Continua a volare con l’undicesima vittoria consecutiva la CBF Balducci HR che espugna al tie break il difficilissimo campo di Mondovì in una sfida tesa ed equilibrata, con una prestazione di carattere e due grandi rimonte sia nel terzo sia nel quinto set che valgono il successo in una vera e propria battaglia. Top scorer arancionere Bolzonetti e Mazzon con 20 punti a testa, da segnalare l’ottima prestazione a muro: sono 13 quelli vincenti a fine gara. Vetta della classifica confermata e altro passo in avanti: ora a +4 sul terzetto San Giovanni, Cremona e Montecchio.
Primo set molto equilibrato con percentuali di attacco alte da entrambe e un side out efficace (entrambe le squadre al 50%): ne viene fuori un parziale punto a punto deciso nel finale quando la CBF Balducci HR spreca due set ball e le piemontesi ne approfittano con il servizio di Lux per portarsi avanti. Veemente la reazione arancionera nel secondo set: servizio e muro (con Civitico protagonista) fanno la differenza sin dai primi punti, un calo di tensione nel finale permette a Mondovì di rientrare dal 12-24 al 20-24 ma la CBF Balducci HR tiene i nervi saldi e trova l’1-1. Torna la battaglia nel terzo set e nella fase centrale le piemontesi giocano con maggiore lucidità, spinte da Decortes ma al momento decisivo le arancionere, sul turno al servizio di Bonelli, piazzano un micidiale parziale di 1-8 che regala il set a Fiesoli e compagne. Il quarto set si decide anche stavolta sul filo di lana, il muro di Mondovì fa la differenza nel momento più delicato e la coppia Decortes-Farina manda la sfida al tie break. Quinto set che le maceratesi iniziano malissimo (5-0) ma poi riprendono a macinare gioco rimontando in tre occasioni i tentativi di fuga di Mondovì con grande carattere chiudendo con Bolzonetti.
LA CRONACA
Coach Saja comincia ancora con Bonelli-Korhonen, Mazzon-Civitico, Fiesoli-Bolzonetti, Bresciani libero. Per coach Basso, all’esordio da primo, Allasia-Decortes, Riparbelli-Farina, Lux-Coulibaly, Tellone libero.
Inizio palla su palla, la CBF Balducci HR va sul 4-6 con l’attacco out di Coulibaly: le arancionere tengono bene in side out (7-9) fino al contrattacco di Lux (9-9), si continua con entrambe le squadra che hanno le percentuali di attacco elevate (12-13), Coulibaly trova il pallonetto del 14-13. Bolzonetti rompe l’equilibrio con l’attacco del 18-19 ma Decortes risponde con il contrattacco del 20-19: si continua allora punto a punto (22-22), arriva poi il muro di Civitico (22-23). Il primo set ball è arancionero (23-24) ma arriva il muro su Korhonen (24-24), Coulibaly annulla anche il secondo (25-25) e l’invasione del muro spinge Mondovì sul 26-25. Il set si chiude con l’ace di Lux (27-25).
La CBF Balducci HR vuole reagire subito (3-5) e poi con l’ace di Mazzon (4-7): Mondovì trova subito il -1 (6-7) ma le arancionere spingono ancora al servizio con due ace di Bolzonetti inframezzati da un muro di Civitivo (7-12). Decortes tira in rete (9-15), Korhonen e Fiesolil contrattaccano (9-17) e Mazzon ferma Coulibaly (9-18). La CBF Balducci HR continua il break con l’ace di Korhonen (9-19), entra Grigolo per Coulibaly, Civitico imperversa ancora a muro (12-23): un calo di tensione arancionero permette a Mondovì di tornare sotto fino al 20-24 con un break di 8-0. Saja corre ai ripari inserendo Vittorini, proprio lei chiude 20-25.
Nel terzo set il primo break è arancionero sull’errore di Riparbelli (6-8) e il muro di Korhonen (6-9): un muro e un ace riportano subito sotto Mondovì (9-9). Civitico firma l’ace del 10-12, le piemontesi sono ancora lì con Lux (13-12), Mazzon si fa valere a filo rete (13-14): è ancora battaglia, Decortes trova il break del +2 per il 17-15, complici due disattenzioni arancionere che valgono poi anche il +3 (18-15). Entra Stroppa per Korhonen, Bonelli mura (18-17) ma Mondovì ha più lucidità negli scambi lunghi e allunga ancora con la solita Decortes (22-17). Stroppa ci prova (22-19), Civitico mura Coulibaly (22-20) e Fiesoli mette una gran pipe (22-21) e Stroppa contrattacca ancora per la nuova parità (22-22). Bolzonetti allunga il break (22-23) e Bonelli firma l’ace del 22-24: a chiudere ci pensa Civitico 23-25.
La CBF Balducci HR scappa sul 2-4 nel quarto set ma Allasia al servizio firma due ace (5-4) ed è di nuovo gara punto a punto: Decortes rompe l’equilibrio con l’ace del 9-7, Bolzonetti agguanta con l’ace del 9-9 e dai nove metri Stroppa sancisce il +2 con due ace consecutivi (11-13). Lux spinge a terra il 13-13, l’arbitro non rileva un tocco sull’attacco di Civitico (17-16), Stroppa risponde (17-18) e Fiesoli allunga in diagonale (17-19). Mondovì non molla (19-19, muro Riparbelli) e poi Farina sempre a muro due volte per il 22-20. Le piemontesi arrivano prima al set ball (24-22), Decortes chiude 25-23.
La CBF Balducci HR approccia male il tie break (5-0) con Farina ancora protagonista e due errori maceratesi. C’è la reazione complici due errori stavolta piemontesi e l’ace con l’aiuto del nastro di Civitico (5-4), poi l’attacco arancionero fa fatica e altri due errori regalano l’8-5 a Mondovì. Il servizio di Lux fa male (9-5), Mazzon ci prova in contrattacco e poi a muro (9-8), Decortes sbaglia ed è parità (9-9), Bolzonetti schianta a terra il 9-10. Decortes ribalta (11-10), Coulibaly mura Stroppa (12-10) ma Fiesoli risponde ancora (12-12) in pipe. Bolzonetti firma il mani out del 12-13, Decortes sbaglia (12-14), Bolzonetti scrive la parola fine 13-15.
Pareggio deludente per i circa 800 spettatori accorsi all’Helvia Recina per assistere al match fra Maceratese e Osimana, con entrambe le squadre che rimangono assetate di punti per agganciare le zone calde della classifica. Durante la partita non mancano le occasioni da gol ma la palla non supera mai la linea di porta e il risultato rimane congelato sullo 0-0.
L’avvio di gara vede la formazione osimana avere la meglio, brava a conquistare il centro campo e ad impostare fin da subito. La Maceratese riesce ad emergere dalla propria metà campo solo intorno al 20’ e da lì l’equilibrio viene ristabilito. Poco da segnalare salvo un botta e risposta senza reti a pochi minuti dal duplice fischio: prima Tortelli (34’) colpisce il palo in seguito ad un’azione insistita da Minnozzi, poi i giallorossi provano il contropiede spedendo però la palla sul fondo.
La Maceratese scende con un buon piglio nella ripresa e nei primi minuti Ruani, servito da D’Ercole, arriva a un passo dal sorpasso sventato all’ultimo dall’ex Santarelli, che mette in calcio d’angolo. La Maceratese incalza e, dopo un atterramento sospetto in area di D’Ercole, si vede anche negare un calcio di rigore. Il morale si spezza e neanche nel rush finale dei minuti di recupero una delle due formazioni riesce ad avere la meglio. Il triplice fischio sancisce lo 0-0 finale.
“Fotomobil Box è macchina del tempo. È un contenitore di fotografia, un macchinario fotografico, una camera oscura e uno spazio espositivo”; questo è quanto si legge su una delle vetrate dello studio fotografico itinerante specializzato in ritratti su carta ai sali di argento, creato da Fabrizio Centioni e situato nei locali dell’ex Upim presso la Galleria del Commercio di Macerata.
Un luogo che richiede una scoperta graduale: inizialmente si entra in questa sorta di stanza aperta e accessibile a tutti i passanti, al cui centro è allestito un set fotografico con tutta la strumentazione moderna del caso (faretti, flash, ombrelli ecc.). In questo spazio, a prevalere è una luce bianca che ammanta le pareti sulle quali è possibile osservare una costellazione di inusuali e affascinati ritratti fotografici. La patina d’antan ottocentesca di quest’ultimi, fa già intuire che c’è un microcosmo ancora tutto da scoprire attraverso un percorso.
Chi decide di proseguire e addentrarsi, si renderà conto di stare in un’anticamera: sia nel senso di una zona d’ingresso, sia nel senso di stare davanti alla ‘camera’, ossia l’obiettivo. A suggerire la natura di questo posto sono due elementi: uno sgabello in bella vista su cui sedersi e mettersi in posa e una porta.
Dunque, seguendo i tempi del “percorso”, prima ci si accomoda qualche istante sullo sgabello per farsi scattare la foto, poi, una volta che Fabrizio dà il via libera, si può aprire la porta e si arriva in una stanza molto grande, dalle alte pareti. Qui, la luce bianca scompare per lasciare il posto a quella rossa: di colpo ci si ritrova nella camera oscura.
In questa stanza, che è una sorta di laboratorio alchemico, si rimane completamente affascinati dalla macchina progettata e costruita manualmente da Centioni stesso. Un meccanismo costituito dal quadrante in legno della messa a fuoco, ai carrelli in metallo su cui quest’ultimo scorre fino alla “punta di diamante”, che è l’obiettivo risalente ai primi anni del ‘900, quando ancora si stampavano fotografie di grande formato (a tal riguardo le dimensioni cui può arrivare questa macchina sono 51 x 60).
Dalla parte meccanica poi si giunge a quella dei ‘magici’ processi chimici che caratterizzano lo sviluppo fino all’ultimo passaggio, che si disvela come una sorpresa, una rivelazione finale. Riguardo quest’ultima si tace e s’invita a farne esperienza in prima persona.
Fotomobil, attraverso tecniche antiche e moderne, permette così di accedere a un’esplorazione inedita che è tecnica, temporale e infine è anche esplorazione della propria interiorità.
Come ha scritto Walter Benjamin nel suo saggio sulla storia della fotografia: “Solo con la fotografia facciamo esperienza dell’inconscio ottico, come solo con la psicoanalisi ci si dischiude l’inconscio pulsionale”.
Successo per la prima giornata regionale dell’agricoltore custode del’ambiente e del territorio che si è svolta al Domus San Giuliano di Macerata, l’altra mattina. Un appuntamento che è stato voluto con forza dalla Copagri Marche, in collaborazione con la Camera di Commercio delle Marche, volto ad affermare il ruolo centrale dell’agricoltore come custode del territorio e dell’ambiente.
La Regione Marche, su proposta della Copagri Marche, è stata la prima regione in Italia a legiferare in tal senso con la Legge regionale n.6 del 9 marzo 2015. Altre regioni, poi, hanno seguito l’idea delle Marche riconoscendo la figura dell’agricoltore ed addirittura il Parlamento ha quasi terminato l’iter a livello nazionale. "Oggi – ha sottolineato Andrea Passacantando, presidente Copagri Marche – vogliamo celebrare la figura dell’agricoltore come custode del territorio e dell’ambiente che è riuscita nel tempo a mantenere il paesaggio come un giardino, a presiedere il territorio facendotantissimi sacrifici. Una figura che deve essere sempre più aiutata e difesa alla quale oggi non si può fare a meno per l’equilibrio del nostro ecosistema".
Sulla base di ciò è stata organizzata la prima giornata regionale dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio con un momento di confronto con il presidente del Consiglio Regionale delle Marche Dino Latini, il presidente della Copagri Marche, Andrea Passacantando e Luca Marconi presentatore della Legge regionale del 2015 che si è collegato in videoconferenza, per motivi di salute. Erano presenti i consiglieri regionali Simone Livi, Romano Carancini, Pierpaolo Borroni, l’assessore di Macerata Paolo Renna, il consigliere provinciale Andrea Mozzoni, il consigliere comunale di Macerata Aldo Alessandrini, il presidente di Confidi Macerata Gianluca Pesarini, il direttore dell’azienda speciale Linea della Camera di Commercio delle Marche Mauro Paganini.
Dopo il confronto nel corso del quale è stata illustrata l’importanza dell’istituzione dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio, nonché le problematiche del settore, sono state premiate 30 aziende agricole della regione che si sono distinte in determinate categorie: innovazione: Emanuele Bernardini, Cristiano Cantori, Andrea Mattiacci; produzioni rispettose dell’ambiente: Il Verde cammino, Luca Pierangeli; custodia specie antiche: Stefania Scarabotti, Enrico Mazzieri, Azienda agricola La Primula; internazionalizzazione: Giuseppe Brocani, Marco Cartechini, Fabio Giangiacomi; carriera: Emilio Landi, Enrica Cimarelli, Ginfranco Giampieri; zootecnia: Laura Sabbatini, Simone Baldassarri, David Fabbrizi; comunicazione: Danny Mattiacci, Agridipendenza, La Fattoria dei Sibillini; giovani: Yuri Maggi, Enrico Scarpacci, Federico Alesiani; agriturismo innovativo: Il Rifugio dei Marsi, Il Tiglio, La dimora del Sole; forza delle donne in agricoltura: Giulia Alberti, Esamuela Del Gatto, Eleonora Ferracuti, Francesca Tesei.
Digitalizzazione, laboratori artistici, laboratori Stem e potenziamento delle materie fondamentali e di indirizzo: questa è la formula adottata dall’IIS “Matteo Ricci” di Macerata per rendere l’attività formativa ancora più coinvolgente, adeguata ai tempi e rispondente alle esigenze degli alunni.
Un presidio educativo importante il “Ricci” lo è stato da sempre, sin dai tempi della sua fondazione, il 1911. E oggi, più di un secolo dopo, la scuola con i suoi 1200 studenti circa, è un vero e proprio punto di riferimento per il territorio maceratese.
La sua offerta formativa si declina in tre indirizzi principali, che si traducono in cinque diverse opportunità. Il Liceo delle Scienze Umane, con le sue due opzioni: classica ed Economico Sociale. L’Istituto Tecnico Chimica - Materiali e Biotecnologie, che a partire dal terzo anno offre la possibilità di scegliere tra percorsi Sanitario e Ambientale. L’Istituto Tecnico Turismo, in cui oltre agli insegnamenti di carattere aziendale ed economico, si studiano ben tre lingue straniere.
A tal proposito, la scuola aprirà le sue porte dando il via agli Open Day di dicembre e gennaio, nella sede di via Di Pietro 12 a Macerata, secondo il seguente calendario.
Sabato 17 dicembre 2023 - Open Day dalle ore 15.30 alle ore 18.30; sabato 13 gennaio 2024 - Laboratori dalle ore 15.30 alle ore 19.00.
Domenica 14 gennaio 2024 - Open Day dalle ore 15.30 alle ore 18.30; sabato 20 Gennaio 2024 - Laboratori dalle ore 15.30 alle ore 19.00; domenica 21 gennaio 2024 - Open Day dalle ore 15.30 alle ore 18.30;sabato 27 e 28 gennaio 2024 - supporto alle iscrizioni dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Per le iscrizioni ai laboratori: visitare il sito https://www.iismatteoricci.edu.it/ e fare clic sul banner grande in alto
“L’apprezzamento con cui il nostro Istituto è conosciuto in tutta la provincia - afferma la dirigente scolastica Rita Emiliozzi - ci rende davvero orgogliosi. Segno del lavoro svolto in questi anni per continuare a offrire agli studenti un luogo di apprendimento sicuro e coinvolgente, che tiene insieme rigore culturale e innovazione metodologica. Questo fa della nostra scuola il luogo ideale dove maturare le competenze adatte ad affrontare con successo sia il proseguimento degli studi che il mondo del lavoro”.
A proposito di attenzione educativa, sfruttando le risorse del Pnrr, la scuola ha attivato un articolato piano di supporto agli studenti, iniziato già ai primi di settembre con una serie di incontri per avvicinare gradualmente gli alunni delle classi prime alle novità delle superiori, per poi proseguire in questi giorni con attività di orientamento e mentoring gestite da psicologi professionisti.
La scuola promuove una missione educativa chiara, arricchita dalla possibilità di utilizzare le più moderne risorse tecnologiche. Grazie ai fondi del Piano Scuola 4.0, infatti, sono stati acquistati strumenti per potenziare le classi e i laboratori, come le lavagne interattive digitali presenti in ogni aula, un elevato numero di computer a disposizione degli studenti, sofisticate attrezzature per la realtà virtuale e la realtà aumentata, nonché tutta una serie di apparecchiature innovative per le lingue e per la didattica Stem, come i microscopi di ultima generazione.
Un fiore all’occhiello dell’Istituto è sicuramente il suo ruolo di capofila nazionale della Rete Biotech, un network di più di 30 istituti, distribuiti in tutto il Paese, all'avanguardia nell'insegnamento delle discipline Stem. A tal proposito, la scuola parteciperà al progetto pilota nazionale, promosso dalla Fondazione Golinelli di Bologna in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito, intitolato "Apprendere le Biotecnologie e le Scienze della vita in laboratorio con tecnologie e ambienti virtuali", che posiziona l’Istituto come uno dei pionieri nella sperimentazione di laboratori virtuali di biotecnologie e scienze della vita.
Tanti altri sono i progetti messi in campo dal “Matteo Ricci”, come le numerose occasioni per l’internazionalizzazione e la valorizzazione delle competenze linguistiche, le certificazioni informatiche, gli stage coerenti con l’indirizzo di studio (svolti anche all’estero), l’esperienza presso la banca d’Italia, fino ad arrivare al progetto “Centra il bersaglio”, che aiuta gli studenti delle ultime classi a prepararsi per i test di ammissione all’università. Molte di queste iniziative sono svolte in collaborazioni con gli enti del territorio e soprattutto con le università di Macerata, Camerino ed Ancona.
"La prova dell’arrivo al limite del precipizio è oramai palesata. Nel momento in cui la scusante del ‘pragmatismo tecnologico’, o della ‘necessaria rifunzionalizzazione’, vengono sbandierati a supporto di una sventurata scelta progettuale, avulsa da approcci tutelari nei confronti del patrimonio storico architettonico a noi giunto dai ben pensanti predecessori, siamo di fronte a barbarici attacchi culturali sradicanti secoli di cultura".
È dura la presa di posizione del presidente dell'Ordine degli architetti, paesaggisti, pianificatori e conservatori della provincia di Macerata, Vittorio Lanciani, sul recente progetto dell'amministrazione comunale relativo alla realizzazione di un ascensore allo Sferisterio utilizzando due palchi centrali previo abbattimento del solaio a volta.
"Lo Sferisterio di Macerata, conosciuto in tutto il mondo, associato alla più alta forma di arte quale è la musica - prosegue Lanciani -, pretende un dibattito integrato di discipline culturali anche solo per le più semplici opere di manutenzione ordinaria. La necessità di rispondere alle normative in materia di abbattimento delle barriere architettoniche rappresenta una tematica a cuore di una possibilità progettuale che può rappresentare una occasione di raccolta di idee attraverso la formula del concorso di idee. Maggiormente necessaria quando gli occhi del mondo intero stanno a guardare".
"La superficialità di perseverare nel proporre quanto enti preposti hanno rigettato, dimostra la totale assenza di professionalità e competenza alla base delle scelte progettuali, ancor più quando a proporre è l’ente pubblico nel potere che rappresenta - tuona Lanciani -. L’Ordine degli Architetti di Macerata vigila nel territorio provinciale al fine di tutelare quanto rappresenta il patrimonio collettivo, sia esso paesaggio, architettura, arte e cultura. Impossibile rimanere in silenzio di fronte a tali fatti.
"Urge un cambio di approccio al fine di preservare per le generazioni future quanto di prezioso abbiamo. Chiediamo dunque immediato riferimento al concorso di idee, quale strumento per poter potenziare l’offerta di soluzioni progettuali integrate da visioni trasversali che ne arricchiscono i contenuti garantendo risultati dignitosi", conclude il presidente dell'Ordine degli Architetti di Macerata, Vittorio Lanciani.
"È bello che un Ateneo si sia posto il compito di scegliere questi testi, che sono discorsi consegnati da grandi personaggi a dei ragazzi che entrano in una università". Così Marino Sinibaldi, ideatore e conduttore del programma di Radio Rai dedicato ai libri e alle idee Fahreneit, ha introdotto la collana "Prolusioni" edita dalla casa editrice dell’Università di Macerata Eum.
Ieri, giovedì 7 dicembre, il giornalista e presidente del Centro per il libro e la lettura ha partecipato alla presentazione degli ultimi due volumi che si è tenuta a Roma durante la Fiera della Piccola e media editoria "Più libri più liberi" insieme al rettore John McCourt e al curatore editoriale Pino Donghi.
Le pubblicazioni propongono discorsi tenuti da personaggi illustri in ambiti accademici, spesso inediti in Italia o dimenticati, tuttora capaci di insegnamento e ispirazione. I titoli freschi di stampa sono “Il credo della pace” di George Marshall e “Della formazione dei futuri cittadini” di John Stuart Mill. L’incontro è stata l’occasione per parlare di confini, traduzioni, dialogo tra lingue e linguaggi diversi.
"L’Università - ha sottolineato McCourt - deve essere luogo di contaminazione di idee. I confini non arricchiscono". E, riguardo alla collana: "Questi interventi meritano di essere letti, perché aprono mondi, sono pieni di fantasia e capacità di guardare verso il futuro, parlando ai giovani e a chi cerca una fonte di ispirazione".
"Il fascino delle prolusioni – ha proseguito Sinibaldi - è che sono dei ponti che portano dentro l’università e dentro un’età, se vengono fatte all’inizio degli anni accademici a dei diciottenni, con un’idea formativa e pedagogica di cui non dobbiamo aver paura, dove si pongono due problemi fondamentali di tutta la comunicazione culturale, ossia che tipo di linguaggio usare per il tipo di pubblico al quale pensi. Avete pubblicato uno dei testi che più mi hanno colpito nella mia vita, quello di Eleanor Roosvelt. Il famoso discorso di Franklin Delano Roosevelt sulle quattro libertà, la teoria che ha fondato le democrazie del dopoguerra e le Nazioni Unite, è tutta farina del sacco di Eleanor".
Le Edizioni Università di Macerata presidiano ogni anno i maggiori saloni del libro in Italia grazie allo stand condiviso con le altre case editrici aderenti alle University Press Italiane.
"Il nostro principio ispiratore – spiega la presidente Simona Antolini - è quello della scienza aperta, per la disseminazione dei risultati della ricerca e l’alta divulgazione scientifica. Ma riteniamo importante mantenere anche progetti più rivolti al grande pubblico, in grado di contribuire alla diffusione del sapere, come la collana Prolusioni".
Il comandante della polizia locale Danilo Doria ha firmato un’ordinanza in occasione del match di calcio di Eccellenza in programma domenica alle 15 all’Helvia Recina di Macerata. Il provvedimento prevede, su piazzale Helvia Recina (in tutte le parti ordinariamente fruibili come parcheggio) il divieto di sosta con rimozione forzata con efficacia a partire dalle 12; il divieto di transito eccetto veicoli di polizia e soccorso, con efficacia a partire dalle 13,30. Previsto, in via dei Velini, il divieto di sosta con rimozione forzata, eccetto veicoli di soccorso e di polizia, con efficacia a partire dalle 12 nel tratto compreso tra il civico n. 125/a e il civico n. 151 (tratto compreso tra i due ingressi al piazzale Helvia Recina).
Previsto, inoltre, sempre in via dei Velini, il divieto di transito nel tratto compreso tra l’intersezione con via Due Fonti e l’intersezione con la nuova bretella che conduce verso via Vittime delle Foibe, con efficacia a partire dalle 14, con la seguente specifica regolamentazione: allo sbarramento posto all’intersezione con via Due Fonti, potranno derogare al divieto di transito i veicoli di polizia e soccorso, i veicoli dei residenti in via Dei Velini nel tratto compreso tra via Due Fonti ed il civico n. 151, autobus della squadra locale e autobus che effettuano il servizio navetta per i tifosi ospiti esclusivamente nella fase di deflusso (senza passeggeri); allo sbarramento posto all’intersezione con la bretella che conduce verso via Vittime delle Foibe, potranno derogare al divieto di transito i veicoli di polizia e soccorso, i veicoli dei residenti in via Dei Velini nel tratto compreso tra la citata intersezione e l’ingresso a valle del piazzale Helvia Recina; autobus della squadra ospite, autobus e autovetture della tifoseria ospite, autobus che effettuano il servizio navetta per i tifosi ospiti (se previsto) esclusivamente nella fase di afflusso e i veicoli autorizzati – con apposito pass – ad accedere all’area interna allo stadio Helvia Recina mediante la traversa posta all’altezza del civico n° 130 (gruppo arbitrale, disabili motulesi, dirigenti, ecc.). Tutte le deroghe ai divieti di transito previste nei punti precedenti possono essere soggette a restrizione o escluse, sulla base delle determinazioni assunte dal dirigente del servizio di ordine pubblico o, per motivi di viabilità, dall’ufficiale di polizia locale responsabile del coordinamento esterno.
Il provvedimento prevede il divieto di transito dalle 14 Sulla traversa di via dei Velini posta all’altezza del civico n° 130 (che conduce verso l’area interna dello stadio), eccetto veicoli di polizia e soccorso, autobus delle squadre, veicoli autorizzati – con apposito pass – ad accedere sull’area interna allo stadio Helvia Recina (gruppo arbitrale, disabili, dirigenti, ecc.) e residenti per accesso alle aree private.
Per i veicoli della tifoseria ospite è prevista la sosta lungo via Dei Velini – lato destro – e, in caso di necessità anche sul lato sinistro, fatti salvi gli accessi laterali, con la seguente specifica regolamentazione: parcheggio riservato ai veicoli delle persone con disabilità della tifoseria della squadra ospite, sul lato destro a scendere, per complessivi 3 posti, immediatamente dopo il bar “Le Monde”; parcheggio riservato agli autobus sul lato destro a scendere (dopo i tre stalli di sosta previsti al punto precedente), dall’opposto civico n. 100 circa, per un tratto idoneo a garantire lo stazionamento dei mezzi di volta in volta previsti e comunque dove regolarmente segnalato; parcheggio riservato ad autovetture, sul lato destro a scendere, dopo l’area riservata agli autobus di cui al precedente punto fino al civico n. 265 e sul lato sinistro a scendere dal’opposto civico n. 217 fino all’opposto civico n. 265.
I veicoli dovranno essere parcheggiati rivolti verso Villa Potenza, in modo da agevolare il deflusso degli stessi al termine della manifestazione. La sosta sulla careggiata sarà consentita fino al termine della manifestazione e comunque non oltre i 30 minuti dal fischio finale della gara. Nel caso in cui gli stalli di sosta di cui al precedente punto dovessero risultare insufficienti saranno utilizzati, in ordine, in via aggiuntiva, l’area pubblica limitrofa all’esercizio commerciale Eurospin e, previ accordi con la società gestore della struttura Eurospin, il parcheggio privato posto a servizio dell’esercizio commerciale.
In via Panfilo previsto il divieto di sosta con rimozione forzata con efficacia a partire dalle 12 nel tratto compreso tra il civico n. 5/a e l’opposto civico 24 e nel tratto compreso tra il civico 32/a ed il civico 44. Dalle 14,30 vigeranno il divieto di transito, eccetto autobus urbani, residenti, veicoli a servizio di persone con disabilità che espongono il contrassegno, ciclomotori, motocicli e utenti che forniscano motivazioni rilevanti circa la necessità di accedere alla via; il doppio senso di circolazione nel tratto compreso tra l’intersezione con via Due Fonti e piazzale Croce Verde, con regolamentazione a senso unico alternato all’altezza della curva; la direzione obbligatoria a destra, verso il tratto sopra specificato, da porre all’altezza della scuola, valida per i veicoli in uscita, provenienti dal tratto senza sbocco della via (uscita in direzione via Due fonti) e, infine, la direzione obbligatoria a destra per i veicoli che si immettono in via Dei Velini, provenienti dalla traversa posta all’altezza dell’armeria Ciccarelli.
In piazzale Croce Verde è previsto il divieto di sosta con rimozione forzata eccetto veicoli a servizio di persone con disabilità che espongono il contrassegno con efficacia a partire dalle 12, negli stalli di parcheggio posti sul lato destro rispetto alla direzione di marcia via Panfilo – via F.lli Palmieri, dove regolarmente segnalato e il divieto di sosta con rimozione forzata eccetto ciclomotori e motocicli, con efficacia a partire dalle 12, su parte dell’area attigua all’ex mattatoio, dove regolarmente segnalato. Il provvedimento ordina, inoltre, in via Famiglia Palmieri, il divieto di transito (con sbarramento posto anche a valle dell’ingresso al condominio di cui ai civici numeri 6-34) eccetto veicoli dei residenti per accesso alle aree private dei civici numeri 6-34 e la direzione obbligatoria a destra verso piazzale Croce Verde, valido per i veicoli dei residenti in uscita dalle aree private dei civici numeri 6- 34.
Un brutto risveglio per Clara, la titolare del negozio di fiori “Tramite Fiorito”, incastonato nel suggestivo cortile di piazza Cesare Battisti a Macerata. Questa mattina, giunta davanti alla porta del negozio, ha trovato la serratura scassinata e un cacciavite abbandonato sul tappetino.
“Come ogni giorno, vado per infilare la chiave e mi accorgo che qualcosa non va; la serratura era rotta per la manomissione ma per fortuna ha resistito, impedendo così il furto”, ha raccontato Clara, ancora incredula per l’accaduto. “Sul tappetino c’era un cacciavite incurvato che, chi ha tentato di entrare, ha presumibilmente gettato a terra, fuggendo via”.
La proprietaria ha immediatamente chiamato il 112 e sul posto è giunta la polizia che ha provveduto a documentare il furto con rilievi e foto. Domani dovrà presentare la denuncia in questura, con la speranza che le indagini e le telecamere del palazzo possano portare a qualche risultato.
Il tentato furto al negozio di fiori Tramite Fiorito è solo l’ultimo episodio di una serie di furti e vandalismi che continuano a colpire le attività commerciali del centro storico. Quest'ultimo, scenario già di per sé sofferente.
Una situazione che sicuramente preoccupa e indigna i commercianti, i quali si sentono sempre più esposti e vulnerabili di fronte a questi atti sulla cui origine la proprietaria ha fatto riferimento a “una miseria e un vuoto interiori di questi tempi, difficili da comprendere”.
Donne che al loro tempo hanno provocato nei cuori e nelle menti subbuglio e tormento lasciando un segno anche in coloro che vennero solo sfiorati dal loro incontro. Dalla poetessa confidente di Michelangelo alla maga Circe, dall’allieva preferita di Freud a Nadia Comaneci che rivoluzionò la ginnastica, da Ada Lovelace che ispirò il primo computer a molte altre importanti donne della storia raccontate da Daniela Musini nel suo nuovo libro Le incantatrici (Piemme, pp.424).
La presentazione del libro si svolgerà al ristorante del Centrale in piazza della Libertà a Macerata, sabato 9 dicembre alle ore 17:00, con ingresso libero.
Nel pomeriggio culturale, organizzato dall’associazione ArtemisiaLab Aps, Daniela Musini con la sua riconosciuta maestria verbale, attraverso un immaginario palcoscenico, interpreterà personaggi tramite i dialoghi e le diverse atmosfere che appartengono ai diversi luoghi e ai diversi tempi delle donne a cui è dedicato il libro.
Sono storie di donne libere nella società di ieri e di oggi, 33 biografie di donne iconiche la cui storia divenne leggenda. Le incantatrici rappresenta una sorta di percorso temporale dove si incontra Circe, la maga dagli occhi di topazio, o Teodora di Bisanzio, la figlia del popolo che divenne imperatrice, ossessione di Gustav Klimt per via di quel volto carico di luce che lui ritrasse usando lamine d’oro.
Nel libro si troverà Ildegarda di Bingen, la mistica femminista del Medioevo, La Bella Otero che stregò la Belle Epoque, o l’inarrivabile Colette dalla penna audace, Lola Montez e Wallis Simpson che costarono il trono a due sovrani, inoltre si potrà fare la conoscenza di Lou von Salomè e Alma Mahler,intellettuali sublimi ed algide incendiarie che portarono alla follia amorosa i più grandi artisti della loro epoca.
Si incontrerà la diabolica contessa Tarnowska, dalla vita costellata di cadaveri o figure affascinanti quali Agatha Christie, Mata Hari, Marlene Dietrich, Eva Kant. E tra le pagine del libro non potevano mancare le atmosfere eccitanti e trasgressive della Parigi chic del primo Novecento con Tamara de Lempicka e i suoi voluttuosi e scultorei dipinti in contrasto con il mondo sognante ed ovattato di Liala, le esistenze luccicanti e dissipate di Rita Hayworth, Ava Gardner e Liz Taylor fino ad arrivare a Nadia Comaneci, la leggenda romena della ginnastica artistica, esempio di tenacia.
Daniela Musini ,autrice del libro, oltre ad essere una valida scrittrice è anche attrice e drammaturga, saprà quindi come sempre coinvolgere il pubblico, riuscendo a farlo entrare nelle vite delle 33 donne indimenticabili. Mussini era già stata ospite nelle Marche per altre presentazioni organizzate da ArTemisiaLab, svolte a Treia per l’8 marzo scorso con la presentazione di Le magnifiche e Le indomabili e nel mese di settembre a Macerata con i 100 piaceri di D’Annunzio, per entrare nel mondo del Vate anche in occasione della celebrazione dai 160 anni dalla nascita.
Al termine della presentazione, per chi vorrà, si potrà gustare un buonissimo apericena con un ricco buffet, nello stesso locale.
Prestazione totale dei ragazzi di coach Castellano che si prendono gli applausi di tutto il palazzetto,ieri sera gremito di tifosi per una gara attesa tra le due prime squadre in classifica. Macerata si è presa una vittoria doppiamente importante, oltre ad allungare su Fano e consolidare il primo posto, conquista il derby marchigiano del Girone Blu davanti al proprio pubblico che non ha mai smesso di sostenere i biancorossi. Nei tre set Macerata ha sempre controllato, soffrendo soltanto la rimonta momentanea degli ospiti nel finale di secondo set, ma Marsili e compagni sono stati bravi a far svoltare a proprio vantaggio tutti i momenti decisivi, con qualità e carattere.
LA CRONACA – Volley Banca Macerata in campo con Casaro, Zornetta e Lazzaretto, al centro Fall e Orazi, il Capitano Marsili è il palleggiatore, Gabbanelli il libero. Fano risponde con Michalovic, Roberti e Merlo, Focosi e Maletto centrali, in regia Partenio, il libero è Raffa. Buon inizio per i biancorossi che, trascinati dal sostegno del Banca Macerata Forum, vanno sul 6-4 con il punto di Zornetta da posizione centrale; Fano è in partita e con il muro di Maletto fa 7-7 ma i padroni di casa tornano subito avanti; la gara si accende, le squadre giocano a ritmi alti e danno spettacolo, con Macerata che si esalta e prova la prima fuga grazie a due ace di Casaro, 17-11. Break Fano che accorcia fino al -3, coach Castellano chiama il time-out sul 19-16 ma gli ospiti si avvicinano ancora; ci pensa ancora Casaro a riportare i suoi sul +3 e a chiudere il primo set 25-22.
Il gioco riparte con l’ingresso di Margutti tra gli ospiti e Macerata di nuovo avanti: la fuga dei biancorossi arriva con tre punti consecutivi di Marsili, 10-6 e time-out per coach Tofoli. Macerata sembra in controllo ma Fano reagisce, trascinato da Michalovic sul 15-13, ora è coach Castellano a chiamare il time-out; ci credono gli ospiti e trovano il 18-18 ancora con l’opposto Michalovic. Si rincorrono le due squadre con grande agonismo, il pubblico applaude lo spettacolo e a spezzare l’equilibrio sono due errori in attacco di Fano, Macerata ne approfitta e si prende il doppio vantaggio nei set, 25-23. La gara ricomincia ad alti ritmi, gli ospiti stavolta vanno avanti ma Orazi rimette le cose in equilibrio colpendo sotto rete, 4-4, poi è il solito Casaro a firmare il vantaggio dei biancorossi, bravo stavolta a chiudere una palla difficile, 7-6. Le squadre si inseguono e il set prosegue combattuto, è Macerata però a trovare il break con Casaro e Fall, 18-15, Fano costretto ad un finale in salita: gli ospiti lottano e a muro fanno 23-22, risponde Zornetta che gioca sulle mani dell’avversario e poi vince la sfida sotto rete, 25-22.
I COMMENTI – Una gara vinta insieme al pubblico come conferma Fall, “Sono la nostra arma in più, mi diverto quando i tifosi sono coinvolti come oggi”. Orazi commenta il risultato importante, “Loro sono stati bravi a recuperare quando eravamo in vantaggio, noi siamo stati bravi a vincere di squadra aiutandoci l’un l’altro nei momenti di difficoltà. Ci tenevamo molto a questa partita”.
Il tabellino:
VOLLEY BANCA MACERATA 3 SMARTSYSTEM FANO 0
PARZIALI: 25-22, 25-23, 25-22.
Durata set: 28’, 29’, 30’. Totale: 87’.
VOLLEY BANCA MACERATA: Marsili 6, Orazi 3, Pahor, Fall 7, Penna, Casaro 16, Sanfilippo, Scrollavezza, Gabbanelli, Zornetta 10, Lazzaretto 11. NE: Owusu, Ravellino, D’Amato. Allena-tore: Castellano.
SMARTSYSTEM FANO: Michalovic 16, Roberti 12, Merlo 6, Partenio, Raffa, Uguccioni, Mar-gutti 3, Focosi 2, Mazzon, Maletto 9. NE: Galdenzi, Gori. Allenatore: Tofoli.
ARBITRI: Grossi e Marotta.
Rocambolesco incidente nel tardo pomeriggio di oggi all'intersezione tra via Ciccolini e via Pesaro, a Macerata. Due veicoli provenienti da direzione opposta, nell'affrontare la bretella di collegamento, si sono scontrati frontalmente
Ingenti i danni alle vetture e strada interdetta alla circolazione ma, per fortuna, nessuna serie conseguenza per i due automobilisti.
Il personale sanitario del 118, prontamente intervenuto sul posto, dopo aver constatato le condizioni dei conducenti ha disposto il trasferimento di uno dei feriti al pronto soccorso di Macerata, in via precauzionale.
Sul luogo del sinistro anche la polizia locale per gli accertamenti e il soccorso stradale Bellesi e Corridoni per il recupero dei veicoli.
Venerdì 8 dicembre Palazzo Ricci riaprirà i battenti come da tradizione in occasione delle festività natalizie, ma quest’anno lo farà con una grande sorpresa. È stato infatti presentato stamattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso la sede museale, il riallestimento del percorso espositivo permanente.
Il direttore artistico del museo Roberto Cresti, su impulso della proprietà, ha infatti ripensato completamente il viaggio ideale nell’arte italiana del Novecento che i visitatori percorreranno attraversando le eleganti sale di questa dimora storica, dando vita ad un itinerario di visita del tutto nuovo, che comprende oltre 180 opere tra dipinti e sculture. Si tratta di una vera e propria riscoperta del museo che, come ha sottolineato il segretario generale Gianni Fermanelli, non risponde alla proprietà commutativa, cioè cambiando l’ordine dei fattori il risultato è stato migliorativo.
Il riallestimento si è basato sul concetto di continuità nell’arte del XX secolo secondo un criterio espositivo che, pur rispettando la cronologia, ha inteso creare, in alcune sale, dei momenti di intensificazione espressiva, ora sperimentale, ora lirica, ora metafisica, ora biografica, giovandosi di opere significative, che fino ad oggi erano custodite nei depositi e che ora sono finalmente fruibili. Si segnalano in questo contesto una ventina di dipinti di grande qualità eseguiti da artisti della levatura di Primo Conti, Ottone Rosai, Lorenzo Viani, Felice Carena, Virgilio Guidi, Emilio Vedova e Gregorio Sciltian, solo per citarne alcuni, oltre ai marchigiani Osvaldo Licini, Angelo Arnolfo Crucianelli e Orfeo Tamburi.
Il professor Cresti, dopo aver ringraziato chi ha creato la raccolta di Palazzo Ricci e chi ha curato il precedente allestimento, ha spiegano che il nuovo percorso espositivo supera le partizioni e le differenze privilegiando il senso di armonia, che a volte comprende anche le dissonanze: “Le sale sono collegate tra loro come una collana di perle, unite da un filo che è il piacere di guardare. Abbiamo trattato ogni parete come se fosse una stanza, autonoma ma al tempo stesso complementare alle altre”.
Le novità non sono finite qui, poiché la collezione d’arte della Fondazione Carima si è arricchita di alcuni capolavori di Tullio Crali, grande protagonista della pittura del Novecento, che a pieno titolo fa il suo ingresso a Palazzo Ricci grazie al felice rapporto di collaborazione instaurato con le eredi. Con la formula del comodato è stato possibile inserire tre opere di questo artista, maceratese d’adozione, che vanno ad impreziosire ulteriormente la raccolta in un’ottica di reciproca valorizzazione. Si tratta dei pregevoli dipinti Le forze della curva, forze dell’infinito e distruzione e costruzione risalenti agli anni Trenta, che sono stati inquadrati nelle sale dedicate al Futurismo e all’Aeropittura, di cui è stato un insigne esponente a livello nazionale e internazionale.
“La profonda conoscenza dell’arte e della cultura del XX secolo e il grande rigore scientifico del professor Cresti – ha spiegato il presidente Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi – hanno consentito la realizzazione di questa operazione straordinaria, per la quale lo ringrazio, dando una nuova veste a Palazzo Ricci che sono certo verrà apprezzata dai visitatori. Sono inoltre veramente lieto dell’acquisizione dei dipinti del maestro Tullio Crali, perché rappresentano un importante tassello che mancava al nostro museo”.
La famiglia dell’artista, rappresentata da Anna Bartolozzi e Vibia Crali, ha ringraziato la Fondazione Carima e il professor Cresti per il nuovo percorso espositivo, che si caratterizza per coerenza e per un tocco di poesia, nonché il giornalista e critico d’arte Alvaro Valentini che ha reso possibile questa sinergia. L’auspicio è che Palazzo Ricci possa diventare il “salotto di Macerata”, un luogo vivo in cui gli artisti dialogano tra loro e con il pubblico.
Dopo aver vinto e di fatto dominato i rispettivi gironi provinciali, le formazioni Allievi e Giovanissimi della Maceratese sabato debuttano nella ben più importante e probante fase regionale.
Gli Allievi di mister Adriano Petrini sono stati inseriti nel gruppo B, comprendente anche società dell'anconetano. I Giovanissimi allenati da Paolo Morresi invece nel girone C, quello del sud con rivali fermane e ascolane.
Adriano Petrini analizza così la seconda fase al via alle 18 allo Stadio della Vittoria contro la Giovane Ancona: "Non mi aspettavo di finire in questo girone ma mi piace perché i ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi con altre realtà e non con quelle solite. Della Giovane Ancona si parla molto bene, dicono sia apparecchio forte e del resto è il gruppo di ex Giovanissimi che a giugno ha vinto il Velox".
"Sarà un banco di prova per capire la nostra reale qualità. Essendo arrivato in estate alleno un gruppo che non conoscevo ma che mi ha saputo stupire, perché i ragazzi hanno davvero fame di imparare e finora solo in un paio di circostanze ho dovuto riprenderli per l'atteggiamento - aggiunge Petrini -. Anche a livello tecnico sono preparati, così da consentirmi di fare il calcio che mi piace, fatto di possesso palla e di costruzione dal basso".
Questi i team del girone B oltre la Maceratese: Cingolana San Francesco, Jesina, Fabriano Cerreto, Portorecanati, Giovane Ancona, Recanatese (fuori classifica), Matelica, Camerano, Junior Jesina, Montefano.
I Giovanissimi di Paolo Morresi li anticiperanno, in campo ai Pini alle 15:30 contro l’Academy Civitanovese: "Veniamo da un girone oggettivamente abbordabile - afferma Morresi, oltretutto responsabile tecnico del vivaio - mentre altri erano più tosti ed hanno causato eliminazioni illustri. Anche per questo motivo abbiamo disputato delle amichevoli importanti in questi giorni così da testare il nostro livello. Siamo stati sorteggiati in un raggruppamento che presenta società molto organizzate e gloriose vedi la Sambenedettese. Abbiamo curiosità e soprattutto entusiasmo di sfidare queste realtà. La prima contro l’Academy? È tra le favorite e abituata a ben figurare giocando un calcio di valore. Il mio obiettivo è far sì che i ragazzi siano forti quando arriveranno le difficoltà, perché arriveranno e considero questo aspetto mentale cruciale per diventare davvero un calciatore".
Gli altri team del girone C: Sambenedettese, Castel di Lama, Invictus Grottazzolina, Civitanovese, Academy Civitanovese, Atletico Ascoli, Campiglione Monturano, Centobuchi 1972 MP, AFC Fermo.
La Giunta ha approvato il progetto esecutivo per l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria su via Mattei, nel tratto interessato dal movimento franoso, che ha determinato il crollo del manto stradale sovrastante e la conseguente chiusura della corsia di marcia a scendere da via Roma in direzione rotatoria via Tucci.
A causa delle abbondanti piogge ripetutesi in maniera ciclica con violenza e intensità straordinaria si è infatti verificato il dilavamento di una porzione ristretta del rilevato con conseguente cedimento del manto stradale sovrastante.
I lavori, dell’importo di 170mila euro, consisteranno nella realizzazione di una palificata di fondazione con muro di sostegno e contenimento e, quindi, nella ricostituzione del rilevato mediante riempimento e, infine, nel ripristino del piano viabile e delle barriere stradali.
“Con l'approvazione del progetto ci avviamo alla fase di affidamento dei lavori che, data la posizione, dovranno essere effettuati anche fuori sede con la realizzazione di una strada di cantiere sottostante. Si tratta di un lavoro delicato e impegnativo – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. In questi giorni stiamo effettuando anche i sondaggi geologici per rilevare le cause che hanno portato al dissesto verificatosi nell'altro tratto di via Mattei, di fronte alla stazione di servizio. Anche in questo caso provvederemo al ripristino non appena saranno conclusi le indagini tecniche”.
Dalle diatribe rimpallate in questi giorni nell'agorà della politica maceratese si evince un forte bisogno di luce. Nello specifico, si fa riferimento alla cosiddetta "Sfera" di Umberto Peschi che sta rotolando come una boccia tra il botta e risposta dei due opposti schieramenti.
Da una parte, le proposte natalizie dell’attuale giunta comunale, che vedono la scultura avvolta in un gomitolo malconcio di lucette connotate dalla stessa vivacità delle luci dei Motel. Dall'altra, come vuole l’illuminotecnica di tendenza, il progetto di un’illuminazione "idonea" e "permanente" che sappia valorizzare la dinamica delle linee. In questo contesto, forse, l’oscurità della materia, nella fattispecie del ferro, sarebbe nobilitante tanto quanto un generale silenzio meditativo.
Lontani dalla polemica e dalle proposte, mossi da semplici interrogativi sull'attuale confezione natalizia della sfera, già in origine posta in un punto tanto simbolico quanto sconveniente per proporzioni, non si comprende la ragione di questa scelta.
Questo perché, sul far della sera, quando le lucine dovrebbero far risaltare l’opera-simbolo di Macerata, quest’ultima si ritrova soffocata tra le reti arancioni del cantiere e i cumoli di calcinacci, rimanendo così malinconicamente solitaria e trascurata dai passanti. Scenario che contrasta con ogni proposito dell’assessore in questione che ha parlato di un intervento "volto a far luce in un contesto dove l’opera avrebbe rischiato l’oscurità assoluta, costretta tra le vivaci luminarie del borgo e la caleidoscopica illuminazione dello Sferisterio".
Una coltre di perplessità si posa su una città che è diventata la citta dei 'lumi' e delle luminarie mancate o quantomeno sperate.
Cosa succede quando lo svolgimento delle campagne elettorali viene inquinato per mezzo dei social media? Su questo delicato tema che riguarda la qualità della democrazia ha preso avvio nell'Università di Macerata il progetto di ricerca RightNets.
Il progetto nasce dall’idea di un gruppo di costituzionalisti e di ingegneri informatici e vuol analizzare il pericoloso fenomeno delle minacce e delle interferenze nelle campagne elettorali attraverso i social media.
Per esempio, il coinvolgimento non autentico generato da bot, le ingerenze straniere nelle campagne elettorali italiane in termini finanziari e di influenza sull'opinione pubblica, la propaganda con mezzi fraudolenti. L'obiettivo della ricerca è proporre soluzioni normative e tecnologiche a tutela della libertà del voto e della trasparenza nelle attività di comunicazione politica.
Il progetto si è posizionato nella top ten dei progetti italiani finanziati dall'Unione europea - NextGenerationEu (bando PRIN 2022 PNRR, Settore SH2). RightNets è coordinato da Giovanni Di Cosimo. Fanno parte del team di lavoro Francesco Bilancia, responsabile dell'unità La Sapienza di Roma, Gianluca Bellomo, Chiara Bergonzini, Angela Cossiri, Angela Anna De Sanctis, Emanuele Frontoni, Giacomo Menegus, Christian Morbidoni, Marina Paolanti, Paolo Sernani.
Sono stati presentati oggi pomeriggio, alla presenza del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, i lavori di completamento del restauro dei locali della Mozzi Borgetti che hanno riguardato tre stanze della biblioteca.
Sono stati interessati dall’intervento, progettato dall’architetto Michele Schiavoni, i locali (tre stanze di 26, 17 e 16 metri quadri) che si trovano al primo piano della biblioteca, nell’angolo sud-ovest, tra il vano scala della Collegiata di San Giovanni e gli ambienti dell’ex Palazzina delle Terme e dell’ex Cinema di via Crispi.
"Oggi raccogliamo un altro frutto di quanto seminato in questi primi tre anni; un restauro conservativo che arricchisce l'offerta della biblioteca e che si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione del centro storico della città, dentro e fuori le mura - ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori -. Osservare la differenza tra prima e dopo l'intervento nelle sale restaurate, offre la possibilità di valutare quanto siano stati investi bene i fondi pubblici del Piano complementare Pnrr e anche questo aspetto ci rende orgogliosi. Un ringraziamento al Vescovo Marconi e alla Diocesi di Macerata, proprietaria dei locali adiacenti a quelli interessati dai lavori, per la stretta collaborazione dimostrata in tutte le fasi di intervento”.
"Grazie al lavoro certosino di organizzazione svolto da tutto il personale della Mozzi Borgetti, la prima sala, dove saranno collocati anche dei tavoli per la consultazione, ospiterà la Fototeca della biblioteca comunale, uno dei fondi di storia locale che andrà a completare il patrimonio librario contenuto nella sala Libero Paci e che ritrova una sua collocazione di rilievo dopo anni di deposito – ha specificato l'assessore alla cultura Katiuscia Cassetta -. Nella seconda sala saranno allestite le postazioni di lavoro dei bibliotecari che consentiranno la catalogazione del fondo antico di oltre 100mila volumi. Inoltre, per il 2024, ci concentreremo, grazie a un importante finanziamento che abbiamo ottenuto, sul fondo presente nella Sala Castiglioni che consta di 14mila volumi. Nella terza sala sarà allestito l’Ufficio dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea mentre nel corridoio riporteremo il catalogo a schede che costituisce un imprescindibile strumento per studenti e ricercatori che vogliano accedere al patrimonio della biblioteca”.
Il sisma del 2016 aveva causato rilevanti fenomeni di degrado che avevano generato fenomeni di decoesione, disgregazione, alterazione cromatica, distacco, fratturazione e fessurazione delle pareti oltre a macchie e lacune. I lavori, per un intervento complessivo di 220mila euro, hanno permesso di consolidare l'intero complesso edilizio con la riparazione dei danni, il miglioramento sismico, il risanamento conservativo dell’apparato pittorico e l’ampliamento e miglioramento degli spazi a disposizione della biblioteca.
L'intervento effettuato ha previsto, inoltre, l'applicazione di adesivi riempitivi per i distacchi tra gli strati preparatori previlegiando l’uso di prodotti di natura minerale e si è poi proceduto alla stuccatura delle lacune e delle fratture e alla reintegrazione pittorica.
Quest’ultima è stata effettuata con l'obiettivo di migliorare la leggibilità, le condizioni conservative del dipinto e rendere più omogenee le superfici; l'intervento è stato effettuato senza causare la perdita di parti della pellicola pittorica originale e senza produrre alterazioni di pigmenti.
Il corridoio, infine, è stato diviso in due parti mediante una nuova parete in cartongesso e la demolizione di quella esistente; in questo modo la parte ovest diventerà uno spazio di servizio per l’accesso al nuovo archivio mentre la parte est verrà ricollegata al corridoio esistente della biblioteca andando a definire sia uno spazio collettivo che un secondo collegamento esterno tra gli ambienti oggetto di intervento e gli altri locali della Mozzi Borgetti.
La neonata Associazione Commercianti Macerata a grandi passi si avvicina alla fine dell'anno che l'ha vista nascere, per affacciarsi su un 2024 ricco di iniziative e progetti, promossi anche via social.
La prima delle attività in programma è "Vetrine condivise". Ciascun negoziante non solo metterà a disposizione uno spazio di visibilità per un altro negozio all'interno del proprio locale, ma creerà interesse, veicolando l'idea di questa nuova alleanza tra i vari commercianti, come si parlasse "di uno di famiglia che ha un altro negozio".
Giorno dopo giorno gli associati aumentano e il Consiglio Direttivo, esprimendo la necessità di una rappresentanza più oggettiva ed estesa possibile, è stato allargato per permettere a tutte le zone e le frazioni di essere rappresentate e di costituire una voce al pari di tutte le altre.
La prima iniziativa spontanea è stata condividere sui social di ciascuna attività commerciale le iniziative dei singoli o dei quartieri, così da ampliare gli utenti e sicuramente amplificare l'effetto comunicativo.
"La necessità di uscire dall'immobilismo ma soprattutto di rivalutare l'importanza del commercio nella nostra città ha dato il via ad un qualcosa di veramente significativo che riuscirà in poco tempo a sostenere tutte le attività aderenti e rilanciare progetti ed iniziative condivisi", sottolinea Paolo Perini, presidente della neonata ACM.
Chiude il bar dell'ospedale di Macerata: tre dipendenti senza soldi e risposte scelgono di licenziarsi. Il punto ristoro della struttura sanitaria maceratese da questa mattina non è più a disposizione di familiari e pazienti: "Abbiamo preso questa decisione perché da tre mesi non riceviamo un euro, devono ancora pagarci gli stipendi di settembre, ottobre e novembre", ci confidano i lavoratori.
"Abbiamo più volte chiesto chiarimenti, ricevendo promesse che nei fatti non sono state rispettate. Peraltro, nell'ultimo periodo siamo stati costretti a lavorare con il Pos fuori uso, senza la possibilità di poter accettare pagamenti elettronici", aggiungono.
Al bar dell'ospedale lavoravano cinque dipendenti. Il primo dicembre c'è stata una prima defezione, mentre oggi hanno annunciato il licenziamento per giusta causa altre tre persone. A rimanere è un unico dipendente, al momento collocato in malattia.
Sembra che sia in calendario per la prossima settimana un incontro tra l'amministratore della Falchi di Vicenza - l'azienda che ha in gestione l'appalto del bar - e la direzione dell'ospedale di Macerata per riorganizzare l'attività. "Noi non ne sapevamo nulla - fanno sapere i dipendenti licenziatisi oggi -, altrimenti avremmo discusso personalmente con l'amministratore della questione".