Non finisce l'emergenza Covid in casa Cucine Lube Civitanova. La società biancorossa, in seguito agli ultimi tamponi molecolari sul gruppo squadra, ha dato notizia di un altro atleta risultato positivo al Covid-19. Si tratta dello schiacciatore Jiri Kovar, nono contagiato tra i biancorossi, asintomatico e in isolamento fiduciario.
Degli altri otto campioni d'Italia positivi solo uno si è negativizzato, il centrale Rok Jeroncic. Ancora positivi il libero Fabio Balaso, i palleggiatori Luciano De Cecco e Daniele Sottile, i centrali Robertlandy Simon e Simone Anzani, lo schiacciatore Marlon Yant e e l'opposto Ivan Zaytsev. “Dal giorno della partita con Padova non ci siamo più allenati – spiega il dg Beppe Cormio - se non con pochi ragazzi. Non è facile lavorare così, ma la situazione è questa e viviamo alla giornata, monitorando la situazione in attesa di buone notizie. Ormai sono passati nove giorni dai primi responsi e speriamo che altri giocatori positivi si negativizzino quanto prima e tornino ad allenarsi con il gruppo, anche perché il 12 abbiamo una partita determinante e, a questo punto, quasi impossibile in Polonia contro lo Zaksa campione d’Europa".
"Tra l’altro tre dei quattro schiacciatori sono alle prese con degli infortuni - aggiunge Cormio -. Quello che sta un po’ meglio è Lucarelli, perché ha ripreso l’attività anche se è al 50%, mentre Juantorena e Kovar li vedremo in campo più avanti. Stavamo recuperando Zaytsev, ma si è dovuto fermare e questo non è un bene per il suo fisico, visto il grande lavoro svolto per tornare in forma. La situazione è questa, si tratta di una stagione anomala e poco fortunata per la Lube".
"Per recuperare le partite rinviate avremo un calendario ancora più fitto, ma questo vale anche per altre rivali. Dobbiamo cercare di arrivare in fondo giocando quando si può e arrangiandoci. Salti mortali per arrivare tutti ai Play Off dopo una prima fase regolare, con la possibilità di giocare le nostre carte. Dovremo resistere e lottare, ma questo sarà il compito di tutto il movimento. La Lube quest’anno è stata meno fortunata di altre realtà, ma conta portare avanti la SuperLega e resistere per dare segnali positivi. Faremo già fatica a recuperare il pubblico quando la situazione sarà normale, mi auguro presto, figuriamoci ora con le difficoltà burocratiche e di salute. Dobbiamo resistere per noi, ma anche per lo sport che amiamo e per il nostro lavoro” ha concluso il dg.
+++ AGGIORNAMENTO 05/01/2022 +++
Buone notizie nel Gruppo Squadra biancorosso in seguito agli accertamenti odierni tramite tampone molecolare. A.S. Volley Lube informa che dopo il centrale Rok Jeroncic si sono negativizzati altri tre atleti cucinieri: l’opposto Ivan Zaytsev, il centrale Robertlandy Simon e lo schiacciatore Marlon Yant.
Sono ancora positivi al Covid-19 e in isolamento fiduciario il centrale Simone Anzani, i palleggiatori Luciano De Cecco e Daniele Sottile, il libero Fabio Balaso e lo schiacciatore Jiri Kovar.
Imprenditoria in lutto per la scomparsa a 91 anni di Romano Giordani, fondatore della Tirrenia Spa, conceria di fodere per calzature con sede a Civitanova Marche. Ed è proprio il sindaco della città rivierasca, Fabrizio Ciarapica, a ricordarlo attraverso una nota. "Il nuovo anno 2022 ha consegnato alla nostra città una gioia ma, purtroppo anche un dolore, scrive il primo cittadino. La gioia di avere la prima nata in Provincia, la piccola Vittoria e un dolore per la scomparsa, avvenuta ieri sera, del grande imprenditore Romano Giordani, fondatore della Tirrenia SPA, conceria di fodere per calzature, leader d’Europa che dal 1992 aveva trasferito la propria sede da Montegranaro a Civitanova Marche nella strategica zona autostradale, utilissima per incrementare il flusso dell’export sempre più in crescita”.
Romano Giordani, 91 anni è stato un vero pioniere nel suo settore e nell’immediato dopoguerra aveva intuito che lo sviluppo calzaturiero nella nostra zona sarebbe stato trainante per l’economia locale e si sarebbe imposto a livello mondiale. Grande lavoratore, vero capitano d’impresa, Romano fino a poco tempo fa – quando ha avuto un piccolo incidente - è stato sempre presente in azienda, lucido e con grande visione ha trasferito fin da piccoli ai figli Donatella e Mario la sua stessa passione per il lavoro, fatto di impegno costante e di attenzione verso i propri collaboratori e dai figli ha colto anche le innovazioni che i tempi necessariamente hanno imposto.
Mario e Donatella hanno sempre lavorato al suo fianco e con lui sono cresciuti mai dimenticando i valori della nostra terra: il sacrificio, la passione, l’onestà. Esprimo con sincero affetto sia a titolo personale che dell’intera comunità civitanovese, le mie più sentite condoglianze ai figli Donatella e Mario a cui mi sento particolarmente vicino”.
Il 3 febbraio 2022 scadrà ufficialmente il mandato da Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella e, per quanto in molti lo sperassero, non ci sarà un bis. Il politico, giurista e avvocato di origini siciliane, giunto alla soglia degli 81 anni, era stato categorico sin dal maggio scorso, prima che scattasse ad agosto il fatidico semestre bianco. Riportando alla memoria l’ex presidente Antonio Segni (1962 – 1964), dichiarò di fatto la propria indisponibilità a una rielezione con un discorso politico nel quale manifestò esplicitamente la propria adesione a quello che era già il pensiero di Segni: modificare la Costituzione iscrivendovi l’impossibilità del secondo mandato, e abolire contestualmente il semestre bianco.
Giorgio Napolitano, in questo senso, ha fatto storia: mai infatti, prima del 2013, un presidente era stato rieletto per un secondo mandato. Tensione che Umberto Ambrosoli (figlio dell’avvocato Giorgio, ucciso nel 1979 perché non remissivo a logiche di cointeressenza di mondi istituzionali, massonici e mafiosi) definì immotivata e utile solo a pilotare la rielezione dello stesso Napolitano per interessi interni alla politica – fra cui la cosiddetta “congiura del silenzio” rispetto al processo della trattativa Stato Mafia.
CORREVA L’ANNO 1981. In seguito all’assassinio per mano mafiosa del fratello Piersanti, Sergio Mattarella intensifica progressivamente il proprio impegno politico e fa il suo ingresso alla direzione della Dc. Nello stesso periodo, i magistrati che indagano sul rapimento del banchiere Michele Sindona ritrovano l’elenco di 962 affiliati alla P2: molti nomi sono di esponenti di alto livello della Dc. Mattarella diviene membro della commissione parlamentare d’inchiesta a fianco dell’ex partigiana cattolica Tina Anselmi, che porterà anche ad un rinnovamento interno al partito democristiano. Sono anche gli anni ’90 del “Mattarellum” e delle immense aspettative disattese, come testimoniato anche dalle successive leggi elettorali “Porcellum” e “Italicum”. Con il crollo della Prima Repubblica, lo stesso Mattarella transita al Partito Democratico prima di essere eletto giudice della Corte Costituzionale.
IL CAPO DELLO STATO. Nel 2015 viene eletto Presidente della Repubblica con un discorso d’insediamento su giovani, anziani, donne, ammalati e disabilità. Un impegno umanitario che viene subito confermato nel giugno dello stesso anno, in occasione dell’ingresso alla Tenuta di Castelporziano: «Nessuno può essere abbandonato di fronte alle difficoltà. La nostra bella Italia se perdesse o se si attenuasse il senso di solidarietà, tradirebbe i suoi valori e la sua storia». Nel corso del suo mandato, Mattarella si confronta con un Paese profondamente segnato da crisi economica e dei valori, con effetti devastanti legati soprattutto al futuro dei più giovani e delle classi sociali più deboli.
LA PANDEMIA DA COVID-19. Un ultimo anno complicato quello di Sergio Mattarella nelle vesti di Capo dello Stato, fra la gestione del Governo Conte e quello più attuale di Mario Draghi. Con l’esplosione della pandemia da Covid-19 e il Paese che ha mostrato tutte le sue criticità e fragilità rimaste fino a quel momento nascoste o accantonate, facendo cadere gli italiani in uno status di totale incertezza e paura. L’abbraccio e la vicinanza alla passione degli italiani giunge anche in occasione dei risultati sportivi ottenuti agli Europei di calcio, ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo.
Non poteva che terminare con un pensiero a chi è stato profondamente segnato dalle calamità degli ultimi sette anni (fra alluvioni, terremoti, pandemia), a chi svolge ogni giorno il proprio lavoro in funzione della comunità tutta e ai più giovani il mandato di Sergio Mattarella, che di fatto consegna al suo successore un’Italia forte solo del proprio senso di appartenenza nei momenti più difficili, ma con addosso il segno delle profonde fratture sociali, delle difficoltà economiche e della politica ancora immatura.
Citando le parole del professor Pietro Carmina (morto nell’esplosione di Ravanusa l’11 dicembre scorso), si è voluto rivolgere così ai giovani nel suo discorso di fine anno 2021: “Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare”.
Con una delibera, la Giunta Comunale ha assunto l’impegno di avviare una variante specifica al vigente Piano regolatore generale per la realizzazione di una nuova struttura socio-sanitaria da destinare principalmente a “Centro per l’Autismo”, sulla base della proposta avanzata dall’ASP Paolo Ricci. In termini quantitativi la proposta di variante, che gli Uffici Tecnici comunali avvieranno nell’immediato, prevede che siano realizzati circa 6.000 metri quadrati di struttura socio-sanitaria – dislocata su di un lotto di terreno di circa 5.000 metri quadrati.
Ne consegue che la struttura dovrà essere realizzata almeno su due piani, oltre ad ulteriori superfici pertinenziali dedicate all’attività di servizio, nonché la previsione di parcheggi pubblici e privati ed attrezzature ludiche e ricreative di sostegno all’attività terapeutica. Il disegno urbanistico della struttura si conformerà al contesto storico e paesaggistico rappresentato dal centro storico di Civitanova Alta, fino ad includere le continuità naturalistiche del Bosco del Castellaro con il mantenimento della viabilità ciclopedonale esistente.
“Dopo mesi in cui abbiamo preso in esame ogni aspetto amministrativo e progettuale - ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – abbiamo dato finalmente avvio alla variante sul Piano Regolatore che permetterà la realizzazione di un “Centro per l’Autismo” dotato di una propria ampia struttura. Abbiamo quindi mantenuto l’impegno con la nostra cittadinanza per offrire un importante e valido servizio a sostegno delle famiglie con soggetti autistici al proprio interno, anche alla luce dell’espansione dei fenomeni propri dell’autismo che colpiscono soprattutto bambini e ragazzi. Perseguito questo obiettivo, il nostro compito è quello di rendere questi bambini e ragazzi quanto più autonomi possibile, creare realtà aggregative relazionali giovanili e sviluppare una comunità che ne favorisca una progressiva inclusione nel nostro tessuto sociale anche in funzione di una crescita socio culturale di Civitanova Marche”.
“Prosegue, soprattutto sui social, una discussione priva di senso sul futuro di Villa Letizia; discussione alimentata anche da pseudopolitici locali che vogliono cavalcare l’argomento a fini elettorali, senza conoscere la storia e le condizioni della struttura”. A sottolinearlo, in una nota stampa, è il vice sindaco di Civitanova Marche Fausto Troiani.
“Le notizie sulla vendita o sulla chiusura di Villa Letizia sono falsità prodotte ad arte per tentare di mettere in cattiva luce questa amministrazione – afferma Troiani - che, invece, si sta prodigando per dotare la città di una casa di riposo moderna, più grande e più funzionale”.
“Tutti sappiamo o dovremmo sapere, prima di parlare, che Villa Letizia è una struttura risalente al 1925, quindi ormai obsoleta per certe funzioni, trasformata in “casa di riposo” nel 1996, ma che per necessità dovute alla richiesta, dal 2016 è stata trasformata, in toto, in un ospizio per cronici da 57 posti, di cui 30 in Residenza Protetta (pazienti cronicamente allettati bisognosi di assistenza continua anche per le minime attività giornaliere) e 27 in Residenza Protetta Dementi (del tutto non autosufficienti come gli altri con, in più, problematiche psicologiche)” puntualizza il vice sindaco.
“Questo a significare che presso Villa Letizia non c’è, attualmente, un posto per anziani autosufficienti o semi autosufficienti. Comunque sia, una casa di riposo di 57 posti, è evidente a tutti che sia del tutto inadeguata ed insufficiente per le necessità per una città di 43.000 abitanti come Civitanova” spiega Troiani.
“L’ente che gestisce gli ingressi ha una lista d’attesa di oltre 130 richieste e riesce a garantire un minimo turnover in una media di tempo di circa tre anni – aggiunge -. Senza parlare dei costi di manutenzione che ogni anno il Comune deve necessariamente spendere per fronteggiare i cedimenti strutturali di una costruzione di quasi un secolo fa”.
“Tutto ciò rende evidentemente necessaria una struttura nuova, ideata e costruita con metodologie moderne, più capiente – almeno 120 posti – e fruibile da più categorie di utenti, partendo da chi necessita di RSA fino agli anziani autosufficienti che sono rimasti soli” annuncia il vice sindaco.
“Al momento, questa amministrazione comunale si è limitata a pubblicare una ‘manifestazione di pubblico interesse’ per la quale tutti i cittadini, operatori del settore e non, possono partecipare con proposte e/o consigli per il raggiungimento dell’obiettivo che è la nuova necessaria casa di riposo; in tale pubblicazione non viene in alcun modo citato il metodo di finanziamento né, tanto meno, della vendita o della chiusura di Villa Letizia. Visto il presunto costo dell’opera, un'eventuale gara d’appalto avrà valenza europea e l’attuale amministrazione comunale si sta muovendo presso la regione per l’assegnazione di posti in Rsa, che sono quelli con un maggior contributo regionale; attualmente a Civitanova chi dispone di posti in RSA è Villa dei Pini (30) non il Comune o sua partecipata, ma di questo nessuno ne parla” conclude Troiani.
Dolce risveglio all'alba del 2022 nel porto di Civitanova. Ancora una volta a "salutare" i pescatori o coloro che si sono semplicemente concessi una passeggiata rilassante di fronte al panorama del molo sud, sono stati i delfini. Un segno, si spera, di buon auspicio per l'anno appena iniziato.
I delfini sono arrivati fino all’interno del braccio portuale. Una "visita" simile si è avuta anche pochi giorni fa, sebbene sia piuttosto raro ammirare il mammifero marino così nelle vicinanze degli scogli, mentre sono stati numerosi gli avvistamenti al largo della costa civitanovese.
(Foto di Alessandro Panichelli)
Operazione dei Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche: sequestrati 3.600 medicinali di produzione cinese, sprovvisti della necessaria Autorizzazione all’Immissione in Consumo rilasciata dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), pubblicizzati online quale rimedio e cura all’infezione da Covid-19. Denunciato a piede libero un responsabile.
Il FATTO - Tutto nasce da un controllo che le Fiamme Gialle civitanovesi hanno effettuato all'interno di un autoveicolo, insospettiti dagli strani movimenti posti in essere dal conducente, nel centro della città costiera. Dall’approfondita perquisizione conseguente, i militari hanno potuto constatare la presenza di numerose confezioni contenenti prodotti medicinali con scritte esclusivamente in lingua cinese.
È, quindi, emerso che il conducente, un cittadino di nazionalità cinese stava trasportando, per la successiva commercializzazione e distribuzione nel territorio italiano, medicinali pubblicizzati sul web quale rimedio e cura all’infezione da Covid-19, ma privi di qualsivoglia autorizzazione per l’immissione al consumo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
L'uomo non è stato in grado di esibire alcun tipo di documentazione a corredo della merce trasportata - anche in relazione all’acquisto della medesima - ed è stato pertanto segnalato alla Procura della Repubblica di Macerata per i reati di ricettazione, previsto dall’articolo 648 del Codice Penale e di distribuzione ed importazione di medicinali non autorizzati, contemplato dall’articolo 147, comma 2, del Decreto Legislativo 219 del 2006. I prodotti medicali sono stati sottoposti a sequestro probatorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Con l'arrivo del nuovo anno cambiano, per quanto riguarda il mese di gennaio, gli orari d'apertura del centro vaccinazioni anti-Covid di Civitanova Marche.
L'hub comunale di via Gobetti, seguirà i seguenti orari, dal lunedì al sabato: lunedì dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; martedì dalle ore 8:00 alle 13:00; mercoledì dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; giovedì dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; venerdì dalle ore 8:00 alle 13:00; sabato dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00 (ad eccezione di sabato 8 gennaio in cui l’ingresso è previsto dalle ore 8:00 alle 13:00).
Il centro vaccini resterà chiuso, oltre che di domenica, nei giorni del primo e del 6 gennaio. Il calendario potrà subire variazioni in base alle necessità stabilite dall’Area Vasta 3.
Ciao Osmany, so che stai lavorando per tornare al top. Come ti senti? Direi bene, a parte per il Covid che ha colpito la squadra recentemente, per fortuna ancora non a me. Il problema alla spalla, anziché una piccola lesione, si rivelato qualcosa di più serio, sarà quindi difficile che possa ricominciare a breve.
Quando credi di riuscire a tornare in campo? Sicuramente non a gennaio, però sono convinto che a fine mese potrò ricominciare ad allenarmi e di tornare disponibile a febbraio. Purtroppo, le tempistiche sono queste e non posso fare niente per accelerarle, bisogna avere pazienza.
Il problema alla spalla ti ha costretto ad assistere dalla panchina alla finale persa. È ancora una ferita aperta? Quando mi sono fatto male a Trento non avrei mai pensato di non poter giocare il mondiale. È stata dura da digerire. All’inizio non era una lesione, poi le cose si sono complicate. È stata dura per me guardare da fuori senza poter dare una mano. Non è stato semplice anche perché non mi era mai capitato. È stato veramente difficile.
Ti piacerebbe avere l'opportunità di giocarti di nuovo il titolo? Pagherei per giocare di nuovo quella finale ma so che non sarà semplice: bisogna arrivare alla finale di Champions o vincere il campionato. Però sì, avrei dato qualsiasi cosa per giocare il mondiale e rientrare in squadra.
Hai fatto, e stai facendo la storia della Lube. Identifichi qualcuno come tuo successore ideale o come futuro capitano della Lube? È una domanda che mi mette un po’ di pressione sinceramente, non saprei proprio. Sono convinto che il secondo capitano, Simon, abbia la stoffa per condurre i biancorossi, come sta anche dimostrando in queste partite sostituendomi mentre non ci sono, però non spetta a me decidere, ma alla società. Quando qualche anno fa offrirono a me la fascia avevo avuto inizialmente qualche dubbio, non ero stato io ad offrirmi, ma alla fine ho deciso di prendermi questa responsabilità. Saranno comunque loro a indicare alla fine il prossimo capitano.
Gli azzurri hanno dovuto imparare a fare a meno di te dopo Tokyo. Ti senti tranquillo ad affidare alla giovane promessa Michieletto la tua eredità in nazionale?Non ho nessun rimpianto, ho sempre dato il massimo con la maglia della nazione e sono fiero di averla data a Michieletto a Tokyo. Giovane solo anagraficamente, Alessandro è uno pallavolista esperto: l’ho visto nascere praticamente ed era giusto passare a lui il testimone. Mi è dispiaciuto da morire non poter chiudere in bellezza alle Olimpiadi, ma così è lo sport: è stata questione di un attimo, ci mancava così poco, ma quel poco ha fatto la differenza. Me ne vado con un argento sul petto, che mi tengo stretto, ma è giusto così, avevo detto che me ne sarei andato dalla nazionale dopo Tokyo e così doveva essere. Sono felice di aver potuto lasciare la mia maglia a Michieletto, che ha lavorato tantissimo ed è riuscito a portare a casa l’Europeo, un risultato incredibile per loro di cui sono anche io molto felice.
Sebbene non sia ufficialmente riconosciuta come tradizional-popolare, l’usanza di mangiare 12 chicchi d’uva negli ultimi altrettanti rintocchi che precedono la mezzanotte del 31 dicembre ha assunto nel tempo un significato importante negli usi e costumi delle Marche, sottendendo con molte probabilità un legame con altre realtà europee, sulle basi del più romantico culto della terra e dei contadini.
Va detto, anzitutto, che la storia dei festeggiamenti in occasione della Notte di San Silvestro, o Capodanno, risulta essere in Italia un interessante connubio fatto di cultura e religione. Le origini risalirebbero addirittura al 153 a.C., anno in cui il cosiddetto calendario giuliano - elaborato dall'astronomo egizio Sosigene di Alessandria sulla base del culto del dio romano Giano – venne accolto dai più solo in forma ufficiosa. Fu infatti nel 46 a.C. che Giulio Cesare decise di promulgarlo in via ufficiale e diffonderlo in tutti i domini dell’Impero romano, finché nel 1582 papa Gregorio XIII lo fece sostituire con il calendario gregoriano, complice il poco preciso (sebbene molto accurato) calcolo delle annualità bisestili da parte di Sosigene di Alessandria.
Contemporaneamente allo sviluppo di quello che tutt’oggi è considerato il più noto sistema di riferimento per l’annuale ciclo delle stagioni, il giorno del 31 dicembre venne a coincidere nel 335 d.C. con la morte di papa Silvestro I, figura religiosa passata alla storia soprattutto per lo stretto legame con l’imperatore Costantino (il primo regnante ad accettare il cristianesimo), il quale a sua volta favorì il passaggio della Roma pagana a quella cristiana.
Ma cosa c’entra il rito dei 12 chicchi d’uva? Occorre soffermarsi alla prima metà del 1500, periodo nel quale moltissimi ebrei sefarditi espulsi dalla Spagna a seguito dell’Editto di Granada (1492) finirono con lo stanziarsi soprattutto nelle zone del centro nord della Penisola italiana. In particolare, le Marche iniziarono ad ospitare comunità molto importanti, da Ancona ad Urbino, da Fermo a Macerata: queste terre divennero un punto d’incontro tra Oriente e Occidente, in quanto vi si trovavano anche ebrei romani, veneziani, dei paesi islamici, nonché i già citati sefarditi che volevano fuggire lontano dall’Inquisizione che dava loro la caccia.
L’incontro di culture - fra rituali legati all’agricoltura e alla religione – dà ragione di credere in quelli che sono stati recepiti come simboli di buon auspicio per l’anno venturo: i dodici apostoli, i dodici figli di Giacobbe, le dodici ore del giorno, i dodici mesi dell’anno, i dodici simboli dello zodiaco, e poi ancora l’uva come frutto della fratellanza, dell’unione, della gioia e del piacere - sentimenti cari al culto del dio greco Bacco.
Non è difficile, quindi, individuare il significato e l’importanza culturale di un rito storicamente accolto a tutti gli effetti dai marchigiani come atto per ingraziarsi la fortuna nella speranza di un anno fruttuoso e abbondante. Non mancano, ovviamente, le chiavi di lettura politica di un simile gesto, spesso utilizzato dal popolo (dalla fine del 1800) con intento burlesco nei confronti della borghesia. Ma questa è un’altra storia.
L’uva della fortuna, o “uva de suerte”, rimane tanto in Spagna quanto nelle Marche un suggestivo rituale fatto di convivialità, esorcismo dei tempi più bui e buoni propositi per l’anno che verrà. L’importante, ovviamente, è riuscire a mangiarne 12 chicchi al ritmo degli ultimi rintocchi di campana prima della mezzanotte.
La Giunta comunale di Civitanova Marche ha approvato il piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2021/2023, rinviando a successivi provvedimenti la restante programmazione, tenendo conto della scadenza del mandato elettorale del sindaco Fabrizio Ciarapica, prevista per l’anno 2022.
Il comune di Civitanova dispone attualmente di un organico di poco superiore alle 200 unità. A disposizione dei civitanovesi ci sono meno dipendenti rispetto ai previsti in base al numero dei residenti, soprattutto in considerazione dei diversi periodi emergenziali affrontati negli ultimi anni.
L’assessore al Personale Roberta Belletti, nei tradizionali saluti di fine anno inviati anche quest’anno da remoto a causa della pandemia, si dice soddisfatta per il servizio erogato e coglie l’occasione per fare a tutti gli auguri, ma anche per ringraziare il segretario comunale Sergio Morosi e i responsabili delle Risorse umane per la loro disponibilità.
“Il Comune di Civitanova è storicamente sotto organico - ha dichiarato l’assessore al Personale Roberta Belletti - e questo dato è indicativo della qualità espressa nel lavoro negli anni dai dipendenti dell’Ente. Poter contare su maggiori risorse umane velocizzerebbe i servizi, potendo sostituire i posti lasciati scoperti da quota 100 o mobilità. Per il 2022 si ricomincerà a lavorare sulle assunzioni, alla luce anche del perdurare del difficile periodo segnato dal Covid. Nel caso della Polizia locale, ove le esigenze erano più pressanti, è stato fatto un ottimo lavoro usufruendo di forme di lavoro flessibile, sempre nel rispetto del limite di spesa imposto dalle norme”.
Nel 2021, sono 26 dipendenti che hanno richiesto di lasciare il lavoro per la pensione raggiunta con quota cento o per limiti di età o chiesto mobilità per lavorare in altri Enti (alcuni di loro sono poi rientrati a Civitanova), mentre dal 2017, sono 84 le cessazioni per diversi motivi, più di un quarto dell’intero organico.
L’Amministrazione per sopperire alle esigenze sostitutive, si è orientata a coprire prioritariamente i posti vacanti nei Servizi in cui è maggiormente impattante il raggiungimento degli obiettivi programmati di mandato, mediante la conclusione di procedure concorsuali pubbliche avviate e attraverso l’avvio di procedure più veloci, quali utilizzo di graduatorie di terzi o mobilità tra Enti.
Nel corso del 2021 si sono concluse anche le procedure per le progressioni verticali per un profilo di Istruttore Direttivo e per tre profili di Istruttore Amministrativo, al fine di poter rivalutare le professionalità.
“Nonostante il notevole numero di cessazioni – conclude l’assessore Belletti - la politica dell’Amministrazione è stata quella di rispettare le motivazioni e di non deludere le aspettative dei dipendenti che hanno fatto la scelta di trasferirsi presso altri enti per mobilità; con la stessa sensibilità riguardo alle problematiche legate ai concorsi sono state messe a disposizione di altri Enti le graduatorie. Ringrazio, in generale tutto il personale, che in un periodo difficile per la carenza di organico e segnato anche dall’emergenza Covid, ha comunque contribuito a realizzare gli obiettivi programmati dell’Amministrazione”.
In vista dei festeggiamenti per l’arrivo del 2022, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha emesso un’ordinanza ad hoc per il Capodanno, con disposizioni sulla somministrazione e vendita delle bevande da parte degli esercizi pubblici.
Nello specifico, è vietata la vendita, dalle 21 del 31 dicembre alle 6 del mattino del primo gennaio, di qualsiasi bevanda contenuta in lattine e bottiglie. Sussiste, altresì, il divieto di vendita per asporto di superalcolici dalle 21 del 31 dicembre alle 6 del mattino del primo gennaio, nonché il divieto di somministrazione di superalcolici dalle 2 di notte alle 6 del primo gennaio. “Gli esercizi saranno tenuti ad esporre al pubblico un cartello con l'indicazione dei divieti e degli orari in cui questi saranno in vigore” puntualizza il primo cittadino.
Sempre in occasione di San Silvestro e Capodanno, l’Amministrazione Comunale raccomanda a tutti i cittadini “di assumere comportamenti responsabili sull’utilizzo dei prodotti pirotecnici, con preciso riferimento a quanto riportato nell’Articolo 31 - Norme per l’uso di petardi, botti e artifici pirotecnici - del vigente Regolamento Comunale di Polizia Urbana e di Decoro”.
Si consiglia di adottare scrupolosamente tutte le cautele e gli accorgimenti necessari, a cominciare dall’indicazione della marcatura CE, dalle avvertenze indicate sulle confezioni o suggerite dagli stessi commercianti, “per prevenire rischi e danni per la propria e l’altrui incolumità”.
Nell’ordinanza si invita anche “ad evitare l’utilizzo di botti e articoli pirotecnici nei luoghi di aggregazione o comunque affollati, nelle aree a rischio di propagazione degli incendi, nei pressi di ospedali, case di cura e di riposo, scuole, luoghi di culto, o nelle vicinanze di monumenti, edifici, o in aree a valenza storica, archeologica, naturalistica o ambientale”.
“Massima attenzione dovrà essere rivolta alla presenza di bambini o di altri soggetti deboli, che dovranno sempre essere tenuti in condizioni di sicurezza ed a debita distanza, e agli animali domestici e selvatici che possono subire traumi dal rumore dei botti. Si fa quindi appello al senso civico e di responsabilità di ciascuno affinché si festeggi l’arrivo del nuovo anno nel rispetto delle persone e dei nostri amici animali” ha sottolineato il sindaco Fabrizio Ciarapica.
Il cartellone degli eventi natalizi di Civitanova Marche, realizzato nel mese di novembre grazie alla collaborazione tra il Comune e diverse realtà del territorio, ha subito alcune modifiche decise in questi giorni. In via precauzionale, visto il momento pandemico, associazioni organizzatrici di singoli appuntamenti hanno ritenuto opportuno sospendere alcune manifestazioni.
Così, a seguito del Decreto Festività del 23 dicembre in materia Covid-19, è stata annullata “La Frittella della Pasquella”, prevista domenica 2 gennaio 2022 in piazza XX Settembre. Inoltre sono stati annullati il concerto jazz di martedì 4 gennaio 2022, precedentemente in programma al Teatro Rossini e lo spettacolo di musica popolare previsto giovedì 6 gennaio 2022 al Teatro Annibal Caro.
Sono invece confermati, nel rispetto di tutte le misure anti-contagio previste dalla normativa vigente, il concerto di Capodanno di stasera all'Annibal Caro (30 dicembre), lo spettacolo “Lo Schiaccianoci” (lunedì 3 gennaio, Teatro Rossini) e il concerto di Massimo Ranieri (venerdì 7 gennaio, Teatro Rossini).
Prendeva il via esattamente un anno fa la campagna di vaccinazione nelle Marche. Giornata rimasta impressa nella memoria collettiva sia grazie al dottor Adolfo Panzoni, primario del pronto soccorso di Osimo - diventato ufficialmente il primo immunizzato della regione -, sia per il lungo e duro percorso che da lì si sarebbe prospettato in vista di un ritorno alla normalità. Ma di questa luce in fondo al tunnel ancora non vi è traccia: governi impreparati, sanità sotto accusa, contromisure inadeguate, campagne di sensibilizzazione tardive e poco persuasive. E allo stesso tempo: migliaia di fake news diffuse sulla rete (insieme a dati imprecisi e spesso corrotti), medici e virologi più o meno attendibili onnipresenti nei talk show televisivi, manifestazioni di piazza contro vaccino e green pass. E infine di qualche no mask.
In un anno, la vaccinazione ha inciso fortemente sulla sintomatologia del Covid-19. C'è però ancora bisogno di mantenere la guardia alta di fronte alla quarta ondata di contagi – ad oggi arrivati a 4.031 nuovi casi (rispetto ai 3.052 del 28 dicembre 2020), con un tasso di contagiosità (Rt) salito a 1,24 (0,98 a fine 2020). 603 i ricoverati un anno fa a fronte dei circa 254 attuali (42 quelli in terapia intensiva): meno della metà, anche questo segnale dell'utilità del vaccino. 130.000 guariti, 3224 deceduti. Sono numeri che, per quanto possano dare da un lato ragione delle misure finora adottate, dall’altro evidenziano anche un altro fattore meno esplicito: la graduale crescita dell’insoddisfazione generale nei confronti delle istituzioni.
Le innumerevoli dichiarazioni volate da un comparto all’altro della politica nazionale e regionale – e non solo in virtù della pandemia – non hanno di fatto reso più semplice affrontare la situazione, ma anzi hanno amplificato malumori e insofferenze. Un accresciuto tasso di fiducia nei confronti delle istituzioni come Stato, Regione, Unione Europea, e Chiesa - legato per lo più alla paura e al bisogno di sicurezza -, non sembra essersi tradotto in altrettanta soddisfazione per quei servizi pubblici che un Paese civile dovrebbe saper garantire.
A livello nazionale, la sanità privata (60%) rimane più apprezzata di quella pubblica (48%), mentre la scuola - privata e pubblica - negli ultimi due anni non ha subito significative variazioni (rispettivamente, 42 e 47%), così come i trasporti ferroviari (36%). Per il trasporto urbano, invece, l’indice di gradimento è precipitato di ben 10 punti: dal 36% del 2019 al 27% del 2021.Inoltre, a rimanere ancora oggi appannaggio delle minoranze, è la richiesta generale di ridurre il peso dello Stato nella gestione delle strutture sociosanitarie (24%) o scolastiche (22%), favorendo al contempo di +6 punti l'indice di propensione al privato rispetto al 2020 (oggi al 31%). Detto altrimenti, Il 60% degli italiani ritiene oggi che il paese abbia «bisogno di essere guidato da un leader forte».
All’interno delle Marche, invece, i dubbi restano legati all’attuale gestione della pandemia che, anche di fronte all’aumento dei contagi causati dalla variante Omicron e alla profonda crisi del personale sanitario, è diventa a fasi alterne un argomento qualunque di dibattito fra vecchia e nuova giunta regionale, o più semplicemente fra esponenti di sinistra e quelli di destra.Se nel corso del 2021 abbiamo assistito alla bagarre in più riprese fra l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini (Lega), e la sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, Alessia Morani (Pd), è di fronte all’ultimo dramma dei tamponi e dei vaccini che l’attenzione si è ora spostata.
A lanciare il sasso è stato stavolta Angelo Sciapichetti (Pd), ex assessore regionale nella precedente giunta Ceriscioli, il quale ha voluto cogliere l’occasione per segnalare l’incapacità di Acquaroli e soci rispetto ad una prevedibile recrudescenza della pandemia e al numero insufficiente di presidi sanitari messi a disposizione. Non ultimo, va ricordato che lo stesso presidente della regione nell’ultimo anno si è “lasciato muovere” fra le incoerenze della propria leader di partito, Giorgia Meloni.L'esponente di Fratelli d'Italia a marzo 2021 invitava l’Unione Europea ad accelerare sull’obbligo del Green pass, per poi rimangiarsi la parola solo 4 mesi dopo facendo leva sul diritto consegnato per sempre ai no vax (oltre a quello di non vaccinarsi) di esprimere pubblicamente il proprio dissenso in forme sempre più esasperate. Perdendo di vista quelle che sono ormai manovre sociosanitarie necessarie per proteggere le categorie più a rischio ed evitare nuove mutazioni del virus.
Un virus che, sicuramente, ha cambiato la vita di tutti i giorni, e del quale non si conoscono ancora gli effetti a lunga distanza. Questo perché, oltre alle nuove campagne di vaccinazione, bisognerà fare i conti nei prossimi mesi anche con le decisioni della classe dirigente: l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, la condotta del Parlamento, le responsabilità del Governo Draghi rispetto ai fondi PNRR, la lealtà istituzionale delle Regioni, e il futuro della Sanità Pubblica.
Fonte: La Polis-Demos
"Le nostre liste Futuro in Comune ed Articolo Uno hanno da tempo aderito alla proposta di candidatura comune con PD, La Nuova Città, Civitanova Cambia e Dipende da Noi". Così le liste di Tommaso Corvatta (Futuro in Comune) e Marsilio Marsili (Articolo Uno) ufficializzano la scelta di appoggiare la proposta di candidatura a sindaco, in vista delle prossime elezioni amministrative di Civitanova Marche, di Mirella Paglialunga.
"Abbiamo atteso, con pazienza, la decisione del Movimento Cinque Stelle per settimane - precisano Corvatta e Marsili in una nota -. Le cinque liste di centrosinistra hanno dimostrato una vera trasparenza che non può essere perseguita con gli assembramenti di soggetti eterogenei da sempre contrapposti culturalmente. È stato dimostrato plasticamente in questi anni di disorientamento politico-istituzionale, di demagogia spinta senza alcun minimo di coerenza, di propaganda buona solo per avere consensi, che gli assembramenti basati sulle alchimie politico-elettorali non portano ad alcun civismo né quindi ad alcun vero servizio nei confronti della cittadinanza ed in particolare di quella cittadinanza che richiede alla politica giustizia sociale".
Nuovo Avviso pubblico per la riduzione della tassa rifiuti 2021 per le utenze non domestiche. Da oggi, gli interessati potranno richiedere lo sconto previsto dall’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, presentando la domanda sul modello predisposto dal Comune di Civitanova Marche, sia in formato elettronico che in formato cartaceo entro le ore 13:00 del giorno 17 gennaio 2022.
“Il Consiglio comunale – spiega l’assessore al Bilancio Roberta Belletti – ha stanziato un fondo di 738 mila euro finanziato con le risorse statali per la riduzione della tassa rifiuti rivolta alle utenze non domestiche colpite dalle restrizioni dovute al Covid-19. Con un primo bando sono state accolte riduzioni del 100% della Tari per complessivi 478 mila euro. Oggi, l’Amministrazione comunale ha pubblicato un ulteriore avviso pubblico per erogare la differenza di oltre 260 mila euro, ampliando la platea dei beneficiari a coloro che abbiano riscontrato un abbattimento del proprio fatturato di un 5% rispetto all’anno precedente. Restano ferme tutte le altre condizioni”.
Possono fare domanda i titolari di aziende attive a Civitanova Marche alla data del 30 giugno 2021 (approvazione della DCC 32/2021) che abbiano subito la chiusura obbligatoria in via temporanea della propria attività e/o restrizioni nell’esercizio a seguito dei provvedimenti legati all’emergenza. Possono accedere anche coloro che hanno registrato, nell’anno 2020, una riduzione del fatturato connesso all’emergenza sanitaria di almeno il 5% rispetto al fatturato relativo all’anno 2019, pur restando aperti. La ditta che non abbia registrato un fatturato nel 2019 comparabile con il 2020 può comunque inoltrare richiesta del contributo “Covid”, sarà valutata in sede di istruttoria.
L’azienda intestataria dell’utenza per la quale si richiede la presente riduzione non deve aver percepito da Amministrazioni Pubbliche aiuti de minimis, calcolati nel triennio 2019/2021, superiori a € 200.000,00 comprensivi della presente riduzione (DM 31/05/2017, n. 115). Non potranno essere accolte domande da coloro che sono stati già beneficiari come da Determinazione r.g. n. 2841 del 2/12/2021.
La domanda dovrà essere inviata nei seguenti modi:
1. per via telematica compilabile al link https://ambitosociale14.sicare.it/sicare/benvenuto.php, previa autenticazione del Richiedente o Delegato mediante Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Per l'accesso alla piattaforma per la compilazione della domanda è necessario un PC collegato ad internet e l’utilizzo del Browser Google Chrome.
2. in forma cartacea, sul modello predisposto dal Comune:
- per Posta Elettronica all’indirizzo email protocollo@comune.civitanova.mc.it
- per Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo comune.civitanovamarche@pec.it;
- tramite raccomandata postale A/R entro il termine di scadenza dell’Avviso da spedire a Comune di Civitanova Marche – piazza XX Settembre n. 93 – 62012 Civitanova Marche (MC) (farà fede la data di consegna al Comune della raccomandata);
- se impossibilitati ad utilizzare le modalità di cui sopra, la domanda può essere presentata a mano, presso l’Ufficio Protocollo del Comune nei giorni di lunedì-martedì-mercoledì-venerdì dalle 10:30 alle 13:00 e martedì e giovedì dalle 15:30 alle 17:30.
È possibile richiedere informazioni e chiarimenti inerenti il presente avviso ai seguenti recapiti: e-mail: giuditta.dibonaventura@comune.civitanova.mc.it; tel. 0733 – 822 267
Si allarga ancora il cluster epidemico nella Cucine Lube Civitanova. In squadra, a seguito dei risultati dei tamponi molecolari effettuati alle 8:30 di questa mattina, si contano ben sette atleti contagiati. Ad aver contratto il virus, dopo i centrali Simone Anzani, Rok Jeroncic e Robertlandy Simon e lo schiacciatore Marlon Yant, oggi altri tre tesserati biancorossi sono risultati positivi. Si tratta del libero Fabio Balaso, del palleggiatore Daniele Sottile e dell’opposto Ivan Zaytsev.
I sette positivi della Cucine Lube sono in isolamento. Gli allenamenti sono stati sospesi per altre 48 ore. Venerdì 31 dicembre il gruppo squadra ripeterà il tampone molecolare. Proprio a seguito del focolaio tra le fila biancorosse, sono state rinviate a data da destinarsi le prossime due sfide di campionato contro Piacenza e contro Milano (leggi qui).
++ AGGIORNAMENTO 31 DICEMBRE ++
A.S. Volley Lube informa che, in seguito agli accertamenti effettuati in mattinata sul gruppo squadra, un altro atleta è risultato positivo al Covid-19. Si tratta del palleggiatore Luciano De Cecco, asintomatico e in isolamento. Sono otto, al momento, i giocatori biancorossi contagiati. Nei prossimi giorni saranno effettuati nuovi tamponi molecolari per monitorare la situazione.
++ AGGIORNAMENTO 4 GENNAIO ++
A.S. Volley Lube informa che, in seguito agli ultimi tamponi molecolari sul Gruppo Squadra, un altro atleta è risultato positivo al Covid-19. Si tratta dello schiacciatore Jiri Kovar, nono contagiato tra i biancorossi, asintomatico e in isolamento fiduciario.
Degli altri otto campioni d'Italia positivi solo uno si è negativizzato, il centrale Rok Jeroncic. Ancora positivi il libero Fabio Balaso, i palleggiatori Luciano De Cecco e Daniele Sottile, i centrali Robertlandy Simon e Simone Anzani, lo schiacciatore Marlon Yant e e l'opposto Ivan Zaytsev.
La Regione Marche ha stanziato ieri, nel corso della seduta di giunta, un milione di euro per adeguare, migliorare e potenziare i Punti Vaccinali per la Popolazione di Senigallia, Jesi, Fabriano, Civitanova Marche, Ancona e San Benedetto.
“Il 22 novembre scorso – spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - è iniziata la somministrazione della dose “booster” del vaccino anti Covid, successivamente estesa alle altre fasce d’età. L’urgenza di somministrarla nei tempi più rapidi possibili alla popolazione ha comportato la piena ripresa delle attività dei Punti Vaccinali di Popolazione. Nella riunione della Cabina di Regia tecnica per il governo del piano vaccinale - Regione Marche è stata quindi evidenziata l’esigenza di adeguare e migliorare le strutture delle sedi PVP per le città di Senigallia, Jesi, Fabriano, Civitanova Marche, Ancona e San Benedetto del Tronto”.
Aggiornamento delle 17:30
"La somma di un milione stanziata in giunta serve per pagare gli affitti, il riscaldamento e l’eventuale raffrescamento degli hub Vaccinali”- a dirlo l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che ripercorre le tappe dell’imponente organizzazione della campagna per la vaccinazione di massa. "All’avvio della vaccinazione il 27 dicembre 2020, le strutture come i palazzetti, le palestre etc sono state fornite dai Comuni. All’inizio di settembre gli stessi Comuni hanno chiesto la restituzione delle palestre per lo svolgimento delle attività sportive, per cui gli hub di vaccinazione sono stati spostati in sistemazioni di ripiego. In altri casi, come accade per l’hub vaccinale di Senigallia che è collocato all’interno della Caserma dei Vigili del Fuoco, è stata richiesta la restituzione.
A Jesi i locali sono presso il distretto che non può accogliere le linee di vaccinazione necessarie per alimentare un volume almeno doppio o triplo. In un altro punto vaccinale sono emerse carenze dal punto di vista igienico sanitario che ci avrebbero messo a rischio a fronte di una ispezione dei Nas. Per altri sono stati stipulati dei contratti che ci vincolano agli obblighi sottoscritti, e Pesaro, all’interno del Centro Commerciale Iper Rossini, è stato ritenuto a livello nazionale uno dei migliori siti.
Stante la mancanza di luoghi idonei messi a disposizione dei Comuni, abbiamo dovuto indire un bando per una manifestazione di interesse per l’utilizzo di locali privati”. La Delibera andata in Giunta nelle scorse ore è solo parziale: con ulteriori atti imminenti verranno individuati altri locali idonei nelle postazioni più problematiche, come Fermo ed Urbino.
Sono ancora forti i disagi all’hub vaccinale di Civitanova Marche, dove da una settimana a questa parte il numero di somministrazioni di prime, seconde e terze dosi si attesta stabilmente sopra il migliaio al giorno. Oltre 1110 i vaccini nella giornata di lunedì, 640 quelli nella sola mezza giornata di apertura di martedì.
Numeri da record che il centro vaccinale sta garantendo grazie anche agli straordinari di medici e infermieri in servizio all'interno della struttura, ma numeri che stanno causando infinite code e disagi per la popolazione che per via dell'entrata in vigore del Decreto Festività si è riversata nei centri di somministrazione.
"Abbiamo di fronte file enormi che cerchiamo di gestire nel migliore dei modi cercando di fare capire alla gente le difficoltà che ci sono. Il momento più complicato è la sera quando capita che si sia costretti a rimandare a casa chi non riusciamo più a vaccinare", spiega Aurelio Del Medico, Coordinatore tecnico protezione Civile di Civitanova.Problemi acuiti da chi decide di recarsi negli hub pur senza essersi prenotato: "Questo è uno dei motivi per i quali si stanno verificando anche queste lunghe attese. Abbiamo cercato di accontentare anche chi non aveva la prenotazione. Da qualche giorno sono più i non prenotati che vogliono accedere alla vaccinazione rispetto a chi ha effettuato tutto il percorso attraverso la piattaforma di riferimento".
Un boom dovuto non solo alla paura per la variante Omicron ma anche a una scelta di comodo di molti marchigiani: "Si stanno vaccinando per le festività e per viaggiare senza problemi. Mi auspico maggiori controlli da parte dello Stato per evitare assembramenti considerando la situazione di crisi nella quale ci troviamo anche in regione". Un aiuto per risolvere le criticità sanitarie emerse nel corso di questi giorni è arrivato da Saltamartini, che ha posto un veto per le somministrazioni del siero contro il Covid per chi non ha effettuato la prenotazione - tranne per le prime dosi - annunciando l'apertura di nuovi punti che consentano di smaltire le attese infinite.Un piccolo palliativo, ma nel frattempo i disagi per la popolazione continueranno almeno durante tutte le festività: "Abbiamo messo in campo 5 volontari della Protezione Civile ma mancano proprio i medici e il personale dell’Asur per l'accettazione e per la registrazione: sono troppo pochi quelli in servizio, 4 i medici e 6 gli infermieri. Consiglio di recarsi negli hub con i moduli già compilati, altra causa di attese inutili", ha concluso il Coordinatore tecnico protezione Civile di Civitanova
Si è svolta questa mattina, nella sala della Giunta comunale, la riunione della Delegazione trattante, parte in presenza e parte in collegamento online, per la stipula definitiva del contratto collettivo decentrato integrativo anno 2021 per il personale non dirigente del Comune di Civitanova. Per l’Amministrazione comunale era presente il Segretario Generale dottor Sergio Morosi, per le rappresentanze sindacali Cisl Fpl, Uil Fpl, Cgil Fp, Csa e i rappresentanti delle Rsu.
"L’accordo prevede l’attivazione delle progressioni economico orizzontali con decorrenza primo gennaio 2021 per circa un terzo dei dipendenti che non ne hanno beneficiato nel 2020, si legge in una nota del Comune. Si è stabilito inoltre di concedere alla Polizia locale il buono pasto per il turno serale, nel rispetto delle precise condizioni indicate dall’accordo e di aumentare di 5 mila euro la somma messa annualmente a disposizione per la previdenza integrativa degli agenti".
“Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto per il personale non dirigente – ha dichiarato l’assessore al Personale e Bilancio Roberta Belletti. Sul fronte delle progressioni orizzontali, finalmente abbiamo sbloccato una situazione ferma al 2004 – concordando la possibilità di una nuova tornata per l’anno 2021, dopo quella del 2020. La concessione dei buoni pasto serali alla Polizia locale è stata una precisa volontà di questa Giunta per venire incontro alle esigenze degli agenti, che da tempo li richiedevano in ragione dell’orario di servizio articolato su più turni previsti anche nella fascia serale. Anche la decisione di aumentare la quota destinata al fondo integrativo di previdenza per la Polizia locale è stata una scelta fortemente condivisa dall’Amministrazione”.