Questa mattina, alle ore 10:30, presso il Parco Veragra, l'amministrazione comunale di Montefano ha commemorato il Giorno della Memoria insieme agli alunni delle classi seconda e terza della Scuola Secondaria "Falcone e Borsellino".
Alla cerimonia erano presenti il vicesindaco Mirco Monina, l'assessore Cinzia Alba Grazia Calvia e i consiglieri comunali Carlo Senigagliesi e Pamela Vissani. Nel suo discorso, il vicesindaco Monina ha sottolineato l’importanza della memoria storica per prevenire il ripetersi di atrocità come la Shoah.
Monina ha dichiarato: "La pace, quale valore supremo e inclusivo, va costruita ogni giorno. Questo Giorno della Memoria non deve essere solo una ricorrenza, ma un richiamo costante alla responsabilità verso le nuove generazioni. Dobbiamo onorare le vittime innocenti di quei terribili giorni e, ancor più, dobbiamo lavorare per un futuro libero da guerra e intolleranza".
I ragazzi hanno ascoltato con attenzione e partecipazione le parole del vicesindaco. Alla cerimonia erano presenti anche le docenti, numerosi cittadini montefanesi e rappresentanti di diverse associazioni, tra cui il presidente dell’A.N.P.I. Montefano, Nunzia Coppari, il Maresciallo Andrea Strappati e l’Appuntato Angelo Salerno della locale Stazione dei Carabinieri, e i vigili urbani Ernesto Cotticelli e Eleonora Nardi.
La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona di alloro per ricordare le vittime dell’Olocausto nel “Luogo della Memoria” del Parco Veragra. Questa commemorazione rappresenta un momento fondamentale per riflettere e rinnovare l’impegno collettivo verso valori di pace, inclusione e tolleranza.
Al Comunale di Fabriano, Fabriano Cerreto e Montefano non vanno oltre un pareggio senza reti al termine di una sfida equilibrata, giocata su buoni ritmi ma senza particolari guizzi sotto porta. Il match, valido per la ventesima giornata del campionato di Eccellenza Marche, lascia l'amaro in bocca soprattutto agli ospiti, che nel secondo tempo hanno avuto le occasioni migliori per sbloccare il risultato.
La prima occasione degna di nota arriva al 12' per il Fabriano Cerreto: Proietti Zolla recupera palla sulla trequarti, si porta sul fondo e crossa sul secondo palo per Trillini, che prova una coordinazione al volo mandando la palla fuori di poco. Due minuti dopo, una punizione laterale di Palmieri attraversa pericolosamente l'area del Montefano, ma nessuno riesce a intervenire per il tap-in. La risposta del Montefano arriva al 15': Papa affonda sulla destra e mette un cross rasoterra nell'area piccola, ma Mazzoni si avventa sul pallone in tuffo, anticipando Nardacchione. I viola provano a rendersi pericolosi anche su punizione al 24' con Ferretti, ma la conclusione dal limite non impensierisce il portiere. L'ultimo sussulto del primo tempo arriva al 42': Papa, su un corner battuto da Ferretti, addomestica il pallone e calcia di destro, ma il tiro è centrale e viene parato senza difficoltà.
Nella ripresa il Montefano alza il baricentro e va vicino al gol in più occasioni. Al 33', Bonacci, appena entrato, riceve un'imbucata di Alla e incrocia un mancino rasoterra: la palla sfiora il palo e termina sul fondo. Due minuti dopo, un'altra grande opportunità per i viola: Bonacci fa da torre di testa per Ferretti, che in spaccata manca l'impatto decisivo per questione di centimetri. Il Fabriano Cerreto, invece, si fa vedere solo nel finale. Al 48', Carnevali colpisce di testa sugli sviluppi di una punizione laterale, ma David vola e salva il Montefano con una parata spettacolare.
Lo 0-0 finale premia la solidità difensiva delle due squadre, ma lascia qualche rimpianto al Montefano, che nel secondo tempo ha avuto le migliori opportunità per portare a casa i tre punti. La prestazione di David, decisiva nel finale, e la vivacità di Bonacci, entrato dalla panchina, sono state le note più positive per i viola, che salgono a quota 22 punti e rimangono al decimo posto in classifica.
Ripartono le attività al Museo Ghergo di Montefano che ospiterà dal 18 gennaio al 16 febbraio la mostra "La cattura lenta di un istante", un viaggio nella fotografia analogica a cura del professor Vincenzo Izzo, direttore artistico dello spazio espositivo.
Protagonisti sono Fabrizio Centioni ed Enrico Maria Lattanzi, due autori che hanno scelto controcorrente di recuperare e valorizzare quell’essenza chimica, materiale e artigianale della fotografia.
Nell’era digitale, dominata dalla postfotografia - e caratterizzata dalla smaterializzazione dell’immagine attraverso software, social media e Intelligenza Artificiale - emerge una “nicchia artistica” che rivaluta la fotografia classica, riportandola alle sue origini magiche della camera oscura. Questo affascinante ritorno alle pratiche tradizionali si traduce in una fotografia lenta, pensata e profondamente etica.
Fabrizio Centioni ha creato un'esperienza unica, trasformando un vecchio furgone Volkswagen in una vera e propria macchina fotografica mobile e laboratorio itinerante, un tributo ai pionieri della fotografia del XIX secolo. Ogni scatto è il frutto di un processo laborioso e affascinante, dove ogni dettaglio è curato con una precisione quasi maniacale. Dalla preparazione meticolosa del set alla stampa finale, ogni fase è un viaggio che porta la fotografia alle sue origini, a quel fascino nativo, restituendo immagini che raccontano storie ed emozioni senza tempo.
Il suo percorso fotografico unisce ricerca formale e concettuale. Dopo gli esordi nella fotografia analogica con pellicola e Polaroid, è passato al digitale per progetti commissionati, senza mai abbandonare la passione per le tecniche tradizionali, che continua ad esplorare per le loro potenzialità espressive.
Enrico Maria Lattanzi, chimico esperto, crea artigianalmente le emulsioni fotosensibili che utilizza nei suoi progetti, trasformando ogni stampa in un gesto unico e irripetibile. Con estrema precisione e un amore quasi rituale, seleziona e prepara manualmente le carte, rendendole fotosensibili nel silenzio meditativo del suo laboratorio.
Ogni scatto non è solo il frutto di una tecnica magistrale, ma un atto di profonda concentrazione e introspezione, dove la lentezza diventa una scelta artistica e un atto critico verso la frenesia della contemporaneità. In ogni immagine si respira l'essenza del tempo e l'impronta del suo tocco umano, capace di trasformare la chimica in emozione.
Cinquant'anni di carriera fotografica, dal passaggio dall'analogico al digitale fino al ritorno alle tecniche antiche. Negli ultimi anni si è dedicato alla camera oscura e alle stampe come platino/palladio, carta salata e cianografia, scegliendo ogni tecnica per esaltare al meglio l'essenza di ogni immagine.
Sia Centioni che Lattanzi non sono semplici cultori di antiche tecniche fotografiche. Attraverso i loro processi, le immagini non solo si ri-materializzano, ma diventano portatrici di un significato etico e concettuale. La loro fotografia invita a riflettere sulla velocità e la superficialità del mondo digitale, proponendo un ritorno alla lentezza e alla profondità.
La mostra è un invito a riscoprire la fotografia come oggetto fisico, frutto di un processo che richiede tempo, pensiero e dedizione. Un gesto critico verso la contemporaneità della fotografia che in loro si riappropria della forza espressiva della materialità e delle tecniche. La mostra resterà aperta al pubblico dal 18 gennaio al 16 febbraio.
Il Museo Ghergo è aperto nei seguenti orari: sabato e domenica 10:00 – 12:00 e 17:00 – 19:00; biglietto intero € 5,00 - biglietto ridotto € 3,00. La mostra è sempre visitabile sabato e domenica, solo su prenotazione durante la settimana.
Il 2025 del Tolentino parte con il piede giusto. I cremisi si impongono al 'Comunale dell'Immacolata' di Montefano regolando i padroni di casa con il punteggio di 3-1 nella sfida valevole come prima giornata del girone di ritorno di Eccellenza Marche. A segno Lovotti (doppietta) e Capezzani per gli ospiti, Alla per i ragazzi di Amadio.
Un risultato che consente alla banda Passarini di mantenere il posto in griglia playoff, mentre i "viola" si fermano nuovamente dopo la striscia di tre vittorie consecutive che ne aveva permesso l'uscita dalla zona calda della classifica.
Padroni di casa in campo con l'immancabile riferimento offensivo Papa, supportato dal trio di trequartisti composto da Castignani, Bonacci e dal neo-arrivato Ferretti. Nell'undici del Tolentino la grande novità è il 2008 Massini, in campo dal primo minuto e con la pesante maglia numero dieci. In difesa è il cavallo di ritorno Stefoni ad agire sulla fascia destra come terzino.
LA CRONACA - Ospiti in grosso affanno difensivo in avvio di partita. Al 4' Papa va vicino al bersaglio grosso, approfittando di una pessima ribattuta di Strano che gli spalanca la via della rete. Il suo tiro di prima intenzione, però, è impreciso. All'8' arriva, improvviso, il vantaggio del Tolentino. Tutto nasce da un lancio lungo di Bucosse sul quale Lovotti si fionda con cattiveria. Il 'puntero' argentino, approfittando dell'uscita a vuoto di David, insacca da due passi a porta sguarnita.
Al 13' Ferretti, dopo aver visto il portiere cremisi fuori dai pali, prova a presentarsi ai suoi tifosi con un eurogol da centrocampo, ma Bucosse è bravo a ritornare in posizione e bloccare la sfera. Al 17' Passarini è costretto al cambio. Stefoni alza bandiera bianca, al suo posto entra l'under Salvucci. Tre minuti più tardi ancora Lovotti pericoloso: stop di petto e girata al volo deviata da Orlietti in corner.
Al 28' Ferretti, ben liberato da Alla, prosegue la sfida con Bucosse, ma il numero uno ospite ne esce di nuovo vincitore facendo buona guardia su un diagonale arcuato. Al 30' Moscati fugge sulla destra e impegna David alla parata. Non terminano le cattive notizie per quanto riguarda gli infortuni in casa Tolentino: al 32' anche Strano accusa un problema muscolare e viene sostituito da Capezzani, con Tortelli che arretra in difesa.
Al 35' raddoppio del Tolentino con una vera e propria gemma di Lovotti. L'attaccante cremisi firma la doppietta personale con un pallonetto chirurgico all'altezza della metà campo, che scavalca David e si deposita in rete. È l'ottavo sigillo stagionale per l'argentino. La replica del Montefano arriva con il solito Ferretti, la cui punizione spaventa Bucosse nel primo dei tre minuti di recupero concessi dal signor Eletto. Si va al riposo con gli ospiti avanti 2-0.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi la partita si mantiene più che godibile. Da un lato Papa cestina due ottime chance trovando poca potenza con il colpo di testa, mentre dall'altro Lovotti è poco preciso a tu per tu con il portiere avversario. Al 51' il Tolentino cala il tris. Capezzani, lanciato in contropiede da un colpo di testa del solito Lovotti, accarezza il pallone un paio di volte superando David con un lob delizioso. Gol di gran classe.
Montefano anche poco fortunato. La splendida punizione di Alla al 59' incoccia la traversa, a Bucosse battuto. Tra gli ospiti fanno l'esordio in maglia cremisi i nuovi acquisti Peluso e Conti, che rilevano Lovotti e Stricker.
I "viola" alzano il proprio baricentro alla ricerca della rete che riapra la partita. Rete che, puntualmente, arriva al 76' con la debordante azione personale di Alla, che fa tutto benissimo compreso il tiro che fa secco Bucosse. Quattro minuti dopo Massini vicino al poker, ma sulla sua conclusione, al termine di un ottimo contropiede, David si esalta e va a togliere il pallone da sotto la traversa.
Alla è l'ultimo ad arrendersi e impegna il portiere cremisi anche all'86'. L'arbitro concede cinque minuti di recupero, ma null'altro accade se non un guizzo di Capezzani che va vicino alla quaterna. Colpo esterno per il Tolentino, che "vendica" la sconfitta subita all'andata con una prestazione maiuscola.
MONTEFANO-TOLENTINO 1-3
MONTEFANO: David; Martedì, Orlietti, Postacchini (70’ Calamita), Nardacchione; Alla, Gabrielli; Ferretti (81’ Rombini), Castignani (53’ Scocco), Bonacci (53’ Pincini); Papa. A disp: Strappini, Moglie, Camilloni, Taddei, Galeotti. All: Amadio
TOLENTINO: Bucosse; Stefoni (17’ Salvucci), Strano (34’ Capezzani), Di Biagio, Tizi; Stricker (65’ Conti), Badiali, Tortelli; Massini (83’ Mariani); Moscati, Lovotti (53’ Peluso). A disp: Palazzo, Testiccioli, Dominino, Pesaresi. All: Passarini
Arbitro: Eletto di Macerata (Pastori di Jesi e Gorreja di Ancona)
Reti: 9’ Lovotti, 36’ Lovotti, 52’ Capezzani, 77’ Alla
Ammoniti: Strano, Postacchini, Stricker, Pincini, Amadio (all.), Capezzani
Angoli: 3-3 Recupero: 3’+5’
Regalo di Natale arrivato anche in casa viola. Daniele Ferretti è ufficialmente un nuovo calciatore del Montefano. I viola piazzano il colpo e si assicurano le prestazioni dell'esperto e talentuoso attaccante reduce dalla prima parte di stagione con la maglia canarina della Fermana in Serie D.
Daniele, eclettico esterno mancino d'attacco classe 1986, non ha bisogno di molte presentazioni nel panorama calcistico regionale. Inizia la sua prestigiosa carriera con Alba Adriatica e Civitanovese in Eccellenza, per poi spiccare il volo in Serie C2 con le maglie di Mezzocorona, Bassano Virtus e Delta Porto Tolle.
Negli ultimi 10 anni si è sempre messo il luce nei campionati di Serie C e Serie D trovando continuità e gol pesanti nelle sue esperienze con Lucchese, Gubbio, Trapani, Avellino, Ravenna, Sambenedettese, Recanatese ed ultima Fermana.
Ora lo attende la sua nuova esperienza con la maglia viola del Montefano nel campionato di Eccellenza Marche. Con la sua esperienza, la sua professionalità e la sua classe va a rinforzare la rosa viola per la seconda parte di stagione. Ferretti è da questa sera a disposizione del gruppo di lavoro di mister Amadio.
(Credito foto: SSD Montefano Calcio)
Difficile trovare a Montefano qualcuno che abbia pronunciato una volta, in quaranta anni, la famosa battuta della commedia di Eduardo, "Natale in casa Cupiello": «A me, ‘sto presepio, non me piace!». In tanti anni la meraviglia ha sempre accompagnato ogni attesa della vigilia per l’apertura e, poi, la visita al Presepio Meccanizzato.
Tutto è ricominciato, di nuovo, dall’estate scorsa con, sempre lui, Rolando Donnini, impegnato a trovare soluzioni alla prospettiva ed alle quinte del suo quarantesimo Presepio Meccanizzato, cercando di inserire i meccanismi dei nuovi personaggi.
Nello spazio non largo mai abbastanza, la difficoltà si ripresenta ad ogni anno: visibilità per lo spazzacamino, il mulino ad acqua e una figura molto apprezzata negli anni scorsi, il gatto che ruba al macellaio. E con questo allestimento, la vergara che muove un torchio vinario, la contadina che tiene il giogo di un biroccio tirato da un bue e la fruttivendola che pesa la verdura che vuole vendere.
Poi, in disparte sotto la loggia di un’osteria, la donna che aspetta di mangiare, bevendosi un buon bicchiere di rosso Montepulciano, guardando la composizione dei tre Re Magi che si inchinano davanti alla capanna del Sacra Famiglia raccolto attorno al Bambinello. Ma la sorpresa arriva quando dietro una fumate grigliata, si vede muoversi un personaggio dalle fattezze del demiurgo Rolando Donnini. L’automa realizzato ha una vera somiglianza nei modi di Rolando.
Come al solito da quaranta anni, Rosalia, la moglie, lo ha aiutato, con quello per cui ha un’abilità straordinaria: lavori ad uncinetto e tombolo, découpage e merletti, che al marito servono per l’allestimento.
È così che, per l’ennesima volta, fortuna e piacere degli appassionati e dei bambini di ogni età, Montefano ha il suo presepio meccanizzato, che Rolando realizza fra mille difficoltà, non ultime legate alla sua ottuagenaria età.
Circa 120 personaggi, dei quali moltissimi meccanizzati, distribuiti secondo la genuina sensibilità di chi ne conosce i mestieri manuali, le scene di vita quotidiana che si sviluppano lungo l’alternarsi del tempo dei diversi lavori, fra giorno e notte.
Sono ben rappresentate le scene di vita domestica: la massaia che prepara la colazione, la ricamatrice, la donna che esegue la tostatura dell’orzo, la materassaia; le animazioni dei lavori agricoli e artigianali, il falciatore, il bottaio, lo stagnino, il fornaio, il mastro muratore ed il cestaio e così via. Ma la migliore esperienza con il Presepio di Rolando è quella che se ne ha ascoltandolo raccontare come sono nati, fra le proprie mani, i suoi automi.
Negli anni l’evento ha richiamato tanti visitatori da tutta la regione, riempiendo di soddisfazione e orgoglio il promotore del Presepio Meccanizzato. Il suo atto d’amore produce altrettanto amore e spirito civico, con la devoluzione in beneficenza delle offerte dei visitatori e l’emozione che fa vivere.
Il Presepio rimarrà aperto nei locali di via Roma (cortile delle case popolari): FESTIVI dal 25 dicembre al 12 gennaio, soltanto nei pomeriggi dalla ore 15 alle 20 di ogni giorno festivo.
Quest’anno per il Piano Estate 2024-2025 l’Istituto Comprensivo "Luca della Robbia" di Appignano e Montefano ha organizzato numerosi percorsi educativi rivolti ai propri studenti. Il modulo “Dire, fare, teatrare” ha visto coinvolti per 30 ore gli alunni dell'ultimo anno della scuola primaria “Olimpia” di Montefano. Il filo conduttore è stata l’educazione teatrale come opportunità per conoscere meglio se stessi, comprendere il valore dell'altro ed aprirsi a diverse modalità di comunicazione.
I bambini hanno collaborato dal primo momento, condividendo anche la scelta del nome del loro gruppo teatrale: "Le Galassie che illuminano il palco". Hanno sperimentato linguaggi espressivi diversi, gestualità, immagine, musica, canto, danza e parola, attraverso attività propedeutiche teatrali, giocose e divertenti.
Infine, venerdì 13 dicembre al teatro “La Rondinella” di Montefano hanno messo in scena lo spettacolo finale del progetto: una rivisitazione dello "Schiaccianoci", una versione coinvolgente e divertente, che ha appassionato il pubblico presente in sala.
I piccoli attori sono stati guidati da una squadra davvero unita ed affiatata, composta dalle esperte teatrali Lucia De Luca e Marika Topa, coadiuvate dagli insegnanti tutor Martina Maccioni e Dionisio Visentin, che si sono anch'essi messi in gioco interpretando le parti degli Elfi narratori.
Lo spettacolo ha riscosso un enorme successo, con la sala piena di familiari entusiasti e divertiti. La dirigente scolastica Filomena Maria Greco e il vicesindaco Mirko Monina hanno elogiato l’operato dei piccoli attori, dei loro insegnanti e dei registi, inoltre hanno accolto con grande gioia e ammirazione l’intera iniziativa e il percorso formativo svolto, che ha avuto come intento il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità dei bambini.
Si ringraziano per la collaborazione la sindaca Angela Barbieri, l’intera Amministrazione comunale, l’associazione culturale “La Rondinella”, la Dirigente scolastica Prof.ssa Filomena Maria Greco, tutto il personale di segreteria, i docenti e le collaboratrici scolastiche della scuola primaria “Olimpia” di Montefano.
(Credit foto: Claudia Scipioni)
Montefano, un comune ricco di tradizioni e talenti, può vantare un vero e proprio campione nel campo dell’ornitologia: Davide Petroselli. Recentemente, Petroselli ha fatto parlare di sé grazie a due straordinarie vittorie che hanno messo in luce il suo impegno e la sua passione per il mondo degli uccelli.
La vittoria al Campionato Europeo e i successi a “Fringillia + Ibridia Valconca”.
Il 9 e 10 novembre 2024, Davide ha trionfato al Campionato Europeo di Ornitologia svoltosi a Trevignano Udinese. In questa importante manifestazione, ha conquistato il primo premio nella categoria “Carduelid’ in Show” con il suo esemplare “Organetto Cabaret X Cardellino Parva”. Questo riconoscimento non solo celebra le sue competenze come allevatore, ma evidenzia anche l’alta qualità del suo lavoro.
Pochi giorni prima, il 2 e 3 novembre, Davide ha partecipato alla 34ª edizione di Fringillia + Ibridia Valconca, una delle manifestazioni più prestigiose per fringillidi e loro ibridi in Italia. Qui, ha ottenuto risultati straordinari, conquistando il 1º, 2º, 3º e 4º posto con la specie “Organetto Rostrata”. Queste vittorie sono un chiaro segno della sua dedizione e della sua abilità nell’allevamento di uccelli.
Non è la prima volta che Petroselli si distingue in competizioni di alto livello. Lo scorso anno, infatti, ha vinto il 70° Campionato Mondiale di Ornicoltura tenutosi alla Fiera d'Oltremare di Napoli con la stessa specie “Organetto Rostrata”. Questo trionfo ha ulteriormente consolidato la sua reputazione come uno dei migliori allevatori di uccelli in Italia.
Petroselli è iscritto alla Federazione Ornicoltori Italiani (FOI) dal 1993 e fa parte dell’Associazione Ornicolologica Recanatese e Valmusone. La sua passione per l’ornitologia non è solo un hobby, ma un vero e proprio stile di vita che lo ha portato a diventare un punto di riferimento nel settore.
“Egli rappresenta un motivo di orgoglio per Montefano e per tutte le Marche, si legge in una nota del Comune . La sua dedizione, i suoi successi e la sua passione per l’ornitologia non solo arricchiscono il suo territorio, ma ispirano anche le nuove generazioni di appassionati. Con ogni vittoria, Davide dimostra che il talento e l'impegno possono portare a risultati straordinari, rendendo il mondo dell’ornitologia ancora più affascinante”.
In vista della partita di domenica contro la Maceratese, abbiamo intervistato Peppino Amadio, attuale allenatore del Montefano, che ritorna da ex all'Helvia Recina dopo aver guidato la squadra biancorossa nella seconda parte della stagione 2022/23. Un'occasione speciale per lui, che ci ha parlato della sua nuova avventura sulla panchina del Montefano e delle motivazioni che accompagnano la sfida contro quella che, a detta sua, è una delle squadre più attrezzate del campionato.
Sulla partita in sè e sull’avversario l’allenatore viola ha affermato: "Affrontiamo una squadra attrezzata per vincere il campionato, e lo faremo in casa loro. Da questo punto di vista le motivazioni non ci mancano. La Maceratese è una squadra forte, che sa quello che vuole e che sa giocare a calcio. Sarà una partita impegnativa, ma ce la metteremo comunque tutta per cercare di metterli in difficoltà".
Sul ritorno da ex all’Helvia Recina Amadio ha dichiarato: "È sempre bello tornare all'Helvia Recina. Quelli da allenatore della Maceratese per me sono stati 6 mesi bellissimi, di cui conservo un ottimo ricordo. Giocare a Macerata è sempre un'emozione particolare per me”.
Arrivato sulla panchina del Montefano circa 3 settimane fa, Amadio racconta le sue prime impressioni di questa sua nuova avventura: "Quando sono arrivato al Montefano, la squadra veniva da un periodo di risultati negativi, quindi c'era un po' di bassa autostima. Dal punto di vista fisico, però, la squadra l'ho trovata abbastanza bene. Stiamo lavorando per cambiare alcuni concetti che c'erano prima del mio arrivo. Sono comunque molto soddisfatto del gruppo che ho a disposizione, anche se dobbiamo ancora recuperare qualche giocatore importante. Per il momento pensiamo a fare bene con quelli che abbiamo a disposizione”.
L’allenatore non può che dirsi soddisfatto anche dei risultati ottenuti nelle prime due partite alla guida del Montefano: pareggio per 1–1 a Chiesanuova e vittoria interna per 2-0 sul Fano.
"Abbiamo ottenuto subito due ottimi risultati nelle prime due partite. Non era facile affrontare il Chiesanuova, una squadra anch'essa allestita per vincere il campionato, dopo appena due allenamenti e una rifinitura dal mio arrivo. In più, ci trovavamo di fronte una squadra esperta, fisica, che gioca insieme già da qualche anno. Nonostante queste difficoltà, la squadra ha fatto molto bene. Poi domenica contro il Fano era importante vincere, in una partita che rischiava di essere sottovalutata. Avevo messo in guardia i ragazzi sul fatto che sarebbe stata una partita con delle difficoltà e così è stato. Siamo riusciti a portarla a casa e questo ci ha permesso di lavorare meglio in settimana”.
Abbiamo chiuso l’intervista chiedendo a mister Amadio se, alla luce del buon lavoro che aveva fatto da allenatore della Maceratese, la mancata conferma per la stagione successiva lo aveva sorpreso. "Se devo essere sincero, sono rimasto sorpreso dalla mancata conferma sulla panchina della Maceratese. Però ormai è acqua passata. Mi rimane comunque un bel ricordo e un'esperienza bellissima".
Secondo pareggio consecutivo per il Chiesanuova, sempre per 1-1 e subendo la risposta degli avversari. Risultato sostanzialmente giusto al “Sandro Ultimi”, con una ripresa più vivace. Il pari dopo 97' rallenta la corsa dei biancorossi che vengono raggiunti al secondo posto (16 punti, -1 dalla Maceratese) dal K-Sport Montecchio restando comunque gli unici imbattuti. L'1-1 è invece più gradito al Montefano (12° posto con 8 punti) poiché è vero che diventano 6 le gare senza successo, ma dopo 2 ko e il cambio in panca, è punto di ripartenza per i viola. Pasqui e Alla, proprio i due marcatori, i migliori sul sintetico.
Mobili è ancora squalificato e in panca ne fa le veci Tacconi. Il Chiesanuova adotta il solito 4-3-3 ma cambiano gli interpreti, con il 2007 Perini e Carnevali che fungono da mezzali molto avanzate. Prima sulla panchina del Montefano per Amadio che sceglie il 4-2-3-1 con il ritrovato Alla in mezzo al fianco di Gabrielli. Il quasi derby si sblocca presto. Al 13' punizione dalla destra, Pasqui spizza di testa ad incrociare e David non ci arriva: 1-0. Gli ospiti comunque reagiscono subito, destro di Nardacchione, Fatone di pugni. Al 21' punizione di Alla, il giro c'è ma è debole e Fatone neutralizza, poi il Montefano perde l'ariete Papa per infortunio. La frazione non riserva altro, se non i cartellini che Pasqui, imprendibile con i suoi dribbling, fa prendere ai rivali.
Si ricomincia con una zingarata di Sbarbati, il tiro è messo in angolo da David. Al 53' ancora Pasqui svetta di testa ma stavolta manda alto. Preso per mano da un Alla appena tornato ma già padrone della mediana, il Montefano pian piano cresce e sembra averne di più anche atleticamente. Al 61' destro di capitan Bonacci e palla alta di poco, 2' dopo su una punizione dubbia proprio Alla va di potenza e, seppur senza angolare, riesce a trafiggere Fatone: 1-1. Come a Fabriano il Chiesanuova è raggiunto ma 2' dopo su punizione potrebbe raddoppiare immediatamente. Sarebbe una mazzata per gli ospiti che invece si salvano su una doppia chance ravvicinata. La gara diventa bellissima perchè i locali rivogliono il vantaggio e Mobili mette forze fresche in mezzo, gli ospiti però hanno preso fiducia. Al 70' gran palla del 2008 Scocco a tagliare il campo per Nardacchione e destro out. Al 72' giocata di Sbarbati sul fondo, palla a Mongiello che mette dentro e Canavessio anticipa ma non trova la porta. Infine al 90' pasticcio biancorosso e proteste viola per un intervento di Fatone fuori area non ritenuto di mano dall'arbitro.
Una separazione durata soltanto un paio di mesi, Ernest Alla rientra dal prestito alla Vigor Senigallia ed è nuovamente un giocatore del Montefano.
Il play classe 2002 rappresenta un innesto di spessore per la rosa "viola" in vista del proseguo del campionato di Eccellenza. Le sue qualità sono note: metronomo e custode della mediana riesce a garantire costruzione, geometrie e sostanza alla manovra.
Centrocampista completo con grandi doti tecniche e balistiche, è pronto di nuovo a dare il suo contributo con la maglia del Montefano con la quale ha realizzato ben 6 gol solo nell'ultima stagione.
(Credit foto: Ssd Montefano Calcio)
Il Montefano ha il suo nuovo timoniere. La scelta della società, dopo la separazione con mister Manisera, è ricaduta su mister Peppino Amadio che è a tutti gli effetti il nuovo allenatore del Montefano.
Amadio, tecnico classe '71 nativo di Ascoli, vanta un'esperienza ventennale nei campionati regionali del territorio. Inizia il suo percorso da allenatore alla guida dell'Atletico Piceno che è stata anche la sua ultima squadra da calciatore. Prosegue alternandosi dall'Eccellenza alla Prima Categoria tra Arquata, Atletico Truentina e Azzurra Colli.
Negli ultimi anni è reduce da due importanti parentesi professionali. Dal 2016 al 2019 è stato sulla panchina del San Marco Servigliano guidandolo dalla Prima all'Eccellenza. Poi nel massimo campionato regionale è stato protagonista con l'Atletico Azzurra Colli dal 2020 al 2024 raggiungendo i playoff nel 2022. Nel mezzo l'esperienza alla Maceratese da subentrato nella stagione 2022/2023.
Stasera ha diretto il primo allenamento al Comunale Dell'Immacolata con il gruppo viola nella sua nuova avventura al Montefano in vista del debutto sul campo del Chiesanuova, vicecapolista del campionato.
"La società accoglie mister Amadio nella famiglia viola, confidando nelle sue doti per un prezioso e proficuo contributo sulla panchina del Montefano", si legge nel comunicato stampa ufficiale pubblicato dal Montefano.
La quarta sconfitta in sette partite è costata la panchina del Montefano a Luca Manisera. L’allenatore ex Vigor Castelfidardo non è riuscito in queste prime partite a replicare quanto di buono fatto coi fidardensi sulla panchina viola. La società del presidente Bonacci ha così deciso di dare una sterzata alla propria stagione, sollevando dall’incarico il tecnico.
Di seguito la nota ufficiale del club: "La SSD Montefano Calcio comunica di aver sollevato mister Luca Manisera dall'incarico di allenatore responsabile della prima squadra. La Società desidera ringraziare il mister per il lavoro svolto in questi mesi e gli augura le migliori fortune per il prossimo futuro professionale e personale".
Fatale, dunque, per Manisera la sconfitta per 1-0 subita in casa contro il Monturano Campiglione, arrivata dopo il ko esterno con l'Osimana (3-1) e l'opaco pareggio interno (0-0) contro i Portuali Dorica.
Dopo il grande avvio di stagione, con due vittorie nelle prime due giornate, i 7 punti in 7 giornate non sono bastati al tecnico per proseguire il proprio lavoro dalle parti del ‘Dell’Immacolata’. Per il nome del successore, in pole al momento ci sarebbe quello dell’ex Maceratese Daniele Marinelli, reduce dai playoff sfiorati lo scorso anno sulla panchina del Montegranaro.
Quello di Manisera è il secondo esonero registrato in settimana nel campionato di Eccellenza, dopo quello di mister Fusco da parte dell'Atletico Mariner (atteso nelle prossime ore il nome del successore).
A soli 25 anni, Riccardo Ciavattini, insieme a sua madre Anastasia, porta avanti con orgoglio la tradizione di famiglia nell'azienda vinicola Accattoli. Fondata nel 1958 a Montefiore, una piccola frazione di Recanati, la cantina è cresciuta mantenendo sempre vivo il legame con il territorio e il vino. L'inizio di questa storia risale al 1983, quando Delio, il più appassionato di quattro fratelli, decise di rilevare l'attività e trasformare la sua passione in una vera professione.
Oggi la cantina Accattoli si è spostata nella vicina Montefano e, dal 2019, con l'ingresso di Riccardo, ha accolto la sua terza generazione. Una storia di famiglia, ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Riccardo, giovane ma con tanta passione, ha subito apportato nuove idee, rinnovando l'approccio produttivo e introducendo pratiche che mescolano tradizione e innovazione.
“Sono entrato circa cinque anni fa, spinto dalla passione trasmessa prima da mio nonno e poi da mia madre. Credo che portare avanti un'azienda di famiglia sia una delle cose più belle che un giovane possa fare,” spiega Riccardo. Sotto la sua guida, l'azienda ha rivoluzionato alcuni processi, mantenendo però viva la tradizione della vendemmia manuale. “Abbiamo voluto preservare la qualità delle uve e riportare la tradizione che mancava da tempo”.
Essendo in questi giorni tempo di vendemmia, siamo andati a trovare Riccardo in uno dei vigneti gestiti dall’azienda. Immersi fra i grappoli, ci siamo fatti raccontare come sta andando la raccolta in corso. Nonostante un'annata climaticamente sfidante, tra caldo estremo e piogge tardive, Riccardo è ottimista sulla qualità del raccolto. “È stata un'annata un po' particolare: all'inizio abbiamo avuto molto caldo e ora queste ultime piogge, che però non hanno influito molto sul raccolto. La produzione si è un po' abbassata ma siamo fiduciosi”.
Dal vigneto in cui abbiamo incontrato Riccardo, poi nascerà “Oscuro”, una selezione di Montepulciano in purezza in tonneaux di rovere francese. Una parte di questi grappoli invece verrà destinata ad una novità molto interessante: le anfore, introdotte da Riccardo e sua madre per la vinificazione e macerazione di alcune selezioni. “Facciamo vinificazione e macerazione in anfora per circa 2 mesi, poi vengono tolte le bucce e il vino pulito viene messo nelle anfore, dove rimane ancora per diverso tempo. A seguire c'è un lavoro di precisione che svolgiamo in cantina. Imbottigliamo e il vino è pronto per la vendita”.
Nel mercato competitivo del vino, Riccardo crede fermamente che la differenziazione sia la chiave per le cantine a conduzione familiare come le loro. “Preservare il territorio e dare autenticità ai prodotti è, secondo me, il futuro delle aziende”, afferma.
L'azienda Accattoli non solo guarda alla qualità del vino, ma si impegna anche a coinvolgere la comunità con eventi che valorizzano il prodotto e l'esperienza. “Siamo una cantina molto dinamica, ci piace proporre eventi e coinvolgere le persone. Abbiamo allestito anche una cucina interna e quindi siamo attrezzati bene per gestire belle manifestazioni. Colgo l'occasione per invitare tutti a “Vendemia Vibes”, la festa di fine vendemmia in programma domenica 13 ottobre presso la nostra cantina”.
In una partita che ha visto il Fabriano Cerreto dominare il campo come un’orchestra ben diretta, il Montefano ha dovuto cedere il passo agli avversari, che hanno saputo sfruttare ogni occasione con precisione chirurgica.
Primo Tempo
Il match inizia con un lampo di genio di Pincini, che dalla sinistra mette un cross perfetto per Scocco. Il tiro di sinistro di quest’ultimo sfiora il palo, lasciando i tifosi con il fiato sospeso.
All’11’ Fabriano risponde con un’azione orchestrata da Conti, che serve Peluso. Il tiro di quest’ultimo è debole e Strappini non ha problemi a bloccare la palla.
Postacchini tenta poi la fortuna da lontano, ma la palla sorvola la traversa senza impensierire il portiere.
Al 36’ il Fabriano passa in vantaggio grazie a un passaggio filtrante di Proietti per Peluso. Il tiro di Peluso viene respinto da Strappini, ma Proietti è lesto a ribadire in rete, portando i suoi sull’1-0.
Trillini, al quarantesimo, recupera palla e serve Peluso, che calcia su Strappini. Il portiere del Montefano riesce a intercettare la sfera, mantenendo il risultato invariato fino all’intervallo.
Secondo Tempo
Il Fabriano raddoppia subito dopo l’inizio del secondo tempo. In una mischia in area del Montefano, Peluso è il più rapido a intervenire, e nonostante Strappini tenti di bloccare, la palla è già oltre la linea di porta.
Al 19’ Strappini si erge a protagonista con un miracolo su Nacciariti, servito splendidamente da Peluso. Sempre Peluso colpisce il palo dopo una bella triangolazione con Nicciariti, sfiorando il terzo gol per il Fabriano. Diballo, al trentottesimo, tenta la via del gol su punizione, ma la palla finisce alta sopra la traversa.
Nardacchione mette un cross perfetto per Bonacci, il cui colpo di testa viene respinto da Mazzoni.
Scatta il 50’; Monachesi si gira bene in area, ma il suo tiro è centrale e Mazzoni blocca senza difficoltà.
È l'ultima emozione del match, il Fabriano Cerreto espugna lo stadio dell'Immacolata, conquistando tre punti pesanti per il suo Campionato.
(Credit Foto: USD Fabriano Cerretto fb)
La Maceratese è ospite del Montefano per il ritorno degli ottavi di Coppa Italia. I biancorossi partono dal 3-1 dell’andata al Soverchia di San Severino. Possanzini lascia fuori Cognigni, Lucero e Albanesi e schiera un undici particolarmente giovane, con Vrioni, Cirulli, Ciattaglia, Bongelli e Ruani tutti in campo dal primo minuto. Turnover anche nel Montefano, con mister Manisera che manda Sindic e Postacchini in panchina e per precauzione Papa in tribuna.
Ospiti che partono subito forte, con una doppia occasione al 7’: palla profonda a pescare Vrioni, che viene però rimpallato da David. Ciattaglia raccoglie la respinta ma ancora David a dire di no. La Maceratese trova comunque il gol del vantaggio al 13’, con una prodezza balistica di Vrioni da calcio di punizione. David tocca anche questa volta ma non riesce ad evitare il gol.
Il Montefano prova la reazione, prima con Bonacci al 20’ e poi con un sinistro velenoso da fuori da parte dell’ex Martedì. Ancora viola vicini al pareggio, con la conclusione di Gabrielli che esce di poco. Maceratese che torna a farsi vedere in avanti un minuto dopo ma Cirulli non concretizza al meglio l’azione di contropiede. Squadre a riposo sull’1-0 ospite.
È sempre la Maceratese a partire meglio nella ripresa, con Vrioni che si vede negare la doppietta dalla respinta di David, superlativo anche sulla seconda conclusione di Ciattaglia. Una sgroppata di quest’ultimo sulla fascia destra porta però al raddoppio ospite: il terzino cingolano si porta sul fondo e mette al centro per Oses che da pochi passi mette in rete il gol del 2-0. Il Montefano torna a farsi vedere dalle parti di Gagliardini con la punizione alta di Gabrielli al 71’.
Il finale è di marca biancorossa, con la squadra di Possanzini vicina al gol del 3-0 in due occasioni: prima con Borgiani, che innescato da Cognigni sceglie il pallonetto e mette alto; poi con l’ex Giulianova che sulla sirena centra il palo su punizione. Sarebbe stato il secondo gol consecutivo da calcio piazzato dopo quello di domenica scorsa. Sul palo di Cognigni l’arbitro fischia la fine. La Maceratese, dopo il 3-1 dell’andata, vince anche al ritorno e si qualifica ai quarti di finale di Coppa Italia, dove troverà la vincente di Chiesanuova-Sangiustese.
Dal 20 al 22 settembre Montefano si trasformerà in un palcoscenico dedicato alla fotografia contemporanea grazie alla IX Edizione del Festival di Fotografia dedicato ad Arturo Ghergo, sotto la direzione artistica di Denis Curti, fotografo, scrittore e curatore di mostre di fotografia e arte contemporanea.
Per tre giorni artisti, appassionati e professionisti si riuniranno per celebrare l’arte fotografica attraverso un programma ricco di eventi, mostre, letture portfolio e incontri con alcuni tra i più importanti protagonisti del panorama fotografico internazionale.
La manifestazione prenderà il via venerdì 20 settembre, con una serata di benvenuto realizzata in collaborazione con Scattolini Studio di Loreto. Alle 19.00, presso lo studio, si terrà la presentazione del libro "Intelligenza artificiale e fotografia", scritto a quattro mani da Alessandro Curti e Alessio Fusi, lavoro che esplora l’incontro tra tecnologia e fotografia, aprendo riflessioni su come l’AI stia trasformando l’approccio creativo e tecnico degli artisti visivi.
La giornata di sabato 21 settembre sarà dedicata a un fitto programma di attività, cominciando dalla mattina con le tradizionali Letture Portfolio, che si terranno dalle 9:00 alle 11:00 nella suggestiva Piazza di Montefano. I partecipanti avranno l'opportunità di presentare i propri lavori e ricevere feedback da professionisti del settore come Denis Curti, Alessandro Curti, Alessio Fusi e Vincenzo Izzo.
Parallelamente, sotto il Loggiato di Piazza Braccaccini, sarà allestita una esposizione di editoria fotografica e prenderà vita una sessione di Ritratti Stampati curata da Giorgio Galimberti. Al contempo sarà possibile visitare l’affascinante ricostruzione di uno studio fotografico del XIX secolo realizzato da Fabrizio Centioni.
Alle 11:30 si terrà l’inaugurazione della mostra collettiva “Soggetti ritrovati”, a cura di Vincenzo Izzo, direttore artistico del Museo Ghergo, opere degli studenti delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Roma, L’Aquila e Brera Milano, alle Ex Scuole Elementari.
Il pomeriggio vedrà, invece, l’apertura della mostra “Atlanti Futuri” di Eugenio Gibertini e Danilo Santanelli, allestita presso il Teatro La Rondinella. Lo stesso teatro ospiterà, a seguire, la cerimonia di premiazione del Premio Arturo Ghergo. Culmine della giornata sarà la Lectio Magistralis di Paolo Ventura, vincitore del Premio alla Carriera 2024, che condividerà il suo viaggio artistico e alcune riflessioni sulla sua carriera, considerata tra le più influenti nel panorama internazionale della fotografia.
Domenica 22 settembre si aprirà con una speciale visita guidata alle mostre in compagnia degli autori stessi. I partecipanti potranno esplorare tre esposizioni: "Fuggiaschi", personale di Giovanni Matarazzo, allestita presso il Centro Studi Biblici, la già citata "Soggetti ritrovati" presso le Ex Scuole Elementari e visitare il Museo Ghergo, che ospita una selezione unica delle opere del celebre fotografo ma anche le opere donate al Museo dai vincitori delle edizioni passate.
Contemporaneamente, proseguiranno le Letture Portfolio in Piazza Bracaccini e il workshop "Il ritratto nei tempi lunghi della fotografia" con Leonardo Rinaldesi e Fabrizio Centioni, un’occasione imperdibile per approfondire questa particolare tecnica del ritratto fotografico.
Il Festival si concluderà nel pomeriggio con la proiezione del documentario "Basilico, l’infinito è là in fondo", diretto da Stefano Santamato e prodotto da The Blink Fish con musiche di Paolo Bragaglia, presso il Teatro La Rondinella.
Dopo la visione del film, ci sarà un dibattito condotto dal regista Pasquale Pozzessere, con la partecipazione di alcuni dei protagonisti e produttori del film che discuteranno sull’eredità lasciata dal grande fotografo Gabriele Basilico.
Durante tutto il weekend, i visitatori potranno immergersi nell’editoria fotografica grazie ad un’esposizione curata da Azar Comunicazione ed Effetto Ghergo e potranno partecipare al Fujifilm Day, con la sponsorizzazione e collaborazione di FotoEmmeGi di Civitanova Marche, dedicato a scoprire le ultime tecnologie e tendenze del mondo della fotografia.
La seconda giornata del campionato di Eccellenza ha regalato emozioni e colpi di scena, ma uno dei match più attesi è stato senz'altro quello tra Montefano e Urbino. Un incontro che ha visto non solo il confronto tra due squadre ben attrezzate, ma anche il ritorno di Nico Mariani allo stadio dell'Immacolata, questa volta nelle vesti di allenatore avversario. Dopo aver guidato il Montefano per due stagioni, ottenendo in entrambi casi la qualificazione ai playoff, Mariani è passato in estate sulla panchina dell'Urbino. Per lui la partita aveva dunque un significato particolare.
I padroni di casa hanno ottenuto i tre punti grazie al gol di Rombini al 53'. Mister Marani ha analizzato la partita al termine del match, non negando l’emozione che ha provato nel tornare in quella che "fino a ieri è stata casa sua".
"Speravo che questa partita potesse arrivare più avanti nella stagione", ha dichiarato il tecnico a fine gara. "Emotivamente non è stato facile tornare così presto, già alla seconda giornata, nello stadio che fino a ieri è stata casa mia. Tra l'altro, ci siamo lasciati con il playoff perso proprio contro l'Urbino, quindi il destino ha voluto che ci trovassimo subito di fronte. Qui a Montefano ho lasciato un gruppo straordinario, e il legame con questa città rimane forte per me e la mia famiglia".
Il gol del Montefano ha cambiato la dinamica del match, con l'Urbino che ha faticato a trovare spazi per reagire. “Passare in svantaggio in un campo così stretto rende tutto più difficile”, ha ammesso Mariani. “Prendere gol all'inizio del secondo tempo ci ha tolto sicurezza e ha permesso ai nostri avversari di difendersi meglio. Complimenti a loro, noi dobbiamo rimboccarci le maniche e continuare a lavorare sul nostro percorso di crescita”.
Il Montefano resta a punteggio pieno dopo due giornate e ottiene lo "scalpo" di una delle grandi favorite del campionato di Eccellenza Marche. Dopo il successo ottenuto in inferiorità numerica contro il Tolentino, anche l'Urbino si arrende per uno a zero al campo sportivo dell'Immacolata. Decisivo il neo acquisto Rombini.
LA CRONACA - Al secondo minuto incursione in area viola da rimessa laterale, calcia Tamagnini sul primo palo ma colpisce solo l'esterno della rete. Al 17' occasione Montefano. Ripartenza centrale condotta da Scocco, palla larga per Papa che di prima imbuca per il taglio di Pincini. Tiro secco sull’uscita del portiere che si immola e respinge col viso. Poi sulla respinta il tentativo di Sindic si infrange sulla difesa ospite. È l'occasione più nitida dei primi 45 minuti, che si chiudono sullo 0-0.
La ripresa vede il Montefano nuovamente propositivo. Al 50' il cross testo di Sindic trova il colpo di testa di Papa, appostato sul secondo palo. La sfera finisce alta sopra l'incrocio. Due minuti più tardi Rombini scatta sulla sinistra, si accentra e prepara il destro a giro verso il palo lontano. Grande tiro e autentico miracolo di Alessandroni che vola e mette in angolo. Da corner batte Sindic, forte sul primo palo. Taglia Rombini che impatta di testa e manda in fondo al sacco. È il vantaggio.
Reazione dell'Urbino che arriva al 25' del secondo tempo: bel dialogo tra Bardeggia e Arcangeli, la palla ritorna al numero nove che lascia partire una conclusione potente dalla distanza. Strappini in due tempi protegge la porta del Montefano. Soltanto due minuti più tardi Boccioletti dalla trequarti centrale lascia partire un gran sinistro diretto verso il sette. Out di pochissimo.
In pieno recupero i "viola" fuggono in contropiede con l'Urbino tutto sbilanciato in avanti alla ricerca del pareggio. Guzzini recupera palla e riparte a sinistra con Bonacci che arriva al limite e scarica per Sindic che a giro manda fuori di pochissimo.
MONTEFANO-URBINO: 1-0
MONTEFANO: Strappini; Calamita, Di Lallo, Postacchini, Martedì; Sindic, Gabrielli, Pincini (80’ Guzzini); Scocco; Rombini (72’ Bonacci), Papa (87’ Luciani). A disp: Monina, Topa, D’Auria, Giampaolini, Nardacchione, Monachesi. All.: Manisera Luca
URBINO: Alessandroni; Nisi (55’ Montesi), Giovane, Bellucci, Tamagnini; Zancocchia (86’ Sartori), Dalla Bona, Cusimano; Arcangeli (77’ Sergiacomo); Boccioletti (77’ Pierpaoli), Bardeggia. A disp: Porcellini, Mari, Osmani, Santi, Mea. All: Mariani Nico
Arbitro: Pellegrino di Teramo (Piccinini e Principi di Ancona) Reti: 52’ Rombini Ammoniti: Dalla Bona, Boccioletti, Sartori, Tamagnini
Angoli: 6-3
Recupero: 1’+5’
(Credit foto: SSD Montefano Calcio)
Il Festival di Fotografia di Montefano, dedicato all'indimenticabile Arturo Ghergo, apre ufficialmente le sue porte con l'inaugurazione della mostra fotografica "Fuggiaschi" di Giovanni Matarazzo venerdì 13 settembre, alle ore 18:00, presso il Centro Studi Biblici G. Vannucci.
L’esposizione, prima del calendario di eventi del Festival, ritrae un gruppo di persone audaci che, attraverso pose inedite e potenti, diventano simbolo di fuga dalle pressioni della vita moderna. Tra i tanti volti sconosciuti spiccano anche alcune personalità note, come quelle dell’attore Neri Marcorè e del cantautore Simone Cristicchi che hanno voluto farsi testimoni del concept del progetto fotografico.
L’idea che ispira queste immagini è quella di essere fuggiaschi, non solo nel senso letterale del termine, ma come metafora della necessità di evadere dalle costrizioni e dalle dinamiche della realtà quotidiana.
Nel catalogo della Mostra, un'intensa introduzione critica del giornalista Vincenzo Varagona, che l’Associazione Effetto Ghergo ringrazia per il suo prezioso contributo: "Fuggiaschi, come loro, come tanti. Solidarietà e condivisione passano attraverso un manto, simbolo di una condizione, di un’epoca, caratterizzata da milioni di persone in fuga. Un manto dorato fuori, perché riflettente; argentato dentro, per la sua proprietà isolante. Quanti stimoli possono nascere da questa immagine e da questi colori: il luccichio del manto è quasi un urlo, di fronte al fragoroso silenzio che ormai accompagna le tragedie del mare, ma anche di tante terre e di tanti popoli con il loro carico immane di vittime".
La mostra rimarrà aperta fino al 13 ottobre, con accesso libero il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, previa prenotazione. Il Museo Ghergo è aperto nei seguenti orari: venerdì 16:30 – 19:30; sabato e domenica 10:30 – 12:30 e 16:30 – 19:30 (biglietto intero 5 euro, ridotto 3 euro).