "Ringraziamo Simone per quanto ha saputo dare alla società e alla squadra in questi mesi difficili. È appena il caso di dire che rimarrà in società e che la sua collaborazione con il settore giovanile sarà rinnovata con una fiducia e una stima se possibile ancora più forte."
Luca Travaglini nuovo allenatore della Cluentina
Con l’uscita di scena di Simone Cicarè, la società ha subito ufficializzato il nome del nuovo allenatore, Luca Travaglini, che da stasera guiderà la squadra. Travaglini, con una lunga e prestigiosa esperienza in campionati di Promozione, ha allenato con successo compagini come Aurora Treia e Chiesanuova, e la sua esperienza sarà determinante per affrontare al meglio il rush finale della stagione.
"La sua esperienza e competenza nel campionato di Promozione – si legge nel comunicato – saranno utili ai nostri ragazzi che avranno il compito, nelle gare che restano, di profondere ogni stilla delle loro energie per raggiungere una salvezza alla quale la società continua a credere fortemente."
Nuovi innesti in arrivo
Infine, la società ha anticipato che nei prossimi giorni saranno ufficializzati i nomi degli ultimi due giocatori acquisiti durante l'attuale finestra di mercato, con l’obiettivo di rinforzare ulteriormente la squadra e sostenere l'operato del nuovo tecnico. La società Cluentina ha concluso il proprio comunicato con un sentito augurio di buon lavoro a Luca Travaglini, con l’auspicio che possa portare nuova energia e determinazione alla squadra. La fiducia è alta, e la società continua a credere fermamente nella possibilità di una salvezza.
Il primo sold-out della stagione all'Eurosuole Forum regala un successo entusiasmante alla Cucine Lube Civitanova. I biancorossi si confermano imbattibili tra le mura amiche e ottengono anche il prestigioso scalpo della capolista Sir Susa Vim Perugia, al termine di una battaglia andata avanti per quattro set e oltre due ore di gioco (23-25, 29-27, 25-22, 25-16).
Due punti che garantiscono ai cucinieri il terzo posto in classifica, scavalcata Piacenza (oggi battuta a Milano) che ha anche una partita in più rispetto ai cucinieri. Per gli umbri seconda sconfitta consecutiva dopo quella subita a Trento una settimana fa nel fortino del Pala Barton. Le attenuanti per gli uomini di Lorenzetti sono le assenze che hanno ridotto all'osso il roster.
A prendersi la copertina del derby dell'Appennino è Mattia Bottolo, indiscusso mvp della partita con 20 punti (tra cui 3 muri e 2 ace). Secondo top scorer per Civitanova è Lagumdzija (18 punti con 2 muri). Ottimo anche Loeppky (14 punti). Per la Sir da segnalare i 19 punti di Herrera. Ishikawa si ferma a 12 punti, con un forte calo alla distanza.
LE FORMAZIONI - Cucinieri in campo con Boninfante al palleggio in diagonale con l’opposto Lagumdzija, Loeppky (e non Nikolov) e Bottolo laterali, Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Perugia deve fare a meno dell'infortunato Oleh Plotnytskyi e di Wassim Ben Tara. In cabina di regia c'è capitan Giannelli, Herrera terminale offensivo, Semeniuk e Ishikawa in posto 4, Loser e Russo centrali, Colaci libero.
PRIMO SET - Russo, al rientro dopo l'infortunio, si presenta alla partita con due muri-punto che valgono l'immediato break per gli umbri (0-2). Il match si gioca subito su alti ritmi e gli scambi sono prolungati. Da uno di questi, la Lube ne emerge con il primo tempo di Chinenyeze che significa riaggancio (5-5).
Perugia rimette il naso avanti con la stoccata di Giannelli che viene favorita dall'ottimo servizio del polacco Semeniuk. La Sir firma un parziale di 3-0, che costringe Medei a chiamare il primo time-out della partita (7-10). Civitanova è meno performante in attacco degli avversari (solo il 44% la percentuale di conversione nel set), ma riesce con ardore a restare attaccata agli avversari. Serve l'ace di Bottolo per consegnare ai cucinieri la nuova parità (16-16).
Il match vive di continui strappi. In altre due occasioni Perugia si porta avanti di un break, ma in entrambe le occasioni i padroni di casa hanno la forza di reagire. Ha bisogno dei colpi - schiacciata che si incastra a fil di rete ed ace - del suo fuoriclasse, il giapponese Ishikawa, la Sir per centrare l'allungo decisivo. Un bel primo set termina 23-25 per gli umbri.
SECONDO SET - Nulla sembra cambiare nell'andamento della partita, con la Sir che mette di nuovo il naso avanti per prima (2-4) e che viene ripresa nell'arco di breve (5-5). Civitanova si toglie la soddisfazione di prendere la leadership momentanea della contesa soltanto a secondo set ben avviato, grazie all'attacco vincente di Bottolo (9-8).
Lagumdzija, però, non ingrana. Un suo errore dopo un primo set incolore fa di nuovo prendere il largo alla Sir, che gentilmente ringrazia (10-12). A ridare fiato al Forum ci pensa una stampata sontuosa a muro di Chinenyeze sulla pipe di Ishikawa (13-13). Lo schiacciatore nipponico, in ombra nel parziale sin lì (solo 10% in attacco per lui), si fa perdonare con un ace che vale il 16-18.
Il migliore tra gli umbri - in questa fase - è il cubano Herrera, capace di ingannare con costanza le sortite a muro dei cucinieri. La Sir, in men che non si dica, si issa a +3 (16-19). Per organizzare un nuovo rientro Medei sceglie di lanciare in campo Orduna, Dirlic e Gargiulo. L'unico imprescindibile è Bottolo, nettamente il più in palla in casa biancorossa.
Due punti in fila del giovane azzurro consegnano il 22 pari per un finale di set infuocato. Si va ai vantaggi, con l'entusiasmo del palazzetto che cresce nell'esultare per un colpo pazzesco in caduta di Lagumdzija che va a segno. La tensione è palpabile: alla Lube serve annullare tre set point e convertire il proprio terzo per l'uno a uno. Decisivo un muro di Boninfante (29-27).
TERZO SET - Herrera, trascinatore di Perugia nel parziale precedente, va fuori giri con due errori consecutivi. Civitanova sente l'odore del sangue e punge con il muro di Boninfante, che dimostra di averci preso gusto (5-3). Tutta la formazione biancorossa è travolgente sottorete. I ragazzi di Medei volano a +4 (8-4).
La Sir si tira fuori dalla buca picchiando dai nove metri. Sia Loser che Herrera trovano l'ace (8-9). Giannelli si affida molto agli attacchi dei suoi centrali per ricucire lo strappo, che rispondono presenti. Si viaggia sui binari dell'equilibrio. Serve un ennesimo muro dello specialista Chinenyeze, su Ishikawa, per ridare due punti di vantaggio ai cucinieri (21-19). Il contro-break perugino, però, è immediato.
Coach Lorenzetti, coi cambi ridotti all'osso, deve fare i conti con la perdita di lucidità dei suoi uomini. Sia Herrera che Semeniuk sparano a salve regalando due set point ai padroni di casa. A Bottolo basta il primo: ace tonante e vantaggio cuciniero (25-22).
QUARTO SET - Civitanova ha il vento in poppa. Pure Lagumdzija appare tirato a lucido: un ace dell'opposto turco vale il +3 (5-2). È una Lube spumeggiante e che può contare su un Bottolo a livelli altissimi. L'azzurro è trascinante e si rende autore della miglior partita in carriera.
Degna di nota anche la prestazione di Gargiulo che, a partire dal secondo set, ha rubato il posto come centrale a Podrascanin, dando maggiore consistenza sotto rete. I giovani italiani mettono le ali ai cucinieri.
Perugia è travolta e doppiata nel punteggio (10-5). Il livello di concentrazione cala e si apre il festival degli errori al servizio. Una tendenza che favorisce la squadra davanti nel punteggio, ovvero la Lube. La Sir non ha la forza di reagire, spremuta dalla fatica. Il set diventa una lunga passerella sino al trionfo finale per gli uomini di Medei. I tre punti contro Perugia garantiscono il terzo posto e sono il miglior viatico possibile per la Final Four di Coppa Italia in programma settimana prossima a Bologna.
Tabellino
Cucine Lube Civitanova - Sir Susa Vim Perugia 3-1 (23-25, 29-27, 25-22, 25-16)
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 2, Loeppky 14, Chinenyeze 10, Lagumdzija 18, Bottolo 20, Podrascanin 3, Gargiulo 6, Orduna 0, Bisotto (L), Balaso (L), Hossein Khanzadeh 1, Dirlic 2. N.E. Tenorio, Nikolov. All. Medei.
Sir Susa Vim Perugia: Zoppellari 0, Russo 9, Semeniuk 10, Loser 8, Solè, Piccinelli (L), Giannelli 2, Herrera Jaime 19, Colaci (L), Ishikawa 12, N.E. Candellaro, Vagnetti, Cianciotta. All. Lorenzetti.
Arbitri: Andrea Pozzato di Bolzano e Vincenzo Carcione di Roma
Note: durata set 33’, 42’, 29’, 25’. Totale 2h 09’. Civitanova: errori al servizio 25, ace 5, muri 13, attacco 53%, ricezione 49% (21%). Perugia: errori al servizio 14, ace 5, muri 5, attacco 43%, ricezione 42% (21%). Spettatori: 4.171. MVP: Bottolo.
Tante volte ci si è andati vicini. Tante volte l’urlo di gioia è rimasto bloccato in gola. Oggi i tifosi maceratesi possono finalmente sprigionare la loro contentezza: la quinta giornata di ritorno della Serie A2 Credem Banca ha un sapore dolcissimo che è quello della prima vittoria in trasferta in stagione per la Banca Macerata Fisiomed. I maceratesi, oggi in versione biancoverde, si impongono 1-3 con tecnica e carattere sulla Emma Villas Siena aggiungendo tre punti fondamentali in ottica salvezza. Grande prestazione esterna dei maceratesi che superano i padroni di casa in tutti i fondamentali, meritandosi di festeggiare al PalaEstra. L’MVP di oggi è il subentrante Sanfilippo, grande apporto alla squadra, 8 punti e 70% in attacco per lui.
La partita:
Al PalaEstra i padroni di casa si presentano con la temibile diagonale Nevot-Nelli, gli schiacciatori sono Randazzo e Cattaneo, i centrali Trillini e Rossi, il libero è Bonami.
Macerata cerca punti preziosi con i suoi sette uomini standard. Marsili-Klapwijk è la diagonale principale, Ottaviani-Valchinov gli schiacciatori-ricevitori, Fall-Berger al centro, Gabbanelli in seconda linea.
Primo set. La partita si apre in parità con qualche errore e buone giocate da entrambi i lati. Ottaviani col 6-9 prova a dare il primo strappo al match ma Castellano, poco dopo, è costretto a fermare tutto dopo tre punti consecutivi senesi (9-9). Al rientro, è sempre lo schiacciatore laziale a dare la scossa con un mani-out davvero intelligente. L’ace di Klapwijk spinge Macerata al +3 (12-15), ma diversi muri casalinghi bloccano la verve degli ospiti biancoverdi. Si rimane bloccati nella rotazione P1 fino al 18-17 Siena. Entra Ferri per Klapwijk e il finale è sul fil di cotone. Il secondo tocco sbagliato sul 23-21 è sanguinoso, la Emma Villas si aggiudica poi il primo set, 25-21.
Secondo set. Sanfilippo per Berger in campo. 2-4, battuta e muro fanno la differenza per Macerata che continua a far vedere le buone cose già viste nel precedente parziale. Il vantaggio si allarga con un Klapwijk sugli scudi, è 8-14 grazie a un muro composto sull’attacco di Nelli (6 punti nel set precedente per lui). È lo stesso opposto che prova a far riavvicinare l’Emma Villas con un mezzo ace e il successivo attacco vincente. Macerata resiste per un set che riaprirebbe la partita, 13-18 in primo tempo con Sanfilippo. Una splendida difesa in campo biancoverde viene concretizzata poi da Klapwijk ma è l’ace fortunoso di Marsili che spinge la Banca Macerata Fisiomed sul 13-20. La contesa si ferma per un videocheck più lungo del normale, ma rimane in temperatura il sinistro di Klapwijk (16-22). Chiude sempre l’opposto olandese, 19-25.
Terzo set. Parziale che si apre in equilibrio, ma l’attacco di Ottaviani sull’asta regala il primo +2 del set ai toscani (7-5). Il vantaggio casalingo dura pochissimo per un incomprensione nella loro metà campo, Macerata ringrazia e ri-impatta con una splendida pipe di Valchinov (8-8). Partita molto intensa e fisica, i dettagli conteranno: un primo videocheck dà ragione a Macerata che può allungare anche sul +3 grazie a una spallata di Valchinov, ma la successiva invasione del bulgaro rimette tutto in parità a quota 12. La parità sul 16 è il manifesto che la Banca Macerata vuole vincere: prima l’attenzione di Ferri, poi la classe di Ottaviani, grande azione. Si arriva al rush finale sul 20-18 con una magia di Nevot, Klapwijk sbaglia dai 9 metri per il 22-21 Siena dopo l’imperioso muro di Fall. Battuta come esordio per Dimitrov sul 22-23, Ottaviani regala il primo setball meritato, l’urlo di gioia può sprigionarsi grazie all’errore di Nelli (24-26).
Quarto set. Parziale che potrebbe significare vittoria per i biancoverdi, la prima stagionale in trasferta. Macerata parte decisa come aveva finito, subito +2 con Klapwijk. Siena non ci sta e si susseguono una serie di capovolgimenti di fronte la cui risultante è comunque una sostanziale parità. Il successivo break arriva sull’6-6 (battuta Fall) e concretizza con l’attacco di Klapwijk: 7-11. Macerata vede il traguardo prima con l’errore di Randazzo (9-13) e poi con il muro di Valchinov (10-15). Klapwijk è una certezza in ogni fondamentale, la Banca Macerata Fisiomed allunga 11-17. Entra Ferri nel finale, Siena prova ad accorciare col muro del -4 ma l’errore del suo principale regista regala a Macerata una prima vittoria esterna dal sapore dolcissimo: 21-25!
Gabriele Sanfilippo, centrale: "Una parola per descrivere la vittoria? FINALMENTE. Era importante, dopo la sconfitta di Palmi, riprendere il nostro cammino per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati. Finalmente ci siamo riusciti anche fuori casa e questa (vittoria, ndr) ci consente di prepararci meglio anche al prossimo scontro diretto contro Reggio Emilia. Sfruttiamo questa vittoria per andare in palestra questa settimana con grande voglia di fare, di portare un altro risultato utile in casa".
Emma Villas Siena – Banca Macerata Fisiomed 1-3 (25-21, 19-25, 24-26, 21-25)
Emma Villas Siena: Trillini 11, Nevot, Nelli 18, Rossi 5, Randazzo 15, Ceban 2, Cattaneo 12, Bonami (L1). NE: Melato, Araujo, Alpini, Barbanera, Coser (L2). All. Gianluca Graziosi, Ass. Marco Monaci.
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 4, Ferri 1, Valchinov 16, Ottaviani 13, Fall 11, Sanfilippo 8, Dimitrov, Klapwijk 24, Berger 2, Gabbanelli (L1). NE: Ichino, Cavasin, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico
Arbitri: Russo Roberto e De Simeis Giuseppe
MVP: Sanfilippo
Note: Durata set: 31’, 30’, 34’, 31’ per due ore e 6 minuti.
Battute punto Macerata 6 con 14 errori, Siena 1 con 10 errori. Muri punto Macerata 12, Siena 8. Attacco punto Macerata 47%, Siena 44%. Ricezione positiva Macerata 54% (32% perfetta), Siena 43% (31%).
(Photo credits: Valeria Lippera)
La stagione del circolo CAEM/Lodovico Scarfiotti ha preso avvio da Macerata, con la prima prova del campionato Formula Crono ASI, regolarità per auto d’epoca a cronometri liberi.
E’ stata una positiva 18esima edizione di “240 minuti sotto le stelle” ma anche sotto la pioggia e al freddo..., tutto normale ma se n'era persa l’abitudine. L’Amministrazione Comunale di Macerata con l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi ha salutato tutti gli equipaggi partecipanti assieme al commissario delegato ASI Alessandro Forcelli e al presidente del club Mirko Recanatesi, prima del via da Piazza della Libertà, come di consueto dato al crepuscolo.
A misurarsi con le 66 prove di abilità suddivise in sei sezioni, sono stati 53 equipaggi provenienti da numerose regioni d’Italia, che hanno dovuto coprire un percorso di circa 100 km nel maceratese, misurandosi con la precisione a cronometro prima nel parcheggio del palasport di Fontescodella a Macerata poi a Montelupone presso la sede della GM Meccanica, successivamente nella Zona Industriale di Porto Recanati, prima di un’apprezzata sosta ristoro nella cittadina conosciuta per il turismo balneare, che ha spezzato piacevolmente il ritmo dell’impegno sportivo prima della ripartenza per l’itinerario di ritorno verso Macerata.
Effettuato il secondo passaggio sulle prove di Porto Recanati e di Montelupone, l’ultima sezione al Centro Fiere di Villa Potenza ha chiuso l’interessante confronto tra gli specialisti della regolarità, che hanno di nuovo riempito di colore Piazza della Libertà con le loro belle auto d’epoca costruite tra gli anni sessanta e l’inizio degli anni novanta.
Ad aggiudicarsi il primo posto assoluto sono stati i giovani romani Alessandro Formiconi e Luigi Ruggeri su A112 Abarth del 1980, capaci di contenere gli errori entro i 5 centesimi di secondo in ben 47 delle 66 prove. Con 510 penalità hanno preceduto i perugini Alessandro Valentini e Gemma Ciabilli su Innocenti Mini Cooper 1300 del 1972, reduci dal successo del 2024. Al terzo posto i settempedani Paolo Pieroni e Sokol Rica su A112 del 1970, al quarto gli assisani Francesco Marchetti e Tim Pellegriti su A112 del 1972 e quinti i viterbesi Fabio Gregori e Cristina Maggio Aprile su A112 del 1978. Ad aggiudicarsi la classifica femminile l’equipaggio Loredana Bonfigli e Maurizio Di Luca, marchigiani di Servigliano, su Alfa Romeo Alfetta GT del 1974, mentre il premio come migliore equipaggio Young è andato ai molisani Daniele Corona e Giovanni Felice su Lancia Fulvia Montecarlo del 1975.
Al termine tutti soddisfatti, grazie allo staff del CAEM/Scarfiotti che si è prodigato al massimo con il responsabile Andrea Carnevali ad allestire i dettagli dell’evento e la squadra che ha assicurato uno svolgimento lineare dell’intera manifestazione com’è stato ribadito a più voci durante le premiazioni nella splendida cornice del Teatro della Società Filarmonico-Drammatica messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Macerata. I ringraziamenti vanno estesi anche a Tecnostampa, Water M, Pigini Group, BCC Recanati e Colmurano, Autofficina F.lli Zacconi, GM Meccanica, Concessionaria Emilcar, Ca.Bi. Gomme, Papa Nicola impresa edile, Falegnameria Salvucci, TEC Antifurti e RC Impianti Termosanitari.
Al Comunale di Fabriano, Fabriano Cerreto e Montefano non vanno oltre un pareggio senza reti al termine di una sfida equilibrata, giocata su buoni ritmi ma senza particolari guizzi sotto porta. Il match, valido per la ventesima giornata del campionato di Eccellenza Marche, lascia l'amaro in bocca soprattutto agli ospiti, che nel secondo tempo hanno avuto le occasioni migliori per sbloccare il risultato.
La prima occasione degna di nota arriva al 12' per il Fabriano Cerreto: Proietti Zolla recupera palla sulla trequarti, si porta sul fondo e crossa sul secondo palo per Trillini, che prova una coordinazione al volo mandando la palla fuori di poco. Due minuti dopo, una punizione laterale di Palmieri attraversa pericolosamente l'area del Montefano, ma nessuno riesce a intervenire per il tap-in. La risposta del Montefano arriva al 15': Papa affonda sulla destra e mette un cross rasoterra nell'area piccola, ma Mazzoni si avventa sul pallone in tuffo, anticipando Nardacchione. I viola provano a rendersi pericolosi anche su punizione al 24' con Ferretti, ma la conclusione dal limite non impensierisce il portiere. L'ultimo sussulto del primo tempo arriva al 42': Papa, su un corner battuto da Ferretti, addomestica il pallone e calcia di destro, ma il tiro è centrale e viene parato senza difficoltà.
Nella ripresa il Montefano alza il baricentro e va vicino al gol in più occasioni. Al 33', Bonacci, appena entrato, riceve un'imbucata di Alla e incrocia un mancino rasoterra: la palla sfiora il palo e termina sul fondo. Due minuti dopo, un'altra grande opportunità per i viola: Bonacci fa da torre di testa per Ferretti, che in spaccata manca l'impatto decisivo per questione di centimetri. Il Fabriano Cerreto, invece, si fa vedere solo nel finale. Al 48', Carnevali colpisce di testa sugli sviluppi di una punizione laterale, ma David vola e salva il Montefano con una parata spettacolare.
Lo 0-0 finale premia la solidità difensiva delle due squadre, ma lascia qualche rimpianto al Montefano, che nel secondo tempo ha avuto le migliori opportunità per portare a casa i tre punti. La prestazione di David, decisiva nel finale, e la vivacità di Bonacci, entrato dalla panchina, sono state le note più positive per i viola, che salgono a quota 22 punti e rimangono al decimo posto in classifica.
La Civitanovese non va oltre lo 0-0 contro la Roma City nella ventesima giornata del campionato di Serie D. Una partita avara di emozioni al Polisportivo, dove le condizioni del campo hanno influito sulla qualità del gioco, rendendo difficile lo sviluppo di manovre fluide per entrambe le squadre.
Mister Stefano Senigagliesi schiera un 4-4-2, facendo esordire gli ultimi arrivati: l'attaccante Vila, titolare dal primo minuto e sostituito al quarto d'ora del secondo tempo da Padovani, e l'esterno classe 2005 Aprea, subentrato a Brunet al 19'. Vila ha cercato di lasciare il segno già al 21' del primo tempo con una girata in area che non ha però trovato fortuna.
La Civitanovese ha mostrato una discreta intensità nella prima frazione, sfiorando il vantaggio in due occasioni: prima con un colpo di testa di Bevilacqua al 38' e poi con un tentativo di Domizi che cercava di innescare proprio Bevilacqua, anticipato sul più bello dal portiere Salvati al 42'.
Nel secondo tempo, però, i rossoblù hanno faticato a trovare spazi e costruire vere opportunità da rete. Unico spunto interessante quello di Macarof, che al 17' ha cercato di sorprendere dalla linea di fondo, ma senza successo. Con il passare dei minuti è cresciuto il Roma City, che ha rischiato di portare a casa il bottino pieno: al 40' Gelonese ha colpito un palo sugli sviluppi di un corner, mentre nel finale è salito in cattedra il portiere rossoblù Petrucci, decisivo al 47' con un autentico miracolo su Fradella e pronto a bloccare nuovamente il tiro dello stesso attaccante.
Assenti capitan Visciano per squalifica e Buonavoglia per infortunio, la Civitanovese non è riuscita a sfruttare il fattore campo e, nonostante un primo tempo attento, ha sofferto nella ripresa. La squadra di Senigagliesi dovrà ora prepararsi a un incontro fondamentale: domenica prossima sarà ospite del Notaresco, fanalino di coda del girone, in una sfida da vincere a tutti i costi per non perdere terreno in classifica.
(Foto di Enio Torresi)
Le CBF Balducci HR Macerata supera l’ostacolo Imola al Fontescodella con una prestazione di grande concretezza e continuità: 3-0 in poco più di un’ora per le arancionere contro la Clai Volley nella settima di ritorno della Serie A2 Tigotà, un risultato che vale la dodicesima vittoria stagionale e permette di continuare la corsa in classifica a quota 36 punti, al terzo posto sempre in scia a San Giovanni in Marignano e Messina. MVP di giornata l’argentina Bulaich con 11 punti e il 64% in attacco, top scorer Decortes con 19 palloni messi a terra, ma tutte le maceratesi scese in campo oggi hanno spinto sull’acceleratore, confermando la crescita continua fatta vedere nelle ultime gare. I 10 muri e i 4 ace messi a segno fanno il resto, Imola (con la regista Drewnick all'esordio e l'ex di turno Pomili out) si aggrappa solo ai 12 punti di Mescoli ma si ferma al 25% in attacco contro il 54% delle padrone di casa. Da segnalare il ritorno in campo di Busolini da titolare dopo un anno dall’infortunio al ginocchio: per lei 6 punti con 2 muri vincenti.
Coach Lionetti parte oggi con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Caliendo sceglie Drewnick-Stival, Melandri-Ravazzolo, Bulovic-Mescoli, Mastrilli libero.
Dominio arancionero nel primo set: un attacco vicino al 60%, gli 8 punti di Decortes (62% con 2 muri vincenti) fanno subito la differenza, Imola è in difficoltà (14% in attacco) e il risultato finale è un netto 25-10 per la CBF Balducci HR. Nel secondo set le maceratesi continuano a tenere alto il livello di gioco in ogni fondamentale: 3 muri e 1 ace, più altri 7 punti di Decortes sanciscono il 25-18, per la Clai Mescoli attacca al 60% (4 punti). Sulla stessa linea il terzo set, la prestazione corale delle ragazze di Lionetti prosegue: Bulaich sale in cattedra con 6 punti e l’83% in attacco, altri 4 muri arancioneri spengono ogni velleità delle romagnole: 25-14 il finale.
LA PARTITA
Coach Lionetti parte oggi con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Caliendo sceglie Drewnick-Stival, Melandri-Ravazzolo, Bulovic-Mescoli, Mastrilli libero.
Partenza sprint per le arancionere che vanno subito sul 4-0, guidate dai colpi di Decortes, che piazza anche il muro del 6-1, arriva il contrattacco di Bulaich per l’8-2. Decortes mette l’ace del 10-3 e il colpo dell’11-3 da seconda linea, Mazzon c’è (12-4) mentre Stival commette due errori che lanciano la CBF Balducci HR sul 15-4. Battista mette giù il 17-6, arriva l’ace di Ravazzolo con l’aiuto del nastro (17-8), Busolini va a segno (18-8), Decortes ferma Melandri (19-8). Bulaich infila il 20-8 in mezzo al muro e anche il mani out del 21-9, Decortes va di nuovo a segno (23-9), c’è l’ace di Busolini col nastro (24-9), chiude Mazzon 25-10.
Primo break maceratese nel secondo set con Decortes (4-2) in contrattacco, suo anche l’ace del 6-3, Bulaich vince il contrasto a rete per il 7-3. Battista piazza il pallonetto (9-5), Busolini mura il 10-5, mette la fast dell’11-6 e un altro muro per il 13-7, il contrattacco di Decortes vale il 15-8. Sempre l’opposta arancionera firma il 17-10, c’è spazio per Orlandi per Mazzon, Mescoli ferma Decortes (18-13) ma si rifà subito con il muro del 20-14. Entra Sangugni per Battista, Bulaich va a segno (21-15), Bulovic sbaglia (23-17): il set si chiude sull’errore di Ravazzolo (25-18).
Imola prova a reagire in avvio di terzo set (2-4), ma Bulaich rimedia subito (4-4), il muro di Bonelli riporta avanti le arancionere (6-5), quello di Bulaich vale il 7-5. L’argentina allunga ancora in contrattacco (9-5) e piazza anche il 10-6, Battista firma il mani out (11-6) e il lungolinea del 12-6. C’è Visentin per Bulovic nella Clai Imola, Mazzon mura due volte (14-6), c’è anche Migliorini per Ravazzolo al centro nelle romagnole: Stival guadagna il contrattacco del 14-9, Battista risponde con quello del 16-9. Decortes trova il tocco del muro (18-12), arrivano due errori di Imola in attacco (20-12), Bulaich firma il 21-12, Battista l’ace del 22-12. Mescoli non trova il campo (24-13), chiude Mazzon 25-14.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - CLAI IMOLA VOLLEY 3-0 (25-10 25-18 25-14)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 10, Bonelli 2, Battista 12, Busolini 6, Decortes 19, Bulaich Simian 11, Bresciani (L), Sanguigni, Orlandi. Non entrate: Caruso, Morandini, Allaoui, Fiesoli, . Allenatore Lionetti.
CLAI IMOLA VOLLEY: Bulovic 2, Ravazzolo 4, Stival 3, Mescoli 12, Melandri 4, Drewnick 1, Mastrilli (L), Visentin 1, Gambini (L), Migliorini, Stafoggia, Rizzieri. Non entrate: Pomili. Allenatore Caliendo.
Arbitri: Viterbo, D'Argenio.
Note - Spettatori: 470, Durata set: 20', 24', 21'; Totale: 65'. MVP: Bulaich Simian.
(Foto: Roberto Bartomeoli)
LE DICHIARAZIONI
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “È stata una buonissima prova corale di tutta la squadra, sono molto contento perché abbiamo mantenuto il livello di attenzione molto alto per tutto l’arco della partita, che è la cosa su cui lavoriamo dall'inizio dell'anno, quindi è bello vedere un po' i frutti del lavoro che si fa in palestra. È bello vedere anche quando alcune cose non vanno che vengono sistemate durante l'incontro, insomma è stata una partita molto buona da quel punto di vista ed è quello che avevo chiesto tra l'altro. Imola, come sapevamo dal match di andata, è una squadra che difende moltissimo, ti snerva parecchio perché è una squadra che non sbaglia niente, era molto facile cadere nel nervosismo e fare errori o prendere delle murate: questa cosa qua assolutamente non è stata fatta, abbiamo secondo me interpretato nel modo migliore la gara”.
Federica Busolini (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Sono molto soddisfatta di come è andata oggi, anche perché facendo un breve calcolo era un anno che non giocavo una partita intera quindi c'era anche un po' di tensione iniziale. Detto ciò, sono anche molto contenta di quello che ha fatto la squadra perché cominciamo a dare anche molta costanza al lavoro che facciamo in settimana e ai risultati che otteniamo la domenica. Adesso ci manca poco per finire questa Regular Season che comunque è stata complicata, perché le squadre sono tutte molto ostiche da affrontare, ognuna ha un punto di forza diverso. Poi, sicuramente, comincerà una fase più complessa, magari anche maggiore tensione perché le squadre alla fine saranno tutte forti, e dovremo essere brave a mantenere sempre costanza e grinta in tutte le partite”.
Daniela Bulaich (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sono felice per la partita che fatto ha la mia squadra, sapevamo che Imola è una formazione non muore mai: noi abbiamo fatto un bel lavoro in settimana e oggi in campo abbiamo spinto ancora di più, quindi credo che sia visto. Piano piano stiamo arrivando ad un livello sempre più alto, è positivo verso la fase più importante della stagione”.