Falso allarme questa sera intorno alle 21 alla stazione ferroviaria di Macerata, dove i vigili del fuoco sono stati chiamati ad intervenire per l'entrata in funzione dell'allarme antincendio.Quando, però, i pompieri sono arrivati sul posto non c'era nessun incendio, anche se l'allarme ha continuato ancora a suonare per diversi minuti.I vigili del fuoco hanno ispezionato attentamente ogni angolo della stazione, ma fortunatamente non c'era traccia nè di fuoco nè di fumo. E' probabile che l'allarme possa essere scattato per un corto circuito.
Oggi tentiamo timidamente di affacciarci nel backstage dei mercati finanziari. Lo facciamo grazie ad un intervista di Guido Maria Breda ad un trader italiano, Bruno Livraghi, che ha fatto fortuna nella City. Guido Maria Breda, oltre ad essere un imprenditore ed economista, ha anche un blog nella rivista specializzata, on line, “i Diavoli”. Incalzato dalle domante di Breda, Livraghi sintetizza così i meccanismi che muovono i gestori dei mercati finanziari. Innanzitutto, egli classifica i gestori in due categorie. I tecnici ed i politici. I primi si occupano di numeri, di analisi, di andamenti, di statistiche. Sono spesso matematici che studiano i grandi numeri, le incongruenze e poi costruiscono modelli su cui intervenire. Fondamentale, per loro, è la tempistica nel prendere le scelte. Di solito i loro movimenti precedono le grandi decisioni - e quindi i grandi flussi - dei mercati finanziari. La seconda categoria è molto più complessa: si tratta infatti di gestori che influenzano la vita politica ed economica dei Paesi in cui operano. Tra questi ci sono i cosiddetti “attivisti”, ossia coloro che tramite partecipazioni aziendali tendono ad influenzare le scelte dei consigli di amministrazione delle società in cui investono. Uomini di relazioni, che si muovono nei palazzi di potere con disinvoltura. Vestono bene, sono forbiti, fanno beneficienza, sono onnipresenti agli eventi politico mondani e danno del tu a ministri e banchieri. La prima categoria di gestori molto spesso è rappresentata dagli artefici dei grandi crolli dei mercati. Sono quelli che capiscono i limiti del sistema, sono specializzati nel far esplodere le bolle e di solito raggiungono dei risultati spettacolari in brevi cornici temporali. Infine tornano silenti, a studiare. I secondi, invece, intervengono sulle macerie, sono quelli che elargiscono soluzioni, spingono o affossano candidati politici. Sono quelli che hanno un dialogo vivo con i governanti. Queste persone agiscono nelle fasi di ricostruzione ed investono su operazioni spesso garantite dalla politica. La loro sfera di influenza è ampia e va dalle riforme all’introduzione di strumenti innovativi generosamente suggeriti – da loro stessi o tramite banker – ai dicasteri finanziari di Stati sovrani. Questa è la fase delle riforme indotte in nome dell’emergenza. La fase in cui il legislatore diventa iperattivo. E’ la fase più delicata per una Nazione che debba decidere se cedere alle pressioni del mercato o all’ambizione dei suoi statisti. Alla moneta oppure alla morale. A questo punto Livraghi osa di più e fa una previsione: sono pronto a scommettere che, a breve, in Italia, verrà varata una riforma sul diritto fallimentare e verranno accelerate tutte le procedure. Verranno limitati i diritti dei debitori e questa riforma potrà essere servita su un piatto d’argento ai compratori di Npl’s (i prestiti non performanti) che dovranno recuperare i crediti deteriorati. Sarà il tempo a dire se avrà ragione.Detto tutto questo andiamo a vedere cosa fa, in Italia, uno dei più grandi gestori del mondo dei mercati finanziari: JP Morgan. Cominciamo col dire, intanto che il ministero del Tesoro ha affidato a JP Morgan, in coppia con Mediobanca la consulenza per la costituzione della bad bank, il veicolo con il quale le nostre banche dovrebbero trasferire i crediti deteriorati, così da alleggerire i loro bilanci. Ebbene, JP Morgan ha recentemente inviato ai suoi finanziatori e clienti un rapporto in cui un paragrafo è intitolato con un lapidario “Avoid italian banks”. Evitate le banche italiane. Nel dettaglio si legge che “la copertura dei crediti deteriorati delle banche potrebbe dover essere aumentata, in questo modo limitando le prospettive di guadagno”. In un altro passaggio il Belpaese viene anche deriso, rispetto ad altri partner Ue. “Qualche luce alla fine del tunnel si vede per la Spagna”, si può leggere, “ma ulteriori pressioni in Italia”. Da qui l’impietoso giudizio finale.Questa opinione, poi, è anche più preoccupante se consideriamo che JP Morgan è da molti anni nella lista dei cosiddetti “specialisti in titoli di Stato”. Chi sono? Semplice, si tratta di banche internazionali che di fatto gestiscono il nostro colossale debito pubblico (2.200 miliardi di euro), organizzando aste, collocamenti e garantendo anche una percentuale di acquisti dei vari Btp e Bot.Ora se io Stato do in mano a questi gestori qua il mio debito pubblico, essi dovrebbero, in punta di logica, fare gli interessi dei propri clienti. Ma oggi il tasso di interesse di cui i loro clienti possono beneficiare è un misero 1%. Se però metto in moto dei meccanismi per aumentare lo spread (e qui entrano in gioco i gestori tecnici di cui parlavamo prima) il tasso di interesse aumenta e parimenti aumentano i guadagni dei clienti di JP Morgan. A questo punto – ed il gioco è finito – scendono in campo i gestori politici. Essi gestori politici suggeriscono interventi drastici sulle pensioni, sulla sanità, sui servizi al cittadino che, buon ultimo, paga tutto il conto sulla sua pelle…
L'allarme corre sul web. Circola da qualche ora, infatti, la notizia che due truffatori starebbero girando per i negozi di Macerata.Dalla descrizione fornita, si tratta di due uomini dal marcato accento campano, entrambi identificabili da un tatuaggio sul collo.I due entrano nei locali e nei negozi e, con la scusa di cambiare banconote, riescono a truffare i commercianti. Sono stati avvistati intorno alle 15.30 nella zona di Villa Potenza.Numerosi gli appelli dei cittadini sui social per invitare i negozianti a prestare attenzione.
Martedì di Carnevale per la redazione di Picchio News che si è ritrovata a cena all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova dove lo chef Giuseppe Giustozzi ha deliziato gli ospiti con un gustosissimo menù a base di pesce.Particolarmente apprezzato è stato il momento della preparazione degli spaghetti alle vongole, cucinati su una nuovissima pentola bellavista.https://www.youtube.com/watch?v=C0Tq3SzHABY
"Aiutatemi a ritrovare gli strumenti e chi ce li ha rubati". E' questo l'appello lanciato dalla "Gang", notissimo gruppo musicale, lanciato sui social network e sopratutto sulla pagina ufficiale della band su Facebook.Proprio qualche giorno fa, infatti, alcuni malviventi si sono introdotti nel casolare di campagna nei pressi di Montefano dove si fanno le prove ed hanno portato via gran parte della strumentazione, per svariate migliaia di euro di valore, della Gang e di altri due gruppi che suonano e provano li, i Border Radio e i Malavida. E' un fatto estremamente grave, non tanto e non solo per il valore della “refurtiva”, ma per il gesto in sé. Per entrare hanno addirittura abbattutto una porta sul retro provocando danni non indifferenti."Sono 36 anni che stiamo in questo casolare- spiega Marino Severini, membro della Gang -e nessuno aveva mai pensato di fare una cosa del genere. Questo perché tutti in zona sanno che quella sala prove, la nostra strumentazione, e un piccolo studio di registrazione, è stato sempre messo a disposizione gratuitamente a tutti quelli che non avevano soldi per pagare l’affitto della sala, o che volevano registrare un cd, o fare dei provini, e questo è sempre avvenuto nell’arco di diverse generazioni."Se qualcuno avesse notizie di questi strumenti (proveranno a rivenderli subito, probabilmente in blocco) contatti, attraverso le mail: marinoseverini@libero.it, malavidas@libero.itTra i materiali rubati ci sono: 2 Casse RCF attive 300 WATT, 2 Casse attive SOUNDSTATION 250 WATT attive, 1 ampli chitarra combo marshall valvestate vs 100, 1 ampli basso MARKBASSCMD102 P, 2 due Casse Monitor Yamaha NS 10 M Studio, 1 Mixer SOUNDCRAFT 16 canal, 1 ampli chitarra combo MARSHALL valvestate vs 100, 1 Tastiera pianoforte.
Paolo Bonfigli è un ragazzo di 27 anni, gran parte dei quali trascorsa su un campo da calcetto.Quest'anno sta trascinando a suon di gol la sua squadra, il CUS Macerata, con la quale ha già conquistato la prestigiosa Coppa Marche e proverà a battere il record di punti in campionato.Un ragazzo ambizioso al quale piacciono le sfide impossibili, come quella di guidare il Cus verso la promozione in serie B, traguardo fino a qualche tempo fa inimmaginabile ma che potrebbe diventare realtà dato che la squadra è seconda in classifica, sotto l'Eta Beta Fano: venerdì è in programma lo scontro diretto a Macerata.Come primo anno in serie C1 alla corte dei mister Tommaso Bacosi e Michele Zampolini, i ragazzi stanno facendo un cammino al di sopra di ogni più rosea aspettativa e faranno di tutto per conquistare questo ambizioso traguardo confidando nella vena realizzativa del pivot Paolo Bonfigli.https://www.youtube.com/watch?v=sM_unSeHKmE
La vicenda di «Charlie Hebdo» gli attacchi di Copenaghen e di Tunisi; gli sbarchi di migliaia di musulmani sulle coste siciliane, le vicende di uno Stato islamico di cui fino a ieri sapevamo poco o nulla e che oggi, attraverso macabri videoclip, stanno colonizzando una parte importante del nostro immaginario. Sono mille i motivi che ci portano a dover fare i conti con la presenza musulmana. Ma l’Occidente fatica a comprendere un mondo che gli sfugge. E l’Islam non riesce a capire l’Occidente. Che cos’è l’Islam? Come si rapporta con il Cristianesimo? Qual è il rapporto tra Stato e Religione nei paesi islamici? Cosa pensano i musulmani delle donne?Intorno a tali domande Michele Zanzucchi (curatore del volume) dialoga con Viviana De Marco, Docente di Teologia Sistematica presso l’Istituto Teologico Marchigiano. Saranno presenti personalità del mondo cristiano e musulmano, alla presentazione che si terrà a Macerata venerdi 12 febbraio, alle ore 17.30 presso la Libreria Del Monte.
Dopo il sold out del concerto di esordio di sabato 30 gennaio con lo strabiliante quartetto di Fabrizio Bosso, nuova data da non perdere per Macerata Jazz 2016 è quella di venerdì 12 febbraio, sempre al Teatro Lauro Rossi di Macerata, con il secondo appuntamento della rassegna targata Musicamdo e fortemente voluta dal Comune di Macerata. A calcare il palco del teatro maceratese infatti arrivano gli enfant prodige del jazz, i diciassettenni gemelli siciliani Giovanni e Matteo Cutello. Accanto a loro un trio d’eccellenza composto dal contrabbassista Massimo Moriconi, dal batterista Massimo Manzi e dal pianista Seby Burgio. Una serata speciale quella di venerdì che vedrà il quintetto alle prese con un omaggio al Premio Internazionale Massimo Urbani. Infatti sia Seby Burgio che i fratelli Cutello hanno visto riconosciuto il proprio talento sul celebre palcoscenico del premio tributato al grande sassofonista romano, il primo nel 2008, i secondi nel 2015 quando a presiedere la giuria del Premio c’era Enrico Rava. Rispettivamente sax alto e tromba, Giovanni e Matteo Cutello, sono balzati all’attenzione nazionale e internazionale per lo spiccato talento che manifestano già così giovani. Il “sax alla Charlie Parker” di Giovanni è stato notato anche dalla rivista Musica Jazz che lo premia attribuendogli un posto nella Top Jazz 2015. Umbria Jazz Winter a dicembre li chiama per aprire alcuni concerti e i fratelli raccolgono gli applausi di un pubblico entusiasta. L’omaggio al Premio Internazionale Massimo Urbani che quest’anno soffierà sulle venti candeline, prosegue anche al locale punto di riferimento del jazz maceratese, Il Pozzo, con il concerto delle 19 per il “Gusto del Jazz”. Sarà l’EML TRIO di Emanuele Evangelista al pianoforte, Lorenzo Scipioni al contrabbasso e Michele Sperandio alla batteria ad affiancare una special guest giunta a Macerata direttamente dalla Capitale, il sassofonista Maurizio Urbani, fratello di Massimo al quale è dedicato il premio. Sorseggiando i vini dell’Azienda Agricola Santa Cassella, si potrà proseguire la serata sino a tarda notte con la jam session che coinvolgerà anche i musicisti che si sono esibiti a teatro. A sostenere la rassegna, oltre al Comune e al lavoro puntuale dell’Assessorato alla Cultura, il Cappellificio Hats&Dreams di Montappone protagonista del progetto Jazz for Hats, Domizioli, Green Vision Ottica Pietroni e APM.Il prezzo dei biglietti è di euro 15 l'intero e di euro 10 il ridotto (studenti UNIMC e UNICAM, soci Marche Jazz Network).
Ancora un furto d'auto nella notte a Macerata.Ignoti malviventi hanno rubato in via Urbino una vecchia Fiat Uno grigia a metano immatricolata circa trent'anni fa e con quasi 500mila chilometri percorsi sul groppone.Ad accorgersi dell'accaduto è stato il proprietario che, stamattina, quando è andato a riprendere la macchina non l'ha più trovata dove l'aveva parcheggiata.Il fatto è stato denunciato alle autorità competenti.
Si aprirà giovedì 11 febbraio, presso l’aula “Svoboda” dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, alle ore 10, la 43° edizione dell’anno accademico. Quest’anno il tema principale dell’evento sarà la fotografia ed è proprio per questo motivo che la direttrice dell’Accademia, Paola Taddei, e il critico Antonello Tolve hanno deciso di invitare un ospite speciale, un fotografo che ha segnato la storia della fotografia italiana con lavori come “Vedute di Napoli” e “Mediterraneo” e le sue opere hanno fatto il giro del mondo, esposte da Tokyo a New York: Mimmo Jodice. Classe 1934, fotografo d’avanguardia e protagonista instancabile del dibattito culturale internazionale, Jodice riceverà per l’occasione la “laurea honoris causa” e il prestigioso “Premio Svoboda” al talento artistico e creativo. Ospiti d’eccezione anche Pierpaolo Forte e Andrea Villani, rispettivamente presidente e direttore del museo Madre di Napoli, città natale di Jodice. Ad aprire la giornata in aula Svoboda, alle 10, sarà il presidente di Abamc Evio Hermas Ercoli. A seguire l’intervento della direttrice Paola Taddei e di Pierpaolo Forte. La lectio magistralis di Mimmo Jodice sarà introdotta dalla laudatio del direttore del museo Madre, Andrea Villani.E’ un momento prospero quello che si sta trovando di fronte l’Accademia delle Arti, caratterizzato dalla fine del trasloco a Palazzo Galeotti, dall’ampliamento di molte aule e dal grande numero di iscritti, in crescita di anno in anno. “Sarà una grande occasione di crescita culturale per tutti, con molte novità interessantissime- chiude la Taddei - speriamo in una grande affluenza di persone”.
Con l’attrezzatura che avevano in macchina e in casa avrebbero potuto demolire un’intera abitazione. Due cittadini romeni sono stati individuati e denunciati dai carabinieri ieri pomeriggio a Tolentino.In estrema sintesi, questo è l’ultimo risultato del grande sforzo posto in essere dalla Compagnia Carabinieri di Tolentino per arginare il fenomeno dei furti, che peraltro ormai sta dilagando a livello nazionale. Proprio il rafforzamento dei servizi preventivi attuati dall’Arma che, come si è potuto notare, ha effettuato controlli a tappeto cinturando la città, hanno fatto sì che in questi ultimi giorni non se ne verificassero; ieri sera, appunto, una concreta risposta alle preoccupazioni della cittadinanza.Una pattuglia del Radiomobile, assistita anche da militari in borghese, ha individuato un’Audi nera con targa bulgara sulla quale, però, viaggiavano due romeni (34 e 43 anni). Dopo averne seguite le mosse, i militari, anche per evitare che i due compissero qualche atto criminoso, sono intervenuti bloccando l’auto e gli occupanti. Durante il controllo del mezzo spuntava un kit composto da una smerigliatrice (frullino), cesoie, cacciaviti, tronchesi, tenaglie, torce, guanti e altro ancora.E' scattata quindi la perquisizione anche presso la loro abitazione di Macerata ed anche qui, sebbene non vi fosse refurtiva, i militari hanno trovato un piccolo market dello scassinatore: piedi di porco, grosse “cagne” e cesoie, frullino a batteria, trapano, torce di vari tipi, guanti e altro. Tra la varia attrezzatura c'erano anche un paio di manette (di pessima qualità) e una particolare videocamera con piccolissimo obiettivo telescopico lungo 60 cm, utile per effettuare ricerche di cose nascoste, come casseforti, cassetti segreti, o per scoprire sistemi di chiusura di porte, finestre e quant’altro.Considerato che i due non svolgevano nessun’attività lavorativa, non vi erano ragioni che giustificassero il possesso di tutto quell’armamentario. I militari sequestravano il tutto e denunciavano i due alla Procura di Macerata per possesso ingiustificato grimaldelli e attrezzi atti allo scasso. Inoltre, verrà loro applicato il foglio di via obbligatorio dal comune di Tolentino.
L’11 e il 12 febbraio, torna il Salone dell’Orientamento. Già mille le adesioni registrate.E’ possibile iscriversi anche il giorno stesso. Sono quasi mille le adesioni già arrivate per il Salone di orientamento organizzato dall'Università di Macerata per giovedì e venerdì prossimi, 11 e 12 febbraio. E', comunque, ancora possibile iscriversi sul sito adoss.unimc.it/it/orientamento oppure registrarsi direttamente durante l'evento stesso. L’Università offre un ricco programma di iniziative per scoprire l’offerta formativa e tutti i servizi dell’Ateneo. Si comincia alle 10 all'Auditorium San Paolo con l'accoglienza e i saluti del rettore Luigi Lacchè e della delegata all’orientamento Paola Nicolini.A seguire, sarà possibile incontrare docenti e tutor per conoscere i corsi di laurea.Nel corridoio del Dipartimento di Giurisprudenza saranno presenti gli stand informativi della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”, che ogni anno seleziona gli studenti migliori, proponendo loro percorsi di eccellenza e incentivandoli con l'abbattimento dei costi di iscrizione, vitto e alloggio, dell’Istituto Confucio per l’insegnamento e la certificazione della lingua Cinese, dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, dell’Istituto Musicale G. B. Pergolesi di Ancona, dell’Università di Camerino, del Servizio sisabilità di Ateneo. Alle 14.30 in Aula Magna, dopo la pausa pranzo alla mensa, si svolgerà una tavola rotonda sulle professioni caratterizzanti i percorsi formativi dell'Università. Dalle ore 9.30 alle ore 16.00 all'Infopoint i tutor dell’ Ufficio Orientamento e il personale dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio (ERSU) saranno a disposizione per domande su iscrizioni e borse di studio. Il programma completo può essere consultato sul sito www.unimc.it.
Il segretario regionale del PD Marche, Francesco Comi, interviene nel dibattito lanciato dal Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle con la proposta di un referendum abrogativo relativo alla riforma sanitaria regionale in atto.Comi sottolinea come in realtà il referendum invocato dai pentastellati “sia una trovata pubblicitaria male ideata che costa ai marchigiani oltre 3 milioni di euro e che non chiede di cambiare nulla nella riforma attuale. Anzi, restituisce alla politica il potere di nominare i dirigenti”.In sette punti, il segretario regionale del Partito Democratico spiega perchè, dal suo punto di vista, il referendum sarebbe un inutile spreco."In primo luogo, i quesiti referendari proposti dai 5 Stelle sono quattro e riguardano la L.R. 13/2003. Il M5S propone quattro quesiti referendari per abrogare l'art. 12 della L.R. 17/2013, relativo alla definizione da parte della Giunta delle caratteristiche delle Case della Salute, l'art. 3 della L.R. 17/2011, relativo ad alcune competenze dei direttori sanitari, i commi 2 e 3 dell'art. 3 della L.R. 17/2010, relativo alle funzioni della Giunta in materia sanitaria e i commi 2 e 3 dell'art. 3 della L.R. 13/2003, che racchiude il testo integrato della legge originaria modificata dalle leggi successive di cui ai tre quesiti referendari precedenti”.2) - Il referendum non ha nulla a che fare con la riforma sanitaria marchigiana “Il referendum del M5S – sottolinea il segretario Comi – non incide in alcun modo, tanto meno retroattivamente, sull'efficacia delle delibere Asur, come ad esempio la famigerata DGR 735/2013, né su alcuna delle delibere di Giunta, come ad esempio la 541/2015. In sostanza – precisa Comi –, esso non riguarda in alcun modo la riorganizzazione dei servizi all'interno degli ospedali di comunità, la scelta tra punti di primo intervento h12 o punti di primo intervento h24, la chiusura o meno dei punti nascita o una diversa organizzazione dei mezzi nella rete dell'emergenza. Ebbene sì – rimarca il segretario –, il referendum non ha nulla a che fare con tutto questo”.3) - La riforma sanitaria regionale non può essere oggetto di consultazione referendaria, riguardando norme nazionali “La L.R. 5 aprile 1980 n.18 – illustra Comi – disciplina i referendum previsti dallo Statuto regionale.Esso stabilisce che "Il referendum per l’abrogazione totale o parziale di una legge regionale, di un regolamento o di un provvedimento amministrativo di interesse generale, deliberati dal consiglio regionale, è indetto quando lo richiedano almeno ventimila elettori, oppure due consigli provinciali, oppure venti consigli comunali, oppure cinque consigli comunali che rappresentino almeno un settimo della popolazione regionale". Tale norma – prosegue il segretario – non consente la consultazione referendaria sugli atti di Giunta e sugli atti dell'Asur che recepiscono prescrizioni inderogabili nazionali, in questo caso il DM 70/2015 e la Legge 135/2012. L'unico atto referendabile è il piano socio sanitario regionale 2012/2015, oramai datato e comunque superato dalla disciplina nazionale (DM 70/2015 e L. 135/2012). È molto probabile che i 5 Stelle se ne siano accorti solo dopo aver annunciato il referendum”.4) - Il referendum riguarda la distribuzione dei poteri tra Giunta e Consiglio e tra Direttore Asur e Giunta regionale “I quesiti referendari – spiega ancora Comi – sottopongono a referendum abrogativo norme che riguardano la mera distribuzione delle competenze tra gli organi politico-elettivi (Giunta e Consiglio) e gli organi burocratico-amministrativi (Direttore Asur, Direttori Aree Vaste, Direttori distretto).La loro eventuale approvazione non produce alcun effetto sugli atti precedentemente assunti dagli stessi organi”.5) - Il referendum si propone di rafforzare le prerogative di controllo del Consiglio, ma in caso di sua approvazione non cambiano i poteri della Giunta. Anzi, aumentano. In particolare, sulle nomine “Le norme sulle quali sono formulati i quesiti referendari – dice Comi – sono state introdotte al fine di definire in maniera più puntuale, nell’ambito della materia sanitaria, i rapporti tra Giunta, Consiglio e dirigenti regionali. In caso di abrogazione referendaria di tali norme di settore, troverebbero comunque applicazione le norme dello Statuto regionale e quelle della L.R. 20/2001 (Norme in materia di organizzazione e di personale della Regione), che regolano le funzioni e le competenze di tali soggetti. Ovvero in caso di approvazione del referendum si applicherebbe una normativa che aumenta le prerogative del governo regionale e gli consente addirittura di interferire sulle nomine dei direttori di area vasta”.6) Per modificare l'assetto istituzionale non basta abrogare, ma occorre legiferare “Nel caso in cui si volesse disciplinare la materia di cui trattasi in maniera differente, attribuendo maggiori poteri al Consiglio regionale – spiega ancora il segretario –, occorrerebbe disciplinare tale materia in modo differente rispetto a quanto attualmente previsto, senza limitarsi ad abrogare la disciplina vigente. Per fare questo occorre produrre in aula un disegno di legge organico”.7) Questa consultazione ha un modesto valore giuridico, non cambia in alcun modo i servizi destinati ai cittadini, ma è uno strumento di propaganda molto oneroso “Le elezioni regionali costano ai cittadini oltre 4 milioni di euro – puntualizza Comi –. Il referendum non credo abbia un costo molto diverso. Occorre riflettere se vale la pena utilizzarlo se non produce alcun cambiamento reale sulla programmazione sanitaria regionale”.
Sono gli alunni delle scuole primarie di Macerata Mameli, Anna Frank, Dolores Prato, Natali e F.lli Cervi, per un totale di 4 classi quarte e 3 classi quinte, i protagonisti del modulo formativo del Centro Educativo Ambientale comunale La scuola di oggi, la città di domani. Il modulo formativo, che ha preso il via lo scorso mese di gennaio, vuole realizzare un’esperienza di progettazione partecipata con gli alunni integrando educazione ambientale ed educazione alla cittadinanza attiva e consapevole. I bambini hanno la possibilità di esprimere e motivare un loro concreto punto di vista sul paesaggio urbano attuale e sul futuro desiderato. Il modulo si articola in diversi punti. All'inizio è prevista un'introduzione in classe alla tematica con un quiz volto a verificare la conoscenza degli alunni della loro città e del loro quartiere. Successivamente i bambini, con l’aiuto degli operatori, saranno chiamati a disegnare una mappa nella quale è riprodotto il quartiere di riferimento in cui è inserito il loro plesso scolastico. Dopo la lezione introduttiva le classi faranno una piccola visita guidata ai luoghi più significativi del quartiere, realizzata ove possibile a piedi o usando il servizio di trasporto urbano. Il punto successivo vedrà il completamento della mappa del quartiere con l’inserimento delle zone di interesse visitate e la valutazione delle criticità del quartiere, elaborate assecondando gli impulsi e le inclinazioni dei bambini, permettendo quindi loro di esprimere opinioni. Tutte le proposte elaborate saranno raccolte dagli operatori del CEA e presentate alla giunta comunale per il miglioramento della città. Alla fine del modulo formativo si svolgerà un concorso a premi. Tutte le mappe di quartiere realizzate dalle scuole saranno raccolte per allestire una mostra che verrà realizzata in primavera nella galleria degli Antichi Forni e le più belle saranno premiate con una gita per le classi vincitrici che verrà effettuata a maggio o settembre, a scelta della scuola.
“Velocità, movimento, opportunità e responsabilità a servizio di una visione della città che abbiamo la possibilità di costruire insieme”. Con queste parole ieri sera il sindaco Romano Carancini ha dato il via alla campagna d’ascolto per raccogliere visioni, idee e spunti per arrivare alla Macerata che sarà. Nel primo dei quattro step che la campagna d’ascolto prevede, gli interlocutori sono stati i rappresentanti delle associazioni maceratesi che per primi hanno iniziato a contribuire alla costruzione di un piano fondato sulla partecipazione attiva e diffusa dei cittadini. “Si apre una legislatura – ha detto ancora il sindaco – e quindi è giusto pensare ad un progetto di città e vogliamo provare a fare un passo in avanti con una visione più lunga, che sia condivisa e non inquadrata nell’agone politico ma frutto di un ragionamento fatto insieme. Fare questo significa cogliere un’opportunità unica e importante che ci viene offerta dalla Regione Marche”. E’ il bando relativo agli Investimenti Territoriali Integrati (ITI) a sostegno di strategie di sviluppo urbano sostenibile destinato solamente a 3 dei 5 capoluoghi marchigiani che potranno accedere a importanti risorse europee (19 milioni di euro ndr) - messe a disposizione dal POR FESR Marche 2014 – 2020 / POR FSE Marche 2014-20. A mettere insieme le visioni che emergeranno dalla campagna di ascolto e fare sintesi sarà il gruppo di esperti della InnoThink – gruppo che supporta le organizzazione pubbliche e private all'interno dell'Unione Europea nella messa a punto e nella gestione di progetti transnazionali innovativi specializzato nelle attività di fund raising attraverso i programmi UE - composto da Massimiliano Colombi, Marco Mercatili, Emanuele Frontoni e Andrea Giaconi, gli stessi professionisti che ieri, ognuno per la propria sfera di competenza sociologica, economica, tecnologica e progettuale hanno illustrato le linee guida che condurranno alla Macerata che sarà. Numerosa la partecipazione delle associazioni che si sono presentate all’appuntamento e che, grazie alla scheda di lavoro consegnata precedentemente alla riunione di ieri sera, riconsegnata con l’arricchimento di analisi e proposte, sono intervenute illustrando criticità e nuove opportunità per Macerata su temi quali l’accessibilità della città, il turismo, la mobilità, la sicurezza, il mondo del no profit, il lavoro e le start up, la cultura , i giovani, la famiglia e l’infanzia. La mappa delle questioni emerse ieri sera e di quelle che verranno segnalate nei prossimi appuntamenti della campagna d’ascolto, sarà condivisa in un’occasione pubblica programmata al Teatro Lauro Rossi per il prossimo 9 marzo e troverà posto in un sito dedicato a Macerata che sarà presto on line.
Provano a rubare al distributore "Q8" di Piediripa, ma vengono "disturbati" dalla polizia e sono costretti a scappare.E' successo la notte scorsa intorno alle 4, quando la Volante della polizia di Macerata stava battendo palmo a palmo la frazione di Piediripa, con i lampeggianti in bella mostra che, con il buio, si vedono a centinaia di metri. Lo scopo, ovviamente, era di far prevenzione, dissuadendo eventuali malintenzionati.Una strategia, a quanto pare, che ha dato i suoi frutti perché la Volante ha “sorpreso” un furgone di traverso, con la parte posteriore seriamente danneggiata, al distributore di carburante “Q8” di Piediripa. Sul posto, gli agenti diretti dal dottor Tommasi, hanno subito capito che erano appena scappati dei ladri perché era stata divelta la colonnina del self-service, dov’è custodita la cassaforte con il denaro, e la batteria del motore era ancora calda.Diramata la nota per i fuggitivi, purtroppo le ricerche non hanno dato esito positivo. Ma i ladri, almeno, grazie alla Volante, sono rimasti a bocca asciutta, visto che i rilievi della Polizia Scientifica, intervenuta di lì a poco, hanno evidenziato che la cassaforte stava per essere asportata.In mattinata è stato poi contattato il proprietario del mezzo che è servito da “ariete”, il quale si è portato in Questura per formalizzare la denuncia e per chiedere la restituzione del suo veicolo. Le indagini proseguono a ritmo serrato.
Tanto divertimento e allegria alla festa di Carnevale per bambini organizzata sabato scorso da Confartigianato Persone, in collaborazione con Ancos, Meridiana e la società di formazione Imprendere srl di Confartigianato Macerata. Circa duecento persone, tra nonni, genitori e piccoli maceratesi in maschera, hanno affollato i locali dell’Asilo Ricci trascorrendo un pomeriggio in compagnia dei simpaticissimi Clown dell’Avulss che hanno intrattenuto i bambini con giochi, balli e divertenti animazioni. Un momento speciale quello dedicato all’Associazione “Pegasus Cinofili Soccorso Nautico” e ai suoi amici a quattro zampe che hanno conquistato tutti i bambini presenti socializzando e giocando con loro. Una festa di Carnevale che ha avuto un grande successo grazie alla disponibilità della Meridiana e ai ragazzi del corso di Qualifica Addetto Cucina-Pasticceria di Imprendere, in particolare Chiara Chiusaroli, Crucianelli Marianna, Silvia Giovagnetti, Silvana Gjoni, Serena Mariotti, Sabrina Moretti, Katia Pascucci, Laura Paparoni, Vanessa Pedicini, Nadia Pignani, Elena Properzi e Fabio Tesei, i quali hanno preparato e offerto ai partecipanti gustosi dolci sotto la direzione del pasticcere Fabio Romoli, docente dei corsi di formazione.
Depositata in Assemblea Legislativa la Proposta di Legge sulla "Lotta contro le ludopatie e la dipendenza da nuove tecnologie" a firma Elena Leonardi, vicepresidente Commissione Sanità regionale. L'atto si compone di 12 articoli ed affronta il delicato tema del Gioco Patologico che oggi è considerata una vera e propria condotta compulsiva che va curata con adeguate terapie mediche e psicologiche. Equiparata ormai alle tossicodipendenze questo stato di schiavitù dal gioco sta rovinando molti cittadini e di riflesso sta mettendo sul lastrico numerose famiglie anche marchigiane. La proposta della Leonardi, ben articolata, intende definire l'ambito di questo disturbo e i soggetti che possono aiutare a prevenire il fenomeno oltre che naturalmente, le azioni che possono servire a curare tale patologia. In passato sono state presentate leggi che affrontavano questo problema e quello della dipendenza da nuove tecnologie ma mai nessuna di esse in modo organico affrontava il tema, unitario, delle dipendenze sia dal gioco sia dall'uso degli smartphone, tablet e social network. La generazione cosiddetta "Millennial" sempre iperconnessa, e con fasce d'età sempre più basse, vede soggetti, anche bambini, schiavi dello schermo dei loro tablet o smartphone in maniera sempre più morbosa. Oltre ai rischi di perdita della propria immagine e delle relazioni col mondo reale a volte si arriva a casi di cyberbullismo che hanno portato al verificarsi di drammatici casi di suicidio di adolescenti. La proposta di legge della rappresentante regionale di Fratelli d'Italia definisce i soggetti che concorrono alle finalità per il raggiungimento degli scopi prefissi: ad esempio la Regione, i Comuni e le Aree Vaste con i Dipartimenti delle Dipendenze Patologiche. La Legge inoltre stabilisce la detassazione per quegli esercenti pubblici che intendano opporsi alla installazione delle macchinette "slot" e prevede una sorta di corsia preferenziale per quegli operatori economici che accedano a bandi e finanziamenti regionali sul commercio, con una maggiorazione di punteggio per i locali "virtuosi" e quindi "no slot". Un buon esempio e un incentivo ma anche la previsione di sanzioni amministrative ad esempio a chi installa queste "slot" a meno di 500 metri da luoghi sensibili come Scuole di ogni ordine e grado, oratori, luoghi di culto, strutture residenziali o semiresidenziali. La proposta della Leonardi prevede infine fondi per l'avvio degli interventi da parte dei Dipartimenti Asur in base a progetti mirati e con la presenza di professionisti specializzati nella risoluzione del problema
Si è svolta venerdì scorso presso la Sede centrale, l’assemblea unitaria del personale dipendente dalla CCIAA di Macerata indetta da CISL FP, FP CGIL e RSU.Oltre ai 50 dipendenti erano presenti il presidente della Camera di Commercio Giuliano Bianchi, il presidente europeo calzaturieri Cleto Sacripanti, il presidente Cna Silvano Gattari, il presidente dell’Ordine degli avvocati Stefano Ghio e il presidente Ex-it Luciano Ramadori. All’ordine del giorno il “tentato” processo di riforma camerale promosso dal Governo: tentato perché in realtà si sta invece realizzando una razionalizzazione delle funzioni e delle sedi camerali, che, ove giungesse a compimento, produrrà lo stop dei servizi dedicati alle imprese ed al territorio dalle CCIAA medesime, cioè un vero e proprio smantellamento del sistema camerale. Verranno meno contributi e finanziamenti alle imprese, all’innovazione ed alle start up come chiaramente spiegato anche dall’intervento del Presidente Bianchi, il quale ha segnalato anche la scomparsa del sostegno all’internalizzazione delle imprese territoriale poiché desiderio di avocarlo lo stato centrale: niente più agevolazioni del credito per le Piccole e Medie Imprese, con scomparsa dei servizi di conciliazione che ad esempio la Camera di Macerata svolge anche per conto dei territori fermano ed ascolano, niente più camere arbitrali, ne servizio marchi e brevetti, corsi di formazione, fine degli studi sull’economia del territorio, niente più assistenza all’export. Il tutto, ha sottolineato Alessandro Moretti, responsabile territoriale CISL FP Macerata, condito da un taglio del personale del 15%, che salirà al 25% una volta terminati gli accorpamenti, e senza possibilità di alcun collocamento per gli esuberi presso anche altre Amministrazioni. Lo stesso Moretti ha ribadito la necessità di lottare a tutti i livelli al fine di evitare appunto in primis la privazione di competenze e professionalità esistenti nelle Camere dalle quali poi discende naturalmente la salvaguardia occupazionale, prima che organismi di natura privata se ne impossessino. Termini ripresi da Silvia Spinaci, CISL MARCHE, nella relazione conclusiva dei lavori. Il sindacato infatti non ha mai negato l’esigenza di riforme nella P.A., essendo invece pronto a sostenere e partecipare ad un profondo rinnovamento purché questo attenga a reali esigenze di interesse pubblico e valorizzi le professionalità esistenti, quali ad esempio quelle maceratesi. I lavoratori in assemblea hanno manifestato all’On.le Lara Ricciatti la propria indignazione per l’assurda mattanza di competenze e professionalità cui la riforma condurrebbe, esprimendo preoccupazione per il proprio destino lavorativo. Il mandato raccolto dalle Federazioni del Pubblico impiego è di proseguire nel percorso di mobilitazione, regionale e nazionale, per far comprendere al governo che la Pubblica Amministrazione, virtuosa, non è sperpero di denaro pubblico ma costituisce fonte di interesse per i territori, e per chiedere agli operatori economici, alle imprese, ai cittadini, di condividere questa vertenza per la difesa di un Ente che funziona.
Sta facendo il giro del web la foto del bomber maceratese del Cagliari Federico Melchiorri, mascherato per Carnevale da galeotto con delle enormi manette ai polsi e un birichino numero 696969 di matricola.Accanto a Federico Melchiorri, la fidanzata Camilla Pistola mascherata da poliziotta.Inutile dire che, nel giro di pochissimi minuti la foto è stata condivisa da centinaia di tifosi da tutta Italia, essendo comparsa anche sui gruppi Facebook degli appassionati di calcio.