Le piscine sono purtroppo chiuse e non si sa quando riapriranno, ma il mondo dell’attività natatoria non si ferma e anzi, in periodo di lockdown, aguzza l’ingegno. Così il Centro Salvamento Marche ha messo a punto una bella e soprattutto utile iniziativa.
La scuola di formazione coordinata da Franco Pallocchini, allenatore Nuoto e Salvamento della FIN, team manager del Centro Nuoto Macerata, ha deciso di rendere gratuito l’accesso ad una serie di appuntamenti in videoconferenza centrati sui temi della sicurezza, del primo soccorso e salvataggio. In sostanza una formazione gratuita online per diventare Assistenti Bagnanti sulle nostre spiagge.
Una volta completato il ciclo di lezioni infatti, e quando le condizioni sanitarie lo permetteranno, tutti i partecipanti potranno decidere (senza obbligo) di completare la formazione integrando il corso con le poche lezioni della parte pratica.
Ci si può collegare anche solamente per cultura personale e l’iniziativa è stata subito molto apprezzata da giovani e non, arrivando a toccare punte di oltre 80 persone in collegamento dalle province di Macerata, Fermo e Ascoli. Franco Pallocchini del Centro Nuoto Macerata si avvale della collaborazione di uno staff di allenatori di salvamento che operano in altre piscine del territorio: Giacomo Marinozzi sempre del CN Macerata, Matteo Colli della Blu Gallery San Severino, Giada Giannessi del MassClub di Massignano, Patrizia Piattella del Nuoto Tolentino e Pietro Trobbiani dell’Energy H2O Montecassiano.
Il corso come detto affronta tematiche importanti come la sicurezza in acqua e il primo soccorso, anche mediante il racconto di esperienze dirette: “L’Assistente Bagnanti –dice Pallocchini - ha il fondamentale ruolo di primo anello della catena dei soccorsi e non bisogna dimenticare che l’annegamento è la terza causa al mondo tra gli incidenti mortali dopo quelli stradali e le cadute. Per questo è sicuramente utile saper riconoscere un’emergenza e agire con immediatezza nella maniera corretta. Non bisogna improvvisarsi soccorritori e, soprattutto, bisogna ricordare che la prima regola da rispettare nel soccorso è quella di non mettere mai in pericolo se stessi.”
Ulteriori info sulla pagina Facebook del Centro Salvamento Marche.
"Una settimana fa tutti ci chiamavano eroi, ma basta poco per tornare a essere quelli bistrattati, insultati e vessati, come è sempre stato. I vecchi problemi purtroppo non sono andati in soffitta, nonostante il coronavirus. Si parlava di violenza agli operatori sanitari già dalla fine dello scorso anno, e ora ci troviamo a registrare due nuovi episodi nell'arco di poche ore di distanza l'uno dall'altro". Così Sandro Di Tuccio, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Macerata, interviene riguardo la preoccupante escalation che si è registrata negli ultimi tre giorni al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.
"Comprendiamo l'esasperazione della gente e il post-trauma da isolamento dovuto al coronavirus, però chi lavora in pronto soccorso e da mesi subisce turni massacranti, deve essere protetto" chiarisce Di Tuccio.
L'Ordine degli Infermieri della provincia di Macerata ha segnalato quanto avvenuto al pronto soccorso di Macerarata nelle ultime 48 ore alla Federazione Nazionale (la Fnopi) e richiesto la collaborazione del direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni per mettere in campo le migliori soluzioni volte a prevenire altre aggressioni.
In queste ore l'Area Vasta si è già mossa mettendo in pronto soccorso un nuovo vigilante. "Sarà in servizio dalla mattina alle 8:00 sino alla sera alle 20:00 - ci anticipa il dottor Di Tuccio -. Il direttore Maccioni è stato rapidissimo nel prendere in mano la situazione. Dopodiché bisognerà dispensare una serie di azioni future per cercare di gestire il problema, divenuto cronico".
Il primo aspetto è quello della formazione del personale: "Gli operatori devono essere in grado di captare i primi segnali di pericolo e cercare di gestirli al meglio - sottolinea Di Tuccio -. In secondo luogo, bisognerebbe predisporre percorsi specifici per i pazienti ritenuti border-line o pericolosi. Infine sperare che, nella cultura sociale, le persone comprendano l'importanza dell'operatore sanitario".
"La situazione è difficile per tutti - prosegue -. La gente è ricolma di frustrazione, per via dei problemi sociali ed economici che il virus sta portando con sé, e si scatena sull'operatore sanitario, già fortemente stressato. Tutto il sistema rischia l'implosione".
Il disegno di legge contro la violenza sugli operatori sanitari era al vaglio in Senato alla fine dello scorso anno, ma tutto è rimasto bloccato a seguito dell'emergenza coronavirus. "Mi auguro che il Governo, oltre che definirci eroi, emani il decreto che faccia diventare l'aggressione al personale sanitario un reato penalmente perseguibile, in modo tale che i protagonisti di questi episodi violenti vengano puniti in maniera seria e si possa avere un deterrente sanzionatorio".
"L'invito che faccio ai miei colleghi è quello di segnalare le aggressioni verbali o fisiche subite al Ministero della Salute - conclude Di Tuccio -. Non si deve aver paura di segnalare, altrimenti il problema rischia di non venire mai a galla. Non è giusto da un punto di vista etico e professionale che una persona non possa lavorare tranquillamente".
Seconda aggressione nel giro di 24 ore nei confronti degli infermieri al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. Ieri si è registrato, infatti, un ulteriore e inquietante episodio di violenza immotivata verso coloro ogni giorno lottano per salvare vite umane sottoponendosi - da oltre due mesi - a turni di lavoro estenuanti.
Dopo il caso di due giorni fa (leggi qui), ieri pomeriggio un uomo di 63 anni ha aggredito, ubriaco, il personale sanitario.
Il 63enne era stato trasportato all'ospedale di Macerata intorno alle 12:00 della mattinata di ieri dai volontari del 118, che l'avevano caricato in ambulanza dopo che qualcuno - allarmato - aveva chiamato i soccorsi vedendolo riverso a terra sul marciapiede del lungomare Piermanni, a Civitanova Marche. Era in evidente stato di ebbrezza.
Una volta portato in pronto soccorso, l'uomo è stato sottoposto agli accertamenti di rito. Il caos scoppia attorno alle 15:30, quando l'uomo ha un improvviso scatto d'ira: colpisce una infermiera a una spalla, sferra un calcio a un infermiere e spintona una terza infermiera. Sul posto sono immediatamente sopraggiunti gli agenti della Polizia che hanno bloccato l'uomo, che ora rischia la denuncia.
L'episodio arriva soltanto un giorno dopo la folle aggressione di cui si è reso protagonista un anziano di Treia, che - con un pugno al torace - ha fratturato lo sterno di una infermiera e procurato una profonda ferita a un infermiere con un morso (leggi la storia completa).
Sono proseguiti gli incontri ristretti che il Prefetto Iolanda Rolli ha organizzato con i vertici delle Forze dell’Ordine, Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’ASUR Marche Area vasta 3 e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Le riunioni danno seguito alla circolare del 2 maggio scorso, con la quale il capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno ha invitato i prefetti ad attivare forme di coordinamento e di pianificazione delle attività finalizzate a garantire un'attenta vigilanza sull'attuazione delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza da Covid-19 all'interno delle aziende.
I partecipanti hanno espresso la volontà condivisa di adottare un sistema di verifica teso ad assicurare l’osservanza delle prescrizioni per garantire adeguati livelli di protezione ai lavoratori, in un corretto bilanciamento tra la tutela della salute e la ripresa delle attività economiche.
Saranno controlli coordinati, per evitare duplicazioni o inutili sovrapposizioni presso le imprese e svolti con l’impegno e l’equilibrio con il quale è stata gestita la prima fase dell’emergenza.
"Allo stesso tempo, ha sottolineato il Prefetto, è fondamentale che le aziende siano informate e guidate nell’adozione di tutte le misure necessarie a garantire gli standard di sicurezza previsti".
Il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto dal Governo con le Associazioni di categoria e le Organizzazioni sindacali è il punto di riferimento fondamentale nell’azione di verifica e di accertamento che, nell’ambito delle specifiche competenze, viene svolta con nuclei a composizione mista dal personale dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro nonché dell’ASUR Marche 3.
E’ stata valutata, poi, la possibilità di fornire ogni elemento utile a consentire una ripresa veloce e in sicurezza delle attività.
A tale scopo è stato deciso di dare la più ampia comunicazione delle regole per una corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione, con l’indicazione delle varie norme che hanno disciplinato l’argomento e, soprattutto, è stata prevista la pubblicazione e l’illustrazione della check-list predisposta dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, in modo tale che la stessa possa essere utilizzata direttamente dal datore di lavoro per una preventiva autovalutazione.
La check-list costituisce uno strumento operativo completo ed efficace per l’effettuazione dell’esame iniziale, attraverso la compilazione del quale il datore di lavoro potrà trarre spunti di miglioramento e individuare tutte le procedure organizzative e gestionali contemplate nelle nuove disposizioni.
Le iniziative intraprese saranno illustrate alle parti sociali ed alle associazioni di categoria in occasione di una videoconferenza che si terrà lunedì prossimo alle ore 15.00.
Il Presidente della Provincia di Macerata ha approvato ieri sera con il decreto n.63 la variante al vigente PRG (Piano Regolatore Generale) del Comune di Macerata, relativa all'individuazione di una nuova zona per attrezzature pubbliche e d’interesse generale, specificatamente destinata ad attrezzature sanitarie e assistenziali, finalizzata alla localizzazione del nuovo ospedale provinciale.
L’approvazione è avvenuta ai sensi della vigente normativa che assegna alla Provincia la competenza per l’espressione del parere di conformità della variante con le normative e le previsioni della pianificazione di carattere sovracomunale, in particolare con il PPAR (Piano Paesistico Ambientale Regionale), il PIT (Piano di Inquadramento Territoriale) e il PTC (Piano Territoriale di Coordinamento) provinciale.
“Si tratta di un’importante funzione istituzionale in capo alla Provincia, esclusivamente in materia urbanistica e assetto del territorio - afferma il Presidente Antonio Pettinari - e come tale esula da qualsiasi altra questione riguardo alla futura organizzazione sanitaria del territorio provinciale, nonché della scelta localizzativa della nuova struttura”.
L’area individuata dalla variante è situata in corrispondenza dell’incrocio tra la strada provinciale 485 e la 77, nei pressi dell’ingresso est della frazione di Sforzacosta; ha una consistenza di circa 24 ettari e prevede una capacità edificatoria complessiva di 450.000 metri cubi.
Sull’oggetto della variante la Provincia si era già espressa in precedenza, relativamente alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), necessaria per l’adozione della stessa, rilevando in tale sede la necessità di approfondire le diverse questioni di natura ambientale, paesaggistiche, infrastrutturali, acustiche, di traffico, di trasporto pubblico, di qualità dell’aria, e relative alle opere di mitigazione e compensazione ambientale.
Era stata, altresì, rilevata l’esigenza di definire l’organizzazione particolareggiata dell’area, con riferimento all’ingombro massimo delle edificazioni, alle aree per la viabilità, ai parcheggi, al verde e agli accessi carrabili.
Anche a seguito dell’adozione da parte del Consiglio Comunale della variante urbanistica, la maggior parte di tali variazioni non sono state adeguatamente definite. Per tali motivi, nonché per la rilevanza e consistenza della predetta opera pubblica, si ritiene necessario che la sua realizzazione sia subordinata all’approvazione di uno specifico piano attuativo, escludendo quindi l’intervento edilizio diretto.
Il Consiglio Comunale, sulla base del parere espresso dalla Provincia, potrà ora procedere all’approvazione definitiva della variante.
“Ringrazio per l’impegnativo lavoro svolto il personale del settore urbanistico - conclude Pettinari -, nonostante le notevoli difficoltà legate all’emergenza sanitaria, e per la celerità nella conclusione del procedimento e al conseguente mantenimento degli impegni assunti dall’Amministrazione. A tale proposito ricordo che i termini assegnati dalla legge alla Provincia, a seguito anche delle disposizioni del Covid-19, scadono all’inizio di novembre”.
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La tanto attesa Fase 2 è ormai iniziata e qualche esercizio commerciale ha già tirato su la serranda per riprendere, con tutte le dovute misure di sicurezza, la normale quotidianità professionale che ne caratterizzava le giornate prima del lockdown.
Se da un lato molti commerciati si sono da subito dimostrati pronti a riaprire, altri invece non potranno ancora farlo per via del prolungamento delle restrizioni governative per il contenimento e gestione dell'emergenza Covid-19. In prima linea senza alcun dubbio troviamo gli acconciatori ed i centri estetici a cui ancora non è stata resa nota né una data certa di riapertura né come si dovranno comportare quando avranno la possibilità di farlo.
Anna Orazi, titolare di “AnnaOrazi Parrucchieri Estetica Wellness” a Macerata, è proprio una di loro e ci ha raccontato l’attuale situazione della sua categoria, ferma dall'inizio dell'emergenza sanitaria, da quando i primi decreti del Governo hanno deciso di bloccare le attività per contrastare l'epidemia.
Le spese da affrontare e che continuano ad arrivare, le chiamate senza sosta dei clienti disperati e la grande voglia di lavorare: tutti questi elementi assieme si fanno chiaramente sentire, ma ancora oggi sembra non vedersi l'uscita dal tunnel.
Anna grazie alla sua avvolgente energia e contagioso ottimismo sta continuando ad investire e lavorare sia per farsi trovare pronta quando sarà il momento, sia per stare sempre vicina ai suoi clienti, forte anche della sua esperienza da più di trent'anni sul campo: “Namastè! Non vedo l’ora di riabbracciarli tutti - esordisce - non voglio perdere tempo a lamentarmi ma voglio trovare delle soluzioni, questa chiusura forzata ci ha sicuramente spiazzato un po’ tutti ma per quanto mi riguarda mi sono subito rimboccata le maniche e ho continuato a seguire i miei clienti anche via web - spiega Anna che di sicuro in questa fase non è rimasta con le mani in mano - secondo quanto riferito dai vertici di Confartigianato Acconciatori venerdì ci sarà un simulazione in una parrucchieria di Ancona con la presenza del Presidente Ceriscioli dove si testeranno i vari piani di sicurezza per quanto riguarda le attività degli acconciatori e i centri estetici e poi forse dal 18 avremo il via libera per riaprire".
Uno dei punti più discussi sul fronte riaperture, in merito alla Fase 2 annunciata dal Governo, tocca sicuramente da vicino gli acconciatori, com’è ad oggi la situazione?
“In questo momento stiamo programmando la nostra riapertura e ci stiamo organizzando al meglio per farci trovare pronti. Una data certa di riapertura ancora non c’è, ma sto ricevendo tantissime chiamate da parte dei clienti che non vedono l’ora di tornare dal parrucchiere. Stiamo lavorando sulla personalizzazione del cliente con un atteggiamento positivo e mi sono attivata con delle consulenze tramite whatsapp perché attualmente abbiamo le mani legate e non possiamo fare altrimenti. Sto seguendo dei corsi con l’Oreal e sono in costante contatto con gli enti di categoria e per ora sto seguendo la clientela anche facendogli acquistare dei prodotti online tramite dropshipping con altre società. I primi tre giorni dopo l’annuncio della chiusura ho iniziato subito gestendo i clienti tramite il fai da te a casa, li ho guidati nell’acquisto dei prodotti consigliando appunto come utilizzarli; questo ha fatto si che anche altre nuove persone mi hanno cercato per chiedermi di seguirli ovviamente da remoto. Sono un'amante dei social e negli ultimi anni ho seguito molti corsi per impararne appieno l’utilizzo, questo mi ha portato a fare dei live sulle mie pagine e a tal proposito ringrazio tutte le aziende che mi hanno sostenuta affinché io mi potessi muovere nella direzione giusta con la gestione dei social. In questo periodo ho fatto molta formazione e ho seguito i miei clienti tramite Skype o videochiamata, ma ora voglio dare la possibilità alle persone di ricevere delle consulenze personalizzate tramite Whatsapp in modo da essere più vicino possibile alle loro esigenze”
Per quanto riguarda invece lo stato dei collaboratori e dipendenti della sua attività, come si è comportata anche in considerazione della chiusura forzata che ha sicuramente inficiato sui guadagni?
“Fortunatamente ho avuto un portafoglio che mi ha permesso di affrontare questa fase di emergenza e ringrazio anche mio padre che mi è stato vicino. Ho sempre avuto un piano B e sono consapevole del fatto che se ho del personale è perché me lo posso permettere. Appena preso coscienza della situazione, ho subito comunicato loro che li avrei coperti in questi due mesi ma poi avrei avuto delle difficoltà; ora sono sotto cassa integrazione anche se i soldi non sono ancora arrivati. Ovviamente le spese inerenti al locale e alla formazione ci sono sempre state e ho dovuto attingere dal fondo che avevo creato per le emergenze ma sono comunque riuscita in parte a rientrare con l’attività fatta per i vari siti con cui collaboro. Nell'ultimo periodo ci sono stati dei giorni dove ho toccato il fondo, soprattutto a marzo, ma devo dire che sono riuscita a gestire tutte le problematiche derivanti da questa epidemia anche grazie ai valori che mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia"
Alla luce delle misure di sicurezza, che anche altri esercizi commerciali stanno adottando, lei ad oggi si sentirebbe pronta a riaprire i battenti?
“Io sono già pronta. Oltre ad aver ingaggiato una ditta per la sanificazione di tutti gli spazi del mio locale, ho passato nell'ultimo periodo tante ore a pulire personalmente il negozio. Agli ingressi ho posto dei distributori di gel e mi sono anche munita di tappetini igienizzanti e inoltre ho comperato dei sacchetti per le spazzole e oggetti monouso. Ora sono in contatto con delle aziende per valutare l’acquisto di sanificatori per una pulizia costante in quanto per me l’igiene è stata sempre la prima cosa, a maggior ragione in questo periodo. Mi sono innanzitutto messa nei panni del clienti e quindi ho cercato di stargli vicino in ogni maniera a partire dall'indomani della chiusura forzata ad inizio marzo".
Quali soluzioni ha in programma di adottare per garantire la sicurezza dei suoi clienti?
“La mia attività è munita di due ingressi quindi potrei prendere un cliente in più. Per quanto riguarda gli appuntamenti darò priorità agli storici del salone, quindi quelli che da una vita si servono da me, poi aprirò le porte a tutti gli altri nuovi che mi hanno contattato per delle consulenze in questi ultimi due mesi. Ci attiveremo appunto per dividere i clienti in gruppi di frequenza per non creare assembramenti o file e in più sto provvedendo a proteggere con un sacchetto le poltrone a loro dedicate. Mi dispiace un po’ fare questo distinguo però ci sono persone che seguo da trent’anni e credo che questa fiducia vada premiata in qualche modo. Ci tengo a dire che ho formato online tutto il mio personale che è assolutamente preparato ad affrontare la riapertura. Mi sono preoccupata comunque di guidare i dipendenti in un momento dove anche loro erano andati in tilt e comunque anche il giorno dopo il lockdown ho sempre cercato di vedere il positivo mettendomi subito a pensare sul come reagire a questa difficile situazione”.
Si è insediato ufficialmente questa mattina in Comune a Macerata il nuovo segretario comunale Paolo Cristiano che presterà servizio - grazie a una convenzione che Macerata ha stretto con il Comune di Tolentino dove Cristiano ricopre la stessa carica dal 2017 - quattro giorni alla settimana: martedì, mercoledì, giovedì e sabato.
Ai Geometri “Bramante” e al Professionale “Pannaggi” di Macerata tutti a casa ma tutti al lavoro, professori e la stragrande maggioranza degli studenti.
La Didattica a Distanza è iniziata da subito, dall’inizio del lockdown, tanto che sono stati numerosi i genitori che hanno scritto e telefonato per ringraziare: disponibilità, dedizione e creatività dei docenti al top.
Martedì 5 maggio il momento clou: un’apertura straordinaria per consegnare i dispositivi necessari per gli studenti ancora con dei problemi irrisolti di hardware e software.
Senza aspettare la Ministra o l’Assessore; il personale di segreteria e i tecnici si sono messi personalmente al lavoro per ricevere i 44 ragazzi che sono andati a scuola, secondo un orario preciso, per garantire un ingresso contingentato, e muniti dei necessari dispositivi di protezione, nel rispetto delle dovute distanze,tutti con tanta pazienza e voglia di riuscire! Sembrava di essere un po’ “mascherati”, non sempre ci si riconosceva ma era un piacere anche solo salutarsi, almeno a 2 metri di lontananza!
A molti di loro sono stati consegnati dei notebook dell’Istituto o le telecamere, sempre in comodato d’uso gratuito. Qualcuno ha ricevuto invece, a titolo gratuito, chiavette con programmi utili alla didattica mentre degli studentihanno ritiratodel materiale o libri di testo lasciatiin aula. E ora, come prima e più di prima.
I Carabinieri forestali hanno accertato frodi e truffe aggravate ad opera di due aziende del Maceratese, dedite alla coltivazione di produzioni vegetali “Bio”.
Continuano in maniera serrata le attività di controllo sulla filiera del biologico da parte dei militari del Comando Gruppo Carabinieri Forestale di Macerata, nonostante il particolare periodo in cui l’azione di controllo è stata necessariamente ed in gran parte indirizzata verso il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria.
L’attività investigativa, iniziata nel mese di Gennaio e svolta dai militari della Stazione dei Carabinieri Forestali dell’ Abbadia di Fiastra , ha riguardato controlli in campo e riscontri documentali a carico di due aziende agricole, una sita nel Comune di Tolentino e l’altra nel Comune di Loro Piceno, entrambe dedite alla produzione di vegetali “bio” quali grano, favino e girasole, destinata ad aziende per la vendita all’ingrosso di alimenti e mangimi.
Gli esiti degli accertamenti hanno consentito di appurare che in tali aziende sono stati utilizzati nelle annate agrarie 2019 e 2020 alcune tipologie di prodotti fertilizzanti e fitosanitari vietati nelle coltivazioni biologiche con lo scopo di incrementare la resa delle coltivazioni stesse.
Le produzioni agricole anno 2019 sono state commercializzate come “prodotti biologici”, per complessive 766 tonnellate, per un fatturato totale di € 272.815.
Per la stessa annata inoltre le aziende hanno percepito, in violazione dei bandi di accesso ai finanziamenti UE per produzioni biologiche, e dunque in modo illecito, anche contributi per un totale di € 86.151,00.
Per quanto riguarda invece la produzione agricola anno 2020, l’intervento dei militari dell’Arma, ne ha impedito la vendita e commercializzazione come “prodotto biologico”.
A seguito dei rilievi dei militari, inoltre l’organo di controllo “Suolo e Salute srl”, autorizzato a tale scopo dal Ministero delle Politiche Agricole, ha sospeso ad entrambe le due aziende la certificazione “biologica”.
Per tali condotte illecite sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria tre soggetti, i rappresentanti legali delle due aziende agricole e il direttore tecnico dei lavori, contestando loro i reati di frode aggravata nell’esercizio del commercio e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
L’utilizzo di prodotti fertilizzanti e fitosanitari vietati comporta un aumento della resa per ettaro e conseguentemente l’immissione sul mercato di una quantità maggiore di prodotto rispetto a quella che si sarebbe ottenuta in caso di rispetto dei disciplinari previsti per la coltivazione biologica. A questo deve aggiungersi che il prodotto biologico viene generalmente venduto ad un prezzo maggiore, talvolta addirittura doppio rispetto a quello convenzionale. Infine ma non ultimo in ordine di importanza, l’illecita percezione di finanziamenti pubblici destinati all’avvio e allo sviluppo di colture biologiche, quando in realtà non lo sono, comportano danni all’erario.
Accusa un malore mentre è alla guida del suo mezzo e si scontra contro un auto ferma ad uno stop spingendola contro la facciata di un palazzo . Il rocambolesco è avvenuto nel tardo pomeriggio odierno, attorno alle 19:30 in via Spalato a Macerata poco prima dell'incrocio con via Ettore Ricci.
Sul posto sono prontamente intervenuti gli operatori sanitari del 118 con tre ambulanze e i Vigili del Fuoco che hanno estratto uno dei due conducenti che era rimasto incastrato tra le lamierie.
Per la persona che aveva perso i sensi è stato disposto il trasfermiento in eliambulanza all'Ospedale di Torrette di Ancona mentre l'altra persona coinvolta nel sinistro è stata trasportata al Pronto Soccorso di Macerata per via delle lievi lesioni riportate.
Sul posto è anche intervenuta la Polizia Locale con il Comandate Danilo Doria per effettuare tutti i rilievi di rito e ricostruire la dinamica dell'incidente.
(Servizio in aggiornamento)
(Video di Bruno Cardea)
Attimi di forte tensione quelli vissuti al pronto soccorso di Macerata nella tarda mattinata odierna, attorno alle ore 13:00. Un anziano di Treia, dopo aver minacciato i propri familiari ed essere stato trasportato al pronto soccorso in ambulanza con il 118, ha aggredito due infermieri.
Tutto è avvenuto mentre l'uomo era in attesa della consulenza del neurologo e dello psichiatra, a seguito della Tac alla testa svolta per escludere problematiche differenti a quelle connesse alla sfera psichica. Senza motivo, l'anziano ha colpito un'infermiera con un pugno secco al torace, provocandole la frattura dello sterno. A quel punto, è intervenuto anche un infermiere per difendere la collega e l'uomo, pertanto, l'ha morso sul braccio senza lasciarlo più andare. Soltanto l'intervento di altri colleghi è riuscito a neutralizzarlo.
Si tratta di un soggetto psicotico, in cura già da tempo in presidi diversi dall'ospedale di Macerata. Per le indagini del caso è intervenuta la Polizia.
Il Gores ha fornito - attraverso il quotidiano aggiornamento delle ore 12:00 - la provenienza provinciale dei 6.392 casi positivi totali al coronavirus nella Regione Marche. Sono 2586 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino (15 in più di ieri), 1820 in provincia di Ancona (1 in più di ieri), 1042 in provincia di Macerata (8 in più di ieri), 453 in provincia di Fermo (2 più di ieri), 285 in provincia di Ascoli Piceno (1 più di ieri), 206 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati dai 2.225 di ieri ai 2.237 di oggi (+12). Allo stesso tempo salgono anche i contagiati ancora in isolamento domiciliare: sono 2.790, 17 più di ieri.
Scende, invece, il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 433 di ieri ai 429 di oggi), mentre rimane stabile - rispetto a ieri - il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono 42: 7 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (2 a Civitanova Marche, 5 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Il progetto di raccolta fondi in favore delle famiglie terremotate colpite anche dall’emergenza COVID-19 dell’associazione Musicamdo prosegue il suo cammino accogliendo il supporto di altri due musicisti.
Infatti, dopo il video con cui la Musicamdo Jazz Orchestra ha lanciato il progetto di crowdfunding “Musicamdo Jazz for families” sulla piattaforma www.gofundme.com, ora è la volta di Roberto Zechini e Daniele Di Bonaventura. I due musicisti infatti hanno deciso di sostenere la raccolta fondi destinando alla causa parte dei proventi delle vendite del loro nuovo progetto intitolato “Le Mani”.
Il disco, acquistabile in formato digitare sulla piattaforma Exit Live, che contribuirà alla raccolta fondi destinandone una quota delle vendite, è il risultato di un percorso sviluppatosi durante i mesi di quarantena.
Il bandoneonista Di Bonaventura e il chitarrista Zechini intessono un percorso suggestivo sgorgato dallo stato di isolamento forzato della quarantena e arricchitosi con il dialogo a distanza tra i due musicisti, le sperimentazioni nella solitudine delle proprie case, la forza della musica.
Si ricorda che la “Musicamdo Jazz for families” è una iniziativa rivolta ad aiutare i territori dei Comuni di Camerino, Macerata e Tolentino e le famiglie in difficoltà, che a distanza di quattro anni dal terremoto vivono ancora in gravi difficoltà ulteriormente aggravate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. I fondi andranno a incrementare quanto raccolto dai singoli Comuni per sostenere le spese alimentari e di prima necessità delle famiglie in difficoltà.
Per donare:
MUSICAMDO JAZZ FOR FAMILIES. Raccolta fondi per le famiglie terremotate e in difficoltà causa COVID 19
WWW.GOFUNDME.COM
Associazione Culturale Musicamdo
IBAN: IT98H0311168830000000004393
A sostegno della grave emergenza sanitaria determinata dall’epidemia da Coronavirus –in il vice-presidente della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), il dottor Marcello Pannelli, ha consegnato 120 bottiglie di olio extravergine di oliva alla Caritas di Macerata.
Quest’anno l’olio, re della dieta mediterranea e da sempre simbolo della tradizionale campagna LILT denominata “Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica”, sarà distribuito dal personale della Diocesi alle famiglie in stato di bisogno, con particolare riguardo ai nuclei colpiti da patologia oncologica.
Ha ritirato i prodotti a nome della Caritas Macerata il parroco di Treia don Alejandro Gonzales Parilla.
In tempo di pandemia e di isolamento forzato in casa, il maestro marchigiano Carlo Iacomucci ci delizia la vista e lo spirito, con le sue creazioni frutto di una indomita e inesauribile voglia di "fare arte" nonostante tutte le restrizioni e le privazioni imposte dal momento contingente. Le mascherine d'artista sono un messaggio di speranza per il futuro...i personaggi sono posti all'interno di una mascherina, simbolo di protezione verso l'esterno, ma al tempo stesso la mascherina fa anche da palcoscenico, presentando uno sfondo colorato, quasi un inno alla vita e alla rinascita.
Al di fuori della mascherina, lo sfondo nei toni dell'azzurro e del blu, colori notoriamente freddi, come fredda è la sensazione di sgomento e di impotenza di fronte al nemico invisibile che colpisce silenzioso. In alto a sinistra la presenza di un arcobaleno particolarmente vivido a testimoniare la speranza di un futuro migliore libero, una volta per tutte, dalla presenza della malattia e del dolore. L'arte, ancora una volta, costituisce un'arma molto potente per contrastare gli effetti di questa particolare situazione di solitudine e di isolamento, rappresenta un momento positivo per non farsi venire pensieri negativi e perciò la realizzazione di opere, diventa un motivo in più per riflettere e approfondire temi umanamente e psicologicamente poco piacevoli.
Giornata di controlli oggi a Macerata, per vigilare sul rispetto delle nuove regole imposte dal governo per la fase 2 dell'emergenza coronavirus. Sono state numerose le pattuglie della Polizia Locale schierate nei punti d'accesso e nelle aree verdi della città, per controllare il traffico e le motivazioni di chi si trovava in viaggio.
Sul lato dei controlli su strada non ci sono state situazioni da segnalare. Il buon senso ha prevalso e nessun verbale è stato elevato: tutti i conducenti fermati, avevano un giustificato motivo per spostarsi.
Come confermato dal comandante della Polizia Locale Danilo Doria, da oggi il traffico cittadino è tornato a un livello pari all'80% di quello regolarmente registrato nella fase pre-Covid.
L'unico lieve disagio si è vissuto presso l'isola ecologica comunale per via della congestione creata dai tanti utenti che hanno raggiunto il punto di smaltimento dopo più di un mese di chiusura.
L'accesso contingentato ha creato, infatti, una coda inevitabile che ha richiesto l'intervento di una delle pattuglie della Polizia Locale.
Lo snellimento dell'afflusso ha richiesto circa 30 minuti. Non vi sono state conseguenze gravi, se non un pò di disagio per utenti ed operatori. Un presidio della polizia locale è rimasto presso l'isola ecologica anche nel pomeriggio.
La Regione Marche segnala che il dato di oggi relativo ai 44 nuovi tamponi positivi (leggi qui) - in netta controtendenza rispetto alla giornate precedenti - raggruppa casi del 29, del 30 aprile, dell’1 e del 2 maggio e che quindi tale aggregazione dei giorni incide sul numero dei positivi registrati in data odierna.
Inoltre, il Gores ha fornito la provenienza provinciale dei 6.363 casi positivi totali al coronavirus nella Regione Marche. Sono 2571 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino (31 in più di ieri), 1819 in provincia di Ancona (2 in più di ieri), 1034 in provincia di Macerata (3 in più di ieri), 451 in provincia di Fermo (1 più di ieri), 284 in provincia di Ascoli Piceno (2 più di ieri), 204 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati dai 2194 di ieri ai 2225 di oggi (+31). Tornano, invece, a salire i contagiati ancora in isolamento domiciliare: sono 2.773, 18 più di ieri.
Scende il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 443 di ieri ai 433 di oggi), mentre rimane stabile - rispetto a ieri - il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono 43: 8 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (3 a Civitanova Marche, 5 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
È stata indetta una selezione per l’assegnazione di borse di studio a sostegno delle spese sostenute dalle famiglie degli studenti che frequentano la scuola secondaria di secondo grado, relativamente all’anno scolastico 2019/2020. Le domande dovranno pervenire al Comune di Macerata nel periodo temprale compreso tra il 5 e il 20 maggio prossimi inviando il modulo di domanda, compilato e firmato, a ufficioscuola@comune.macerata.it .
Le borse di studio sono assegnate a studenti che appartengono a famiglie il cui Isee 2020 sia inferiore o uguale a 10.632.94 euro. Il calcolo e l’attestazione possono essere richiesti presso i Centri di assistenza fiscale mentre la richiesta del beneficio, da parte di uno dei genitori o da chi rappresenta il minore o dallo stesso studente maggiorenne, deve essere compilata su apposito modello reperibile presso la segreteria delle scuole, presso il servizio Scuola del Comune di Macerata e la portineria dell’Ente in viale Trieste, 24 o, a partire da giovedì 7 maggio, nel sito www.comune.macerata.it.
La graduatoria formata dalle domande ricevute verrà poi inviata alla Regione Marche per la formazione di una graduatoria regionale unica che individuerà gli effettivi beneficiari in base alle risorse ministeriali.
Le borse di studio saranno erogate agli studenti aventi diritto o, qualora minore, a chi ne esercita la potestà genitoriale, in circolarità presso qualsiasi ufficio postale.
Per informazioni rivolgersi al servizio Scuola del Comune di Macerata in viale Trieste, 24 (tel. 0733.256453/534), e mail ufficioscuola@comune.macerata.it
Un gesto concreto per sostenere il territorio durante uno dei suoi momenti più drammatici. L’Università di Macerata donerà 40 mila euro di fondi raccolti tramite donazioni e 5 per mille all’Asur Marche - Area Vasta 3 di Macerata, Civitanova e Camerino - per l’acquisto di apparecchiature mediche utili a fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
“Il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia – sottolinea il rettore Francesco Adornato - sta minacciando fortemente il diritto alla salute sancito dalla Costituzione per tutti i cittadini e la tenuta del sistema sanitario nazionale. Di fronte a un simile scenario, l’Università di Macerata ha ritenuto socialmente doveroso testimoniare, ancora una volta, la vicinanza e la solidarietà con il territorio, in virtù di quel legame inscindibile e di importanza nevralgica che ci unisce non solo dal punto di vista scientifico e culturale, ma anche sociale. Questo principio è stato sancito anche nel nostro Statuto, che prevede, appunto, la stabile cooperazione con le amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali e il necessario collegamento con le istanze e i bisogni del suo territorio”.
Nel corso dell’ultima seduta del 30 aprile, il consiglio di amministrazione di Unimc ha deliberato la donazione in favore dell’Asur.
“Nel giro di due settimane - spiega il direttore generale Mauro Giustozzi – l’Ateneo ha messo insieme oltre 15.500 euro grazie alle donazioni di tutta la comunità accademica. Un risultato del genere non sarebbe stato possibile senza il generoso contributo di docenti e addetti ai servizi tecnico amministrativi e bibliotecari, che hanno risposto in modo coeso e convinto alla raccolta fondi lanciata nei primi giorni di aprile , dimostrando il forte attaccamento all’istituzione, la consapevolezza del ruolo svolto e la piena condivisione delle finalità dell’iniziativa”.
La somma è stata integrata per un importo di 24.500 euro con parte dei fondi del “5 per mille”, che, per loro natura, sono destinati proprio a finalità di carattere sociale. E’ stato deciso, quindi, di impiegare queste risorse per sostenere l’impegno senza precedenti dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche nel fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il contributo servirà ad acquistare mezzi e apparecchiature medico-sanitarie indicate dal direttore generale dell’Asur.