Inizieranno domani, in piazza Mattei, i lavori di rifacimento della segnaletica per ricavare nuovi posti auto riservati ai disabili. Un intervento deciso da tempo dall’amministrazione di Matelica, che, poco prima dell’estate, aveva provveduto a vietare, a scopo precauzionale, l’accesso ai due parcheggi per invalidi posizionati di fronte a palazzo De Santctis, a causa delle lesioni riscontrate in seguito al sisma nelle grotte sotto l’edificio.
A darne notizia l’assessore ai Lavori pubblici di Matelica Massimo Montesi, che coglie l’occasione per fare chiarezza dopo le ultime notizie apparse sulla stampa riguardo la regolamentazione della sosta in piazza Mattei.
“Abbiamo provveduto a recintare con fioriere le aree di sosta posizionate sopra le grotte lesionate – afferma l’assessore Montesi - per evitare che dal transito dei veicoli potessero scaturire situazioni di potenziale pericolo. Attualmente in piazza Mattei sono comunque disponibili tre posti auto riservati a persone con invalidità e nei prossimi giorni ne predisporremo altri per garantire una tutela ulteriore alla fasce più deboli”.
L’assessore precisa poi come uno dei due parcheggi riservati ai taxi sia stato eliminato, in quanto in città è presente un solo tassista con licenza, e spiega che “per migliorare la regolamentazione della sosta in centro, è allo studio dell’amministrazione un progetto volto a contrastare la congestione del traffico in alcune zone e a favorire particolari categorie di utenti, quali i residenti e le fasce deboli, oltre al transito di mezzi ecologici”. E’ intenzione dell’amministrazione percorrere un iter partecipato e quindi costruire il progetto coinvolgendo le categorie interessate.
Fabrizio Nizi è lo storico preparatore dei portieri del Matelica Calcio.
Mister da quante stagioni lavora con questa società?
Ho iniziato il mio rapporto col Matelica Calcio nella stagione sportiva 2011/2012, e quella di quest’anno è la mia ottava stagione con i colori bianco-rossi. Sono stati anni stupendi, emozionanti ed anche di successi, anni nei quali ho avuto modo di conoscere tantissimi giocatori, bravi ragazzi e non solo sportivamente parlando, con i quali ho condiviso il mio percorso in questa Società Sportiva.
Grazie a Lei, la società ha avuto nel proprio organico diversi portieri con grandi capacità, quali sono le caratteristiche sulla base delle quali seleziona poi i giocatori?
Nell’ultimo decennio il calcio ha avuto una grande trasformazione, dove i tatticismi lo hanno portato ad un livello più spettacolare ed in questo contesto il ruolo del portiere ha avuto un’evoluzione esponenziale. Nel gioco di squadra il portiere è entrato a far parte a tutti gli effetti, non solo come ultimo “baluardo”, di un modo di pensare e vedere il calcio da parte degli allenatori, chiamandoli a svolgere compiti mai pensati. Una sorta di difensore aggiunto poco distante dalla linea difensiva e a volte anche lontano dalla propria, chiamato ad intervenire fuori area di rigore su palle filtranti, decisivo nell’ impostare l’azione e a “fraseggiare” col pacchetto difensivo per creare spazi in campo e poi pronto al lancio finalizzante lungo e preciso oltre ad altro. In tutto ciò, considerando anche il fatto che le regole della federazione impongono l’utilizzo di almeno 4 giovanissimi giocatori in campo, chiamati fuoriquota, molto spesso si opta per un giovane portiere e quindi scegliere diventa fondamentale. Per il mio modo di interpretare il ruolo del portiere e quindi per fare una scelta, valuto alcuni parametri e cerco di capire se ci sono margini di miglioramento ed in quale misura. Ad esempio osservo molto l’aspetto caratteriale ossia cercare di capire se il ragazzo mostra coraggio e quindi propenso a giocare molto alto rispetto alla propria porta, metto alla prova la sua preparazione nell’attività podalica e cioè se ha destrezza con i piedi e se ha buone capacità nel calciare la palla, verifico se è propenso ad attaccare la palla in uscita sia bassa che alta o se tende a subirla, osservo la postura nell’impostazione del gesto che è chiamato a fare. In tutto ciò non dimentichiamoci, ovviamente, che il portiere ha un ruolo specifico e cioè di evitare che la squadra prenda goal, per finire analizzo la loro capacità nelle attività “acrobatiche” in fase di tuffo sia su palle radenti che alte e come gestiscono la fase in cui prendono la sfera. Una volta fatta la scelta si inizia con la preparazione pre-campionato cercando di conoscere meglio i portieri da un punto di vista tecnico, per dare loro il miglior allenamento e quanto necessitano per crescere non solo come atleti ma anche come uomini, insomma plasmarli in ciò che intendo essere portieri e nel modo di pensare da portieri.
Quale stagione è stata più intensa con i suoi atleti dal punto di vista affettivo?
Ogni stagione mi ha lasciato un valore aggiunto nei rapporti personali con gli atleti che ho avuto la fortuna di allenare. In questi anni ho avuto la possibilità di poter lavorare con portieri di diverse fasce di età, dai più giovani a quelli con diversi anni in più, dai più esperti a quelli che sia affacciavano per la prima volta ad un calcio che conta, ovvero non più giovanile dove la cosa fondamentale era la loro crescita ma dove il “risultato” della gara è la cosa che conta. In una stagione si passa moltissimo tempo con loro, dentro al campo di calcio in fase di allenamento e non solo, se vuoi instaurare un buon rapporto con loro e fare in modo che la tua figura di preparatore dei portieri venga considerata e rispettata non solo per la carica che rivesti, devi stargli accanto in tutti i modi soprattutto se sono giovani. Stare in loro compagnia magari davanti ad una pizza, chiamarli al telefono, mandare messaggi e se vuoi che loro si “aprano” con te magari raccontandoti della loro vita, devi essere prima tu a fare questo passo raccontandogli la tua, si devono fidare di te perché poi a loro dovrai chiedergli di mettersi a completa disposizione, perché poi in campo gli dirai più e più volte di sacrificare loro stessi per la propria squadra. A loro faccio fare spesso questa riflessione -“Tu la metteresti la faccia e le mani su una palla dove dall’altra parte c’è chi la sta per calciare? Beh voi dovete farlo!”- Accrescendo e stimolando il loro spirito di sacrificio e senso del dovere, sono pronti a questo ed altro ancora. Come dicevo essere portieri significa pensare allo stesso modo, ci si aiuta l’uno con l’altro, questo si chiama spirito di gruppo ed io che sono il loro allenatore faccio parte del gruppo. Inevitabilmente si crea un’atmosfera magica con loro e si instaura un legame di fiducia, quasi fraterno. La cosa che mi gratifica di più, nel lavoro che svolgo, è sapere che a distanza di anni ancora sono nei loro pensieri, quando un ragazzo mi chiama o mi manda messaggi per me significa che gli sono entrato dentro e mi hanno rispettato per la persona che sono, avere poi modo di vedere alcuni di loro giocare in campionati professionistici mi rende anche orgoglioso.
Che tipo di rapporto ha con tutto lo staff e con la società?
Il mio rapporto con lo staff si basa sull’onesta e la competenza, un po’ quello che è il mio modo di lavorare in campo. Ovviamente all’interno di uno staff devi saper stare al tuo posto e capire che si svolge un ruolo di collaboratore, parlare quando si è chiamati in causa e saper dire le giuste cose, insomma sapersi comportare! Con l’attuale staff siamo alla seconda stagione insieme, sin da subito c’è stata sintonia e molto spesso basta uno sguardo per intenderci. Si lavora molto e intensamente per la squadra e, come in tutti gli ambienti lavorativi, per rendere al meglio e creare maggiore coesione tra di noi e la parte dirigenziale e logistica, si passa del tempo insieme scherzando davanti ad una birra o a una coca-cola. Parlando del mio rapporto con la Società, nella persona del presidente Mauro Canil, di sua moglie Sabrina e del figlio Denis, devo dire che gli sono molto grato per l’attestazione di fiducia che mi hanno dato ogni volta che sono stato riconfermato. La crescita e competenza calcistica le devo anche a questa società che mi ha dato modo di poter vivere un calcio che conta e di lavorare con un livello di qualità elevato, sia nei mezzi che con il capitale umano da allenare. Insomma, oramai al Matelica Calcio mi sento un po’ come a casa mia, potrei definirla la mia famiglia, nutro altissimo rispetto per i colori e la maglia me la sento cucita addosso.
Il portiere Michele Avella è stato decisivo con il S.N. Notaresco che tipo di percorso state facendo?
Sicuramente Michele ha contribuito moltissimo al risultato vincente per come ha interpretato la gara e soprattutto nel finale, nei minuti di recupero ha salvato alla grande il risultato con un suo intervento decisivo per evitare la rete del pareggio, per paragonare l’importanza del suo intervento e descrivere come un portiere si sente dopo aver fatto una simile parata è come dire che un attaccante ha segnato il goal decisivo per la vittoria! Con il “pacchetto” portieri stiamo lavorando duramente e con molta serietà nonostante la loro giovane età, giorno dopo giorno vengono fuori le loro potenzialità ed il miglioramento è visibilmente riscontrabile.
Il Matelica ha puntano pure in questa stagione su un portiere under, secondo lei è una scelta coraggiosa?
Sicuramente sì, parliamo di una scelta coraggiosa. Già da fine giugno, in fase di costruzione della squadra, con Mr Tiozzo e lo staff si è deciso di puntare sul portiere giovane, il più giovane di quelli che la domenica scendono in campo secondo quanto previsto dal regolamento. Insieme a Michele Avella del 2000 ci sono anche gli altri portieri della rosa, Nicolò Luglio del 2000 e Kajus Urbieties del 2001 (in fase di definizione del suo tesseramento), insieme formano un gruppo molto unito e nonostante ci sia una sana e giusta competizione sportiva, sono molto leali tra loro amici in campo e fuori. Essendo portieri molto giovani ovviamente non hanno un “vissuto” calcistico, la loro poca esperienza potrebbe portarli a compiere qualche errore, ma di questo ne siamo coscienti e lavoriamo appunto per metterli il più possibile a loro agio dandogli le giuste competenze tecniche per rendere al meglio.
Ci sono, secondo Lei, giovani portieri interessanti in circolazione?
Nel campionato di serie D ci sono alcuni giovani validi che si affacciano al calcio che conta, alcuni di loro anche esordienti come anche il nostro. Seguo moltissimo a livello nazionale, questo campionato ed ho avuto modo di riscontrare che la maggior parte dei portieri di un buon livello li possiamo trovare nei gironi del centro sud, probabilmente perché vengono fuori da situazioni sociali diverse e sono “mentalizzati” nel dare sempre il massimo.
Qual è il livello dei numeri “uno” del girone F di serie D?
Il giorno dopo di ogni gara faccio una relazione sui portieri avversari e inserisco anche alcune considerazioni personali, ovviamente per giudicare un portiere non posso limitarmi ad una sola gara, dovrei vedere come si comportano in fase di allenamento, ma cerco di vederli nei filmati di tutto il campionato, e a fine stagione evidenzio quelli che possono essere tenuti in considerazione per le loro capacità. Nel nostro girone c’è qualche giovane portiere valido che già conoscevo. Sicuramente Michele Avella è uno di questi. Giudicare il livello dei portieri comunque non è cosa semplice, valutare dei ragazzi che sono in una fase di crescita non è una cosa che amo fare, come ho già avuto modo di dire, un giovane per imparare ha bisogno di sbagliare perché è dall’errore che parte il lavoro per migliorare e capire dove si è sbagliato.
Si sta avvicinando a quota 300 presenze con il Matelica, quali sensazioni emergono ?
Si, mi sto avvicinando a questo traguardo, per la precisione Mercoledì 14 novembre, nella gara interna contro il Francavilla Calcio, saranno 300 le gare ufficiali in veste di preparatore dei portieri con i colori del Matelica Calcio. E’ stata una lunga cavalcata e guardandomi indietro posso affermare che è piena di soddisfazioni; se dovessi fare un bilancio buona parte di queste sono rappresentate da vittorie, da campionati vinti, dalla vittoria in coppa Italia di categoria, di spareggi sofferti ma vinti. Ovviamente nel calcio, così come nella vita, non sempre si può vincere e quindi capita di perdere e purtroppo una sconfitta in particolar modo mi ha lasciato una ferita ancora aperta, ma non ne voglio parlare! Un bellissimo film che si intitola “Ogni maledetta domenica” rispecchia un po’ quello che accade ogni volta che si va a giocare. Le emozioni che precedono la mattina di una gara sono la sintesi di una settimana di lavoro, non solo sul campo, sono adrenalina pura che a descriverle non renderebbe loro giustizia. Dedicare il tempo al calcio equivale a dire toglierlo alla propria vita personale, alla famiglia. Per fare tutto questo bisogna avere vicino una persona che ti capisca, comprensiva che ti supporti e sopporti in quei momenti in cui ne hai bisogno, beh io devo ringraziare mia moglie!
Ultimi giorni per visitare a Matelica la mostra “Milleduecento. Civiltà figurativa tra Umbria e Marche al tramonto del Romanico”, aperta fino al 4 novembre al Museo Piersanti. Atteso per questa sera, intorno alle 21.30, Vittorio Sgarbi. E per il ponte di Ognissanti la città si prepara ad accogliere i visitatori con appuntamenti tra arte e gusto, organizzati dal Museo in collaborazione con l’Associazione Produttori del Verdicchio di Matelica.
La mostra, curata da Fulvio Cervini e promossa da Mibact, Regione Marche, Comune di Matelica, Diocesi di Fabriano-Matelica, Museo Piersanti, Università di Camerino, SAGAS Dipartimento di Storia dell’Arte di Firenze e Anci Marche, è l’ultimo appuntamento espositivo 2018 del progetto Mostrare le Marche, che ha attivato un percorso d’arte nelle terre colpite dal sisma portando all’attenzione del pubblico un patrimonio artistico vasto e prezioso.
Un progetto espositivo di grande valore per la storia dell’arte, che ha saputo parlare non solo agli addetti ai lavori, con quasi 2500 visitatori registrati ad oggi. “Aver raggiunto i numeri della mostra organizzata nell’estate 2016, prima del terremoto, è una grande vittoria – commenta il sindaco, Alessandro Delpriori – Questa mostra, frutto di un lavoro importante, rigoroso, è molto apprezzata dagli specialisti, ma ha attirato anche un pubblico più vasto, con tante persone che sono venute a scoprire Matelica e le sue eccellenze. Un buon risultato anche in termini di indotto, con riscontri positivi da parte delle attività commerciali”.
L’evento segna anche un’ulteriore tappa verso il recupero degli spazi espositivi del Piersanti, chiuso dopo il sisma dell’ottobre 2016 e parzialmente riaperto la scorsa estate. Molto soddisfatto il direttore, Don Piero Allegrini: “La mostra ha attirato visitatori dall’Italia e dall’estero, ed è un grande risultato anche la partecipazione dei più giovani, con tante scuole coinvolte e percorsi ad hoc ideati grazie all’impegno dei ragazzi del museo. L’invito è di approfittare degli eventi organizzati per il ponte di Ognissanti con il Foyer del Verdicchio, col quale si è instaurata una bella collaborazione per l’accoglienza turistica in città”.
Tra l’1 e il 4 novembre sono infatti in programma tre appuntamenti, con visite guidate a cura di Alessandro Delpriori nelle vesti di storico dell’arte, al quale si affiancherà domenica 4 novembre il curatore Fulvio Cervini; alle visite saranno abbinate degustazioni di Verdicchio di Matelica e di tipicità locali (giovedì 1 novembre ore 17: visita e degustazione 10 euro; sabato 3 novembre ore 11: visita e brunch 15 euro; domenica 4 novembre ore 17: visita e degustazione 10 euro; info e prenotazioni: 0737 84445).
La mostra “Milleduecento. Civiltà figurativa tra Umbria e Marche al tramonto del Romanico” espone in un elegante allestimento sculture, dipinti e oreficerie medievali. Un percorso affascinante che spiega perché, intorno al 1200, tra Umbria e Marche, il linguaggio figurativo si trasforma verso un naturalismo di grande potenza plastica, e l’arte guida diviene la scultura in legno policromo. Tra le opere più suggestive, il Crocifisso di Sant’Eutizio, che anche oggi è simbolo di rinascita come accadde nella mostra La cultura lignea del ’99, dopo il sisma del ’97. La mostra ha anche il merito di rendere fruibili opere di non facile accesso, perché provenienti da edifici lesionati o conservate in depositi chiusi al pubblico. A conclusione del percorso espositivo, si può finalmente visitare la cucina settecentesca che si affaccia sulle campagne matelicesi, “un gioiello - dice Don Allegrini - di cui ogni visitatore del Museo Piersanti porta il ricordo più bello”.
Prosegue con la presentazione dei tecnici del settore giovanile, oggi è la volta di Fabio Lorenzotti, il mister dei Pulcini 2008.
Mister Lorenzotti da quanti anni collabora con il Matelica e quali categorie ha allenato nelle passate stagioni?Questo appena iniziato è il settimo anno che alleno con il Matelica, ho iniziato con gli Esordienti poi sempre i Pulcini.
Che differenza c'è tra un calciatore ed un allenatore?La differenza tra allenare e essere calciatore è enorme, quando ero giocatore il mio impegno fisico e mentale durava il tempo dell'allenamento e della partita poi pensavo ad altro, mentre adesso che alleno dedico molto più tempo al calcio e ai miei ragazzi, infatti facciamo 3 allenamenti alla settimana e poi la partita alla domenica. Ma il più grande lavoro è quello di preparare gli allenamenti sapendo di essere responsabile di ragazzini che hanno 10 anni.Lei allena i Pulcini 2008, quanti sono e che tipo di lavoro fa con loro? Sono 16 bambini meravigliosi, vengono al campo con tanta voglia di giocare a calcio, con loro cerco i portare avanti diversi aspetti, prima la parte ludica con i giochi poi si lavora sugli obiettivi che abbiamo fissato ad inizio anno con il nostro responsabile tecnico prof. Virgili. A fine allenamento non può mancare la partitina perché secondo me i bambini hanno bisogno di divertirsi.Quanto conta l'attività sportiva per la salute dei ragazzi?L'attività fisica è fondamentale, ad tempi di oggi non si gioca più fuori da casa come una volta, i ragazzi preferiscono stare davanti ad un computer e questo per loro è davvero deleterio sia per la salute che per i rapporti sociali, perciò le 6 o 7 ore passate al campo da calcio non possono che fargli bene.
Ultimi giorni per visitare a Matelica la mostra “Milleduecento. Civiltà figurativa tra Umbria e Marche al tramonto del Romanico”, aperta fino al 4 novembre al Museo Piersanti. E per il ponte di Ognissanti la città si prepara ad accogliere i visitatori con appuntamenti tra arte e gusto, organizzati dal Museo in collaborazione con l’Associazione Produttori del Verdicchio di Matelica.
La mostra, curata da Fulvio Cervini e promossa da Mibact, Regione Marche, Comune di Matelica, Diocesi di Fabriano-Matelica, Museo Piersanti, Università di Camerino, SAGAS Dipartimento di Storia dell’Arte di Firenze e Anci Marche, è l’ultimo appuntamento espositivo 2018 del progetto Mostrare le Marche, che ha attivato un percorso d’arte nelle terre colpite dal sisma portando all’attenzione del pubblico un patrimonio artistico vasto e prezioso.
Un progetto espositivo di grande valore per la storia dell’arte, che ha saputo parlare non solo agli addetti ai lavori, con quasi 2500 visitatori registrati ad oggi. “Aver raggiunto i numeri della mostra organizzata nell’estate 2016, prima del terremoto, è una grande vittoria – commenta il sindaco, Alessandro Delpriori – Questa mostra, frutto di un lavoro importante, rigoroso, è molto apprezzata dagli specialisti, ma ha attirato anche un pubblico più vasto, con tante persone che sono venute a scoprire Matelica e le sue eccellenze. Un buon risultato anche in termini di indotto, con riscontri positivi da parte delle attività commerciali”.
L’evento segna anche un’ulteriore tappa verso il recupero degli spazi espositivi del Piersanti, chiuso dopo il sisma dell’ottobre 2016 e parzialmente riaperto la scorsa estate. Molto soddisfatto il direttore, Don Piero Allegrini: “La mostra ha attirato visitatori dall’Italia e dall’estero, ed è un grande risultato anche la partecipazione dei più giovani, con tante scuole coinvolte e percorsi ad hoc ideati grazie all’impegno dei ragazzi del museo. L’invito è di approfittare degli eventi organizzati per il ponte di Ognissanti con il Foyer del Verdicchio, col quale si è instaurata una bella collaborazione per l’accoglienza turistica in città”.
Tra l’1 e il 4 novembre sono infatti in programma tre appuntamenti, con visite guidate a cura di Alessandro Delpriori nelle vesti di storico dell’arte, al quale si affiancherà domenica 4 novembre il curatore Fulvio Cervini; alle visite saranno abbinate degustazioni di Verdicchio di Matelica e di tipicità locali (giovedì 1 novembre ore 17: visita e degustazione 10 euro; sabato 3 novembre ore 11: visita e brunch 15 euro; domenica 4 novembre ore 17: visita e degustazione 10 euro; info e prenotazioni: 0737 84445).
La mostra “Milleduecento. Civiltà figurativa tra Umbria e Marche al tramonto del Romanico” espone in un elegante allestimento sculture, dipinti e oreficerie medievali. Un percorso affascinante che spiega perché, intorno al 1200, tra Umbria e Marche, il linguaggio figurativo si trasforma verso un naturalismo di grande potenza plastica, e l’arte guida diviene la scultura in legno policromo. Tra le opere più suggestive, il Crocifisso di Sant’Eutizio, che anche oggi è simbolo di rinascita come accadde nella mostra La cultura lignea del ’99, dopo il sisma del ’97. La mostra ha anche il merito di rendere fruibili opere di non facile accesso, perché provenienti da edifici lesionati o conservate in depositi chiusi al pubblico. A conclusione del percorso espositivo, si può finalmente visitare la cucina settecentesca che si affaccia sulle campagne matelicesi, “un gioiello - dice Don Allegrini - di cui ogni visitatore del Museo Piersanti porta il ricordo più bello”.
Per ulteriori informazioni sui contenuti di mostra:
http://www.regione.marche.it/News-ed-Eventi/Post/42794/Milleduecento-Civilt%C3%A0-figurativa-tra-Umbria-e-Marche-al-tramonto-del-Romanico-a-Matelica-dal-9-giugno
Emergenza maltempo nella notte in tutta la provincia di Macerata a causa delle piogge e del forte vento che da ieri stanno interessando tutto il Maceratese.
Nella notte appena trascorsa si sono resi infatti necessari molti interventi da parte dei vigili del fuoco a causa di alberi caduti sul manto stradale della superstrada Civitanova - Foligno nonchè in molte altre città della provincia come Camerino, Belforte, Esanatoglia e Matelica.
A Cessapalombo poi, il forte vento ha fatto in modo che si scoperchiasse il tetto di una Chiesa nella frazione di Villa.
A San Severino operai e tecnici dell’ufficio Manutenzioni del Comune sono intervenuti nel rione Miliani, presso l’area circhi, e sulle comunali che portano alle località di Carpignano e Cusiano per rimuovere rami di alberi spezzati caduti sulla sede stradale. In via precauzionale inoltre sono stati chiusi i giardini pubblici comunali "Giuseppe Coletti".
E ancora, una forte mareggiata ha interessato tutta la costa creando danni a vari chalet, in particolar modo al Barracuda e al Mosquito di Porto Potenza dove la spiaggia non esiste praticamente più.
La Rhütten rimane con la… coppia in mano. Per il tris di vittorie bisogna ancora attendere. Il quintetto di Alberto Sparapassi, impegnato in anticipo sul parquet della Vigor Matelica, ammaina bandiera. 75-66 lo score finale in favore dei padroni di casa di coach Picchetti. «Abbiamo cominciato malissimo, soprattutto in difesa – è la lucida analisi del diesse settempedano Guido Grillo -, che solitamente per noi è l’arma in più, come dimostrano i parziali di 11-0 e 27-10. Tra la fine del primo quarto e per tutto il secondo abbiamo reagito, producendo un parziale di 22-11 che ci ha ravvicinati ai padroni di casa fino al -6. Ad inizio terzo periodo siamo ritornati a -11 ma, nonostante tutto, a 5 minuti dalla fine ci siamo riportati sul -4 con la palla in mano. A questo punto non abbiamo avuto la forza di operare l’aggancio, anche perché ci siamo logorati rincorrendo per tutta la gara. È stata una sconfitta meritata ma che ci porterà a lavorare in palestra ancora più intensamente in vista della prossima partita casalinga con Ascoli». Fari puntati, quindi, sul terzo confronto interno della stagione di serie D previsto al palas Ciarapica sabato prossimo, alle 18.00, con l’Ascoli Basket.
VIGOR MATELICA - AMATORI SAN SEVERINO 75-66 Matelica: Olivieri 9, Porcarelli 12, Boni, Pecchia 5, Mori, Gentilucci, Selami 17, Zamparini 19, Brugnola ne, Ghouti 6, Piermartiri 4, D. Picchietti 2.
All. G. Picchietti Rhütten: Fucili 4, Severini 11, Massaccesi, Potenza 8, Rossi, Rucoli 7, Ortenzi ne, Reggio 5, Cruciani 10, Callea 2, Giuliani 6, Tortolini 13.
All. Sparapassi Parziali: 27-14/11-18/16-15/21-19. Progressivi: 27-14, 38-32, 54-47, 75-66. Usciti per 5 falli: Severini e Potenza (San Severino)
In arrivo nei prossimi mesi a Matelica sei nuove telecamere predisposte per la lettura delle targhe, che andranno ad implementare il monitoraggio dei varchi di accesso alla città. La giunta, che sulla rete di sicurezza ha iniziato ad investire sin dal suo insediamento, ha deliberato lo stanziamento di 16 mila euro per potenziare ed ottimizzare il sistema di videosorveglianza. Oltre all’acquisto dei nuovi occhi elettronici, le risorse serviranno ad integrare il sistema informativo attuale con soluzioni più avanzate, per migliorare ulteriormente la qualità di definizione delle immagini.
“Abbiamo compiuto un altro passo in avanti – commenta l’assessore alla sicurezza Pietro Valeriani – nel percorso di potenziamento dei controlli del territorio. Nel 2015 a Matelica c’erano 4 o 5 telecamere funzionanti. Oggi ne abbiamo 16, tutte di ultima generazione e capaci di memorizzare le targhe dei veicoli. La sicurezza è sin dall’inizio del mandato una nostra priorità, come confermano le diverse iniziative già intraprese: dall’opuscolo distribuito nelle case per ricordare ai cittadini le principali misure da adottare, al progetto di nuova illuminazione con punti luce al led, fino alle videotrappole contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti”.
La delibera è stata trasmessa al responsabile del Rup, che si occuperà di indire la gara d’appalto. Le nuove telecamere potrebbero essere disponibili già all’inizio del 2019 ed andranno ad aggiungersi alle 16 attualmente posizionate nei punti strategici della città. L’obiettivo è quello di innalzare ulteriormente i livelli di sicurezza e di garantire una sempre più incisiva attività di prevenzione e di contrasto a fenomeni di illegalità.
Da oggi il Matelica ha un “dottore” in più si tratta di Vittorio Favo che oggi si è laureato con il voto di 100 su 110 in Economia e Commercio all’Università Politecnica delle Marche.
Il centrocampista classe 1996 nonostante gli impegni calcistici ha terminato il corso di laurea che lo vedeva impegnato con un ottimo risultato. Tutta la società si complimenta con lui augurandogli grandi successi professionali.
“Sembra chiarissimo che ormai siamo fuori dall’agenda politica del Paese”. Con queste parole Alessandro Delpriori, sindaco di Matelica, è intervenuto oggi alla Fiera di Rimini nell’ambito dell’Assemblea nazionale dell’Anci, dove ha portato la voce dei territori colpiti dal sisma del 2016. Delpriori ha denunciato la solitudine dei sindaci, che si trovano ad operare senza strumenti per risolvere i problemi dei cittadini: “Siamo abbondonati a noi stessi, in un groviglio di norme – ha detto – non è possibile che per risolvere la questione delle piccole difformità dei progetti per i lavori di recupero sia servito un emendamento e per il condono di Ischia si sia passati direttamente per il decreto.”
Il sindaco di Matelica ha sollevato poi la questione del personale degli Uffici Sisma dei Comuni: “Ad oggi non sappiamo la sorte dei 700 assunti a tempo determinato che il 31 dicembre andranno a casa, senza di loro non sarà possibile portare avanti il lavoro sulla ricostruzione appena iniziata”.
Delpriori ha denunciato inoltre la situazione di stallo sul fronte dei beni culturali: “Abbiamo sentito mille volte lo slogan prima le case e poi le chiese. Chi pensa questo vuol dire che non conosce il nostro territorio, perché da noi la gente, ripeto, la gente, i nostri cittadini, vivono dentro il sistema dei beni culturali”. Necessario allora un cambio di passo: “Serve una strategia totale di ricostruzione che sia diversa da quella attuata fino a qui – ha sottolineato – e va nominato un vice commissario ai beni culturali”.
Forte il richiamo al ruolo identitario di questi territori nel quadro nazionale ed europeo: “Dobbiamo convincerci che ricostruire l’Italia centrale sia una priorità per tutto il Paese – ha esortato Delpriori - È necessario che lo Stato capisca che questa è una priorità perché il sistema, senza di noi, non funziona. Siamo l’Italia di San Benedetto, di San Francesco, di Leopardi, della Resistenza e di Enrico Mattei. Siamo il cuore dell’Europa per come la conosciamo oggi, siamo la vera identità d’Italia”.
Nel suo intervento Alessandro Delpriori ha ricordato i numeri impressionanti del sisma: 300 morti nella notte del 24 agosto, 85mila scosse in due anni, 131 comuni nel cosiddetto cratere, 35mila sfollati. Ha voluto inoltre ringraziare i sindaci per il prezioso aiuto.
Ai nastri di partenza i lavori di realizzazione della bretella di collegamento tra la provinciale Muccese ed il quartiere San Rocco di Matelica, che oggi può contare su un’unica via d’accesso al polo scolastico, il più grande della città con 900 studenti, dopo il trasferimento di 15 classi delle elementari in seguito al terremoto.
Già firmato il contratto di affidamento dell’appalto, l’apertura del cantiere è prevista nei prossimi giorni. Si tratta di un’opera strategica per lo sviluppo di Matelica, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, che ha deciso di investire sulla nuova arteria 456 mila euro di risorse interne, confidando di riuscire a recuperarle dai fondi destinati al cratere.
A darne l’annuncio l’assessore ai Lavori pubblici di Matelica Massimo Montesi, che ricorda come anche l’intervento di ristrutturazione della Loggia degli Ottoni, partito pochi giorni fa, sia stato finanziato con 280 mila euro provenienti dalle casse comunali.
“Le due opere - afferma l’assessore Montesi - testimoniano come la città stia andando avanti, impiegando, laddove necessario, risorse proprie per effettuare interventi necessari e strategici. Per stringere i tempi, abbiamo anche deciso di affidare alcune progettazioni ad un gruppo di lavoro formato da tecnici interni e dal personale assegnato a tempo determinato all’Ufficio terremoto sino al 31 dicembre e che ci auguriamo venga riconfermato. Siamo tra i primi Comuni ad aver fatto una simile scelta, che conferma la volontà di procedere speditamente, superando le strozzature burocratiche. Per questo abbiamo incaricato i nostri tecnici di realizzare il progetto di ristrutturazione e messa in sicurezza di Palazzo Ottoni”.
Riguardo Palazzo Ottoni, il progetto definitivo di recupero, al quale il Commissario straordinario per la ricostruzione ha riconosciuto un contributo di 1 milione e 265 mila euro, è quasi pronto.
Nel frattempo vanno avanti gli altri progetti di ricostruzione, finanziati nel Piano delle opere pubbliche con i fondi del terremoto.
La priorità è rappresentata dal rifacimento della scuola primaria Mario Lodi di via Spontini, attualmente sede del Comune, che ha dovuto lasciare lo storico palazzo del Municipio reso completamente inagibile dal sisma. Per la scuola, alla quale sono stati assegnati 5,4 milioni di euro, e che sarà demolita e riedificata nella stessa area, l’amministrazione sta predisponendo il concorso di progettazione con l’obiettivo di andare a bando entro fine anno. L’ipotesi su cui i candidati dovranno lavorare è un progetto innovativo sotto il profilo urbanistico, capace di integrare le attività scolastiche con la città, farle dialogare con le attività sociali, anche attraverso il collegamento ai giardini adiacenti.
In fase di progettazione anche la ricostruzione della sede del Municipio, danneggiata pesantemente dal sisma, che può contare su 2,4 milioni di euro. Finanziata, infine, con i fondi del terremoto anche la caserma dei Carabinieri, alla quale è stato destinato 1 milione e 500 mila euro.
In materia di edilizia scolastica va anche citata l’intenzione dell’amministrazione di realizzare un nuovo plesso per la scuola dell’infanzia Bellini. L’edificio non ha subito danni in seguito al sisma, ma il Comune ritiene opportuno realizzare una scuola più moderna e per questo sta cercando di intercettare fondi, attraverso bandi europei o nazionali.
Al circolo Acli di Matelica, l'incontro ufficiale che ha visto presenti gli iscritti al partito di Matteo Salvini. La segreteria provinciale della formazione politica, rappresentata dal segretario Maria Letizia Marino ha presieduto la riunione, durante la quale è stata individuata, condivisa da tutti i sostenitori e quindi nominata la figura del coordinatore comunale della Lega. Il ruolo verrà ricoperto da Ivana Marchegiani, che ha scelto di avvalersi in particolar modo della collaborazione di Luigi Bertini oltre che dei numerosi soci iscritti al movimento.
La neo coordinatrice comunale, ha portato i saluti anche del Commissario per le Marche, Sen. Paolo Arrigoni. Presente all'incontro anche la delegazione della Lega, proveniente dal vicino Comune di Esanatoglia.
Rientra da Milano vittorioso il Cambrugiano 2015 di Belisario, incoronato primo Verdicchio in assoluto con premiazione 97/100 durante la presentazione della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2019 di DoctorWine.
In oltre 1200 i presenti all’evento tenutosi domenica al Principe di Savoia di Milano alla presenta del Ministro alle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio e delle maggiori autorità del settore vitivinicolo.
Un riconoscimento, quello ottenuto dall’azienda matelicese, che va ad arricchire ulteriormente un medagliere davvero molto ricco per l’annata 2018/2019.
Infatti la Guida Slow Wine 2019 ha conferito il riconoscimento di “Grande Vino” al Meridia 2015 riservando all’azienda regina del Verdicchio una presentazione di grande riverenza siglata dal giornalista Francesco Querceti che scrive “Dio fece la valle di Matelica e da una costola creò la Belisario…”
E ancora Bibenda 2019 che premia i vini di Belisario con 5 grappoli, punteggio massimo assegnabile dalla prestigiosa guida.
Ma i riconoscimenti arrivano a cascata e vanno dal “Gold Medal” Sommelier Wine Awards 2018 per il Verdicchio di Matelica doc “Del Cerro” annata 2016 ai “3 Cuori” assegnati dal Merum Magazine al “Verdicchio di Matelica doc “Del Cerro” del 2017. Dalla “Silver Medal” dell’International Wine Challenge 2018 per il Verdicchio di Matelica Riserva docg “Cambrugiano” 2015 alla “Bottiglia” Slow Wine 2019, riconoscimento assegnato alle aziende che hanno espresso un’ottima qualità media per tutte le bottiglie presentate.
Un palmarès davvero importante che riconosce all’azienda di Matelica la nobiltà del suo lavoro sia nella produzione di vini di altissimo livello e, di conseguenza, nella promozione di un intero territorio che, veicolato dal vino genera turismo organico. Non è un caso infatti che proprio il Ministro Gian Marco Centinaio abbia voluto sottolineare la valenza del turismo legato al mondo del vino, una firma d’eccellenza del made in Italy da salvaguardare e proteggere dalle contraffazioni.
-Luca come ti trovi in questo Matelica?A Matelica mi sto trovando benissimo, fin dal primo giorno ho trovato una società seria e ambiziosa che è sempre presente e non ci ha mai fatto mancare nulla, mettendoci ogni volta nelle migliori condizioni per lavorare. Il nostro gruppo è formato da tutti ragazzi magnifici che oltre ad essere compagni di squadra, sono diventati veri amici. Un altro valore aggiunto è rappresentato dallo staff tecnico e medico, composto da persone davvero preparate che ogni giorno ci spronano a migliorarci e a tirar fuori il meglio di noi stessi, in poche parole ho trovato davvero una seconda famiglia.
-A Giulianova una vittoria in rimonta, quanto serve per il morale?Quella con Giulianova è stata una partita davvero tosta e complicata, vincere in rimonta in un campo con una tifoseria così calda e una squadra come la loro non è da tutti. È stata una gran prova di carattere che ci ha dato sicuramente ancora più morale.
-La gara con l’Avezzano è un testa-coda, c’è da fidarsi?La gara di domenica sarà sicuramente ostica per noi, L’ Avezzano sta passando un momento difficile ma conosciamo la qualità e il valore della rosa, sappiamo che gli obbiettivi societari ad inizio stagione erano di un campionato di vertice quindi la posizione in classifica non deve assolutamente farci sottovalutare il nostro avversario, anzi tutt’altro.
-Vi aspetta una settimana piuttosto impegnativa, di nuovo tre gare in otto giorni, che ne pensi?Sapevamo già da inizio anno che sarebbero stati molti gli impegni infrasettimanali, uno dei punti di forza della nostra squadra penso sia proprio la qualità del gruppo, fino ad oggi praticamente tutti i giocatori sono stati chiamati in causa e tutti hanno sempre dato il massimo facendo capire che non esistono titolari e riserve, questo ci aiuterà a gestire al meglio gli impegni.
-Come giudichi il girone dal punto di vista tecnico e agonistico? Questo è il primo anno che affronto il girone F ma già dagli anni scorsi lo seguivo, mi sono informato dai miei ex compagni e tutti mi avevano messo in guardia. È un girone davvero tosto dove non esistono partite semplici o squadre “materasso”. Ogni domenica è una battaglia perché soprattutto sul piano agonistico e fisico il livello è davvero alto.
-Che impressione fa essere primi in classifica?Essere primi in classifica è sempre una bellissima emozione e cosa importantissima tiene alto il morale di tutti, possiamo tranquillamente dire che non ci ha mai regalato niente nessuno, in ogni partita abbiamo lottato e cercato di dare tutto quello che avevamo, quindi essere primi in classifica è il miglior modo per essere ripagati di tutti gli sforzi che abbiamo fatto fin da inizio ritiro.
A due anni dal terremoto che ha colpito le Marche, sono 148 gli edifici privati di Matelica parzialmente danneggiati dal sisma per i quali i proprietari non hanno ancora fatto richiesta di accesso ai contributi per la ricostruzione. I cittadini hanno tempo fino al 31 dicembre per presentare la domanda, corredata dal progetto di ristrutturazione, in Comune che, a sua volta, dopo aver controllato la veridicità delle autocertificazioni, trasmetterà le pratiche all’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione a cui spetta l’approvazione. A ricordare la scadenza il sindaco di Matelica Alessandro Delpriori, che invita i cittadini a cogliere l’importante opportunità di risistemare e mettere in sicurezza i propri immobili e ne approfitta per fare il punto sulla situazione della ricostruzione privata nella cittadina del cratere.
“I dati di cui siamo in possesso sulla base delle schede Aedes, che indicano lo stato degli edifici dopo il terremoto – spiega Delpriori - ci parlano di 148 immobili con danni lievi per i quali è ancora possibile presentare le istanze di finanziamento. I soldi ci sono, ma il tempo stringe e sarebbe davvero un peccato lasciarsi sfuggire questa chance di tornare nei propri alloggi, riaprire negozi o uffici attualmente inagibili. La macchina della ricostruzione privata è partita da tempo, anche se non posso nascondere che sta andando a rilento. Lo smaltimento delle pratiche è frenato da un quadro normativo farraginoso e da un eccesso di burocrazia. Mi auguro almeno che i sei impiegati assegnati a tempo determinato all’ufficio sisma del Comune, risorse indispensabili per seguire un argomento così complesso, vengano confermati fino al completamento dell’iter di gestione dei progetti, altrimenti si rischia lo stallo”.
Subito dopo le scosse di agosto e ottobre di due anni fa, i tecnici comunali di Matelica e della Protezione civile hanno effettuato 1692 sopralluoghi, in seguito ai quali sono state emesse 709 ordinanze di inagibilità per lesioni di diversa entità. A novembre 2016 erano 719 i cittadini aventi diritto al contributo di autonoma sistemazione, il famoso Cas, mentre oggi il numero è sceso a 532: di questi la maggior parte ha optato per una sistemazione alternativa. Allo stato sono 65 i progetti di recupero trasmessi all’Ufficio per la ricostruzione della Regione, di cui 6 per attività produttive, 50 per danni lievi e 9 per danni gravi. Di questi 16 hanno ottenuto l’approvazione, mentre per tre di loro si è concluso l’iter con la dichiarazione di fine lavori. I restanti sono ancora in fase d’istruttoria.
“E’ necessario che tutti gli attori della ricostruzione – conclude Delpriori – si impegnino per modificare una normativa complicata che sta mettendo un freno agli interventi di recupero. Bisogna accelerare, Matelica è ripartita, ma cittadini hanno bisogno di certezze per andare avanti”.
Operazione antidroga conclusa, tre arresti.
Si è conclusa nelle prime ore del mattino un’importante attività di indagine denominata “diadema”, condotta dalla compagnia carabinieri di Camerino. L'operazione si è conclusa con l’esecuzione di 3 ordinanze cautelari (arresti domiciliari) emesse dal gip del tribunale di macerata ed un deferimento in stato di libertà con la contestuale esecuzione di 4 perquisizioni personali e domiciliari a carico degli indagati.
I tre in manette erano riusciti a gestire un volume d’affari pari a 70.000 euro nell’arco di un anno e mezzo. Identificati grazie alle indagini Ciro Pianese (150 cessioni per un valore di 20.000 euro), Libero Campana ( quasi 300 cessioni per un valore di 31.000 euro) e Alessandro Campoli (120 cessioni per un valore di 14.000 euro), stati individuati come principali attori di spaccio sulle piazze di Matelica e Camerino.
A seguito delle conclusive operazioni uno dei soggetti arrestati è stato trovato in possesso di grammi 61 circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana e materiiale utile al confezionamento dello stesso
Nel corso delle operazioni è stato inoltre denunciato S.M. per aver avuto un ruolo marginale nell’attività di spaccio investigata.
Sabato 13 ottobre riaprirà al pubblico la discoteca Much More, storico club di Matelica. Aperto all’inizio degli anni ’80 e chiuso nel 2016 a causa della scomparsa del titolare, il Much More riparte grazie all’iniziativa di tre giovani del territorio: Riccardo Antonelli, Gianluca Mattioli e Simone Bellardinelli.
“Un segnale molto positivo per Matelica – commenta il sindaco, Alessandro Delpriori – per due motivi. Il Much More è un locale storico, un luogo di aggregazione per i giovani, e la sua rinascita ha anche una valenza sociale. Inoltre, l’idea che dei ragazzi vogliano darsi da fare per costruire il loro futuro e accettino la sfida di fare impresa è cosa preziosa, segno che c’è un tessuto vitale ed energie in movimento che stanno dando un contributo importante alla ripresa di questo territorio. Come Amministrazione auguriamo loro di vincere questa sfida”.
Il Much More avvierà le attività con una proposta nuova, che comprende non solo la discoteca, mirata a coinvolgere sia giovani che adulti, ma anche serate a tema e una formula speciale pensata per la domenica: il “Much Market”, punto d’incontro tra le varie realtà del territorio, dalle associazioni alle imprese espressione di tipicità e artigianato locale.
Venerdì l’inaugurazione: “E’ un taglio del nastro importante per noi quanto per la città – spiegano i tre giovani titolari – Dopo tanti lavori e le tante proposte finalmente potremo presentare quella che è la nostra idea di discoteca. E’ un onore e un onere importante raccogliere il testimone di un’attività così storica e significativa”.
L’avv. Oberdan Pantana ieri ha ottenuto davanti al Giudice di Pace di Camerino, l’assoluzione nella forma più ampia, “Per non aver commesso il fatto”, quale difensore di fiducia dell’imputato dott. Valentini Alessandro, Segretario comunale del Comune di Matelica, per l’infondata querela proposta dall’ex Vice-Segretario comunale dott. Boarelli Nicola in merito al reato di diffamazione di cui all’art. 595 c.p., difeso invece dall’avv. Francesco Copponi.
Invero, nello stesso processo è, invece emerso che il Boarelli in modo del tutto privo di fondamento ha riportato al Sindaco di Matelica, fatti non veritieri accaduti all’interno dell’Ente, circostanza questa che insieme ad altre saranno oggetto di un altro processo penale, questa volta con imputato l’ex Vice-Segretario comunale, Boarelli Nicola, rinviato a giudizio per il delitto di stalking aggravato di cui ex art. 612 bis, commi I e IV, con parti offese il Segretario Comunale e una dipendente del medesimo Ente, con prima udienza davanti al Tribunale Penale di Macerata per il giorno 03.04.2019.
Papa Francesco ha nominato mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano-Matelica, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana.
Monsignor Russo è nato ad Ascoli Piceno il 26 agosto 1961. Architetto, esperto di beni culturali, arriva dall'esperienza ecclesiale dei Focolari. Il 18 marzo 2016 Papa Francesco lo aveva nominato vescovo di Fabriano-Matelica e il 28 maggio è stato ordinato. Oggi la nomina a segretario generale della Cei. (Ansa)
Domenica 30 settembre alle ore 18 farà tappa al Teatro Piermarini di Matelica “Dentro il cratere. I Marchigiani non tremano”, format teatral-televisivo che nasce con l'intento di tenere i riflettori accesi sulle terre colpite dal terremoto. Un progetto di Filodiffusione e Alfastudio realizzato grazie al bando di Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission in sostegno di progetti ed iniziative cineaudiovisive nelle zone del sisma; la tappa di Matelica è realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Sul palco del Piermarini, moderati da Maurizio Socci, saliranno il sindaco Alessandro Delpriori, il prorettore vicario dell’Università di Camerino Graziano Leoni e il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi. Un’occasione importante per fare il punto sulla ricostruzione e sulle problematiche ancora aperte e anche per dare spazio alle tante risorse del territorio. Si parlerà di lavoro, di scuola, di patrimonio culturale e sociale, valorizzando le storie di quotidiano impegno e di solidarietà che tengono insieme una comunità. A portare in teatro la propria esperienza anche alcune delle realtà più vitali, attive in diversi settori, tra cui la Croce Rossa, gli scout e l’associazione dei commercianti.
Oltre al confronto in teatro, saranno protagoniste le voci raccolte sul territorio, con interviste, video e reportages a cura di Selena Abatelli per raccontare lo sguardo di chi, con preoccupazione ma anche con tenacia, vuole ripartire.
Si chiuderà con il sorriso, grazie alla comicità di Piero Massimo Macchini.
La tappa di Matelica di “Dentro il Cratere” verrà trasmessa prossimamente su È Tv.
Ingresso libero. Info: tel 368 3199884; pagina facebook Dentro il Cratere.