Spara in aria con una pistola a salve e pubblica il video sui social: denunciato un giovane. Le immagini, segnalate il 20 gennaio scorso alla sala operativa della Questura di Macerata tramite l’applicazione "Youpol", hanno dato immediatamente il via a una serie di accertamenti da parte della Squadra Mobile.
L’autore del gesto è stato individuato e denunciato per procurato allarme, poiché le sue azioni hanno generato panico tra i cittadini attraverso la pubblicazione del video che lo mostrava maneggiare un’arma.
Si tratta di un ventenne di origine straniera, con precedenti penali e residente in provincia di Macerata. Il ragazzo ha ammesso di essere il protagonista delle immagini e di aver esploso i colpi in aria utilizzando una pistola a salve. Durante una perquisizione nella sua abitazione, non sono state trovate né armi né esplosivi.
Il risultato è stato possibile grazie al senso civico dei cittadini, che hanno utilizzato l’applicazione “Youpol” per segnalare l’episodio. L’app, sviluppata dalla Polizia di Stato, consente di inviare segnalazioni anonime, anche con video e audio, su casi di bullismo, spaccio di droga e violenza domestica.
Ha riscosso grandi consensi il primo dei due eventi ravvicinati sul tema del Parkinson organizzati dal Centro Nuoto Macerata e Centro Salvamento Marche e patrocinati dal Comune di Macerata e la Fondazione Limpe.
La sala convegni di “Sport e salute” a Piediripa ha ospitato il primo appuntamento, un incontro pubblico centrato sulla malattia. In rappresentanza dell'amministrazione è intervenuto il vicesindaco D'Alessandro che ha sottolineato l'importanza del tema e la sua sensibilizzazione.
Tra i momenti più apprezzati, l’intervento della dottoressa Mariachiara Sensi, neurologa dell’ospedale di Ferrara e rappresentante della fondazione Limpe-Dismov. Con estrema chiarezza ha sottolineato gli aspetti scientifici fondamentali del Parkinson, rendendoli comprensibili e vicini alle problematiche reali di chi convive con la malattia. Particolarmente gradito inoltre il video messaggio della testimonial della Limpe, Federica Pellegrini, che ha dato un tocco di prestigio all’evento.
Le testimonianze personali di Stefano Ruaro e Roberto Ripani hanno toccato profondamente gli oltre 50 presenti che hanno gremito la sala. Stefano, atleta vicentino affetto da Parkinson, ha raccontato come lo sport lo abbia aiutato a reagire, partecipando persino a un Ironman Triathlon.
Il maceratese Ripani ha invece condiviso la sua esperienza con il paratriathlon che lo ha portato ai vertici nazionali. Entrambi hanno sottolineato come lo sport agonistico non sia superare i limiti a ogni costo, ma affrontare la malattia con determinazione e mantenere il benessere psico-fisico, sempre sotto indispensabile supervisione di medici e neurologi.
L’evento si è concluso con la presentazione dello Sportello Parkinson Macerata, gestito dall’associazione locale rappresentata da Ariana Fusari. Una nuova risorsa che offrirà supporto concreto alle persone affette dalla malattia e alle loro famiglie.
Come detto si è trattato del primo appuntamento perchè domenica l'iniziativa si completerà con un momento diverso. Nella piscina comunale di Macerata, la struttura di viale Don Bosco gestita dal Centro Nuoto Macerata, si terrà la Nuotata di Solidarietà “Nuotiamo insieme per il Parkinson”. Testimonial d'eccezione sarà il campione del mondo Simone Ruffini.
Dalle 8.30 alle 12 ogni partecipante potrà nuotare una vasca o più chilometri per contribuire a questa nobile causa, l'ingresso infatti è gratuito ma le offerte raccolte saranno devolute all’associazione Parkinson locale. Gli organizzatori auspicano una massiccia adesione, così da dimostrare quanto la comunità di Macerata possa fare per chi convive con il Parkinson.
La Maceratese piazza due colpi di mercato in un solo giorno, annunciando l’ingaggio dei centrocampisti Gaston Ribeiro e Francis Gomez. Un segnale importante lanciato alle inseguitrici: la squadra biancorossa vuole restare in vetta.
La società ha agito rapidamente sul mercato dopo l’addio di Gomis e l’infortunio di Nasic, garantendo a mister Possanzini due pedine fondamentali per rinforzare la mediana. Se l’arrivo di Ribeiro era già nell’aria e si attendeva solo l’ufficialità, l’approdo di Gomez rappresenta una sorpresa, che aumenta ulteriormente il potenziale della squadra.
Portoghese classe 1998, Ribeiro è un centrocampista di grande esperienza, che vanta un curriculum di tutto rispetto. In Italia ha già conquistato diversi traguardi, tra cui un playoff di Eccellenza, una finale nazionale playoff, una Supercoppa in Calabria e, da protagonista, la vittoria del campionato con il Sambiase nella scorsa stagione.
Dopo un inizio di stagione con la Castiglionese in Eccellenza Toscana, Ribeiro torna ora in scena con la Maceratese, portando in dote anche esperienze significative in Spagna e Portogallo.
Classe 2000, il gambiano Francis Gomez approda alla Maceratese dopo aver iniziato la stagione 2024/25 con la Recanatese in Serie D, collezionando 18 presenze. Gomez porta con sé un’importante esperienza maturata con i giallorossi, squadra con cui ha disputato ben 91 partite e realizzato 8 gol, risultando decisivo nella stagione 2021/22, quando contribuì alla vittoria del campionato di Serie D e alla promozione in Serie C.
Su Gomez avevano messo gli occhi anche diverse squadre di Serie D, fra cui anche la Fermana. La volontà del giocatore di sposare il progetto biancorosso è però prevalso. La Maceratese, sostenuta da una piazza calorosa e da una società ambiziosa, si prepara a vivere una seconda parte di stagione da protagonista, con l’auspicio di regalare grandi soddisfazioni ai suoi tifosi.
Ben 27 container di attrezzature per bodybuilding e fitness. Dalle Marche all’Arabia Saudita, il filo diretto dell’export ha la forza dei muscoli di Panatta, l’azienda di Apiro, leader mondiale del settore, che si appresta ad allestire due palestre gemelle da 11mila metri quadrati che sorgeranno nei pressi di Riyadh. Una commessa da 2,6 milioni di euro.
"È l’ordine più grande della nostra storia - esulta Edoardo Panatta, figlio del fondatore Rudi - Questo per noi è motivo di grande orgoglio perché è la dimostrazione che chi punta all’eccellenza, si orienta su di noi. Abbiamo diverse catene di palestre che ci scelgono perché dopo l'attenta prova del prodotto sentono che l'allenamento è più efficace".
La notizia è stata ufficializzata ieri nella sede di Panatta in occasione di un incontro di buyers internazionali, arrivati nelle Marche da ben 6 Paesi: Usa, Messico, Emirati, Qatar, Bulgaria e Malta. "L'azienda - aggiunge Chiara Galli, marketing manager del gruppo - ha raggiunto più del 85% del fatturato a livello internazionale e siamo veramente orgogliosi di questo. Il nostro modo di lavorare, la qualità, la capacità di customizzare le macchine con oltre 2000 combinazioni di colore sono fattori apprezzato da clienti in tutto il mondo e questo ci ha permesso di crescere negli ultimi anni".
Con circa 210 dipendenti Panatta è davvero un punto di riferimento del settore. "Quando vieni da Panatta, entri nel centro dell'universo del bodybuilding. Parliamo delle migliori attrezzature al mondo, e il segreto di questo successo è Rudi Panatta, un uomo con 50 anni di esperienza e una conoscenza del corpo senza pari" plaude Bob Chicherillo, figura iconica del bodybuilding.
Gli esempi non mancano. Il CEO di JCV Fitness in Messico, Jorge Cardenas, ha condiviso la sua esperienza con le attrezzature Panatta: "Possiedo tre palestre attrezzate prevalentemente con macchinari Panatta. Per me, sono le migliori al mondo. Sono qui per provarne di nuove e vedere quali aggiungere ai miei centri".
Anche Efrem Karem, in procinto di aprire una palestra vip a New York, ha ribadito l’esclusività delle attrezzature Panatta: "Vogliamo creare un centro di allenamento di alto livello con tecnologia integrata, destinato ad atleti d'élite e celebrità. Le attrezzature Panatta sono le più innovative e intuitive al mondo".
Nel corso della mattinata gli ospiti hanno avuto modo di visitare tutta la fabbrica, compreso il reparto produzione. L’incontro internazionale organizzato da Panatta ha messo in luce la forza di un marchio che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, conquistando una posizione di rilievo nel panorama globale del fitness. Con una visione proiettata al futuro e una dedizione ineguagliabile alla qualità, Panatta continua a essere un punto di riferimento per chi cerca l'eccellenza nel mondo del fitness.
Due vittorie su due: questo l'imperativo per la Maceratese nelle sfide contro Fano e Atletico Mariner, e così è stato. I biancorossi hanno confermato il primo posto in classifica in questo inizio di girone di ritorno e domenica prossima saranno impegnati in una delle trasferte più insidiose del campionato, sul campo del Montegranaro.
La vittoria di domenica scorsa contro l'Atletico Mariner, arrivata grazie a una prestazione impeccabile dell'intera squadra, ha portato tre punti preziosi, ma è stata macchiata dal brutto infortunio di Armin Nasic. Il centrocampista, in attesa di esami più specifici, resterà fuori a lungo, privando la squadra di un elemento fondamentale. Nonostante l'emergenza, Mister Possanzini può contare su una rosa di alto livello, che ha saputo rispondere con carattere e qualità anche nei momenti difficili. Tra i protagonisti c'è Alessio Bracciatelli, centrocampista dalle spiccate doti tecniche, che ha espresso tutto il suo dispiacere per l'infortunio del compagno di squadra e amico.
“L'infortunio di Nasic è stato un dispiacere enorme”, ha raccontato Bracciatelli. “Siamo stati compagni di stanza in convitto ad Ascoli dieci anni fa, ci siamo ritrovati a Tolentino lo scorso anno e quest'anno a Macerata. Per me è come un fratello. Dispiace tanto, sia per la sua importanza in mezzo al campo, dove ha caratteristiche uniche nella nostra rosa, sia a livello umano. Ora dobbiamo trasformare questa perdita in uno stimolo per fare meglio e dedicargli i nostri successi.”
Sulla partita con l'Atletico Mariner, Bracciatelli ha sottolineato la solidità della squadra: “Abbiamo creato molto e gestito bene la gara, anche se forse ci è mancato un po' di cinismo sotto porta. L'importante è stato mantenere sempre il controllo della gara”.
Con Chiesanuova e K Sport Montecchio a soli tre punti di distanza, la lotta per la vetta resta serrata. “Al di là di quello che fanno le altre, dobbiamo pensare solo a noi stessi e affrontare una partita alla volta,” ha aggiunto Bracciatelli.
Domenica la Maceratese sarà chiamata, come detto, a una difficile trasferta sul campo del Montegranaro, ma potrà contare sul supporto del proprio pubblico. La prevendita per la partita di domenica partirà da giovedì e, come reso noto dalla società, lo stadio 'La Croce' di Montegranaro potrà ospitare fino a 400 supporter maceratesi. “Non c'è bisogno di fare appelli ai tifosi, perché ci sono sempre”, ha detto Bracciatelli. “Sono sicuro che saranno numerosi anche questa volta per spingerci verso l'obiettivo. Sarà una partita complicata, ma ci stiamo preparando al meglio per affrontarla”.
Oltre al calcio, Bracciatelli coltiva un'altra grande passione: la letteratura. Iscritto al corso di laurea in Lettere moderne e contemporanee presso l'Università di Macerata, vive la città non solo sul campo, ma anche tra i libri. “Sto studiando per gli esami e cerco di conciliare al meglio lo studio con il calcio. Sto vivendo a pieno la città essendo iscritto al corso di laurea in Lettere Moderne dell'Università di Macerata".
Quando gli chiediamo di citare un autore che possa descrivere l'attuale momento della Maceratese, Bracciatelli tira fuori una perla dal “Principe” di Machiavelli: “Senza quell'occasione il loro valore non sarebbe servito, ma senza il loro valore ogni occasione sarebbe stata vana". Parole che sintetizzano alla perfezione lo spirito della Maceratese, determinata a trasformare ogni occasione in una vittoria per continuare il cammino verso l'obiettivo.
Nel quadro delle attività di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione dei reati e al contrasto dell'immigrazione clandestina, la Questura di Macerata ha recentemente attuato una serie di operazioni che hanno portato a importanti risultati sul fronte della sicurezza. Tre cittadini stranieri, ritenuti irregolari e destinatari di provvedimenti di espulsione, sono stati rintracciati e allontanati dal territorio nazionale.
La prima operazione ha coinvolto la questura di Macerata e il commissariato di Civitanova Marche. Grazie a un'attenta attività di monitoraggio, è stata individuata una cittadina albanese risultata clandestina. Il prefetto di Macerata ha disposto il rimpatrio della donna, che, previa convalida dell’autorità giudiziaria, è stata accompagnata alla frontiera marittima di Ancona. Il 21 gennaio 2025, la donna è stata imbarcata su una nave diretta in Albania, eseguendo così il provvedimento di espulsione.
Nel frattempo, il personale della squadra volante della questura di Macerata ha rintracciato all'interno dei giardini Diaz un cittadino marocchino con precedenti penali. Essendo anche lui in posizione irregolare, è stato emesso un decreto di espulsione a suo carico. Il questore ha disposto il trattenimento del marocchino presso il Centro di permanenza per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio, in vista del suo rimpatrio in Marocco.
Infine, i carabinieri di Macerata hanno rintracciato un cittadino egiziano, destinatario di un provvedimento di rifiuto della protezione internazionale e inottemperante a un precedente decreto di espulsione. Nonostante fosse stato sottoposto a misura alternativa con obbligo di firma, l’uomo non ha rispettato il provvedimento, motivo per cui è stato deferito all’autorità giudiziaria.
Ieri, la polizia di Stato di Macerata ha dato esecuzione a un ordine di carcerazione nei confronti di un uomo di circa cinquant'anni, residente nella città, con precedenti penali. Il provvedimento, emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Macerata, è il risultato di un'indagine che ha accertato la colpevolezza dell'uomo nel reato di peculato.
L'uomo, che ricopriva la carica di amministratore di sostegno, è stato accusato di aver indebitamente sottratto una somma di circa 37.000 euro. Secondo le indagini, il pregiudicato avrebbe abusato della sua posizione di fiducia per appropriarsi delle risorse economiche di una persona a lui affidata.
A seguito dell'esecuzione del provvedimento, il cinquantaduenne è stato arrestato e, dopo gli accertamenti di rito, è stato tradotto presso la casa di reclusione di Fermo. L'uomo dovrà scontare una pena di cinque anni e tre mesi di reclusione, con l’aggravante dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, un provvedimento che gli preclude per sempre la possibilità di ricoprire
“Siamo orgogliosi che il nostro ateneo continui a essere un punto di riferimento per la formazione giuridica con figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale". Così il rettore dell'Università di Macerata John Mc Court commenta l'elezione oggi di Giovanni Amoroso, presidente della Corte Costituzionale, diventando il quarto ex docente dell'ateneo maceratese a ricoprire questa altissima carica. L'Università di Macerata conferma la lunga tradizione di docenti di prestigio che hanno lasciato un segno nella storia del diritto italiano.
"L'elezione del professor Amoroso - commenta Mc Court - testimonia ancora una volta l'eccellenza dei docenti che hanno fatto parte della nostra Università. Siamo orgogliosi che il nostro ateneo continui a essere un punto di riferimento per la formazione giuridica con figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale. Sarebbe per noi un piacere poter ospitare di nuovo il prof. Amoroso che, nella sua veste di presidente della Consulta, potrà trasmettere una preziosa testimonianza ai nostri studenti e studentesse".
Originario della provincia di Salerno, Amoroso ha insegnato Diritto penale e civile nell'Ateneo maceratese negli anni Ottanta, distinguendosi anche come rinomato giuslavorista. La sua elezione, avvenuta oggi all'unanimità dalla Consulta, segue quelle di altri illustri docenti che hanno fatto parte della comunità accademica di UniMc: Paolo Grossi, preside della Facoltà di Giurisprudenza negli anni '60 e maestro di Mario Sbriccoli; Piero Alberto Capotosti, docente di Diritto pubblico e amministrativo negli anni '70; e Annibale Marini, esperto di Diritto privato e docente negli anni '80. A questi si aggiunge la figura di Costantino Mortati, che è stato vicepresidente della Corte Costituzionale e ha insegnato Diritto costituzionale a Macerata dal 1939 al 1942, dove è stato anche rettore".
All’indomani delle dimissioni di Simone Cicarè, la Cluentina non si ferma. Anzi, rilancia con determinazione. Il nuovo allenatore, Luca Travaglini, ha già preso in mano la squadra, dirigendo il primo allenamento insieme al suo staff, composto dal vice Andrea Coperchio e dal preparatore atletico Romano Mengoni, che torna in biancorosso dopo una breve parentesi lontano dalla società.
Travaglini, un veterano della categoria, ha guidato squadre come Chiesanuova e Aurora Treia, mentre nel 2022/23 è stato alla guida del Montemilone Pollenza in Prima Categoria. Dopo un anno lontano dai campi, il tecnico ha accettato con entusiasmo questa nuova avventura: "Ho ricevuto diverse chiamate, ma aspettavo la Promozione, un campionato che conosco bene e dove so di poter dare il meglio".
Ad affiancare il nuovo mister in questa sfida arrivano due giovani rinforzi: Angelo Giordani e Alessandro Testiccioli. Giordani, centrocampista classe 2004, vanta un percorso significativo tra Academy Civitanovese, Civitanovese e Azzurra Colli, mentre Testiccioli, difensore classe 2006, è un giovane talento in prestito dal Tolentino con già sette presenze in Eccellenza. "Per me è una grande opportunità di crescita", ha dichiarato Alessandro. "Spero di mettermi in mostra e fare esperienza, e credo che la Cluentina sia la società ideale per i miei obiettivi".
Mister Travaglini, invece, ha le idee chiare sulla strada da percorrere. "La squadra ha un grande potenziale, ma ho trovato un ambiente un po’ spento, cosa normale visto il momento difficile. Dobbiamo lavorare soprattutto sulla mentalità: i ragazzi devono capire che non siamo inferiori a nessuno. La giovane età del gruppo può essere un vantaggio, perché porta entusiasmo e freschezza".
Per Travaglini, però, tutto parte dallo spogliatoio: "Il gruppo è fondamentale. Voglio ragazzi che si allenano con il sorriso, che siano felici di giocare a questo livello. Non ci devono essere screzi o tensioni, e se ci sono vanno superati subito. Solo uniti possiamo risalire la classifica e dimostrare il nostro valore. Il lavoro tecnico-tattico verrà, ma la coesione è il punto di partenza per qualsiasi successo".
Con il nuovo tecnico, un rinnovato spirito di squadra e i nuovi innesti, la Cluentina sembra pronta a lasciarsi alle spalle le difficoltà recenti per affrontare con rinnovata energia il campionato. L’obiettivo? Risalire la classifica e dimostrare che questa squadra può ambire a molto di più.
Nel mondo del calcio, spesso legato a immagini stereotipate di lusso, macchine sportive e belle donne, c'è chi sceglie di percorrere una strada diversa. È il caso di Alessandro Gabrielloni, attaccante jesino con un passato anche nella Maceratese, che si è raccontato in un'intervista a Sportweek , svelando un lato inedito della sua vita da calciatore. Un aspetto che va oltre i luoghi comuni, rivelando la sua passione per lo studio e il suo percorso accademico all'Università di Macerata.
Arrivato nel 2018 al Como, Gabrielloni è diventato il filo conduttore tra il passato della squadra, segnato dai bui anni in Serie D, e il radioso presente in Serie A. La sua carriera, che ha visto il passaggio da una categoria all'altra, ha sempre mantenuto un equilibrio tra il campo e gli studi. Nel frattempo, Gabrielloni ha portato avanti un percorso universitario che non ha voluto sacrificare, nonostante i ritmi intensi del calcio professionistico.
"Mi sono iscritto all'Università di Macerata e ho iniziato con una media alta, 26. Poi, più mi allontanavo geograficamente, più la mia media è scesa. Alla fine, pur di laurearmi, ho accettato qualsiasi esame. Ho preso 90, ma la tesi è piaciuta tanto e la professoressa mi ha anche suggerito di proseguire con la Magistrale", racconta l'attaccante.
Il suo percorso accademico si è svolto a distanza, con pochi esami in presenza, solitamente tre ogni anno, che dava sempre a giugno, organizzando le sue vacanze di studio. "Mi preparavo sugli appunti che mi passava un'amica. Alla fine, ho terminato gli studi in quasi sei anni", spiega. La sua laurea in Economia, intrapresa per seguire l'esempio dei suoi quattro fratelli laureati e con l'idea di intraprendere una carriera nel settore bancario o assicurativo, è stata un altro tassello importante della sua vita.
La sua famiglia ha sempre dato grande valore all'istruzione: "Mio padre ha lavorato per più di 50 anni come infermiere, mia madre come bidella. Non avevano studiato, ma ci hanno sempre spinto a laurearci", aggiunge con orgoglio Gabrielloni, che, pur avendo la possibilità di concentrarsi esclusivamente sul calcio, non ha mai trascurato l'importanza di avere un piano B per il futuro.
Nel frattempo, la sua carriera calcistica ha preso piede. Quando il Como era in Serie C, Gabrielloni continuava a studiare. "In Serie C non diventi ricco. Puoi comprarti casa, ma niente di più", afferma, svelando una realtà ben diversa da quella che spesso viene associata ai calciatori di alto livello. Per lui, il calcio è sempre stato una passione, ma anche una professione che non lo ha distolto dal coltivare altri sogni.
Oggi, con il Como in Serie A, Gabrielloni vive una nuova fase della sua carriera, ma mantiene i piedi per terra e una visione concreta del futuro. "Non so se resterò nel calcio dopo la carriera, ma sicuramente non come allenatore. Dopo tanti anni di ritiri e trasferta, mi immagino finalmente a casa nei fine settimana. Un lavoro di ufficio in società, però, potrebbe andare bene", dice con sincerità.
Anche nella sua vita da calciatore, Gabrielloni è lontano dalle immagini patinate del calciatore modaiolo. Tra un allenamento e l'altro, discute di politica con i compagni di squadra, si confronta con i più esperti sul mondo attuale e trova spazio per parlare di famiglia e vita privata. "Mi confronto spesso con i miei compagni, come Reina e Vigorito, su temi di attualità. Mi piace ascoltarli. Non sono mai stato il tipo da parlare solo di macchine e donne", confessa.
Il percorso di Alessandro Gabrielloni è un esempio di come, dietro la figura di un calciatore, possa esserci molto di più: passione per lo studio, impegno verso il futuro e una visione a 360 gradi della vita. Un atto di resistenza contro gli stereotipi e una dimostrazione che anche nel calcio è possibile avere una carriera equilibrata, lontano dai cliché del mondo dello sport.
Il Coni ha conferito alla Asd Macerata Softball la Stella di Bronzo al Merito Sportivo per l’anno 2023 in riconoscimento delle benemerenze acquisite dal sodalizio in tanti anni di attività. Lo ha comunicato il presidente del Coni Giovanni Malagò con una lettera al presidente di Macerata Softball Carlo Migliorelli.
"L’onorificenza - scrive Giovanni Malagò nella lettera - vuole attestare di fronte al mondo sportivo i meriti degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti della società ed esprimere insieme la più sentita gratitudine del Coni per il contributo offerto alla crescita e all'affermazione dello sport italiano".
"Questo riconoscimento, che celebra mezzo secolo di attività sportiva - commenta Carlo Migliorelli -, appartiene a tutte le persone, giocatrici, allenatrici e allenatori, genitori e dirigenti che hanno contribuito alla costruzione di questa meravigliosa storia, ma onora in modo particolare Franco Cippitelli che per primo nel 1973 diede vita a Macerata softball”.
La consegna della Stella di Bronzo al Merito Sportivo avverrà, appena possibile, nel corso di una cerimonia predisposta dal Comitato Territoriale del Coni. Macerata Softball proprio nel 2023 ha celebrato i 50 anni di attività, conseguendo nel tempo grandi risultati sportivi e facendo crescere sportivamente e umanamente centinaia di ragazze.
Attraversando anche periodi difficili e di rilancio, la squadra maceratese oggi milita in Serie A1 e si appresta a iniziare la preparazione per la nuova stagione 2025. Nel suo palmarès la società annovera ben cinque titoli italiani e cinque Coppe dei Campioni europee, dopo il ritorno nella massima serie nel 2022 si è classificata in campionato al sesto posto nel 2023 e al quinto nel 2024.
Caratteristica di Macerata Softball è quella di puntare a valorizzare giocatrici marchigiane, così come il mettere in risalto il significato sociale dello sport e del volontariato che lo fa vivere, definendosi Società Solidale.
In occasione del Giorno della Memoria 2025, l'Università di Macerata promuove due iniziative per il 23 e il 29 gennaio volte a mantenere vivo il ricordo della Shoah e a stimolare riflessioni profonde sull'importanza della memoria storica e della coscienza collettiva.
Giovedì 23 gennaio, alle ore 17, nella Sala Sbriccoli del Casb, in piazza Oberdan 4 si terrà il convegno "Essere donne nella Shoah". L'evento, organizzato in collaborazione con l'Istituto Storico di Macerata e con il supporto del Comune di Macerata, dell'Anpi e dell'Associazione mutilati e invalidi di guerra, vedrà due momenti centrali.
Anna Foa, già docente de la Sapienza Università di Roma, è una storica italiana, studiosa dell'ebraismo, autrice di numerosi studi di storia culturale della prima età moderna e di opere sulla storia degli ebrei in Europa e in Italia; indagherà il delicato problema della femminilità negata durante la Shoah, approfondendo la messa in discussione e la violazione del corpo femminile.
Questo con il costante richiamo a numeri, fatti, racconti delle sopravvissute, mostrando nel tremendum di ciò che è stato, la peculiarità della sofferenza e insieme della resistenza politica e morale.
A seguire, si terrà la lettura scenica "Signora ammobiliata (uso cucina) in cambio di aiuto domestico", un monologo tratto dai testi di Gertrude Kolmar, poetessa tedesca di origini ebreo-tedesche, deportata e uccisa ad Auschwitz nel 1943.
L'opera, interpretata da Meri Bracalente sotto la regia di Andrea Fazzini, è basata sulla traduzione di Maria Paola Scialdone. La voce di Kolmar, poetessa di rara intensità e sensibilità, rappresenta un prezioso frammento della cultura ebraica annientata dalla Shoah.
Il 29 invece, alle ore 12, nell'Aula "Omero Proietti" di via Garibaldi 20, ci sarà l'evento "Più forti del male. Il ricordo della Shoah e il risveglio delle coscienze". La conferenza offrirà spunti di riflessione grazie agli interventi di John McCourt, rettore dell'Università di Macerata, che porterà i saluti istituzionali, di Natascia Mattucci, docente di Filosofia Politica dell'Ateneo, che esplorerà il tema del male attraverso la lente di Hannah Arendt, e di Clara Ferranti, docente di Linguistica e Filosofia del Linguaggio, che approfondirà l'umanesimo di Etty Hillesum.
Andrea Ballestrazzi, rappresentante della Fondazione Fossoli di Carpi, concluderà con un intervento sull'attualità del pensiero di Etty Hillesum. Etty Hillesum, giovane intellettuale olandese uccisa ad Auschwitz nel 1943, è un simbolo di umanità e spiritualità. I suoi diari e lettere testimoniano una straordinaria capacità di trovare bellezza e senso anche nelle circostanze più terribili. Le sue riflessioni sulla vita e sul male continuano a ispirare generazioni di lettori.
Si è conclusa ieri sera al teatro Lauro Rossi la cerimonia dedicata alla festività per il patrono della polizia locale San Sebastiano, durante la quale sono stati assegnati encomi agli agenti che si sono distinti per il loro coraggio e senso del dovere. A curare l'intrattenimento musicale è stata l'orchestra dei fiati, "Insieme per gli Altri".
Tra i momenti più emozionanti, il riconoscimento attribuito al sostituto commissario Ilaria Ferranti, al vice ispettore Fabrizio Ghergo, all’assistente Attilio Bonito e all’agente Samuele Pantanetti, protagonisti di un intervento straordinario andato in scena lo scorso 12 luglio.
Durante un normale controllo del territorio, gli agenti hanno notato del fumo provenire da un’abitazione nella località di Vallebona. Giunti sul posto, hanno immediatamente verificato la presenza di un incendio che stava avvolgendo parte della casa, minacciando di propagarsi a causa della vicinanza di un deposito di gas.
Con grande sangue freddo e professionalità, gli agenti si sono adoperati per evacuare i due residenti, mettendoli in salvo e allontanandoli dalla zona di pericolo. Contemporaneamente, hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che sono intervenuti per domare le fiamme. L’intero scenario è stato gestito in tempi rapidissimi, grazie alla prontezza e al coraggio del personale, che non ha esitato a rischiare la propria vita per mettere in sicurezza le persone e l’area circostante.
La motivazione dell’encomio sottolinea il "particolare spirito di servizio" e lo "sprezzante pericolo" con cui gli agenti hanno affrontato la situazione, dimostrando "professionalità e competenza". Un esempio di dedizione che non solo ha evitato una possibile tragedia, ma ha anche confermato il valore imprescindibile della polizia locale nel garantire la sicurezza della comunità.
A ricevere l'encomio è stato anche l'agente Paolo Borroni con la seguente motivazione legata a fatti avvenuti lo scorso 2 novembre: "Nel corso dei servizi di viabilità nei pressi del cimitero, svolti durante la ricorrenza dei defunti, l’operatore interveniva per salvare la vita ad una persona che si stava recando al cimitero ed aveva accusato un malore cadendo a terra. Con grande prontezza e coraggio poneva in essere tutte le misure per salvare l’anziana signora con manovre di rianimazione cardio-polmonare utilizzando anche il defibrillatore". Era successo il due novembre. Inoltre, Samanta Tirocchi da agente è diventata assistente.
In un mondo dell'automobile in continua evoluzione, c'è chi è riuscito a distinguersi grazie a passione, serietà e un'attenzione scrupolosa per la qualità. È il caso di Marzio Moscati, fondatore di Autosalone Moscati, che in pochi anni ha trasformato una semplice intuizione in una realtà di successo.
Partito da un piccolo garage di soli 20 mq, oggi è titolare di un autosalone strutturato, con più sedi operative e una clientela sempre più vasta, affermandosi come punto di riferimento nella vendita di auto usate nazionali e auto di importazione.
“Ogni auto che mettevo in vendita, il giorno dopo era già venduta” racconta Marzio, ricordando i primi anni in cui, dopo aver perso il lavoro nel 2012, ha deciso di affidarsi alla sua passione per le auto. Con un budget limitato, ha acquistato la prima vettura da rivendere, scoprendo un vero talento nel selezionare e proporre auto di qualità al miglior prezzo.
L'attività parte con un unico garage, poi ne servono due, fino al grande salto nel 2019, con il primo vero spazio espositivo di 200 mq. Nel 2023, l'espansione continua con un deposito in Via Roma 404/A, e solo tre mesi fa arriva il traguardo più importante: l'Autosalone Moscati in Via Roma 11, a Macerata, un luogo dove ogni cliente può trovare un'auto selezionata con cura e la garanzia di un acquisto sicuro.
Se c'è un aspetto che distingue Autosalone Moscati, è la cura estrema nella scelta delle auto usate nazionali. Ogni veicolo che entra in vendita viene controllato scrupolosamente, non solo per verificarne le condizioni meccaniche ed estetiche, ma anche per garantire che abbia una storia trasparente e certificata.
“L'auto usata è una grande opportunità per chi vuole un veicolo affidabile a un prezzo conveniente, ma deve essere scelta con la massima attenzione. Per questo, ogni macchina che propongo è come se fosse la mia. Se non la comprerei io, non la vendo”, afferma Marzio.
Grazie a questa filosofia, chi acquista un'auto da Autosalone Moscati ha la certezza di fare un acquisto sicuro, trasparente e senza sorprese.
Oltre al mercato delle auto usate nazionali, Autosalone Moscati è specializzato anche nella selezione di auto di importazione dalla Germania, un mercato che offre veicoli premium con dotazioni superiori e chilometraggi certificati.
“Ogni auto di importazione viene scelta con la massima attenzione, collaboriamo con fornitori fidati con cui lavoriamo da oltre 20 anni, e selezioniamo solo mezzi con storico chiaro e manutenzione documentata”, spiega Marzio.
L'importazione di auto tedesche è un'opzione vantaggiosa per chi cerca Audi, BMW, Volkswagen, Mercedes e altre marche prestigiose a prezzi competitivi, senza rinunciare alla qualità.
Uno degli aspetti che rendono Autosalone Moscati un punto di riferimento è la cura nella scelta di auto per neopatentati.
“Quando vendo un'auto a un ragazzo che ha appena preso la patente, mi metto nei panni di un padre che deve scegliere la prima macchina per suo figlio. Sicurezza, affidabilità e costi di gestione dei contenuti sono le priorità assolute”, racconta Marzio.
Ogni vettura destinata ai neopatentati viene selezionata per garantire bassi consumi e costi di manutenzione ridotti, motori affidabili e adatti ai giovani conducenti, e sicurezza al primo posto, con dotazioni come ABS, ESP, airbag e sistemi di assistenza alla guida.
L'entusiasmo di un ragazzo che compra la sua prima auto è qualcosa che Marzio vive con emozione, come se fosse la sua prima macchina. Ogni vendita è un momento speciale, e ogni cliente merita il meglio.
Ogni auto che entra nel parco auto di Autosalone Moscati viene attentamente valutata attraverso un processo di selezione rigoroso, con controlli meccanici approfonditi su motore, cambio, freni e sospensioni. Viene verificato lo stato degli interni e della carrozzeria per garantire un'auto in ottime condizioni. I chilometri sono certificati e la documentazione è trasparente, per offrire massima serietà e affidabilità.
“Per me ogni vendita è un successo, non per il guadagno, ma perché così so di aver aiutato una persona a scegliere l'auto giusta per le sue esigenze”, racconta Marzio con orgoglio.
Oggi Autosalone Moscati è un punto di riferimento per chi cerca auto usate nazionali e auto di importazione, con la garanzia di una selezione attenta e trasparente. Ma Marzio non ha intenzione di fermarsi. Il suo obiettivo è continuare a crescere, migliorando costantemente il servizio e ampliando l'offerta, per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più vasta.
Un esempio di imprenditoria locale nata dalla passione e dall'impegno, una storia che dimostra come, con determinazione e visione, sia possibile costruire qualcosa di importante partendo da zero.
(Articolo promoredazionale)
In occasione della festa di San Sebastiano, nella tarda mattinata di oggi, 20 gennaio 2025, presso la sala riunioni del comando di polizia locale di Macerata, si è tenuta la conferenza stampa dove è stato presentato il resoconto delle attività svolte durante l’anno passato.
Un evento che ha offerto l'opportunità di comprendere in maniera dettagliata la complessità del lavoro e delle sfide affrontate quotidianamente, ponendo in primo piano l’imprescindibilità di un dialogo costante con i cittadini.
Ad argomentare le tre macroazioni che hanno segnato il 2024 è stato il comandante Danilo Doria: “Fattore costante è stato l’aumento degli incidenti stradali sia numericamente, ma anche a livello di gravità. Nel 2024, infatti, ne abbiamo registrati e gestiti quattro mortali, raddoppiati rispetto al 2023, così come aumentato è stato l’impegno circa i rilevamenti, diversi rispetto a quelli che interessano i ‘normali’ danneggiamenti, effettuati anche fuori dal centro abitato.
Per quanto riguarda i cantieri in città, che hanno assorbito in maniera esponenziale l’uso delle pattuglie, abbiamo dovuto aumentare di una unità il personale impiegato nell’ufficio Viabilità e Occupazione Suolo Pubblico (OSP ndr) e affrontare un lavoro organizzativo importante sul territorio fatto sia in fase preventiva e gestionale, ma anche di controllo che infatti ha visto aumentare i verbali per mancanza di rispetto degli articoli 20 e 21 in materia di OSP. Quest’ultima attività ha fatto sì che, soprattutto nel centro storico, si sia arrivati a un migliore utilizzo degli spazi anche per quanto riguarda la sosta. Infine, per ciò che concerne le manifestazioni - a partire da Musicultura per finire a Capodanno e alla festa dell’Epifania, con migliaia di persone in piazza della Libertà – equivalgono a un grande lavoro sia di ufficio, per le varie istruttorie necessarie, ma anche gestionale, sul posto dove si svolge l’iniziativa, con il coordinamento di persone qualificate addette a garantire la sicurezza”.
Sul tavolo della conferenza a illustrare con precisione fornendo dei dati particolarmente significativi Walter Vallesi, Maria Pia Marrocchella, Maurizio Iacopini, Ilaria Ferranti, Giuseppe Battista, Fiorenzo Fiorani.
L’ assessore alla Sicurezza Paolo Renna ha posto il focus sull'importanza del lavoro svolto dalla Polizia Locale nella tutela della sicurezza dei cittadini, attraverso molteplici prospettive e sul fatto che la Polizia Locale deve andare in direzione dell’essere autorevole non autoritaria: "La crescente attenzione verso le questioni relative alla sicurezza urbana, declinata nelle sue varie sfaccettature, rende necessario un impegno concreto e sempre crescente da parte delle istituzioni locali. E in questo senso l'Amministrazione comunale mette in campo ogni sforzo con l'obiettivo di potenziare la presenza sul territorio e garantire un servizio sempre più efficiente. In aiuto ci vengono le telecamere di sorveglianza, che stanno progressivamente arricchendo il nostro sistema di sicurezza, rappresentando uno strumento fondamentale per monitorare le aree più sensibili della città, contribuendo in modo significativo alla promozione di un ambiente più sicuro per tutti.
Ma il nostro impegno non si limita solo all'installazione di queste tecnologie ma anche verso l'intensificazione di dialogo con i residenti perché riteniamo che la sicurezza sia un diritto fondamentale di ogni cittadino. La Polizia locale è il nostro primo baluardo contro le insidie quotidiane, di qualsiasi genere, e per questo continueremo a supportarla. Concludo sottolineando ancora una volta l'importanza della sinergia tra tecnologia, istituzioni e cittadini per costruire un futuro sempre più sicuro. L'impegno profuso dalla Polizia Locale, insieme all'introduzione di misure innovative, rappresenta una risposta concreta alle esigenze di sicurezza della nostra comunità".
“Sono esperta di numeri – prosegue l’assessore al bilancio, Oriana Piccioni- e dietro i numeri ci sono i fatti, ci sono le persone e quindi è importante che tutti noi conosciamo quello che è stato fatto durante l’anno e quello che si progetta. Le risorse sono poche, ci sono anche dei limiti nelle assunzioni per cui il personale può essere assunto al 75% della sostituzione di quello che andrà in quiescenza; c’è un problema di gestione delle spese che sono molte e comunque sono state attivamente impiegate in questi anni come nel rinnovo del parco mezzi e soprattutto con l’ottima organizzazione che ha reso possibile la consultazione sia dell’amministrazione ma anche della cittadinanza”.
Durante la conferenza tra le numerose questioni trattate è emersa anche quella degli incidenti stradali, delle principali cause e delle misure di prevenzione attuate dalla Polizia Locale. Strade cittadine come via Roma, Corso Cavour e Corso Cairoli sono teatro di un numero significativo di incidenti, che evidenziano alcune problematiche ricorrenti e un panorama di rischi particolarmente alto. Tra la tipologia più frequente di incidenti si registra quella dei tamponamenti, mentre la restante parte riguarda sinistri laterali, fenomeni che si verificano in modo più diffuso in determinate condizioni di traffico e di visibilità.
Un dato interessante riguarda la fascia di età maggiormente coinvolta negli incidenti, che va dai 50 ai 65 anni. Questo segmento della popolazione è, infatti, quello che statisticamente risulta essere più esposto ai rischi derivanti dalla guida, probabilmente anche a causa di una maggiore frequenza di guida.
Tra le violazioni più comuni alla base degli incidenti, emerge in modo preponderante la perdita di controllo del veicolo, spesso aggravata da condizioni non idonee della strada, come la pioggia, o da manovre sbagliate. In particolare, si registra un 41% di violazioni legate a disattenzione alla guida, come l'uso del cellulare, che distrae i conducenti e aumenta il rischio di incidenti.
Per cercare di ridurre questo fenomeno, le autorità locali stanno puntando sulla prevenzione, implementando sistemi di monitoraggio e controllo della velocità. I telelaser e gli autovelox si stanno rivelando strumenti utili per contrastare il fenomeno della velocità eccessiva. Negli ultimi controlli, su 56 verifiche, sono state emesse 33 sanzioni, segno che la presenza delle forze dell'ordine è fondamentale per sensibilizzare i cittadini sulla necessità di rispettare le norme stradali.
In risposta alle segnalazioni dei cittadini e per aumentare la sicurezza, sono previsti ulteriori interventi, tra cui l'installazione di un autovelox fisso in contrada Pieve, e di altri due lungo la Carrereccia, una strada tristemente nota per un tragico incidente mortale avvenuto a settembre e la Cingolana.
L'obiettivo principale di queste misure è, senza dubbio, quello di prevenire, fungendo da deterrente per la riduzione della velocità e il miglioramento della sicurezza sulle strade. Il continuo impegno delle autorità locali e la collaborazione dei cittadini sono fondamentali per creare un ambiente stradale più sicuro per tutti.
Per quanto riguarda l’ambito del commercio e coesione sociale nel 2024, la polizia locale ha gestito 157 servizi durante fiere e mercati, e 138 relativi a esercizi pubblici e commerciali. Inoltre, sono stati effettuati 1974 accertamenti anagrafici, rappresentando il 4.84% della mutazione della popolazione, che conta 40.836 residenti (19.719 maschi e 21.117 femmine).
Mentre, per quanto riguarda la segreteria e gestione del Comando, le pratiche inerenti alla ZTL eseguite dall'APM sono state 3.138, mentre quelle rilasciate dalla Polizia locale sono state 638. Sono stati gestiti 154 atti relativi al ritrovamento di oggetti smarriti e organizzati 25 corsi di educazione stradale nelle scuole cittadine. Per quanto riguarda l'organizzazione dei servizi, sono stati redatti 34 report mensili inerenti al vigile di quartiere, 67 report serali, 28 servizi presso altri Corpi e 43 servizi antidroga nell'ambito del progetto "Scuole sicure".
Sul fronte delle infrazioni al Codice della strada sono state in totale 18.755, di cui 13.247 rilevate dalla Polizia locale, 3.402 dall'APM e 2.016 dai Servizi Generali Giulioni. Le violazioni ai regolamenti comunali e alle ordinanze emesse ammontano a 288. Sono stati sequestrati 86 veicoli per assenza di assicurazione obbligatoria e aggiornamento del Servizio Informatico Veicoli Sequestrati, e sono state emesse 55 ordinanze ingiunzioni. Grazie all'uso della strumentazione OCR (telecamere fisse e mobili) e telelaser, sono stati redatti 48 verbali per circolazione senza assicurazione, 408 per circolazione con veicolo non sottoposto a revisione, 36 per mancato uso delle cinture di sicurezza, 201 per velocità non commisurata spesso associata a incidenti stradali e 17 per fuga in caso di sinistri e mancata comunicazione dei dati. Sono state ritirate 68 carte di circolazione e 21 patenti. Per quanto riguarda le soste irregolari, i verbali emessi per veicoli in sosta in area riservata a residenti sono stati 985, 695 per sosta in area carico/scarico, 47 su passaggi pedonali, 125 su aree per disabili e 202 su marciapiedi. Le fasce orarie in cui sono stati redatti la maggior parte dei verbali nel corso del 2024 sono state dalle 10 alle 12 del mattino (4.780 verbali) e dalle 16 alle 18 (4.616 verbali). Le strade con il maggior numero di verbali per violazioni al Codice della Strada sono state corso Matteotti (1563), viale Leopardi (1347), corso Cavour (1280), via Mozzi/via del Convitto (1802), via Don Minzoni (967) e corso Cairoli (503).
Nell'ambito della mobilità e sicurezza urbana le concessioni emesse per Occupazione Suolo Pubblico sono state 582, i pareri rilasciati per la viabilità 147, le ordinanze per viabilità in caso di manifestazioni 110 e quelle permanenti 14. Nel corso del 2024 sono stati elaborati 13 piani di viabilità per cantieri edili particolarmente rilevanti, come le demolizioni in via Maffeo Pantaleoni e via Roma, e i lavori per la soppressione del passaggio a livello in via Roma.
Infine, per quanto concerne la tutela ambientale le violazioni accertate in materia di rifiuti e raccolta differenziata sono state 124, quelle ai regolamenti comunali e alle ordinanze 17, i controlli edilizi 30, i controlli sulla conduzione del cane 180 e i verbali di accertamento violazioni sulla detenzione del cane 9.
La bellezza non è perfezione. È il segno dell'umanità, l'eco delle emozioni, la traccia lasciata dagli errori. È questa la lezione più grande che Pier Paolo Pasolini ha trasmesso a Dante Ferretti, scenografo maceratese tra i più grandi della storia del cinema, che oggi celebra quel rapporto unico con il libro "Bellezza imperfetta. Io e Pasolini", curato dallo scrittore David Miliozzi.
Dopo il successo della sua prima autobiografia, "Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar", in cui Ferretti ha raccontato la sua vita dagli anni '40 fino al suo arrivo a Hollywood, ora lo scenografo regala al pubblico un memoir dedicato al legame speciale con Pasolini. Il libro è infatti dedicato al racconto del rapporto di Ferretti con Pier Paolo Pasolini, suo primo maestro e mentore, con cui ha lavorato per 12 anni, realizzando 8 film che hanno segnato un'epoca.
La collaborazione iniziò nel 1964 con "Il Vangelo secondo Matteo" , un'esperienza che avrebbe tracciato la strada per una carriera straordinaria. A soli 25 anni, Ferretti firmò la sua prima scenografia per Pasolini con il film "Medea" , interpretato da Maria Callas. “Pasolini aveva il dono di riconoscere il talento nei giovani e sapeva valorizzarlo” racconta Miliozzi. Da quel momento, Pasolini volle Ferretti in tutti i suoi film, dalla "Trilogia della vita" (Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle mille e una notte) fino al controverso "Salò o le 120 giornate di Sodoma" , ultima opera del regista prima della sua tragica scomparsa nel 1975. “Il giorno in cui è morto Pasolini è come se fossi morto anche io” , confessa Ferretti nel libro, ricordando con infinita tristezza quella notte al Lido di Ostia, un evento che segna il 2025 con il cinquantesimo anniversario.
Come ci spiega David Miliozzi, Ferretti dedica queste pagine a celebrare l'amore e la gratitudine verso Pasolini, con cui aveva un rapporto quasi alchemico. Nonostante la confidenza maturata negli anni, i due si sono sempre dati del “lei”, mantenendo una distanza formale che non ha mai intaccato la profondità della loro complicità. Momenti memorabili, come la visione della storica Italia-Germania 4-3 a Parigi insieme a Maria Callas, testimoniano il legame speciale che li univa.
Inoltre nel libro, Ferretti pubblica per la prima volta i bozzetti ei disegni scenografici realizzati per Pasolini, accostandoli ai fotogrammi dei film, a dimostrazione della perfetta sintonia tra i due. “Quando disegnavo un bozzetto, Pasolini girava partendo da quello”, ci spiega Miliozzi, sottolineando la fiducia fra i due e il rispetto reciproco.
“Sentire Dante Ferretti raccontare Pasolini è come avvicinarsi al più grande intellettuale del Novecento”, confessa David Miliozzi, che attraverso questo libro ci offre un ritratto intimo e potente di due giganti della cultura italiana.
Nato dal sodalizio artistico tra due menti geniali, questo volume non è solo un tributo a un maestro, ma anche una riflessione su un concetto di bellezza autentico, che vive nell'imperfezione e nella libertà creativa. Con bozzetti inediti, materiali fotografici e memorie profonde, lo sceneggiatore tre premi Oscar ci riporta dietro le quinte di un cinema che cercava la verità più che l'estetica, l'anima più che la superficie. Un cinema in cui ogni scena, ogni dettaglio, portava il marchio dell'autenticità, proprio grazie a quella "bellezza imperfetta" che Pasolini gli ha insegnato a riconoscere e a valorizzare. E oggi, a cinquant'anni dalla tragica scomparsa del grande regista, Ferretti ci guida in un viaggio emozionante tra ricordi, set e amicizie indimenticabili, riaffermando che l'imperfezione non è un limite, ma la più alta forma di arte.
La CF Maceratese non conosce più ostacoli e supera anche la Recanatese nel big match valevole per l’ultimo turno di andata del Campionato di Eccellenza femminile.
Le due squadre arrivano all’appuntamento appaiate a quota 34 punti in classifica e decise a conquistare l’intera posta in palio. La Rata si schiera con il 4-5-1 mentre le leopardiane si dispongono con il 4-3-3. La prima frazione di gara è equilibrata con le due formazioni che si studiano alla ricerca dei rispettivi punti deboli.
Le biancorosse provano a farsi pericolose con una punizione al limite ben parata dal portiere ospite, dall’altro lato le giallorosse intercettano un pallone al limite dell’area locale e sprecano una volta giunte a tu per tu con Ranalli.
Nella ripresa la Maceratese abbassa il proprio assetto lasciando più spazio alle sortite della Recanatese. Le padrone di casa cercano di sfruttare alcune situazioni su palla inattiva ma la retroguardia ospite riesce a disinnescare la minaccia.
Il goal che decide la contesa è opera di due interpreti che dimostrano sempre grande intesa e complicità. Giustozzi pennella un cross dalla bandierina e trova l’inzuccata vincente di Salvucci al suo diciottesimo sigillo stagionale.
Nel finale la Recanatese ha la ghiotta chance per riportare il punteggio in parità ma Giustozzi si immola e salva sulla linea.
Al triplice fischio esplode la festa biancorossa sugli spalti del “Del Vittoria” con tutto il pubblico in piedi ad applaudire due squadre dal grandissimo valore.
La CF Maceratese chiude imbattuta il girone di andata con 37 punti conquistati su 39 a disposizione, miglior attacco con 93 reti realizzate e miglior difesa del raggruppamento, con soli 8 goal subiti.Numeri eccellenti che valgono il titolo di “Campione d’inverno” per il team allenato da mister Claide Torresi.
Un’avventura che sta proseguendo nel migliore dei modi per le biancorosse, a conferma che il lavoro impostato dallo staff tecnico negli ultimi mesi è di assoluta qualità.
Al termine dell’incontro tra Cluentina e Vigor Montecosaro, valido per la 18° giornata, l'allenatore Simone Cicarè ha ufficializzato le proprie dimissioni, una decisione maturata dopo le difficoltà incontrate dalla squadra in questa fase di stagione. L’allenatore, con un gesto che riflette il suo grande attaccamento ai colori biancorossi, ha scelto di fare un passo indietro per dare una scossa alla squadra e per permettere un rinnovamento motivazionale in vista delle sfide future.
Nel comunicato ufficiale diffuso dalla società, si legge: "Le motivazioni addotte rappresentano perfettamente l’essenza e la grandezza dell’uomo e dello sportivo, nonché testimoniano l’amore viscerale che Simone Cicarè nutre per i colori biancorossi. Nonostante gli ultimi risultati non soddisfacenti e la posizione stagnante in classifica, il mister ha preso la decisione di rassegnare le proprie dimissioni affinché il gruppo possa ricevere una nuova scossa e nuovi stimoli".
La società non ha mancato di esprimere un sincero ringraziamento a Cicarè per il lavoro svolto in un periodo difficile. "Ringraziamo Simone per quanto ha saputo dare alla società e alla squadra in questi mesi difficili. È appena il caso di dire che rimarrà in società e che la sua collaborazione con il settore giovanile sarà rinnovata con una fiducia e una stima se possibile ancora più forte."
Luca Travaglini nuovo allenatore della Cluentina
Con l’uscita di scena di Simone Cicarè, la società ha subito ufficializzato il nome del nuovo allenatore, Luca Travaglini, che da stasera guiderà la squadra. Travaglini, con una lunga e prestigiosa esperienza in campionati di Promozione, ha allenato con successo compagini come Aurora Treia e Chiesanuova, e la sua esperienza sarà determinante per affrontare al meglio il rush finale della stagione.
"La sua esperienza e competenza nel campionato di Promozione – si legge nel comunicato – saranno utili ai nostri ragazzi che avranno il compito, nelle gare che restano, di profondere ogni stilla delle loro energie per raggiungere una salvezza alla quale la società continua a credere fortemente."
Nuovi innesti in arrivo
Infine, la società ha anticipato che nei prossimi giorni saranno ufficializzati i nomi degli ultimi due giocatori acquisiti durante l'attuale finestra di mercato, con l’obiettivo di rinforzare ulteriormente la squadra e sostenere l'operato del nuovo tecnico. La società Cluentina ha concluso il proprio comunicato con un sentito augurio di buon lavoro a Luca Travaglini, con l’auspicio che possa portare nuova energia e determinazione alla squadra. La fiducia è alta, e la società continua a credere fermamente nella possibilità di una salvezza.
Tante volte ci si è andati vicini. Tante volte l’urlo di gioia è rimasto bloccato in gola. Oggi i tifosi maceratesi possono finalmente sprigionare la loro contentezza: la quinta giornata di ritorno della Serie A2 Credem Banca ha un sapore dolcissimo che è quello della prima vittoria in trasferta in stagione per la Banca Macerata Fisiomed. I maceratesi, oggi in versione biancoverde, si impongono 1-3 con tecnica e carattere sulla Emma Villas Siena aggiungendo tre punti fondamentali in ottica salvezza. Grande prestazione esterna dei maceratesi che superano i padroni di casa in tutti i fondamentali, meritandosi di festeggiare al PalaEstra. L’MVP di oggi è il subentrante Sanfilippo, grande apporto alla squadra, 8 punti e 70% in attacco per lui.
La partita:
Al PalaEstra i padroni di casa si presentano con la temibile diagonale Nevot-Nelli, gli schiacciatori sono Randazzo e Cattaneo, i centrali Trillini e Rossi, il libero è Bonami.
Macerata cerca punti preziosi con i suoi sette uomini standard. Marsili-Klapwijk è la diagonale principale, Ottaviani-Valchinov gli schiacciatori-ricevitori, Fall-Berger al centro, Gabbanelli in seconda linea.
Primo set. La partita si apre in parità con qualche errore e buone giocate da entrambi i lati. Ottaviani col 6-9 prova a dare il primo strappo al match ma Castellano, poco dopo, è costretto a fermare tutto dopo tre punti consecutivi senesi (9-9). Al rientro, è sempre lo schiacciatore laziale a dare la scossa con un mani-out davvero intelligente. L’ace di Klapwijk spinge Macerata al +3 (12-15), ma diversi muri casalinghi bloccano la verve degli ospiti biancoverdi. Si rimane bloccati nella rotazione P1 fino al 18-17 Siena. Entra Ferri per Klapwijk e il finale è sul fil di cotone. Il secondo tocco sbagliato sul 23-21 è sanguinoso, la Emma Villas si aggiudica poi il primo set, 25-21.
Secondo set. Sanfilippo per Berger in campo. 2-4, battuta e muro fanno la differenza per Macerata che continua a far vedere le buone cose già viste nel precedente parziale. Il vantaggio si allarga con un Klapwijk sugli scudi, è 8-14 grazie a un muro composto sull’attacco di Nelli (6 punti nel set precedente per lui). È lo stesso opposto che prova a far riavvicinare l’Emma Villas con un mezzo ace e il successivo attacco vincente. Macerata resiste per un set che riaprirebbe la partita, 13-18 in primo tempo con Sanfilippo. Una splendida difesa in campo biancoverde viene concretizzata poi da Klapwijk ma è l’ace fortunoso di Marsili che spinge la Banca Macerata Fisiomed sul 13-20. La contesa si ferma per un videocheck più lungo del normale, ma rimane in temperatura il sinistro di Klapwijk (16-22). Chiude sempre l’opposto olandese, 19-25.
Terzo set. Parziale che si apre in equilibrio, ma l’attacco di Ottaviani sull’asta regala il primo +2 del set ai toscani (7-5). Il vantaggio casalingo dura pochissimo per un incomprensione nella loro metà campo, Macerata ringrazia e ri-impatta con una splendida pipe di Valchinov (8-8). Partita molto intensa e fisica, i dettagli conteranno: un primo videocheck dà ragione a Macerata che può allungare anche sul +3 grazie a una spallata di Valchinov, ma la successiva invasione del bulgaro rimette tutto in parità a quota 12. La parità sul 16 è il manifesto che la Banca Macerata vuole vincere: prima l’attenzione di Ferri, poi la classe di Ottaviani, grande azione. Si arriva al rush finale sul 20-18 con una magia di Nevot, Klapwijk sbaglia dai 9 metri per il 22-21 Siena dopo l’imperioso muro di Fall. Battuta come esordio per Dimitrov sul 22-23, Ottaviani regala il primo setball meritato, l’urlo di gioia può sprigionarsi grazie all’errore di Nelli (24-26).
Quarto set. Parziale che potrebbe significare vittoria per i biancoverdi, la prima stagionale in trasferta. Macerata parte decisa come aveva finito, subito +2 con Klapwijk. Siena non ci sta e si susseguono una serie di capovolgimenti di fronte la cui risultante è comunque una sostanziale parità. Il successivo break arriva sull’6-6 (battuta Fall) e concretizza con l’attacco di Klapwijk: 7-11. Macerata vede il traguardo prima con l’errore di Randazzo (9-13) e poi con il muro di Valchinov (10-15). Klapwijk è una certezza in ogni fondamentale, la Banca Macerata Fisiomed allunga 11-17. Entra Ferri nel finale, Siena prova ad accorciare col muro del -4 ma l’errore del suo principale regista regala a Macerata una prima vittoria esterna dal sapore dolcissimo: 21-25!
Gabriele Sanfilippo, centrale: "Una parola per descrivere la vittoria? FINALMENTE. Era importante, dopo la sconfitta di Palmi, riprendere il nostro cammino per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati. Finalmente ci siamo riusciti anche fuori casa e questa (vittoria, ndr) ci consente di prepararci meglio anche al prossimo scontro diretto contro Reggio Emilia. Sfruttiamo questa vittoria per andare in palestra questa settimana con grande voglia di fare, di portare un altro risultato utile in casa".
Emma Villas Siena – Banca Macerata Fisiomed 1-3 (25-21, 19-25, 24-26, 21-25)
Emma Villas Siena: Trillini 11, Nevot, Nelli 18, Rossi 5, Randazzo 15, Ceban 2, Cattaneo 12, Bonami (L1). NE: Melato, Araujo, Alpini, Barbanera, Coser (L2). All. Gianluca Graziosi, Ass. Marco Monaci.
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 4, Ferri 1, Valchinov 16, Ottaviani 13, Fall 11, Sanfilippo 8, Dimitrov, Klapwijk 24, Berger 2, Gabbanelli (L1). NE: Ichino, Cavasin, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico
Arbitri: Russo Roberto e De Simeis Giuseppe
MVP: Sanfilippo
Note: Durata set: 31’, 30’, 34’, 31’ per due ore e 6 minuti.
Battute punto Macerata 6 con 14 errori, Siena 1 con 10 errori. Muri punto Macerata 12, Siena 8. Attacco punto Macerata 47%, Siena 44%. Ricezione positiva Macerata 54% (32% perfetta), Siena 43% (31%).
(Photo credits: Valeria Lippera)
La stagione del circolo CAEM/Lodovico Scarfiotti ha preso avvio da Macerata, con la prima prova del campionato Formula Crono ASI, regolarità per auto d’epoca a cronometri liberi.
E’ stata una positiva 18esima edizione di “240 minuti sotto le stelle” ma anche sotto la pioggia e al freddo..., tutto normale ma se n'era persa l’abitudine. L’Amministrazione Comunale di Macerata con l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi ha salutato tutti gli equipaggi partecipanti assieme al commissario delegato ASI Alessandro Forcelli e al presidente del club Mirko Recanatesi, prima del via da Piazza della Libertà, come di consueto dato al crepuscolo.
A misurarsi con le 66 prove di abilità suddivise in sei sezioni, sono stati 53 equipaggi provenienti da numerose regioni d’Italia, che hanno dovuto coprire un percorso di circa 100 km nel maceratese, misurandosi con la precisione a cronometro prima nel parcheggio del palasport di Fontescodella a Macerata poi a Montelupone presso la sede della GM Meccanica, successivamente nella Zona Industriale di Porto Recanati, prima di un’apprezzata sosta ristoro nella cittadina conosciuta per il turismo balneare, che ha spezzato piacevolmente il ritmo dell’impegno sportivo prima della ripartenza per l’itinerario di ritorno verso Macerata.
Effettuato il secondo passaggio sulle prove di Porto Recanati e di Montelupone, l’ultima sezione al Centro Fiere di Villa Potenza ha chiuso l’interessante confronto tra gli specialisti della regolarità, che hanno di nuovo riempito di colore Piazza della Libertà con le loro belle auto d’epoca costruite tra gli anni sessanta e l’inizio degli anni novanta.
Ad aggiudicarsi il primo posto assoluto sono stati i giovani romani Alessandro Formiconi e Luigi Ruggeri su A112 Abarth del 1980, capaci di contenere gli errori entro i 5 centesimi di secondo in ben 47 delle 66 prove. Con 510 penalità hanno preceduto i perugini Alessandro Valentini e Gemma Ciabilli su Innocenti Mini Cooper 1300 del 1972, reduci dal successo del 2024. Al terzo posto i settempedani Paolo Pieroni e Sokol Rica su A112 del 1970, al quarto gli assisani Francesco Marchetti e Tim Pellegriti su A112 del 1972 e quinti i viterbesi Fabio Gregori e Cristina Maggio Aprile su A112 del 1978. Ad aggiudicarsi la classifica femminile l’equipaggio Loredana Bonfigli e Maurizio Di Luca, marchigiani di Servigliano, su Alfa Romeo Alfetta GT del 1974, mentre il premio come migliore equipaggio Young è andato ai molisani Daniele Corona e Giovanni Felice su Lancia Fulvia Montecarlo del 1975.
Al termine tutti soddisfatti, grazie allo staff del CAEM/Scarfiotti che si è prodigato al massimo con il responsabile Andrea Carnevali ad allestire i dettagli dell’evento e la squadra che ha assicurato uno svolgimento lineare dell’intera manifestazione com’è stato ribadito a più voci durante le premiazioni nella splendida cornice del Teatro della Società Filarmonico-Drammatica messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Macerata. I ringraziamenti vanno estesi anche a Tecnostampa, Water M, Pigini Group, BCC Recanati e Colmurano, Autofficina F.lli Zacconi, GM Meccanica, Concessionaria Emilcar, Ca.Bi. Gomme, Papa Nicola impresa edile, Falegnameria Salvucci, TEC Antifurti e RC Impianti Termosanitari.