L’abbazia di Santa Maria De Rotis, da molti conosciuta semplicemente come l’abbazia di Roti, piccolo gioiello dimenticato e ormai quasi perso nella natura incantevole della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, nel territorio del Comune di Matelica, in concorso tra “I luoghi del cuore” del Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano.
Poco si sa della sua storia, si legge nella scheda allegata al materiale fotografico dell’Abbazia che al momento è al 50esimo posto nella classifica de I luoghi del cuore Fai, poiché i numerosissimi documenti conservati nell'archivio andarono persi in un incendio avvenuto nel secolo XVIII. Nel 1195 si ha prima notizia di un abate di Santa Maria de Rotis, ma la sua fondazione è da ascrivere sicuramente ai secoli precedenti, poiché all'epoca il monastero era già al massimo dello splendore. Agli inizi del '300 fu attaccato dai matelicesi ed iniziò il progressivo declino che si concluse con la cessione in commenda nel XV secolo e con la definitiva assegnazione dei beni al Capitolo della Collegiata di Santa Maria di Piazza a Matelica. Dell'antica struttura si ritrovano elementi solo in parte dell'edificio chiesastico. Si può raggiungere solo a piedi in circa 30 minuti, lasciando la macchina poco dopo aver passato Braccano: è forse uno dei pochi luoghi in cui l'assoluta mancanza di insediamenti umani ed il bellissimo scenario naturale danno l'impressione che il tempo si sia fermato all'epoca dei primi insediamenti monastici.
Oggi restano interessanti parti del monastero, consolidato nelle sue strutture portanti, per la cui salvezza da sempre si sta battendo l’Unione Montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche ricadendo questo antico gioiello nell’ambito della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito di cui l’ente comunitario è ente gestore.
L’abbazia di Roti può essere votata tra i Luoghi del cuore del Fai, iniziativa giunta alla decima edizione e che, come sempre, vuole tutelare e valorizzare siti che rischiano la rovina.
Sarà possibile partecipare al concorso votando il Luogo del cuore preferito fino al 15 dicembre. Data l’emergenza sanitaria da Covid-19 si può votare solo ed esclusivamente online al sito www.iluoghidelcuore.it.
Forse una dimenticanza, ma sicuramente un errore da matita rossa quello commesso oggi dall'Amministrazione Comunale di Matelica che ha quantomeno provato a cerebrare il 25 Aprile, Giorno della Liberazione, attraverso un post pubblicato sulla pagina istituzionale di Facebook.
Tutto nelle norma sembrerebbe, se non fosse per il fatto che in un passaggio del testo si sono lette queste parole: "La Festa della Liberazione vide i nostri soldati segnare la fine vittoriosa della prima guerra mondiale nel 1918, sancendo così il compimento dell’unità territoriale italiana iniziato nelle guerre di indipendenza del secolo precedente."
Un errore storico madornale che non è passato inosservato, suscitando quindi l'ilarità, ma anche lo sdegno, di tante persone che hanno fatto notare, con commenti dai toni forti sotto il post, la "scarsa preparazione in storia contemporanea" dell'attuale giunta comunale.
A nulla è valso il goffo tentativo del gestore della pagina Facebook, di modificare il testo, correggendo il passaggio incriminato, infatti lo screnschoot del post originale era già stato ripreso è divulgato dalle altre pagine del gruppo di minoranza che non si sono risparmiati in critiche.
"Chiediamo scusa agli italiani tutti per l'incompetenza e per la cattiva fede degli attuali Amministratori di Matelica - tuonano i componenti del gruppo 'Per Matelica' - il 25 Aprile è la festa della Liberazione dall'oppressione nazifascista, non c'è niente da aggiungere."
Dello stesso tenore l'intervento dell'ex sindaco del Comune di Matelica Alessandro Delpriori: " Oggi il Comune di Matelica ha toccato il fondo - dichiara dal suo profilo facebook personale - Come ex sindaco e attuale amministratore trovo vergognoso il post sulla pagina in cui si scrive che il 25 Aprile celebra la fine della prima guerra mondiale - e poi conclude - Mi dissocio".
Nel pomeriggio c'é stata la replica del sindaco di Matelica Massimo Baldini, affidata ad un post facebook.
"La premessa, che è stata tolta - ha scritto il primo cittadino - voleva significare che la liberazione dell'Italia dallo straniero era iniziata con le guerre d'indipendenza prima, infatti l''unità d'Italia si è conquistata con la fine della prima guerra mondiale 1918 che ha causato tantissimi morti.L' oppressione dal nazifascismo si è protratta in Italia per circa 20 anni ed è costata anchessa tante vite umane, soprattutto alla fine della seconda guerra mondiale.Questo era il pensiero che avevo inserito nel testo da pubblicare, purtroppo al momento dell'invio ho commesso una distrazione scegliendo la bozza con l'articolo tagliato.Pervengano a tutti voi le mie personalissime scuse per l'errore rinnovando e condividendo con voi i valori della resistenza", ha concluso.
Scatta la fase due per il Contratto di Fiume dell’Alto Potenza. Dopo la discussione delle strategie e la formazione del quadro sinottico nasce, infatti, il primo Piano di azione che le Amministrazioni locali sono state invitate a sottoscrivere dal presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi, in vista dell’assemblea conclusiva.
Coinvolti nell’iniziativa i Comuni di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Muccia, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia insieme al settore Tutela delle acque e Difesa del suolo e della costa della Regione Marche, al Consorzio di Bonifica, all’Ordine dei Geologi, all’Ambito Territoriale Ottimale, alle associazioni ambientaliste Wwf e Legambiente.
Gli elaborati tecnici sono stati consegnati dal coordinatore del Piano, architetto Carlo Brunelli, insieme a tutte le schede d’azione che hanno interessato la parte superiore del bacino idrografico avente una superficie di oltre 650 chilometri quadrati. Si tratta di un territorio caratterizzato prevalentemente da aree boschive, pascoli e seminativi in cui il sistema insediativo si sviluppa principalmente nel fondovalle e dove insistono ben quattro siti Natura 200 e alcuni elementi di pressione ambientale.
Il Contratto di Fiume costituisce un importante strumento di programmazione strategica integrata per la pianificazione e gestione dei territori fluviali, in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze idrogeologiche, di inquinamento, paesaggistiche e naturalistiche. Inoltre il suo scopo è quello di promuovere la collaborazione e la sussidiarietà fra i diversi attori, istituzionali e non, operanti sul territorio, finalizzando tutte le azioni alla rinascita del bacino idrografico, in una visione non settoriale ma integrata del fiume, inteso come ambiente vitale, bene comune da gestire in forma collettiva e partecipata.
Il primo piano d’azione del Contratto di Fiume contiene gli obiettivi da perseguire nel periodo 2020-2022. La quasi totalità delle azioni è di tipo non strutturale e a costi molto accessibili per le amministrazioni locali nella mancanza di certezze sulla disponibilità di contributi regionali o finanziamenti specifici. Tra queste alcune azioni sono virtualmente a costo zero e consistono nella formazione di tavoli, intese o riorganizzazioni di uffici e strumenti normativi. Si è ritenuto prioritariamente importante che il processo si avvii, che ogni Comune porti alla fase di studio, di progettazione, e magari di realizzazione, di un intervento almeno in ogni ambito in cui è stato articolato il bacino dell’Alto Potenza. Previsti, inoltre, l’avvio di iniziative di conoscenza con le scuole, l’avvio di una serie di progetti integrati assieme al Consorzio Bonifica, studi sulla possibilità di avviare accordi agroambientali, la creazione di un regolamento di polizia rurale unitario e di un corpo territoriale di vigilanza ambientale, Tutte azioni, queste, che da sole sono in grado di modificare profondamente, e in meglio, il rapporto tra la comunità locale e il suo territorio.
Venerdì 24 aprile, alle ore 11,30, conferenza stampa su Zoom per presentare Aipas Marche, una comunità interprofessionale del mondo sociale e socio-sanitario che, in collaborazione con le quattro Università delle Marche, promuove la partecipazione attiva alla realizzazione del welfare territoriale.
Dotata di una piattaforma online che contiene approfondimenti, studi, ricerche sul mondo sociale e socio-sanitario delle Marche prodotti da esperti e protagonisti diretti, Aipas Marche vuole offrire un contributo per far fronte all'emergenza Covid-19 mettendo a disposizione di tutta la comunità, e in particolare del mondo del sociale e del socio-sanitario, i propri strumenti.
La piattaforma, nata con il contributo di Halley Informatica, rappresenta uno strumento pratico di lavoro e di condivisione dove poter reperire i contributi e le buone prassi di tutti gli Ambiti Territoriali Sociali delle Marche (www.aipasmarche.it). Della stessa fa parte anche l’Ats dell’Unione Montana Potenza Esino Musone che riunisce i Comuni di Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro e Treia.
** Link alla Conferenza Stampa: https://us04web.zoom.us/j/8232068084 **
Da qualche giorno la FIDEA spa ha introdotto sul mercato un nuovo prodotto, il "SANIL", che è un gel sanificante. Nella mattinata di oggi Mauro Canil e sua moglie Sabrina Orlandi, in rappresentanza della FIDEA, hanno provveduto a donarlo all'amministrazione comunale di Matelica. Il prodotto verrà distribuito ai dipendenti comunali, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa di Matelica, alla Casa di Riposo, ai medici di base che operano in città, all'ospedale di comunità E. Mattei e a tutti membri del consiglio comunale.
Anche la locale stazione dei Carabinieri riceverà il gel sanificante direttamente dalla famiglia Canil.
"Questa amministrazione ringrazia l'azienda matelicese per la donazione, in particolare Mauro, Sabrina e Denis; sono questi i gesti che riempiono il cuore di ognuno di noi e che ci fanno sentire meno soli" sottolinea il sindaco Massimo Baldini.
Il Comitato feste Casette Rondinella Trinità informa che lo stesso ha deliberato, per quest'anno, di annullare la tradizionale Festa della Rana.
I motivi che hanno spinto a prendere questa decisione sono principalmente due e sono ovviamente legati alla drammaticità della situazione che sta colpendo l'Italia tutta a causa del Coronavirus. Moltissime attività sono chiuse e ancora non si sa se e quando riusciranno a riaprire.
Il comitato feste del quartiere è nato da poco e pertanto senza il sostegno degli sponsor non ha la possibilità di sostenere tutte le spese che derivano dall'organizzazione della festa stessa. Poi vi è una riflessione di carattere morale non da sottovalutare e cioè le difficoltà dei ristoratori.
A Matelica, come in qualsiasi altra città d'Italia, ormai da più di un mese le attività di ristorazione sono chiuse ad eccezione delle consegnare a domicilio che non tutti svolgono. Volendo condividere le preoccupazioni economiche di tutti e in questo caso dei ristoratori, per solidarietà e per spirito di appartenenza ad una comunità il Comitato ha deciso di fermare le proprie attività con l'obiettivo per il prossimo anno di rimettere in piedi la festa della Rana e tornare a condividere con la città le tradizioni che la contraddistinguono.
“Mantenuti tutti gli impegni presi tra l’amministrazione precedente e il direttore dell’area vasta 3 Alessandro Maccioni , infatti è arrivato presso l’ospedale di Matelica un’importante apparecchiatura mobile per eseguire delle radiografie in proiezioni particolari il cosiddetto " Telecomandato" il quale è estremamente utile specie per situazioni di pazienti con problematiche motorie”. Così, in una nota, il gruppo consiliare “Per Matelica” guidato dall’ex sindaco Alessandro Delpriori, riguardo al potenziamento del reparto di radiologia dell’ospedale cittadino.
“Grazie all’impegno della precedente amministrazione vediamo oggi potenziato il nostro ospedale di comunità – prosegue il gruppo di minornaza - che oltre alla radiologia ha visto recentemente , nel mese di Febbraio un consistente aumento di posti letto che sono saliti complessivamente a 28 di cui 16 di cure intermedie. Il prossimo traguardo oramai sarà l’imminente avvio dei lavori a piano terra non appena le condizioni sanitarie in Italia si regolarizzeranno. L’impegno politico e la serietà amministrativa del direttore dell’area vasta 3 hanno portato finalmente ad ottenere un potenziamento significativo per la nostra comunità”.
ll Lions Club Matelica continua l'impegno a favore della collettività locale, in questo difficile periodo di emergenza sanitaria, legata al Coronavirus. Con un service nato dalla volontà di tutti i soci sono state acquistate tremila mascherine monouso, che sono state donate alla casa di riposo Enrico Mattei di Matelica, casa di riposo S.Maria Maddalena di Esanatoglia, casa di riposo A.Chierichetti di Gagliole, Avis comunale di Matelica, Protezione civile di Matelica, per garantire una maggiore sicurezza agli operatori e soddisfare i bisogni dei degenti. «Ringraziamo per la cortese collaborazione e la disponibilità la nostra socia dottoressa Paola Procaccini. Le risorse necessarie a dare vita questo service sono state ricavate dai fondi per le conviviali, che in virtù delle norme sul contenimento sociale per il Coronavirus, non si sono più svolte in questi mesi. Ogni viaggio inizia con un primo passo. Un atto di servizio, una parola di incoraggiamento, una piccola donazione è spesso quello che ci vuole per portare la speranza dove ce n’è più bisogno», ha detto la presidente del Lions Club Matelica Maria Gilda Murani Mattozzi. La consegna è avvenuta nei giorni scorsi, dopo un primo service nato dal contributo dei soci che ha permesso di donare confezioni di disinfettante all'ospedale di Camerino.
Queste alcune delle proposte del Gruppo “Per Matelica” all’Amministrazione comunale.
I consiglieri: “Ci aspettiamo risposte concrete ed immediate, senza ingerenze politiche e polemiche sterili”
In questo momento particolarmente delicato abbiamo provato con profondo senso istituzionale a deporre “le armi di guerra” politica e amministrativa e abbiamo dato la nostra massima disponibilità a collaborare per il bene della città. Abbiamo richiesto la convocazione urgente della commissione Sanità e Servizi Sociali per discutere di una nostra proposta rivolta in particolar modo alle famiglie in difficoltà, alle piccole imprese, micro impresa, attività commerciali, ricettive e di ristorazione, artigiani e liberi professionisti che in questi mesi sono messi a dura prova. Abbiamo presentato in veste ufficiale una proposta dettagliata su possibili risparmi da parte dell’amministrazione comunale, risparmi per attività che purtroppo al momento sono sospese liberando risorse che possano essere reinvestite per l’immediata necessità e per la ripartenza. La proposta che il gruppo di “Per Matelica” ha posto all’attenzione del Sindaco, dell’assessore Procaccini e della Commissione Sanità e Servizi Sociali sarà valutata nel dettaglio anche da una prossima commissione consiliare dedicata al Bilancio, ci auguriamo che venga analizzata nello specifico senza ingerenze politiche ma solo tecnicamente, la città e i cittadini si aspettano azioni concrete, decisioni immediate, speranza per il futuro e sostegno delle istituzioni.
Non possiamo permetterci un’apatia istituzionale come quella attuale, non possiamo perdere oltre 40 giorni per comprare mascherine da donare alla cittadinanza, lo abbiamo chiesto ma non verrà fatto, ogni cittadino si deve comprare la propria mascherina. Non possiamo abbandonare gli operatori e i degenti e tutti i fruitori del nostro Ospedale senza fornire loro solidarietà, assistenza e vicinanza lasciando tutto questo solo ai volontari. Abbiamo richiesto in commissione una particolare attenzione alla struttura e la fornitura di tutti i presidi necessari per una maggiore tranquillità del personale medico, paramedico e dei degenti. L’Amministrazione comunale giustamente si fa promotrice di tutte le raccomandazioni ministeriali, invitando i cittadini matelicesi ad uscire il meno possibile e convoca la commissione consiliare in presenza, e non in modalità telematica, pur avendolo esplicitamente richiesto ci hanno risposto che non si è pronti, dopo oltre un mese il comune di Matelica non si è ancora dotato di un sistema di comunicazione video per le riunioni e ce ne sono moltissimi anche gratuiti. La nostra idea è quella di creare un fondo straordinario nel bilancio comunale dove far confluire, al netto di possibili perdite economiche come minor incasso di multe o rette, i fondi delle economie di questi mesi, minor spesa di riscaldamento di scuole e di strutture sportive, rimodulare i finanziamenti per le attività sportive sospese, e i finanziamenti annuali per la gestione di strutture comunali che hanno purtroppo interrotto il servizio attuando una solidarietà verso chi è in sofferenza. Nel fondo potrebbero trovare spazio anche una parte dei finanziamenti inizialmente previsti per manifestazioni culturali e sportive e di spettacolo dal vivo che purtroppo non si potranno effettuare a causa dell’emergenza sanitaria e riconvertirli in aiuti per settore sport e cultura in termini di sostegno a coloro i quali erano impegnati in suddette attività ma anche ai lavoratori dei settori dell'indotto che essi generavano. Purtroppo ora abbiamo visto solo pressapochismo, gravi mancanze, opportunismo politico e atteggiamenti alquanto imbarazzanti da parte dell’amministrazione comunale, questa emergenza ha portato a galla le grandi lacune dei rappresentanti di “Matelica Futura” evidenziando ancora una volta l’incapacità amministrativa di un gruppo politico. Non possiamo permetterci di perdere tempo, la comunità ha bisogno di risposte concrete, immediate, tutti dobbiamo fare la nostra parte, tutti stiamo rinunciando a qualcosa, tutti stiamo facendo sacrifici, tutti dobbiamo dare una mano, amministratori, cittadini, associazioni, imprenditori, per ripartire più forti di prima.
Ci auguriamo che il nostro contributo sia preso in seria considerazione e che vengano inserite nel prossimo bilancio le misure economiche e sociali necessarie per la città.
"Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria mondiale senza precedenti, la nostra vita sicuramente cambierà, le nostre abitudini, i nostri modi di fare - chiosa il sindaco di Matelica Massimo Baldini - Cambieranno le nostre necessità e le esigenze non saranno più le stesse; avremo bisogno di più sicurezze e maggiori garanzie. Sto parlando del servizio sanitario nazionale che in Italia è già migliore rispetto a tante altre parti del mondo - poi precisa - Nonostante tutto c’è necessità di rimodularlo alla luce di quanto sta accadendo"
"C’è bisogno di un servizio sanitario vicino alla gente organizzato in maniera tale che possa sopportare ogni eventualità, che sia in grado di garantire ogni tipo di servizio. Ciò che sta accadendo ce lo insegna, sarebbe illogico concentrare tutti i servizi sanitari in un unico ospedale provinciale, ma sarebbe logico distribuire servizi in più plessi sanitari, come già abbiamo- e aggiunge -Tutto ciò farebbe spendere meno danaro pubblico. Sarebbe opportuno adeguare le strutture già esistenti, alcune delle quali non sono costate nulla allo stato, ed adattarle a specifici servizi.
"Investire sulla sanità affinché possa essere presente e funzionale su tutti i territori anche quelli con meno popolazione. Presidi ospedalieri con reparti idonei e specialistici a garantire servizi eccellenti come c’erano una volta - spiega il pimo cittadinio -. L’attuale emergenza sta dimostrando quanto siano fondamentali le strutture periferiche, qualcuna ancora da sistemare dopo il terremoto del 2016 come quella di Matelica e che oggi poteva essere più funzionale.
"Alla luce di tutto questo penso sia necessario rivedere il piano sanitario regionale e costruirlo in maniera organica pensando alle esigenze di tutto il territorio regionale. Le zone interne hanno le stesse necessità delle altre parti della regione - sottolinea - Non dimentichiamo che ci sono tanti comuni nel cratere sismico del 2016 e tanti cittadini che non possono “restare a casa” perché le case ancora non le hanno"
"Mi associo a quanto sostenuto da altri Sindaci della Provincia di Macerata, Civitanova Marche, Camerino, Tolentino, e penso che tanti altri sono d’accordo con noi".
In questo momento di emergenza mondiale, in cui l'ospedale di Camerino ed il personale tutto sono impegnati in prima linea, nella lotta contro il Coronavirus, il Lions Club di Matelica ha voluto dare un contributo allo sforzo dei sanitari, con un piccolo gesto volto ad agevolare il loro lavoro. I soci del Lions Club Matelica, con un service frutto dell'impegno e della volontà di tutto il club, hanno donato all'ospedale di Camerino confezioni di gel disinfettante. La presidente e tutti i soci Lions Matelica, ringraziano il socio Lion Maurizio Dini, titolare della Midor di Fermignano, che ha messo a disposizione il materiale, consegnato ieri nelle mani dei sanitari che prestano servizio al Covid hospital di Camerino.
Il sodalizio matelicese sta seguendo anche le iniziative a livello nazionale, con i Lions italiani che doneranno nel giro di breve tempo ventilatori polmonari destinati alla cura dei contagiati da coronavirus, utilizzando un primo contributo di 350.000 dollari della Lions Clubs International Foundation. Le attrezzature saranno messe a disposizione degli ospedali delle aree maggiormente colpite dall'epidemia, seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie nazionali.
"Purtroppo questa mattina abbiamo avuto la segnalazione del primo decesso accertato dovuto a COVID-19". A comunicarlo, è il sindaco di Matelica Massimo Baldini. A perdere la vita nella notte Carla Boarelli. La donna aveva 68 anni, era ricoverata presso l’ospedale di Civitanova e presentava patologie pregresse. "L'amministrazione comunale è vicina ai familiari in questo momento, afferma Baldini
"Rendiamo noto che le autorità competenti ci hanno comunicato che a Matelica risultano 6 persone positive al COVID-19 e 21 persone in isolamento", continua il primo cittadino.
"Ricordiamo sempre - prosegue Baldini - che è obbligatorio comunicare al Dipartimento di prevenzione dell'Area Vasta 3
(tel. 0733642302) il proprio ingresso in Italia per avviare la sorveglianza sanitaria. È prescritto, inoltre, che per chi va in autoisolamento e accusa sintomi Covid-19 l'obbligo di segnalare tale situazione con tempestività all'autorità sanitaria tramite i numeri telefonici dedicati (in questo caso si può comporre il numero 1500). Per chi si trova in assistenza sanitaria domiciliare l' Asur Marche ha attivato un servizio automatico di sorveglianza quotidiana".
L'Amministrazione Comunale di Matelica ha ufficializzato la situazione relativa al contagio da Covid-19, aggiornata al 30 marzo. Sono tre le persone positive al coronavirus e 20 le persone in isolamento domiciliare.
"Si ricorda che è’ obbligatorio comunicare al Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 3 (tel.0733642302) il proprio ingresso in Italia per avviare la sorveglianza sanitaria - sottolineano dalla Giunta -. È prescritto, inoltre, che per chi va in autoisolamento e accusa sintomi Covid-19 l’obbligo di segnalare tale situazione con tempestività all’autorità sanitaria tramite i numeri telefonici dedicati (in questo caso si può comporre il numero 1500). Per chi si trova in assistenza sanitaria domiciliare l’Asur Marche ha attivato un servizio automatico di sorveglianza quotidiana".
Il sindaco di Matelica Massimo Baldini, insieme all'assessore alla sanità Rosanna Procaccini, hanno fatto richiesta al direttore Asur Marche Area Vasta 3 Dott. Alessandro Maccioni, per effettuare tamponi agli ospiti della Casa di Riposo T.De Luca-E.Mattei di Matelica.
La struttura, ad oggi, ospita 90 persone oltre al personale di servizio. "In questi giorni di emergenza sono state prese tutte le precauzioni previste dalle norme di legge per evitare il contagio dal virus Covid-19 - si legge nella richiesta formale inoltrata dal sindaco Baldini e dall'assessore Procaccini -, tuttavia alcuni pazienti sono rientrati da ricoveri ospedalieri dove si sono registrati casi di positività al virus".
"Per questo motivo, al fine di preservare la salute delle persone anziane e scongiurare casi di positività, si richieda che venga effettuato il tampone a tutti gli ospiti e al persone della struttura" concludono sindaco e assessore nella loro richiesta.
Il gruppo consiliare regionale della Lega segnala l’opportunità di liberare circa cento posti letto per le cure no-covid negli Ospedali delle due città di Cingoli e Matelica. Proposto anche il potenziamento delle cure intermedie, sempre no-covid, presso l’Ospedale di Recanati.
Una zona franca, un asse ospedaliero strategico che unisce le città di Cingoli e di Matelica. E’ quanto immaginato dai consiglieri regionali della Lega, Sandro Zaffiri, Mirco Carloni, Marzia Malaigia e Luigi Zura Puntaroni, nell’ottica di organizzare al meglio la grande sfida al coronavirus.
“È una proposta che nasce dall’analisi dell’attuale – affermano i consiglieri – ospedali medi e grandi impegnati giorno e notte con pazienti affetti dal virus, l’arrivo di Bertolaso per creare una struttura di riferimento regionale, la doverosa necessità di organizzare la cura delle situazioni estranee al contagio, dei cronici e degli anziani in totale sicurezza per loro e per il personale medico. Ecco, dunque, che gli ospedali di Cingoli e di Matelica potrebbero divenire importanti presidi di medicina generale no-covid. A Cingoli – rilevano gli esponenti del Carroccio – potrebbero essere messi a disposizione circa 40 posti di degenza, mentre a Matelica sarebbero 50 i posti letto che si potrebbero creare, trasferendo le attuali circa 20 presenze costituite dagli ospiti di una casa di riposo, ivi collocati per motivi legati al terremoto, in una struttura più adeguata alle loro esigenze. Anche l’ospedale di Recanati potrebbe rientrare in questa strategia, potenziandone le funzioni di cura intermedia del malato, sempre no-covid. Quella che l’emergenza ci sta offrendo – concludono i consiglieri della Lega – rappresenta anche un’opportunità di ripensare all’organizzazione della sanità regionale con uno sguardo al futuro, immaginando in che modo i presidi ospedalieri dei centri più piccoli potrebbero essere messi a disposizione delle comunità locali.
Alessio Olivieri, sul parquet ricopre il ruolo di ala piccola della Vigor Basket Matelica, squadra militante nella Serie D marchigiana, ma da a più di un mese il suo campo è diventato solo quello dell'Ospedale di Camerino, e il suo ruolo è quello di infermiere.
Attraverso un post pubblicato sul proprio profilo facebook, Alessio ha pubblicato una sua foto ed ha cercato di raccontare le sensazioni delle persone, che come lui stanno combattendo questa emergenza sanitaria in prima linea come ad esempio la sua fidanzata:
"Ci chiedono tante volte... come va?
La risposta più o meno è sempre la stessa.. Abbastanza bene dai, siamo un po’ stanchi ma andiamo avanti! Beh si in realtà stanchi lo siamo.. perché lavorare così ti stanca il doppio, il triplo! Il tempo si allunga... e poi a volte ci demoralizziamo... eh si... nel nostro lavoro la sofferenza è all ordine del giorno, ma stavolta è diverso! È diverso perché la gente muore.. e muore sola! E questa è la cosa più brutta!! Però abbiamo la fortuna di viverlo in prima linea insieme... fortuna si avete capito bene! Siamo fortunati perche entrambi sappiamo cosa viviamo, entrambi lo vediamo con i nostri occhi... e per quanto puoi cercare di spiegarlo, se non lo vivi non lo potrai mai capire! Noi invece ci capiamo e anche se ormai si parla molto spesso di quello, ci capiamo e ci aiutiamo, ci sosteniamo.. e questo vuol dire essere fortunati! Speriamo che finisca prima possibile, ma di sicuro noi non molliamo!!"
Un giovane di 21 anni, P.A. residente a Roma, è stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Camerino per i reati di contraffazione ed uso di atto falso e detenzione di sostanza stupefacente. Nel pomeriggio di ieri il ragazzo è stato controllato a Matelica, nel corso degli specifici servizi volti a verificare il rispetto delle disposizioni governative in merito al contenimento dell'epidemia del coronavirus.
Al momento del controllo, il 21enne era in possesso di un medicinale contenente principio attivo ascritto alla tabella delle sostanze psicotrope. La ricetta di cui disponeva, è risultata falsificata. I militari hanno accertato che il farmaco era stato acquistato poco prima in una farmacia matelicese, proprio grazie alla ricetta falsa.
Il ragazzo, gia’ il 15 marzo scorso e sempre a Matelica, si era reso responsabile del tentato furto di una bicicletta. Scoperto dalla proprietaria, si era dato alla fuga ma non prima di aver mostrato i genitali alla donna. Anche per quell’episodio era stato denunciato dai carabinieri della compagnia di Camerino.
"Apprendiamo dal bollettino diffuso dalla Regione Marche che a Matelica viene inserito un caso positivo al COVID-19 (leggi qui). Dalla Prefettura di Macerata questa mattina alle ore 12.40 risultavano 0 casi positivi e nessuno ci ha poi aggiornato sulla situazione. Siamo sconcertati a questo punto, non siamo in grado di rispondere alle domande dei nostri cittadini e non siamo neanche in grado di sapere quale sia la verità". Questa la dura presa di posizione del vice-sindaco di Matelica Denis Cingolani.
"Non è così che i Sindaci e gli amministratori possono rendersi utili per i propri cittadini. Vogliamo chiarezza, non apprezziamo venire a conoscenza di queste situazioni tramite sterili bollettini o articoli di giornale. Purtroppo si sta mettendo a dura prova il nostro tessuto sociale già provato dal sisma 2016" ha proseguito il vice-sindaco.
Situazione simile viene segnalata anche dal comune di Urbisaglia, nel cui territorio - stando alla tabella emessa dalla Regione Marche (leggi qui) - risulta essere presente un caso positivo al Covid-19: "Il comune si sta adoperando per ulteriori verifiche in quanto l'ultima comunicazione della Prefettura di oggi 20 marzo alle ore 18 non ha notificato nessun caso positivo nel nostro territorio. Prima di lunedì non avremo nuovi aggiornamenti.".
++ AGGIORNAMENTO ORE 12:00 ++
Il sindaco Massimo Baldini ha confermato, attraverso un video-messaggio, di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale riguardo la presunta positività di un concittadino: "Dai dati pervenuti ieri, ci risulta la presenza di tre persone in isolamento domiciliare, e non positive".
Baldini, pertanto, ha scritto alla Prefettura e all'Asur per avere chiarimenti in merito.
"Nel nostro comune ci sono stati e ci sono casi di persone in isolamento volontario, casi verificati con il tampone sono risultati negativi. Purtroppo ad oggi l’unica medicina che fa bene contro il contagio è quella di restare a casa. Contenere e ridurre le possibilità di contagio significa non collassare il lavoro negli ospedali e garantire a tutti coloro che ne hanno bisogno le cure necessarie per guarire". Questa la comunicazione ufficiale del sindaco di Matelica, Massimo Baldini, che ha aggiornato i propri cittadini sull'evoluzione dell’emergenza COVID-19.
CASE DI RIPOSO - "Nella nostra Casa di Riposo sono state adottate misure eccezionali “ turni di sette giorni per non fare entrare il Coronavirus…..” il CDA e tutti i dipendenti stanno lavorando oltre le forze, veramente bravi - sottolinea il sindaco -. Nelle case di riposo ospitate presso l’ospedale di Matelica, dopo incontri avuti con i rispettivi Sindaci di Pioraco e Pievetorina, sono state adottate subito misure di chiusura delle visite esterne ed adottate tutte le misure precauzionali".
L'OSPEDALE - "Lo stesso ospedale, dopo la trasformazione di quello di Camerino in ospedale di emergenza per il Covid-19, sta ospitando i degenti di Camerino riempiendo tutti i posti letto della RSA e delle Cure Intermedie e i servizi ambulatoriali - aggiunge Baldini -. Un grazie e buon lavoro anche a tutti gli operatori sanitari che prestano servizio nelle strutture ospedaliere di Matelica, di Camerino e del resto d’Italia".
DONAZIONI - "Sono stati presi contatti con tutti gli operatori economici cittadini al fine di istituire un filo diretto per eventuali necessità, allo stesso tempo diversi imprenditori hanno dato la loro disponibilità con donazioni e fornitura di beni e servizi. Grazie a tutti".
CIMITERI CHIUSI - "Sono stati garantiti e potenziati i servizi di pulizia e nettezza urbana, a breve ci sarà anche, da parte del COSMARI, la sanificazione delle vie cittadine. L’ultima ordinanza, fatta a malincuore ma necessaria, quella per la chiusura dei due cimiteri cittadini e dell’isola ecologica. Dal giorno 16 marzo è stato attivato in Comune il lavoro agile (smart working), in sede saranno operativi i Capi Settore, l’Ufficio Anagrafe, la Polizia Locale, il Segretario Comunale e gli Amministratori Comunali" ha concluso il sindaco.
Il comune di Matelica comunica che - a seguito del decreto del DPCM dell’11 marzo e ai fini della pubblica utilità - per rispondere ai bisogni essenziali delle persone più anziane, disabili, immunodepressi o comunque impossibilitate ad uscire da casa o con ridotta mobilità, alcuni commercianti hanno attivato il servizio di consegna a domicilio della spesa.
Queste le attività che hanno, sinora, attivato il servizio:
- Palombi Antonio & C. Snc Piazza Enrico Mattei, 11 tel 0737 86323
- Tuttifrutti Matelica Spiazzo Beata Mattia, 20 tel 346/0149648
- Simply Market di Gagliardi Paola viale martiri della libertà tel 0737/83646
- Alimentari Madis via De Gasperi, 67 0737/ 84846
- La Buona tavola di Gubinelli Giuseppina Corso Vittorio Emanuele 22 tel 0737/787034 – 392/3175345
- Carni bovine San Vicino viale Martiri della Libertà 57 tel 0737/783567
E’ attivo, inoltre, il servizio di consegne pasti a domicilio:
- GMA RISTORAZIONE SRL tel 0737/787900
E’ attivo anche il servizio di consegne a domicilio:
- parafarmacia “ La Margherita” di Paola Procaccini presso il centro commerciale “La Sfera” tel 347/4574651 – 0737/787883
- Salus sanitaria di Valentina Bosco, viale Cesari Battisti 107 tel 0737/787667
Anche per gli altri farmaci necessari di impegnativa medica, le farmacie di Matelica, in collaborazione con i medici di base, la Protezione Civile e la Croce Rossa di Matelica sono disponibili per fornire ai cittadini impossibilitati quanto occorre per la propria salute.
- Per informazioni CROCE ROSSA MATELICA 0737/767301 dalle 9,00 alle 18,00
Rimarranno aperte tutte attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività: clicca qui